Cuore Azzurro n° 120 del 29/08/2015

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 20 del 29/08/201 5

domenica 30 Agosto ore 20.45足Stadio San Paolo





Risultati 1 °Giornata Verona-Roma 1 -1 Lazio-Bologna 2-1 Juventus-Udinese 0-1 Empoli-Chievo 1 -3 Fiorentina-Milan 2-0 Frosinone-Torino 1 -2 Inter-Atalanta 1 -0 Palermo-Genoa 1 -0 Sampdoria-Carpi 5-2 Sassuolo-Napoli 2-1

Classifica

Sampdoria 3 Chievo 3 Fiorentina 3 Lazio 3 Sassuolo 3 Torino 3 Udinese 3 Inter 3 Palermo 3 Roma 1 Programma 2°Giornata Verona 1 Atalanta-Frosinone Bologna-Sassuolo(sab.ore 1 8) Genoa 0 Carpi-Inter Atalanta 0 Chievo Verona-Lazio Bologna 0 Genoa-Hellas Verona Napoli 0 Milan-Empoli (sab.ore 20,45) Frosinone 0 Napoli-Sampdoria Juventus 0 Roma-Juventus (dom.ore 1 8) Empoli 0 Torino-Fiorentina Carpi 0 Udinese-Palermo

Programma 3°Giornata Empoli-Napoli Fiorentina-Genoa Frosinone-Roma Hellas Verona-Torino Inter-Milan Juventus-Chievo Verona Lazio-Udinese Palermo-Carpi Sampdoria-Bologna Sassuolo-Atalanta Classifica marcatori Muriel L. 2 Eder 1 Quagliarella 1 Hamsik 1 Floro Flores 1 Florenzi 1 Jovetic 1 Biglia1 Jankovic 1

Samp Samp Tor Nap Sass Rom Int Laz H.Ver

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte ,Salvatore Longobardi Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007

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Sabato 29 Agosto 201 5


NAPOLI足SAMPDORIA 30/08/

All.Sarri

4-3-1 -2

4-3-1 -2

Ghoulam Chiriches

Hamsik Eder

Reina

Valdifiori Soriano Albiol

Maggio

Muriel

Allan


/2015 FISCHIO DI INIZIO 20.45

All.Zenga Barreto

Cassani Callejon Moirasender

Insigne o Palombo

Viviano Higuain Silvestre

Fernando

Regini


Napoli già sotto osservazione di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C. Il primo numero di “Cuore Azzurro” per la partenza del Napoli al S.Paolo coincide con un momento molto delicato della nostra squadra che è di fatto un cantiere aperto e continua a mancare del “capomastro” in difesa, quel centrale difensivo disperatamente cercato fino ad oggi senza esito. Poche certezze, dunque, se non che c’è tantissimo lavoro ancora da fare. E forse la sosta per le nazionali arriverà al momento giusto tra pochi giorni per permettere a Sarri di migliorare gli automatismi e delineare meglio le gerarchie. Magari cominciando a capire gli adattamenti tattici da compiere per far rendere al meglio gli uomini in rosa. Situazione da applicare alla svelta: la prossima sarà domenica sera, al San Paolo, contro la Sampdoria capolista indiscussa, dopo il 5­2 rifilato al povero Carpi. Tanto potenziale offensivo, quello a disposizione di Zenga, anche se l’avversario, almeno sulla carta, è uno dei più deboli dell’intero campionato. Insomma, l’approccio psicologico sarà totalmente diverso: da una parte i blucerchiati con la voglia di replicare il successo e continuare a stare in vetta, dall’altra un Napoli già alla ricerca di un riscatto. L’accoglienza del San Paolo farà tutta la differenza del mondo. Il malumore è diffuso e la gente è divisa, fra chi si trattiene, appunto, e non si esprime ancora, e chi invece già dà l’aut aut a squadra, allenatore e società. Primo bivio, allora, per tutti. Con ancora una settimana di mercato che potrebbe regalare qualche sorpresa. Forse più per la Samp, che con ogni probabilità si è fatta sfuggire Balotelli e ha Soriano con la valigia in mano; l’ingresso di El Kaddouri a partita in corso, invece, sembra voler dire che ormai il belga fa parte del progetto azzurro e che probabilmente sarà lui il centrocampista che il Napoli avrebbe cercato sul mercato. Una situazione del tutto inaspettata dai tifosi che speravano in una partenza lanciata , senza allarmismi serve una prova d’orgoglio per ridare fiducia e serenità all’ambiente . Nella speranza di rivedere un Napoli spumeggiante e allegro già contro la Samp rinnovo i saluti a tutti i club AINC e a quanti diventeranno nostri nuovi associati.

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Sabato 29 Agosto 201 5





Dubbi,errori e speranze di Carmine Tascone Un passato a ottimi livelli da calciatore arrivando sino in serie B e una carriera da talent scout in giro per l’Italia sono un biglietto da visita importante.Se condito anche con una discreta carriera da allenatore e attualmente da presidente, le credenziali parlano da sole. Carmine Tascone è stato, dagli anni 70 in poi, uno dei più rilevanti operatori di calcio mercato a Napoli,in Campania ed in Italia.Ed è proprio a lui che Cuore Azzurro ha affidato un commento tecnico ed analitico sulla stagione 2015/2016,dopo però aver analizzato anche l'inizio di campionato. Sarri non ha grande esperienza in serie A ma è l'uomo giusto per questo Napoli,avendo sempre fatto giocare bene le sue squadre.Sarri però domenica ha commesso errori molto gravi, che sono costati la sconfitta. Per prima cosa ha schierato Hysaj a sinistra, dove è un pesce fuor d’acqua. Ad Empoli ha sempre giocato a destra, a sinistra non va bene Secondo errore clamoroso, la sostituzione di Higuain. Mai fare una cosa del genere. Higuain può sempre fare gol, in qualsiasi momento. E poi è un deterrente anche per gli avversari. Una volta uscito li Vrsaljko e Peluso hanno iniziato a spingere creando altri problemi. Terzo errore, Insigne tra le linee. Lorenzo ha sempre giocato sulla fascia, a Cava, a Foggia, a Pescara, col Napoli. Tecnicamente non ha problemi, ma non ha la forza per fare anche la fase difensiva richiesta in quella posizione.Oltre agli errori di Sarri ci sono stati gli errori dei singoli, in primis di Maggio, che sia sul primo che sul secondo gol ha completamente perso di vista prima Floro Flores e poi Sansone.Non poteva mancare certo un commento,anzi una freccaitina sul mercato: c’è una cosa del Napoli che faccio fatica a capire e cioè la lentezza nel chiudere le trattative. Per un motivo o per un altro siamo sempre difronte a vere e proprie telenovele.Le trattative si capisce immediatamente se presentano o meno margini di riuscita.Perdendo tempo poi si perdono grandi occasioni. Io mi domando: se è stato deciso di prendere un giocatore come Vrsaljko, possibile che poi l’operazione non si chiude per 1 o 2 milioni? Se il giocatore serve non stai a vedere gli spiccioli. Se vuoi ottenere risultati nel mondo del calcio non puoi stare a perderti in queste cosa: devi anche rischiare.Il Napoli ha perso un altro buon giocatore. A questo punto lo do’ io un consiglio: D’Ambrosio. L’Inter lo da via per poco o nulla. Lui può giocare sia a destra che a sinistra, volendo può giocare anche esterno alto. Lo conosco benissimo, visto che è un ragazzo nato nella Damiano Promotion. Da noi giocava a centrocampo, in posizione centrale. Fossi in Giuntoli non me lo farei scappare.Fiducia nel mister,buon campionato ai lettori di Cuore Azzurro e Forza Napoli

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Sabato 29 Agosto 201 5





Vietato avvilire questo attacco stellare di Fabrizio Piccolo A dire la verità ho paura. Ecco. L’avevo negli scorsi mesi, quando da troppe parti si incensava il lavoro “maniacale” del nuovo allenatore (più che altro per denigrare immotivamente quello precedente) e ce l’ho ora dopo aver visto le prime partite. Personalmente della stucchevole filosofia della maglia sudata, delle lezioni di calcio e della vera superbia ­ impropriamente spacciata per umiltà ­ poco m’importa, io speravo di rivedere un Napoli vincente. Magari anche bello, ma che soprattutto continuasse un cammino di costante crescita intrapreso dai primi vagiti dell’era De Laurentiis. Una sola partita è poco per aver paura? No, forse, se quel timore ti attanaglia dal momento stesso in cui ha preso consapevolezza del delitto mortale che si rischia giocando così: ovvero quello di avvilire e mortificare il reparto più forte che l’ultima gestione ci aveva lasciato in eredità. Quell’attacco stellare con Higuain capobanda e i vari Callejon, Mertens, Gabbiadini, Insigne più Hamsik che aveva garantito oltre 100 gol a stagione. Se la difesa era il reparto da migliorare, e ci siamo, il vero peccato mortale sarebbe snaturare tutto il reparto offensivo che così com’è messo sembra destinato a soffrire. Se Benitez era “l’integralista” cieco (lui che cambiava formazione e quindi automaticamente anche meccanismi) ogni partita, Sarri sta andando oltre, sacrificando alle sue idee di calcio gli uomini migliori del Napoli. Rinunciare al gioco sugli esterni, quando è lì che hai le frecce più acuminate, è rischioso assai e avere in squadra fenomeni che non riesci a sfruttare è un limite. Magari già con la Samp vedremo un altro Napoli, me lo auguro, ma le prime impressioni sono di forte preoccupazione. Perché dietro i problemi son rimasti e davanti c’è minor efficacia rispetto al passato. Quando poi senti alibi un po’ ingenui, dal campo pesante all’improvvisa scoperta che esistono le nazionali e che i giocatori vanno via per parecchi giorni in campo internazionale, la paura aumenta. Quando senti che si parte dal quinto posto più le milanesi e che si può anche finire settimi e va bene così, ecco che la paura diventa incubo. Da cacciare subito.

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Sabato 29 Agosto 201 5



Niente drammi,ci vuole tempo e fede di Marco Martone E’ stata una falsa partenza, in tutto e per tutto, quella del nuovo Napoli targato Sarri, caduto a Sassuolo vittima di problemi atavici (la tenuta di una difesa sempre ballerina) e di nuovi imbarazzi, legati al settore offensivo, meno brillante dello scorso anno e incapace di produrre occasioni da rete. Nessun dramma, certo e guai a cantare il de profundis dopo appena novanta minuti, ma certo i primi campanelli di allarme sono squillati e non vanno assolutamente trascurati. Nella gara contro Cannavaro e compagni, il Napoli è stato capace di concentrare tutto il corollario possibile di errori e di orrori, a cominciare dalle scelte di formazione fatte dal tecnico. Non si capisce l’esclusione di Allan, definito da più parti come il vero colpo di mercato della società e lasciato fuori a favore di Lopez. Anche la posizione di Hysaj a sinistra non convince del tutto, così come appare rivedibile il nuovo ruolo disegnato per Insigne, che proprio non sembra a suo agio nella posizione che, nella testa di Sarri, avrebbe dovuto essere occupata da Saponara o in seconda ipotesi da Perotti. L’equivoco più importante, però, riguarda l’attacco. L’alternanza tra Higuain e Gabbiadini, già proposta in occasione dell’amichevole con il Latina, non promette nulla di buono, lasciando intendere che difficilmente i due potranno giocare assieme, almeno dal primo minuto. Una situazione che rischia di creare due “musi lunghi”, quello del Pipita, che non si sente al centro del progetto e quello ancora più scuro dell’ex Samp, che rischia di giocare poco nell’anno che precede gli Europei. Sul modulo d’attacco occorre dunque fare una riflessione profonda, in questi ultimi giorni di mercato. Se uno degli attaccanti non serve, potrebbe essere più opportuno cederlo, andando a prendere un trequartista vero e riportando Insigne nel suo ruolo naturale di esterno d’attacco. Poi ci sarà coprire il buco in difesa, con un centrale di esperienza e qualità e sull’esterno basso, in moda da dare a Maggio la possibilità di riposare quanto basta per evitargli figuracce come quelle rimediate al Mapei. C’è poco tempo per rimediare in sede di mercato, c’è più tempo perché Sarri riveda alcune sue scelte che rischiano di diventare integraliste, almeno come quelle tanto criticate del suo illustre predecessore. Senza fare drammi, però e senza de profundis, perché il torneo è appena cominciato e le altre grandi, tranne Lazio (flop europeo a parte) e Viola, non navigano in acque più tranquille. Contro la Sampdoria c’è già aria di “forca” da parte di chi attende sul letto del fiume che passi il cadavere del nemico. Certo è una partita che non si può sbagliare, ma altrettanto grave sarebbe ritenerla una sorta di penultima spiaggia per Sarri. Il Napoli avrà bisogno di tempo e di fiducia, chi non è disposto a concedere tutto questo è pregato di tenersi, per ora, lontano dalle vicende azzurre.

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Sabato 29 Agosto 201 5



Sempre gli stessi problemi di Mario Passaretti Ieri ha avuto inizio il nuovo corso del Napoli e subito è avvenuto il primo stop!A Sassuolo,contro una cosiddetta provinciale,il Napoli ha sbagliato il primo colpo,evidenziando problemi radicati che pur cambiando la guida tecnica si sono ripetuti.La delusione dei tifosi ha preso sfogo sui social network perché sostanzialmente la gente rivive il timore di avere una squadra ancora una volta incompleta e ripercorre la propria memoria fatta di partite zeppe di discontinuità ed errori tecnici.Quando questa estate fu annunciato Maurizio Sarri alla guida del Napoli,lo scetticismo prese subito il sopravvento,soprattutto perché la gente desiderava persone di caratura internazionale,di spessore.Benitez negli anni passati non ha raccolto il favore della stampa locale(in parte,ndr) definendo il tecnico spagnolo legato a determinati meccanismi con degli uomini prestabiliti ed “incapace” di cambiare in corso.Ma almeno era emersa la certezza di avere uomini di spessore soprattutto in avanti.Però il tecnico iberico ha deciso di terminare la sua esperienza napoletana e quindi dubbi ed incertezze in tutti noi sono affiorate,soprattutto con la scelta di Sarri che di sicuro non ha esperienza internazionale avendo sempre allenato squadre di categorie inferiori ma che del lavoro e dei particolari tattici fa il suo credo non confermati per niente in questa infelice prima uscita stagionale.Sicuramente è troppo presto ma il timore è quello che si possa ripetere sempre la stessa sceneggiatura pur essendo cambiati gli interpreti.Stiamo a vedere se in positivo o meno.Come si dice….."diamo tempo al tempo" e "chi vivrà....vedrà" Pag.20

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SIAMO UN POPOLO DI MANAGER Tifosi, giornalisti, ragionieri, imprenditori: avanza il nuovo fantamercato!

di

BRUNO MARRA

C’era una volta il calciomercato. Quello dei romantici Anni 90, quando dopo la firma di un calciatore c’era l’annuncio, la frase ad effetto, la promessa d’amore e amen. Oggi il mercato è diventato un discount, un mercatino del baratto e dell’usato dove qualsiasi pezzo viene supervalutato. E’ stata l’estate dei difensori che valgono come il bilancio di un Stato, da Romagnoli a Maksimovic, passando per un nome a caso scelto nella lotteria settimanale. Come se improvvisamente per grazia ricevuta e per una fantastica congiuntura del destino, in casa nostra si fossero manifestati sotto altre spoglie i cloni di Alessandro Nesta e Franco Baresi.Milioni che vengono pronunciati allegramente e sgranati religiosamente come i grani di un Rosario. Non solo dai cosiddetti “addetti ai lavori” ma anche dai tifosi che ormai vedono il calciomercato come una real version del Fantacalcio. E vai con cifre sparate alla rinfusa come se si giocasse con i soldi del Monopoli.E’ impressionante la disinvoltura con la quale l’uomo della strada repentinamente si improvvisa uomo d’affari, Presidente di calcio e parla di milioni e di ex miliardi con la dimestichezza di un imprenditore. Magari è un meccanismo che può assumere anche valenza terapeutica per sognare e testare le proprie ambizioni manageriali. Ma è quanto meno curioso veder spostare in maniera così disinvolta vagonate di soldi con la fantasia. Soprattutto da chi gioca in Borsa solo al supermercato, da chi confonde Piazza Affari con Piazza Carità e che ha fatto il primo vero investimento ingente acquistando una Fiat Punto con il finanziamento. Insomma una volta eravamo tutti ct, adesso siamo tutti Leader Finanziari.Nomi e conti della lavandaia sono sulla bocca di tutti. Perché l’uomo della strada è diventato l’uomo della “street”, di Wall Street per la precisione. Ed il tifoso oggi è diventato capitalista di se stesso ed impone anche i suoi ragionamenti sui prezzi. A questa cifra sì, a questa no, completamente imbevuto nell’incantesimo manageriale al punto da scordare una cosa fondamentale: che i soldi non sono i suoi. E meno male, sennò dal sonno ci si sveglierebbe male. E adesso signori mie, alziamo le cassette, chiudiamo le bancarelle e sfolliamo la gente. Si sta facendo ora ed è tardi. Chiudiamo Piazza Mercato e tornamocene a casa. Ed ognuno faccia i propri conti. A breve “rien ne va plus”. L’asta del fantacalcio incoronerà tutti manager rampanti. E, senza un euro, vissero tutti felici e contenti…

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ARMANDO LUPINI


Si accendono le luci del San Paolo di Francesco Basile Inizia la stagione calcistica 2015/2016 anche allo stadio San Paolo: domenica sera, infatti, gli azzurri affronteranno, proprio nell’impianto di Fuorigrotta, la Sampdoria di mister Walter Zenga. Il Napoli “italianizzato” farà, quindi, il suo esordio davanti al pubblico amico. E grandi sono le aspettative e, al tempo stesso, lo scetticismo che accompagnano questa nuova squadra, ricostruita dopo la partenza del tecnico spagnolo Rafa Benitez. Quando due anni fa, il presidente De Laurentiis volò in Inghilterra per strappare al “re di Coppe” (come è appunto soprannominato l’attuale tecnico del Real Madrid, ndr) la firma per allenare gli azzurri, molti pensarono e gridarono al tricolore. Con un tecnico di tale caratura, il cui palmarès fa invidia a qualsiasi allenatore, non poteva essere altrimenti. Ma in queste ultime due stagioni le cose non sono andate come tutti speravano. Il Napoli ha aggiunto alla sua bacheca “solo” una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana , agguantando, in campionato, prima un terzo e poi, la scorsa stagione, un deludente quinto posto. Con il nuovo tecnico Maurizio Sarri, la squadra ha ripreso a lavorare con un’intensità maggiore rispetto ai ritmi più soft imposti dal predecessore spagnolo. E’ quanto ha dichiarato, nelle scorse settimane, il patron azzurro, che non vedeva i suoi calciatori correre così dai tempi di Mazzarri. Il nuovo modulo poi, vorrebbe un centrocampo, più compatto, schermare la difesa e fornire il giusto supporto alla linea offensiva, già, di suo, devastante. Hamsik ha riacquistato il suo ruolo originario di mezz’ala, mentre Higuain non gioca più da solo, lì, nell’area avversaria. Inoltre Pepe Reina non assurge soltanto al ruolo di grande portiere, ma dà maggiore sicurezza alla difesa, suggerendo posizioni e movimenti ai due centrali. Partendo da queste premesse, il Napoli quest’anno dovrebbe regalare, ai suoi tifosi, grandi soddisfazioni e garantire un gioco brillante, veloce e divertente. Tuttavia, mancano ancora delle pedine importanti per colmare il divario con la Juventus (anche quest’anno favorita per la conquista del titolo), per cui razionalmente non si può parlare di scudetto. Una cosa però la si può prevedere con certezza: la maglia sarà sudata da tutti e per tutti i 90 minuti.

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Sabato 29 Agosto 201 5



Tifosi 2.0 di Carlo Longobardi Essere tifosi veri e genuini, nell'epoca dei social network, é diventato un esercizio estremamente difficile. Con ogni probabilità oggi si corre il concreto rischio di complicare e finanche mettere in discussione la propria fede calcistica. Ormai la partita é diventata una semplice, a tratti inutile, parentesi, tra le valanghe di discussioni del pre e post gara. Tutti concentrati ad esprimere il proprio indiscutibile, quanto tempestivo, parere, a scapito della stessa visione degli incontri. A volte l'inevitabile convinzione delle proprie idee e la soddisfazione di vedere assecondate le proprie (talvolta malsane) opinioni, riduce la gioia di veder vincere la squadra del cuore. La campagna abbonamenti del Napoli ha brillato, e continua a farlo, per esiguità? Per contro si incrementano sempre più gli abbonamenti televisivi e le offerte di ogni genere per la visione a distanza di un prodotto sempre più virtuale. Nel frattempo si aprono nuove pagine su Facebook e la più stupida delle notizie viene corredata inevitabilmente da migliaia di hashtag e pubblicata sulla rete con una presunta vanagloria evangelica calcistica. Il nostro Napoli ha ciccato clamorosamente la prima di campionato: e allora? Anziché provare a concentrarsi sulla sfida di domenica con la Sampdoria per rimettere in moto un gradevole e condivisibile progetto ancora in esclusiva fase di rodaggio, invece di sostenere i propri colori senza discussioni ulteriori, si sta già avviando un processo stupido, analizzando tutti gli schemi possibili utilizzati e vivisezionando ogni istante delle fasi di gioco come la più perfetta materia scientifica. Poco conta e poco rileva se molti dei tifosi che quotidianamente affollano i bar dello sport del web, gli stessi che pronosticano sventure a tutto e tutti, dall'allenatore (in primis), al presidente e ai giocatori, abbiano visto l'ultima partita allo stadio nel 1980: l'importante é essere presenti nell'impazzito agone della critica gratuita in rete. Sarebbe estremamente interessante allentare questa insopportabile morsa e auspicabile un accettabile ritorno alla normalità, sarebbe, altresì, produttivo ripensare che la vittoria finale, per quanto sofferta, é l'obiettivo più bello da perseguire, in barba a qualsivoglia finezza estetica. Più coesione, meno selfie e più allegria. Buon campionato vecchio ciuccio azzurro.

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CATTIVA LA PRIMA.E ORA LA SAMPDORIA

di Ciro Piemonte Eh si, si riparte da dove eravamo rimasti. Prima sconfitta stagionale. Certo è troppo presto per giudicare una cattiva prestazione la prima giornata, con un cambio di allenatore e di qualche giocatore. Stesso discorso potremmo fare per le altre “grandi” come Juventus e Roma che hanno steccato alla prima giornata. Pero’ le note positive sono state ben poche. Abbiamo finalmente rivisto un Hamsik in grande spolvero e qualche buon lancio del neo acquisto Valdifiori. Domenica affrontiamo la Sampdoria, come il Sassuolo, altra squadra avanti con la preparazione, sara’ quindi un’altra partita impegnativa e dura dal punto di vista fisico. Naturalmente questa non puo’ essere una scusante per l’alto tasso tecnico che il Napoli si trova li davanti. Tornando alla Samp, ottima partenza dei blucerchiati, con un umile Carpi, molto in difficoltà. Con un sonoro 5­2 hanno dimostrato di essere già in forma campionato. A livello fisico, quindi, siamo indietro ma naturalmente non a livello tecnico, dove il Napoli dovrebbe saper sfruttare al meglio le caratteristiche degli attaccanti. La Samp si presenta con una difesa non solida, i due gol del Carpi lo testimoniano, ma non solo. La perdita di Romagnoli si fa sentire, non lontano il preliminare di Europa League terminato 4­0 in casa. Le squadre probabilmente si affronteranno con un modulo a specchio. Il 4­3­1­2, con Soriano ( a tratti vicino al Napoli) in appoggio a Eder e Muriel, che possono sicuramente far male ad una difesa poco solida come quella partenopea. Solito centrocampo folto per gli avversari con i nuovi innesti Barreto e Fernando che hanno caratteristiche importanti. Da non dimenticare la mina vacante Cassano che se recupera può far male entrando dalla panchina. Per quanto riguarda il Napoli si continua col 4­3­1­2, ancora una volta David Lopez è avanti nel ballottaggio con Allan, ma sarà Callejon a prendere il posto di Mertens li davanti, forse l’unica seconda punta del Napoli. Finalmente è ricominciata la Serie A, certo con un passo falso, ma ci può stare. Piena fiducia nell’ allenatore e nelle caratteristiche dei giocatori. Bisogna essere vicini alla squadra fin da ora, buon campionato a tutti e… FORZA NAPOLI.

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Il Napoli che verrà..... di Salvatore Longobardi Un Napoli cambiato quasi completamente sotto l’aspetto di impostazione tecnica con il nuovo allenatore Sarri.Allenatore non ancora affermato , che l'anno scorso ha allenato in serie A per la prima volta a 53 anni ottenendo una meritata salvezza con il suo Empoli. Ora, dopo una sola gara di campionato nulla si può dire, ma contro il Sassuolo che , con tutto il rispetto, non si può definire uno squadrone,il Napoli ha preso una bella scoppola e forse non tutti si sono resi conto che, non ci fosse stato Reina in porta, il risultato sarebbe stato un umiliante 4 ­ 1. Di fronte a tutto ciò, ovvero una prestazione decisamente scadente, un risultato negativo oltre i valori numerici, tutti a trovare giustificazioni di qua e di là. Sarri ancora viene magnificato come un novello Sacchi, io mi auguro che quantomeno abbia la sua stessa dose di fortuna, ma ora come ora non mi pare che ci sia molto da essere ottimisti, perchè, mentre la fase difensiva, nonostante i rinforzi acquistati, Reina in porta, Hjsai e Valdifiori ed Allan acquistati su espressa richiesta del nuovo allenatore, mi sembra certamente non riforzata rispetto a quella della scorsa stagione. Di contro l'attacco che era stata la grande qualità delle passate stagioni del Napoli pare improvvisamente incapace di adattarsi alle nuove strategie Sarriane. Forse era il caso ,almeno in attacco di lasciare le cose come stavano visto quanto bene funzionavano, forse. Per quanto riguarda Higuain che ad oggi è uno dei migliori top player presenti in Italia, capisco che si vada cercando il pelo nell'uovo e si spinga perchè se ne vada come si fece con l'ex allenatore. D'altronde tutti lo davano sicuro partente. Certo temo che il fatto che sia rimasto dia fastidio un pò a qualcuno che magari ambirebbe averlo nella sua squadra, ma per quest'anno resta a Napoli almeno fino a Gennaio, quindi tocca abbozzare. Per quanto riguarda il presidente , ha grandi meriti, ma la sua filosofia è quella di stabilirsi nelle prime 5 posizioni nella speranza che anche a noi statisticamente tocchi vincere qualcosa. Concludendo nessuno può essere in grado di esprimere un giudizio definitivo sul Napoli di Sarri ora, come ovvio, ma pur essendone tifoso, non riesco, non so perchè, ad essere per ora ottimista. Ovviamente spero vivamente di sbagliarmi . Forza Napoli comunque e sempre . Mi preme osservare che non si riesce più a ritrovare un pubblico passionale e sportivo a prescindere dal risultato del campo, capace di vivere l’evento senza fare troppi calcoli godendo delle vittorie e dimenticando la classifica o il mancato acquisto, uno spirito ormai smarrito nella esasperazione del calcio moderno .

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SASSUOLO­NAPOLI 2­1 (primo tempo 1­1) MARCATORI Hamsik (N) al 3’ e Floro Flores (S) al 32’ del p.t.; N. Sansone (S) al 39’ del s.t. SASSUOLO (4­3­3) Consigli; Vrasaljko, P. Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi (dal 18’ s.t. Politano), Defrel (dal 37’ s.t. Falcinelli), Floro Flores (dal 28’ s.t. N. Sansone) PANCHINA Pomini, Pegolo, Pellegrini, Biondini, Fontanesi, Gazzola, Terranova ALLENATORE Di Francesco NAPOLI (4­3­1­2) Reina; Maggio, Albiol, Chiriches, Hysaj; D. Lopez, Valdifiori, Hamsik; Insigne (dal 28’ s.t. El Kaddouri); Higuain (dal 18’ s.t. Gabbiadini), Mertens (dal 35’ s.t. Callejon) PANCHINA Rafael, Gabriel, Strinic, Henrique, Allan, Jorginho, Dezi, Koulibaly, Luperto ALLENATORE Sarri AMMONITI Magnanelli, Berardi e Peluso per gioco scorretto, N. Sansone per simulazione; Chiriches e Valdifiori per gioco scorretto ARBITRO Doveri di Roma NOTE Tiri in porta: 6­5. Tiri fuori: 4­4. In fuorigioco: 2­2. Angoli: 5­1 Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’



RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it



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