Cuore azzurro n°159 del 19.08.2017

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club­Anno XII­Nr.159 del 19/08/2017

La Serie A 2017­2018





Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Saverio Passaretti(presid.A.i.n.c),Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini, Bruno Marra,Mario Passaretti,Anna Mottola Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 512/2007


Napoli si ricomincia......

di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.)

Il mio augurio va a tutti i club Napoli sparsi nel mondo,a tutti i tifosi ma soprattutto alla squadra. L'augurio di poter vivere una stagione da sogno prospera di successi.Saremo sempre vicini agli azzurri dimostrando in tutti i modi possibili la nostra fede e la nostra vicinanza.Tutti insieme ti auguriamo un buon campionato e gridiamo insieme Forza Napoli



Napoli,tappati le orecchie dagli elogi

di Fabrizio Piccolo

Non è per scaramanzia. Non è per sminuire il valore della squadra. Non è per sfiducia. Ma c'è una cosa che più di altre mi preoccupa in vista dell'inizio del campionato: i tanti elogi e l'eccessiva sicurezza nel parlare di scudetto. Che si sdogani pure la parola proibita, per carità, ma guai a crederci troppo che questo Napoli sia già forte come la Juventus e bello quanto le belle dell'Europa. La litanìa, inizialmente piacevole, della Grande Bellezza rischia di diventare boomerang e alibi. La verità è che questa squadra ha risorse importantissime, alcune delle quali ancora tutte da scoprire, e può sicuramente recitare un ruolo da protagonista assoluto ma troppi applausi preventivi possono solo far male. Così come il parlare in continuazione di scudetto. Ci siamo sfogati questa estate, va bene, ora basta. E basta col ripeterci guardandoci come Narciso nello specchio d'acqua quanto siamo belli. Chi tra i tanti rivali degli azzurri ama ripeterlo all'infinito non fa il gioco del Napoli: il nascondino delle responsabilità e dei doveri è partito, tirare in ballo gli azzurri è una scorciatoia comoda per lavorare in silenzio come faranno Milan, Inter e Roma. Lasciando sulle spalle di Mertens, Hamsik e compagnia il fardello di favoriti. Prendiamoci qualche mese sabbatico senza annunci gloriosi, scrolliamo le spalle indifferenti agli elogi veri o pretestuosi o addirittura ingannevoli e abbiniamo l'armonia alla concretezza. La Vera Bellezza è nel far scoccare tutte le frecce azzurre ciascuna secondo la propria intensità, ciascuna con le sue differenze. La vera ricchezza non è nel ripetere come da playstation sempre le stesse giocate ma nel saperle variare accordando lo strumento secondo le caratteristiche dei tanti ottimi giocatori che ci sono in rosa. Tutto è pronto, Napoli tappati le orecchie e dacci dentro.



Comunque vada......è stato bello

di Mario Passaretti

Poche ore e si ricomincia. L’estate è bella ma quando manca il calcio comincia ad essere noiosa ed in un clima di innovazioni(vedasi le partite durante le festività natalizie) ci si appresta a seguire sempre più appassionati le vicende azzurre . Un precampionato che ha visto le milanesi regine del mercato,una Roma e Juve in teoria rinforzate ed un Napoli che a mio parere sembra stare alla finestra ma che ha le idee ben chiare.Ha rinsaldato la squadra confermando gli uomini che aveva in squadra ed aggiungendo il giovane Adam Ounas,un giocatore duttile che può fare sia l’esterno di attacco che l’attaccante stesso.E poi Mario Rui,l’esterno sinistro basso fortemente voluto da Maurizio Sarri che lo aveva già allenato ad Empoli. Quindi stando ai numeri non sembrerebbe rinforzato ed invece si è scelta una politica di consolidamento e di puntellamento di alcuni uomini. Politica che potrebbe essere ampliata dal passaggio ai gironi Champions dopo l’andata vittoriosa dei preliminari contro il Nizza.Staremo a vedere che succederà ma intanto oggi si inizia e la prima sarà a Verona in casa degli scaligeri.E proprio da lì deve iniziare un grande campionato.Per cui buon inizio a tutti e Forza Napoli Verona­Napoli,a voi la prima!!!!!!


1° Maglia

2° Maglia

3° Maglia


Arriva la rivoluzione,tutte le feste col pallone

di Bruno Marra

Con questa maglia dobbiamo fare Natale, Pasqua ed Epifania. Una espressione che qualche decennio fa rappresentava un emblema di indigenza sociale, la povertà familiare che portava all’austerità totale. Una maglia valeva per tutto l’anno. Come quella della prossima stagione in Serie A. Siamo davanti ad un cambiamento epocale. Per la prima volta in Italia si giocherà anche nel periodo natalizio. Segno dei tempi con diverse analisi, sostanzialmente contrapposte, tra chi lo considera un progresso che ci svincola da tradizioni anacronistiche e chi invece grida all’anatema per la profanazione di una sacralità. Progresso e regresso si affrontano e si rincorrono. Di certo la storia racconta che il calcio, soprattutto nel suo boom del dopoguerra, fu definito: l’oppio dei popoli. Proprio come la religione. E fatalità vuole che in questa stagione sacro e profano si sovrappongano nelle feste comandate. Ma se al tempo si considerava il pallone una specie di droga dagli effetti anestetizzanti, oggi che entra nelle case di tutti attraverso canali tematici, piattaforme e parabole, cosa mai è diventato? Una specie di gigante tentacolare o una Dea Kalì con le sue molteplici braccia. Il calcio si è insediato nel sistema economico dopo essere stato parte integrante del tessuto sociale. Se una volta si potevano enucleare diagnosi filosofiche che riconducevano alla centralità calcistica nell’immaginario collettivo, oggi non c’è la minima eccezione di un contesto che neppure più si interroga ma soggiace, anche con delizia e compiacimento, al fenomeno di divulgazione massificato. Insomma il calcio 2.0, da somministrare prima e dopo i pasti, con anticipi e posticipi pre e post prandiali, adesso entra anche nei calendari gregoriani oltre che in quelli sportivi. E se a questo aggiungiamo i preliminari di Champions che si giocano a Ferragosto, allora amici miei abbiamo completato le ricorrenze. La santificazione delle feste, di biblica memoria, assume oggi una accezione trasversale e obliqua nel mondo del pallone. Anche perché per molti non è veramente festa se non si gioca la partita. Adesso godiamoci l’estate, ne parliamo dopo Natale, Pasqua ed Epifania. Questo è il nuovo campionato. Chi vuol esser lieto sia…


il VIGNETTONE

di ARMANDO LUPINI


Buona la prima! di Francesco Basile

E' una calda sera d'estate, una estate che è stata particolarmente rovente. Una delle più calde degli ultimi anni. Il San Paolo si ritinge d'azzurro. Un pubblico caloroso, il solito, che sfida l'afa stagionale, per sostenere i propri beniamini, che sanno ripagare l'affetto non deludendo i cinquantamila accorsi. E' la sera della Champions, stavolta si fa sul serio. E' passato il tempo delle amichevoli estive. La partita è importante, c'è in palio il traguardo di due stagioni, quella passata e quella che è iniziata proprio mercoledì sera. Di nuovo la musichetta delle stelle d'Europa, di nuovo l'urlo "The Champions" che riecheggia in ogni quartiere della città. Quell'urlo che ci invidiano in tutta Europa. Mertens, Insigne, Reina, Callejon e compagni si giocano la partecipazione alla competizione continentale più prestigiosa, sapendo di non poter sbagliar nulla, di non sottovalutare in alcun modo l'avversario. E così accade: il Napoli non sbaglia nulla. o forse, sbaglia troppo. Il risultato contro il Nizza è tondo, ma poteva essere ancora più tondo. Solo un 2 a 0 che di certo non da assoluta tranquillità in vista della sfida di ritorno, martedì sera in Costa Azzurra. Probabilmente giocheranno Balotelli e Sneijder e, sicuramente, sarà un'altra gara. Gli azzurri creano tanto sotto porta, per cui il risultato finale non può che stare stretto. Oltre venti tiri di cui 8 in porta. Ancora poco cinici, ancora talvolta peccatori di sufficienza. Prestazioni notevoli di tutti, in particolare di Insigne, Mertens, Jorginho e Allan, considerando anche il fatto che eravamo alla prima partita ufficiale. Il tutto fa ben sperare per la stagione. Che dire? Buona la prima, anche se poteva essere ottima!


Il giornale dei tifosi solo sui social in uscita il giorno prima della partita casalinga

La radio dei tifosi ,in onda il giovedì alle 19 su Facebook e sul sito www.cuoreazzurro.it


RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 ­ 53048 Sinalunga (SI) ­ Fraz. Bettolle Tel: 0577 624516 E­mail: brunellamarsico@gmail.it


L'angolo Rosa.....colorato d'azzurro

"Notte di San Lorenzo....Notte di desideri" di Anna Mottola “Noi ci crediamo” con questa frase è ricominciata la stagione a Dimaro, ritiro estivo dei Partenopei. Quel desiderio di tricolore che da 27 anni affidiamo alle stelle, era là, su quello striscione che ogni giorno per tre settimane lo ha ricordato a tutti, anche ai più scaramantici. Un ritiro lungo, vecchia scuola, con il gruppo completo fin da subito a disposizione di Mister Sarri, compresi i pochi rinforzi, Mario Rui e Adam Ounas, quest’ultimo già al centro di molti apprezzamenti della tifoseria che ha visto in lui molta qualità. Superate le amichevoli che ci hanno aiutato a lenire l'ssenza calcistica estiva, ci apprestiamo finalmente a vivere il calcio che conta. L’appuntamento è per il 16 Agosto, il nome dell'avversario da battere per iniziare ufficialmente il cammino europeo è il Nizza, e se quel tratto di costa si chiama "Azzurra"....serve aggiungere altro?! Il campionato invece ripartirà il 19 Agosto con l’Hellas Verona, subito in trasferta a salutare Giulietta! Cosa aspettarci? Le amichevoli sono state lo specchio dello scorso campionato, al netto della stanchezza per i notevoli carichi di lavoro, è un Napoli bello con i difetti di sempre, ripartiamo quindi dalla consapevolezza degli errori con la speranza di correggerli; il mercato fatto ci dice che siamo, tra le big, tra i pochi che non hanno subito sconvolgimenti, se questo sarà un vantaggio lo scopriremo strada facendo; ripartiamo con l’umiltà, quella di sempre, di chi sa di avere le redini in mano del proprio destino e con la forza del patto spogliatoio di un gruppo rimasto unito e che ci crede, anche più di noi.





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