FONDAZIONE AIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO
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AIRC, una scelta per la vita.
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Donare è un atto complesso e profondo, di pura e
AIRC crede che la ricerca scientifica sia la strada maestra
disinteressata generosità che contribuisce al futuro della
per costruire un futuro in cui il cancro sarà diventato
ricerca sul cancro e al benessere delle generazioni che
una malattia sempre più curabile. A tal fine propone
verranno dopo di noi. Grazie a chi ci sostiene, attraverso
schemi di finanziamento della ricerca che puntano sui
un lascito testamentario, una donazione, una polizza
giovani talenti sia tramite borse di studio sia sostenendo
assicurativa o una donazione immobiliare, lavoriamo ogni
giovani che vogliono diventare indipendenti (My First AIRC
giorno perché il cancro diventi sempre più curabile, un
Grant) o rientrare dall’estero e dare vita a un proprio
obiettivo ambizioso che presenta sempre nuovi ostacoli
laboratorio (Start-up). Inoltre finanzia ricercatori senior
da affrontare e superare.
mediante i classici progetti individuali Investigator Grant
L’apporto economico di AIRC alla ricerca è cruciale perché
e programmi multi-unità, come quelli sulle metastasi
rappresenta una garanzia nel tempo, costante e sicura,
finanziati attraverso i bandi AIRC 5 per mille e i progetti
sulla quale i nostri ricercatori più brillanti sanno di poter
collaborativi internazionali realizzati attraverso la
fare affidamento, così come i nostri donatori sanno di
partnership con Cancer Research UK e FC-Asociación
poter contare su di una gestione rigorosa, trasparente ed
Española contra el Cáncer.
efficace dei fondi raccolti dalla Fondazione.
I risultati sinora ottenuti attraverso la ricerca permettono di vedere con sempre maggiore chiarezza la direzione in
Andrea Sironi
cui AIRC deve incanalare le proprie forze, per raggiungere
Presidente
obiettivi che meglio rispondano alle esigenze dei pazienti e rendano il cancro sempre più curabile. Federico Calligaris Cappio Direttore Scientifico AIRC
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“Da ricercatrice e da ex paziente oncologica posso dire che è grazie alla ricerca se oggi sono qui e sono madre, perché la ricerca mi ha detto come dovevo fare per preservare questa mia possibilità.” Sara, testimone della ricerca AIRC guarita da un tumore al seno
Da più di 30 anni AIRC ha un solo obiettivo. Nel 2015 AIRC ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica con l’obiettivo di portare, nel minor tempo possibile, i risultati dai laboratori alle persone, diffondere l’informazione scientifica e promuovere la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Quando nacque AIRC, nel 1965, non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Fortunatamente i soci fondatori, tra cui gli scienziati Umberto Veronesi e Giuseppe Della Porta, hanno avuto il coraggio di essere così sognatori da provarci davvero. Dagli anni Settanta, con la lunga presidenza di Guido Venosta, AIRC è cresciuta passando da associazione milanese a realtà presente su tutto il territorio nazionale, che oggi può contare su 17 Comitati regionali., 20.000 volontari e 4.500.000 di sostenitori, e costituisce il principale polo privato di finanziamento della ricerca sul cancro in Italia, con oltre 1,3 miliardi di euro destinati a progetti di ricerca dalla sua nascita.
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Un’azione molteplice: sperimentazione, prevenzione e cura. I tre fronti della ricerca La ricerca sul cancro combatte contemporaneamente su tre fronti, tra loro strettamente collegati: la sperimentazione, la prevenzione, la clinica.
“Ho scelto di dare il mio contributo, dopo che la ricerca ha fatto tanto per me” Remo Girone, Attore
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La ricerca sperimentale si svolge in laboratorio e deve scoprire le cause del cancro, cioè le alterazioni molecolari e strutturali che trasformano la cellula normale in cancerosa. Deve inoltre appurare come riconoscere tempestivamente queste alterazioni ai fini di una diagnosi precoce, nonché facilitare la creazione di nuovi farmaci antitumorali innovativi e mirati. La prevenzione è il primo utilizzatore dei risultati della ricerca già acquisiti. Prevenire il cancro vuol dire infatti eliminarne le cause (prevenzione primaria), ma anche essere in grado di identificare quei piccoli tumori o quelle lesioni benigne che precedono la trasformazione cancerosa (prevenzione secondaria), così da poter intervenire subito con successo. La ricerca clinica applica le nuove scoperte per arrivare a una diagnosi più rapida e più precisa, e quindi a una terapia sempre più efficace.
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Premiare l’eccellenza. Il rigore e la professionalità delle valutazioni dei progetti di ricerca e delle borse di studio sono garantiti dalla Direzione scientifica, di cui fa parte il Peer Review Office. L’Ufficio è costituito da persone di formazione scientifica, con esperienze di ricerca e di divulgazione scientifica maturate in ambiente internazionale, e coordina il processo di valutazione, effettuato da circa 600 ricercatori internazionali, scelti fra gli scienziati di più alto profilo nella ricerca sul cancro, e dai membri del Comitato tecnico scientifico (CTS).
“Mio padre era un chirurgo e ha passato la sua vita a combattere contro i tumori. Grazie al mio impegno per AIRC, ho l’opportunità di dare il mio contributo per continuare la sua battaglia. Questo è ciò in cui crediamo, io e tutti coloro che offrono il loro tempo per costruire un mondo migliore”
I progetti valutati possono essere di diversi tipi: • • • • • •
Investigator Grant (IG) My First AIRC Grant (MFAG) Start-Up Grant Borse di studio, per l’Italia e per l’estero Programmi 5 per mille Accelerator Award
AIRC finanzia inoltre IFOM, l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare realizzato nel 1998 e riconosciuto oggi come un’eccellenza mondiale nel campo della ricerca oncologica.
Carolina, volontaria AIRC 10
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La migliore ricerca oncologica, in Italia. Investigator Grant (IG): Gli Investigator Grant sono rivolti a ricercatori consolidati e, a partire dal bando 2017, durano 5 anni. Ogni progetto è valutato da almeno un membro del Comitato tecnico scientifico (CTS) e da due revisori internazionali.
“AIRC per me è stata da sempre fondamentale, perché mi ha permesso di andare a studiare a Boston e a Toronto e poi, al rientro in Italia, mi ha sostenuto permettendomi di far progressivamente crescere il gruppo” Andrea Biondi, ricercatore AIRC 12
My First AIRC Grant (MFAG): Assegnato a ricercatori di età inferiore ai 40 anni che abbiano già maturato un’esperienza in un laboratorio di ricerca oncologica in Italia o all’estero, il grant offre la possibilità di sperimentare per la prima volta la conduzione del proprio progetto in una struttura italiana di eccellenza e di diventare progressivamente autonomi e indipendenti. AIRC sostiene i costi della ricerca, dell’eventuale personale (uno o più ricercatori junior) e metà dello stipendio del ricercatore titolare del progetto; l’altra metà è garantita dall’istituzione che lo ospita. Start-Up Grant: Assegnati ai ricercatori eccellenti di età inferiore ai 35 anni che abbiano già dimostrato una significativa esperienza scientifica in un laboratorio all’estero, gli Start-Up Grant permettono di gestire il lavoro di ricerca in assoluta autonomia avviando un laboratorio in Italia. AIRC sostiene i costi della ricerca, lo stipendio del ricercatore e di due giovani collaboratori. 13
“Leggere le storie dei ricercatori AIRC e poterne incontrare alcuni è stato importante per me: so bene che finanziare la ricerca scientifica è un investimento a lungo termine, ma ascoltare le testimonianze dei giovani ricercatori rende concreto il fatto che la ricerca progredisce proprio grazie al loro lavoro e alle borse di studio” Franco, grande donatore AIRC dal 2006, ha finanziato 8 borse di studio
La ricerca ha sempre bisogno di nuove risorse. Il programma borse di studio Da sempre AIRC considera strategico il settore della formazione e dell’informazione; investire sui giovani, sulla loro conoscenza, con un impegno che si protragga negli anni è quanto richiesto dalla ricerca oncologica. È un continuo investimento in uomini e donne che dedichino la loro professione, la loro vita, alla battaglia contro il cancro. Così come appare assolutamente necessario per far conoscere tutte le azioni intraprese da AIRC, i traguardi raggiunti nei laboratori, le implicazioni cliniche e le ricadute terapeutiche dovute alle nuove scoperte scientifiche. Per questo AIRC finanzia ogni anno decine di Borse di Studio, con un programma in continuo e forte incremento. Beneficiari sono giovani ricercatori, laureati in medicina o altre discipline scientifiche, che presentino un progetto di ricerca da svolgersi presso istituti di ricerca oncologica italiani o esteri. La durata può essere annuale, biennale o triennale. A oggi AIRC ha destinato oltre 35 milioni di euro a borse di studio.
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“Ho scelto di aiutare la ricerca per contribuire a costruire un futuro libero dal cancro” Loretta Goggi, attrice e showgirl
Programmi ambiziosi per obiettivi ambiziosi. I programmi speciali 5 per mille Oltre 1,6 milioni di italiani, anno dopo anno, hanno scelto di destinare il proprio 5 per mille ad AIRC, consentendo così la nascita di 23 programmi speciali, studi all’avanguardia focalizzati sulla ricerca di nuove cure e di nuovi strumenti diagnostici. Una scelta che sta facendo la differenza nel rendere il cancro sempre più curabile. Nel 2009 e nel 2010 abbiamo potuto avviare due programmi innovativi con 14 progettualità, che tappa dopo tappa hanno prodotto risultati concreti al letto del paziente. E in risposta ai traguardi raggiunti, confidando nuovamente nella fiducia di tante persone, abbiamo dato il via nel 2018 e nel 2019 a 9 nuovi programmi speciali per lo studio delle metastasi, una sfida cruciale. Accelerator Award Accelerator Award, nato da una partnership fra AIRC, Cancer Research UK (CRUK) e la Fundación Científica - Asociación Española Contra el Cáncer (FC-AECC), ha l’obiettivo di accelerare la ricerca traslazionale presso i centri di ricerca dei tre Paesi, ampliando la rete internazionale di collaborazioni dei ricercatori sostenuti da AIRC. L’ampia portata dell’Accelerator Award sta consentendo a ricercatori di livello internazionale di istituire collaborazioni che non sarebbero state possibili senza questi fondi.
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Investiamo nel futuro della ricerca. IFOM, Istituto FIRC di Oncologia Molecolare La rivoluzione postgenomica, iniziata nel 2000 con il completamento delle operazioni di sequenziamento del genoma umano, implica un cambio paradigmatico nel modo di intendere il trattamento delle malattie che, come il cancro, hanno una radice al livello molecolare della vita. Si deve ancora lavorare molto, ma gli enormi progressi conseguiti dai ricercatori negli ultimi vent’anni hanno definito chiaramente la strada. L’esplorazione sistematica dei meccanismi elementari della cancerogenesi permette già oggi di delineare modalità terapeutiche fino a ieri impensabili. Stiamo ora usando la conoscenza delle proprietà strutturali e funzionali dei geni e dei loro prodotti, le proteine, per creare farmaci “intelligenti”, in grado di agire in maniera altamente selettiva – e quindi con scarsi effetti collaterali – su “bersagli molecolari” ben definiti. Per raggiungere queste mete, la Fondazione ha 18
deciso di concentrare sotto uno stesso tetto una selezione dei migliori ricercatori nei campi della biologia molecolare e cellulare, della chimica delle proteine, della biochimica cellulare, della genomica funzionale, della farmacogenomica. Uno sforzo scientifico e finanziario notevolissimo, ma AIRC se n’è fatta carico, reputandolo indispensabile per raccogliere le sfide che i continui progressi internazionali pongono alla ricerca oncologica del nostro Paese. Così nel 1998 ha costituito l’IFOM, Istituto FIRC di Oncologia Molecolare. L’Istituto ha lo scopo di svolgere e promuovere la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’oncologia molecolare, nelle sue prospettive di applicazione nella clinica, a beneficio dei pazienti oncologici. Ciò avviene grazie al trasferimento della conoscenza “dal laboratorio alla salute”, traducendo quanto scoperto in nuovi e sempre più efficaci strumenti diagnostici e terapeutici. A 14 anni dall’avvio del programma scientifico inaugurato nel 2000, l’IFOM è oggi un centro di ricerca competitivo a livello internazionale 19
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nel campo dell’oncologia molecolare e della genomica funzionale, un luogo dove gli scienziati possono ottenere risultati scientifici eccellenti sul piano internazionale grazie all’ambiente condiviso e alla disponibilità di strumenti d’avanguardia. Una volta consolidata la propria attività scientifica nell’ambito della ricerca di base, negli ultimi anni IFOM si è posto l’obiettivo di dare una forte spinta propulsiva alla ricerca traslazionale, per consentire un rapido trasferimento della conoscenza scientifica dal laboratorio alla pratica diagnostica e terapeutica. L’IFOM è organizzato intorno a due componenti strutturali: • un core tecnologico centralizzato in grado di offrire metodologie sperimentali avanzate nell’ambito delle discipline postgenomiche: si va dalle nanotecnologie ai sistemi di sequenziamento del DNA, alla bioinformatica, alla robotica, alla proteomica, all’immunologia, alle tecniche di imaging, alla patologia molecolare, allo studio degli organismi modello e alla biologia strutturale. Sono obiettivi del core tecnologico: • sviluppare gli aspetti tecnologici e culturali della genomica, applicata a problematiche oncologiche • sviluppare programmi scientifici propri e programmi collaborativi con le altre componenti dell’IFOM • una serie di programmi di ricerca fortemente centrati sullo sviluppo della postgenomica. Gli scienziati IFOM sono anche impegnati nello sviluppo e nella messa a punto di metodologie diagnostiche che, sempre sulla base di meccanismi molecolari del cancro, siano in grado di rivelare la presenza della malattia a stadi sempre più precoci e, pertanto, più facilmente curabili. 20
Proteomica funzionale, diretto da Angela Bachi Genomica dei tumori e terapie anticancro mirate, diretto da Alberto Bardelli Controllo della trascrizione durante lo sviluppo e nel cancro, diretto da Francesco Blasi Meccanismi di riparazione del DNA, diretto da Dana Branzei Immunologia molecolare e biologia dei linfomi, diretto da Stefano Casola Biologia quantitativa della divisione cellulare, diretto da Andrea Ciliberto Fisica statistica cellulare e genomica, diretto da Marco Cosentino Lagomarsino Metabolismo del DNA, diretto da Vincenzo Costanzo Risposta al danno al DNA e senescenza cellulare, diretto da Fabrizio d’Adda di Fagagna Il sistema vascolare del cancro, diretto da Elisabetta Dejana Segnalazione, microambiente tumorale e metabolismo cellulare, diretto da Giannino Del Sal Risposta allo stress da replicazione, diretto da Ylli Doksani Genomica Computazionale, diretto da Francesco Ferrari
Attualmente sono operativi presso l’IFOM i seguenti programmi di ricerca:
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programmi di ricerca IFOM Milano
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Integrità del genoma, diretto da Marco Foiani Meccano-oncologia, diretto da Nils Gauthier Metabolismo, epigenetica e tumore mammario, diretto da Kristina Havas Cavalletti Instabilità cromosomica, diretto da Makoto Hayashi presso l’Università di Kyoto Cellule staminali e rigenerazione dei tessuti, diretto da Colin Jamora Oncologia e longevità, diretto da Valter Longo Organizzazione spazio-temporale del nucleo, diretto da Paolo Maiuri Oncologia di precisione, diretto da Silvia Marsoni Instabilità genomica e riprogrammazione metabolica nell’invecchiamento, diretto da Pier Giorgio Mastroberardino Sviluppo di metodi analitici per la trascrizione del cancro, diretto da Yasuhiro Murakawa presso il JRL del Riken Oncologia molecolare e immunologia, diretto da Massimiliano Pagani Biologia dei tessuti e tumorigenesi, diretto da Stefano Piccolo Complessi molecolari e trasmissione del segnale, diretto da Simona Polo Meccanismi di migrazione delle cellule tumorali, diretto da Giorgio Scita Riprogrammazione metabolica nei tumori solidi, diretto da Claudio Vernieri
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“Ho deciso di disporre un lascito in favore di AIRC perché credo sia importante continuare a portare avanti le proprie idee anche quando non ci siamo più. Riservare una parte dei propri averi a favore delle cause in cui si crede non significa togliere qualcosa ai propri figli. Tutt’altro. Credo che in questo modo si lasci loro qualcosa in più: un esempio”
Lorenzo Casolo, sostenitore di AIRC
Ogni singolo contributo è determinante. Ecco come aiutarci Grazie alla ricerca, sono stati raggiunti risultati sempre più importanti e molte più persone oggi possono accedere a cure sempre più efficaci per diversi tipi di cancro. Molte, ma non tutte. Per questo motivo ogni contributo, piccolo o grande che sia, è determinante per garantire continuità al lavoro svolto, all’interno dei laboratori di tutta Italia, da oltre 5.000 ricercatori finanziati da AIRC, per far avanzare la ricerca e la cura sul cancro. Chi desidera sostenere la ricerca sul cancro con maggiore forza e lasciare un segno nel futuro, può scegliere di contribuire alla missione di AIRC attraverso quattro modalità speciali: • grandi donazioni libere o finalizzate al sostegno di progetti specifici come borse di studio, finanziamenti per giovani ricercatori e per ricercatori affermati, che possono anche essere intitolati alla memoria di una persona cara; • lasciti testamentari, in beni mobili o immobili; • polizze assicurative nominando AIRC come beneficiario; • donazioni immobiliari di abitazioni, terreni o immobili commerciali. Nell’ultima pagina di questa brochure sono presenti quattro brevi schede di approfondimento di queste modalità e tutti i riferimenti per mettersi in contatto diretto con gli uffici di AIRC. Un team dedicato è a disposizione per rispondere a ogni domanda specifica e per individuare la formula di donazione più adatta a tutti coloro che desiderano essere in prima linea nella realizzazione di un futuro libero dal cancro. Inoltre, sulla materia testamentaria, troverà maggiori informazioni all’interno della “Guida al Testamento”, un opuscolo, chiaro e aggiornato, che offre alcune prime informazioni sulla possibilità di sostenere la ricerca sul cancro attraverso un lascito testamentario.
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Viale Isonzo 25 - 20135 Milano - Tel.027797.1 c/c Postale 307272 - airc.it
Dicembre 2021
FONDAZIONE AIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO