Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 24 del 28/1 0/201 5
MERCOLEDI' ore 20.45足Stadio San Paolo
NAPOLI VS PALERMO RITORNO..........AL PASSATO
Risultati 9°Giornata Carpi-Bologna 1 -2 Chievo Verona-Napoli 0-1 Empoli-Genoa 2-0 Fiorentina-Roma 1 -2 Juventus-Atalanta 2-0 Lazio-Torino 3-0 Milan-Sassuolo 2-1 Palermo-Inter 1 -1 Sampdoria-Hellas Verona 4-1 Udinese-Frosinone 1 -0 Programma 1 0°Giornata Atalanta-Lazio Bologna-Inter Frosinone-Carpi Hellas Verona-Fiorentina Milan-Chievo Verona Napoli-Palermo Roma-Udinese Sampdoria-Empoli Sassuolo-Juventus Torino-Genoa
Classifica Inter
21
Roma 20 Napoli 18 Fiorentina 1 8 Lazio 18 Sassuolo 1 5 Sampdoria 1 4 Torino 14 Atalanta 1 4 Milan 13 Chievo 1 2 Juventus 1 2 Palermo 11 Udinese 11 Empoli 10 Genoa 1 0 Frosinone 7 Bologna 6 Verona 5 Carpi 5
Programma 11 °Giornata Bologna-Atalanta Carpi-Hellas Verona Chievo Verona-Sampdoria Fiorentina-Frosinone Genoa-Napoli Inter-Roma Juventus-Torino Lazio-Milan Palermo-Empoli Udinese-Sassuolo Classifica marcatori Higuain 7 Nap Eder C. 7 Samp Insigne 6 Nap Kalinic 5 Fio Salah 5 Rom Bacca 5 Mil Baselli 4 Tor Muriel 4 Samp Gervinho 4 Rom Felipe Anderson 4 Laz
Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007
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Mercoledì 28
Ottobre 201 5
Napoli足Palermo FISC 4-3-3
All.Sarri Ghoulam
3-5-1 -1
Hamsik
Chiriches Reina
Gilardino
Vazquez Jorginho
Albiol
Hysaj
Allan
CHIO DI INIZIO 20.45
All.Iachini Rispoli Mertens Struna Hiljemark Maresca Rigoni
Lazaar
Higuain Gonzalez G. Sorrentino Insigne Andelkovic
Orgoglio Napoli !! di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Contro il Chievo,in casa veronese bandito il pareggio con gli azzurri capitolati per ben quattro volte,la storia è finalmente cambiata ed oggi il Napoli vive un momento magico; resistergli è davvero un’impresa per chiunque.Un film, per dirlo alla De Laurentiis, con un pubblico numeroso e di grande successo, un migliaio sugli spalti ma numerosissimi davanti al piccolo schermo, felice ed entusiasti durante la visione,certi di un finale esaltante.Lontani i tempi della paura, i leoni del capitano Sarri offrono sicurezza con un organico pronto e reattivo perfettamente integrato nei moduli (in particolare con il 433), proprio un bel vedere seguire il nostro Napoli espressione di un calcio moderno ed efficace.La strada intrapresa è quella giusta:la capolista Roma è ad appena 2 punti.Continuare su questa onda oceanica è d’obbligo con i rosanero in una sfida infrasettimanale che vedrà la massiccia presenza dei tifosi sempre più convinti, senza esaltazioni, di dover assolvere al compito di sostenere l’aspetto morale di una squadra che merita pienamente ogni sacrificio.Il periodo positivo si rispecchia anche sull’annoso problema del S. Paolo, finalmente buone nuove con l’accordo tra società Calcio Napoli ed il Comune che consiste in una sorta di convenzione che consentirà agli azzurri l’utilizzo dell’impianto per i prossimi due anni.Il canone di fitto si aggirerà sui 700 mila euro e la tariffa pubblicitaria a 3500 euro a partita; i trasporti pubblici per le partite notturne garantite dal nostro Presidente;una storia a lieto fine dopo tante polemiche con alcune clausole sulla convenzione che permetteranno a scolaresche e famiglie in difficoltà economica a godere dello spettacolo;raccomandazioni, infine, rivolte ai consiglieri comunali a non cedere i propri biglietti a terzi.Una boccata di aria fresca in un clima già frizzante, tutto sembra girare per il verso giusto. Mr. Sarri si sta dimostrando sempre più all’altezza della situazione, gestisce con semplicità e rigore una squadra di campioni;questo era l’aspetto più preoccupante, accettare imposizioni tattiche con spirito di sacrificio per l’obiettivo comune di dare il massimo Siamo ad un’altra prova decisiva con l’arrivo del Palermo capace di imbrigliare anche l’Inter di Mancini, impresa che denota le caratteristiche di una squadra solida e combattiva, lo stesso portiere Sorrentino, in forma smagliante, esalta i suoi compagni ad affrontare il Napoli con massima concentrazione.Senza paura di smentite ritengo che questo Napoli possa affrontare i rosanero con ottime garanzie di successo;le ultime prestazioni ci gonfiano di orgoglio e di un comprensibile ottimismo, quindi tutti allo stadio con allegria a sostenere i nostri beniamini!!!
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Mercoledi' 28
Ottobre 201 5
Nike Ordem 3-I Palloni della stagione 2015-16
NAPOLI-FIORENTINA 2-1 (primo tempo 0-0) MARCATORI:1 ' Insigne (N), 28' Kalinic (F), 30' s.t. Higuain (N) NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 46' s.t. David Lopez), Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne (dal 1 6' s.t. Mertens; dal 34' s.t. El Kaddouri) ( Gabriel, Rafael, Chiriches, Chalobah, Henrique, Maggio, Strinic, Valdifiori, Gabbiadini). All.: Sarri. FIORENTINA (3-4-2-1 ) Tatarusanu; Tomovic (dal 34' s.t. Babacar), Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Badelj, Vecino, Alonso (dal 1 0' s.t. Roncaglia); Bernardeschi (dal 7' s.t. Ilicic), Borja Valero; Kalinic. (Sepe, Lezzerini, Pasqual, Suarez, Fernandez, Rebic, Rossi, Verdu). All.: Paulo Sousa. ARBITRO Banti di Livorno. NOTE:Ammoniti Badelj, Jorginho, Astori, Koulibaly, Roncaglia. Angoli: 5-4 per la Fiorentina. Recupero: 2'; 5'.
OCCHIO A VAZQUEZ E…
ALLA JUVE
di Carmine Tascone Quella col Chievo era veramente la gara più dura da vincere, ma anche senza brillare il Napoli ce l’ha fatta e si può davvero sognare. Loro si sapevano chiudere bene e difendevano con ordine, all’inizio abbiamo incontrato qualche difficoltà ma come tutti su quel campo: un avvio di stagione così importante il Chievo non lo aveva mai fatto tranne nel primo anno di Del Neri. Diciamoci la verità, il Napoli non è stato bello come con Milan e Fiorentina ma il merito è stato degli avversari che non hanno permesso agli azzurri di giocare come sanno. Qualcosina che non mi è piaciuta c’è stata lo stesso, come la prestazione di Insigne che non mi ha convinto molto ma vincere era importantissimo e dico che di questo passo il Napoli può fare benissimo. Alzi la mano chi pensava davvero che questa squadra potesse essere al secondo posto alla nona giornata dopo aver visto le prime tre partite, va dato atto a Sarri di aver bruciato i tempi nell’assemblare la formazione e nel cambiare il modulo per preferire il 433. Questo sarà un campionato equilibrato, non dico che possiamo vincere lo scudetto ma arrivare tra le prime tre sì. La Roma forse è più forte ma ricordiamo che l’anno scorso sembrava super e poi da gennaio in poi calò vistosamente, bisogna vedere se riusciranno a mantenere questa mentalità per tutta la stagione. Per il Napoli l’incognita è sul piano fisico: corrono tutti senza fermarsi, riusciranno a durare a questi ritmi? Ora però non prendetemi per pazzo ma dico che bisogna guardarsi le spalle anche dalla Juventus, per me tornerà a contare. Fidatevi di Carmine Tascone, si sono ricompattati e sono davvero temibili, hanno giocatori fortissimi ed un allenatore che sa il fatto suo. Ora c’è il Palermo e bisogna stare attenti: l’ho visto con attenzione contro l’Inter ed è una bella squadra, hanno quel Vazquez che è un fenomeno, per me è superiore anche a Dybala e non capisco come tutti i grandi club lo hanno lasciato un altro anno al Palermo, però come al solito dipende sempre dal Napoli. Se gioca come sa, non ce n’è neanche per i rosanero. Pag.1 2
Mercoledì 28 Ottobre 201 5
Sarri fidati, il turnover è un amico di Fabrizio Piccolo Lo so che Sarri non ama il turnover, l’ha dichiarato sin dal primo giorno della sua avventura napoletana, anche per prendere le distanze dai metodi di chi l’ha preceduto. Non gli garba, fosse per lui – amante del calcio tradizionale, con le settimanetipo e allenamenti quotidiani – giocherebbe sempre con i migliori, senza cambiare mai. Però cambiare giova e lui che tanto ha cambiato finora rispetto ai suoi piani iniziali – dal modulo con l’abiura dell’amato trequartista alla rivalutazione di giocatori inizialmente ritenuti poco idonei alla sua filosofia, come Ghoulam e Koulibaly – può ancora fare un passo avanti per portare il Napoli sempre più in alto. Rinnegare ovvero anche l’avversione al turnover per utilizzarlo all’occorrenza anche in campionato e non solo – forzatamente – in Europa. Guardiamo il calendario, oggi si gioca col Palermo e negli occhi abbiamo ancora il San Paolo in festa per la vittoria sulla Fiorentina, ma è solo il 25 ottobre, non il 15 maggio, quando finirà il campionato. Abbiamo tanti mesi e tantissime partite davanti, impensabile spremere sempre gli stessi fino alla fine. Il rischio è di ritrovarsi sul più bello senza benzina. Chiaro che sostituire uno come Higuain non è mai bello né facile, e probabilmente l’argentino è l’unico che davvero va utilizzato tutte le volte che si può (ma anche lui ha bisogno di rifiatare), però la rosa del Napoli è più ampia di quel che si creda e rinunciare a “tener vivi” anche alcuni panchinari di lusso può costar caro. Sarri riveda la sua filosofia ed entri nell’ordine di idee di utilizzare più spesso gente come Strinic, lo stesso Gabbiadini (magari anche come attaccante esterno, senza mortificarlo solo nell’ingrato ruolo di viceHiguain), David Lopez e lo stesso Chiriches. L’ideale sarebbe poter ruotare anche Henrique, Zuniga e De Guzman, che sarebbero utilissimi alla lunga, ma nei loro casi subentrano altri problemi e amen. In attesa che dal mercato arrivino rinforzi importanti – urgono i vice Hamsik e i viceAllan oltre a un altro difensore centrale e magari a un centravanti di ruolo che non sgomiti troppo e che faccia da alterego al Pipita – va valorizzata l’intera rosa. No al turnover selvaggio in campionato, d’accordo, ma alternare saggiamente la rosa è un atto di intelligenza, non una resa. Sarri, hai fatto 30 fai anche 31 e abbraccia pure il turnover intelligente. Pag.1 4
Mercoledì 28 Ottobre 201 5
Avanti Napoli, godiamoci il momento! di Marco Martone E adesso sotto con il Palermo, “sin prisa pero sin pausa”, tanto per fare un po’ in nostalgici e rievocare il buon Benitez, che prima o poi sarà pure dimenticato da queste parti, da sostenitori e oppositori. Scherzi a parte, questo Napoli targato Sarri, che vince e convince, comincia a fare sul serio e adesso si può anche pensare in grande. Non parliamo di scudetto, per carità! Sarebbe troppo presto e poi porta terribilmente male. Certo è che le ambizioni del gruppo azzurro non possono essere sottaciute. Il Napoli vince contro le diffidenze della vigilia, contro i disfattismi di chi prevedeva solo sfaceli, contro cassandre e gufi di professione e regala gol, vittorie e spettacolo ai propri sostenitori, quelli veri! Godiamoci il momento e guardiamo avanti, passo dopo passo, consapevoli di avere una squadra davvero forte, composta da tanti bravi calciatori e guidata da un super campione. Il Napoli che continua a volare lo fa sulle ali di un giocatore straordinario, autore contro il Chievo di un gol pazzesco, una prestazione condita da due pali e almeno altre due occasioni clamorose sbagliate di poco. Un vero trascinatore, un uomo squadra. La vittoria di Verona, contro la “bestia nera” Chievo, porta un nome e un cognome, Gonzalo Higuain. Il Pipita ha trasformato in oro colato la prestazione di tutta una squadra, che non butta un pallone, gioca sempre, anche a rischio di subire qualche ripartenza avversaria. Merito di Sarri che sta impartendo al gruppo il suo credo calcistico, fatto di sacrificio ma anche di geometrie, pressing e idee innovative. I tre punti di Verona hanno proiettato la squadra nel gruppo delle inseguitrici alla Roma capolista. Con buona pace di chi prevedeva disastri. Pag.1 6
Mercoledì 28 Ottobre 201 5
Illusione o splendida realtà? di Mario Passaretti Che spettacolo!!! Che gioco!!! Parole,frasi che improvvisamente accompagnano il gioco sarriano,diventato per tutti motivo di vanto.Diciamocelo francamente,nessuno di noi avrebbe scommesso che il mister operaio di Figline Valdarno(FI) ma napoletano di nascita,in così poco tempo avrebbe zittito tutti gli scettici dando una identità decisa e assumendosi anche le responsabilità di determinate scelte.Ovviamente per lui era un ambiente nuovo,una realtà diversa dove si è sentito da subito sotto esame. Quindi avvalendosi dei suoi uomini di fiducia(Hysai e Valdifiori,ndr) ha provato a mettersi in gioco ma con risultati deludenti atti ad agevolare il compito degli scettici.L'albanese sulla fascia sinistra non rendeva e Valdifiori è stato una delusione a centrocampo,e da qui la sua momentanea bocciatura a favore del rinato Jorgihno. Fino al pareggio di Carpi una squadra senza mordente,senza anima e senza gioco.Ma poi una improvvisa inversione di tendenza che ha portato il tecnico toscano ad effettuare cambi decisivi.Il difensore giustamente spostato sulla destra,sua fascia di origine e centrocampo affidato a Jorgihno ma soprattutto il cambio di modulo(via il 4312 dove Insigne trequartista ha deluso e dunque cambio repentino con il 433 dove sembrano aver trovato giovamento tutti gli undici uomini. Dalla trasferta emiliana(pochi i punti racimolati in classifica fino a quel momento,solo 6 su 15)sono avvenuti il cambio modulo,il cambio giocatori e voilà,il Napoli diventa improvvisamente una macchina da gol innarestabile,regalando ai suoi sostenitori prestazioni stupende capaci di riaccendere il San Paolo(55,000 contro i viola) ed un tifo durato ininterrotamente per tutti i novanta minuti, come degnamente si deve sostenere la propria squadra.Lo stadio di Fuorigrotta deve tornare ad essere la tana dei leoni dove chi scende in campo sa di dover sostenere il forte impeto del pubblico partenopeo,e noi tifosi bravi ad incutere paura psicologica negli avversari. I napoletani sono di facile entusiasmo passando rapidamente dalle critiche agli applausi ed elogi fino al punto(sentivo ieri allo stadio dire scherzosamente:l'ottava meraviglia del mondo).E' eufemismo puro ma di sicuro la cresta dell'onda che sta cavalcando il Napoli di Sarri deve portare a qualcosa.Non è dato sapere se sarà una concretezza inaspettata(trionfale cavalcata.....) o solo un fuoco di paglia.Per il momento continuiamo a divertirci,godendoci il momento e stiamo a vedere cosa accadrà.
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Mercoledì 28 Ottobre 201 5
De LaurentiisFerlaino, la Storia all’Università
di BRUNO MARRA Se è vero che nel passato c’è scritto il nostro futuro, trascorrere una mattinata con De Laurentiis e Ferlaino mi è sembrato un segno indiscutibile del destino. Metti una giornata all’Università e metti vicino i due Presidenti più importanti della Storia moderna del Napoli. Un abbraccio caloroso ed affettuoso che sprigionava un balsamo effusivo ma anche una alchimia fatale che potrebbe rivelare una nuova Era di gloria.L’Ingegnere e l’Imprenditore, i due Patron che si sono scambiati idealmente il testimone. Ferlaino è stato l’uomo che ha portato Maradona al Napoli ed ha goduto, facendo godere un’intera città, dei benefici e della taumaturgica opera del Pibe che da solo valeva scudetti e coppe. Venti anni dopo un altro Napoli sta riportando in auge quei fasti che sembravano sopiti e seppelliti nelle macerie del fallimento. Don Aurelio è stato il mentore dell’Araba Fenice che è risorta dalle sue ceneri. Il Presidente che ha riportato l’azzurro nell’alto dei cieli e Napoli tra le capitali del calcio internazionale. Se oggi siamo nel “Parlamento Europeo” se abbiamo varcato il red carpet del pallone, lo dobbiamo all’opera di De Laurentiis, l’imprenditore sagace ed oculato che dopo aver contrassegnato in maniera aurea la cinematografia planetaria ha traslato la sua managerialità nel pallone rendendo il Napoli una Società sana, solida e vincente, ribaltando contestualmente oleografie ed adagi di una città troppo spesso vessata e circoscritta dall’anarchia e dall’improvvisazione.Appena due settimane fa l’abbraccio tra due momumenti viventi alla Federico II di Monte Sant’Angelo nell’Aula azzurra per la presentazione del libro “'Il calcio italiano 18981981. Economia e potere” del professor De Ianni. Una panoramica di mezzo Secolo di calcio attraversato da profondi cambiamenti socio culturali. Corrado Ferlaino ha rispolverato ricordi ed aneddoti divertenti ma anche nostalgici, evocando un modo di gestire una Società molto diverso da quelle che sono le esigenze attuali. Un calcio più confinato a Federazioni e a bacini di utenza rispetto quello prelevato da De Laurentiis che ha esportato per primo il concetto – oggi imperante – di tifo virtuale. Ovvero quel ponte che unisce non slo i sostenitori del San Paolo ma anche i milioni di napoletani ed un popolo mondiale che si nutre di passione azzurra. Divertente ed anche tenero Ferlaino che racconta di quando era costretto ad inseguire anche in vacanza l’allora Presidente della Federcalcio Nizzola, oppure quanod cercava in tutti i modi di entrare nelle stanze del famoso Palazzo. Oggi l’Ingegnere piegato dall’età ma sempre con la schiena dritta dell’orgoglio afferra la mano a De Laurentiis in una stretta ricca di speranza affinchè sia lui l’Uomo solo al comando che possa portare il Napoli in cima all’Universo. E De Laurentiis con autorevolezza e anche la bonomia ed il rispetto che può aversi per un fratello maggiore lo rassicura con le sue parole. Dal trecento e passa posto in cui eravamo sprofondati nel ranking Uefa, Don Aurelio ci ha trascinati al 15esimo posto. Ferlaino dice quasi sollevato: “una volta per me la domenica era un incubo, ora mi godo la giornata”. E se la sta godendo anche De laurentiis che vede la sua creatura volare. Metti una mattina all’Università e metti due Magnifici Presidenti che si abbracciano scambiamdoi il testimone. Più di ieri, meno di domani. Dall’Ingegnere all’Imprenditore, il Napoli è in amni ancor più sicure. Passione, amore, professionalità e competenza. Per un Napoli che fece la storia, adesso ce n’è uno che può diventare leggenda…
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Mercoledi' 28 Ottobre 201 5
il VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI
Il Napoli e i meriti di Sarri di Francesco Basile Un Napoli tenace, un Napoli caparbio, un Napoli bello da vedere. E’ un Napoli da record, un Napoli che fa sognare, un Napoli rivolto a traguardi importanti, quello messo in piedi da Maurizio Sarri, in questo primo scorcio di stagione . Eppure quanto scetticismo iniziale nei confronti di questo allenatore proveniente da una realtà piccola, “provinciale”, qual è quella empolese. La scelta di un allenatore dal curriculum modesto, aveva fatto storcere il naso ai più, che avevano mosso non poche critiche al presidente De Laurentiis, reo di non esser riuscito a portare all’ombra del Vesuvio allenatori del calibro di Klopp , di Emery o dell’ ”italiano” Mihajlovic. Chiunque avrebbe avuto difficoltà a raccogliere l’eredità di Rafa Benitez, che, con il suo ricco palmares, aveva fatto sperare, al suo arrivo, nella vittoria del tricolore. Eppure il tecnico toscano, nato a Napoli 56 anni fa, entrato in punta di piedi nella realtà azzurra, non solo ha saputo non far rimpiangere l’allenatore spagnolo, ma ha proiettato l’ambiente partenopeo verso una realtà nuova, diversa, vincente. Una realtà fatta di umiltà, di lavoro duro e costante. E’ ben evidente che la squadra è rinata, gli animi son più sereni, lo spogliatoio è saldamente unito. E la cosa bella, è vedere Insigne, Hamsik, Higuain e tutti gli altri, divertirsi in campo e fuori. Non più musi lunghi, ma solo la consapevolezza di essere una squadra forte, capace di esprimere il più bel calcio in Italia e uno dei migliori in Europa. Superate le grandi del nostro campionato (mancano all’appello solo Inter e Roma, ndr), e ipotecati i sedicesimi di finale di Europa League (manca infatti un solo punto per la matematica qualificazione e tre per il passaggio del girone da primi), gli azzurri devono star attenti alle “piccole” squadre, quelle di mediobassa classifica, che tanti punti hanno sottratto al Napoli nelle scorse stagioni. Ad oggi quello che più di tutto occorre è la continuità, dato che prestazioni e risultati son presenti e più che soddisfacenti. Manca ancora tanto, la stagione è lunga, ma Sarri e il Napoli sembrano davvero aver imboccato la giusta via.
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Mercoledi' 28 Ottobre 201 5
IL TIFOSO VERO NON E' MAI OCCASIONALE di Carlo Longobardi “Mi scusi, dove stanno i distinti?”, “per favore mi sa indicare qual è l’ingresso per la tribuna centrale?”. Ecco, quando domande di questo tipo vengono poste intorno al catino di Fuorigrotta nell’imminenza di qualche partita, significa che qualcosa, molto, è cambiato. Senza voler alimentare la diatriba che contrappone i tifosi immancabili con quelli che vengono con un pizzico di malizia definiti “occasionali” circa la piena titolarità di essere presenti, diritto che ovviamente spetta a tutti, questa è la prova che l’attuale fenomeno Napoli sta fungendo da irresistibile calamita e che il tempo intercorrente tra un incontro e un altro non è semplicemente un periodo espresso in giorni, ma “attesa”. Il Napoli si è riappropriato del ruolo di faro calcistico di una intera Regione, appassionati di tutta la Campania si danno appuntamento, si sobbarcano felicemente di chilometri per essere parte integrante di un unico gruppo, di una carovana azzurra che sta dilagando ovunque. I telecronisti, i supporter avversari, i telespettatori e finanche gli arbitri restano perplessi nell’ascoltare, in trasferta, in ogni angolo d’Italia ed Europa, i boati susseguenti ai gol del rinvigorito ciucciariello, figuriamoci ciò che sta avvenendo nel nostro straordinario quanto sgarrupato tempio. Questo avviene solo quando più condizioni favorevoli si verificano contestualmente, quando il bel gioco si coniuga felicemente con i risultati, quando la contagiosa allegria coinvolge tutti e obbliga, alla fine delle partite interne, a restare, ad urlare e alimentare questo inspiegabile senso di appartenenza. Tanto di cappello a Maurizio Sarri che, con caparbia e semplicità disarmante, è riuscito ad entrare nei cuori dell’intera quanto sospettosa tifoseria, restituendo il sorriso sui visi dei calciatori notoriamente più musoni, mentre parla di calcio e non di numeri, di posizioni da tenere in campo e non di ricavi. La modestia intelligente al servizio della passione. Nel bel mezzo di questo periodo, ogni entusiasmo è lecito e ben vengano tutti i sostenitori a rinvigorire la causa. La fede, la vera fede azzurra, non distingue la presenza assidua da chi, per le più svariate possibilità, non è sempre presente. Un solo distinguo è tuttavia necessario: che l’innamoramento iniziale sia diventato poi, inevitabilmente, amore eterno, così come ripete un coro molto in auge che recita: "un giorno all'improvviso mi innamorai di te, il cuore mi batteva non chiedermi perché...". Non si può essere prima tifosi di un’altra squadra per poi cambiare, questo esercizio può essere giustamente confuso per variazione opportunistica e strumentale. A buon intenditor…
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Mercoledi' 28 Ottobre 201 5
Da oggetto misterioso a titolare inamovibile: Jorginho
di Ciro Piemonte Fin dal Napoli di Mazzarri, quello del secondo posto, del sogno scudetto, al Napoli è sempre mancato il cosiddetto giocatore che smista palloni, il vecchio “regista”, un gran numero 5 che possa dare una mano a centrocampo sia in fase di interdizione che di costruzione della manovra. Si è passato dai vari Cigarini mai affermato nella squadra partenopea, ad Inler che non ha mai dato il meglio delle sue potenzialità, un po’ per difficoltà tattiche, un po’ per incomprensioni con Benitez dove per qualche tempo non ha avuto un vero e proprio ruolo. Sarri ha dato una nuova impostazione tattica e il vertiginoso miglioramento di tanti giocatori nei vari ruoli non è sicuramente un caso. Finalmente vediamo calciatori giocare nei ruoli dove rendono meglio, ed è il caso di Jorginho che tra le due mezzale dà veramente tanto in qualità e in quantità in mezzo al campo. Sicuramente lo straordinario stato di forma di Allan ed Hamsik permettono tanto, ma la percentuale di concretizzazione dei passaggi è davvero molto alta; anche nell’azione del gol contro il Chievo, Jorginho innesca Ghoulam con una facilità disarmante e non è la prima volta che vediamo questo tipo di azione. Scalzare Valdifiori non è stato tanto difficile, anche perché parliamo sicuramente di un concorrente non all’altezza che ha avuto la sua opportunità di farsi valere ma che purtroppo si è dimostrato non pronto per una piazza come quella napoletana. Napoli che ci crede ogni giorno di più, ogni partita ci avvicina sempre di più ad un sogno lontano più di 20 anni, abbiamo tutte le carte in regola per avere la meglio sulle avversarie dirette e regalare alla piazza napoletana questo successo tanto sperato e che tanto merita.
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Mercoledi' 28 Ottobre 201 5
CHIEVO-NAPOLI 0-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Higuain al 1 4' s.t. CHIEVO (4-3-3): Bizzarri, Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Pinzi (dal 1 8' s.t. Birsa), Rigoni, Castro; Pepe (dal 26' s.t. Pellissier), Meggiorini, Paloschi (dal 36' s.t. Inglese). (Bressan, Seculin, Dainelli, Sardo, Frey, Radovanovic, Christiansen, Mpoku). All.: Maran. NAPOLI (4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 31 ' s.t. David Lopez); Insigne (dal 24' s.t. Mertens), Higuain (dal 37' s.t. Gabbiadini), Callejon. (Rafael, Gabriel, Strinic, Henrique, Valdifiori, Maggio, Chiriches, El Kaddouri, Chalobah). All.: Sarri. ARBITRO: Massa di Imperia. NOTE: Espulso al 38' s.t. Maran per proteste. Ammoniti: Koulibaly, Meggiorini e Mertens. Recupero: 0' e 4'
Rivendita Tabacchi
Midtjylland-Napoli 1 -4 Primo Tempo (1 -3) Midtjylland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (27' st Mabil), Sparv, J. Poulsen, Royer; Rasmussen (27' st Larsen), Pusic (1 7' st Onuachu). A disp.: Raahauge, Lauridsen, Banggaard, Akintola. All.: Thorup Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (35' st Strinic); Allan (1 4' st Hamsik), Valdifiori, David Lopez; El Kaddouri, Gabbiadini, Callejon (1 9' st Higuain). A disp.: Gabriel, Albiol, Jorginho, Insigne. All.: Sarri Marcatori: 20' Callejon, 32' e 41 ' Gabbiadini, 43' Pusic, 48' st Higuain Ammonito: Koulibaly
RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it