Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 27 del 1 2/1 2/201 5
Napoli-Roma,derby del Sud
PIPITA VOGLIAMO UN'ALTRA MAGIA
Risultati 1 4°Giornata Chievo Vr-Udinese 2-3 Empoli-Lazio 1 -0 Frosinone-Hellas Vr 3-2 Genoa-Carpi 1 -2 Milan-Sampdoria 4-1 Napoli-Inter 2-1 Palermo-Juventus 0-3 Roma-Atalanta 0-2 Sassuolo-Fiorentina 1 -1 Torino-Bologna 2-0 Risultati 1 5°Giornata Atalanta-Palermo 3-0 Bologna-Napoli 3-2 Carpi-Milan 0-0 Fiorentina-Udinese 0-2 Frosinone-Chievo Vr 0-2 Hellas Verona-Empoli 0-1 Inter-Genoa 1 -0 Lazio-Juventus 0-2 Sampdoria-Sassuolo 1 -3 Torino-Roma 1 -1
Classifica
Inter 33 Fiorentina 32 Napoli 31 Roma 28 Juventus 27 Sassuolo 26 Atalanta 24 Milan 24 Torino 22 Empoli 21 Chievo 1 9 Lazio 19 Udinese 1 8 Sampdoria 1 6 Bologna 1 6 Genoa 1 6 Palermo 1 5 Frosinone 1 4 Carpi 10 Verona 6
Programma 1 6°Giornata Genoa-Bologna Palermo-Frosinone Sassuolo-Torino Udinese-Inter Chievo-Atalanta Empoli-Carpi Milan-Verona Napoli-Roma Juventus-Fiorentina Lazio-Sampdoria Classifica marcatori Higuain 1 4 Nap Eder 10 Samp Kalinic 1 0 Fio Insigne 7 Nap Pjanic 7 Rom Dybala 7 Juv Bacca 6 Mil Gervinho 6 Rom Paloschi 6 Chievo Pavoletti 5 Gen
Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007
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Sabato 12
Dicembre 201 5
Napoli-Roma FISC
All.Sarri
4-3-3
Ghoulam
3-4-3
Hamsik Salah
Koulibaly Reina
Dzeco
Jorginho
Albiol Iago Falque Hysaj
Allan
CHIO DI INIZIO 18.00
All.Garcia Florenzi Callejon Rudiger Nainggolan Higuain De Rossi
Pjanic
Insigne
Manolas
Dignè
Szczesny
Cogliamo l'occasione di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.)
L'occasione di riscattarsi in campionato arriva contro un'avversaria davvero ostica:la Roma!Considerata in passato solo il Derby del Sud,questa sfida ha negli ultimi anni creato strascichi notevoli.Le vicende spiacevoli verificatesi negli ultimi anni fino alla dolorosa perdita di Ciro Esposito,il tifoso napoletano vittima di barbarie giallorosse durante la finale di Coppa Italia svoltasi in quel di Roma,hanno creato dissapori ed odio nelle due tifoserie.E pensare che in passato erano addirittura gemellate fino al famoso gesto dell'ombrello di Bagni che sancì nella stagione 1987-88 la fine del rapporto idilliaco.Questa la versione più accreditata,ma fatto sta che i rapporti si ruppero e da lì ne è nato un odio continuo sfociato in cori beceri ed offensivi.Domenica si ha la possibilità di riaffrontarli e dato che negli ultimi anni la tradizione è stata positiva,ovviamente i tifosi azzurri sperano vivamente di battere i giallorossi,soprattutto dopo il k.o di Bologna,riprendere la corsa a qualche importante obiettivo e respingere le malelingue che vedrebbero un Napoli in evidente calo fisico.Speriamo che il pubblico del San Paolo riesca a dimostrarsi all'altezza dei meriti ricevuti fin'ora e che sostenga la squadra dall'inizio alla fine.Tutto ciò con la speranza di portare a casa i tre punti che potrebbero veramente rilanciarci in campionato dando sempre più fiducia all'ambiente e consapevolezza ai calciatori di avere le qualità per affrontare e battere senza timore qualsiasi avversario. Sempre e solo Forza Napoli Pag.8
Sabato 12
Dicembre 201 5
Nike Ordem 3-I Palloni della stagione 2015-16
Il Sindaco De Magistris ai microfoni di EXTRA TIME Napoliparla da record
di Saverio Passaretti(presidente di Marco Martone A.I.N.C.)
Il magic moment del Napoli, nonostante la sconfitta del Dall'Ara, la questione legata allo stadio San Paolo, i cori razzisti rivolti ai napoletani in alcuni stadi italiani e il ricordo di Ciro Esposito. È un sindaco de Magistris a tutto tondo quello che ha risposto all'intervista rilasciata, in esclusiva, per Extra Time Zona Napoli, la trasmissione dell'Associazione Italiana Napoli Club, andata in onda martedì 8 dicembre su Capri Event. Il primo cittadino, cui il presidente dell'associazione, Saverio Passaretti, ha consegnato una targa ricordo, ha confermato i passi in avanti fatti, in piena sinergia con il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la ristrutturazione dell'impianto di Fuorigrotta, spesso motivo di attrito tra le parti e fonte di preoccupazione per i tifosi azzurri. «Stiamo cercando di mettere in campo ogni sforzo per avvicinare le posizioni - ha detto de Magistris - c'è un buon clima adesso tra il Comune e il Calcio Napoli. Modificare l'assetto di uno stadio, darlo in concessione o a titolo esclusivo per cento anni, vuol dire, comunque vada, condizionare i prossimi cento anni. È bene riflettere ma ormai siamo in una fase importante, con la firma della convenzione e alcuni lavori che comunque noi abbiamo deciso di fare, questo è importante che si sappia, come bagni e seggiolini». Il sindaco ha poi rassicurato i tifosi del Napoli «C'è clima positivo e costruttivo, perché con de Lurentiis ci siamo detti che bisogna essere uniti per raggiungere tutti assieme grandi obiettivi». E l'obiettivo, inutile negarlo, è lo scudetto. «Il Napoli sta disputando un grande campionato, al di là della sconfitta di Bologna, non vedevo giocare così bene la squadra da tanti anni. Mi auguro che questa battuta d'arresto serva a far concentrare ancora di più perché per arrivare in alto non bisogna mollare mai. E poi c'è l'allenatore, che sta facendo un ottimo lavoro». Parliamo di Sarri allora... «Mi ha colpito da subito, anche quando c'era attorno a lui un po' di perplessità. Forse è anche per le sue radici napoletane di Bagnoli o per quell'approccio umile che ha avuto, È un uomo determinato coraggioso, col cipiglio giusto per la nostra città. Qua ci vuole, umiltà, determinazione e passione. Per ora possiamo essere più che soddisfatti, al di là della classifica». >>>>>
E allora quella parolina magica non deve far paura? «Quella è una parola che non pronunciamo per questioni tutte nostre napoletane ma credo che una squadra come il Napoli deve puntare a vincere. Noi come la nostra città non ci dobbiamo mai sentire secondi a nessuno. Senza essere arroganti e presuntuosi, senza pensare che sia tutto facile, anzi per noi tutto è sempre più difficile. Dobbiamo lottare fino all'ultima giornata per provare a vincere lo scudetto». I tifosi del Napoli vivono in simbiosi con la propria squadra. L'impressione è che, se anche i cittadini sostenessero Napoli, come i tifosi sostengono il Napoli, le cose andrebbero meglio per tutti. «È una cosa che sostengo anche io. Le cose però stanno cambiando. Vedo crescere un orgoglio legato al calcio ma anche alla città. Vedere il viso dei napoletani soddisfatto nel vedere al città invasa dai turisti, mostrare le nostre bellezze in giro per il mondo. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra squadra e della nostra città. Del resto una cosa fa il bene dell'altra». Lei da sindaco cosa pensa dei cori razzisti e antimeridionali che, purtroppo, si sentono in tanti stadi italiani? «È una vergogna e noi alla vergogna, alla violenza e l'odio dobbiamo rispondere con l'amore e l'esempio sportivo, come dimostrato in occasione della serata di Napoli-Inter. Napoli deve essere di esempio sul campo e sugli spalti. C'è chi pensa di essere superiore, non avendo le radici che abbiamo noi. Io dico che vann' n'freva!» Domenica c'è Napoli-Roma e il pensiero va a Ciro Espsoito. «La storia di Circo Esposito è la storia recente della nostra città, ha coinvolto dal punto di vista emotivo tutti noi. In questi quasi cinque anni di sindaco, una delle giornate che ricordo di più è quella dei funerali di Ciro Esposito a Scampia. Oggi la voglia di giustizia e un c'è un processo che vede la dignità di questa famiglia che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Napoli-Roma deve essere l'occasione per ricordare a tutti che il calcio deve essere solidarietà, legalità e divertimento. Noi dobbiamo rispondere con la superiorità, come accaduto nei giorni successivi alla tragedia di Ciro».
Napoli-Inter 2-1 (primo tempo 1 -0)
MARCATORI: Higuain (N) al 2' p.t.; Higuain (N) al 1 7', Ljajic (I) al 22' s.t. NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 35' s.t. David Lopez); Callejon (dal 42' s.t. Maggio), Higuain, Insigne (dal 25' s.t. El Kaddouri). (Rafael, Gabriel, Strinic, Henrique, Valdifiori, Dezi, Chiriches, Chalobah, Luperto). All. Sarri INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Guarin (dal 1 6' s.t. Biabiany), Medel, Brozovic; Perisic (dal 38' s.t. Jovetic), Icardi (dal 1 ' s.t. Telles), Ljajic. (Carrizo, Juan Jesus, Dodò, Palacio, Montoya, Ranocchia, Gnoukouri, Melo, Manaj). Al. Mancini. ARBITRO: Orsato di Schio NOTE: espulso Nagatomo (I) al 44' p.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Koulibaly (N), Hysaj (N), Allan (N), Guarin (I), Callejon (N) per gioco scorretto
Sarri,è la Roma che deve tremare di Carmine Tascone Nel primo tempo di Bologna ho rivisto il Napoli degli ultimi 20’ con l’Inter: irriconoscibile. Sarà un calo fisico o solo mentale? Sicuramente abbiamo completamente sbagliato l’approccio alla partita. Io dico che troppi titoli dei giornali hanno fatto andare via di testa qualche giocatore: sembrava che il Napoli avesse vinto già lo scudetto e si è sottovalutata la partita col Bologna. Tolti gli spagnoli e Higuain questi ragazzi non hanno mai vinto niente di veramente importante, manca l’esperienza per gestire una situazione di alta classifica e si è visto ma non bisogna esaltarsi troppo presto. Anche Sarri alla vigilia era apparso troppo preoccupato e pauroso, sono cose che si riflettono sulla squadra. Come quando Benitez disse prima dell’Atletico Bilbao che uscire dalla Champions non sarebbe stato un dramma. Ecco perché mi ha dato fastidio leggere che Sarri abbia detto che non c’è nel suo contratto dover vincere lo scudetto. A Bologna abbiamo rischiato anche di perdere 4-0: salvo solo Hamsik e Insigne che hanno provato a dare una mano e il solito Higuain che però prima dei due gol finali se ne era divorato uno clamoroso, un errore che non è da lui. I numeri dicono intanto che se non segna lui non segna nessuno: Lorenzo s’è fermato, Gabbiadini è infortunato e comunque non gioca mai, Mertens idem e Callejon non fa più gol. Donadoni poi non ha sbagliato niente: ha marcato a uomo Jorginho e ha messo Brienza su Allan facendo un pressing asfissiante. Comunque nessun dramma, è stata una giornata storta ma possiamo rifarci subito con la Roma. A Sarri dico: è la Roma che deve avere paura di noi e non il contrario. Se c’è una squadra che ha più da perdere in questa sfida è quella giallorossa che rischia di scivolare lontano dalla vetta e staccata da tutte le rivali. E’ vero che hanno un ottimo centrocampo ma davanti Dzeko è l’ombra di se stesso, Salah non c’è e dietro prendono gol da tutte le parti. Contro un attacco come quello azzurro dovrebbero soffrire tantissimo, forza Napoli batti questa Roma senza paura. Pag.1 2
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
Servono i gol di Hamsik e Callejon
di Fabrizio Piccolo E se non segna Higuain che succede? Nel Napoli che prima del crollo di Bologna macinava record c’è sempre stato qualche tassello del puzzle mancante. Se la difesa è stata registrata, grazie anche all’arrivo di un leader come Reina che – errore di domenica a parte - è il vero regista del pacchetto arretrato, capitano-bis , uomo-spogliatoio e di fatto “allenatore in seconda” del club, se l’acquisto di Allan ha finalmente dato spessore ad un centrocampo che da lustri aspettava l’arrivo di un giocatore con le caratteristiche del brasiliano (che però comincia ad accusare la fatica ed avrebbe bisogno di rifiatare), e se davanti la conversione al 4-3-3 con l’abiura del trequartista ha finalmente rimesso ogni cosa a posto consentendo a (quasi) tutti gli attaccanti di rendere al massimo, restano altri due aspetti da migliorare, in attesa del mercato. Con Higuain implacabile sotto porta ed il contributo che stanno dando i vari Insigne e Mertens, a mancare all’appello sono due assi che sotto porta hanno sempre fatto sentire il loro apporto. Da Hamsik e Callejon è lecito chiedere anche dei gol, ne ha bisogno questo Napoli che non può e non deve essere Pipita-dipendente. Se è vero che non mancano frecce all’arco azzurro, con un Gabbiadini che scalpita anche se deve recuperare dall’infortunio, è sicuro che lo slovacco e lo spagnolo devono ritrovare confidenza con la rete. Per Marekiaro il problema non è solo di ruolo: è chiaro che con compiti diversi a centrocampo ha minori possibilità rispetto al passato (giova ricordare che l’anno scorso, quando a detta di molti era un fantasma, ha battuto il suo record di reti e di assist) ma un misero golletto, per giunta inutile, alla prima giornata è un bottino troppo avaro per un campione come lui. Deve ritrovare voglia e coraggio di puntare a rete: ne ha le potenzialità. Discorso differente per Callejon, preziosissimo e di fatto insostituibile dal punto di vista tattico, ma insolitamente impreciso (e sfortunato, vedi il palo di Bologna) quando si tratta di concludere. A frenare lo spagnolo è anche un feeling mai nato con Hysaj sulla catena di destra: con Maggio parlava la stessa lingua, con l’albanese deve ancora trovare la giusta alchimia ma è anche un problema psicologico. In Europa è più tranquillo (doppiette al Bruges e al Midtylland), in campionato deve sbloccarsi. Negli ultimi due anni ha segnato gol belli, pesantissimi e numerosi (26 in 81 partite), è arrivato il momento che torni a farli. Pag.1 4
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
Due scuole a confronto per una
gara tutta da vivere
di Marco Martone Il Napoli prova a dimenticare la sconfitta di Bologna e si fionda sulla super sfida contro la Roma allo stadio San Paolo. Il viatico, non c'è che dire, è stato esaltante, vista la performance in Europa League contro il Varsavia. Voleva il record Sarri e aveva chiesto grande attenzione alla squadra, sia pure in presenza di un a partita che valeva come poco più di un’amichevole. Il Napoli, invece, dopo un avvio in sordina, ha preso in mano le redini della gara passando con un gran gol del giovane Chalobah. Il resto della gara è stato un monologo azzurro fatto di reti, valide e annullate ingiustamente, pali e tante grandi giocate. Insigne, Callejon, poi uno straordinario Mertens, hanno regolato i conti con un avversario che, obiettivamente, non ha mai dato l’impressione di poter impensierire la retroguardia azzurra. Peccato per i due errori difensivi, che hanno consentito agli ospiti di segnare addirittura due reti. Disattenzioni cui la difesa del Napoli non era abituata da tempo e che invece, dopo Bologna si sono ripetute anche in Europa League. Errori da non ripetere domenica, perché con la Roma non sarà facile prendere il largo nel punteggio come accaduto oggi. La partita ha anche detto che Mertens, in questo momento, si fa preferire a Insigne, che al di là del gol di rapina ha giocato a ritmi lenti e compassati. Il balga è apparso a tratti irresistibile e ha segnato due gol di pregevole fattura, sfiorandone un terzo al termine di un’azione travolgente. Deciderà Sarri, anche se tutto lascia pensare che sarà ancora una volta Lorenzinho a partire nell’undici titolare. Torneranno i titolarissimi e tornerà super Gonzalo Higuain, alla guida di un attacco che dovrà dare ai capitolini il colpo di grazie, in un momento particolarmente difficile per Roma e tutto l'ambiente giallorosso. E poi c'è da “vendicare” quei cori beceri, razzisti e disgustosi, cantati dai sostenitori romanisti anche in Champions League. Un motivo in più per vincere la partita e ridere di gusto delle disgrazie altrui. Pag.1 6
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
Il significato di una sconfitta di Mario Passaretti Dopo ben 25 anni il Napoli era tornato in vetta alla classifica del campionato italiano e come scontato,visto il facile esaltarsi del pubblico azzurro,erano partite le scritte:"salutate la capolista".Fatto sta che ad appena sei giorni di distanza il Napoli ha beccato "tre schiaffi"nella trasferta bolognese,perdendo malamente sul campo ed ovviamente cedendo subito il tanto desiderato primato ai nerazzuri interisti,battuti appena una settimana fa.La sconfitta potrebbe avere diversi significati,dalla stanchezza fisica a quella psicologica;si è passati dunque in maniera repentina dalla facile esaltazione alla forse ingiustificata delusione.Fatto sta che gli azzurri hanno perso e pure in maniera brutta da digerire.Infatti quello che non è andato giù è stato l'atteggiamento dei giocatori.Siamo sinceri nel dire che una sconfitta ci può stare ma quello che fa storcere il naso è il modo come arrivata.Una squadra totalmente diversa da quella a cui ci stavamo abituando.I tifosi azzurri presenti al Dall'Ara sono rimasti scontenti nel vedere i propri beniamini giocare senza mordente,senza idee,senza aggressività e determinazione,soccombendo per ben tre volte e rimediando solo nel finale con la doppietta di Higuain che ha reso meno amara la sconfitta finale.Non credo sia il caso di allarmarsi troppo.Stiamo a vedere il reale significato di questo stop.Potrebbe essere una sconfitta figlia dello stress da primato e quindi restare isolata,oppure dimostrare al pubblico partenopeo che è meglio andare cauti,con i piedi di piombo e stare a vedere cosa accade soprattutto con il mercato di "riparazione"di gennaio dove con una gestione oculata si potrebbe rinforzare una rosa già competitiva e trasformare i sogni in splendida realtà. Pag.1 8
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
Napoli-Roma,e' sempre "festa" azzurra al San Paolo
di BRUNO MARRA Li abbiamo battuti a San Valentino, Pasqua e Ognissanti. E adesso arriva Natale Sono due anni che al San Paolo gli facciamo la festa. C’è qualcosa di speciale che si scatena quando viene la Roma a Fuorigrotta. Almeno così raccontano le ultime due stagioni allorquando li abbiamo battuti ad ogni festa comandata. Come a voler santificare il Derby del Sole che abbiamo conquistato sempre noi a casa nostra nell’ultimo anno solare tra campionato e Coppa. Si comincia dalla festa dell’amore. San Valentino di febbraio 2014. Napoli-Roma si gioca 2 giorni prima, una antivigilia che fa battere il cuore del San Paolo. C’è il ritorno di Coppa Italia, la semifinale. All’andata vince la Roma 3-2, con il Napoli che però nella ripresa rimette tutto in grambo agli dei con i giol di Higuain e Mertens che spacca in due come una mela la difesa della magica. LA NOCHE DEL DIEZ – Al San Paolo la notte è annunciata dall’arrivo in tribuna di Diego Maradona. El “diez” arriverà tra il primo e il secondo tempo, giusto per godersi l’esplosione di Fuorigrotta. Il Napoli passa subito con un colpo di testa di Callejon, el “Buitre” dell’Andalusia , l’Hidalgo scelto e benedetto da Rafa Benitez. Calleti si infila in area come un avvoltoio e segna l’1-0. Basterebbe al napoli per passare, ma nella ripresa il boato. Maradona entra in tribuna d’onore ed in quello stesso momento Higuain di testa la mette sotto la traversa per il 2-0. Apriti cielo e comincia la festa. Il San Paolo evoca un commovente “ho visto maradona” quando Jorginho infila il 3-0. Non li abbiamo eliminati, li abbiamo cancellati. E Dieguito abbracciato a De Laurentiis si prende tutto l’amore che c’è nella notte di Fuorigrotta che volge al battito di San Valentino. LE IDI DI MARZO - La Roma torna al San Paolo un mese dopo. Stavolta è campionato, Rudi Garcia urla strali di vendetta sportiva. Rafa Benitez gli offre la cena. Vince ancora il Napoli ispanico. E’ sempre Callejon l’hombre del partido, in un incontro all’ultimo respiro. Calleti si arrampica in cielo ed infila la palla all’incrocio a dieci minuti dalla fine. “De nuevo tu”, dopo la Coppa anche il campionato, due colpi di testa di Josè che abbattono la Roma. In totale gli azzurri segnano 6 gol complessivi ai giallorossi in meno di un mese. Nella settimana che volge alle Idi di marzo il Napoli colpisce ancora l’Impero romano sotto le stelle del San Paolo. SAN PAOLO E TUTTISANTI – Arriva il campionato successivo. Napoli e Roma si rivedono a casa nostra nel giorno di Ognissanti. C’è un sole che spacca le pietre, ma non c’è neppure il tempo di respirare. Il Pipita vola attaccato ad un gancio in mezzo al cielo ed in rovesciata volante segna un gol commovente. Poi è un rullo che gira nel pomeriggio troppo azzurro e lungo che illumina l'orizzonte di una città splendente. Pali, traverse, occasioni a valanga, un immenso "high-lights" che dura più di un'ora. Fino al finale travolgente quando il sipario si agita sul passo double del tanghero Josè che si avventa su una palla vorace in area e mette dentro la sua meraviglia. Ancora lui, Calleti, una sentenza di condanna per la Roma. Finisce con gli olè dell'Arena del San Paolo in un abbraccio intenso di passione ed emozione. Siamo noi l'Impero del Sole. San Valentino, Pasqua e Ognissanti. La Roma al San Paolo è sempre stata sacrificata ad ogni festa comandata. Adesso è dicembre, arriva Natale.
Prendiamoci ancora lo scalpo della Capitale.
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Sabato 1 2 Dicembre 201 5
il VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI
La vertigine è paura di volare
di Francesco Basile “La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare” recita il testo di una notissima canzone di Lorenzo Jovanotti. Nel caso specifico il Napoli, domenica a Bologna, ha avuto, invece, paura di volare. Sei giorni è durata l’ebbrezza di guardare dall’alto tutte le altre squadre della serie A. Soltanto sei giorni e gli azzurri si ritrovano terzi in classifica, scavalcati da Inter e Fiorentina. Ovviamente nulla è perduto, dati i soli due punti che distaccano il Napoli dai nerazzurri e il sol punto che lo separa dalla Viola. Ma cosa è accaduto? Un black out, dettato, forse, dalla ancor acerba maturità di ritrovarsi in simili circostanze. Qualcuno azzarda a una stanchezza fisica inevitabile. Sta di fatto che l’approccio alla partita coi felsinei di mister Donadoni, non è stato di certo da squadra prima in classifica. Per alcuni tratti abbiamo rivisto il Napoli delle prime tre giornate di campionato: gli errori difensivi di Koulibaly, Albiol e Ghoulam, nonché la papera di Reina sul terzo gol, il nervosismo di Higuain, soggetto alla marcatura asfissiante di Gastaldello, e la direzione arbitrale, più che discutibile di Mazzoleni (il primo gol di Destro era da annullare in quanto l’attaccante si trovava in evidente posizione di fuorigioco), hanno contribuito alla disfatta azzurra in terra emiliana. Il Napoli veniva da 18 risultati utili consecutivi. Una striscia positiva e ben augurante, annullata da un Bologna meglio organizzato in campo e, soprattutto, desideroso di fare una bella figura contro la prima della classe. E’ mancata la giusta concentrazione; probabilmente alcuni giocatori si sono sentiti appagati dal successo di lunedì scorso al San Paolo con l’Inter, successo che ha regalato alla squadra partenopea il primato calcistico, che mancava alla città da ben 25 anni. A questo punto è inutile recriminare. Quello che è fatto è fatto. Adesso bisogna ripartire e riprendere il cammino vittorioso. Domenica a Fuorigrotta (si prospetta il tutto esaurito) ci sarà una Roma in evidente difficoltà, e con alcuni illustri infortunati che probabilmente salteranno la trasferta napoletana. Sarà questa un’occasione fondamentale per riprendere il volo, questa volta senza la paura di cadere. Pag.22
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
"Canzone nova" di Carlo Longobardi
Il nuovo corso del nostro amato Napoli, ormai consolidato, ha restituito da tempo, e ancor di più in questa stagione, la gioia di seguire la squadra in ogni dove, con ogni mezzo, ma soprattutto con il sorriso sulle labbra. I cori che accompagnano le prestazioni parlano di passione, di amore, di repentini battiti del cuore. Sembrerebbe inutile e forse eccessivamente auto referenziale ripetere concetti acquisiti ed elencare i meriti di questo rinnovato spirito che coinvolge tutto l’ambiente, ma, invece, è opportuno riaffermare che con Mister Sarri si è attribuita nuovamente importanza ai rapporti personali, relegato i commenti all’ambito calcistico di competenza e fatto risaltare gesti e riti che appartengono alla migliore tradizione umana: abbracci, risate, applausi, strette di mano, battute talvolta sopra le righe e finanche la rassicurante “panza” hanno invaso lo spazio fino a poco tempo fa aridamente occupato della forma e fatto risaltare la sostanza, essenza che in fin dei conti muove genuinamente i fili dell’esistenza stessa. “Nella buona e nella cattiva sorte” è una delle frasi che accompagnano i matrimoni con l’auspicio che siano eterni, l’attuale connubio tra tifoseria e squadra sembra esprimere proprio questo. La sconfitta di Bologna, tra l’altro abbondantemente ripagata dall’ennesima “manita” rifilata ai barbari (perché di tali si tratta) polacchi venuti in città con intenzioni vandaliche e concluso un girone di qualificazione da record, non aveva comportato alcun dramma ma soltanto riflessioni pacate e un più forte legame con gli azzurri per far fronte alla innumerevole schiera di iettatori, capeggiata dai poco colorati, che godono molto di più nell’assistere ai passi falsi napoletani che a beneficiare dei loro pseudo trionfi che, intimamente, forse, sanno che non appartengono al loro essere neanche per errore, soprattutto per i “fuori sede”. Tra poco ci attende un’altra grande partita con la Roma, un pre serale dai toni forti che dentro di sé contiene tanti altri elementi, dalla definizione dei sogni partenopei, alla resa dei conti in casa giallorossa, per non parlare della recente e troppo accanita rivalità tra le tifoserie che andrebbe totalmente ridiscussa, visti gli atroci danni già provocati. E allora, ritornando invece al “buono”, al fiume di emozioni e ai sentimenti più profondi che vengono scatenati nei rapporti veri, molto probabilmente una inconsapevole risposta è contenuta in una delle perle del nostro Pino che definisce le linee portanti del più bello degli affetti senza fine. “Ammore 'e chi nun perde tiempo ammore 'e chi nun po' aspettà' ammore fatto sott' 'o muro'ncopp' 'e discese e sott'a luna, ma è sempre ammore”. Forza Napoli, sempre.
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Sabato 1 2 Dicembre 201 5
Troppo entusiasmo,ma va bene così! di Ciro Piemonte Sono oramai anni che ci troviamo e ritroviamo in questa situazione. Dopo la vittoria con l’Inter predicare calma e rimanere con i piedi per terra a Napoli è impresa ardua. Come sempre si volta alto, e non poco, dopo poche giornate dall’inizio del campionato avevamo lo scudetto già cucito sulle magliette della prossima stagione. La città in questa settimana fermentava, viveva, gioiva come se lo scudetto fosse già al San Paolo, a dar man forte i giornali a caricare di responsabilità tutti i giocatori. Già con l’Inter alcuni giovani calciatori come Allan e Jorginho hanno sentito la gara non solo fisicamente ma soprattutto emotivamente, tanti errori dal punto di vista tattico e non fisico sono dovuti soprattutto alla mancanza di concentrazione che in una partita cosi importante può diventare fondamentale, a Bologna c’è stato il crollo mentale e ripeto solo mentale, perché si è “tornati sulla terra”. Si ricomincia a sbagliare, vedi Callejon dopo pochi minuti, errore che ha caratterizzato tutta la partita. La partita di Bologna non era affatto facile, il cambio di allenatore ha dato una marcia in più e questo si è visto in campo, d’altronde la partita contro la squadra partenopea è tanto sentita da quasi ogni squadra italiana, tanta cattiveria agonistica mi piacerebbe vederla ogni gara, ma come sempre, come ogni anno, a breve, penso già dalla prossima, il Bologna presenterà un’involuzione tattica e soprattutto dal punto di vista dell’aggressività con ogni squadra del campionato. Nonostante la pessima prestazione, sono state create tante occasioni da gol, Higuain ha continuato a fare il fenomeno, cosa che ci mantiene vivi per il grande match di domenica contro una pessima Roma. San Paolo ancora pieno, ancora una volta, contro una grande squadra, il Napoli vince siamo tutti lì a salire sul carro dei vincitori, l’anno scorso non si poteva dire lo stesso, il Napoli non era in forma, il Napoli non vinceva, il Napoli non aveva gioco, lo stadio era vuoto, ma quando si inizia ad andare bene si risveglia la passione partenopea, ci vuole poco per accenderla e ancora meno per perderla in un niente. Spero che l’amore per questa squadra continui anche quando ci saranno i primi problemi, le prime sconfitte, perché salire sul carro dei vincitori è fin troppo facile. Pag.26
Sabato 1 2 Dicembre 201 5
BOLOGNA-NAPOLI 3-2(primo tempo 2-0) MARCATORI Destro al 1 4', Rossettini al 21 ' p.t.; Destro al 1 5', Higuain al 42' e 45' s.t. BOLOGNA (4-3-3) Mirante; Rossettini, Oikonomu, Gastaldello, Masina; Taider, Diawara (dal 46' s.t. Pulgar), Brienza (dal 20' s.t. Brighi); Rizzo (dal 29' s.t. Mbaye), Destro, Mounier. (Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Morleo, Donsah, Crisetig, Giaccherini, Falco, Acquafresca). All.: Donadoni. NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj (dal 1 8' s.t. Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 31 ' s.t. David Lopez), Jorginho, Hamsik; Callejon (dal 20' s.t. Mertens), Higuain, Insigne. (Rafael, Gabriel, Henrique, Chiriches, Strinic, Valdifiori, Dezi, Chalobah, El Kaddouri). All.: Sarri. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. NOTE Ammoniti Destro e Masina per gioco scorretto. Spettatori 22.334 per un incasso di 51 6.355,00 di euro.
Rivendita Tabacchi
NAPOLI-LEGIA VARSAVIA 5-2 primo tempo(2-0) MARCATORI Chalobah 31 ', Insigne 38' p.t.; Callejon 1 2', Vranjes (L)1 4', Mertens 1 9' e 45', Prijovic 47' s.t. NAPOLI (4-3-3) Gabriel; Maggio, Chiriches (dal 34' s.t. Luperto), Koulibaly (dal 26' s.t. Albiol), Strinic; Lopez, Valdifiori, Chalobah; El Kaddouri, Insigne (dal 1 0' s.t. Callejon), Mertens. (Rafael, Hysaj, Allan, Jorginho). All. Sarri. LEGIA VARSAVIA (4-3-3) Kuciak; Bereszynski, Lewczuk, Pazdan, Broz; Vranjes, Jodlowiec, Duda (dal 26' s.t. Trickovski); Kucharczyk (dal 34' s.t. Dyego), Nikolic (dal 1 4' s.t. Prijovic), Guilherme. (Malarz, Saganowski, Piech, Brzyski). All: Cherchesov. ARBITRO Starvev (Mac) (Kirovski-Kostadinov/Karakolev; Mekarovski-Jakimo) NOTE Spettatori 1 0mila circa. Ammoniti: Strinic, Chalobah. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.
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