3 minute read

L’arte contemporanea sbarca nel Salento Contemporary art in Salento

L’arte contemporanea sbarca nel Salento

Nel cuore del centro storico di Lecce hanno aperto i battenti i locali della Fondazione Biscozzi Rimbaud, che ospiterà mostre temporanee e una ricchissima esposizione permanente Contemporary art in Salento The Biscozzi Rimbaud Foundation in the heart of Lecce’s historic centre opens to host temporary exhibitions and a lavish permanent exhibition

Al piano terra le mo-

stre temporanee, come quella attualmente in corso sulle “opere bianche” di Angelo Savelli; al piano superiore l’esposizione permanente di una selezione delle magnifiche opere raccolte da Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud, sposi nella vita e appassionati collezionisti d’arte contemporanea. Queste, in estrema sintesi, le coordinate utili per una visita alla sede della Fondazione Biscozzi Rimbaud, nel centro storico di Lecce (piazzetta Baglivi 4). “Ho un debito di riconoscenza nei confronti della mia città: mi ha dato la sua bellezza e una base scolastica che mi ha consentito di proseguire gli studi a Milano”. Così diceva Luigi Biscozzi, famoso esperto di consulenza fiscale e tributaria, scomparso nel settembre del 2018; merito, dunque, della tenacia della moglie Dominique, presidente della Fondazione Biscozzi Rimbaud, il completamento e

The ground floor is earmarked for temporary exhibitions,

such as the current event dedicated to Angelo Savelli’s “white works”, while upstairs houses a permanent exhibition of a selection of the magnificent works collected by husband-andwife team Luigi Biscozzi and Dominique Rimbaud, passionate collectors of contemporary art.

by ANNA PARDI

This, in a nutshell, is what the Biscozzi Rimbaud Foundation in the historic centre of Lecce (Piazzetta Baglivi 4) has to offer. “I owe my native city a lot: it gave me its beauty and a sound education which launched me on my further studies in Milan” well-known tax expert Luigi Biscozzi, who passed away in September 2018, was fond of saying. The tenacity of his widow Dominique, who is president of the Biscozzi Rimbaud

l’apertura di questo spazio culturale, che ha l’ambizione di diventare un “centro delle arti” dedicato all’esplorazione e alla condivisione collettiva di opere riguardanti le arti visive, l’architettura, il cinema, la musica, la letteratura e il teatro. Di assoluto interesse, in particolare, l’esposizione delle opere dei coniugi Biscozzi, in cui si ritrovano i grandi nomi italiani e internazionali dell’arte del Novecento e in particolare degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. “Il percorso della collezione permanente – spiega Paolo Bolpagni, lo storico dell’arte a cui è stata affidata la direzione tecnico-scientifica della Fondazione e la cura della collezione – prevede un itinerario cronologico e per tipologie stilistico-formali di circa settanta opere: dalle origini del contemporaneo alla sezione sull’informale in Italia e in Europa, per passare poi al filone astratto-geometrico e cinetico-programmato, alla pittura analitica e, infine, alle ricerche che oltrepassano gli statuti tradizionali del quadro e della scultura”. Un percorso di visita che vuole essere molto leggibile e godibile, per un pubblico vasto ed eterogeneo. Un motivo in più per fermarsi in uno dei centri storici più incantevoli della nostra Penisola.

Insieme per sempre

Luigi Biscozzi e la moglie Dominique Rimbaud hanno sempre condiviso la passione per l’arte

Let no man put asunder

Luigi Biscozzi and his wife Dominique Rimbaud shared a passion for art La collezione Biscozzi Rimbaud annovera opere importanti di grandi nomi italiani e internazionali dell’arte del Novecento The Biscozzi Rimbaud collection includes important works by great Italian and international names in twentieth century art

Foundation, has seen the completion and opening of this cultural venue, which hopes to become a local hub for the visual arts, architecture, cinema, music, literature and theatre. The area dedicated to the art collected by the Biscozzis is particularly fascinating, with works by some of the greatest names in twentieth century Italian and international art, in preponderance from the fifties, sixties and seventies. “The permanent collection of about seventy works is organised in chronological order and grouped styles” explains Paolo Bolpagni, the art historian responsible for the technical-scientific direction of the Foundation and curating the collection. “It ranges from origins of contemporary art to a section on the informal movement in Italy and Europe before moving on to the abstract-geometric and kinetic-programmed genres, analytical painting and, finally, to experimental works which strive to go beyond the traditional canons of painting and sculpture.” An experience that aims to be both accessible and enjoyable for a broadly heterogeneous public. Yet another reason to visit one of Italy’s most enchanting historic centres.

This article is from: