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Giovanni Motta, benvenuti nella Crypto Art Giovanni Motta, welcome to Crypto Art

L’artista veronese, classe ’71, trasporta l’osservatore in un universo colorato, tra ricordi, bambini interiori e Cripto Arte, la nuova frontiera di un mercato in forte espansione Giovanni Motta, welcome to Crypto Art The colourful universe of a 50-year-old Verona-based artist channelling memories, our inner child and Crypto art. The new frontier of a flourishing market

Giovanni Motta, benvenuti nella Crypto Art by GIULIA DE LUCA

È in un assolato pome-

riggio di primavera che incontriamo Giovanni Motta a Parona (VR). Uno studio accogliente, luminoso, dai tratti moderni ed operosi, brulicante di schizzi, computer, disegni in corso di rifinitura, ceramiche e pezzi di stampe 3D. Il suo scopo è quello di essere come un Pascoli moderno, che mira a riportare in contatto l’adulto e il suo bambino interiore. Il tema dell’infanzia e della prima pubertà è per lui così caro da essere diventato il centro della sua arte. “Quel periodo della vita per me è come una nostalgia - dice Motta - ed è costituito da una serie di momenti che si amano profondamente, ormai lontani nel tempo, ma così forti da non voler passare nemmeno un secondo senza di loro”. Spinto da questa forza motrice, e guidato dalla meditazione, parte per un viaggio in cui tocca i luoghi della sua infanzia, rivive e recupera sensazioni. Così nascono le sue opere, così un oggetto “pop”, quotidiano assume un altro livello di significato, diventando porta per il mondo dell’artista, ma anche chiave che permette a noi, guar-

Arte e tecnologia

Due opere di Giovanni Motta: “Forgetting” (pagina a sinistra) e “Joe” (sotto)

Art & tecnology

Two works by Giovanni Motta: “Forgetting” (left page) and “Joe” (below)

It was a sunny April

afternoon when we met Giovanni Motta at his Parona base just outside Verona. His studio is bright and cosy, with a cuttingedge vibe overflowing with sketches, computers, unfinished works, ceramics and 3D prints. Motta aspires to be a modern Giovanni Pascoli, the famous Italian late 19th century poet, reclaiming the essential gap between adults and their inner child. The theme of childhood and early adolescence is one dear to Motta; so dear that it has become the fulcrum of his art. “That period of my life is really nostalgic” he remarks. “It comprises a series of moments you really love, however remote they might seem now, they’re still so keen you couldn’t bear to be without them for a single second.” Driven by this ethos, and guided by meditation, Giovanni has set off on a voyage of rediscovery of his childhood, reliving and reviving past sensations. This lies at the root of his works, where a seemingly humdrum pop object is endowed with another layer of meaning, a gateway into the world of the artist and at the same time a key, which allows us to access our own memories as we gaze at his paintings. “An explosion of joy, of mirth, of any strong feeling. Not from us adults, but from our inner child, released by the art. If I can achieve this, then my mission is complete.” For Giovanni Motta his character Jonny Boy encapsulates the very essence of what he is trying to do. Jonny Boy is the protagonist of many of his works, a little boy with an unvarying expression emblematic of the three dominating emotions that colour our approach to life: fear (a negative force), marvel (positive) and wonder (the vox media, which can be declined as either). Just like any self-respecting child, Giovanni is curious, avant-garde and forwardlooking. Technology is his companion on his artistic journey, the harbinger of fun and novelty. A polyhedric spirit by nature, Motta has made his mark in the world of computer

Giovanni Motta

Alla ricerca del bambino interiore Seeking your inner child

dando i suoi quadri, di accedere al nostro universo di ricordi personali. “Un’esplosione di gioia, una risata, un qualsiasi sentimento forte. Non siamo noi, in quanto adulti, a provarli, ma è il nostro bambino interiore che prende il sopravvento. Se riuscissi, con la mia arte, a mettere in contatto queste due realtà, ecco, la mia missione sarebbe compiuta”. Per Giovanni Motta tutto questo è incarnato nel suo Jonny Boy, il protagonista di molte delle sue opere. Un ragazzino ritratto sempre con la stessa espressione, che racchiude le tre grandi emozioni con cui ci si approccia alla vita: paura (forza negativa), meraviglia (positiva) e stupore (la vox media, che si può declinare in entrambi i modi). Come un bambino, Giovanni è curioso, all’avanguardia, sempre rivolto al futuro. Per lui la tecnologia è compagna dell’arte, poiché porta divertimento e novità. Spirito poliedrico, si è affermato nel mondo della computer grafica e della stampa 3D, tecniche con cui crea gran parte delle sue opere. “La vita dell’artista - confessa a Spazio Italia - è, tutto sommato, molto metodica. Certo, ci sono momenti intensi di ricerca e ispirazione, ma molte più numerose sono le parti tecniche. La progettazione comincia sempre al computer, poi ciò che creo può anche diventare disegno o pittura. Sono a cavallo tra questi due mondi.” Ma, da come gli si illuminano gli occhi quando parla, è chiaro quale senta più suo. Questa voglia di spingersi oltre lo ha anche portato a diventare, in meno di un anno, uno dei principali esponenti di Cripto Arte al mondo, sulla piattaforma SuperRare (www. superrare.co). “La Cripto Arte - spiega Motta - non è altro che la possibilità per un artista di mettere in commercio un’opera digitale, resa unica – e perciò collezionabile – grazie alla blockchain: un codice, che, una volta associato al file, gli mette la targa, lo certifica. Il file digitale prende il nome di nft (Not Fungible Token) e le opere vengono pagate in criptovaluta, nello specifico Ethereum”. Un nuovo movimento, dunque, impostato dagli Hackatao, coppia di artisti italiani, che si sta facendo strada, in maniera sempre più importante nel mondo dei collezionisti. Una crescita rapida, inattesa, anabolizzata dalla recente pandemia, che ha (purtroppo) messo un freno alle gallerie d’arte ed alle mostre, principali concorrenti della Cripto Arte. “Ciò che più mi entusiasma di questa sfida è l’essere entrato a far parte di un ambiente interamente online, costituito da persone che hanno voglia di collaborare, essere felici e indipendenti dai macrosistemi che ci governano. Ho incontrato gente splendida e sento che questo nuovo modo di creare avvicinerà molto di più artista e collezionista”. Con varie mostre in tutto il mondo (l’ultima inaugurata a Shangai questo aprile) e un successo sempre maggiore nell’universo online, Giovanni Motta è il segno di come passione, duro lavoro e un pizzico di follia ripaghino di fatiche e incertezze. Basta avere il coraggio di guardarsi dentro e riscoprire, con stupore, quel bambino interiore che fa capolino dietro i ricordi del passato. graphics and 3D printing, the techniques he uses to create the majority of his works. “An artist’s life is actually quite methodical” he confesses to Spazio Italia. Sure, there are those intense moments of research and inspiration, but far more of it is technical. I start my projects on a computer, then whatever I create can either come to fruition as a design or a painting. I’m on the cusp of the two mediums.” But from the way his eyes light up as he talks about it, it’s obvious which he prefers. This constant desire to push his boundaries has led Motta in less than a year to become one of the leading exponents of Cripto Art in the world on the SuperRare platform (www.superrare.co). “Cripto Arte is merely a way for artists to commercialise their digital art” explains Motta. “You use blockchain to render the work unique, and thus collectible. Once it’s associated with a specific file or code you’ve put a label on it, like a certificate. These digital files are called NFTs (Non Fungible Tokens) and the works are bought in cryptocurrency, in this specific case in Ethereum.” So a new movement, set up by the Italian artistic duo Hackatao, which is definitely creating waves among collectors. This unexpectedly rapid growth, spurred on by the recent pandemic, which has (unfortunately) clipped the wings of art galleries and exhibitions alike, the principal rivals of Cripto Art. “What I’m really excited about is the fact that the whole thing is online, it’s been built by people who want to work together, and be happily independent of the macro-systems that have ruled the roost up until now. I’ve met some really great people and I think that this new creative approach will bridge the gap far more between artists and collectors.” With various exhibitions all around the world to his credit – the latest opened in Shangai last April – and a growing success online, Giovanni Motta is a symbol of how passion, hard work and a dash of eccentricity can repay all the fatigue and uncertainty. All you need is the courage to take a long look in the mirror and discover all the wonder of that inner child behind your memories of the past.

Lavoro metodico

L’artista nel suo studio veronese

Methodical work

The artist in his studio in Verona

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