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Morgana non è un’illusione morali le proteine chaperone sono spesso presenti in concentrazioni superiori alla norma.” Nel suo

Il gruppo di ricerca di Mara Brancaccio dell’Uni- studio più recente, pubblicato su Cancer Research, la versità di Torino ha studiato i meccanismi cellulari di ricercatrice si è dedicata al rapporto tra la proteisopravvivenza in condizioni di stress, mediati dalle na dello stress HSP90 e la sua proteina regolatrice, cosiddette proteine dello stress, o proteine chape- Morgana. I risultati ottenuti aprono la strada a nuove rone, che permettono alle cellule di sopravvivere in prospettive terapeutiche, perché questo anticorpo condizioni critiche quali presenza di tossine, elevata potrebbe essere utilizzato in comtemperatura, mancanza di ossigeno. “Sono proteine binazione con altri farmaci per ottimolto importanti anche per le cellule tumorali, pro- mizzare l’immunoterapia nei casi in prio perché i tumori crescono in ambienti stressan- cui quest’ultima non è particolarti” spiega Brancaccio. “Non a caso, nelle cellule tu- mente effi cace.

Organoidi simili agli organi

Nanotrasporti per farmaci tossici

Gli organoidi, colture cellulari in tre dimensioni, sono tra i modelli di studio più promettenti nella ricerca oncologica, ma non sono ancora in grado di sostituire gli animali di laboratorio. “Perché siano davvero effi caci bisogna essere certi che mantengano nel tempo le caratteristiche dell’organo di partenza” spiega Gianluca Tell, direttore del laboratorio di biologia molecolare dell’Università di Udine. Con il suo gruppo di ricerca, Tell ha appena dimostrato

Alghe microscopiche, oro e gelatina sono i tre componenti alla base di un nuovo sistema di trasporto nanometrico particolarmente effi cace nel rilasciare nelle cellule tumorali dosi minime del farmaco antitumorale galunisertib. A svilupparlo sono stati tre gruppi di ricerca di altrettanti istituti del CNR con base a Napoli, tutti guidati da ricercatrici donne: le fi siche Anna Chiara De Luca e Ilaria Rea, rispettivamente dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (CNR-IBBC) e dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (CNR-ISAla validità, da questo punto di vista, degli organoidi di cancro del colon, con un lavoro che mette a disposizione della ricerca strumenti sempre più affi nati e precisi, pubblicato sul Journal of Experimental and Clinical Cancer Research. Gli scienziati hanno analizzato a tappeto una serie di caratteristiche molecolari di organoidi del tumore del colon-retto scoprendo che queste restano inalterate rispetto ai tumori di origine a prescindere dalle condizioni di crescita.

SI), e la biotecnologa Enza Lonardo, dell’Istituto di genetica e biofi sica (CNR-IGB). Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Small, ha riguardato in particolare cellule di tumore del colon-retto, uno dei più diffusi. Galunisertib è un farmaco in grado di ridurre, in laboratorio, l’aggressività delle cellule tumorali e il rischio di formazione di metastasi. Ad alte dosi può avere effetti tossici e per questo lo sviluppo di un sistema che permette di trasferire alle cellule tumorali dosi ridotte del farmaco è indispensabile per poterlo utilizzare nella pratica clinica.

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