Fondamentale dicembre 2021

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I TRAGUARDI DEI NOSTRI

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Morgana non è un’illusione Il gruppo di ricerca di Mara Brancaccio dell’Università di Torino ha studiato i meccanismi cellulari di sopravvivenza in condizioni di stress, mediati dalle cosiddette proteine dello stress, o proteine chaperone, che permettono alle cellule di sopravvivere in condizioni critiche quali presenza di tossine, elevata temperatura, mancanza di ossigeno. “Sono proteine molto importanti anche per le cellule tumorali, proprio perché i tumori crescono in ambienti stressanti” spiega Brancaccio. “Non a caso, nelle cellule tu-

Organoidi simili agli organi Gli organoidi, colture cellulari in tre dimensioni, sono tra i modelli di studio più promettenti nella ricerca oncologica, ma non sono ancora in grado di sostituire gli animali di laboratorio. “Perché siano davvero efficaci bisogna essere certi che mantengano nel tempo le caratteristiche dell’organo di partenza” spiega Gianluca Tell, direttore del laboratorio di biologia molecolare dell’Università di Udine. Con il suo gruppo di ricerca, Tell ha appena dimostrato

Nanotrasporti per farmaci tossici Alghe microscopiche, oro e gelatina sono i tre componenti alla base di un nuovo sistema di trasporto nanometrico particolarmente efficace nel rilasciare nelle cellule tumorali dosi minime del farmaco antitumorale galunisertib. A svilupparlo sono stati tre gruppi di ricerca di altrettanti istituti del CNR con base a Napoli, tutti guidati da ricercatrici donne: le fisiche Anna Chiara De Luca e Ilaria Rea, rispettivamente dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (CNR-IBBC) e dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (CNR-ISA-

morali le proteine chaperone sono spesso presenti in concentrazioni superiori alla norma.” Nel suo studio più recente, pubblicato su Cancer Research, la ricercatrice si è dedicata al rapporto tra la proteina dello stress HSP90 e la sua proteina regolatrice, Morgana. I risultati ottenuti aprono la strada a nuove prospettive terapeutiche, perché questo anticorpo potrebbe essere utilizzato in combinazione con altri farmaci per ottimizzare l’immunoterapia nei casi in cui quest’ultima non è particolarmente efficace.

la validità, da questo punto di vista, degli organoidi di cancro del colon, con un lavoro che mette a disposizione della ricerca strumenti sempre più affinati e precisi, pubblicato sul Journal of Experimental and Clinical Cancer Research. Gli scienziati hanno analizzato a tappeto una serie di caratteristiche molecolari di organoidi del tumore del colon-retto scoprendo che queste restano inalterate rispetto ai tumori di origine a prescindere dalle condizioni di crescita.

SI), e la biotecnologa Enza Lonardo, dell’Istituto di genetica e biofisica (CNR-IGB). Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Small, ha riguardato in particolare cellule di tumore del colon-retto, uno dei più diffusi. Galunisertib è un farmaco in grado di ridurre, in laboratorio, l’aggressività delle cellule tumorali e il rischio di formazione di metastasi. Ad alte dosi può avere effetti tossici e per questo lo sviluppo di un sistema che permette di trasferire alle cellule tumorali dosi ridotte del farmaco è indispensabile per poterlo utilizzare nella pratica clinica.

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