Airplanes 1_2019

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SOMMARIO 4

59esima STAGIONE ACROBATICA Da Rivolto parte ufficialmente la

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Ripercorriamo la Storia dell’acrobazia aerea in Italia fino alla nascita della PAN

25 minuti di esibizione per uno spettacolo che emoziona

nuova Stagione Acrobatica della PAN

NASCONO LE “FRECCE”

EMOZIONI IN VOLO

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FORMAZIONE 2019 Da “Pony 0” a “Pony 11”: la nuova Formazione PAN 2019 al completo

AIRPLANES Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma Direttore Editoriale: Alessio Piano Direttore: Alessandro Cornacchini cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Anno 13 - numero 1 - maggio 2019. Fotografie Aeronautica Militare Finito di stampare nel mese di aprile 2018 presso LitografTodi - Todi (Perugia) www.airplanesmagazine.it

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COME SI DIVENTA PILOTA PAN Una selezione particolare che tiene conto di molteplici fattori

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NOTIZIE AL VOLO La nuova rubrica che vi terrà informati sul panorama aeronautico nazionale ed internazionale

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CLUB “FRECCE TRICOLORI” I Club “Frecce Tricolori” rappresentano il cuore pulsante della PAN

Quando mi è stato proposto di entrare a far parte della squadra di Airplanes, ho accettato di buon grado, senza pensarci molto, convinto come sono della validità di questa iniziativa editoriale che ormai da più di un decennio “batte” le manifestazioni aeree sul territorio nazionale dove sono presenti le “Frecce Tricolori”. Sono convinto della validità di un prodotto che potrebbe sembrare anacronistico, vista la sua presentazione cartacea, ma che in realtà in modo moderno, agile e reattivo consente di riflettere, grazie alla persistenza dell’informazione che solo la carta stampata può dare, su di un mondo fantastico e fortemente emozionale ma anche carico di valori sani, di serietà professionale e di dedizione ad un’attività, quella del volo acrobatico, che assieme, all’audacia, l’abilità e al genio deve assolutamente coniugare l’impegno, il rigore, l’altruismo e la capacità di lavorare in gruppo. Sono doti che riscontriamo con facilità negli uomini dell’Aeronautica Militare, i principali protagonisti di queste pagine, che hanno sempre ben chiaro, qualunque cosa facciano, dove risiede il bene e dove il male, cosa si deve fare e cosa non, sempre per perseguire l’unico obiettivo: operare per il bene del Paese e dei suoi cittadini. Oggi inizia un’altra emozionante stagione di manifestazioni, che scatenerà entusiasmi e risveglierà l’orgoglio di appartenere a una Nazione che sa esprimere sintesi così elevate di capacità professionali e sentimenti sinceri. E noi siamo qui, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per raccontarvi l’espressione di un valore puro. Alessandro Cornacchini

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59esima STAGIONE ACROBATICA Parte da Rivolto, come ormai da tradizione, la nuova Stagione Acrobatica delle “Frecce Tricolori” che quest’anno prevede ben 18 esibizioni delle quali cinque all’estero. 4


FRECCE TRICOLORI

T

re… due… uno… via! È partita

di Tornado proveniente dal 154° Gruppo

nel 2019 tante le novità e gli

tano Alessio Ghersi, pilota di Eurofighter

la 59esima stagione della PAN; appuntamenti che vedranno le “Frecce Tricolori” in giro per

l’Italia e per il mondo. Partiamo dai cambia-

menti: come ogni anno il team acrobatico si rinnova, e per questa stagione c’è una novità veramente rilevante. “Pony 0” sarà il

Maggiore Gaetano Farina, che ha assunto

l’incarico di Comandante delle “Frecce” lo scorso 29 novembre. Interessanti novità in

due posizioni chiave della pattuglia: il ruolo di Capoformazione (“Pony 1”) e quello di

del 6° Stormo di Ghedi (Brescia), ed il Capi2000, proveniente dal IX Gruppo Caccia del 4° Stormo di Grosseto, che voleranno ri-

spettivamente con il numero 9 ed il numero 8 al loro esordio il 1° maggio a Rivolto. La stagione 2019 sarà ricca di impegni e si

aprirà con il Grado Air show del 5 maggio per chiudere il programma il 13 ottobre a Milano. 18 esibizioni in totale di cui 13

lungo tutto lo stivale e cinque all’estero (30 giugno Cazaux, Francia, 21 luglio Fairford, Regno Unito, 27 luglio Siauliai, Lituania, 4

Solista (“Pony 10”); durante la stagione

agosto Sliac, Repubblica Slovacca, 7 set-

Stefano Vit, già esperto Gregario della com-

come ormai da consuetudine, stenderà il tri-

volo le “Frecce Tricolori”; mentre il Capi-

estro ed eleganza. Insomma, tutto è pronto

acrobatica 2019 sarà, infatti, il Maggiore

pagine acrobatica nazionale, a guidare in

tembre Zeltweg, Austria) dove la PAN,

colore più lungo del mondo, simbolo di

tano Massimiliano Salvatore subentrerà al

per questo Air Show: i fan sono già schie-

nuovo Solista della PAN. A sostituire i piloti

le bandierine italiane già sventolano: che

entry: il Capitano Federico De Cecco, pilota

come sempre.

Capitano Filippo Barbero, diventando così il

che hanno lasciato la formazione due new

rati, le macchine fotografiche sono pronte e altro dire? Forza ragazzi, fateci sognare

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NASCONO LE “FRECCE”

L 6

a lunga tradizione dell’acrobazia

messe la Forza Armata decise di far nascere, a

anni 20 ed è strettamente legata alla

prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”. Era

aerea in Italia ha origini sul finire degli base di Campoformido. Agli inizi

degli anni 50 l’Aeronautica Militare

Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu

affatto casuale: a pochi chilometri dall’aeroporto

valutò la possibilità di costituire un reparto

friulano, il campo di volo di Campoformido

batico, con l’obiettivo di perfezionare la prepa-

dell’acrobazia italiana. Alla fine degli anni Venti

maturate in un campo del tutto particolare come

mandante del 1° Stormo Caccia, aveva intro-

espressamente dedicato all’addestramento acro-

(Udine) era considerato da tutti come la culla

razione dei piloti e non disperdere le esperienze

del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, co-

quello dell’acrobazia aerea. Con queste pre-

dotto l’acrobazia aerea come elemento


FRECCE TRICOLORI

1961

Nasce il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”

1963

Le “Frecce Tricolori” volano per la prima volta con i Fiat G-91

1982

Un nuovo cambio velivolo per la PAN: arrivano gli MB-339

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1989 fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti.

L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guada-

gnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia AeronauA Pieve di Soligo viene costituito il 1° Club “Frecce Tricolori”

tica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico

divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappre-

sentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e al-

1993

l’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa tradizione che venne ripresa solo nel 1952

quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino

Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla Forza Armata: i

“Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri”

furono le formazioni che meglio espressero negli Le “Frecce Tricolori” si esibiscono a Kuwait City

2015

anni 50 lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia

l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si

decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arriva-

rono, così, a Rivolto i primi sei piloti a bordo dei

CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo.

Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “PattuIl sorvolo delle “Frecce Tricolori” inaugura l’EXPO di Milano

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glia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di

due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

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EMOZIONI IN VOLO

“F

zioni nel cielo è uno spettacolo capace di

nente sicuramente più conosciuta e visibile.

donne, bambini e anziani; in ogni angolo del

altà, la sintesi delle capacità dei piloti e

recce Tricolori”, un

mento di più di 90 anni di acrobazia aerea. Il

pace di evocare

“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto

mito, un nome ca-

emozioni profonde

legate ai ricordi e ai

sogni di ognuno di noi. Vedere le loro evolucatturare l’attenzione di tutti: uomini e

Mondo. Ma le “Frecce Tricolori” fanno qualcosa in più delle manovre che eseguono nel cielo. In 25 minuti, tanto dura la loro esibi-

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313° Gruppo Addestramento Acrobatico

di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo,

Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la compo-

Le “Frecce Tricolori” rappresentano, in redegli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi

dieci velivoli di produzione italiana Alenia

zione, sintetizzano le capacità e l’ingegno

Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la

Paese. Questo fa la Pattuglia Acrobatica Na-

mondo. 18 le figure che danno vita a un’esi-

di un’istituzione militare e di un intero

più numerosa compagine acrobatica al

zionale grazie all’esperienza e all’addestra-

bizione che non dà tregua. Una delle pecu-


FRECCE TRICOLORI liarità, infatti, di questa armonia tutta trico-

lore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in

“apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la

“Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori”, imitata

molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche internazionali.

Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’”Alona”.

Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale.

Questo deriva dalla storia professionale di

ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica

Militare e il loro iter istituzionale e formativo

non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza

Armata. Ardimento, capacità, disciplina, af-

fiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato.

Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

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FORMAZIONE

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2019

FRECCE TRICOLORI

PONY O GAETANO FARINA

Magg. Pil. - Comandante

PONY 1 STEFANO VIT

Magg. Pil. - Capoformazione

PONY 2 ALFIO MAZZOCCOLI

Cap. Pil. - 1° Gregario Sinistro

PONY 3 EMANUELE SAVANI

Cap. Pil. - 1° Gregario Destro

PONY 4 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. - 2° Gregario Sinistro

PONY 5 GIULIO ZANLUNGO

Cap. Pil. - 2° Gregario Destro

PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. - 1° Fanalino

PONY 7 PIERLUIGI RASPA

Cap. Pil. - 3° Gregario Sinistro

PONY 8 ALESSIO GHERSI

Cap. Pil. - 3° Gregario destro

PONY 9 FEDERICO DE CECCO Cap. Pil. - 2° Fanalino

PONY 10 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. - Solista

PONY 11 FILIPPO BARBERO Cap. Pil.

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COME SI DIVENTA PILOTA PAN


FRECCE TRICOLORI

I

l meccanismo per entrare nella PAN

prevede una prima scrematura dei

candidati, segnalati dai vari gruppi di volo dell’Aeronautica Militare, messa in atto direttamente dal Comando

della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota.

Circa dieci candidati superano questa prima selezione e vengono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto: qui svolge la

decisiva fase “due”, condotta diret-

tamente dal team delle “Frecce Tri-

colori”. Devono portare a termine nel

migliore dei modi un volo con il co-

mandante, uno in coppia e uno con la

formazione completa.

Tuttavia la scelta finale non si basa esclusi-

vamente sull’abilità dimostrata in volo, ma

avviene soprattutto in base alle qualità ca-

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PRIMO PIANO ratteriali del candidato. I piloti selezionati,

durante il periodo più frenetico dell’attività

stente bagaglio d’esperienza accumulato

con i ritmi molto particolari della PAN.

infatti, sono già in possesso di un consi-

negli istituti di formazione e nei reparti operativi. È per questo che la valutazione e la scelta si basano su criteri differenti che

hanno a che fare con l’umiltà, la voglia di

mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la capacità di inserirsi velocemente nel

gruppo. Il profilo umano, innanzitutto, per-

ché fare parte di una pattuglia acrobatica è

come appartenere a una famiglia, e il contributo di ognuno è finalizzato al miglior risultato per tutti.

Il compito non semplice di “valutare” i futuri piloti della PAN spetta ai quattro piloti più anziani del “313°”: al capoformazione

“Pony 1”, al capo della seconda sezione “Pony 6”, al solista “Pony 10” e, ovvia-

mente, al comandante “Pony 0”, a cui spetta, chiaramente, la deci-

sione finale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione estiva in corso,

delle “Frecce” per confrontarsi da subito

Quando un nuovo pilota arriva in Pattuglia

ha un’esperienza di circa 4-5 anni di reparto operativo e una “combat readiness” ormai

consolidata. Tuttavia il tipo di attività che si svolge presso il 313° Gruppo è molto di-

verso dal volo in coppia o dalle formazioni

volate al Gruppo d’appartenenza o durante l’iter addestrativo per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare. Per questo mo-

tivo l’ingresso in Pattuglia dei nuovi arrivati avviene in modo piuttosto graduale: nel

corso della prima stagione estiva si vola il

più possibile “da passeggeri”, per osservare da vicino l’attività della formazione, impa-

rare a conoscere l’organizzazione delle trasferte e le diverse problematiche con le

quali confrontarsi, sia in Italia che all’estero. Questo primo avvicinamento consente ai

nuovi arrivati di familiarizzare con il mondo delle “Frecce”, in previsione del secondo

periodo, quello più intenso. Un anno pas-

sato in “Pattuglia” può essere suddiviso in

due grandi periodi che, impropriamente, si

possono definire come “stagione estiva” e “stagione invernale”. Quella invernale riguarda il periodo dell’addestra-

mento, mentre la cosiddetta stagione estiva include l’intero

periodo delle manifestazioni: dalla

sua apertura ufficiale, il primo mag-

gio, con la tradizionale esibizione

sulla base di Rivolto, ai primi giorni

di novembre.

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Giurano gli allievi dello Zodiaco V

«S

iete una Forza Armata con capacità operative uniche. Le istituzioni politiche hanno il dovere di sostenere la vostra eccellenza». Con queste parole l’On. Volpi, Sottosegretario di Stato alla Difesa, nel suo intervento durante il Giuramento del corso Zodiaco V, ha sottolineato l’importanza della scelta intrapresa dai giovani allievi. Rivolgendosi poi ai giurandi ha detto: «Fino a qualche minuto fa eravate italiani, oggi, e da ora in poi, dovete essere orgogliosamente italiani!». “Lo giuro!”. Questa la celebre frase urlata al cielo dai ragazzi dello Zodiaco. Così i giovani allievi hanno sigillato il loro impegno ad onorare gli ideali di lealtà, coraggio e senso del dovere, principi fondanti della Forza Armata. La solenne cerimonia del giuramento di fedeltà alla Patria si è svolta lo scorso 17 aprile sul Piazzale delle Medaglie d'Oro dell’Accademia

Aeronautica di Pozzuoli, alla presenza del già citato Sottosegretario Volpi, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, e del Comandante dell’Accademia Aeronautica, Generale di Brigata Aerea Enrico Degni. Presenti inoltre numerose autorità civili, militari e religiose ed i genitori dei giovani giurandi. Durante la cerimonia si è svolto anche il battesimo del Corso, momento in cui il gagliardetto, attraverso un ideale passaggio di consegne tra i padrini delle generazioni dei precedenti Corsi Zodiaco, è stato affidato al Capo Corso dello Zodiaco V. Con la consegna di questo gagliardetto si completa per la 5ª volta una generazione intera di corsi dell’Accademia. Entrambi i momenti sono stati accompagnati dal passaggio spettacolare della Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha disteso in cielo il suo tradizionale Tricolore.

Il 2° Stormo ospiterà la partenza di una Tappa del Giro d’Italia 2020

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er la prima volta nella storia del Giro d'Italia, una delle tappe partirà da un aeroporto militare. È Rivolto la base scelta, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare e della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Non una scelta casuale, in quanto per la base friulana sarà un anno importante: nel 2020 si celebrerà, infatti, anche la 60a stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”. Continua così la proficua collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Aeronautica Militare e il gruppo RCS Sport. Nell’ultimo decennio già due volte le “Frecce” hanno accompagnato il Giro d’Italia: nel 2009 durante il passaggio della corsa proprio sulla pista di Rivolto e nel 2014 quando la Corsa Rosa si è chiusa a Trieste.

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NOTIZIE AL VOLO

Esercitazione INIOHOS 2019

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al 27 marzo all’11 aprile sei F-35 del 32° Stormo e sei Tornado del 6° Stormo hanno partecipato all’esercitazione organizzata dalla Hellenic Air Force. La “INIOHOS”, nata negli anni Ottanta e dal 2005 svolta con cadenza annuale presso la base aerea di Andravida, in Grecia, ha visto accrescere considerevolmente il numero di nazioni partecipanti fino ad ospitare quest’anno gli assetti aerei di Israele, Emirati Arabi e Stati Uniti d’America, congiuntamente a quelli italiani e greci. L’Aeronautica Militare ha partecipato all’esercitazione con tre Tornado Interdiction-Strike (IDS), tre Tornado Electonic Combat Re-

connaissance (ECR), sei F-35 e circa 200 fra piloti, navigatori, personale tecnico e logistico. I velivoli italiani hanno effettuato 145 sortite per un totale di circa 250 ore di volo addestrativo. In particolare, gli equipaggi del 6° e del 32° Stormo hanno operato in uno scenario addestrativo complesso ed altamente realistico, con elevatissimo ritorno operativo. Di particolare rilevanza formativa, inoltre, è stata l’attività Air To Surface Integration (ATOSI) che ha visto l’impiego congiunto dei velivoli di 3a, 4a e 5a generazione, per affinare l’integrazione dei sistemi, utilizzando armamento inerte in aree di Poligono appositamente predisposte per l’attività addestrativa.


Stratolaunch, successo del primo volo dell'aereo più grande della storia

«È

stato un momento emozionante osservare di persona questo uccello maestoso spiccare il volo, vedere il sogno di Allen prendere vita davanti ai miei occhi». Sono queste le prime parole rilasciate da Jean Floyd presidente della società Stratolaunch che ha progettato e realizzato lo Stratolaunch, il velivolo più grande del mondo. A far diventare virale il video e le foto del primo volo, il “maiden flight”, dello scorso 14 aprile le dimensioni “impressionanti “ di questo aeroplano. Con un’apertura alare più grande di un campo di calcio, una volta e mezzo quella di un Airbus A380 giusto per fare un confronto, di 117 metri, una lunghezza di 73 metri, un’altezza di 15 metri il “nuovo” gigante ha staccato le ruote dalla pista dell’aeroporto del Mojave nel deserto della California. Ai

comandi Evan Thomas, pilota di F-16 con 28 anni di esperienza presso la U.S. Air Force che ha portato il velivolo fino a 17.000 piedi (5.182 metri) e a una velocità massima di 304 km/h grazie alla spinta di sei motori di un Boeing 747. «Un fantastico primo volo – ha agginto Floyd – che fa progredire la nostra missione di offrire un’alternativa flessibile a lancio dei razzi». Lo Stratolaunch infatti è stato realizzato per trasportare e sganciare un razzo vettore, che a sua volta trasporti un satellite. Questo metodo semplificherebbe di molto la messa in orbita di satelliti, perché far decollare un aereo è molto più facile, e quindi più conveniente, che lanciare un razzo. Al momento la società può contare solo su un solo cliente, Northtrop Grumman, che vorrebbe sfruttare l’aereo per inviare nello spazio il razzo Pegasus.


NOTIZIE AL VOLO

La PAN apre il Gran Premio di Formula E

S

ulle note dell’inno di Mameli intonato dalla Banda dell’Aeronautica Militare le Frecce Tricolori hanno dato il via al GEOX Rome E-Prix 2019, tappa del circuito Mondiale di Formula E, la competizione automobilistica, destinata a vetture monoposto spinte esclusivamente da motore elettrico. Ventidue le auto elettriche in competizione che hanno dato spettacolo lungo il circuito di gara di quasi tre chilometri: sport e tecnologia, ma anche musica e intrattenimento dove il pubblico presente ha potuto ammirare da vicino i bolidi e vivere la realtà virtuale dei simulatori di Formula E. L'Aeronautica Militare ha avuto il privilegio di aprire ufficialmente la kermesse sportiva con la propria Banda musicale sulle note dell'Inno di Mameli, al termine

del quale le “Frecce Tricolori” hanno sorvolato l'area della manifestazione stendendo nei cieli di Roma il tricolore più lungo del mondo. L'Arma Azzurra ha, inoltre, avuto a disposizione un'area espositiva dedicata nel Centro Congressi “La Nuvola”, dove con il proprio personale ha accolto i numerosi visitatori con un simulatore di volo ludico, uno stand info-point multimediale ed uno spazio dove i più giovani, grazie alla presenza degli schermidori del Centro Sportivo A.M. di Vigna di Valle, hanno potuto muovere i primi passi nella disciplina della scherma. Numerose le personalità che hanno visitato lo stand e che hanno provato l'ebbrezza di un volo sul simulatore ludico delle “Frecce Tricolori”, tra le quali il Sindaco di Roma Virginia Raggi.

Luca Parmitano è pronto a tornare sulla Stazione Spaziale Internazionale

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ancano ormai poche settimane prima che il T.Col. Luca Parmitano, pilota collaudatore dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’ESA, ritorni a bordo della ISS (International Space Station), questa volta da Comandante. A luglio, infatti, Luca e i suoi due colleghi della missione Beyond, il russo Alexander Skvortsov e lo statunitense Drew Morgan, arriveranno sulla Stazione spaziale dove rimarranno per poco meno di sei mesi. Per Luca si tratta della seconda esperienza fuori dell’atmosfera e anche in questa occasione sarà protagonista di una passeggiata spaziale, in gergo EVA (Extra Veichular Activity). Per lui e per l’Italia sarà un periodo ricco di soddisfazioni. La data della partenza è fissata per il 20 luglio, una data ricca di fascino per l’epopea spaziale visto che nello stesso giorno ma 50 anni prima Neil Armstrong e Buzz Aldrin muovevano i primi passi sulla Luna.

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CLUB “FRECCE TRICOLORI”

I Club “Frecce Tricolori” sono le associazioni ufficial-

mente riconosciute che raccolgono gli appassionati

della Pattuglia Acrobatica Nazionale presenti in Italia, in

Austria, Germania, Australia, Canada, Emirati Arabi

Uniti e Svizzera. Sempre presenti alle manifestazioni

aeree delle “Frecce Tricolori”, i Club collaborano con

straordinario entusiasmo a tutte le attività di benefi-

cenza delle quali la PAN si fa promotrice, contribuendo, in Italia ed all’estero, alla diffusione dei messaggi posi-

tivi e dei valori che le “Frecce Tricolori” rappresentano.

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