Cuore Azzurro n°129 del 16/01/2016

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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club-Anno XI-Nr.1 29 del 1 6/01 /201 6

CAMPIONI D'INVERNO E...





Risultati 1 9°Giornata Atalanta-Genoa 0-2 Bologna-Chievo Vr 0-1 Carpi-Udinese 2-1 Fiorentina-Lazio 1 -3 Frosinone-Napoli 1 -5 Hellas Vr-Palermo 0-1 Inter-Sassuolo 0-1 Roma-Milan 1 -1 Sampdoria-Juventus 1 -2 Torino-Empoli 0-1

Classifica

Napoli 41 Juventus 39 Inter 39 Fiorentina 38 Roma 34 Sassuolo 31 Empoli 30 Milan 29 Lazio 27 Chievo 26 Programma 20°Giornata Atalanta 24 Atalanta-Inter Udinese 24 Torino-Frosinone Sampdoria 23 Napoli-Sassuolo Torino 22 Genoa-Palermo Bologna 22 Bologna-Lazio Palermo 21 Carpi-Sampdoria Genoa 1 9 Chievo-Empoli Roma-Verona Frosinone 1 5 Udinese-Juventus Carpi 14 Milan-Fiorentina Verona 8

Programma 21 °Giornata Frosinone-Atalanta Empoli-Milan Fiorentina-Torino Verona-Genoa Inter-Carpi Lazio-Chievo Palermo-Udinese Sampdoria-Napoli Sassuolo-Bolgna Juventus-Roma Classifica marcatori Higuain 1 8 Nap Eder 11 Samp Kalinic 1 0 Fio Dybala 9 Juv Ilicic 9 Fio Bacca 8 Mil Pavoletti 8 Gen Icardi 8 Int Insigne 8 Nap Maccarone 8 Emp

Direttore responsabile: Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,Armando Lupini ,Carmine Tascone Carlo Longobardi,Bruno Marra, Marco Martone,Mario Passaretti, Ciro Piemonte Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 51 2/2007

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Sabato 1 6 Gennaio 201 6


Napoli足Sassuolo FIS

All.Sarri

4-3-3

Ghoulam

4-3-3

Hamsik Politano

Koulibaly Reina

Defrel

Jorgihno

Albiol N.Sansone Hysaj

Allan


SCHIO DI INIZIO 20.45

All.Di Francesco Vrsaljko

Missiroli Callejon

Ariaudo Magnanelli

Higuain

Consigli Acerbi

Insigne Duncan

Peluso


Napoli garanzia di qualità di Saverio Passaretti(presidente A.I.N.C.) Un Napoli in eccellente spolvero chiude la “pratica” Frosinone con una cinquina di qualità iniziata da una rete del ritrovato Raul Albiol, giusto riconoscimento ad un campione rinato che ha saputo reagire con professionalità ed impegno a periodi bui senza lamentele lavorando e sudando come un novellino. I complimenti si sprecano per gli azzurri meritatamente “Campioni d’inverno” , una bella soddisfazione che non incanta il coriaceo Sarri sempre con i piedi ben piantati a terra;non è l’uomo che si fa incantare dalle sirene, prosegue imperterrito nell’azione di pompiere per spegnere pericolose esaltazioni. Una fine settimana davvero positivo grazie a due capolavori targati Lazio e Sassuolo che hanno rispettivamente “intossicato” Fiorentina e Inter, particolarmente brillante la squadra di Di Francesco, giustamente soddisfatto dietro i suoi occhialoni da studente, proprio un bel vedere la sua squadra con Berardi ormai destinato a rientrare nei ranghi bianconeri. Proprio la … cara Juve risulta la compagine più in palla, rimonta da ­8 a ­2 in due mesi, un’atmosfera che ci riporta a memorie maradoniane con la prossima sfida di febbraio fuori casa veramente affascinante. Tutti bei ricordi ma per ora in anticipo arrivano ospiti al S.Paolo proprio i giovani emiliani reduci dalla grande impresa di S.Siro, vista la classifica è una sfida al vertice tra due squadre in piena salute, occorre spazzare le sensazioni euforiche e concentrarsi per i tre punti da riprendersi in rivincita della prima e dolorosa sconfitta dell’andata ad opera del napoletano Flores. L’ambiente è carico e a parte qualche amarezza dell’ottimo Gabbiadini (autore di un gol da cineteca) tutto gira per il meglio con gli azzurri capaci di scambiare la palla di prima ed in velocità per oltre 500 volte a partita ed un Higuain da record con ben 18 realizzazione nel girone di andata. Tutto lascia intuire che il sogno possa continuare ma le grandi sfide in questa fase di ritorno sono tutte lontano da casa soltanto con il modesto Milan la gara sarà sul prato di Fuorigrotta, del resto solo i coraggiosi e chi dimostra la sua vera forza potrà emergere in un campionato stupendo come quello finora vissuto. Erano anni che tante squadre non ambissero al titolo e chi avrà la soddisfazione di tagliare prima il traguardo potrà godere di una soddisfazione particolare e unica, i tifosi lo sanno e nessuno si autorizza a dichiarazioni sfrontate, intelligenza e competenza sono due valori che sono unanimemente riconosciuti ai supporters napoletani. Non ci resta che organizzare e coordinare il miglior tifo sugli spalti, mirare, innanzitutto , alla posta piena in tutti gli scontri casalinghi, la statistica impone che quest’anno bisogna sforare tutti i limiti per primeggiare, un insolito destino del nostro grande Mister che dovrà superare ogni più rosea aspettativa per raccogliere ciò che ha dimostrato di meritare. Forza Sarri .. forza azzurri !!

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Sabato

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Gennaio 201 6



VIP azzurri:Paolo Caiazzo si racconta

di Mario Passaretti Cuore Azzurro continua la sua rubrica di incontri­interviste con i V.I.P. napoletani e soprattutto tifosi del nostro amato Napoli.Dopo aver avuto il sindaco di Napoli,Luigi De Magistriis,intervistato dal collega Marco Martone,ai microfoni abbiamo il piacere di intervistare il grande comico Paolo Caiazzo,che rilascia una intervista esclusiva per Cuore Azzurro.Il comico ed attore napoletano parla a tutto tondo delle vicende calcistiche ripercorrendo le tappe della sua vita da tifoso,degli inizi da frequentatore di curva ad uomo impegnato professionalmente senza tralasciare le vicende calcistiche del suo amato Napoli.Inizia con raccontarci il suo attaccamento agli azzurri,da quando da bamino accompagnava il suo papà allo stadio,quando prima si frequentavano gli stadi ore ed ore in attesa tra una merenda ed una partita di carte.Ed è così che gli è stata trasmessa questa passione,prolungata nel corso degli anni fino a diventare frequentatore assiduo dello stadio.Molto orgogliosamente racconta soddisfatto di fregiarsi dell'onore di poter dire:Maradona l'ho visto.Ho vissuto la storia del calcio,da quel magico pallonetto da centrocampo contro il Verona alla punizione storica contro la Juventus. Cosa ti impressiona del Napoli attuale? <<Mi ha impressionato e meravigliato la trasformazione che ha avuto lo spogliatoio.La volontà finalmente nel conquistare qualcosa,contro una svogliatezza che fino ad ora aveva il sopravvento sugli azzurri andando ben oltre eventuali problemi tecnico­tattici o fisici.Mentre quest'anno nota una grande convinzione negli sguardi dei calciatori e questo infonde grande serenità nei tifosi che credono che la squadra sia unita e compatta per raggiungere qualche traguardo>> Pag.1 0

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Quali quindi gli obiettivi?Ci sono preclusioni o bisogna lottare indipendentemente da tutto? <<Lottare indipendentemente da tutto!La squadra era partita senza velleità da scudetto,come ammetto stesso io che ho peccato di mancata fiducia all'inizio,stando alla campagna acquisti ed alla falsa partenza in campionato e quindi sono contento di essermi sbagliato e di seguire attentamente le vicende azzurre senza però farmi trascinare dal facile entusiasmo o abbattermi per una sconfitta.La squadra non ha obiettivi precisi.Come si dice:"se son rose fioriranno". A questo punto cosa o come pensi debba operare sul mercato? <<Di solito il mercato di gennaio è una soluzione di ripiego e fortunatamente noi non ne abbiamo bisogno perchè la squadra va bene.Se ci sono dei rincalzi o dei rinforzi che possono sostituire i titolari per dargli maggior riposo è giusto prenderli,altrimenti il Napoli gira bene così.>> Al di là della scaramanzia,si può pronunciare la parola Scudetto? <<La parola si può pronunciare ma guai ad illudersi.Se arriva bene,sennò nessun dramma.Arrivati alla mia matura età il calcio va vissuto con passione ma la serenità di non fare in modo che sia la cosa più importante della vita.Fatto sta che tutti sono uniti, si aiutano a vicenda ma su tutti domina la personalità e la classe di Higuain per non dire in maniera ironica la cosiddetta "cazzimma".Tiriamo le somme a fine campionato>> Un saluto finale a Cuore Azzurro: <<Un saluto a tutti quanti,a tutti quelli che hanno il Cuore Azzurro come lo ho da sempre io..."e nun riesc a capì" come direbbe Cardamone(uno dei suoi personaggi di maggior successo,ndr)come gli altri non possano avere il cuore azzurro.Ognuno è libero di averlo come vuole,ma vi assicuro quando è Azzurro è ancora più bello.Un saluto a tutti i lettori di Cuore Azzurro e Forza Napoli>>

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Sabato 1 6 Gennaio 201 6


NAPOLI-TORINO (2-1 )

MARCATORI:Insigne 1 6', Quagliarella 33' (T) rig. Hamsik 41 ' p.t. NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez (dal 29' s.t. Allan), Valdifiori, Hamsik (dal 43' s.t. Chalobah); Callejon, Higuain, Insigne (dal 23' s.t. Mertens). (Rafael, Gabriel, Maggio, Chiriches, Luperto, Strinic, Dezi, El Kaddouri, Gabbiadini). Allenatore: Sarri TORINO (3-5-2) Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres (dal 29' s.t. Zappacosta), Acquah (dal 36' s.t. Benassi), Vives, Baselli, Molinaro; Belotti (dal 21 ' s.t. Maxi Lopez), Quagliarella. (Ichazo, Castellazzi, Prcic, Gaston Silva, Jansson, Pryyma, Martinez, Gazzi). Allenatore: Ventura ARBITRO:Di Bello (Tonolini-Pegorin; Marrazzo, Rizzoli/Nasca) NOTE – Spettatori 35.000 circa. Espulsi i due allenatori Sarri e Ventura al 34' s.t. Ammoniti: Higuain, Albiol (N), Acquah, Baselli, Glick, Bovo (T). Recuperi: 0' p.t., 5' s.t.



Sarà lotta a due con la Juve di Carmine Tascone Per me sarà fino alla fine lotta a due con la Juventus. Ora che è finito il girone d’andata tutti devono ammettere che il Napoli è una grandissima squadra e se la giocherà con i bianconeri perché per me l’Inter va tolta di mezzo. Hanno speso tanti soldi ma non la considero proprio nonostante la classifica: basti vedere quel Kondogbia che ancora non si capisce a che serve e perché sia stato preso. A Frosinone si è visto un Napoli stellare e non dite che era una partita facile, su quel campo in tanti hanno sofferto e qualcuno ha perso pure punti. Il Napoli no, palla al cento, cinque gol e tutti a casa. Vietato farsi troppe illusioni, perché nel girone di ritorno si sa che è più difficile far punti, tutti lottano per qualche obiettivo e raddoppiano le forze, senza contare che da calendario abbiamo 5 trasferte temibili: con Roma, Lazio, Juventus, Inter e Fiorentina. Possiamo vincerle tutte ma possiamo anche perderle, saranno sfide avvincenti ma questo Napoli è comunque una garanzia. Chi avrebbe mai detto che il Napoli sarebbe arrivato primo alla fine dell’andata? Nessuno: abbiamo 41 punti ed oggettivamente era impensabile. E c’erano tanti scettici a inizio stagione. Ora c’è il mercato ed è l’opportunità giusta per rafforzare la squadra: servono un difensore centrale e un centrocampista, lo sappiamo tutti, ma non bisogna comprare tanto per comprare. Devono essere due giocatori di valore che possano contendere il posto ai titolari e non far sentire la loro eventuale assenza. Un nome su tutti è Andrè Gomes, l’ho già detto e mi ripeto: è l’uomo giusto, un classe ’92 fantastico che davvero ci farebbe comodo. Ultimo pensiero su Higuain: può battere tutti i record di gol in serie A e non posso non ricordare quelle parole che disse Enrico Fedele, che considerava Nicola Amoruso più forte dell’argentino. Io Amoruso lo conosco bene, fui io assieme al ds Angelozzi a portarlo dalla Fidelis Andria al Padova ma paragonarlo a Higuain, ma che scherziamo? Oggi c’è il Sassuolo e speriamo di continuare su questa strada, è così bello stare al primo posto… Pag.1 2

Sabato 1 6 Gennaio 201 6



Salviamo anche Gabbiadini di Fabrizio Piccolo Quando ho visto Strinic e Mertens titolari a Frosinone, dopo che già Lopez aveva giocato al posto di Allan col Torino, ho capito che anche uno dei pochi altri passi che mancavano era stato fatto. Sfatato il tabù turnover anche in campionato, amen. Finalmente, forse, riusciamo a recuperare alla causa comune anche altri giocatori importanti, facciamo tirare il fiato a chi sta cantando e portando la croce da settembre e offriamo nuove soluzioni, diventando meno prevedibili. C’è voluto un girone intero, ma pian piano ci stiamo arrivando, anche se resta il rammarico per altre potenziali risorse inutilizzate per motivi vari (e penso, con rimpianto, a cosa avrebbero potuto dare anche Zuniga e De Guzman). Nella speranza che si continui così resta da sciogliere un altro nodo importante. Vedere Manolo Gabbiadini intristito anche dopo gol e prodezze fa male al cuore. Recuperarlo è un obbligo. Lasciamo stare i paragoni col Carnevale del primo scudetto, questo è un altro calcio: si gioca di più, si spende di più, si corre di più e c’è necessità di ricambi importanti. Gabbiadini merita spazio e se appare meridiano che Higuain è intoccabile e che si dovrà fermare solo in casi urgenti, ecco che occorre trovare un’altra soluzione. Manolo non può essere solo il vice­Pipita, bisogna cambiare tatticamente qualcosa per renderlo funzionale anche come attaccante esterno. Che non abbia le stesse caratteristiche dell’insostituibile Callejon (che differenza nello spagnolo col giocatore incredibilmente utilizzato come punta centrale in ritiro e a inizio stagione, quando ancora si inseguivano utopie tattiche che avrebbero portato il Napoli alla rovina) è palese, ma che si possa cambiare qualcosa per non squilibrare la squadra ma rendere funzionale il suo utilizzo è un dovere. Guai a venderlo a gennaio, anche se è comprensibile che il giocatore – che rischia di perdere gli Europei – voglia andar via. Salviamo Gabbiadini, recuperiamolo alla patria ed avremo fatto un altro passo avanti verso il sogno. Pag.1 4

Sabato 1 6 Gennaio 201 6



Assalto al Sassuolo per gioire ancora sotto la curva

di Marco Martone Che gioia veder giocare il Napoli, che bello ammirare le giocate dei ragazzi in maglia azzurra, che sfizio vedere urlare, a fine gara, sotto la curva, Higuain e soci, per ogni singola vittoria. A qualcuno darà fastidio, per qualcun altro è un'esagerazione. Per chi vive il calcio in maniera serena, senza pregiudizi e senza condizionamenti di parte, tutto questo è soltanto l'essenza dello sport più bello del mondo. Il Napoli diverte e si diverte, trascina e coinvolge, unisce ed emoziona. Una squadra che sta regalando sensazioni forti e che va applaudita al di là di quello che sarà il risultato finale. C'è chi espone, anche sui social, coppe e trofei vinti nel suo glorioso passato e sorride di scherno sulle gioie azzurre, senza capire che una bella partita, una grande giocata, possono valere a Napoli più di quanto non sia valsa una coppa vinta altrove, uno scudetto rubacchiato. I napoletani stanno vivendo un sogno, con la consapevolezza che il miracolo sportivo può accadere ma può anche svanire. Perché il cammino è lungo, troppo lungo e ricco di insidie. A Frosinone si è avuta la conferma che tutti, fino a maggio, dovranno fare i conti con la formazione di Sarri, deriso e ingiuriato troppo presto dai soliti soloni dei salotti televisivi. Il Napoli invece fa sul serio e si candida a una vittoria finale che manca da troppi anni. Per ora è arrivato il platonico titolo d'inverno. Una soddisfazione, nulla di più. Questo lo sa Sarri e lo sanno i calciatori che sabato dovranno dimenticare cori e festeggiamenti, per mettere in riga il temibile Sassuolo che ha sbancato Milano domenica scorsa. Una partita insidiosa, anche dal punto di vista ambientale. Certo l'assenza di Cannavaro e soprattutto di Berardi saranno un piccolo vantaggio da sfruttare, ma guai a credere che la gara sia agevole per i colori azzurri. Al San Paolo ci vorranno determinazione, cattiveria, concentrazione e foga agonistica. Inutile del resto attendersi regali da Udine, dove la Juventus troverà strada facile per mantenere la rotta e inanellare la decima vittoria consecutiva. Più ardua l'impresa dell'Inter, attesa a Bergamo. Il Napoli, però, farà bene a badare solo a se stesso. Vincere per continuare a sognare, per tornare a gioire sotto la curva, per una singola vittoria da unire a tutte le altre, per l'assalto a quel titolo che manca dai tempi di Re Diego. Pag.1 6

Sabato 1 6 Gennaio 201 6



Campioni d'inverno e.... di Mario Passaretti Campioni d'inverno...ebbene si.Quello che ad inizio stagione nessuno si aspettava si è magicamente verificato.Erano ben 26 gli anni dall'ultima volta in cui al giro di boa,cioè alla fine del girone di andata,eravamo primi.Ed in quella occasione risultammo anche campioni d'Italia.Correva la stagione 1989­90 e trionffammo con il secondo scudetto della storia.Domenica è sembrato vivere uno scherzo del destino dopo che già sabato c'era stata la sconfitta casalinga della Fiorentina a favore della Lazio.Magari perdesse anche l'Inter.......avranno pensato tutti e come per magia al 93' minuto si realizza un sogno.Calcio di rigore per il Sassuolo che lo trasforma portando a casa tre punti preziosi nella lotta salvezza e regalandoci la possibilità di vivere un sogno...quello di vincere a Frosinone e laurearsi CAMPIONI....d'inverno.E si forse è il caso di precisare che la situazione è momentanea perchè già in precedenza si era toccato un altro grande traguardo.Il raggiungimento del primato durato solo una settimana.Diciamo che nonostante tutti gli remassero contro all'inizio,mister Sarri ha costruito davvero un bel giocattolo conquistando due bellissimi traguardi e forse durante il mese del mercato di "riparazione" il Napoli ha la grande e forse irripetibile occasione di sovvertire ogni pronostico e completare,anzi forse è meglio dire rafforzare un organico di per sè forte,competitivo e capace di far sognare.E chissà che con delle ottime manovre di mercato,il Napoli non possa raggiungere la vetta anche alla fine e regalare ai suoi meritevoli tifosi un dono chiamato SCUDETTO.Ovviamente siamo a Napoli e la scaramanzia la fa da padrona,però in cuor proprio ogni tifoso spera di poter vivere questo sogno e gridare a squarciagola:campioni d'Italia!!!!! Pag.1 8

Sabato 1 6 Gennaio 201 6


L. Generale, pres. Club Napoli Lombardia: “Siamo una grande famiglia, sogniamo lo scudetto” Fonte:il Napoli on line.com

Nella tranquilla e fredda città di Brescia, il 12 Luglio 2014 nacque il Club Napoli Lombardia “Fratelli Partenopei”, affiliato tutt’oggi all’Associazione Italiana Napoli Club (A.I.N.C). La fondazione è ad opera di Luciano Generale, presidente del club, e di altri 3 amici, con una sola passione: la maglia azzurra. I microfoni de ilnapolionline.com hanno raggiunto l’artefice di questa iniziativa. Sig. Luciano, come e quando nasce il Club Napoli Lombardia? “La decisione di aprire il club nasce per opera di 4 amici, tutti ragazzi napoletani doc con la sola passione del Napoli. Tutti siamo nativi di Napoli ma per esigenze lavorative ora siamo residenti in Lombardia, a Brescia. Tifosissimi e innamorati della maglia azzurra, avevamo il sogno di aprire un club qui a Brescia, dove non è mai esistito e far sì che i napoletani e tutti i tifosi di questa squadra diventassero una famiglia e condividessero le emozioni che essa ci sa dare. Dopo vari incontri, appuntamenti e pour parler, con idee, progetti e le piccole risorse a nostra disposizione, grazie anche alla disponibilità del proprietario di un locale che ci ha concesso l’apertura, il 12 Luglio 2014 abbiamo inaugurato il club. Luogo dove dal primo momento gli invitati, nonché tifosi del Napoli, rimangono entusiasti e soddisfatti dell’iniziativa. Il calore delle persone non è mai mancato, il club ad oggi ha circa 100 iscritti, 15 soci sostenitori ed una pagina Fb con circa 2700 fan più una pagina web. Le nostre iniziative sono quelle di organizzare trasferte a seguito delle partite del Napoli, quest’anno abbiamo organizzato una bellissima iniziativa come quella di una colletta alimentare per le famiglie più bisognose, dalla quale i ricavato di 20 scatoli, grazie alla collaborazione dei soci, è stato devoluto alla Caritas di Brescia. Organizziamo eventi culturali, l’ultimo con la partecipazione della casa editrice di Brescia, presentando il libro “Il piccolo principe” del 1943 e molto interessante, partecipiamo ad eventi di beneficenza, organizziamo feste al club con la partecipazione anche delle famiglie dei soci. L’ultima festa è stata il 18 Dicembre, con ospite d’eccezione Marika Fruscio.” Quali sono i ruoli ricoperti dai vostri soci in organico? “Ad oggi lo statuto prevede 8 figure: presidente, vice­presidente, segretario, direttore sportivo e 4 del direttivo, ognuno con la sua mansione ma le cariche per noi vogliono dir poco, l’importante è collaborare per raggiungere dei risultati, primo fra tutti creare una grande famiglia tra le mura di una fredda Brescia. Ogni 2 mesi organizziamo delle riunioni per capire l’andamento del club, organizzare feste, progetti, iniziative benefiche, trasferte e tanto altro.” Qual è il vostro rapporto col Napoli? “Quando il Napoli gioca in casa vediamo la partita nella sala principale del club dotata di maxi­ schermo, quando gioca in trasferta siamo disponibili a seguire la squadra insieme a tante altre persone. In base alla trasferta, viaggiamo in auto, col pulmann o con l’aereo: non mancheremo ad esempio a Villareal.” Vi aspettavate un Napoli così forte? Qual è il sogno a fine stagione? “A dir la verità non ci aspettavamo un Napoli così in alto vista la precedente gestione Benitez. Il nostro presidente è stato molto fortunato perché sappiamo che la sua prima scelta era Emery, con la quale ci sarebbe stato il pericolo di un Benitez bis. Fortunatamente è arrivato Sarri che, dopo tanta gavetta, ha portato progressi ed un calcio all’italiana, con i calciatori presi da Benitez che l’hanno seguito e siamo tutti contenti, sperando che ci regalino un sogno. Dopo tanti anni il sogno è lo scudetto perché ci manca. Poi ben venga l’Europa League, l’entrata in Champions ma noi vogliamo lo scudetto.”


Dal "Porompero" a "Un giorno all'improvviso" Quando dal diaframma del San Paolo nasce un capolavoroo

di BRUNO MARRA Ogni stagione magica a Napoli ha una sua colonna sonora. Di solito si propaga nell’aria prima che si raggiunga l’apice del finale travolgente, l’epilogo speciale dei nostri desideri, l’happy end Holliwoodiano, o la struggente scena d’amore del sogno italiano. E’ la canzone che nasce spontaneamente dal diaframma del San Paolo e che accompagna le gesta dei Guerrieri Azzurri. Un po’ come il “Tema di Lara” per il Dottor Zivago, Max Steiner per Victor Fleming in “Via col Vento” o Ennio Morricone per i capolavori di Sergio Leone. La “play list” è lunga e riporta inevitabilmente agli anni d’oro maradoniani. Il primo evergreen è certamente “oh mamma, mamma, mamma sai perché mi batte il corazon” una canzone sudamericana portata al successo in Italia nell’anteguerra da Nilla Pizzi che a Napoli riprese corpo negli Anni 80 con il remake “ho visto Maradona, oh mammà innamorato son”. E statene certi che nel mondo è più conosciuta la versione maradoniana che quella originale. La memoria di Nilla Pizzi si consolerà con “grazie dei fior”. Agli albori dell’avvento di Diego nacque per prima una canzone dedicata a lui dal Maestro Emilio Campassi e che nel ritornello recitava semplicemente: “Maradona è meglio ‘e Pelè”, una trovata geniale che prese piede in tutta Italia e divenne il diapason di riconoscimento anche dei napoletani sparsi sul territorio. A Fuorigrotta fu l’intro di accompagnamento del primo anno di Grazia. Commovente e lungimirante il contenuto nel testo: “Maradona mo’ che staje ccà, levancillo ‘o scuorno a faccia a ‘sta città” e dopo il riscatto sociale il presagio finale: “Maradona pienzece tu, si mo’ nun succede, nun succede cchiù”. E invece successe. Successe il finimondo, arrivò il primo scudetto e tutti, tutti quanti, anche i più scettici, capirono esattamente il perché. Perchè Maradona era meglio di Pelè. Ma è esattamente di quell’epoca il tormentone forse più famoso mai recitato al San Paolo. Non una semplice colonna sonora, ma una nenia, una ninna nanna avvolgente ed allo stesso tempo un canto di guerra. Il famosissimo “porompompero”, una canzone senza alcun significato linguistico se non quello armonioso e melodico dell’onomatopeico. Quel canto esasperato e ridondante di un intero popolo uscì dalle corde vocali della nostra Terra in un Napoli­Lecce di un fine febbraio di 27 anni fa. La partita finì 4­0, ma il vero spettacolo arrivò dal San Paolo che cantò per quasi un’ora inininterrottamente: “porompomperoperòporoporompomperoperòporoporompomperoperòporoporompopò”. Un urlo che attraversò l’intera città al punto che il giorno dopo Il Mattino di Napoli titolò in prima pagina: “Porompomperoperò” certificando l’inno ufficiale di quegli anni scolpiti nel marmo in cui vincemmo 2 scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia, una Supercoppa. Un periodo d’oro in cui le magie di Diego scorrevano con in sottofondo il porompompero. Ed eccoci ai tempi nostri, quando un giorno all’improvviso il San Paolo si è inventato un altro coro da brividi. Un giorno all’improvviso, appunto, come l’incipit della melodia che oggi si canta nelle case, nelle chiese, nelle piazze e nei vicoli di una Napoli che torna a credere ai miracoli. La base originale è quella quasi sconosciuta di “l’Estate sta finendo” un brano dei Righeira, un duo folcloristico, kitsch e strampalato che faceva numeri da avanspettacolo al Festival di Sanremo. Loro non lo sanno forse, ma Napoli ha trasformato quel ritornello di tanti anni fa in una Hit Cult destinata a fare la storia. L’Estate sta finendo, l’Inverno sta arrivando, il Napoli sta vincendo ed un sogno sta crescendo. E poi chissà, un giorno all’improvviso potrebbe tornare il porompompero. Perché dal diaframma del San Paolo si è già levato al cielo il nostro ultimo capolavoro.

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Sabato 1 6 Gennaio 201 6


il VIGNETTONE di ARMANDO LUPINI


Un Napoli da incorniciare di Francesco Basile Due partite, con Torino e Frosinone, ben sette gol, di cui almeno 4 da cineteca, possesso palla straripante, passaggi infiniti, azioni da gol degne di una squadra che gioca un calcio fantastico. Questo il bottino del Napoli nelle ultime due partite di campionato, di ritorno dalla pausa natalizia, quella stessa pausa che tanto preoccupava il tecnico Sarri, dati i tanti giorni di “ferma” dei suoi calciatori. E, proprio questo bottino, permette agli azzurri di accaparrarsi il titolo di “campioni d’inverno”, superando in classifica l’ Inter (sconfitta in casa dal Sassuolo al 95’) ormai data per favorita. Non lo si può più negare: il Napoli, nonostante ci si voglia ancora nascondere, vuoi per scaramanzia vuoi per tenere la piazza con i piedi per terra, è una realtà candidata allo scudetto. Favorita, a questo punto, pare essere però ancora la Juventus, capace di mettere a segno 9 vittorie di fila, recuperando uno svantaggio iniziale significativo e che l’ hanno portata a raggiungere la seconda posizione. Ma il Napoli c’è, è forte, è coeso. Gli azzurri hanno la consapevolezza delle proprie capacità e la certezza di aver stabilito con i tifosi un rapporto così intenso che mancava da anni, ormai. L’entusiasmo della piazza è alle stelle, ma al tempo stesso nei tifosi vi è la considerazione che il campionato è ancora molto lungo e la strada è fortemente impervia. Domenica al San Paolo c’è il Sassuolo, che ha rifilato al Napoli una cocente sconfitta proprio alla prima di campionato, facendo gridare i molti ad una disfatta in termini di campagna acquisti e soprattutto di scelta dell’ allenatore. Ora la realtà è ben diversa. Napoli devi andare avanti a testa alta e continuare a guardare tutte le altre dall’alto della classifica! Sarà un cammino lungo e difficile, ma con la giusta mentalità e qualche innesto oculato (promesso dal presidente), nulla è impossibile a questo Napoli stellare.

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Mente o cuore? di Carlo Longobardi La conquista del titolo di Campione di inverno, traguardo soltanto statistico e suggestivo, ha già creato un terremoto mediatico: ipotesi, interviste entusiaste e scaramanzie di ogni genere dal lato partenopeo e, viceversa, atteggiamenti snob, supponenza e inaccettabili censure opposte. Il popolo azzurro in festa crea più disagi di quanti ne possiamo effettivamente ritenere e se il disappunto proveniente dalle altre tifoserie è legittimo, sentir parlare gli apolidi tifosi nostrani, con la consueta acrimonia, lascia ancor di più perplessi. E’ opportuno, quindi, stendere un velo più che pietoso e lasciare cuocere i vari Boban e commentatori più o meno improvvisati nel loro stesso brodo astioso e proseguire, imperterriti, nella affascinante avventura intrapresa che vede gli azzurri capeggiare il campionato e brillantemente presente in tutte le altre competizioni, con numeri da capogiro per quanto concerne l’Europa League. Gennaio, però, è anche il mese del calciomercato, quello che un tempo si definiva di “riparazione”, allora un interrogativo obbligatorio bisogna porselo: quanto è necessario ritoccare la rosa e, soprattutto, in caso positivo, quanta accortezza è dovuta per non compromettere un ingranaggio che è attualmente perfettamente oliato? Sul punto si sono distinte due differenti teorie di pensiero capeggiate da coloro che ritengono opportuno potenziare l’organico con innesti di spessore, contrapposta da quelli che, con un atteggiamento sicuramente più prudenziale, gradirebbero lasciare invariato il telaio portante del Napoli corrente. I nomi che sono trapelati, che dovrebbero consentire un maggiore turn­over, si chiamano Kramer, Herrera, Zielinski, Maximovic e tanti altri più o meno altisonanti; gente che, in ogni caso, accamperebbe le loro giuste pretese relativamente alla considerazione individuale, ai minuti da giocare se non all’obbligo di presenza in campo. La mente, unita al cinico realismo che richiede una compagine più completa, imporrebbe questa opzione nonostante il lusso (e le problematiche connesse) già concesso di far sedere in panchina calciatori del calibro di Gabbiadini, Mertens e Chiriches. Il cuore, forse, potrebbe suggerire una seconda scelta, meno appariscente, non a lunga scadenza ma sicuramente attraente. Far arrivare sotto l’ombra del Vesuvio gente pronta ma non pretenziosa, alla stregua di Baselli, Benassi o Poli; oppure provare una operazione simile a quella già compiuta con Pepe Reina e far ritornare vecchie bandiere azzurre che il proprio cuore lo butterebbero senz’altro oltre l’ostacolo. Una decisione romantica quanto stimolante che potrebbe avere i nomi di Paolo, Valon e, perché no, anche Fabio da Castellammare. Sogni, speranze, follie? Chissà. Forza Napoli.

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Sabato 1 6 Gennaio 201 6



41 punti e si parla ancora di mercato? di Ciro Piemonte Dopo più di 20 anni il Napoli torna al primo posto dopo il girone d’andata. Non per scaramanzia, anche se ci crediamo sempre di più, la meta è ancora tanto lontana. Fin dalla prima giornata di campionato si è sempre saputo che l’unica vera squadra da battere rimaneva la Juventus. Che con nove vittorie consecutive ha risalito la china e si candida ancora una volta alle pretendenti del torneo. Il buon Allegri nel dopopartita su una domanda sull’Inter, dice che Sarri ora non può più nascondersi, il Napoli è veramente forte. Oggi i partenopei oltre ad essere forti esprimono il miglior calcio, ed è questa una vittoria per Sarri ad ogni modo, una squadra che gioca cosi bene non è mai arrivata a questi livelli (VEDI fiorentina) ma ha rallentato il passo a lungo andare. Oggi siamo li e sembra essere tutto cosi surreale, tutta l’Italia dalle tv ai media rimangono straniti dai festeggiamenti che accompagnano ogni vittoria, un po’ per mancanza di quest abitudine, un po’ , permettetemelo, per invidia. Si, invidia, perché se una squadra intera dopo una vittoria ha voglia di festeggiare con il suo tifo, con il suo popolo è una scena veramente meravigliosa, c’è poco da dire. Ben vengano i festeggiamenti, ben vengano i cosiddetti occasionali, perché queste vittorie sono per questa città non solo calcistiche, sono un motivo in più per svegliarsi col sorriso, un motivo in più per far bene ogni giorno e questo la squadra lo ha capito e si festeggia, si festeggia sempre. Una squadra cosi collaudata, tornando al calcio giocato, non si vedeva da tempo, Sarri sta facendo in modo da far girare i suoi 22 giocatori al meglio, ieri l’ottima prova di Strinic è l’esempio. Oggi inserire qualcuno in questo progetto, quasi perfetto, può diventare un’arma a doppio taglio, un unico acquisto potrebbe essere quello di un centrocampista o di un difensore che ben conoscono il calcio italiano, ma nulla di più. Bisogna puntare su coloro che ci hanno creduto a giugno, su quelli che sono rimasti qui dopo una stagione conclusasi non al meglio, bisogna puntare su loro, perché è loro che hanno fame di vittoria, quello che serve a questa squadra.

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Sabato 1 6 Gennaio 201 6


IL DIRETTIVO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB Esprime le pi첫 sincere condoglianze all'amico Pino, nostro sostenitore affezionato ,per la scomparsa dell'amata madre,la signora MARIA PIROZZI.


Frosinone-Napoli 1 -5 (primo tempo 0-2)

MARCATORI: Albiol (N)al 20', Higuain (N) su rigore al 30' p.t.; Hamsik (N) al 1 4', Higuain (N) al 1 5', Gabbiadini (N) al 26', Sammarco (F) al 36' s.t. FROSINONE (4-3-3): Zappino; M. Ciofani, Diakitè, Blanchard, Crivello; Kragl (dal 1 7' s.t. Chibsah), Gucher, Sammarco; Paganini (dal 1 2' s.t. Tonev), D. Ciofani, Dionisi (dal 22' s.t. Soddimo). (Leali, Gomis, Russo, Ajeti, Bertoncini, Frara, Gori, Longo). All. Stellone. NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 33' s.t. Chalobah); Callejon (dal 30' s.t. El Kaddouri), Higuain (dal 21 ' s.t. Gabbiadini), Mertens. (Gabriel, Rafael, Luperto, Ghoulam, Chiriches, Valdifiori, Maggio, David Lopez, Insigne). All. Sarri. ARBITRO: Tagliavento di Terni NOTE: ammoniti Dionisi (F, Blanchard (F), Hysaj (N) per gioco scorretto. Angoli 9-3 per il Napoli


Rivendita Tabacchi




EXTRA TIME ZONA NAPOLI LA TRASMISSIONE UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

EXTRA TIME ZONA NAPOLI-In onda in diretta il martedì alle 20.30 su Capri Event,canale 271 del digitale terrestre ed in replica il mercoledì alle 1 4.30 sempre su Capri Event ed alle 23.00 su TeleCapri Sport.Ed infine il giovedì alle 23.30 di nuovo su Capri Event


RISTORANTE LA CAMPANELLA via G. di vittorio 58 - 53048 Sinalunga (SI) - Fraz. Bettolle Tel: 0577 62451 6 E-mail: brunellamarsico@gmail.it



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