Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli ClubAnno XIINr.158 del 20/05/2017
Siamo all'ultima
Risultati 36°Giornata Classifica Programma 38°Giornata FiorentinaLazio 32 BolognaJuventus AtalantaMilan 11 Juventus 85 SampdoriaNapoli InterSassuolo 12 Roma 81 TorinoSassuolo TorinoNapoli 05 Napoli 80 InterUdinese SampdoriaChievo 11 Lazio 70 AtalantaChievo CrotoneUdinese 10 Atalanta 66 CrotoneLazio BolognaPescara 31 Milan 60 RomaGenoa CagliariEmpoli 32 Fiorentina 59 CagliariMilan PalermoGenoa 10 Inter 56 PalermoEmpoli RomaJuventus 31 Torino 50 FiorentiinaPescara 47 Programma 37° Giornata Sampdoria Udinese 44 Classifica Marcatori ChievoRoma Cagliari 44 Dzeko 27 NapoliFiorentina Belotti 25 Chievo 43 EmpoliAtalanta ertens M 25 Sassuolo 43 MilanBologna Icardi 24 JuventusCrotone Bologna 41 Higuain 24 SassuoloCagliari Genoa 33 Immobile 22 UdineseSampdoria Empoli 32 Borriello 16 GenoaTorino Crotone 31 Insigne 16 LazioInter Palermo 23 Kalinic 15 PescaraPalermo Pescara 14 Keita 15
Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini,Carlo Longobardi, Bruno Marra,Ciro Piemonte,Mario Passaretti,Anna Mottola Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 512/2007
Sabato Pag.5 20 Maggio 2017
Napoli siamo ai ringraziamenti finali
di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.)
Dopo l'incomparabile spettacolo fornito dai ragazzi contro il Torino si è giunti all'ultima partita casalinga contro la Fiorentina. Siamo quindi ai ringraziamenti finali di uno splendido campionato sotto il profilo del gioco e dello spettacolo dominato dai ragazzi di Sarri, un vero mago di tattica e non a caso premiato come il miglior allenatore del campionato. Unico neo dover lottare per la qualificazione diretta alla Champions fino all'ultimo secondo, obbligati a vincere senza poter contare su qualsivoglia aiuto esterno, basti pensare a come ha affrontato la Juve nello scorso turno la Roma, un disarmo totale a favore dei padroni di casa. Gli azzurri possono comunque vantarsi di essere la squadra più ammirata, più seguita per lo spettacolo offerto e con le basi solide per un futuro roseo grazie anche alle conferme di Mertens , Insigne e principalmente dei rapporti sereni con Mister Sarri. Un ultimo omaggio a tutti è da tributare proprio contro i viola in un amarcord che ci riporta al primo scudetto quando il Napoli di Maradona conquistò l’ambito primato, ci i saranno gli ultras e ci sarà il popolo delle famiglie, dei tifosi che hanno dimostrato grande maturità sportiva, mai violenti e incomparabili sostenitori. Servono 2 vittorie ad iniziare con la Fiorentina, gli azzurri supererebbero già il record assoluto del club di 82 punti stabilito nella scorsa stagione. La programmazione futura passa proprio sul rinnovo contrattuale a Maurizione che rivendica un compenso da top con fondate ed evidenti ragioni, la sua quest’anno è stata una sacrosanta affermazione non a caso il suo nome gira sul mercato affiancato da grandi club, per il momento l’unico dato certo è che il suo contratto scade per il 2018. Le possibilità di arrivare al secondo posto sono poche, ma il Napoli deve crederci. Il calcio italiano ha però, bisogno di esempi di moralità. Il campionato del Napoli è lodevole, è stato pieno di record. Le vittorie si costruiscono nel tempo e il Napoli può solo sperare in un futuro migliore perché ha tutte le carte in regola. Nel frattempo in campo europeo non si riscontrano novità, le squadre che emergono sono sempre le stesse a sancire come il calcio si sia appiattito su determinati livelli, il Napoli sta maturando man mano il diritto ad essere inserito tra questi club blasonati che dettano legge, il sacrificio è doppio in considerazione che a sostegno non si prevedono multinazionali, confidiamo sempre nel nostro Presidente e nella sua innegabile sfrontatezza. Superiamo l’ostacolo viola confidando nella imprevedibilità del calcio … non si sa mai tutto può succedere…. ! Sabato Pag.6 20 Maggio 2017
I preliminari non fanno paura
di Fabrizio Piccolo
Alla matematica ci attaccheremo fino alla fine, diventeremo per qualche giorno tifosi del Chievo e del Genoa ma se anche alla fine terzo posto dovesse essere nessun dramma. Certo, è un delitto che una stagione ricca di record, di gol e di emozioni finisca con un passo indietro rispetto all'anno scorso ma il Napoli non deve affligersi più di tanto se dovesse essere costretto ai preliminari di Champions League. Questa squadra non può averne paura. Una squadra che ha fatto soffrire il Real, che è stata ammirata in tutta Europa, che ha gioielli che fanno gola alle big internazionali è una realtà che può permettersi il lusso di fare gli spareggi senza ansie. Anticipare la preparazione è un problema relativo: il campionato in ogni caso inizia il 20 agosto, quindi si tratta sì e no di una settimana in anticipo in un anno in cui non ci sono Mondiali, Europei e Coppa America che fiaccano i nazionali. Ci vuol altro per abbattere questa squadra. Chiaro che bisogna lottare fino alla fine, a partire dalla gara con la Fiorentina che verrà al San Paolo a giocarsi le sue chances d'Europa. La maturità è anche questo: continuare a vincere e divertire anche se dovesse essere inutile. Guai a farsi prendere dallo sconforto. Bisogna vincerle tutte e due e poi se la Roma avrà fatto altrettanto amen. Altrettanto inutile andare a piangere sul latte e sui punti versati e persi con piccole e medie, sullo scontro diretto con la Roma all'andata buttato via e su tutto quello che poteva essere e non è stato. Non è neanche vero che questa stagione sia da considerare inferiore rispetto a quella dell'anno scorso. La crescita atletica della squadra è un dato: un anno fa il Napoli arrivò boccheggiando a fine stagione, quest'anno vola. Merito anche del tardivo ma fondamentale turnover che ha concesso ad alcuni giocatori di rifiatare e alla rosa rafforzata che ora va blindata e consolidata. Non sarà un terzo posto ad uccidere i sogni o a frenare la crescita. Se – e bisogna sottolineare se – terzo posto deve essere che sia pieno di gioia. E che festa sia lo stesso stasera per l'ultima al San Paolo. Sabato Pag.8 20 Maggio 2017
Comunque vada......è stato bello
di Mario Passaretti
Non è né una frase di addio né di compiacimento ma è solo la realtà. Una realtà calcistica alla quale non ci si può opporre .Domenica nessuno ha tifato Juve ma di sicuro quasi tutti hanno sperato che i bianconeri strappassero un punto nella trasferta capitolina. Si proprio”uno” ,necessario per confermarsi campioni d’Italia ma ancora più importante perché avrebbe permesso al Napoli di acciuffare il secondo posto ai danni della Roma e quindi accesso diretto ai gironi della prossima Champion’s league. Ma così non è stato perché la Juve ha preso ben tre ceffoni dai giallorossi,molto rimaneggiati per le assenze di Strootman e Dzeko ma grintosi e combattivi per la vittoria. Una vittoria che però ha suscitato scalpore non tanto per il risultato ma per il fatto che è avvenuto a detta di molti per una prestazione scialba e deludente della Juve.Verrebbe da dire :”non proprio una Signora…prestazione”.Risultato finale :Roma batte Juventus 31 e i sogni dei napoletani sono andati in fumo.Parliamoci in maniera sincera dicendoci che tutti eravamo convinti del contrario e nessuno di noi scommetteva sul fatto che la Juve rimediava una sconfitta del genere.Per cui si era autorizzati a sognare ma il sogno è durato poco.La realtà dice che è tutto da rifare ma di certo ora sarà più difficile visto che nelle ultime due giornate i giallorossi affronteranno Chievo(già salvo) e Genoa che domenica contro il Toro potrebbe conquistare i punti necessari a salvarsi. I numeri dicono che le speranze sono poche ma del resto noi siamo un popolo di sognatori e questo non ha mai fatto male a nessuno.La cosa brutta è quando si torna alla realtà e speriamo di non doverci svegliare bruscamente dal sogno.E se malauguratamente dovesse accadere cari tifosi napoletani non facciamone un “dramma sportivo” visto che si tratterebbe di anticipare la preparazione solo di tre,quattro giorni.E nemmeno a livello economico subiremmo un trauma visto che grazie alla gestione oculata del presidente le noste casse sono ben salde tra proventi diritti tv,posizione in classifica,sponsor, seconda trance della cessione di Higuain I presupposti per ricominciare bene ci sono per cui è il caso di dire grazie a Sarri e squadra per quello che hanno fatto. Comunque vada è stato Bello!
Sabato Pag.10 20 Maggio 2017
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De LaurentiisDella Valle: il Regno di Napoli contro la Signoria di Firenze
di Bruno Marra
Il Regno di Napoli contro la Signoria di Firenze. Ovvero Aurelio De Laurentiis contro Diego Della Valle. Le due testa coronate del calcio manageriale in Italia. Amicinemici tra fede distinta ed affinità elettiva. NapoliFiorentina da anni è la loro partita. I due Principi dell’imprenditoria rampante che hanno riversato nel pallone ideali, passione, ambizioni ed amore. Diego e Aurelio hanno seguito percorsi simili, culturali e professionali, per poi intrecciarsi in due meravigliose avventure calcistiche che sembrano simmetriche e sovrapposte. Con loro Firenze e Napoli, due Capitali del calcio italiano, hanno ritrovato onore e splendore dopo la deriva di una Nobiltà decaduta. Mentre uno è riuscito a fare le scarpe a mezza Europa, l’altro drizzava le antenne della comunicazione. Negli Anni 80 ci fu il boom delle calzature griffate Della Valle, che divenne poi il Signor Tod’s le scarpe che vestirono la società elitaria, il marchio di successo e fama mondiale che piace alla gente che piace. Gli stessi anni in cui Aurelio propagava in Italia il sogno americano, quello del cinema holliwoodiano. L’uomo, il patron, il mecenate che col tempo ha deciso di costruire il suo più grande kolossal nella città dell’estro, della fantasia, del genio: Napoli! L’”Auro di Napoli” E’ il 10 settembre 2004 quando De Laurentiis diventa Presidente e proprietario del Club azzurro. Gli bastano pochi mesi per risolvere uno scottante “vuoto istituzionale” che fa ribollire la città. Diventa l’uomo della Provvidenza il patron della “Filmauro” che riporterà l’Eldorado a casa nostra. Il Presidente si insedia con un manifesto eloquente ed antitetico al classico folclore napoletano: “Basta con l’ammuina”. Un neologismo che da questa parti è sinonimo di caos, improvvisazione. Un’anima che troppo spesso ha connotato la città azzurra. De Laurentiis circoscrive la realtà più ondivaga ed umorale che esista con una minuziosa piattaforma aziendale. Tutto programmato secondo canoni di affidabilità e garanzia. E poca scenografia a dispetto della letteratura cinematografica. Il Rinascimento napoletano – Proprio nel momento in cui il Napoli comincia la sua avventura in Serie A, la prima di De Laurentiis. Anno di grazia 2007. Il Rinascimento napoletano riparte da lì, dopo l’esito della prima “mission” che ha restituito alla nostra squadra habitat adeguato, nobiltà sportiva e solidità societaria. Ed oggi il Napoli è per l’ottava volta in Europa, non ci è riuscito nessuno in Italia nell’ultimo decennio, neppure la Signora. Aurelio ha superato sia l’amico Diego che tanti altri Presidente e primati in 14 anni di ascesa inarrestabile. Se ora Napoli non è più il “Paese di Pulcinella” ma una splendida realtà calcistica e manageriale, molto lo deve a De Laurentiis, l’uomo che ha ridato alla nostra città il sogno, la grandezza, il lustro. Il film della storia.
Sabato Pag.12 20 Maggio 2017
il VIGNETTONE
di ARMANDO LUPINI
Luci,le ultime,al San Paolo di Francesco Basile
Sabato sera al San Paolo si accenderanno i riflettori per l'ultima volta in questa stagione. Il Napoli, infatti, affronterà la Fiorentina di mister Paulo Sosa, nella penultima giornata di campionato. Dopo la "manita" al toro di domenica scorsa e la cocente delusione per la vittoria dei giallorossi sulla Juventus, vittoria che ha permesso alla squadra capitolina di ipotecare il secondo posto, Hamsik e compagni affronteranno la viola continuando a sperare in un passo falso della Roma. Utopia pensare che la squadra di Spalletti, impegnata a Verona contro il Chievo, possa concedere qualcosa, ma la palla è rotonda e chi decide è il rettangolo verde di gioco. In molti, domenica sera, analizzando l'incredibile (in negativo) prestazione della "vecchia signora", hanno urlato al cosiddetto "biscotto" , ovvero risultato concordato al fine di garantire il secondo posto alla Roma, condannando così gli azzurri al preliminare di Champions League. Ma a noi piace credere in un calcio pulito e onesto, individuando le responsabilità per l'eventuale terzo posto, solo ed esclusivamente nelle prestazioni del Napoli, ultima quella con il Sassuolo in casa, che hanno portato la squadra a lasciare per strada punti preziosi. Previsto il pubblico delle grandi occasioni (complici anche i prezzi popolari imposti dalla società), per spingere la squadra alla vittoria e darsi appuntamento alla prossima stagione, sperando che sia quella della concretezza.
Sabato Pag.14 20 Maggio 2017
Grazie guagliù
di Carlo Longobardi Una delle stagioni più belle e indimenticabili, del nostro Napoli, corre il serio rischio di concludersi con un “nulla di fatto” (se si considera tale l’ennesima qualificazione alla Champions, seppur ai preliminari) non tanto rispetto alle premesse quanto più in riferimento allo sviluppo avutosi in corso. A tal proposito è necessario un inciso: questo periodico non si è mai distinto per autocommiserazione e per piagnistei: anzi, si è sempre seguita una linea ispirata alla realtà, alle critiche costruttive ma ovviamente intrise di una fede calcistica assoluta, totale, incrollabile. Tuttavia, è necessario, in sede di bilanci e consuntivi, chiamare in causa ad alta voce l’elemento che purtroppo è venuto meno nei momenti topici, quell’aspetto che, insieme ad altri strettamente connessi alla politica del calcio italiano, rende più agevole qualsiasi impresa, azione e obiettivo: la fortuna. Elemento che dalle nostre parti rende meglio l’idea se definito come “ciorta”, “mazzo” o “culo”. La rilettura attenta del percorso azzurro fa emergere nettamente questo elemento: un film straordinario, un kolossal storico lesionato da crepe apparentemente poco nocive ma determinanti e utili a modificare sostanzialmente i nostri esiti, non conferendoci la possibilità di essere gestori autonomi del proprio destino: roba da buttarsi veramente con la testa nel muro. Partite già vinte e dominate concluse con dei pareggi che gridano vendetta e che hanno determinato tra gli otto e i dieci punti in meno. Guardare un poco, per curiosità, dove saremmo oggi; a poco vale il principio della “compensazione” in queste non sono inclusi gli incontri persi per merito degli avversari. . Ma in ogni caso è stato un letterale spettacolo, una sinfonia che va osannata, celebrata e soprattutto protetta. Il gioco espresso, al quale si è affiancata una concretezza da record relativamente alle segnature effettuate, è diventato elemento di “studio” e preziosa base imponibile per gli smanettoni del web che ne hanno fatto dei video stupendi, ironici e seguitissimi, tra i quali spiccano quelli ormai noti di Gerardo Marino e i suoi “super Sarri Bros.”. Allora non ci resta che celebrare le goleade straordinarie, i sorrisi dei ragazzi felici di dare spettacolo, le esultanze fantasiose, la linea della difesa, a fine partita e magari sullo zero a cinque, a centrocampo, il pressing asfissiante e senza sforzo a fine partita. Quante volte siamo rimasti increduli nell’osservare le sostituzioni? La qualità dei subentranti, insieme all’età anagrafica ci ha fatto sognare ad occhi aperti e avvelenato i tifosi altrui. Completare questo ciclo, renderlo vincente non è una opzione, è un obbligo; senza polemiche superflue, buone solo per chi ha interesse ad avvelenare l’ambiente, si costruisca la squadra per il prossimo anno senza stravolgimenti ma con la massima attenzione. Ora si può. E il sogno, quell’utopia che vale sempre la pena di perseguire è comunque lì, in un mondo più normale tutto sarebbe ancora possibile. A volte è bellissimo essere leggeri, probabilmente stupidi, ma soprattutto Napoletani. Grazie di tutto, Guagliù.
Sabato Pag.16 20 Maggio 2017
L'epilogo finale è sempre molto triste
di Ciro Piemonte
Che si vinca o si perda, l’ultima partita in casa lascia sempre quel fondo di tristezza. Per chi ama la propria squadra, l’estate è solo uno spazio tra la fine e l’inizio del campionato. Il sogno di qualsiasi tifoso del calcio è sempre quello di poter seguire il Napoli sotto l’ombrellone, ma ci accontentiamo di “gossip calcistico” qualche nome importante e magari di un colpo di mercato. Abbiamo da poco superati il record di goal fatti in una stagione, ben 107. Record che dopo l’addio del pipita sembrava inavvicinabile ma che col buon lavoro di Sarri e le ottime prestazioni dei ragazzi hanno saputo far dimenticare. Anche quest’ anno terminiamo senza un titolo in bacheca, ma aggiorniamo il nostro percorso di crescita. È stato questo un anno di consacrazione dal punto di vista europeo, oggi il Napoli è una realtà oltre che in Italia anche in Champions. Siamo la squadra da evitare, il San Paolo è una bolgia, il calcio partenopeo è difficile da disinnescare, possiamo fare di più ma quel percorso è un percorso molto lungo per ora ci accontentiamo di esserci e magari entrare dalla porta principale, quel secondo posto per cui stiamo lottando. La classifica di oggi mostra tanti rimpianti. La Juventus ha faticato in Champions lasciando tanto in campionato, certo lo stesso ha fatto il Napoli, ma per come abbiamo perso punti e con chi fa tanto male. Abbiamo lasciato punti con il Sassuolo alla peggior stagione da cinque anni a questa parte,ben due pareggi. Abbiamo pareggiato con Palermo e Pescara due squadre già retrocesse. Ma lo sapevamo bene, fin dalla prima giornata che quei punti sarebbero stati un rimpianto di fine stagione ma la domanda che mi pongo è un’altra: visti gli errori di questa squadra durante l’anno c’è veramente bisogno di innesti? di aumenti di investimenti? Di aumenti del monte ingaggi per l’arrivo dei cosiddetti fuoriclasse? A mio avviso no, siamo competitivi fin da ora, il cambiamento va fatto, questo sicuramente, ma non eccessivo. A questo team manca poco, a inizio anno mancava la consapevolezza della grande squadra, la crescita degli ultimi mesi ha fatto si che oggi la squadra affronta le gare sempre come domenica scorsa. L’anno prossimo basta partire solamente col piede giusto, continuare il percorso con Sarri almeno un’altra stagione e puntare decisi sullo scudetto, trofeo più che alla portata. Mettiamo da parte i dissapori col presidente, ha un suo modo di fare, a tratti può sembrare arrogante, ma penso che tutti lo saremmo visto che è tra le squadre più invidiate d’Europa e con la sua gestione impeccabile ha speso la metà di tanti top club europei ma sono, ad oggi , la stessa realtà. Bisogna essere compatti fin dalla prima giornata: presidente ,società, tifosi sperando che quello che sta per arrivare sia l’anno buono. Visto che è l’ultimo articolo voglio ringraziare il presidente Passaretti per l’opportunità e suo figlio Mario per l’impegno e la dedizione che ci mette ogni anno, sei già da scudetto.
Sabato Pag.18 20 Maggio 2017
RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 53048 Sinalunga (SI) Fraz. Bettolle Tel: 0577 624516 Email: brunellamarsico@gmail.it
L'angolo Rosa.....colorato d'azzurro
"Arrivederci amore....azzurro" di Anna Mottola Siamo ormai giunti alle fasi finali di questa stagione ed io non sarò mai psicologicamente pronta a questo distacco. E’ consuetudine arrivati a questo punto tirare un po’ le somme e al di là di come andranno le ultime due partite, l’unica cosa certa è che anche il prossimo anno parteciperemo ad una competizione europea, preliminari o meno, per l’ottavo anno consecutivo Tutto è iniziato a Pescara e tutto finirà a Genova. L’arrivo di Milik, il suo infortunio, i punti persi ad aspettare di trovare una sinfonia diversa, ed ecco fiorire il cosiddetto attacco leggero, quel tridente che insieme ad Hamsik e compagni hanno sfornato non poche meraviglie, 107 al momento i goal all’attivo. La Champions ce la ricorderemo per la storica e stoica partita con il Real Madrid, la nostra finale l’abbiamo giocata agli ottavi ed è vero che l’abbiamo persa ma con tanta dignità. Abbiamo sbriciolato tanti record, dai punti in campionato, alle vittorie in trasferta, ai goal realizzati, il tutto a testimonianza di prestazioni da calcio spettacolo, ed è per questo che, oltre che ai ragazzi, ringrazio pubblicamente mister Sarri, nel nostro piccolo grazie a lui siamo diventati anche noi degli esempi da portare a confronto con il gioco delle grandi d’Europa. Siamo caduti, ci siamo persi, abbiamo perso punti per strada che ora ci farebbero tanto comodo, ma ci siamo rialzati e abbiamo lottato come pochi per rimediare a tutto e se tutto questo finirà con un secondo o terzo posto (e finché la matematica non ci condannerà perché non sperare anche nei miracoli e in quel primo posto) nulla cambierà, io mi sono divertita e anche tanto, anche se non abbiamo vinto niente. Ci ritroverai AL TUO FIANCO, pronti a vivere tutte le sfide e le avventure che affronterai e che noi INSIEME a te affronteremo con la stessa PASSIONE ed entusiasmo di SEMPRE. #ForzaNapoliSempre
Sabato Pag.21 20 Maggio 2017
Napoli ancora in corsa per il Tricolore ma qualcuno fa finta di non vederlo
di Marco Martone
NapoliFiorentina è l’ultimo impegno casalingo per il Napoli, impegnato poi a Genova contro la Sampdoria, nella gara che chiuderà una stagione comunque esaltante e ampiamente positiva. Gli azzurri scenderanno in campo conoscendo il risultato di ChievoRoma, che giocheranno nel pomeriggio di sabato. Un’altra anomalia di un calcio italiano che, evidentemente, deve fare ancora molta strada prima di potersi considerare veramente cresciuto. È del tutto evidente che quello che accadrà al Bentegodi avrà conseguenze, almeno sul piano psicologico, sui ragazzi di Sarri, cui a quel punto non resterà che giocare per lo spettacolo e per la conferma di quel terzo posto che per qualcuno è un fallimento e che invece rappresenta un risultato di tutto rispetto, viste le previsioni di inizio stagione da parte degli stesso esperti, che oggi rimproverano alla squadra di non aver ottenuto quanto era nelle sue possibilità. Difficile ipotizzare sconvolgimenti all’ultima giornata di campionato, visto che la Roma sarà attesa dalla sfida non impossibile col Genoa, cui basta un punto contro il Torino per salvarsi. Quella del 28 maggio, inoltre, sarà l’ultima partita di Francesco Totti in maglia giallorossa. Una storia straordinaria di un campione unico, che avrebbe meritato un finale più decoroso. RomaGenoa, quindi, potrebbe essere solo una festa, una passerella finale per il Pupone con annessa vittoria giallorossa e magari anche con tanto di rigoretributo alla carriera. Il Napoli, quindi, saprà sabato pomeriggio intorno alle 20.oo quale sarà il proprio destino. Resta il dato importante e sottolineato da pochi, che la formazione di Sarri è arrivata a due giornate dalla fine della stagione, nelle condizioni di poter ancora vincere lo scudetto (la Juve ha per ora 5 punti in più e ce ne sono 6 in palio). In fondo è quello che si chiedeva al Napoli, già dallo scorso anno. Essere stati competitivi fino al termine del campionato non può essere un elemento trascurabile e invece in tanti, troppo, fanno finta di non essersene accorti. Dopo NapoliFiorentina sarà già futuro e se quello immediato prevederà i preliminari di Champions, ce ne faremo una ragione. La squadra di Sarri, che ha dato spettacolo in lungo e largo, non può e non deve avere paura degli avversari europei che le contenderanno l’accesso alla fase a gironi. Anche la storia della preparazione anticipata, in vista della doppia sfida di agosto, è totalmente campata in aria, visto che il campionato prossimo inizierà proprio ad agosto e dunque cambierebbe poco avere o meno due gare, per quanto impegnative da affrontare in quel periodo. Stiano sereni dunque quelli che prevedevano sventure. Sono gli stessi che per mesi ci hanno raccontato che Insigne e Mertens sarebbero andati via, che Sarri e De Laurentiis prima o poi romperanno il loro sodalizio, che il Napoli fallirà, precipiterà nei bassofondi, scomparirà dal panorama del calcio mondiale, si dissolverà nell’aria. Profeti del nulla...
Sabato Pag.25 20 Maggio 2017
Dott. Antonio Malfi Parafarmacia Farmamed Via Roma, 440 80038 Pomigliano D'Arco Tel/Fax 0813658980 website: www.parafarmaciamalfi.it