magazine
Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Napoli -Club Anno X- nr 107- 17/XII/2014
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Le colpe di Benitez pagina 9
Il Napoli sembra entrato in un vicolo cieco
Riprendiamo
La coRsa
Qualità, affidabilità, potenza
Dopo le gare Di questo finesettimana il campionato si ferma per 15 giorni
Domenica si chiuDe il 2014 Della “a”
Alla ripresa per gli azzurri l’incontro facile, solo sulla carta, al Manuzzi la classifica programma
Juventus Roma Lazio sampdoria Genoa Milan Napoli Fiorentina Udinese Palermo Inter sassuolo Hellas Empoli Torino atalanta chievo cagliari cesena Parma
AtAlAntA - PAlermo CAgliAri - Juventus FiorentinA - emPoli inter - lAzio nAPoli - PArmA romA - milAn sAmPdoriA - udinese sAssuolo - CesenA torino - genoA
prossimo turno CesenA - nAPoli Chievo - torino emPoli - veronA genoA - AtAlAntA Juventus - inter lAzio - sAmPdoriA milAn - sAssuolo PAlermo - CAgliAri PArmA - FiorentinA udinese - romA
oRGaNo UFFIcIaLE DELLa assocIaZIoNE ITaLIaNa NaPoLI cLUB
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Direttore responsabile: saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. coordinamento: : Star Press Hanno collaborato: Francesco Basile, Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi,
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Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Mario Passaretti, Riccardo Sorrentino, Carmine Tascone sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007
mercoledì 17 dicembre 2014
liberamente
il problema Di hamsik è nel gioco Della squaDra Il miglior Hamsik a Napoli lo abbiamo visto, per assurdo, nel suo primo anno di serie A. Era facilitato dal fatto che non lo conoscevano bene e quindi non preparavano per lui una marcatura ad hoc, ma di base c’era il fatto che Reja gli aveva trovato la posizione ideale: mezzo sinistro in un centrocampo a cinque, senza particolari compiti di copertura, visto che dalla sua parte c’era Savini, che non spingeva molto e copriva alla grande, senza dimenticare che i due mediani erano Blasi e Gargano, e Zalayeta in avanti era bravo a fargli spazio.. Con Donadoni Hamsik ebbe un momento difficile. Il tecnico ex nazionale lo utilizzava sulla fascia, in posizione molto defilata. Con Mazzarri ha fatto bene: aveva una certa libertà di manovra, soprattutto una squadra che giocava molto bassa, e puntava molto sulle ripartenze: in questo modo per Marek c’erano praterie davanti a se. Perché oggi Hamsik è in difficoltà? Influisce la posizione in campo, certo. Se gioca spesso e volentieri al fianco di Higuain, addirittura in molti frangenti della partita spalle alla porta, fa più fatica. Non solo. Ma col nuovo sistema di gioco, con la squadra molto più alta rispetto al passato, gli viene a mancare lo spazio vitale. Quale è stato tradizionalmente il punto di forza di Marek? Le progressioni palla al piede (ricordate il fantastico gol al Milan nel maggiore del 2008?), o anche senza palla: vedi il gol del 3-2 alla Juventus nella gara vinta a Torino nell’autunno del 2009, o lo stesso gol del 2-0, sempre contro la Juventus, nella finale di Coppa Italia del 12 maggio del 2012. Oggi Hamsik a prescindere dal fatto che giochi al centro o sulla fascia, non ha spazio. La sua azione tipica negli ultimi due anni, è quella di muoversi verso l’esterno per andare incontro al portatore di palla che è quasi sul fondo e che
mercoledì 17 dicembre 2014
se non riesce a crossare, la tocca a Marek, che prova, in spazi ristrettissimi, a far ripartire la manovra. Hamsik gioca quasi da fermo. Riceve palla dal compagno che non è distante da lui più di 4, 5 metri, e poi è costretto a tentare di girare nuovamente palla, o tentando un passaggio in corridoio difficilissimo, quasi sempre senza averne lo spazio, o allargando dalla parte opposta. Tecnicamente Hamsik non è male, sia ben chiaro, ma non è neanche quel fenomeno in grado di far passare il pallone filtrante attraverso… la cruna di un ago. Giocate del genere a volte gli riescono anche, vedi l’1-2 col quale lunedì sera ha messo Higuain in posizione di calciare a rete in
l’editoriale di
liberato Ferrara
un paio di occasioni: ma non sono certamente il suo pezzo forte. Il pezzo forte di Hamsik sono gli inserimenti, con, e soprattutto senza palla. Il problema non è se parte da posizione centrale o laterale: il problema è che ha bisogno di spazio per prendere velocità. Lui non è rapidissimo nei primi metri. Ma ha la grande capacità di mantenere velocità in allunghi anche di 20, 30 metri, e di non perderla anche quando porta palla. A penalizzarlo, probabilmente, non è la posizione che per lui ha studiato Benitez, quanto la filosofia di gioco del tecnico spagnolo. Con la squadra molto alta in campo a Hamsik manca lo spazio per le sue volate.
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Stadio San Paolo, s GHoULaM
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mercoledì 17 dicembre 2014
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il calcio come di saverio Passaretti Il calcio è diventato uno strumento vitale per migliaia di programmi di sviluppo sociale promossi da organizzazioni non governative e comunitarie in tutto il mondo. Questi programmi forniscono ai bambini e ai ragazzi mezzi importanti per rendere la loro vita veramente differente. Affrontando le questioni più urgenti in ogni comunità, questi programmi stanno contribuendo ad un positivo cambiamento sociale su scala globale. Un lavoro coordinato dalla FIFA che prende spunto e slancio dallo sport per portare messaggi concreti di aiuti umanitari , sviluppo e futuro per tante migliaia di bambini. Uno sforzo che a margine compiono anche tante associazioni sportive, una linfa vitale che anche l’Ainc si propone di alimentare concentrandosi sull’affermazione dei principi di sportività , fratellanza e correttezza tra le varie tifoserie. Le iniziative a favore di tanti ragazzi sono nella storia della nostra associazione una delle attività fondamentali. Annualmente in primavera organizziamo un torneo denominato “ Un calcio alla violenza “ che vede la partecipazione della Carpisa Calcio Femminile in una partita con rappresentanti del mondo giornalistico spor-
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tivo e sociale. La dimostrazione concreta che il calcio unisce con la capacità aggregativa che questo splendido sport riesce a fornire, il nostro Napoli ha seguaci in tutto il mondo e i nostri club sono presenti finanche negli USA e in Cina. La squadra azzurra fa penare i suoi sostenitori in una annata segnata dalle innumerevoli occasioni mancate, la posizione in classifica è preoccupante in arrivo le prime contestazioni anche verso i più amati giocatori ma la fede azzurra supera ogni ostacolo, sapremo superare il momento. Per molti il Napoli ha il potere di condizionare ritmi e qualità di vita , tutto l’ottimismo legato all’andamento della squadra con momenti di sconforto da alleviare unicamente con scambi di opinioni nelle varie sedi dei club, fra amici sinceri come sanno essere i nostri associati, Un pensiero che mi rende felice, le problematiche sportive che alimentano l’amicizia anche nei momenti negativi , il rovescio positivo che da slancio e nuova carica.Da questo punto bisogna ripartire, il Parma fanalino di coda non è un facile ostacolo , specialmente in questo momento, occorre tutta la concentrazione ed un sostegno dagli spalti come quello delle grandi occasioni, una vittoria per rilanciare il progetto. Criticare adesso è semplice, difficile ritrovare gli stimoli giusti con le feste natalizie in arrivo e la supercoppa con la Juve, due momenti chiave coincidenti con la fine dell’anno. L’augurio dell’Associazione Napoli Club a tutti i tifosi e gli sportivi è quello di chiudere in una atmosfera magica questo periodo unitamente alle rispettive famiglie . Per ora scacciamo le streghe e ritroviamo il sorriso, allontaniamo i …. Russi e brindiamo alla vittoria !
Vita dei clu
Carmando ha in il Club di Omign
Fest per sede 14 d te Clu stro uno la s Salv cabi oltre
I Iso pe
Il Club N che ann natalizie teatrale li nel ter L’intero i locale ca
mercoledì 17 dicembre 2014
ragione di vita
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naugurato nano Scalo
ta grande ad omignano Scalo l’inaugurazione della nuova e del Club Napoli domenica dicembre. Presenti il presidendell’associazionae Napoli ub, Saverio Passaretti, il nao simbolico è stato tagliato da o dei personaggi più amati delstoria del calcio napoletano, vatore Carmando, indimentiile massaggiatore azzurro per re 30 anni.
Il Club Napoli ontino a teatro er beneficenza
Napoli Calcio Isontino da qualno, in occasione delle festività e organizza uno spettacolo per promuovere il Club Naporritorio isontino. incasso sarà devoluto per la asa di riposo
mercoledì 17 dicembre 2014
La libertà del tifo di carlo Longobardi Che Napoli abbia la capacità di inghiottire in un gorgo di stupidità e becera contrapposizione qualunque cosa buona le appartenga, é cosa nota. Tuttavia la diatriba riguardante Benitez, che pure sta assumendo toni grotteschi, é un poco differente, perché a contrapporsi ci sono ormai due "fazioni" ugualmente integraliste e, come si sa, gli estremismi sono buoni solo in determinati casi e per un tempo limitato. Chi scrive non è mai stato un sostenitore accanito di Don Rafele e questa cosa, proprio per l'aria asfissiante che circonda la faccenda, sembra quasi che debba togliere anche la possibilità di tifare liberamente per la propria squadra del cuore ed esprimere in tutta serenità, il proprio pensiero. Perché il "totem spagnolo" pare che non si possa toccare, diventato improvvisamente un novello San Gennaro in sovrappeso. Il distacco riscontrato, però, trae origine da più lontano ed é figlio di un calcio che non appassiona più, distante anni luce dalla fatica e dalle scarpette chiodate che sono state il pane quotidiano di una vita passata, da tanti innamorati del calcio, a contatto con una realtà che puzzava di terra battuta. Ciò, ovviamente, non significa dover restare all'età della pietra e che, invece, bisogna essere presenti nel proprio tempo, ma il troppo stroppia. Non piace questa totale, assoluta, intelaiatura internazionale. Il Napoli ha disperso nella notte dei tempi la propria anima, il proprio spirito di appartenenza. I giocatori attuali se sentono "Vesuvio larvali col fuoco" rimangono straniti e bisogna spiegare loro di che si tratta. L'uomo duttile, eclettico, pieno di dubbi, sarà sempre un grande riferimento: quindi che utilità se ne trae ad utilizzare sempre lo stesso modulo, sempre, anche se molto spesso non é per nulla speculare al campionato che si sta giocando? Prendere 80
gol in due stagioni significherà pure qualcosa rispetto a ciò che insegni ai tuoi giocatori, visto che sei considerato un maestro? Per molto meno Zeman é considerato un eretico. Non piace, ancora, questo continuo riportarsi ai fatturati e alla disponibilità economica in generale. Allora é inutile che si giochi perché i numeri stabiliscono già la classifica? Non sembra che il “Cholo” Simeone abbia poco stimolato i suoi pur partendo da posizioni molto inferiori rispetto alle altre squadre blasonate della Liga. L’attaccamento ai luoghi: Eddy Reia viveva in città e conosceva, quando é andato via, molti posti, musei, siti d'arte, meglio di tanti napoletani. Rafa (al pari di come faceva Mazzarri) é distante, non solo fisicamente, dalla città, ed è questo un altro elemento che lascia ulteriori perplessità. Ultimamente se ne va in giro e dopo due minuti, magicamente, vengono rilanciate foto su tutti i social dal titolo"Benitez con gli scugnizzi di Napoli": purtroppo per lui non erano scugnizzi ma ragazzini normalissimi e perfettamente integrati. Quest'anno, dopo la partita con la Roma, avevamo recuperato un campionato alla grande, ora é stato tutto disperso, ci siamo fatti il fegato a pezzi, e pare che non si abbia neanche più la legittimità ad intossicarsi e/o criticare, perché essere tifosi, oggi, a Napoli, sembra essere diventata una professione. Allora è necessario, a tal proposito, precisare che si può essere stanchi di dover sempre guardare agli altri aspetti nascosti “dietro“: dall’analisi dei bilanci, al termometro della condizione fisica dei giocatori, all’atmosfera che risiede nello spogliatoio o alle problematiche personali o familiari del coach. Essere tifosi significa vivere una situazione interiore costante, non si è occasionali, da trasferta, da poltrona o altro: si è innamorati della propria fede calcistica e basta. E si è liberi di esserlo, senza costrizione alcuna.
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tascone: in un anno e mezzo non ha insegnato i movimenti alla Difesa
“benitez ha le sue colpe” “Peccato, poteva essere il campionato giusto per grandi risultati” NAPOLI - Stavolta per Carmine tascone, il grillo sparlante del calcio campano a finire sul banco degli imputati è Benitez. “Per amor i Dio, è un grande allenatore, la storia parla per lui. Ma nel calcio ogni domenica è un nuovo esame. Anzi, col calcio moderno ci sono due esami a settimana. Il passato conta, ma è col presente che ci si confronta”. Fuori il rospo, allora: cosa ha sbagliato Benitez? “Faccio un discorso globale. Parto l’esame ovviamente dalla gara contro il Milan, ma poi analizzo un anno e mezzo di lavoro dell’allenatore. Per carità, ha portato una mentalità nuova, ma poi alla fine nel calcio conta solo una cosa, il risultato finale. E per vincere, lo insegnano i classici, la cosa fondamentale è non prendere gol. La difesa è il primo settore su cui un allenatore deve lavorare. In attacco gli schemi servono, ma conta di più l’estro e la fantasia del calciatore. In difesa oltre alla tecnica dei giocatori contano e moto i movimenti di squadra, le coperture, anche quelle preventive, come le chiamano adesso. A distanza di un anno e mezzo vedo che il Napoli fa errori incredibili: individuali e di squadra. Prendete i due gol subiti a Milano: sul primo gol i due centrali fanno lo stesso movimento, nessuno de due va in copertura, e con un tocco solo Menez li supera tutti e due. Sul secondo gol nessuno ha seguito il movimento
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di Bonaventura che ha tagliato sul primo palo. Una squadra seria queste situazione le studia in allenamento, i movimenti sono sincronizzati. Qui non c’entra la tecnica individuale di un calciatore che può essere bravo o meno bravo. E non c’entra nemmeno, nel secondo caso, la forza fisica di un attaccante che può essere più alto e prestante. Sono i movimenti della linea ad essere completamente sbagliati”. Benitez appartiene a quella corrente di pensiero che dice che si possono vincere le partite anche segnando un gol in più degli avversari, e non solo subendone uno in meno… “Stupidaggini, per non dire altro. Mi viene in mente un altro termine, napoletano e più diretto quando sento dire certe cose. Fare un gol più degli avversari non significa che non devi far nulla per non farli segnare. Vi
racconto un episodio personale. Allenavo il Casoria e mi scontrai 4 volte contro il Licata di Zeman. Nelle prime tre partite facemmo 0-0. La quarta volta, giocavamo in casa, vincemmo 1-0. Il Licata era una squara fantastica, con grandissimi calciatore, e con Zeman in panchina, per capirci. Ma in quattro gare io col mio piccolo Casoria non presi neanche un gol. In occasione dell’ultima gara quando salutai il mister avversario alla fine lui sbottò: “contro di te non si può giocare, sei l’anti calcio”. Non è vero, io in quella occasione giocai il calcio migliore, perché vinsi la partita. L’avevo preparata a dovere: in settimana avevo fatto il lavaggio del cervello ai miei giocatori, dicendo loro che se avessero superato una volta il centrocampo li avrei sostituiti immediatamente. Ebbi ragione. Nel calcio non esiste una regola fissa,
però in genere vince chi subisce meno gol”. Deluso dal Napoli, al di là della gara di domenica scorsa? “Molto, moltissimo. Prima della sosta era una squadra in crescita, dopo aver stracciato la Roma al San Paolo sembrava sul punto di agguantare le prime della classe. Poi invece si è come spento. In quattro partite tre pareggi ed una sconfitta. Ora si trova nel mucchio che lotta per il terzo posto, ma questa squadra potrebbe fare molto di più”. Questa squadra ha la possibilità di riprendersi? “senza dubbio. In passato il Napoli ha dimostrato di saper giocare a calcio, non vedo perché non possa riuscirci di nuovo. Certo, poteva fare molto di più. Per come stanno andando Juventus e Roma il Napoli poteva quest’anno giocarsela per lo scudetto. Fate mente locale solo ai punti persi contro Chievo, Udinese, Palermo, Cagliari e Empoli. Dodici punti gettati al vento contro quadre decisamente inferiori, partite che in alcuni casi sembravano chiuse, come contro Palermo e Cagliari e che il Napoli non ha saputo gestire. Con questi punti il Napoli sarebbe con le prime. E’ questo il suo potenziale. Ma adesso è tardi, deve solo sperare di avere un passo più continuo e centrare il terzo posto. Poi ci sono le Coppe, che sono alla portata. Ma serve un salto di qualità a livello di concentrazione”. Speriamo ci sia.
mercoledì 17 dicembre 2014
il punto
il napoli sembra essere entrato in un vicolo cieco Il Napoli sembra essere entrato in un vicolo buio, in una fase di stallo preoccupante, non tanto per la posizione in classifica, che vede gli azzurri nel gruppone in lotta per il terzo posto, quanto per l’atteggiamento svogliato e abulico dimostrato da alcuni giocatori, che danno un senso di frustrazione anche ai tifosi, mai così lontani dalla squadra durante l’era De Laurentiis. Situazione complicata, quella di Benitez e compagni, ma non certo fallimentare, non ancora almeno. Gli obiettivi della stagione, nonostante tutto, sono ancora lì. Accantonato il discorso scudetto, già da qualche settimana, resta in piedi la possibilità di recuperare terreno in campionato e di giocarsi le tre coppe, a cominciare da quella di lunedì contro la Juventus. I profeti di sventura farebbero bene, dunque, ad aspettare ancora un po’ prima di cantare il de profundis. Certo una profonda riflessione su quanto sta accadendo è necessaria, sia da parte dell’area tecnica che della società. Domenica scorsa si è toccato il fondo, con una prestazione a dir poco imbarazzante. Una brutta serata per il Napoli, incapace di opporre una benché minima resistenza a un Milan appena sufficiente e sconfitto nel risultato ma, cosa ancor
mercoledì 17 dicembre 2014
più grave, soprattutto nell’atteggiamento mentale offerto in campo. La squadra di Benitez è apparsa svogliata, senza grinta, slegata nei reparti e senza un’anima. Ogni giocatore sembrava andare per la propria strada, senza uno straccio di intesa, di strategia calcistica, tantomeno di reciproca collaborazione. Un Napoli così brutto è capitato poche volte di vederlo. Il Milan ha fatto un figurone, ma bene farà Pippo Inzaghi a non fidarsi di una partita che, visto l’atteggiamento degli avversari, non può rappresentare un test attendibile per le ambizioni da Champions del Diavolo rossone-
ro. Il rischio è che il giocattolo, che appare molto fragile, possa rompersi del tutto e si gettino al vento mesi di lavoro e di programmazione. Il Napoli ha bisogno di ritrovare entusiasmo e voglia di lottare, due elementi che potranno consentire di tenere botta almeno fino al mercato di riparazione, quando un massiccio intervento da parte del presidente De Laurentiis potrebbe risollevare le sorti della squadra. Due vittorie nelle prossime partite sarebbero oro colato per un ambiente sempre più depresso. La partita con il Parma, almeno sulla carta, sembra arrivare al momento giusto.
di
MarCo MartoNe
La formazione di Donadoni è in un momento nerissimo, sul fondo della classifica e senza uno straccio di gioco e di identità. La notte del San Paolo dovrà essere quella del colpo finale a Cassano e compagni, ai quali non potrà essere data la benché minima possibilità di tornare a Parma con punti in tasca. E sarà bene anche risparmiare qualche energia, in vista della sfida di Supercoppa, cui Benitez tiene giustamente molto. Poi sarà il caso di tirare le somme e fare chiarezza sul futuro dell’allenatore, la cui permanenza a Napoli sembra sempre più un’utopia.
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casa napoli
il fallimento sarebbe non arrivare terzi Progetto abortito prima di Natale, chi l’avrebbe mai detto? Il Napoli si guarda allo specchio e non si riconosce più: davvero quello è Callejon? E quel ragazzo dal passo incerto e tremolante è davvero Jorginho? Quella cresta che appare e scompare siamo sicuri appartenga ad Hamsik? Sull’onda emotiva del disastro di San Siro è facile cadere nella depressione e nei processi sommari ma guai a lasciarsi vincere dallo scoramento. In un campionato mediocre come pochi (probabilmente questa Juve e questa Roma in altri anni annasperebbero per un posto in Cham-
pions) un’àncora ci è rimasta e può salvare la stagione. Quel terzo posto che al Napoli è sfuggito di mano deve essere raggiunto. Quello sarebbe il vero fallimento e quella sarebbe la colpa grave da cui nessuno potrebbe chiamarsi fuori. Lo scollamento generale di questi giorni, di queste ore, va ricompattato subito o sono guai. Per me i principali colpevoli restano i giocatori, al di là di tutto. Al di là della campagna acquisti, al di là di qualche scelta che Benitez può aver sbagliato. Sono loro che vanno in campo ed a loro don Rafaè aveva chiesto di prendersi re-
sponsabilità. Basta lamentarsi in campo, basta atteggiamento passivo. Occorreva reagire e la reazione non c’è stata. Filosofeggiare sulla scarsa grinta del tecnico a mio avviso lascia il tempo che trova, qui è la squadra sotto accusa. Non si aiutano, non si appoggiano, non ci credono. E se pensi che rimontare le più forti sia impossibile finisce che perdi anche con le più deboli. Ora però c’è da salvare il salvabile che non è poco. Dalla Supercoppa con la Juve alla Coppa Italia, dall’Europa League al terzo posto che vale la Champions gli obiettivi sono ancora là, nonostante tutto.
di
Fabrizio PCColo
Nonostante l’abulìa di tanti, troppi giocatori che fa venire il nervoso. Sì, il progetto di crescita costante è abortito probabilmente, perché se sei a 12 punti dalla Juve, 11 dalla Roma e con otto punti in meno rispetto all’anno scorso quando pure c’erano gli impegni di Champions vuol dire che tante cose sono andate storte. Ora si può stare a schiamazzare, piangere, protestare ed accusarsi a vicenda o si può resettare e ripartire. Tertium non datur ma gli alibi sono finiti. Napoli, riprenditi questo terzo posto e porta a casa qualche coppa. Altrimenti sarà solo colpa tua.
napoli in cerca di una sua identità di
PePPe PiCColo*
Tutta la squadra del Napoli sul banco degli imputati, un processo sportivo che vede protagonisti anche i big Higuain, Albiol e Callejon in attesa del risveglio di Marek che sempre del tutto sopito, un torpore che dura da mesi. L’ansia da prestazione domina in campo fra un gruppo non sempre omogeneo di giocatori apparsi in ritardo non tanto di preparazione ma certamente di concentrazione, forse in molti preferirebbero cambiare aria per ritrovare nuovi stimoli. Troppo pesante l’eliminazione Champion … troppo leggera la partecipazione Europa League , insistente fino allo sfinimento l’attaccamento al modulo di Rafa (4-2-3-1) a prescindere dalla condizione atletica o dalle naturali predisposizioni dei giocatori in rosa. Nasce spontanea l’idea che soltanto il Mister non sia sufficiente a colmare i vuoti la mancanza di un vero leader nello spogliatoio evidentemente la mancanza di Pepe
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Reina si fa sentire più del dovuto, la sua figura di leader è una caratteristica innata che non tutti possono ricoprire. A volte Higuain si erge a capo squadra ma si perde nel nervosismo ogni suo tentativo, questo ruolo non gli si addice se non come gregario e si corre il rischio di svuotare le sue grosse capacità tecniche. I rinforzi si sono rivelati positivi solo in chiave futura non in grado di apportare quella svolta decisiva per ricollocare gli azzurri nella vetta del campionato, la difesa ed in centrocampo difettano ancora occorre intervenire urgentemente sul mercato per tentare di recuperare il divario fra i settori. I numeri condannano in maniera chiara la fase difensiva del Napoli. Venti gol subiti, più del doppio della Juventus, la peggiore delle prime otto della serie A. Nelle prime quindici giornate hanno avuto un curriculum peggiore del Napoli soltanto le ultime tre (Cagliari, Cesena e Parma), il Verona e il Palermo, l’Empoli e l’Inter. Un problema che riguarda non solo i difensori, ma anche i
centrocampisti e gli attaccanti che non partecipano sempre al top alla fase di non possesso del Napoli. Troppo acerbo Jorginho, discrete qualità tecniche ma ancora non pronto per un club di prima fascia che vuole lottare per il vertice in Italia e in Europa. Utile in fase di non possesso, da schermo protettivo davanti alla difesa, decisamente in difficoltà nella fase di costruzione anche nei passaggi apparentemente più elementari. Ed è così che il Napoli vive un altro momento di grande difficoltà dopo già altri vissuti in questa stagione e superati con la vittoria di Reggio Emilia con il Sassuolo e quella contro la Roma al San Paolo. Una stagione molto travagliata nella quale è finito spesso sul banco degli imputati proprio Rafa, forse non rischia la panchina il tecnico spagnolo ma ovviamente la partita contro il Parma non si potrà sbagliare e la finale di Supercoppa con la Juventus diventa ancora di più un appuntamento fondamentale per la stagione.
mercoledì 17 dicembre 2014
Buone
feste
luneDì in qatar l’eterna sfiDa alla juventus: i palio c’è la supercoppa
il tempo della rivincita a Napoli nessuno ha dimenticato il “furto” di Pechino di due anni fa di
Mario PaSSaretti
Ci siamo quasi. Tra pochi giorni e precisamente il 22 dicembre 2014 si gioca la sfida di Supercoppa Italiana tra Napoli e Juventus. Non sarà una semplice partita valevole per un trofeo ma costituisce la possibilità di rivincita calcistica dopo le durissime polemiche seguite nella precedente sfida tra le due squadre avvenuta nell'agosto 2012.E si perché solitamente la supercoppa fa da prologo alla stagione calcistica mentre stavolta è stata posticipata per i precedenti impegni degli azzurri impegnati vanamente nei preliminari champions. Polemiche che portarono la squadra azzurra allora allenata da Mazzarri, a non presentarsi nemmeno alla premiazione, gesto questo che
ha suscitato non poche critiche da parte della stampa italiana che non condivideva affatto la scelta di non presentarsi perché "truffati" da tutto il sistema arbitrale.L'ansia per questa delicata sfida sale sempre più. Non saranno certo le alternanti prestazioni degli azzurri o
le sempre convincenti vittorie dei bianconeri a poter far pesare l'ago della bilancia. Questa è una sfida a se stante, ricca di motivazioni condite da una forte sete di rivincita. Ed infatti gli azzurri avranno la possibilità di regalare sotto l'albero questo trofeo che di per sé
è importante ma lo sarebbe ancora di più se conquistato contro l'acerrima Juventus.Sconfiggere i bianconeri ha da sempre costituito un vanto per tutti i tifosi azzurri. Quindi non resta altro che attendere qualche giorno per poi poter azzannare l'avversario.
Che spavento co
fotocronaca di c
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ontro l’Empoli
ciro Lauria
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NaPoLI (4-2-3-1): Rafael, Maggio, Albiol, Henrique, Ghoulam, Jorginho, David Lopez, Callejon, Hamsik (16′ st Higuain), Mertens (24′ st De Guzman), Zapata (38′ st Gargano). All.: Benitez. EMPoLI (4-3-1-2): Sepe, Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui (28′ st Barba, Vecino, Valdifiori, Croce (16′ st Laxalt), Verdi (32′ st Zielinski), Maccarone, Tavano. All.: Sarri. aRBITRo: Cervellera di Taranto. RETI: nel pt 19′ Verdi; nel st 7′ Rugani 22′ Zapata, 27′ De Guzman.
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A Milano il Napoli.
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mercoledĂŹ 17 dicembre 2014
.. non ha giocato!
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MILaN (4-3-3): Diego Lopez, Bonera, Rami (21′ st Zapata), Mexes, Armero, Poli (32′ st Muntari), De Jong, Montolivo (41′ st Essien); Honda, Menez, Bonaventura. All.: Inzaghi. NaPoLI (4-2-3-1): Rafael, Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Jorginho (16′ st Hamsik), David Lopez, Callejon, De Guzman (32′ st Gargano), Mertens (27′ st Zapata), Higuain. All.: Benitez. aRBITRo: Damato. RETI: nel pt 6′ Menez; nel st 7′ Bonaventura.
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Europa League, mis
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ssione compiuta i ciro Lauria
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NaPoLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam; Inler, Gargano; Mertens (17′ De Guzman), Hamsik, Callejon (29′ st Mesto); Duvan (33′ st Higuain). A disp.: Rafael, Henrique, Lopez, Jorginho. All.: Benitez sLoVaN BRaTIsLaVa (4-23-1): Perni; Čiko, Hudák, Gorosito, Jablonský; Kolčák, tefánik; ofčák (17′ st Ďuri ), Milinković (27′ st Halenár), Kubík (42′ st Ga parovic); Peltier. A disp.: Poláček, Sipľak, Vrablec, Fořt. All.: Chovanec. aRBITRo: Stravrev MaRcaToRI: 6′ Mertens, 16′ Hamsik. 30′ st Zapata (N)
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Cena di Natale con Cena di Natale per il Napoli. Anche quest'anno il gruppo azzurro si è ritrovato nella splendida location di Villa D'Angelo per scambiarsi gli auguri per le festività natalizie, nel suggestivo scenario del panorama sul Golfo di Napoli che ha fatto da meravigliosa cornice alla serata. Presenti il Presidente Aurelio De Laurentiis, il vice Presidente Edoardo De Laurentiis, Il Consigliere Delegato Andrea Chiavelli, l'Head of Operations Sales e Marketing Alessandro Formisano, il Direttore processi amministrativi Antonio Saracino, il DS Riccardo Bigon, Rafa Benitez e il suo staff tecnico, la squadra, lo staff medico e tutti i dipendenti della SSC Napoli. Ad allietare la serata la band musicale di Guido Lembo che ha coinvolto anche i calciatori per simpatici siparietti canori. Molto raffinato come al solito il menù, con delicate prelibatezze di mare ed una cena preparata su misura e studiato accuratamente dagli chef di Villa D'Angelo per garantire tradizione culinaria e gusto nel pieno rispetto delle esigenze dei calciatori. Durante la serata il Presidente De Laurentiis ha formulato gli auguri alla squadra ed ha caricato il gruppo in vista degli impegni prossimi: "Sono sicuro che questo Natale vi porterà quella serenità giusta per essere i campioni che siete e per superare anche gli inevitabili momenti di empasse che possono capitare durante l'anno". "La stagione è lunga ed abbiamo un futuro importante davanti a noi. Io e Benitez siamo una cosa sola, lui è l'uomo che ha il mio testimone e la nostra fiducia per proseguire il nostro cammino. A breve avremo l'impengo di Supercoppa a Doha e sono certo che tutti insieme daremo il massimo per onorare l'impegno e cercare di conquistare un prestigioso traguardo. Auguri a tutti e forza Napoli!". Anche Rafa Benitez al fianco di De Laurentiis ha espresso i suoi auspici alla squadra: "Io sono certo che da qui in avanti cresceremo e mostrerete in campo tutto ciò che sapete fare ed il valore che avete già espresso in questi mesi insieme. Ho fiducia in voi e tutti insieme possiamo ottenere risultati importanti". Alla fine taglio della torta creata da Villa D'Angelo su tappeto di panna con decorazioni in azzurro in tema con i colori del Napoli per augurare alla squadra buone feste natalizie. sscnapoli.it
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Le foto sono del sito ufficiale del Napoli
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n un patto d’onore
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lunedĂŹ 17 novembre 2014
i rapporti tra le Due società sono sempre stati intensi
parma e napoli, storia di un connubio antico di
FraNCeSCo baSile
Giovedì sera, al San Paolo, gli azzurri affronteranno il Parma, in un momento particolarmente delicato della stagione. Il Napoli è infatti reduce dalla disfatta di San Siro ed è proiettato verso la sfida di Supercoppa con la Juventus, partita quest’ultima che, ad oggi, vale un’intera annata calcistica. Tra Napoli e Parma non c’è stato mai un gemellaggio, ma un’amicizia sincera tra le due società; un rapporto di stretta collaborazione e di mutuo
soccorso che si fa risalire ai vecchi proprietari, Ferlaino e Tanzi, legati da una passione comune: il calcio vero e sincero. Impossibile dimenticare gli scambi miliardiari che portarono nelle casse del Napoli i soldi necessari ad evitare eventuali tracolli. Tra i due patron bastava una telefonata ed era tutto fatto. Fu così che nella stagione ‘93/94, dopo i successi in campionato e in Europa, Zola e Crippa partirono in direzione Emilia, mentre Bia, Caruso, Pecchia e Gambaro approdarono all’ombra
del Vesuvio. E due stagioni dopo, fu la volta di Fabio Cannavaro, trasferimento che fruttò al Napoli una cifra enorme, ben 13 miliardi delle vecchie lire. E in quella stessa stagione arrivarono a vestire la maglia azzurra Pizzi e il difensore argentino Ayala, ma non Filippo Inzaghi, mal visto (calcisticamente parlando) dall’allora allenatore azzurro, il compianto Vujadin Boskov. E poi toccò all’altro fratello Cannavaro, Paolo, indossare la maglia del Parma, mentre Matuzalem e Stellone vestirono
l’ azzurro. Cambiati i presidenti, stesso rapporto: Gargano, Dzemaili e Santacroce, sono stati gli ultimi scambi tra Ghirardi e De Laurentiis. Oggi il Parma, ultimo in classifica, è stato ceduto ad una cordata di imprenditori russo-ciprioti. Non ci interessa come cambieranno i rapporti tra le due società (ma siamo certi che resteranno ottimi). Quello che più conta è che il Napoli giovedì ritorni a vincere e a convincere la piazza partenopea, meritevole di traguardi prestigiosi in Italia e in Europa.
europa league: c’è la turchia per il napoli
di
Ciro PieMoNte
Nel momento peggiore della stagione, si svolgono a Nyon i sorteggi per i sedicesimi di Europa League, che sembra l’unica competizione dove il Napoli potrebbe affermarsi. La sconfitta di Milano ha ridotto il
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morale ai minimi termini ma Rafa puo sorridere dopo un sorteggio che possiamo definire benevolo. Il Napoli pesca il Trabzonspor. Squadra assolutamente alla portata . Qualcuno i precedenti con le italiane tra cui possiamo ricordare una vittoria in Champions a San Siro contro l’Inter e la vittoria della juventus l’anno scorso sia all’andata che al ritorno che li elimino’ dall’Europa League. I turchi sono arrivati secondi nel girone alle spalle del Legi Varsavia, sono ottavi in campionato ,a 12 lunghezze dal Besiktas capolista,non una squadra imbat-
tibile , in evidenza c’è il paraguaiano Cardozo, che dopo un’ottima carriera al Benfica si rimette in gioco in Turchia, qualche vecchia conoscenza italiana come Constant(ex Milan) e giocatori d’esperienza come Bosingwa. Buona squadra nel complesso, dove il reparto offensivo funziona benissimo con un ottimo score sia in campionato che in Europa League, lo stesso non si puo’ dire della difesa che i vari Callejon,Mertens,Higuain possono mettere facilmente in difficolta’. Insidiosa sara’ la partita in Turchia dove, come ha detto Benitez, sara’ un
campo caldo,con una tifoseria incendiaria. Non un top club ma una partita che va presa sul serio, cosa non facile considerando il Napoli delle ultime partite. L’avversario piu’ temibile per una rosa come quella del Napoli è solo la mancanza di vittoria e di consapevolezza. La sfida col Milan ha messo in evidenza la mancanza di gruppo, di grinta e di voglia di vincere. Lunedi 22 dicembre siamo al capolinea, da li’ si puo’ ripartire, si puo’ ridare morale ad una squadra molto poco motivata. Vincere aiuta a vincere! Portateci quella coppa!
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Napoli città Olim il punto
occasione da non perdere (li.fe) La candidatura di Roma per le olimpiadi del 2024, con l'interessamento di altre città come avvenne nel 1960, tra cui Napoli è in prima fila, rappresenta un'occasione da non perdere. Un'olimpiade è sempre un'arma a doppio taglio: perché porta dei costi enormi. Ma anche è un'occasione di crescita del sistema Paese. L'Italia ha bisogno di grandi investimento per rimettersi in moto: quale occasione migliore dei Giochi olimpici? ovviamente bisogna evitare quello che accade solitamente in questi casi, come avvenne nei mondiali del 1990, quando lo spreco fu pazzesco. Per la città di Napoli è un'occasione straordinaria per dare un'immagine si se al mondo intero che riporti ai fasti di una volta: le regate nel Golfo potrebbero essere una cartolina straordinaria. senza pensare a qualche annesso, vedi la sistemazione del san Paolo, che certamente sarà candidato ad ospitare qualche partita del torneo di calcio.
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Roma si candida a ospitare i Giochi Olimpici del 2024, ma a sognare non è soltanto la Capitale. L'assemblea straordinaria del Cio, svoltasi a Montecarlo l'8 e il 9 dicembre, infatti, ha rivoluzionato i criteri adottati fino ad ora, introducendo la possibilità di presentare una candidatura delocalizzata su cui il Coni inizierà a lavorare con il Cio a partire dal 15 gennaio 2015 (giorno in cui formalmente inizierà la 'fase ad invitò per le città interessate). Sperano quindi anche Firenze, Milano, Napoli e le altre. Restano alcuni paletti invalicabili (per evitare soprattutto che gli atleti siano costretti a continui spostamenti): le gare degli sport individuali si svolgeranno nella città principale e tutte le medaglie dovranno essere assegnate a Roma, ad eccezione della vela che potrebbe essere di-
sputata in Sardegna. Le nuove regole, invece, concedono maggiore libertà d'azione per le fasi eliminatorie degli sport di squadra, così come già accadeva per il calcio. Firenze,
quindi, potrebbe ospitare la pallavolo, Napoli la pallanuoto, Milano potrebbe accogliere il basket e offrire la cornice di San Siro al pallone, anche per una delle semifinali (l'altra dovrà
de magistris: napoli pronta per l’evento NaPoLI - «Già nei mesi scorsi quando si fecero pressanti le voci di una candidatura dell'Italia e di Roma ad ospitare le olimpiadi del 2014 ebbi a dichiarare che, come per le olimpiadi del 1960, Napoli poteva ospitare gli sport dell'acqua». Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Lo straordinario scenario naturale della nostra città, unico al mondo prosegue il primo cittadino - rappresenta una garanzia assoluta per rac-
contare al meglio l'immagine nuova e diversa della città, come è stato dimostrato dai tanti eventi internazionali che abbiamo, con indubbio successo, ospitato negli ultimi due anni», conclude.
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mpica per il 2024
essere giocata a Roma). Per il calcio potranno essere utilizzati otto stadi in otto città differenti: toccherà alla Fifa sceglierne unilateralmente quattro, oltre alla Capitale. Quasi impossibile che uno degli impianti sia lo Juventus Stadium, vi-
caldoro: scenario straordinario NaPoLI - «abbiamo uno scenario, come campania, straordinario, oltre la grande città di Napoli, abbiamo siti straordinari che sono già stati utilizzati in più di un'occasione per i grandi eventi sportivi e quindi possiamo sicuramente offrire questa occasione». Lo ha detto stefano caldoro, presidente della Regione campania, parlando della candidatura dell'Italia alle olimpiadi
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sto che è uno stadio di proprietà. Ma Torino, città dei Giochi Invernali del 2006, potrebbe comunque ospitare qualche disciplina. «Chi resterà esclusa, non si offenda. I personalismi vanno messi da parte», ha detto Malagò a margine della cerimonia dei
del 2024. «È impegnata la campania, la parte dei Golfi, come sempre quella della nostra bellissima costa - ha affermato - mi auguro per alcune grandi manifestazioni velistiche o in ogni caso di mare». «ci sono tante altre iniziative - ha aggiunto - che si possono svolgere nelle nostre strutture sportive che a questo punto possono essere adeguate e ampliate rispetto agli eventi». «Mi auguro - ha concluso - che l'Italia affronti questa candidatura con il massimo della coesione possibile per arrivare al suc-
Collari d'Oro in cui è stata annunciata la candidatura. La delocalizzazione è permessa, ma l'intenzione del Coni è di non strafare perchè un'italianizzazione eccessiva potrebbe far perdere forza alla candidatura di Roma.
cesso». In passato la campania ha già ospitato gare delle olimpiadi. Le prove di vela di Roma 1960, tra le quali quelle della classe Dragone in cui vinse l'oro Re costantino di Grecia, vennero infatti disputate nel Golfo di Napoli.
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Ciro vive nei nostri cuori
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il campionato riprenDerà Dopo le feste Di fine anno
il 2014 della serie a si chiude con inter-lazio
la classifica Juventus Roma Lazio sampdoria Genoa Milan Napoli Fiorentina Udinese Palermo Inter sassuolo Hellas Empoli Torino atalanta chievo cagliari cesena Parma
36 35 26 26 26 24 24 23 21 21 20 19 17 16 14 14 13 12 8 6
15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15
11 11 8 6 7 6 6 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 2 1 2
3 2 2 8 5 6 6 5 3 6 5 7 5 7 5 5 4 6 5 1
1 2 5 1 3 3 3 4 6 4 5 4 6 5 7 7 8 7 9 12
31 28 26 20 20 25 26 20 18 19 23 16 18 16 10 8 11 20 12 16
6 11 17 12 13 18 20 12 20 23 21 20 26 21 17 18 19 26 29 34
18/12 18/12 20/12 20/12 21/12 21/12 21/12 21/12 21/12 21/12
19:00 21:00 18:00 20:45 12:30 15:00 15:00 15:00 15:00 20:45
cagliari-Juventus Napoli-Parma sassuolo-cesena Roma-Milan Verona-chievo sampdoria-Udinese Fiorentina-Empoli Torino-Genoa atalanta-Palermo Inter-Lazio
7.50 1.35 1.57 1.80 2.20 2.00 1.55 2.25 2.30 2.15
4.50 4.75 3.70 3.50 3.20 3.30 3.80 3.15 3.15 3.30
1.42 9.00 6.50 4.50 3.40 3.85 6.50 3.35 3.25 3.40
avellino-Bologna, vecchie noBiltà a confronto cLassIFIca carpi Frosinone Livorno spezia V. Lanciano Bologna Trapani avellino Perugia P.Vercelli Modena Vicenza Ternana Bari Pescara Entella catania Brescia Latina crotone Varese cittadella
36 30 29 29 28 28 27 26 25 24 23 23 22 22 21 21 20 19 18 17 16 15
18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18
10 8 8 8 6 7 7 6 5 7 5 6 5 6 5 5 5 4 3 4 4 2
6 6 5 5 10 7 6 8 10 3 8 5 7 4 6 6 5 7 9 5 7 9
2 4 5 5 2 4 5 4 3 8 5 7 6 8 7 7 8 7 6 9 7 7
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32 29 28 20 26 24 31 16 17 21 17 17 16 19 29 16 27 18 14 19 24 22
17 16 19 15 20 19 37 16 15 21 14 22 20 24 25 25 29 23 19 27 31 28
19/12 19/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12
19:00 21:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00 15:00
Virtus Lanciano-carpi avellino-Bologna Vicenza-spezia Virtus Entella-Livorno catania-Brescia Frosinone-cittadella Modena-Trapani Perugia-Pescara Bari-Latina Pro Vercelli-Ternana Varese-crotone
2.50 2.60 2.80 3.00 1.83 1.63 2.10 2.20 1.95 2.20 2.20
pagina
2.95 2.90 2.95 2.95 3.30 3.50 3.10 3.00 3.15 3.00 3.00
3.00 2.90 2.65 2.50 4.50 5.70 3.60 3.50 4.10 3.50 3.50
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i campioni D’europa impegnati nel monDiale per cluB
il real madrid primo anche senza giocare cLassIFIca REaL MaDRID BaRcELLoNa aTL.MaDRID sIVIGLIa VaLENcIa VILLaRREaL MaLaGa cELTa VIGo EIBaR aTL.BILBao EsPaNyoL Rayo V. GETaFE R.socIEDaD LEVaNTE La coRUNa GRaNaDa coRDoBa aLMERIa ELcHE
39 35 32 30 28 27 27 20 20 19 17 17 16 14 14 13 12 11 10 10
15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15
13 11 10 9 8 8 8 5 5 5 4 5 4 3 3 3 2 1 2 2
0 2 2 3 4 3 3 5 5 4 5 2 4 5 5 4 6 8 4 4
2 2 3 3 3 4 4 5 5 6 6 8 7 7 7 8 7 6 9 9
55 36 27 25 28 24 18 17 19 13 17 16 11 16 11 13 9 11 12 12
13 7 13 17 13 14 14 17 21 16 23 28 19 21 29 24 25 22 24 30
19/12
20:45
celta Vigo-almeria
1.55
3.90
5.80
20/12
16:00
Barcellona-cordoba
1.05
12.50
25.00
20/12
18:00
Levante-R. sociedad
2.95
3.05
2.45
20/12
20:00
Eibar-Valencia
3.60
3.25
2.05
20/12
22:00
Rayo V.-Espanyol
2.30
3.15
3.10
21/12
12:00
Villarreal- La coruna
1.35
4.65
8.50
21/12
17:00
Granada cf-Getafe
2.35
3.05
3.10
21/12
19:00
Elche-Malaga
3.10
3.05
2.35
francia: il psg chiuDe l’anno col montpellier cLassIFIca MaRsIGLIa
38 18 12 2 4 36 16
PsG
37 18 10 7 1 32 13
LIoNE
36 18 11 3 4 35 17
sT.ETIENNE
33 18 9 6 3 19 12
BoRDEaUX
31 18 9 4 5 26 22
MoNaco
29 18 8 5 5 22 18
RENNEs
28 18 8 4 6 20 21
NaNTEs
27 18 7 6 5 17 16
19/12
20:30
Lens-Nizza
2.40
3.10
3.00
MoNTPELLIER 25 18 7 4 7 21 19
20/12
17:00
Psg-Montpellier
1.27
5.50
9.50
REIMs
25 18 7 4 7 22 29
NIZZa
22 18 6 4 8 21 24
20/12
20:00
st Etienne-Evian Tg
1.50
3.75
7.20
LILLE
21 17 5 6 6 14 15
20/12
20:00
Lorient-Nantes
2.40
3.10
3.00
GUINGaMP
21 18 7 0 11 19 30
LoRIENT
20 18 6 2 10 20 24
20/12
20:00
Marsiglia-Lilla
1.65
3.70
5.00
ToLosa
20 18 6 2 10 21 28
20/12
20:00
Metz-Monaco
3.40
3.30
2.10
EVIaN TG
19 17 6 1 10 20 29
METZ Fc
19 18 5 4 9 17 26
20/12
20:00
Tolosa-Guingamp
1.90
3.45
3.90
BasTIa
17 18 4 5 9 15 22
LENs
16 18 4 4 10 18 24
20/12
20:00
caen-Bastia sc
1.90
3.45
3.90
caEN
14 18 3 5 10 21 31
20/12
20:00
Rennes-stade De Reims1.78
3.45
4.50
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mercoledì 17 dicembre 2014
il chesea renDe visita allo stoke city
liverpool- arsenal illumina la premier
cLassIFIca cHELsEa 39 MaN.cITy 36 MaN.UTD 31 WEsT HaM 28 soUTHaMPToN 26 aRsENaL 26 ToTTENHaM 24 NEWcasTLE 23 sWaNsEa 22 EVERToN 21 LIVERPooL 21 sTokE 19 asToN VILLa 19 W.BRoMWIcH 17 sUNDERLaND16 cRysTaL P. 15 BURNLEy 15 qPR 14 HULL 13 LEIcEsTER 10
16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
12 11 9 8 8 7 7 6 6 5 6 5 5 4 2 3 3 4 2 2
3 3 4 4 2 5 3 5 4 6 3 4 4 5 10 6 6 2 7 4
1 2 3 4 6 4 6 5 6 5 7 7 7 7 4 7 7 10 7 10
36 33 29 27 25 28 20 18 21 27 19 18 10 15 14 19 11 17 15 15
13 14 17 19 13 19 22 22 19 24 22 21 20 20 24 24 24 30 23 27
20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 20/12 21/12 21/12 22/12
13:45 16:00 16:00 16:00 16:00 16:00 16:00 14:30 17:00 21:00
Man. city-crystal P. aston Villa-Man. Utd West Ham-Leicester southampton-Everton Hull-swansea Tottenham-Burnley qpr-West Br.a. Newcastle-sunderland Liverpool-arsenal stoke city-chelsea
1.27 5.75 1.68 2.15 2.80 1.50 2.25 1.90 2.85 5.75
5.50 3.75 3.60 3.30 3.25 4.00 3.25 3.45 3.25 3.75
9.50 1.58 5.00 3.30 2.45 6.30 3.10 3.90 2.40 1.58
BunDesliga: il Bayern continua a vincere cLassIFIca Bayern Monaco 42 16 13 3 0 39 3 Wolfsburg
30 15 9 3 3 29 14
Leverkusen
24 15 6 6 3 26 19
M'gladbach
24 15 6 6 3 20 13
augsburg
24 16 8 0 8 20 20
schalke
23 15 7 2 6 26 20
Hoffenheim
23 15 6 5 4 24 24
Hannover-augsburg
2-0
Hannover
23 16 7 2 7 19 24
amburgo-stoccarda
0-1
Francoforte
21 15 6 3 6 29 29
colonia
19 16 5 4 7 16 21
Bayern M.Friburgo
2-0
Mainz
18 16 3 9 4 18 21
Fc colonia-Mainz
0-0
Paderborn
18 15 4 6 5 20 24
Berlino
17 15 5 2 8 20 26
amburgo
16 16 4 4 8 9 19
stoccarda Borussia D. Friburgo
14 16 2 8 6 15 23
17/12 20:00
Paderborn-schalke 04
2.80
3.30
2.40
17/12 20:00
Hoffenheim- Leverkusen
3.40
3.45
2.05
16 16 4 4 8 20 32
17/12 20:00
Eintracht-H. Berlino
2.10
3.30
3.40
14 15 4 2 9 15 22
17/12 20:00
B. Dortmund-Wolfsburg
1.85
3.55
4.00
17/12 20:00
M'gladbach-Werder Brema
1.47
4.35
6.15
Werder Brema 14 15 3 5 7 23 34
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