FORMAZIONE PAN 2020
Pony 0 – Ten. Col. Gaetano FARINA Pony 1 – Magg. Stefano VIT Pony 2 – Cap. Alfio MAZZOCCOLI Pony 3 – Cap. Federico DE CECCO Pony 4 – Cap. Pierluigi RASPA Pony 5 – Cap. Emanuele SAVANI Pony 6 – Cap. Franco Paolo MAROCCO Pony 7 – Cap. Oscar DEL DO' Pony 8 – Cap. Alessio GHERSI Pony 9 – Cap. Simone FANFARILLO Pony 10 – Magg. Massimiliano SALVATORE Pony 11 – Magg. Mattia BORTOLUZZI Pony 12 – Cap. Giulio ZANLUNGO
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SOMMARIO 4
60esima STAGIONE ACROBATICA Presentata la formazione PAN del
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COME SI DIVENTA PILOTA PAN Una selezione particolare che tiene conto di molteplici fattori
2020 e il logo della 60esima stagione acrobatica
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CALENDARIO 2020 Il nuovo calendario dell’A.M. per scoprire l’Italia vista dall’alto
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NASCONO LE “FRECCE” Ripercorriamo la Storia dell’acrobazia aerea in Italia fino alla nascita della PAN
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CONTINUA L’AVVENTURA DI ASTROLUCA L’astronauta italiano a poche settimane dal ritorno sulla Terra
AIRPLANES Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma Direttore Editoriale: Alessio Piano Direttore: Alessandro Cornacchini cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Anno 13 - numero 16 - dicembre 2019. Fotografie Aeronautica Militare Agenzia Responsabile nelle Comunicazioni e Pubblicità: Politalia Comunicazioni Istituzionali S.r.l. Via Felice Casati, 17 20124 Milano - Tel. 02.20204141 Finito di stampare nel mese di dicembre 2019 presso Arti Grafiche Picene s.r.l. - Pomezia (Roma) www.airplanesmagazine.it
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EMOZIONI IN VOLO 25 minuti di esibizione per uno spettacolo che emoziona
Quando mi è stato proposto di entrare a far parte della squadra di Airplanes, ho accettato di buon grado, senza pensarci molto, convinto come sono della validità di questa iniziativa editoriale che ormai da più di un decennio “batte” le manifestazioni aeree sul territorio nazionale dove sono presenti le “Frecce Tricolori”. Sono convinto della validità di un prodotto che potrebbe sembrare anacronistico, vista la sua presentazione cartacea, ma che in realtà in modo moderno, agile e reattivo consente di riflettere, grazie alla persistenza dell’informazione che solo la carta stampata può dare, su di un mondo fantastico e fortemente emozionale ma anche carico di valori sani, di serietà professionale e di dedizione ad un’attività, quella del volo acrobatico, che assieme, all’audacia, l’abilità e al genio deve assolutamente coniugare l’impegno, il rigore, l’altruismo e la capacità di lavorare in gruppo. Sono doti che riscontriamo con facilità negli uomini dell’Aeronautica Militare, i principali protagonisti di queste pagine, che hanno sempre ben chiaro, qualunque cosa facciano, dove risiede il bene e dove il male, cosa si deve fare e cosa non, sempre per perseguire l’unico obiettivo: operare per il bene del Paese e dei suoi cittadini. Oggi inizia un’altra emozionante stagione di manifestazioni, che scatenerà entusiasmi e risveglierà l’orgoglio di appartenere a una Nazione che sa esprimere sintesi così elevate di capacità professionali e sentimenti sinceri. E noi siamo qui, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per raccontarvi l’espressione di un valore puro. Alessandro Cornacchini
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PRESENTATA LA FORMAZIONE UFFICIALE DEL 2020 E IL LOGO DELLA 60ESIMA STAGIONE ACROBATICA
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C
i siamo, è tutto pronto per
iniziare la 60esima stagione
acrobatica delle “Frecce Tri-
colori”. Lo scorso 19 dicembre nella storica cornice
dell'hangar della Pattuglia Acrobatica Na-
zionale, alla presenza del Comandante delle Forze da Combattimento, Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, si è svolta la tradizionale serata di presentazione del Po-
ster e della Formazione delle “Frecce Tricolori”. L’evento rappresenta ormai un
appuntamento fisso del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, una speciale occa-
sione per rinnovare i consolidati legami con Autorità locali, Club “Frecce Tricolori”,
amici, familiari e appassionati che seguono
la PAN con costante affetto. Intervenuti alla serata anche il Presidente del Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, e il Vice
Presidente della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia, Dottor Riccardo Riccardi, a
simboleggiare la sempre più stretta sinergia tra le “Frecce Tricolori” ed il territorio. In
apertura è avvenuta l’attesa presentazione
del logo ufficiale della 60a stagione acrobatica: un simbolo che accompagnerà le
“Frecce” durante tutto il 2020, fino a culmi-
nare nella grande manifestazione aerea che, il 19 e 20 settembre, celebrerà, proprio sull'aeroporto di Rivolto, questo importante
traguardo. Durante l’evento, il Tenente Colonnello Gaetano Farina, Comandante del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico,
ha svelato la nuova formazione: saranno loro i protagonisti in volo che si esibiranno nel
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2020. Confermate le posizioni chiave di Capofor-
nado, proveniente dal 155° Gruppo del 6°
mente al Maggiore Stefano Vit e al Maggiore
con il numero 7 ed il numero 9.
mazione (Pony 1) e Solista (Pony 10) rispettiva-
Massimiliano Salvatore. Novità invece per un’al-
tra posizione chiave della Pattuglia: il ruolo di 1° Fanalino (Pony 6), ovvero il leader del “rom-
betto” dei velivoli della seconda sezione, è stato assegnato al Capitano Franco Paolo Marocco che subentra al Maggiore Mattia Bortoluzzi. Quest'ultimo e il Capitano Giulio Zanlungo, giunti al termine della loro permanenza alle
“Frecce Tricolori”, si occuperanno dell’addestramento acrobatico di questa nuova formazione,
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Stormo di Ghedi, che voleranno rispettivamente È arrivato, poi, il momento di svelare il poster
2020 delle “Frecce Tricolori”: l'immagine fotografica scelta quest’anno raffigura una formazione stretta di undici velivoli MB.339PAN
durante il trasferimento verso l’aeroporto di Fairford (UK) per la partecipazione al Royal International Air Tattoo; importante manifestazione
aerea durante la quale le “Frecce Tricolori” si
sono guadagnate un prestigioso riconoscimento come migliore pattuglia acrobatica straniera.
supervisionando le complesse fasi dell’addestra-
La prima copia del poster 2020 è stata conse-
Due i nuovi ingressi in formazione: il Capitano
313° Gruppo Addestramento Acrobatico a sim-
132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana (Treviso),
Anche quest’anno si è rinnovata la collabora-
mento invernale.
gnata al Generale Vittorio Cumin, decano del
Oscar del Do’, pilota di AMX proveniente dal
boleggiarne il forte legame con la tradizione.
e il Capitano Simone Fanfarillo, pilota di Tor-
zione tra Aeronautica Militare ed UNICEF avviata
nel 2015 quando le “Frecce Tricolori” vennero nominate testimonial; la tradizionale vendita
delle “pigotte”, bambole di pezza raffiguranti i
FORMAZIONE 2020
zando lembi delle vere tute di volo degli uo-
Pony 0 – Ten. Col. Gaetano FARINA
stata una ulteriore occasione benefica in una
Pony 2 – Cap. Alfio MAZZOCCOLI
meno fortunato. La serata è stata anche l’occa-
Pony 4 – Cap. Pierluigi RASPA
dono dal cielo”, promossa dall’Aeronautica in
Pony 6 – Cap. Franco Paolo MAROCCO
il centenario della Beata Vergine di Loreto
Pony 8 – Cap. Alessio GHERSI
raccolta di fondi che verrà promossa su tutto il
Pony 10 – Magg. Massimiliano SALVATORE
contributo degli uomini e delle donne del-
Pony 12 – Cap. Giulio ZANLUNGO
piloti della formazione 2020 e realizzate utilizmini della Pattuglia Acrobatica Nazionale, è
Pony 1 – Magg. Stefano VIT
serata all’insegna dell’attenzione verso chi è
Pony 3 – Cap. Federico DE CECCO
sione per ricordare l’iniziativa benefica “Un
Pony 5 – Cap. Emanuele SAVANI
concomitanza con l’anno giubilare indetto per
Pony 7 – Cap. Oscar DEL DO'
come Patrona di tutti gli aviatori: si tratta di una
Pony 9 – Cap. Simone FANFARILLO
territorio nazionale, a cominciare proprio dal
Pony 11 – Magg. Mattia BORTOLUZZI
l’Arma Azzurra, con lo scopo di sostenere tre strutture sanitarie pediatriche italiane.
n
7
CALENDARIO 2020
“L’ 8
Aeronautica Militare e il territorio”. È questo il tema del 2020 scelto
per rappresentare, at-
traverso scatti inediti, il
farlo in un modo originale. Visto che si trattava del calendario dell’Aeronautica Militare la visuale per fotografare i soggetti non poteva
che essere dall’alto, dal cielo, la dimensione
propria di ogni aviatore. Ecco allora che l’ae-
rapporto che lega la Forza Armata con il
roplano diventa l’elemento centrale di ogni
giosa e, di certo, non priva di difficoltà; come
messo di scattare le foto e il soggetto dello
paesaggi e monumenti e allo stesso tempo
rendere le foto uniche, fantastiche in alcuni
Paese più bello del Mondo. Una scelta corag-
scatto; è al tempo stesso il mezzo che ha per-
rappresentare un Paese così vario e ricco di
scatto stesso. Ma è lo sfondo, il contesto, a
prospettiva privilegiata, insieme ai velivoli militari che ogni giorno sono in volo per garantire la sicurezza dei cieli italiani ed assicurare una
vasta gamma di servizi alla collettività, dai tra-
sporti sanitari d’urgenza, alla ricerca e soccorso, all'intervento in caso di calamità. Grazie ad una APP, il calendario, uno dei tanti prodotti editoriali realizzati dalla Rivista Aeronautica, si trasforma in un viaggio interattivo attraverso
le bellezze del Paese grazie ai video che poscasi, in grado di rapire lo sguardo di quanti
hanno visto quel paesaggio, quel monumento
milioni di volte ma mai da quella prospettiva. Le location scelte spaziano dalla Val D’Aosta alla
Sicilia, dalle Marche al Friuli, dal Veneto alla Puglia. Le tante realtà italiane raccontate attraverso i propri simboli come il Tempio di
Segesta nella Valle dei Templi di Agrigento, la Mole di Torino, Piazza dei Miracoli di Pisa o il
Colosseo della Città Eterna. Il Calendario 2020 dell’Aeronautica Militare è qualcosa di più di
una semplice raccolta fotografica fatta da una
sono essere visti inquadrando le foto del calendario stesso. Un percorso tra bellezze naturali, monumenti e città, un omaggio all’Italia e un
modo per sottolineare lo speciale rapporto tra il territorio e tutti i Reparti dell'Aeronautica Militare che, con il proprio patrimonio di valori e
competenze, costituiscono la presenza viva e attiva della Forza Armata lungo tutta la Penisola, da Plateau Rosà, in Valle d’Aosta, all’isola di Lampedusa. Un’Aeronautica Militare che lo
stesso Capo di Stato Maggiore, Generale di
Squadra Aerea Alberto Rosso, definisce come «risorsa strategica e capillare, che opera per la
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gente e con la gente e sulla quale ogni comunità sa di poter contare in ogni circostanza». Un volo che idealmente inizia da Loreto, luogo
al quale l’Aeronautica Militare è legata con devozione e che assume nel 2020 un significato
particolare, nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale “Patrona degli Aeronauti”, ricorrenza che la Forza Armata ri-
corderà per l’intero anno con eventi e attività in tutte le regioni.
Proprio per questo si è scelto il 10 dicembre,
giorno della Madonna di Loreto, per presentare il nuovo calendario presso la suggestiva
cornice dell'Auditorium Parco della Musica di
dai solisti del Coro Petrassi, nel corso del quale è stato presentato anche il progetto benefico “Un dono dal cielo” associato al Calendario
2020. «Una giornata molto cara all'Aeronautica
Militare – ha spiegato il Capo di Stato Maggiore dell'A.M., Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso – che abbiamo aperto stamattina con
la messa solenne in Santa Maria Maggiore e che stasera chiudiamo qui, in questa splendida serata, legando insieme tre elementi distinti con un unico fil rouge, quello della solidarietà. Le celebrazioni per il centenario della nostra Patrona, la presentazione del calendario dell’Aeronautica
Roma. “Volando tra le Stelle”, questo il nome
Militare 2020 ed il lancio di una raccolta fondi di
dotto dalla giornalista RAI Valentina Bisti ed ac-
concreto della passione e della generosità del
dello spettacolo teatrale di circa due ore concompagnato dalle note
10
della Banda Musicale dell'Aeronautica Militare e
beneficienza – ha concluso – sono il segno più personale della Forza Armata verso chi è meno
fortunato di noi». Tra gli ospiti “d’eccezione”
mune la solidarietà. Tutte le iniziative, gli eventi
tare Luca Parmitano che, attraverso un breve
anche parte del ricavato dalle vendite del Ca-
anche il Colonnello Pilota dell'Aeronautica Milivideo realizzato dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) di cui è Comandante dallo scorso
ottobre, ha voluto unirsi virtualmente ai festeggiamenti della Forza Armata. Un 2020, come
già detto, ricco di avvenimenti importanti, tra
cui i 100 anni dello storico volo Roma-Tokyo di
Arturo Ferrarin e Guido Masiero a bordo di due
biplani SVA, un’impresa che ancora oggi rimane tra le più straordinarie della storia dell’Avia-
zione, nonché la 60ª Stagione Acrobatica delle
“Frecce Tricolori”, che accoglierà sull’aeroporto militare di Rivolto nel mese di settembre centinaia di migliaia di appassionati del mondo del
volo. Un anno che avrà come denominatore co-
e le principali manifestazioni della F.A. – tra cui lendario, da oggi disponibile presso il punto
vendita promozionale di Palazzo Aeronautica a
Roma e on-line sulla vetrina Amazon dell’Aero-
nautica Militare – andranno, infatti, a supportare il progetto benefico “Un dono dal cielo”, promosso in collaborazione con l’Associazione
Arma Aeronautica, in sostegno degli ospedali
pediatrici Gaslini di Genova, Santobono Pausilipon di Napoli e Bambino Gesù di Roma con
beni strumentali pediatrici. È stata, inoltre, promossa tra tutto il personale della Forza Armata
una raccolta fondi su base volontaria tesa a de-
volvere il corrispettivo di una o più ore di lavoro all’iniziativa.
n
11
Continua l’avventura di
AstroLuca
G
li ultimi mesi dell’anno sono
stati particolarmente intensi per Luca Parmitano, Colonnello dell’Aeronautica Mili-
tare e Astronauta dell’ESA,
dallo scorso luglio a bordo della Stazione
sono qui è grazie all’educazione che ho avuto all’Accademia e a tutti quelli che hanno partecipato alla mia educazione. Non vedo l’ora – ha poi concluso – di mettermi al lavoro e farò del mio meglio per essere al
Spaziale Internazionale nell’ambito della mis-
vostro servizio e meritarmi questo onore».
ottobre c’è stato il passaggio di consegna
tratta di un grande traguardo reso possibile
sione Beyond. Ma partiamo con ordine. A
Per l’astronauta dell’Aeronautica Militare si
con il suo amico e collega, il russo Aleksey
dopo un lungo addestramento che lo ha
Ovchinin, che ha ceduto lo “scettro” della
portato nel giro di pochi anni alla seconda
ricoprire questo prestigioso incarico. «Sono
nauti è proseguita a bordo della ISS con i
ISS all’astronauta siciliano, il primo italiano a grato per essere stato scelto come comandante e grato al mio Paese – ha detto Par-
mitano in collegamento con la Terra durante la cerimonia di passaggio di consegne dopo
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aver ringraziato il collega russo – perché se
missione nello Spazio. L’attività degli astroritmi serrati che ogni missione spaziale im-
pone per poter conseguire gli ambiziosi traguardi scientifici. Tra gli obiettivi della
squadra della Beyond c’era la riparazione
del sistema AMS-02 (Alpha Magnetic Spectro-
l’AMS, in cui non tutti credevano – ha com-
sulla ISS. Un’attività tutt’altro che semplice
esplorazione dell’Agenzia Spaziale Europea
meter), il cacciatore di antimateria montato
visto che ha richiesto tre EVA (Extra-Veichular Activity) le passeggiate spaziali che consen-
tono agli astronauti di riparare e manutenere la propria “casa” nello Spazio. Nella terza e
decisiva EVA Luca Parmitano è rimasto appeso per ore al braccio robotico della Stazione Spa-
mentato Bernardo Patti, capo del Gruppo di (Esa) – si è rivelata un grande successo». Una volta montata la nuova pompa Parmitano e il
suo collega a stelle e strisce hanno dovuto ricollegare i tubi che portavano l’anidride car-
bonica al sistema, dei “grandi cannoli siciliani” come li hanno chiamati i commentatori della
ziale Internazionale per sostituire la pompa di
NASA durante la diretta televisiva della deli-
pinze e nastri adesivi per installare il nuovo si-
della Stazione Spaziale non ci sono solo deli-
raffreddamento maneggiando chiavi inglesi,
stema di raffreddamento, destreggiandosi tra
cata missione spaziale. Per il Comandante
catissime attività manutentive ed esperimenti
fili e tubi con il supporto del collega ameri-
scinetifici perché a riempire le giornate in or-
clusa dopo sei ore, in anticipo sulla tabella di
vulgazione e promozione di qunato l’umanità
cano Andrew Morgan. L’operazione si è con-
bita intorno alla Terra ci sono le attività di di-
marcia, dimostrando che «la riparazione del-
sta facendo al di fuori della sfera terrestre.
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Ecco allora l’Astronauta dell’ESA impegnato in collegamenti con le scuole per stimolare
l’interesse degli studenti per lo Spazio, con la conferenza sul clima di Madrid in cui ha portato la sua testimonianza di come da
fuori la Terra appaia fortemente condizio-
nata dalle attività umane o con gli ospedali per portare un sorriso e un momento di
gioia ai piccoli ammalati. Nelle sue ultime
apparizioni del 2019 quella vestito da Babbo Natale per il collegamento con i piccoli
ospiti del Bambino Gesù di Roma. Flut-
tuando all’interno della ISS, Parmitano ha
mostrato ai bambini la Terra vista dallo Spa-
zio. Per loro, però, l’emozione di quella vista è stata subito vinta dalla curiosità e l’Astro-
nauta è stato “travolto” dalle domande dei
piccoli che volevano sapere come si vive gallengiando al di fuori della Terra. Non potevano mancare le domande sui regali di
Natale; «Babbo Natale può arrivare ovunque perché ha delle renne che volano anche se non è facile acchiapparci», ha detto Parmitano ricordando che la ISS viaggia a più di
28.000 chilometri all’ora. Ma ha anche detto di confidare nella capacità delle renne di ac-
ciuffarlo nello Spazio indicando sei calze per i regali (tanti sono gli astronauti e i cosmo-
nauti attualmente in orbita) e un minialbero. Un’attività a 360° che ha fatto di AstroLuca un
ambasciatore del talento e
delle capacità dell’Italia
come gli ha riconosciuto il
Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, nel tradizio-
nale messaggio di fine anno.
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«Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini
siste nella possibilità di avere sempre qualcosa
delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a
da raggiungere. È questo l’augurio che
tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, ope-
rivolgo a tutti voi!».
rano a beneficio della Repubblica e di tutti noi
Le parole del Presidente della Repubblica non
cittadini. Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della
Stazione Spaziale Internazionale – impegnato
poteva che far piacere all’astronauta italiano
che in un tweet lo ha ringraziato sottolineando che «il suo augurio è per me sprone a fare me-
nella frontiera avanzata della ricerca nello spa-
glio, a dare di più. Responsabilità, Fiducia,
zio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti.
Speranza: non sono solo parole. Per chi è al
Da lassù, da quella navicella, come mi ha
servizio della comunità sono stile di vita,
detto quando ci siamo collegati,
azione quotidiana».
avverte quanto appaiano incomprensibili e dis-
Per poterlo riavere sulla Terra bisognerà
sennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza con-
aspettare febbraio, quando la sua missione e quella del suo equipaggio terminerà. Senza
dubbio per lui e per l’Italia dello Spazio il 2019 è stato un anno memorabile.
n
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COME SI DIVENTA PILOTA PAN 16
FRECCE TRICOLORI
I
l meccanismo per entrare nella PAN prevede una prima scrematura dei candidati, segnalati dai vari gruppi di volo
dell’Aeronautica Militare, messa in atto direttamente dal Comando della Squa-
dra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota.
Circa dieci candidati superano questa
prima selezione e vengono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una setti-
mana a Rivolto: qui svolge la decisiva
fase “due”, condotta direttamente dal
team delle “Frecce Tricolori”. Devono
portare a termine nel migliore dei modi
un volo con il comandante, uno in coppia
e uno con la formazione completa.
Tuttavia la scelta finale non si basa esclusivamente sull’abilità dimostrata in volo, ma avviene soprattutto in base alle qualità
caratteriali del candidato. I piloti selezionati,
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infatti, sono già in possesso di un consi-
dell’attività delle “Frecce” per confrontarsi
negli istituti di formazione e nei reparti ope-
PAN. Quando un nuovo pilota arriva in Pat-
pubblicità stente bagaglio d’esperienza accumulato
rativi. È per questo che la valutazione e la scelta si basano su criteri differenti che
hanno a che fare con l’umiltà, la voglia di
mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la capacità di inserirsi velocemente nel
gruppo. Il profilo umano, innanzitutto, per-
ché fare parte di una pattuglia acrobatica è
come appartenere a una famiglia, e il contributo di ognuno è finalizzato al miglior risultato per tutti.
Il compito non semplice di “valutare” i futuri piloti della PAN spetta ai quattro piloti più anziani del “313°”: al capoformazione
da subito con i ritmi molto particolari della tuglia ha un’esperienza di circa 4-5 anni di
reparto operativo e una “combat readiness” ormai consolidata. Tuttavia il tipo di attività
che si svolge presso il 313° Gruppo è molto
diverso dal volo in coppia o dalle formazioni volate al Gruppo d’appartenenza o durante l’iter addestrativo per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare.
Per questo motivo l’ingresso in Pattuglia dei
nuovi arrivati avviene in modo piuttosto graduale: nel corso della prima stagione estiva si vola il più possibile “da passeggeri”, per osservare da vicino l’attività della forma-
“Pony 1”, al capo della seconda sezione
zione, imparare a conoscere l’organizza-
mente, al comandante “Pony 0”, a cui
problematiche con le quali confrontarsi, sia
“Pony 6”, al solista “Pony 10” e, ovvia-
spetta, chiaramente, la decisione fi-
nale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione
estiva in corso, durante il periodo più frenetico
zione delle trasferte e le diverse
in Italia che all’estero. Questo primo avvicinamento consente ai nuovi arrivati di familiarizzare con il mondo delle “Frecce”, in
previsione del secondo periodo, quello più
intenso. Un anno passato in “Pattuglia” può essere suddiviso in due grandi periodi che, impropriamente, si possono definire come “stagione estiva” e “stagione invernale”.
Quella invernale riguarda il periodo del-
l’addestramento, mentre la cosiddetta stagione estiva include l’intero pe-
riodo delle manifestazioni: dalla sua apertura ufficiale, il primo maggio,
con la tradizionale esibizione sulla
base di Rivolto, ai primi giorni di
novembre.
n
11 19
EMOZIONI IN VOLO
“F
zioni nel cielo è uno spettacolo capace di
nente sicuramente più conosciuta e visibile.
donne, bambini e anziani; in ogni angolo del
altà, la sintesi delle capacità dei piloti e
recce Tricolori”, un
mento di più di 90 anni di acrobazia aerea. Il
pace di evocare
“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto
mito, un nome ca-
emozioni profonde
legate ai ricordi e ai
sogni di ognuno di noi. Vedere le loro evolucatturare l’attenzione di tutti: uomini e
Mondo. Ma le “Frecce Tricolori” fanno qualcosa in più delle manovre che eseguono nel
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313° Gruppo Addestramento Acrobatico
di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo,
Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la compo-
Le “Frecce Tricolori” rappresentano, in redegli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi
cielo. In 25 minuti, tanto dura la loro esibi-
dieci velivoli di produzione italiana Alenia
di un’istituzione militare e di un intero
più numerosa compagine acrobatica al
zionale grazie all’esperienza e all’addestra-
bizione che non dà tregua. Una delle pecu-
zione, sintetizzano le capacità e l’ingegno
Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la
Paese. Questo fa la Pattuglia Acrobatica Na-
mondo. 18 le figure che danno vita a un’esi-
FRECCE TRICOLORI liarità, infatti, di questa armonia tutta trico-
lore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in
“apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la
“Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori”, imitata
molto, replicata mai, da tutte le formazioni
acrobatiche internazionali.
Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’”Alona”.
Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale.
Questo deriva dalla storia professionale di
ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica
Militare e il loro iter istituzionale e formativo
non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza
Armata. Ardimento, capacità, disciplina, af-
fiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato.
Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
n
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NASCONO LE “FRECCE”
L 22
a lunga tradizione dell’acrobazia
messe la Forza Armata decise di far nascere, a
anni 20 ed è strettamente legata alla
prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”.
aerea in Italia ha origini sul finire degli base di Campoformido. Agli inizi
degli anni 50 l’Aeronautica Militare
Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la Era il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu affatto casuale: a pochi chilometri dall’aero-
valutò la possibilità di costituire un reparto
porto friulano, il campo di volo di Campoformido
batico, con l’obiettivo di perfezionare la prepa-
dell’acrobazia italiana. Alla fine degli anni Venti
maturate in un campo del tutto particolare come
mandante del 1° Stormo Caccia, aveva intro-
espressamente dedicato all’addestramento acro-
(Udine) era considerato da tutti come la culla
razione dei piloti e non disperdere le esperienze
del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, co-
quello dell’acrobazia aerea. Con queste pre-
dotto l’acrobazia aerea come elemento
1961
Nasce il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”
1963
Le “Frecce Tricolori” volano per la prima volta con i Fiat G-91
1982
Un nuovo cambio velivolo per la PAN: arrivano gli MB-339
23
1989 fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti.
L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guada-
gnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia AeronauA Pieve di Soligo viene costituito il 1° Club “Frecce Tricolori”
1993
tica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico
divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappresentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e al-
l’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa
tradizione che venne ripresa solo nel 1952
quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino
Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla Forza Armata: i
“Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri”
furono le formazioni che meglio espressero negli Le “Frecce Tricolori” si esibiscono a Kuwait City
2015
anni 50 lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia
l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si
decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arriva-
rono, così, a Rivolto i primi sei piloti a bordo dei
CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in
Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo.
Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “PattuIl sorvolo delle “Frecce Tricolori” inaugura l’EXPO di Milano
24
glia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di
due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
n
LA PAN SORVOLA L’ALTA BADIA PER LA COPPA DEL MONDO DI SCI Ultimo appuntamento del 2019 per la Pattuglia Acrobatica Nazionale
U
ltimo appuntamento del 2019
mozzafiato, tra le maestose vette dolomitiche,
scorso 22 dicembre, hanno ef-
tuato l'ultimo sorvolo della 59a stagione acro-
per le “Frecce Tricolori”, che lo fettuato un entusiasmante sor-
volo sui cieli dell’Alta Badia. Le
“Frecce” tornano a sorvolare questa splen-
dida località delle Dolomiti in occasione di una delle tappe italiane della Coppa del Mondo di Sci Alpino. I velivoli MB.339PAN della Pattu-
glia Acrobatica Nazionale hanno steso sul tra-
guardo dello slalom gigante, sulla Gran Risa a La Villa, il verde, il bianco e il rosso della Bandiera italiana al termine delle due manche,
poco prima della premiazione. In uno scenario
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la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha effet-
batica. Preparazione, velocità e tecnologia
sono solo alcuni degli elementi che accomu-
nano gli atleti dello sci alpino ed il personale
dell’Aeronautica Militare. Un ultimo appunta-
mento per suggellare una stagione acrobatica ricca di successi che ha visto impegnate le
“Frecce Tricolori” in numerosi appuntamenti
sia in Italia che all’estero portando il Tricolore, il made in Italy e l’eccellenza italiana nel
mondo. Ora è tutto pronto per la tanto attesa 60esima Stagione Acrobatica!
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