Cuore Azzurro n°123 del 17/10/2015

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 23 del 1 8/1 0/201 5

domenica ore 15.00足Stadio San Paolo

NAPOLI

VS

FIRENZE

DA MARTEDI' 27 OTTOBRE RITORNA IN DIRETTA TELEVISIVA SU CAPRI EVENT(271 dt) DALLE 20.30 ALLE 21 .45 "EXTRA TIME ZONA NAPOLI",LA TRASMISSIONE DEI TIFOSI A CURA DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB





Risultati 7°Giornata Carpi-Torino 2-1 Chievo Vr-H.Verona 1 -1 Empoli-Sassuolo 1 -0 Fiorentina-Atalanta 3-0 Juventus-Bologna 3-1 Lazio-Frosinone 2-0 Milan-Napoli 0-4 Palermo-Roma 2-4 Sampdoria-Inter 1 -1 Udinese-Genoa 1 -1

Classifica

Fiorentina 1 8 Inter 16 Lazio 15 Roma 14 Torino 13 Napoli 12 Chievo 1 2 Sassuolo 1 2 Sampdoria11 Programma 8°Giornata Atalanta 11 Milan 9 Atalanta-Carpi Juventus 8 Bologna-Palermo Frosinone-Sampdoria Palermo 7 Genoa-Chievo Verona Udinese 7 Hellas Verona-Udinese Genoa 7 Inter-Juventus Empoli 7 Napoli-Fiorentina Carpi 5 Roma-Empoli Verona 4 Sassuolo-Lazio Frosinone 4 Torino-Milan Bologna 3

Programma 9°Giornata Carpi-Bologna Chievo Verona-Napoli Empoli-Genoa Fiorentina-Roma Juventus-Atalanta Lazio-Torino Milan-Sassuolo Palermo-Inter Sampdoria-Hellas Verona Udinese-Frosinone Classifica marcatori Eder C. 6 Samp Higuain 5 Nap Insigne 5 Nap Kalinic 4 Fio Quagliarella 4 Tor Allan 3 Nap Bacca 3 Mil Baselli 3 Tor F.Flores 3 Sass Gervinho 3 Rom

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007

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Sabato 17

Ottobre 201 5


Napoli足Fiorentina 4-3-3

All.Sarri Ghoulam

Albiol

Hysaj

Hamsik Bla Borja Valero

Koulibaly Reina

3-4-2-1

Kalinic

Jorginho Ilicic Allan


FISCHIO DI INIZIO: DOMENICA ORE 15.00

All.Sousa

aszczykowski Callejon Tomovic Vecino Higuain Astori Badelj

Alonso

Tatarusanu

Insigne Rodriguez


Napoli a gonfie vele di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Il Napoli sarriano si dimostra sempre più spumeggiante e concreto,in barba a tutti i detrattori;la squadra è sempre compatta e ,soprattutto ,allegra.Ad esempio le uscite dal campo del Pipita sono lo specchio di questa brillante condizione;totalmente dimenticati i musi lunghi.Ora sorrisi e abbracci si sprecano.Una sfida ad alta quota tra due squadre pimpanti.Per entrambe è cresciuta l’autostima ed il gioco espresso gratifica pubblico e allenatori.Una partita di altri tempi finalmente.Era da anni che le due squadre non si affrontavano con ritrovata autorità;di certo le due città lo meritano.Ancora una volta sarà il pubblico a dover assolvere al compito di apportare ai propri beniamini quella carica che determina la differenza.La spinta del S. Paolo è ben conosciuta dai viola:memorabile il recupero da uno 0 a 2 marcato Baggio con il ribaltamento entusiasmante di maradoniana memoria.Lo spettacolo è garantito nel vecchio e glorioso tempio di Fuorigrotta al centro di acerrime dispute tra il sindaco ed il nostro Presidente,che se avesse potere decisionale sarebbe in grado di trovare la giusta soluzione. Una nuova struttura,moderna e in grado di rappresentare la qualità dei tifosi e della città,sarebbe preferibile.Ma il S.Paolo merita rispetto e dovrà collocarsi nel progetto in modo adeguato.La speranza non deve prevalere su un discorso così importante; la concretezza è l’unica strada da percorrere per entrambi i soggetti(De Magistiis e De Laurentiis) per evitare che la questioni diventi davvero un affare di stato, provocando le uscite del Presidente che minaccia di non voler disputare le partite a Napoli.E tuttavia anche sotto l’aspetto puramente tattico(politicamente parlando) potrebbe essere la soluzione per forzare la mano.Noi tifosi restiamo in attesa di buone nuove e ci godiamo per il momento la fase positiva.Le prossime tre gare(due al San Paolo con Fiorentiina e Palermo,intervallate dalla trasferta nel quartiere Chievo Verona potranno dirci realmente il ruolo che avrà questa squadra e forse continuare a sognare !! Forza azzurri !! Pag.1 0

Sabato 17

Ottobre 201 5


Nike Ordem 3-I Palloni della stagione 2015-16


NAPOLI-JUVENTUS 2-1 (primo tempo 1 -0)

MARCATORI: Insigne (N) 26' p.t., Higuain 1 7' (N), Lemina (J) 1 8' s.t. NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 35' s.t. Lopez); Callejon, Higuain (dal 35' s.t. Gabbiadini), Insigne (dal 38' p.t. Mertens). (Rafael, Gabriel, Maggio, Strinic, Henrique, Chiriches, Valdifiori, Chalobah). All.: Sarri JUVENTUS (4-3-1 -2) Buffon; Padoin (dal 43' s.t. Alex Sandro), Bonucci, Chiellini, Evra; Lemina, Hernanes (dal 1 9' s.t. Cuadrado), Pogba; Pereira; Dybala (dal 25' s.t. Morata), Zaza. (Neto, Audero, Barzagli, Asamoah, Rugani, Sturaro) All.: Allegri ARBITRO: Orsato di Schio (Giallatini-Passeri/De Luca; Rizzoli-Pinzani) NOTE Spettatori 45mila circa. Ammoniti: Ghoulam, Callejon (N), Bonucci, Evra (J). Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.



ALLAN E' IL NOSTRO VIDAL di Carmine Tascone “Per esaltarci è ancora troppo presto ma dico la verità: non mi sarei aspettato che dopo soli due mesi il Napoli si potesse esprimere in questa maniera”. Carmine Tascone ha ancora negli occhi il 4­0 di San Siro e va giù dritto. “Giocano a memoria, vedendoli così mi chiedo a volte: ma sono in 12 in campo? Questo tiki­taka in velocità è veramente spettacolare, ha dell’incredibile. Bisogna darne merito a Sarri. Io l’ho sempre difeso ma nelle prime tre giornate aveva sbagliato troppo: aveva scelto Hysaij a sinistra e insisteva con Insigne trequartista, probabilmente avesse cambiato idea prima a questo punto il Napoli avrebbe 2­3 punti in più ma il passato è passato e guardiamo avanti. Mi chiedono dove potrà arrivare questa squadra, io non dirò mai secondo, terzo, scudetto o quarto, dico solo che questo Napoli farà un buon campionato e saprà divertire. L’unica incognita è la condizione fisica, stanno correndo troppo, sapranno reggere per tutta la stagione? Io spero che non ci siano cali fisici evidenti perché la nostra difesa resta quella che è. E’ vero che Albiol dopo un avvio disastroso si sta riprendendo, che Koulibaly sta facendo belle cose ma per me a gennaio il presidente deve investire. Occorrono almeno due giocatori più forti di quelli che ci sono, un centrale difensivo e un centrocampista. Ora per fortuna a centrocampo c’è un fenomeno come Allan, lui è per il Napoli quello che per tre anni è stato Vidal alla Juventus. Ha le stesse caratteristiche dell’ex bianconero, anche come personalità. Non ci sta mai a perdere, è fortissimo nei contrasti e negli inserimenti e grazie ai movimenti di Higuain e Insigne sta anche segnando tanti gol. Insigne poi è un fenomeno, per me è il miglior attaccante esterno che c’è in Italia, spero possa fare la differenza anche in Nazionale, benchè lì non giocheranno tutti per lui e non avrà tutti questi palloni che gli sta dando Higuain. Il Pipita con Juve e Milan gli ha regalato due cioccolatini come assist. Abbiamo davvero un attacco stratosferico, solo Bayern, Barcellona e Real Madrid con i fenomeni che hanno ci sono superiori ma in Italia nessun club ha lo stesso potenziale offensivo. Chiudo ricordando come sono cresciuti Hamsik e Jorginho: Benitez li aveva distrutti sotto la sua gestione, con Sarri sono rinati e il Napoli è cambiato. Ora andiamo avanti così anche contro la Fiorentina e forza azzurri sempre”. Pag.1 4

Sabato 1 7 Ottobre 201 5



Cessiamo di fare polemiche, vogliatemi bene

di Fabrizio Piccolo Ho ricevuto questa lettera da un vecchio amico, che mi ha pregato di divulgarla. Eccola qua: “Cari amici, lo so che sono vecchio, a dicembre compierò 56 anni, ma volevo egualmente invitarvi alle 15 per una festa particolare, si gioca contro la Fiorentina, una partita che sento tanto perché mi evoca tanti bei ricordi da quel giorno di maggio dell’87, e mi piacerebbe rivedere per una volta tanti ospiti, che mi abbracciano col loro calore e che mi danno coraggio e forza per andare avanti. Ne ho sentite tante, in questi giorni. Me ne stanno dicendo davvero di tutti i colori e sono un po’ triste. Per questo ho bisogno di voi. Hanno detto che sono un cesso, che andrei rottamato, che mi dovrebbero smontare pezzo per pezzo, ma ormai ci sono abituato. Che volete farci, ne ho viste tante nella vita mia. Dal mio primo vagito, era il 6 dicembre del 1959 quando ebbi il battesimo più bello che potessi sognare ­ 2­1 alla Juventus e chi se lo scorda più? – alle tante emozioni vissute assieme a voi in questi decenni. Ne ho viste cose che voi non potreste neanche immaginare. Ho visto le mie mura tremare, ho rischiato cento volte l’infarto per la gioia – la mia e la vostra – mi sono sentito piccolo piccolo quando il 21 ottobre del 1979 per la partita col Perugia eravate in 90mila vicino a me, o almeno così scrivono ma io so che eravate anche di più. Non riuscivo neanche a respirare, ma che bello. Ho ospitato Re e Sovrani, da Sivori a Krol fino a Maradona e questo nessuno me lo potrà togliere mai. Anche se pensaste di radermi al suolo e di andare a fare la vostra casa da qualche altra parte, nessuno mai più potrà avere l’onore che ho avuto io. Nelle mie stanze ci sono omaggi ai grandi del passato, che ancora mi fanno piangere a ricordarli: c’è la Tribuna stampa dedicata a Carlo Iuliano, che i miei segreti li conosceva tutti, e ci sono piccoli pezzi di storia ovunque perché dentro di me ci siete passati tutti, proprio tutti. E quante volte assieme a voi ho cantato anche io “oje vita, oje vita mia”, e quante volte m’è battuto il corazon. Ricordo anche il Banana Republic con Dalla e De Gregori, e i Pooh, Renato Zero, i Rolling Stones, gli U2, Pinuccio mio che ancora mi scendono le lacrime a sentire Napule è. Ma ora? Uno dei miei padroni dice che mi vende ad altri ma mi chiedo perchè non abbia pensato a valorizzarmi meglio prima? L’altro minaccia ogni tanto di abbandonarmi al mio destino ma io mi rivolgo a voi: vogliatemi bene, insieme abbiamo gioito tante volte. Non mandatemi in pensione a neanche 60 anni. Cominciate a venire a trovarmi in massa come un tempo. Vi aspetto alle 15 per la Fiorentina, non mancate”.

Firmato LO STADIO SAN PAOLO.

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Sabato 1 7 Ottobre 201 5



IL PIU' GRANDE SPETTACOLO E' AL S.PAOLO

di Marco Martone Non era facile da pronosticare, non tutti ci avrebbero scommesso un solo euro. La realtà, però, è questa ed è una realtà meravigliosa. Napoli e Fiorentina si sfidano al San Paolo da prime della classe. I viola per il primato conquistato, fino ad ora, sul campo. Gli azzurri per il gioco espresso nelle ultime giornate di campionato, che ne ha fatto la squadra più spettacolare del torneo, senza ombra di dubbio. Sarri e Sousa se la rideranno sotto i baffi, che non hanno, domenica pomeriggio, quando i flash dei fotografi immortaleranno il loro abbraccio, prima della partita. Entrambi hanno dovuto superare le diffidenze di ambienti difficili e che, qualche volta, sanno essere anche molto ostili. La società del presidente Della Valle veniva dall’esperienza targata Vincenzino Montella e per il neo arrivato portoghese non è stato facile ambientarsi così presto e così bene nel capoluogo toscano. Dalle nostre parti, poi, gli ostacoli da superare sono stati anche più impervi per l’ex allenatore dell’Empoli. L’avvio indubbiamente stentato di stagione, con la sconfitta di Sassuolo e il pari interno con la Sampdoria, aveva fatto storcere il naso a più di un tifoso e a quasi tutti gli opinionisti e gli esperti di pallone. Un quadro sportivamente drammatico per Sarri, sulla cui esperienza napoletana sono piovute come un macigno anche le parole di Diego Armando Maradona, un vate da queste parti, che aveva chiaramente bocciato la scelta di De Laurentiis di affidarsi al neofita tecnico di origini campane per riportare, anzi mantenere, il Napoli ai vertici del calcio italiano e europeo. E invece le cose, per fortuna, stanno andando nella direzione giusta. Le lezioni di calcio del professor Sarri cominciano a dare i relativi frutti e tanti scettici cominciano a ricredersi. Anche il carretto dei “vincitori” comincia ad affollarsi. Con buona pace di Roma, Milan, Inter e Juve, Napoli e Fiorentina, domenica prossima ruberanno la scena a tutti. Anche al cosiddetto “derby d’Italia”, tra bianconeri in crisi e nerazzurri in calo di risultati e prestazioni. Il calcio, quello che promette spettacolo, si giocherà di pomeriggio nel malandato stadio San Paolo che pullula di entusiasmo a dispetto del proprio stato di eterno malato. Facciano presto De Laurentiis e De Magistris, perché alla crescita della squadra deve necessariamente corrispondere l’adeguamento dell’impianto di Fuorigrotta. Un grande Napoli e un pessimo stadio, sarebbe un ossimoro inaccettabile per i tifosi azzurri e per la città. Pag.20

Sabato 1 7 Ottobre 201 5



Illusione o splendida realtà? di Mario Passaretti I dubbi iniziali su chi era e cosa dava alla squadr,sulla sua esperienza calcistica stanno svanendo,perchè al contrario dei pensieri di molti,mister Sarri ha dato una identità,del tutto inaspettata,a questo Napoli.Squadra che sta producendo il più bel calcio della serie A,diventando una vera e propria macchina da gol.16 le reti messe a segno,meglio ha fatto solo la Roma che ne ha fatto uno solo in più.Non solo in campionato ma questa squadra primeggia in Europa,a pari punti con i danesi del Midtiylland,producendo un gioco a dir poco spettacolare fatto di passaggi veloci e finalizzazioni efficaci che hanno portato lasquadra a segnare sette gol in due partite.Risultato finale è che questo Napoli targato Sarri sta suscitando forti clamori soprattutto dopo aver steso seccamente tre grandi come Lazio,Juventus e Milan.Le prime due affrontate e schiacciate al San Paolo.I diavoli rossoneri battuti in casa con un secco 0­4 in cui non ci sono stati giocatori che non abbiano brillato.Esprimere pareri su chi abbia giocato meglio,è davvero riduttivo per una squadra che ha nel suo collettivo la sua punta di diamante.Domenica arriva la "viola",primi in classifica dopo 7 giornate che a dirla tutta,potrebbero sembrare poche ma che nelle quali il Napoli ha dovuto superare gia' tre importanti test,vincendoli tutti ed arrivando a domenica con la volontà e la determinazione di diventare una realtà consolidata e non effimera illusione per i suoi tifosi.Per cui cari soloni o sapientoni del calcio che senza esitazione avete criticato il mister senza "stare a vedere" cosa accadeva,potrebbe arrivare il momento di ricredersi e porgere delle scuse ad un uomo che fa del lavoro maniacale il suo credo e che sta riportando la squadra ai vertici che le competono e creando anche un poco di speranza nei tifosi per il raggiungimento di traguardi importanti Pag.22

Sabato 1 7 Ottobre 201 5



I Guerrieri Azzurri e la Signora in Viola, una sfida che vale la storia L’ascesa irresistibile di due Società che si sono ripresi la nobiltà

di BRUNO MARRA Il Regno di Napoli contro la Signoria di Firenze. La copertina del campionato si mette la testa coronata per due Società dalla nobiltà mai sopita. Domenica al San Paolo c’è più di una sfida di calcio, c’è un manifesto generazionale per due squadre che nel nuovo millennio hanno evocato il mito dell’Araba Fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Dal fallimento, alla resurrezione fino ai fasti dei tempi nostri che inquadrano Napoli e Fiorentina come due Club che sprizzano di salute, tecnica ed economica, e che si giocano la nuova gloria sotto il cielo di Fuorigrotta. Due nuovi imperi che hanno clamorose affinità, sinanche nel battesimo dei due loro Presidente. Per entrambi c’è il fattore DEL, il prefisso comune di De Laurentiis e Della Valle, due illuminati del calcio manageriale. Napoli­Fiorentina è la anche la loro partita. I due Principi dell’imprenditoria rampante che hanno riversato nel pallone ideali, passione, ambizioni ed amore. Amici fuori dal campo, oggi nemici in campo, Aurelio e Diego hanno seguito percorsi esponenziali, culturali e professionali, per poi intrecciarsi in due meravigliose avventure calcistiche che sembrano simmetriche e sovrapposte. Un tempo si diceva “scarpe doppie e cervello fine”. E sembra un felice slogan che unisce i due Patron. Perché mentre Dalla Valle con la sua azienda di calzature faceva le scarpe a mezza Europa, De Laurentiis affinava e rilanciava la cinematografia italiana nel Mondo. Negli Anni 80 ci fu il boom delle calzature griffate Della Valle, che divenne poi il Signor Tod’s le scarpe che vestirono la società elitaria, il marchio di successo e fama mondiale che piace alla gente che piace. Gli stessi anni in cui Don Aurelio propagava in Italia il sogno americano, quello del cinema holliwoodiano. L’uomo, il patron, il mecenate che col tempo ha deciso di costruire il suo più grande kolossal nella città dell’estro, della fantasia, del genio: Napoli! E’ il 10 settembre 2004 quando De Laurentiis diventa Presidente e proprietario del Club azzurro. Gli bastano pochi mesi per risolvere uno scottante “vuoto istituzionale” che fa ribollire la città. Diventa l’uomo della Provvidenza il patron della “Filmauro” che in un decennio a riportato a casa nostra l’Eldorado. Il Rinascimento napoletano riparte da lì, dopo l’esito della prima “mission” che ha restituito alla nostra squadra habitat adeguato, nobiltà sportiva e solidità societaria. Se oggi Napoli non è più il “Paese di Pulcinella” ma una splendida realtà calcistica e manageriale, molto lo deve a De Laurentiis, l’uomo che ha ridato alla nostra città il sogno, la grandezza, il lustro. Il film della storia. Quella storia che domenica si riverberà nel pomeriggio azzurro e lungo del San Paolo. Napoli­Fiorentina è più di una sfida al vertice, è più di una tappa di una lunga corsa, è un capitolo pregnante di un romanzo cominciato oltre dieci anni fa e che adesso cerca l’epilogo del trionfo. I Guerrieri Azzurri contro la Signora in Viola. La nobiltà immortale ed il nuovo sogno di gloria… Sabato Pag.24 1 7 Ottobre 201 5


VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI


E se cominciassimo a sognare? di Francesco Basile Guai a pronunciare quella parola a Napoli, guai a farsi soltanto sfiorare dal pensiero del tricolore. Per il tifoso napoletano doc sarebbe un sacrilegio, una bestemmia, un cumulo di jella parlare di scudetto. Eppure nonostante non la si pronunci, la squadra azzurra non ha raggiunto, da 25 anni ormai, quella tanto agognata prima posizione in classifica a fine campionato. E allora perché non cominciare a sognare? In virtù degli ultimi risultati e, soprattutto, del gioco espresso dagli azzurri nelle ultime partite, nulla vieta di cominciare a pensare in grande. Diciotto gol fatti e uno solo subito nelle ultime sei gare tra campionato ed Europa League. Numeri importanti considerando che il tallone d’Achille del Napoli è stato sempre il reparto difensivo, che almeno ad oggi, sembra aver acquisito una propria identità, mentre i gol segnati confermano la devastante potenzialità dell’attacco azzurro, sicuramente il migliore del campionato. La squadra sembra ormai aver fatto propria l’idea di gioco di Sarri: passaggi rapidi, reparti connessi da un centrocampo solido e compatto, difesa alta, possesso palla insistito. L’intesa tra i giocatori poi è alle stelle. Hamsik sembra rinato nella sua naturale posizione di ala sinistra di centrocampo; Higuain ( non più nervoso ed imbronciato come spesso accadeva la stagione scorsa) sta finalmente mostrando la sua straordinaria caratura; Jorginho e Insigne sono diventati i titolari intoccabili. Una totale metamorfosi quella realizzata dal tecnico toscano che ha saputo adattare il modulo ai giocatori, facendo si che questi esprimessero al meglio le proprie qualità di gioco. E, ciò che più colpisce, è la ricerca continua del gol fino al 90­esimo, nonostante la squadra stravinca. Lazio e Juve battute al San Paolo, Milan annientato alla “Scala” del calcio da un Napoli marziano. In un campionato mediocre, qual è quello delle prime giornate, ove nessuna squadra al momento sembra poter tentare la fuga, la squadra azzurra ha sicuramente espresso il calcio più bello e concreto. E’ quindi necessaria la giusta dose di continuità di prestazioni, affinché quel sogno possa finalmente diventare realtà. Pag.26

Sabato 1 7 Ottobre 201 5



La sindrome delle previsioni

di Carlo Longobardi Tempo fa, prima dell’arrivo in massa dei siti specializzati sul meteo e relative applicazioni, le previsioni erano affidate a personaggi, quasi sempre graduati dell’aeronautica, che erano diventati molto familiari e rassicuranti i quali con immaginari calcoli matematici, si cimentavano in azzardi previsionali sempre abbastanza precari.Ma tutto questo avveniva senza particolare ansia e senza attribuire colpe in caso di esiti erronei: ogni cosa era vissuta con la consapevole ineluttabilità degli eventi. Si alzava la testa e ci si regolava di conseguenza, se c’era il sole, bene; viceversa ci si adattava alla situazione. Adesso è tutto diverso, la meteorologia è una scienza specialistica nella quale tutti, avvalendosi delle innumerevoli possibilità telematiche, si avventurano, vivisezionando a breve, medio e lungo tempo lo scenario che verrà.Pioggia, sole, tempesta e afa.Oggi, se una persona un giorno è particolarmente felice per la gradevolezza climatica, vedrà la sua condizione favorevole compromessa dalla dichiarazione dell’amico fanatico che sicuramente dirà:“ha chiamato brutto tempo… ”.Chi avrebbe chiamato cosa non è dato sapere.Quattro parole più che sufficienti a distruggere qualsiasi ottimismo di sorta. Il quadro descritto può essere trasferito anche in ambito calcistico.Il Napoli,nelle ultime partite ha letteralmente fracassato gli avversari con partite al limite della perfezione e contro squadre di livello altissimo. Non una sbavatura, non un particolare patema d’animo o sofferenza, anche quando gli incontri erano in bilico. Un ingranaggio perfetto che ha coinvolto tutti: giocatori e allenatore. In grande spolvero tutti quei protagonisti che un momento prima erano considerati, dai maghi del brutto tempo in attesa della tempesta, in grande difficoltà.Gli stessi menagramo, come se non bastasse, hanno pensato bene di mettere prima in discussione la qualità gli avversari, poi la loro condizione atletica e psicologica e ancora, quando gli eventi si sono consolidati, si sono affidati alla infallibile statistica di meteorologica memoria.E cambiata solo la domanda:“e vabbè, mica possono mantenere questo standard, bisogna capire quando la forma fisica sarà differente, quando gli eventi saranno meno positivi, quando… ”.Comunque la risposta all’interrogativo è: “si, la qualità espressa può essere mantenuta se non migliorata!”. Fino a quando sarà possibile e fino ad arrivare in quei mesi in cui, notoriamente, il sole splende e fioriscono le rose… Pag.28

Sabato 1 7 Ottobre 201 5



FINALMENTE UN DIRETTORE SPORTIVO!!

di Ciro Piemonte Questa sessione di mercato è partita con l’addio di Bigon, il quale si è congedato dicendo di aver portato alla società ottimi risultati in sei anni da dirigente sportivo. Su questo non c’è dubbio, il Napoli è arrivato di nuovo in champions, ha vinto la coppa Italia e una supercoppa italiana. Tanto di cappello. E’ anche importante dire che comunque andato via da Napoli per Bigon non c’è stata una vera e propria “asta “ per aggiudicarsi queste sue tanto decantate prestazioni. Oggi Bigon è a Verona, in corsa per la salvezza, con il “colpo Pazzini” che stenta a decollare. In sei anni degni di nota sono stati gli acquisti dei vari Higuain, Mertens, Callejon che più che colpi definirei giocatori ben pagati; inoltre per una società come il Napoli con bilanci ben definiti ed un’ottima disponibilità finanziaria non è stato difficile assicurarsi le prestazioni di questi giocatori. Tra queste “note positive” c’è ne sono non poche negative:lo strano rinnovo di Zuniga, il caso Gargano, Henrique,l’arrivo di David Lopez pagato qualche milione in meno di Allan, De Guzman e tanti altri ancora. E’ stato facile in tutto questo tempo incolpare De Laurentis del fatto che comunque non permette agli altri di avere il pugno fermo sulle decisioni, ma dal punto di vista tecnico e sportivo quest'anno si sono visti de cambiamenti anche dal punto di vista decisionale.L’arrivo di Giuntoli e le buone prestazioni napoletane vanno di pari passo:arriva un direttore sportivo che prova a scambiare , ad usare contropartite,ad usare i vari prestiti, a risolvere vecchie comproprietà, cose che per la piazza napoletana sembrano vecchie anni luce. Da mettere tra i più grandi colpi della stagione è Allan pagato intorno ai 13 milioni di euro, pagato meno dei tanti acquisti delle grandi societa( vedi Kondogbia, vedi Bertolacci) ma che sta rendendo molto di più sia in quantità che in qualità in questo Napoli. Inoltre finalmente si è vista qualche cessione che definirei importante sia per le casse della società , che per il numero elevatissimo della rosa che non fa mai bene allo spogliatoio: è stato ceduto Britos dietro anche un compenso;Gargano dopo tanti anni di tira e molla;Venduto Inler e quasi alla fine anche De Guzman,cosa che ha portato non pochi problemi alla società, il tutto sfociato anche in una sorta di rissa tra agente del giocatori e Giuntoli. Oggi il vero dirigente non sa solo comprare ma anche sfoltire la rosa, e Giuntoli sta lavorando al meglio. E’ stato un ottimo inizio che può solo continuare meglio.

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Sabato 1 7 Ottobre 201 5




Rivendita Tabacchi


Milan-Napoli 0-4 (primo tempo 0-2)

MARCATORI: Allan (N) al 1 3' p.t.; Insigne (N) al 3' e al 22'. Ely (M) autorete al 32' s.t. MILAN (4-3-1 -2): Diego Lopez; De Sciglio, Zapata, Ely, Antonelli; Kucka (dal 38' s.t. Poli), Montolivo, Bertolacci (dall'11 ' s.t. Cerci); Bonaventura; Luiz Adriano, Bacca. (Abbiati, Donnarumma, Alex, Calabria, De Jong, JosĂŠ Mauri, Nocerino, Suso, Honda). All. Mihajlovic. NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 28' s.t. David Lopez); Callejon, Higuain (dal 35' s.t. Gabbiadini), Insigne (dal 28' s.t. Mertens). (Gabriel, Rafael, Strinic, Maggio, Henrique, Chiriches, Valdifiori, El Kaddouri, Chalobah). All. Sarri. ARBITRO: Rizzoli di Bologna. NOTE: Ammoniti Allan, Bonaventura, Callejon, Antonelli, Ely,


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Legia Varsavia-Napoli 0-2 (primo tempo 0-0) LEGIA VARSAVIA (4-3-3): Kuciak; Bereszynski, Rzezniczak, Lewczuk, Brzyski; Guilherme, Pazdan (dal 44' s.t. Makowski), Jodlowiec; Trickovski (dal 1 7' s.t. Nikolic), Prijovic, Kucharczyk (dal 1 7' s.t. Duda). (Malarz, Broz, Vranjes, Saganowski). All. Berg NAPOLI (4-3-3): Gabriel, Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam, Allan (dal 41 ' s.t. Chalobah), Valdifiori, David Lopez, Callejon (dal 33' s.t. Higuain), Gabbiadini, Mertens (dal 27' s.t. El Kaddouri). (Rafael Cabral, Strinic, Albiol, Jorginho). All. Sarri ARBITRO: Koukoulakis (Grecia) NOTE: ammonito Rzezniczak (L) MARCATORI: Mertens al 7', Higuain al 39' s.t.



RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it



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