Cuore Azzurro n°126 del 29/11/2015

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 26 del 29/11 /201 5

Lunedi' ore 20,45足Stadio San Paolo

Napoli-Inter Una sfida per il primato





Risultati 1 3°Giornata Atalanta-Torino 0-1 Bologna-Roma 2-2 Carpi-Chievo Vr 1 -2 Fiorentina-Empoli 2-2 Genoa-Sassuolo 2-1 Hellas Vr-Napoli 0-2 Inter-Frosinone 2-0 Juventus-Milan 1 -0 Lazio-Palermo 1 -1 Udinese-Sampdoria 1 -0

Classifica

Inter 30 Napoli 28 Fiorentina 28 Roma 27 Milan 23 Sassuolo 22 Torino 21 Juventus 21 Lazio 19 Atalanta 18 Programma 1 4°Giornata Chievo 16 Chievo Vr-Udinese Sampdoria 1 6 Empoli-Lazio Frosinone-Hellas Vr Genoa 16 Genoa-Carpi Palermo 15 Milan-Sampdoria 4-1 Udinese 15 Napoli-Inter Empoli 15 Palermo-Juventus Bologna 13 Roma-Atalanta Frosinone 11 Sassuolo-Fiorentina Carpi 6 Torino-Bologna 2-0 Verona 6

Programma 1 5°Giornata Atalanta-Palermo Bologna-Napoli Carpi-Milan Fiorentina-Udinese Frosinone-Chievo Verona Hellas Verona-Empoli Inter-Genoa Lazio-Juventus Sampdoria-Sassuolo Torino-Roma Classifica marcatori Higuain 1 0 Nap Eder 10 Samp Kalinic 9 Fio Insigne 7 Nap Bacca 6 Mil Gervinho 6 Rom Pjanic 6 Rom Dybala 6 Juv Pavoletti 5 Gen Salh 5 Rom

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007

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Domenica 29

Novembre 201 5


Napoli足Inter FISCH 4-3-3

All.Sarri Ghoulam

4-3-3

Hamsik Ljajic

Koulibaly Reina

Icardi

Jorginho

Albiol Perisic Hysaj

Allan


HIO DI INIZIO 20.45

All.Mancini D'Ambrosio

Guarin Callejon

Murillo Medel

Higuain Insigne

Brozovic

Handanovic Miranda

Nagatomo


Napoli da record di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Il cammino trionfale del Napoli prosegue anche in Belgio con una formazione in campo che vede ben otto cambi su 11 rispetto alla formazione tipo.Agli onori della cronaca, oltre al desolante spettacolo degli spalti completamente vuoti, so di tutti Chiriches un giocatore che si dimostra solido e tecnicamente preparato, un'ottima notizia per il nostro “Messia” che non finisce di sbalordire gli amanti del nostro meraviglioso sport.Si ha la netta sensazione che anche giocatori inesperti possano integrarsi nei moduli “sarriani” senza alcuna fatica, su ogni giocata c'è sempre un compagno pronto a dare man forte nell'azione;il più volte osannato "elastico" garantisce copertura e replica in ogni zona del campo.I nostri avversari attraversavano un ottimo momento di forma con reti e risultati positivi in campionato eppure con il neo – Napoli sono apparsi poca cosa, dominati senza grossi affanni da un gruppo di calciatori con idee chiare e moduli cementati.Proprio una grossa soddisfazione per i tifosi napoletani costretti ( .. e chi se ne fotte!) a subire nuovamente pesanti scherni dalle poco sportive tifoserie di varie squadre italiane anche quando gli azzurri sono impegnati altrove. Per ora gongoliamo sulle prestazioni azzurre alla faccia di tutti coloro che non amano il calcio e pensano solo ad infangare gli avversari perché i livori li avvelenano;e quest’anno avranno pane per i loro denti !I nerazzurri capofila arrivano nel tempio del calcio napoletano con la consapevolezza di trovare una bolgia, un’atmosfera pericolosamente travolgente.Si rivedono i fantasmi azzurri dell’epoca d’oro, sarà una battaglia sportiva ad alto livello.Mancini ne è pienamente cosciente anche se, nelle sue pacate interviste, ben nasconde la tensione, sa di poter contare su una difesa arcigna che ha chiuso tante volte quell’ 1 a 0 striminzito ma sufficiente a catturare i tre punti.Stavolta l’impresa è difficile, pure la retroguardia azzurra ha, finalmente, trovato la quadratura anche con l’alternanza dei nostri difensori, una vera soddisfazione !Si confrontano due squadre apparentemente diverse in ogni aspetto nate da progetti diversi ma ambedue hanno i connotati vincenti. L’Inter ha costruito una grandissima squadra, da un anno e mezzo ha intrapreso un percorso chiaro e ha individuato in Mancini un tecnico di grande spessore, abituato a vincere. Il Napoli, già quest’estate, nonostante le perplessità dell’ambiente, sta dimostrando di valere tanto ed un ha un valore aggiunto nella semplicità di Mister Sarri.Dal punto di vista tattico è impossibile azzardare una previsione, ambedue gli allenatori hanno le idee chiare e una vittoria azzurra darebbe una importantissima conferma soprattutto sul piano morale, un peso determinante per il prosieguo del campionato.Siamo pronti ad assistere ad una grande spettacolo con spettacolari coreografie sugli spalti e che vinca il .........… Napoli , ovviamente !!

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Domenica 29

Novembre 201 5


Nike Ordem 3-I Palloni della stagione 2015-16


NAPOLI-UDINESE 1 -0 (primo tempo 0-0) MARCATORE:Higuain all'8' s.t. NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon (dal 33' s.t. El Kaddouri), Higuain (dal 37' s.t. Gabbiadini), Insigne (dal 23' s.t. Mertens) (Rafael, Gabriel, Strinic, Henrique, Valdifiori, Maggio, David Lopez, Chiriches, Chalobah). All.: Sarri. UDINESE (3-5-1 -1 ) Karnezis; Wague, Danilo, Felipe (dal 7' s.t. Piris); Widmer, Badu, Lodi, Iturra (dal 25' s.t. Ali Adnan), Edenilson; Bruno Fernandes (dal 1 2' s.t. Aguirre); Thereau. (Romo, Meret, Perica, Marquinho, Pasquale, Camigliano, Heurtaux, Lucas Evangelista). All.: Colantuono. ARBITRO:Celi di Bari. NOTE:Ammoniti: Felipe, Wague, Koulibaly, Piris, Albiol. Angoli: 7-5 per il Napoli. Recupero: / p.t.; 4' s.t.



HIGUAIN STA GIOCANDO CON IL CUORE E SI VEDE

di Carmine Tascone Per me è il miglior anno di Higuain. Che giocatore, ragazzi, ma state vedendo cosa combina ogni domenica? E’ in un periodo fantastico, fa cose favolose. E meno male che a Verona era stanco. Io dico che la differenza con gli altri anni è netta e si vede: il Pipita sta giocando col cuore e continuerà a segnare tanti gol. A Verona il Napoli ha sofferto nel primo tempo perché l’argentino era troppo solo là davanti, Callejon e Insigne ripiegavano molto – probabilmente su ordine di Sarri – e il Napoli era troppo guarding: in pratica giocava col 4­5­1. Nel secondo tempo invece è stato fantastico e la vittoria è stata meritatissima. Non capisco invece Mandorlini: cosa pretendeva da Toni che ha 38 anni e veniva da due mesi di stop? Il calcio è cambiato forse? Devo fare i complimenti ad Hamsik che ha fatto un assist imperiale per Insigne, in pratica gli ha fatto calciare un rigore in movimento, ma anche a Insigne per il passaggio a Higuain in occasione del secondo gol. Sarri sta lavorando bene, parliamoci chiaro, a dispetto di tutti quei sapientoni che lo criticavano dopo solo tre partite. Avete visto l’abbraccio di Insigne al tecnico dopo il gol? E’ il segnale che questo spogliatoio è unito, cosa che con Benitez non succedeva. E permettetemi una parentesi proprio su Benitez, ho visto Real Madrid­Barcellona e mi sono cascate le braccia. Ma come si può pensare di affrontare il Barcellona con 4 attaccanti? Rimanevano in balia degli avversari solo Kroos e Modric, entrambi allo sbaraglio. Che sprovveduto. Tornando al Napoli ora c’è l’Inter, ho visto la gara col Frosinone e devo dire che all’inizio ha sofferto. Per me rischia grosso a centrocampo con due mediani come Kondogbia e Melo, non so come verrà a giocare a Napoli Mancini ma dico che gli azzurri sono favoriti. Icardi non è più quello dell’anno scorso e si sente. Questa gara non è decisiva ma per me è la più importante dall’inizio della stagione. Se il Napoli continua con questa intensità, questa forza e questa mentalità è imbattibile, speriamo che riesca a mantenere tutte queste doti fino alla fine. Pag.1 2

Domenica 29 Novembre 201 5



SARRI E.....QUESTI FANTASMI

di Fabrizio Piccolo Quella paura pazza e incontrollata che qualcuno stia per fregarlo, proprio non gli passa. Maurizio Sarri è così da quand’è arrivato a Napoli: ha sempre l’impressione di camminare su un terreno minato, tipo quello dei videogiochi dove esplode qualcosa sotto i piedi quando meno te l’aspetti. Non è come Mourinho che sente l’odore dei nemici, lui li vede proprio. Se li ritrova davanti come fantasmi che gli ballano attorno. E così mette le mani avanti quando può o si sfoga a posteriori come spesso gli accade. E come gli era accaduto anche prima di Verona. Soft nei toni ma duro nei contenuti, Sarri che se la prende nell’ordine con 1) la sosta: 2) le nazionali ; 3) l’orario delle 12.30 “è un orario innaturale, ti cambia le abitudini del pre­partita e non piace a nessun giocatore”. Corrucciato sempre, sorridente mai. Resta di sfondo quell’inquietudine, quell’ansia che ci sia sempre una trappola da evitare, uno sgambetto proibito da parte di qualcuno che – chissà perché – dovrebbe avercela con lui e con il Napoli. Oggi si chiama calendario delle amichevoli nazionali o l’orario fastidioso, ieri la Fifa, l’altro ieri la formula dell’Europa League antisportiva, e ancora i posticipi e gli anticipi in suggestivi format “anti­Napoli” (a suo dire), il giorno in più di riposo per i rivali, l’erba tagliata male sul campo, e finanche l’arbitro che non vede i rigori. Non bastano gli elogi e le celebrazioni semi­quotidiane che arrivano da ogni dove, le incursioni quasi da pellegrinaggio nelle squadre del suo passato alla ricerca dei segreti nascosti del tecnico venuto dal basso, una classifica sorridente e tutto il resto. Il nemico per Sarri c’è ed è nascosto ogni giorno nelle pieghe di una giornata inacidita. Mister, sorrida un po’ di più. Tenere alta la guardia è giusto e sacrosanto, non concedere troppo terreno agli entusiasmi della gente anche (ma fino a un certo punto) ma suvvia, “Questi fantasmi” lasciamolo al Grande Eduardo. E’ vero che “gli esami non finiscono mai” ma sentire solo “le voci di dentro” non va bene, ogni tanto godiamoci una “Napoli milionaria”. Pag.1 4

Domenica 29 Novembre 201 5



Due scuole a confronto per una

gara tutta da vivere

di Marco Martone Napoli contro Inter, Sarri contro Mancini, il calcio ragionato e spumeggiante degli azzurri contro il gioco tutto muscoli e per nulla spettacolare dell’attuale capolista. Due scuole a confronto. Una partita che proprio in virtù di queste premesse, sfugge a qualsiasi tipo di pronostico. Il Napoli ci arriva sull’onda dell’entusiasmo per una striscia vincente da record e per la consapevolezza di poter contare su un organico completo, visto quanto accaduto giovedì nella sfida di Europa League contro il Brugge, dominata e vinta dalle cosiddette seconde linee. L’Inter però può contare sulla difesa meno battuta del torneo, solo sette gol, quattro dei quali subiti in una sola partita, quella persa al Meazza per 1­4 contro la Fiorentina. Tutto lascia pensare a una bella gara, ma non è detto che il Mancio decida di giocarsela a viso aperto contro Higuain e compagni. Molto più probabile che l’Inter mantenga un atteggiamento guardingo, per non offrire il fianco alle pericolose incursioni degli attaccanti azzurri. Sarri si è affrettato a dire che non si tratta di una partita decisiva per lo scudetto e indubbiamente ha ragione lui, visto che alla fine del campionato mancano una infinità di gare e tanti scontri diretti. Certo è che la squadra che dovesse prevalere metterebbe sulla stagione un’impronta importante, almeno dal punto di vista psicologico. L’impressione però è che anche il pareggio possa essere un risultato da prendere con moderata soddisfazione. Mantenere intatto il distacco dalla capolista, consentirebbe agli azzurri di poter viaggiare sempre a fari spenti, pronti a sferrare l’attacco decisivo alla prima posizione. Congetture, ipotesi e possibilità, che conteranno meno di zero al fischio di Orsato, che aprirà le ostilità di una gara tutta da vivere. Pag.1 6

Domenica 29 Novembre 201 5



E' VIETATO SOGNARE? di Mario Passaretti Vuoi vedere che dobbiamo ricrederci? Vuoi vedere che dobbiamo fargli le scuse?Di chi parliamo? Del Napoli e di Mister Sarri che con coraggio ha assunto la guida di una squadra dalla piazza difficile. Dopo 13 partite a soli due punti dalla vetta,esprimendo il più bel calcio della serie A ed essendo diventata una macchina da gol con il fantastico trio d’attacco!Udite,Udite: il Napoli in piena corsa… .ma quella parola nessuno la vuole pronunciare.Chi per scaramanzia,chi per non metterci troppe speranze,con la paura che possano rimanere tali,fatto sta che nessuno vuol pronunciare la fatidica parola Scudetto!Sognare del resto non costa nulla ma dopo anni ed anni di speranze i tifosi azzurri sono scettici e al contrario di quanto si possa credere,stavolta non si esaltano per niente al mondo ma seguono attentamente l’evolversi delle cose.In questo momento la nostra squadra è seconda. Attacco stellare,squadra compatta e bel calcio.Non possiamo prevedere nulla ma credo che continuando così nessun ostacolo ai sogni azzurri potrà sorgere e molti forse dovranno ricredersi su un tecnico attaccato troppo duramente per le scelte iniziali ed un avvio in salita.Ma a mister Sarri conta l’arrivo, cioè il momento in cui lui potrebbe scrollarsi da dosso molte etichette ingiustamente e precocemente attribuitegli all’inizio.Una sorta di rivincita contro i dubbiosi e le malelingue che prontamente hanno prontamente criticato l’operato societario.Siamo solo all'inizio ma del resto chi ben comincia è a metà dell'opera e poi del resto sognare non costa nulla.E chissà se a lungo andare le speranze lasciano spazio alla convinzione di lottare concretamente per il sogno SCUDETTO Pag.1 8

Domenica 29 Novembre 201 5



Al Bentegodi nessuno ha ragione,persa solo una grande occasione

di BRUNO MARRA L’odore del sangue attira avvoltoi e iene. Che a loro volta si contendono i brandelli cruenti. E’ davvero stucchevole lo strascico di polemiche che ha seguito Verona­Napoli soprattutto dopo la tragedia di Parigi e la barbarie degli attentati. Per un settimana il mondo è stato sconvolto da quelle immagini orribili, che continuano a produrre psicosi di massa e indignazione da tutto il mondo. Per “fortuna” (orrendo ossimoro quanto mai reale) in quel week end di terrore, che evoca il Sunday Bloody Sunday degli U2, il campionato di Serie A era fermo per la sosta delle Nazionali. Ci siamo scansati gli appelli a non giocare, a metterci il lutto al braccio e tutte le attenzioni di facciata dell’ipocrisia istituzionale, il buonismo dilagante che avrebbe coinvolto anche gli stadi italiani tra bandiere della Pace e minuti di raccoglimento. Ma è bastata una sola settimana a sollevare il velo pietoso. A Verona ci aspettavano come i terroni di “lavateli col fuoco” e non si sono certo fatti distrarre da quei poveri cristi che sono stati trucidati sotto al fuoco dei terroristi. Ma neppure noi, napoletani fieri di esserlo, siamo riusciti ad esimerci dall’ormai iconoclastica ironia, divenuto nella fattispecie stanco sarcasmo, di Giulietta come madre di tutte le ignominie, a fronte di mamme che stanno ancora piangendo figli uccisi in nome di un Dio che non esiste. E di meglio non hanno certo fatto le fonti di comunicazione già pronte a fregarsi le mani in attesa di stigmatizzare indignazione di plastica gli ormai ossidati stereotipati “cori beceri” per trarre a loro volta linfa demagogica con la quale aspergere i salotti buoni. Non si salva nessuno amici miei in questa guerra dei poveri che sembra una lunga bega condominiale che si tramanda ereditariamente a figli, nipoti e posteri. Inutile rivendicare la primogenitura dell’abiezione con il classico: hanno cominciato loro. Se uno comincia, l’altro non è stato bravo a finire. E la vergogna si perpetua all’infinito.Un po’ di sano realismo e di minimo pudore dinanzi al dramma vero avrebbe dovuto spingere i veronesi a sottrarsi a questa ridicola abiezione razziale. Ma di converso avrebbe dovuto portare a miti consigli anche i napoletani che non vedono l’ora di rizelarsi e che quasi aspettano l’offesa per ritorcersi in maniera legittima, come se gli fosse dovuta la contro offensiva verbale. Ma siamo sinceri e poniamoci questa domanda: chi di noi si sente veramente un barbaro che non si lava e che viene disegnato come una vergogna umana? Nessuno. Smettiamola di fingerci vittime e sottraiamoci a queste ingiurie puerili senza alcuna valenza nè plausibile, né storica. Noi siamo figli di una cultura immensa, che ha dato lustro e genesi ai più grandi maestri di arte e letteratura. Quando ci riempiamo la bocca de “l’orgoglio di essere napoletani” comprendiamone il senso fino in fondo e sorvoliamo su questioni di lana caprina che ci confondono con un mare di melma omologata. Essere superiori significa anche saper accettare l’insulsaggine altrui. Le offese qualificano chi le formula e non chi le riceve. Soprattutto quando attorno c’è il silenzio assordante della miseria umana. E invece anche nella settimana del grande dolore siamo riusciti ancora una volta a perdere tutti una grande occasione…

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Domenica 29 Novembre 201 5


il VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI


LA CLASSE NON E' ACQUA

di Francesco Basile Allo stadio ”Bentegodi”, domenica scorsa, abbiamo assistito all’ormai solito copione di cori inneggianti al Vesuvio. Quel “ Vesuvio lavali col fuoco”, cantato a squarciagola da una buona parte dei tifosi veronesi dell’Hellas, ha indignato (e non poco), non solo il popolo partenopeo, ma anche la maggior parte dei cronisti delle reti nazionali impegnati a commentare la partita. E pensare che, prima del fischio d’inizio, sui campi di tutta Italia, è stata suonata la “Marsigliese”, in ricordo delle vittime degli ultimi attentati di Parigi. Ebbene, terminato l’inno francese, iniziano i ben noti cori di chiara matrice razzista e discriminatoria. E ancora una volta la Lega e gli organi preposti fanno finta di non sentire. Ma ci hanno pensato gli azzurri e i 500 sostenitori, accorsi a Verona, a zittire quegli “imbecilli”, che pretendono di esser chiamati tifosi. Il Napoli, domenica, ha vinto in campo e sugli spalti. Lorenzo Insigne, napoletano doc, ha insaccato, con un preciso colpo di carambola, la porta veronese, dopo esser stato preso di mira, per tutta la partita, dai tifosi scaligeri. Di contro i tifosi azzurri hanno risposto, a quei cori beceri, con uno sfottò sano e limpido che ha messo in risalto l’ultima posizione occupata in classifica dal Verona. La classe non è acqua, e di classe il popolo napoletano ne ha certamente da vendere. Così come quella ironia spiccata, con cui i Napoletani sanno sdrammatizzare qualsiasi tipo di situazione. Questi episodi, purtroppo frequenti, restano, per la maggior parte delle volte, impuniti: squalificare il campo o una curva non serve a molto, non serve a educare quella frangia di tifo animata da un profondo odio razziale. C’è tanto da fare per il calcio italiano, ormai malato e privo di quell’identità sportiva che dovrebbe contraddistinguerlo. Il calcio è un gioco, una passione. E, come ogni passione, va coltivata in modo positivo. A quei cori non ci si deve mai abituare. Guai a farlo! Siamo un popolo ricco, in cultura e spirito, fiero della propria identità e della terra natia. E, quest’anno, abbiamo una squadra che ci sta dando e ci darà un bel po’ di soddisfazioni calcistiche. Forza Napoli! Forza Partenope! Domenica Pag.22 29 Novembre 201 5



Napul'è mille culure,mille paure.... di Carlo Longobardi Lucariello Napul'é mille culure, mille paure, mille passioni e mille dolori. Non é mai una mezza misura. Il napoletano porta dentro centinaia di anni di storia, di cultura, di allegria, di entusiasmo e una sottile, impalpabile malinconia. "Te piace o'presepe?" I decumani con le tantissime chiese, le strade più imponenti, i vicoli immersi nei profumi e negli odori più disparati, i suoni, i rumori irripetibili, unici. il Vesuvio che ci lava soltanto gli occhi, appoggiato sulla meraviglia del golfo, visto da lontano, dalla collina del Vomero o da Posillipo, invita alla riflessione e ammutolisce gli schiamazzi di un popolo sempre in forsennato cammino. "Chi tene o'mare capisce sempre chello ca succede". Napoli accoglie e protegge, sempre in bilico tra innamoramento e amore, i suoi artisti, i suoi calciatori. I più sinceri, ma anche i più discreti, ne diventano parte integrante, pulsante, in eterno. Con il ticchettio perfetto visto a Bruges ancora nella mente e l'animo proiettato già a lunedì sera, l'ennesima, improvvisa, ombra si presenta con la sua violenza rendendo la fremente attesa più cupa. Ma é ogni volta così, la contrapposizione dei sentimenti é costantemente presente nel nostro dna: chest'é, prendere o lasciare. E noi prendiamo tutto, con l'avidità di chi ha sempre fame ma che si divide con piacere il pane. Chi ama non dimentica. Grazie a Maurizio Sarri e ai suoi splendidi ragazzi con l'azzurro nel cuore che ci faranno sognare ancora, ma grazie anche a tutti gli altri che, attraverso la loro elevatissima arte, già hanno accompagnato i nostri sogni più belli e continueranno a farlo. É tardi, fa freddo, ma non c'è nessun problema: "Adda passà a nuttata". Pag.24

Domenica 29 Novembre 201 5



Euforia Napoli: quasi tutto esaurito con l’Inter di Ciro Piemonte Tutti diranno: lo si sapeva, tra l’altro il tifo partenopeo ci ha abituati a questi pienoni, per poi magari rimanere in pochi contro le piccole squadre e nelle sfide di Europa League. Naturalmente con i prezzi che ci sono portare una famiglia di quattro persone allo stadio è impresa ardua per chi con un salario da operaio fa già tanto per tirare a campare. Lo stadio “non pieno” se cosi possiamo definirlo, è sicuramente una delle conseguenze del vivere quotidiano di Napoli, ci sono serie difficoltà e forse sarebbe cosa buona e giusta ,da parte della società, venire incontro alle famiglie, creando appositi “pacchetti vendita” per permettere a tutti di tifare la squadra della città.Chiusa questa parentesi si torna a parlare di numeri. Quelli dell’Inter prossima avversaria del Napoli. L’ultima sfida è terminata 2­2, dove dopo un 2­0 iniziale, il Napoli si è fatto rimontare due goal, dopo un calo di concentrazione, ai quali il Napoli di Benitez ci aveva abituati. Oggi ,cosi come per il Napoli, anche per l’Inter le cose sono cambiate.La “cura Mancini” ha dato i suoi frutti a lungo termine, infatti sostituisce l’esonerato Mazzarri il 14 novembre, alla dodicesima giornata di campionato, c’era tanto tempo per fare e tanto da fare, ma l’Inter finisce la stagione in ottava posizione e fuori dall’europa. Una stagione fallimentare che ha lasciato non pochi dubbi sulle prestazioni del “mancio”. Dubbi che hanno lasciato casa Inter dopo quest inizio stagione, quest ottimo inizio stagione. I milanesi hanno conquistato 27 punti in 12 gare, sono primi a pari merito con la Fiorentina. Mancini ha costruito, a differenza dell’anno scorso, una squadra solida, cedendo tanta qualità ( Hernanes, Kovacic) e prendendo tanta quantità in mezzo al campo (Felipe Melo, Kondogbia). Ha fatto della difesa la migliore arma per fare punti, con sette gol è riuscita a collezionare 21 dei 27 punti, dato importantissimo, sintomo di una difesa che non lascia un metro. Lunedì sera si scontreranno le migliori difese del campionato, ma con una differenza sostanziale il Napoli esprime gioco e goal a differenza delle milanesi ed ha tutte le carte in regola per fare e vincere la partita, verticalizzazioni e velocità saranno le carte da giocare per vincerla e puntare al primo posto. Pag.26

Domenica 29 Novembre 201 5



Hellas Verona-Napoli 0-2 (primo tempo 0-0) Marcatori: 66' Insigne, 74' Higuain Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Bianchetti, Albertazzi (47' Helander); Greco, Checchin (69' Wszolek), Hallfredsson; Jankovic (73' Toni), Pazzini, Gomez. All. Mandorlini. Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (78' Lopez); Callejon (66' El Kaddouri), Higuain, Insigne (88' Maggio). All. Sarri. Arbitro: Damato di Barletta Ammoniti: 6' Greco (HV), 53' Hysaj (N), 53' Pisano (HV), 55' Jankovic (HV), Insigne (N)


Rivendita Tabacchi



BRUGES-NAPOLI 0-1 ( primo tempo 0-1 ) MARCATORE: Chiriches al 41 ' p.t. BRUGES (4-3-3): Bruzzese; Meunier, Mechele, Denswil, De Fauw; Vormer, Simons (dal 43' s.t. Leandro Pereira), Vazquez (dal 36' s.t. Vanaken); Felipe Gedoz (dal 36' s.t. Diaby), Vossen, Izquierdo. (Bolat, Bolingoli Mbombo, Castelletto, Claudemir). All. Preud'homme. NAPOLI (4-3-3): Gabriel, Maggio, Chiriches, Koulibaly, Strinic; David Lopez, Valdifiori, Chalobah (dal 36' s.t. Allan); Hamsik (dal 24' s.t. Hysaj), Callejon (dal 32' s.t. Ghoulam), El Kaddouri. (Rafael, Negro, Luperto, Gionta). All. Sarri. ARBITRO: Avram (Romania). NOTE: Ammoniti Izquierdo, David Lopez, Maggio, Denswil.


EXTRA TIME ZONA NAPOLI LA TRASMISSIONE UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

EXTRA TIME ZONA NAPOLI-In onda in diretta il martedì alle 20.30 su Capri Event,canale 271 del digitale terrestre ed in replica il mercoledì alle 1 4.30 sempre su Capri Even ed alle 1 6.30 su TeleCapri Sport.Ed infine il giovedì alle 23.30 di nuovo su Capri Event


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RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it



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