Airplanes 15-2019

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PROGRAMMA DOMENICA 13 OTTOBRE NEOS AIR

LUCA SALVADORI

BOEING - B787

CAP21 DS

AERO CLUB MILANO

DARIO COSTA + MIRKO FLAIM

PIPER PA 34

ZVIKO EDGE540 + ELICOTTERO BOLKOVV 105

SALVADORI – UBOLDI

MATTEO BARBATO

CAP10

EXTRA 300

FRANCESCO ADORISIO

LEGENDTEAM

CAP 21

T346-MC39-S208-M32 S260-TEXAN T6-FIAT G46

BLUE VOLTIGE + WE FLY

CASTOR FANTOBA

VARI GYULA

SUKHOI 31

YAK 52

ALITALIA

LEONARDO SPA

AIRBUS - A32O

M345 - M346

ELICOTTERO SAR 15° STORMO AM

WING WALKER

HH-139 DEMOSAR

BOEING STEARMAN ST75

AERONAUTICA MILITARE

ANDREA PESENATO

AMX + C130J

CAP 23

F35 + F2000 + A319

FLY TEAM ROMA

TORNADO + C130J

TECNAM P2002 SIERRA

PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE


AD ALI SPIEGATE IN CIELO E NELLA VITA

È

con emozione mista a soddisfazione e orgoglio che affido a queste righe, perché giunga sino a voi, la più calorosa accoglienza al Milano Linate International Air Show 2019: la manifestazione dedicata al volo e alla cultura del volo protagonista nei cieli di Linate in questo fine settimana di ottobre. Benvenuti e grazie di essere qui da parte di tutto l’Aero Club Milano e da parte mia. In questi mesi abbiamo lavorato intensamente per creare un airshow con un programma speciale, realizzato in condizioni difficilmente ripetibili (praticamente in città!) e capace di celebrare un momento importante per Milano: la riapertura della neo-ristrutturata aerostazione cittadina. Un appuntamento memorabile che porta a volare nei cieli milanesi prestigiose pattuglie aeree e performer italiani ed europei, campioni nelle loro specialità acrobatiche. Una strabiliante schiera di presenze e

formazioni internazionali tra le quali la Pattuglia Acrobatica Nazionale, uno dei simboli del nostro Paese, meglio conosciuta come le Frecce Tricolori, che dopo molti anni – l’ultima esibizione risale agli anni Sessanta – tornano a esibirsi nei cieli di Milano con un programma esteso di figure, evoluzioni, acrobazie. Mi piace pensare che tra le bambine e i bambini che in questi giorni ammirano con il naso incollato alle nuvole lo straordinario programma di questo storico airshow, vi siano i ragazzi che tra qualche anno si iscriveranno alla nostra Scuola di volo, diventeranno i piloti di domani e planeranno sulla vita ad ali spiegate, cittadini di un mondo senza confini. Capaci di stare in perfetto equilibrio tra regole e libertà per un futuro limpido e infinito come il cielo. Grazie. Antonio Giuffrida Presidente Aero Club Milano

L’

Aero Club Milano, nasce nel 1926 come sezione dell’Automobile

Club Milano e ha sede nell'aeroporto Franco Bordoni Bisleri di Bresso

che conserva storia, strutture e sapere di un luogo che, da oltre 90

anni, insegna a volare e diffonde la cultura del volo. L’Aero Club Milano, infatti, con la propria scuola di volo forma piloti da turismo e piloti professioni-

sti, molti dei quali sono Comandanti e Copiloti in compagnie aeree europee ed extraeuropee. Negli anni, si èdistinto come punto di riferimento per i piloti e gli appassionati milanesi del volo, oggi conta oltre 300 soci e 20 aeroplani ed ètra le più prestigiose e attive associazioni aeronautiche d’Europa.

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SOMMARIO 4

TRADIZIONE E RINNOVAMENTO IL personale e i mezzi dell’A.M. di

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oggi sono il frutto dell’evoluzione di uno strumento di difesa che si è adeguato ai tempi

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A DIFESA DEI CIELI ISLANDESI Una selezione particolare che tiene

L’A.M. AL LINATE AIR SHOW I velivoli di punta dell’Aeronautica Militare tra i protagonisti dell’air show

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VOLANDIA Alla scoperta del museo aeronautico del Nord Italia

conto di molteplici fattori

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A TU PER TU CON LUCA PARMITANO Dal 2 ottobre Parmitano, pilota dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’ESA, è il nuovo comandante della Stazione Spaziale Internazionale

AIRPLANES Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma Direttore Editoriale: Alessio Piano Direttore: Alessandro Cornacchini cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Anno 13 - numero 15 - ottobre 2019. Fotografie Aeronautica Militare Agenzia Responsabile nelle Comunicazioni e Pubblicità: Politalia Comunicazioni Istituzionali S.r.l. Via Felice Casati, 17 20124 Milano - Tel. 02.20204141 Finito di stampare nel mese di settembre 2019 presso Arti Grafiche Picene s.r.l. - Pomezia (Roma) www.airplanesmagazine.it

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NOTIZIE AL VOLO La nuova rubrica che vi terrà informati sul panorama aeronautico nazionale ed internazionale

Quando mi è stato proposto di entrare a far parte della squadra di Airplanes, ho accettato di buon grado, senza pensarci molto, convinto come sono della validità di questa iniziativa editoriale che ormai da più di un decennio “batte” le manifestazioni aeree sul territorio nazionale dove sono presenti le “Frecce Tricolori”. Sono convinto della validità di un prodotto che potrebbe sembrare anacronistico, vista la sua presentazione cartacea, ma che in realtà in modo moderno, agile e reattivo consente di riflettere, grazie alla persistenza dell’informazione che solo la carta stampata può dare, su di un mondo fantastico e fortemente emozionale ma anche carico di valori sani, di serietà professionale e di dedizione ad un’attività, quella del volo acrobatico, che assieme, all’audacia, l’abilità e al genio deve assolutamente coniugare l’impegno, il rigore, l’altruismo e la capacità di lavorare in gruppo. Sono doti che riscontriamo con facilità negli uomini dell’Aeronautica Militare, i principali protagonisti di queste pagine, che hanno sempre ben chiaro, qualunque cosa facciano, dove risiede il bene e dove il male, cosa si deve fare e cosa non, sempre per perseguire l’unico obiettivo: operare per il bene del Paese e dei suoi cittadini. Oggi inizia un’altra emozionante stagione di manifestazioni, che scatenerà entusiasmi e risveglierà l’orgoglio di appartenere a una Nazione che sa esprimere sintesi così elevate di capacità professionali e sentimenti sinceri. E noi siamo qui, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per raccontarvi l’espressione di un valore puro. Alessandro Cornacchini

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TRADIZIONE E RINNOVAMENTO Alessandro Cornacchini

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L’

Aeronautica Militare è una delle

quattro Forze Armate dello Stato. Insieme con Esercito, Marina e Carabi-

nieri costituisce lo strumento di

difesa del Paese. Il dispositivo cioè

che garantisce quella cornice di sicurezza, in Italia

e all’estero, indispensabile al tranquillo svolgi-

mento della vita di tutti i giorni, nel rispetto di

quei principi di libertà, democrazia, salvaguardia

assoluta dei diritti e della dignità dell’individuo, che sono i fondamenti connotativi della nostra

identità nazionale. L’Aeronautica Militare ha il

compito principale di difendere lo spazio aereo italiano da qualunque violazione, prevenedo e

neutralizzando gli eventuali pericoli provenienti

dal cielo, ma non solo, ha anche il compito di of-

frire il supporto alle missioni al fuori dai confini nazionali, alle missioni umanitarie e di provvedere al soccorso aereo. Si capirà che il mandato è arduo, soprattutto in un periodo d’instabilità come

quello che stiamo vivendo, in cui il terrorismo ci

ha purtroppo colpito con tecniche d’attacco tra-

gicamente variegate e fantasiose. Il nostro sistema di difesa aerea si è però adeguato ai

tempi, divenendo negli ultimi anni più efficace e

flessibile anche con l’ausilio, indispensabile, di una

buona organizzazione e della tecnologia, anzi del-

l’alta tecnologia di cui l’Aeronautica Militare non è

soltanto un fruitore ma, come si potrà constatare

nel corso di questa manifestazione, da sempre un “fornitore” vitale e stimolante. D’altra parte nel

campo aeronautico e del volo militare, l’Italia ha

da sempre occupato una posizione di rilievo nel mondo, sin da quando agli inizi del 900 il volo

con un mezzo più pesante dell’aria si andava af-

fermando, offrendo all’uomo la possibilità di una

nuova sfida. Dal primo fondamentale balzo dei

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fratelli Wright il 17 dicembre 1903, il progresso

avversari, primo fra tutti Winston Churchill. Di pari

aereo ha anche parlato italiano. E’ italiano il primo

si sviluppa in Italia negli anni 20 anche il pensiero

dell’aviazione e dell’impiego militare del mezzo

utilizzo bellico dell’aeroplano: nel 1911 durante la guerra di Libia. Sono italiane sia le imprese delle

passo con la capacità di utilizzare bene l’aeroplano, dottrinario che è alla base dell’impego del mezzo aereo. Ebbene è un italiano, Giulio Douhet, il più

grandi trasvolate in “solitario” sia quelle in “forma-

importante teorico del potere aereo: le sue dot-

attecchiscono bene in Italia: durante la Grande

oggi e su di esse sono state modellate le forze

zione”. I nobili valori cavallereschi della caccia aerea Guerra, l’Aviazione è già in grado di schierare una compagine di aviatori invidiabile per le generaliz-

trine del “dominio dell’aria” sono valide ancora

aeree di tutto il mondo non escluse quella statuni-

tense e britannica. Durante l’impegno bellico della

zate doti di abilità e ardimento: Francesco Baracca,

Grande Guerra, inoltre, un Paese prettamente agri-

bria, solo per citare i più famosi, popolari al tempo

roso e getta le basi della sua industria aeronautica.

Silvio Scaroni, Pier Ruggero Piccio, Ruffo di Cala-

come i divi televisivi di oggi: faranno parte, insieme

con altri, della 91a Squadriglia, la “Squadriglia degli

colo e rurale come il nostro opera uno sforzo podeTra le due guerre mondiali il progresso aeronautico

procede in modo vorticoso; per l’aeronautica ita-

Assi”. E nel secondo conflitto mondiale, l’esito tra-

liana è la stagione dei voli collettivi, le trasvolate di

molte imprese ugualmente valorose dei nostri pi-

cord. Trionfali sono le imprese che portano forma-

gico della guerra ha fatto passare in secondo piano loti, il cui eroismo è stato riconosciuto anche dagli

massa del Mediterraneo, dell’Atlantico e dei rezioni di velivoli italiani, gli idrovolanti S.55,


capitanate da Italo Balbo, ad ammarare nella baia

della storia e del progresso aeronautico e spaziale,

Record di velocità, di altezza, di volo senza scalo, di

anche con azioni della quotidianità, solo apparente-

di Rio de Janeiro nel 1931 e di New York nel 1933.

tessuta giorno dopo giorno con grandi imprese ma

volo rovescio: in una decina d’anni l’aeronautica ita-

mente “trascurabili”.

vigilia dell’entrata in guerra, l’Italia detiene 33 degli

compiti, l’organizzazione, il personale e i mezzi

liana conquista più di cento primati. Nel 1939, alla

84 primati contemplati dalla Federazione aeronautica internazionale. Ma non basta per primeggiare,

Quello che è da tenere sempre presente è che i

dell’Aeronautica Militare di oggi sono il frutto del-

l’evoluzione di uno strumento di difesa che si è

e la guerra mette impietosamente a nudo i limiti di

adeguato ai tempi, che ha seguito passo passo l’in-

gine non è né possibile né opportuno illustrare, i

stri giorni ha conquistato un posto di rilievo nel

tali risultati: per scelte politiche che in queste pa-

nostri record rimangono splendide e geniali realtà

confinate in una propria dimensione, ma non sanno tradursi in quell’impulso necessario e possibile allo sviluppo della tecnologia aeronautica applicata ai

mezzi di “tutti i giorni”. In ogni caso in quel periodo eroico e controverso sono state gettate le basi di

quella tradizione e cultura aeronautica che è diven-

cedere del nostro Paese che dal dopoguerra ai noconsesso delle nazioni più sviluppate e progredite

del mondo. L’Aeronautica Militare è oggi un’organizzazione che esprime, iniseme con le altre Forze

Armate e le altre Istituzioni dello Stato, il livello di

ambizione internazionale dell’Italia, che afferma la

volontà di un Paese civile, democratico, pacifico di

difendere da ogni possibile violazione i valori di li-

tata patrimonio del Paese e di ogni cittadino. Da

bertà e di progresso civile, di libera circolazione

Militare solcano i cieli di tutto il mondo. Aeroplani

svolge oggi, come e più che in passato, il ruolo che

tecnologiche sempre all’avanguardia, pilotati da

interna e internazionale, di organizzazione all’avan-

ormai quasi cento anni i velivoli dell’Aeronautica

di ogni specialità, dalle caratteristiche e soluzioni

uomini che hanno portato il loro contributo a tinte forti, a volte tragiche, nell’appassionante trama

delle idee e degli individui. L’Aeronautica Militare

le compete al servizio della difesa e della sicurezza,

guardia tecnologica che traina il progresso scientifico e industriale del Paese.


AIR POLICING

A DIFESA DEI CIELI ISLANDESI

È

iniziata l’operazione NATO di Interim Air Policing denominata Nor-

dell’Aeronautica Militare pertanto assicureranno

thern Ligtning in Islanda; per la

la sorveglianza dello spazio aereo islandese per

nerazione sarà impiegato in una

attività addestrativa congiunta con il personale

prima volta un caccia di quinta ge-

missione di Air Policing, dando all’Italia il privilegio di essere il primo paese dell’Alleanza ad im-

circa tre settimane, conducendo, nel frattempo, della Icelandic Coast Guard. La Task Force Air

(TFA) 32nd Wing, costituita sulla Base aerea di

piegare in un’operazione NATO il velivolo F-35.

Keflavik (ISL) sarà alle dirette dipendenze del Co-

Stormo di Amendola, che avranno il compito di

sarà costituita, oltre che dal Task Group Li-

NATO, rafforzando l'attività di sorveglianza dei

da un team di Controllori della Difesa Aerea del

Saranno infatti sei i velivoli, provenienti dal 32° preservare l’integrità dello spazio aereo della cieli dell’Islanda che non possiede capacità e

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strutture per la difesa aerea autonoma. Gli assetti

mando Operativo di vertice Interforze (C.O.I.) e

ghtning, anche da personale tecnico e logistico e Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico.


Questi, in coordinamento con la Coast Guard Is-

tre, il personale dei reparti dipendenti dalla 3ª Di-

difesa aerea, dalla sorveglianza e identificazione

prontando le attrezzature necessarie per coprire

sabilità (AOR - Area of Responsability) oltre ai

delle telecomunicazioni e dell’assistenza al volo.

landese, assicureranno le funzioni proprie della

al controllo degli intercettori nell’Area di Responcollegamenti con il CAOC (Combined Air Operation Center) di Udem. Per garantire la necessaria cornice di sicurezza sarà inoltre impiegato un team costituito da personale del 16° Stormo

“Fucilieri dell’Aria” dell’Aeronautica Militare di

visione del Comando Logistico, è intervenuto ap-

e organizzare l’ampio e fondamentale settore

L'Aeronautica Militare italiana partecipa con continuità all'Interim Air Policing in Albania a partire dal 2009, in Slovenia dal 2004, in Montenegro

dal 2018, mentre è già stata impegnata in Islanda per quattro volte a partire dal 2013. L'Air Poli-

Martina Franca (TA), che sarà coadiuvato da per-

cing (AP) è una capacità di cui si è dotata la

portante il contributo fornito da altri reparti della

consiste nell'integrazione in un unico sistema di

sonale “Force Protection” del 32° Stormo. ImForza Armata che hanno garantito il rischiera-

mento della TFA. La 46 Brigata Aerea di Pisa ed a

il 14° Stormo di Pratica di Mare, grazie all’utilizzo

dei vettori C-130J e KC 767, hanno effettuato il trasporto di personale e materiale, garantendo

NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e

difesa aerea e missilistico della NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposi-

zione dai paesi membri. L'attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella

continua sorveglianza e identificazione di tutte le

inoltre il rifornimento in volo ai velivoli F-35 ed il

violazioni all'integrità dello spazio aereo NATO

P-72 ha effettuato l’importante compito di SAR

azioni utili a contrastarle, come ad esempio il de-

41° Stormo di Sigonella che con il pattugliatore (Search And Rescue) oceanico assicurando la prevista cornice di sicurezza nella traversata

verso l’Islanda.Come in ogni rischieramento, inol-

alle quali si fa fronte prendendo le appropriate

collo rapido di velivoli caccia intercettori, il così

detto scramble.

Articolo tratto dal sito dell’Aeronautica Militare

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A TU PER TU CON LUCA PARMITANO Dal 2 ottobre il pilota dell’Aeronautica Militare è il nuovo comandante della Stazione Spaziale Internazionale

L

ei è stato il primo italiano a fare una “passeggiata” nello

Spazio e ora è il primo italiano a essere comandante della Stazione Spaziale. Quali sono le responsabilità di una po-

sizione così importante? Sente il peso di rappresentare un intero Paese?

Sinceramente, i miei primati personali li tralascerei volentieri, mi

interessano poco: preferisco lasciare ad altri la conta dei record,

non è per questo che faccio – e facciamo – questo mestiere. Io

sposterei, invece, l’attenzione sul fatto che un italiano sarà il comandante della ISS. È un traguardo importantissimo per il nostro Paese. Significa che noi astro-

nauti italiani siamo ormai considerati alla stessa

stregua dei nostri compagni di avventura russi o statunitensi. Inizialmente erano loro che si alter-

navano al comando della Stazione, escludendo

a priori tutti gli altri Paesi. Oggi la nomina di un

italiano come comandante della Stazione significa che l’Italia c’è, è tra quei Paesi che sono protagonisti, in un settore d’élite… quello dello Spazio. In questo ambito siamo tra i

pochi che possono sedersi intorno al “tavolo” dove vengono prese decisioni e lanciate iniziative.

Quanto sono stati importanti per Lei la for-

mazione e l’addestramento che ha svolto in

Aeronautica Militare?

Importantissimi! Se parliamo in particolare dell’ini-

zio dell’addestramento da ufficiale e da pilota

dell’AM., quello cioè avuto in Accademia, posso af-


fermare, senza timore di essere smentito, che nel “massimo istituto di formazione” della nostra

Forza Armata si entra ra-

gazzi e si esce uomini! Impari

ad affrontare la vita da protagoni-

sta e a farlo con umiltà e pazienza, per-

sibile, e soprattutto deve

essere ripetuto moltis-

sime volte, per permet-

terci di acquisire una

capacità di reazione quasi

automatica e istintiva. Tale

preparazione serve per sollecitare

una memoria meccanica che ci per-

ché per essere leader domani, bisogna essere

mette, in situazioni critiche, quasi di non pensare a

parano negli anni di studio e di preparazione in

mnemonica rapida e accurata. Questo sicura-

gregari oggi. Tra le cose più importanti che s’imAccademia e presso i reparti di volo c’è quella del lavoro di gruppo. È un aspetto fondamentale

della formazione di un individuo: arrivare alla consapevolezza che il lavoro di squadra ha più valore

di quello del singolo – che il gruppo arriva là dove il singolo non può e non riesce ad arrivare – è fattore preziosissimo nella maggior parte delle pro-

fessioni e delle attività. Neanche a dirlo, in quello che mi accingo a fare. Spero di avere appreso

molto bene questa lezione perché mi sarà indi-

spensabile nel mio lavoro di comandante sulla ISS. Sarò sempre grato all’Aeronautica Militare per

quello che mi ha dato in questo delicatissimo ambito, che va oltre la stretta e specifica formazione per svolgere un mestiere ma che invece plasma

un individuo per renderlo migliore, capace di svol-

gere una professione ma anche di relazionarsi, di

prendere decisioni e di assumersi responsabilità.

quello che dobbiamo fare, inducendo un’azione

mente è uno degli scopi di tutto l’iter addestrativo

di un astronauta. Però poi ogni situazione di emergenza è diversa, ci si può addestrare in un simulatore e a terra quanto si vuole, ma ogni situazione reale è unica e bisogna reagire in maniera speci-

fica per quell’evento.La mia esperienza personale

mi ha fatto capire che esiste un’enorme differenza tra contingenze ed emergenze. Le prime sono

quelle per le quali è prevista una check list, cioè

una procedura da porre in essere per affrontare la criticità. A fronteggiare queste siamo ben adde-

strati, tanto che non dobbiamo neppure pensare

troppo, non sono necessarie scelte, la situazione è standard e per risolverla dobbiamo solo seguire una sequenza di operazioni prestabilite. Quelle

che più mettono pensiero sono invece le seconde, cioè le emergenze. Quelle, a mio avviso, sono le

situazioni che ancora non sono state pensate, che

L’addestramento di un astronauta è complesso

non si sono mai verificate e per le quali servono

situazioni reali di ogni genere, dalla quotidianità

momento. Anche qui l’addestramento risulta im-

tuazioni critiche ed emergenziali. Questo per-

sarà la sintesi di conoscenze ed esperienze fatte,

completamente le ansie e i timori?

tempo con lo studio e l’esercitazione.

e molto lungo; spesso in questa fase si simulano

soluzioni nuove, frutto di decisioni prese in quel

che caratterizza una missione nello Spazio a si-

portante perché probabilmente la giusta azione

mette a voi professionisti di azzerare

attinte da un background costruito lentamente nel

L’addestramento deve essere il più realistico pos-

Tratto dal numero 4/2019 della Rivista Aeronautica

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D

Esercitazione Toxic Trip 2019

al 25 settembre al 7 ottobre presso il 3° Stormo di Villafranca di Verona si è svolta l’esercitazione NATO Toxic Trip 2019 (TT19), il principale appuntamento internazionale per la verifica delle capacità Air CBRN (difesa da minacce chimiche, batteriologiche, radiologiche e nucleari), con la partecipazione di circa 800 militari appartenenti a 12 Paesi della NATO e 3 Paesi Partner. L’esercitazione, che si svolge con cadenza annuale, mette alla prova la capacità di una base aerea rischierata in area di operazioni di sopravvivere e agire in un’area soggetta ad effetti CBRN. L’Aeronautica Militare è presente con personale altamente specializzato e attrezzature tecnologicamente all’avanguardia per svolgere attività di decontamina-

zione di velivoli, uomini e mezzi. L’Esercito partecipa, invece, alla fase delle operazioni che riguarda il riconoscimento e il campionamento degli aggressivi CBRN con 20 operatori del 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, unità dotata di mezzi, equipaggiamenti e strumentazioni peculiari per la condotta di attività tecnico - specialistiche CBRN. Caratterizzata da un’ampia partecipazione internazionale, la TT19 costituisce tradizionalmente un’occasione fondamentale per definire, provare e confrontare tattiche, tecniche e procedure per lo sviluppo armonico delle capacità dei Paesi Alleati nel settore CBRN. È la terza volta che l’Italia ospita quest’importante esercitazione, che si tiene come nel 2013 e nel 2015 presso il 3° Stormo.

Conclusa la Grifone 2019 Si è conclusa il 13 settembre a Foligno la dodicesima edizione dell'esercitazione internazionale Grifone, il più importante e complesso evento addestrativo dell'A.M. nel campo della ricerca e soccorso aereo, organizzato e condotto in collaborazione con il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).A questa edizione hanno partecipato 13 aeromobili e 27 squadre di ricerca e soccorso a terra, appartenenti a Reparti di volo delle Forze Armate italiane, Corpi Armati dello Stato ed altri Enti ed Amministrazioni italiane e straniere che aderiscono all'accordo internazionale SAR. Med. Occ. (Search And Rescue Mediterraneo Occidentale). Oltre 430 unità, tra militari e civili, uomini e donne, 74 missioni e circa 60 ore di volo effettuate, di cui una parte consistente in notturna grazie all'utilizzo dei visori notturni (NVG). La "Grifone" è un'esercitazione organizzata annualmente dall'Aero-

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nautica Militare per promuovere un addestramento congiunto in ambito Difesa e con le più importanti realtà nazionali ed internazionali del soccorso aereo in ambiente montano. L'evento costituisce una preziosa opportunità per verificare la capacità della macchina del soccorso nel suo complesso di stabilire un centro di coordinamento, comando e controllo di operazioni di ricerca e soccorso in un luogo isolato ed impervio, sia di giorno che di notte, per eventi specifici quali un incidente aereo, scenario di search and rescue tipico aeronautico, o anche per interventi in caso di calamità ed emergenze di altro genere. Si tratta anche di occasioni per accrescere la standardizzazione e la conoscenza reciproca delle procedure in ambito internazionale, al fine di ottenere – laddove ce ne sia bisogno – la massima capacità ed efficacia di intervento da parte di tutte le forze disponibili.


NOTIZIE AL VOLO

Firmato il contratto per la fornitura di 13 M-345 all’Aeronautica Militare

L

eonardo ha firmato con la Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità del Ministero della Difesa il contratto relativo alla fornitura del secondo lotto del sistema di addestramento integrato basato sul velivolo M-345 HET (High Efficiency Trainer). L’intesa prevede la fornitura di tredici velivoli, dei sistemi di addestramento e di simulazione a terra e del supporto logistico per cinque anni, per un valore complessivo di 300 milioni di euro. Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo ha dichiarato che «la firma di questo ulteriore contratto per l’M-345 è il risultato di un dialogo costruttivo tra l’industria e il Ministero della Difesa che ha portato alla definizione delle esigenze e all’individuazione della migliore soluzione tecnologica. Stiamo sviluppando il settore del training sia in termini di piattaforme e sistemi di terra, sia in termini di servizi. Grazie alla proficua collaborazione con la Difesa e al progressivo inserimento dell’M-345, l’Italia potrà contare su un’avanzatissima scuola di addestramento al volo internazionale per

piloti militari». Lucio Valerio Cioffi, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo, ha dichiarato: «L’M-345, grazie alle sue prestazioni e all’avanzato sistema di addestramento integrato, consentirà all’Aeronautica Militare un significativo miglioramento dell’efficacia addestrativa, maggiore efficienza e una riduzione dei costi operativi. I nuovi aerei, la cui prima consegna è prevista nel 2020, andranno ad integrare, presso la base dell’Aeronautica Militare di Galatina (Lecce), la flotta di diciotto M-346 impiegati per la fase avanzata dell’addestramento dei piloti dell’Aeronautica Militare”. L’Aeronautica Militare ha identificato un fabbisogno fino a 45 M-345 (la cui sigla di Forza Armata è T-345A) per sostituire progressivamente i 137 MB-339, entrati in linea a partire dal 1982, e anche per rappresentare la nuova piattaforma della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN). L’M-345 ha già suscitato l’interesse di molte Forze Aeree in tutto il mondo. Il primo velivolo di serie ha effettuato lo scorso 21 dicembre il suo primo volo esprimendo performance eccellenti.

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«Innovation Day» a Palazzo Aeronautica Lo scorso 26 settembre presso l’auditorium di Palazzo Aeronautica si è svolto l’evento "Innovation Day 2019 - Evoluzione delle Strategie di Cambiamento nelle Organizzazioni”, promosso dall’ Ufficio Innovazione Manageriale dell’Aeronautica Militare nel quadro delle iniziative di innovazione organizzativa e del percorso di cambiamento in atto da tempo all’interno della FA. L’evento, che si collega al più ampio processo di trasformazione e revisione della governance del Ministero della Difesa, rappresenta un proseguimento di quanto annunciato in occasione del simposio “Aeronautica Militare 4.0: Innovazione a 360°”, tenuto nel settembre 2018 sempre a Palazzo AM. Diversi gli interventi autorevoli che si sono susseguiti nel corso dell’evento, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Angelo Tofalo, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, e di rappresentanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, SDA Bocconi, Accredia e di numerose Università. Attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, che hanno sperimentato le innovative metodologie manageriali proposte internamente ed esternamente alla Forza Armata, è stato illustrato il percorso di cambiamento che l’A.M. ha intrapreso già da diversi anni sottolineando l’importanza strategica per tutte le Organizzazioni, pubbliche e private, di dotarsi di una nuova “Capacità Metodologica di Innovazione Organizzativa”, attraverso cui gestire ambienti complessi, interoperabili ed internazionali, con ampia criticità e limitata disponibilità di mezzi finanziari e umani. È stato così presentato un «Modello" trasferibile a

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tutte le realtà pubbliche e private del Sistema Paese. Ad aprire l’evento, il Colonnello Luca Parmitano, pilota dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’ESA, che dalla Stazione Spaziale Interazionale ha dichiarato: “Molte delle innovazioni nate nell’ambiente spaziale ci permettono oggi di dare una risposta alle sfide fondamentali che l’umanità deve affrontare; tutte sfide che ci impongono un costante e continuo ripensamento delle nostre strategie di intervento in contesti ad alta criticità con disponibilità limitata di risorse finanziarie, umane e tecnologiche. Strategie che per risultare efficaci devono continuamente evolvere, innovarsi. Il nome dell’attuale missione della Stazione Spaziale Internazionale è significativo in tal senso: “Beyond”, Oltre”. “Umiltà e determinazione“, queste le parole che il Generale Rosso ha voluto sottolineare come “principi indispensabili in qualsiasi realtà complessa, fondamentali quando si parla di innovazione: l’umiltà di saper ascoltare e comprendere le criticità e i bisogni per trovare le soluzioni innovative, la determinazione per coinvolgere e convincere ad attuare il cambiamento. Nel concludere il suo intervento, ha poi aggiunto “E’ fondamentale innovare ma è anche indispensabile mantenere quell’energia intellettuale per continuare a perseguire gli obiettivi nei quali crediamo”. L’On. Tofalo, al termine dell’evento, ha dichiarato : “L’Aeronautica Militare è la Forza Armata più giovane, dotata di una forte capacità di approcciarsi alle nuove sfide ed una spiccata propensione alla tecnologia; applicando i principi illustrati oggi saremo in grado di definire il percorso futuro della Forza Armata”.



COME SI DIVENTA PILOTA PAN 16


FRECCE TRICOLORI

I

l meccanismo per entrare nella PAN prevede una prima scrematura dei candidati, segnalati dai vari gruppi di volo dell’Aeronautica Militare, messa in atto

direttamente dal Comando della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota.

Circa dieci candidati superano questa prima selezione e vengono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto: qui svolge la decisiva

fase “due”, condotta direttamente dal team delle “Frecce Tricolori”. Devono

portare a termine nel migliore dei modi un volo con il comandante, uno in coppia

e uno con la formazione completa. Tuttavia la scelta finale non si basa esclusivamente sull’abilità dimostrata in volo, ma avviene soprattutto in base alle qualità

caratteriali del candidato. I piloti selezionati,

17



infatti, sono già in possesso di un consi-

dell’attività delle “Frecce” per confrontarsi

pubblicità stente bagaglio d’esperienza accumulato

negli istituti di formazione e nei reparti operativi. È per questo che la valutazione e la scelta si basano su criteri differenti che

hanno a che fare con l’umiltà, la voglia di

mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio

e la capacità di inserirsi velocemente nel

gruppo. Il profilo umano, innanzitutto, per-

ché fare parte di una pattuglia acrobatica è

come appartenere a una famiglia, e il contributo di ognuno è finalizzato al miglior risultato per tutti.

Il compito non semplice di “valutare” i futuri

piloti della PAN spetta ai quattro piloti più anziani del “313°”: al capoformazione

“Pony 1”, al capo della seconda sezione “Pony 6”, al solista “Pony 10” e, ovviamente, al comandante “Pony 0”, a cui

spetta, chiaramente, la decisione fi-

nale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione

estiva in corso, durante il periodo più frenetico

da subito con i ritmi molto particolari della

PAN. Quando un nuovo pilota arriva in Pat-

tuglia ha un’esperienza di circa 4-5 anni di

reparto operativo e una “combat readiness”

ormai consolidata. Tuttavia il tipo di attività

che si svolge presso il 313° Gruppo è molto

diverso dal volo in coppia o dalle formazioni

volate al Gruppo d’appartenenza o durante

l’iter addestrativo per il conseguimento del

Brevetto di Pilota Militare.

Per questo motivo l’ingresso in Pattuglia dei

nuovi arrivati avviene in modo piuttosto gra-

duale: nel corso della prima stagione estiva

si vola il più possibile “da passeggeri”, per

osservare da vicino l’attività della forma-

zione, imparare a conoscere l’organizza-

zione delle trasferte e le diverse

problematiche con le quali confrontarsi, sia

in Italia che all’estero. Questo primo avvici-

namento consente ai nuovi arrivati di fami-

liarizzare con il mondo delle “Frecce”, in

previsione del secondo periodo, quello più

intenso. Un anno passato in “Pattuglia” può

essere suddiviso in due grandi periodi che,

impropriamente, si possono definire come “stagione estiva” e “stagione invernale”.

Quella invernale riguarda il periodo del-

l’addestramento, mentre la cosiddetta stagione estiva include l’intero pe-

riodo delle manifestazioni: dalla sua apertura ufficiale, il primo maggio,

con la tradizionale esibizione sulla

base di Rivolto, ai primi giorni di

novembre.

n

11 19


FORMAZIONE

20


2019

FRECCE TRICOLORI

PONY O GAETANO FARINA

Magg. Pil. - Comandante

PONY 1 STEFANO VIT

Magg. Pil. - Capoformazione

PONY 2 ALFIO MAZZOCCOLI

Cap. Pil. - 1° Gregario Sinistro

PONY 3 EMANUELE SAVANI

Cap. Pil. - 1° Gregario Destro

PONY 4 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. - 2° Gregario Sinistro

PONY 5 GIULIO ZANLUNGO

Cap. Pil. - 2° Gregario Destro

PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Magg. Pil. - 1° Fanalino

PONY 7 PIERLUIGI RASPA

Cap. Pil. - 3° Gregario Sinistro

PONY 8 ALESSIO GHERSI

Cap. Pil. - 3° Gregario destro

PONY 9 FEDERICO DE CECCO Cap. Pil. - 2° Fanalino

PONY 10 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. - Solista

PONY 11 FILIPPO BARBERO Cap. Pil.

21




L’Aeronautica Militare a LINATE

F-35 HH-139

Tornado


AMX

F2000

C-130J


Nella foto da sx verso dx: Maurizio Viti insieme a Gianluca Pierami e Vittorio Cucurnia che faranno assistenza alla Direzione Volo.

Il Direttore della Manifestazione Aerea

P

er ogni manifestazione aerea delle

spettatori. È il Direttore che coordina tutti i

Frecce Tricolori, l'Aeroclub d'Italia in

circa trenta Enti a vario titolo coinvolti, siano

nomina il Direttore della Manifesta-

mesi di lavoro che una manifestazione richiede

accordo con l'Aeronautica Militare, zione. A lui spetta la realizzazione

dell'Airshow ed è il responsabile della com-

plessa macchina organizzativa che deve coprire

tutti gli aspetti di pianificazione, logistici, docu-

mentali e legali di una manifestazione aerea seguita da

migliaia e migliaia di

M

essi istituzionali che associazioni, nei circa sei

per essere realizzata. Per questo imponente

compito, l'Aeroclub di Milano utilizza l’esperto

Direttore che, in stretta sinergia, verifica costan-

temente che tutto si svolga nel pieno rispetto

di quanto pianificato in sede progettuale po-

nendo sempre al centro il pieno rispetto delle

normative vigenti in materia di Sicurezza Volo.n

aurizio Viti - Direttore della Manifestazione: pilota di aereo dal

1982, comandante Alitalia in servizio su Airbus serie 300. Conse-

gue l’abilitazione alla Direzione di Manifestazioni Aeree nel 2000.

26


M-346

L’

M-346 è il più avanzato velivolo a

stema d’addestramento integrato, l'M-346

gettato per avere ampie capacità

destrare la nuova generazione di piloti. Il veli-

getto per l’addestramento, prodi formazione, un’affidabilità a

lungo termine e per svolgere atti-

vità operative a costi ridotti. Al centro di un si-

M-345

rappresenta la soluzione più moderna per advolo è in servizio con le forze aeree di Italia,

Repubblica di Singapore, Israele e Polonia con 72 aerei già ordinati. n

L’

Aermacchi M-345, è stato sviluppato sfruttando la consolidata esperienza acquisita negli ultimi 60 anni dalla Divisione Velivoli nella progettazione e

produzione della sua ampia famiglia di velivoli da addestramento, offre le superiori prestazioni e l'efficacia addestrativa tipiche di un aereo a getto a costi paragonabili a quelli di addestratori turboelica di elevata potenza. Destinato alle fasi basico-avanzate del syllabus per l’addestramento dei piloti, l'M-345 garantisce elevata efficienza

e bassi costi di acquisizione e operativi. n

27


N

Vári Gyula

asce in Ungheria nel 1967. Nel

1990 diviene pilota militare. Dal

aeree internazionali. I primi successi internazionali

giungeranno dal 1998 dove risulterà vincitore

1991 svolge servizio come pilota

nella categoria assoluta al Royal International Air

Aerea di Kecskemét (Ungheria),

1999 conquista il premio per la migliore presenta-

da combattimento presso la Base

volando su MIG-21 nelle versioni F, MF e UM. Dal

Tattoo di Fairford nel 1998, 1999 e 2001. Nel

zione nella categoria "Aerei da combattimento

1993 svolge la sua attività su velivolo MIG-29

mono e biposto". Dal 2003 al 2006 è Presidente

training in Russia. Nel 1996 assume il ruolo di di-

anni successivi continua a mietere vittorie nel

nelle versioni B e UB, dopo aver svolto il relativo

splay pilot delle Forze Aeree Ungheresi, iniziando a partecipare con regolarità alle manifestazioni

dell'Associazione Aeronautica Ungherese. Negli

campionato ungherese e contemporaneamente

presente in molti air show in Italia. n



LA FORMAZIONE

F

“LEGEND”

ortemente voluta dai piloti che hanno avuto la piena collaborazione dell’Aeronautica Militare la “Legend Formation” è una delle realtà più importanti nel mondo delle manifestazioni aeree in Italia. È una formazione di velivoli da addestramento utilizzati dall’A.M. dalla fine della seconda Guerra Mondiale ad oggi. Infatti il gruppo di aerei da addestramento è composta da un FIAT G.59, da un T6 “Texan”, da un MB.326, da un MB-339A, da

30

un MB-339CD e da un T-346 “Master”. Di questi velivoli i primi tre sono privati mentre i secondi sono i velivoli da addestramento tutt’ora impiegati dall’Aeronautica Militare presso il 61° Stormo di Lecce. Il passaggio della formazione è veramente emozionante e sentire in un’unica orchestra il rombo del radiale del “Texan” mischiato dal sibilo del “Viper” del 339 o dal rumore sordo e più “cattivo” degli “Honeywell” del “Master” è veramente uno spettacolo da non perdere.



Foto di Marco Tricarico

I

WEFLY! TEAM

l WeFly è un team unico nel suo genere; unica

sato del tempo. Tante soddisfazioni, tante emo-

sono disabili. L’embrione della pattuglia, al-

Fulvio nell’estate 2008 ha segnato tutti. Ma l’im-

pattuglia al mondo dove due dei tre piloti

l’epoca composta da solo due aerei, risale al 2005 quando Alessandro Paleri e Fulvio

zioni, non sempre belle. La tragica scomparsa di

portanza della missione e la voglia di volare

hanno dato loro la forza per continuare. Sì, Volare

Gamba, vista l’esigenza di presentare alle princi-

si può. È questo il messaggio che il WeFly! Team

(FIPD – Federazione Italiana Piloti Disabili), inizia-

le persone, siano esse disabili oppure no. Un

pali manifestazioni aeree l’attività dei Baroni Rotti rono l’addestramento e circa un mese più tardi fu

messaggio importante. Soprattutto perché sono

L

presentato il primo flight display. Da allora è pas-

BLUE VOLTIGE

vuole diffondere. Un messaggio destinato a tutte

“loro” a trasmetterlo.

n

a pattuglia danzante motoalianti d’epoca Blue Voltige nasce nella primavera del 2000 da

un’idea di 2 piloti con la passione per gli aeroplani d’epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon. La denominazione pattuglia danzante

indica la caratteristica semi acrobatica dell’esibizione

presentata dai due motoalianti Fournier (RF4D e RF5).

Blue Voltige con un intenso allenamento e forte deter-

minazione è riuscita a sviluppare un programma di volo in formazione serrata della durata di 12 minuti di parti-

colare effetto ed emozione, dove i due eleganti e silen-

ziosi motoalianti eseguono figure dolci e armoniose da sembrare un balletto dell’aria unico nel suo genere, il

tutto enfatizzato dall’uso dei fumogeni. Sin dalla sua costituzione Blue Voltige ha riscosso un notevole successo e apprezzamento e oggi partecipa alle più importanti

manifestazioni aeree nazionali e internazionali. La base

operativa è in Italia sull’aviosuperficie Campo Jonathan, lungo il fiume Piave vicino Treviso.

n



The Wingwalker

D

anielle Del Buono è la Wingwalker che si esibirà tra le ali dello Stear-

è un'enorme scarica di adrenalina e una sensa-

man. Danielle, 28 anni, è origina-

zione meravigliosa ballare sulle ali di un aereo in

diventare Wingwalker fin dalla sua

sto il suo amore per l'aviazione. All'età di 17 anni

ria dell'Inghilterra e sognava di

infanzia. Oggi è al suo undicesimo anno come

Wingwalker professionista. È senza dubbio una

delle più esperte al mondo, con oltre 1000 ore di volo agganciata con la sua cintura ed è una delle

poche che fa il Real Wingwalking. Non solo si

ferma sull'ala superiore, ma si sposta tra le ali e si arrampica davvero intorno all'aereo. Allo stesso

34

modo in cui lo facevano negli anni '20. Dice che

volo. Emiliano Del Buono ha scoperto molto pre-

ottiene la licenza di pilota privato iniziando ad esercitarsi in aeromobili da turismo. Ora è un

membro dello Swiss Unlimited Aerobatic Team

dove vola con il suo Extra 330SC. Emiliano pilota

il Boeing Stearman Aircraft, mentre Danielle si ar-

rampica intorno alla struttura del velivolo, comu-

nicando con lei attraverso dei segnali manuali. n



F

ly Team Roma è una pattuglia aerea ci-

vile, formata da quattro velivoli Tec-

nam P2002 Sierra basati al Fly Roma,

l’aviosuperficie in assoluto piùvicina

alla Capitale. Oltre ai 4 piloti, il team è

composto e integrato dallo speaker, dal respon-

sabile delle relazioni esterne e da un tecnico di

volo. L’amicizia che lega tutto il team è alla base

del progetto, nato da un ex ufficiale pilota del-

l’Aeronautica Militare e tre piloti da diporto e

sportivo, titolari dei primi tre attestati di “Volo in

36

Fly Team Roma

Formazione” rilasciati dall’Aeroclub d’Italia da

quando ha istituito, nel 2013, questa disciplina.

Mai come nel volo in formazione la parola “disci-

plina” è la piùazzeccata.

Il volo in formazione è un volo molto parame-

trico, fatto di procedure standardizzate e tanto

allenamento, uno sforzo ripagato dall’eleganza

delle manovre e dal grande impatto emotivo che

vedere piùaeroplani evoluire in sincrono dàallo

spettatore. Il loro motto rispecchia la compat-

tezza della formazione, sia in volo che a terra:

“Four planes one heart”.

n



MATTEO BARBATO

M

atteo Barbato ha ottenuto

ferma

sultati sportivi che l'Italia

lenza del pi-

in breve tempo i migliori riabbia mai raggiunto nel-

l'acrobazia a motore. Alle-

nato da Tomaso Marzetti, alla sua prima

partecipazione ai mondiali di acrobazia a mo-

tore, cat. Avanzata, nel 2014 ha vinto una medaglia d'argento nel primo sconosciuto, il

programma più difficile. L'anno dopo, a con-

dell'eccel-

lota, ha battuto

il suo record: ha vinto

la prima medaglia d'oro che l'Italia abbia mai

vinto in un campionato internazionale, classifi-

candosi 4° assoluto all'Europeo, altro record.

Nella vita è, nonostante la giovane età, un Co-

mandante di linea.

n

CASTOR FANTOBA

N

ato a Sangüesa, Cástor Fantoba è un ingegnere tecnico aero-

nautico del Politecnico di Ma-

drid. Dopo aver lavorato diversi anni nella manutenzione degli

aeromobili, la sua vocazione aeronautica lo ha

portato ad allenarsi come pilota fino a quando non è diventato comandante di una compa-

gnia aerea, qualificato in Boeing 737, 757 e

767. Dal 1999 è membro del team spagnolo di volo acrobatico e ha vinto il suo primo campionato nazionale nel 2002. Fa parte del team di volo acrobatico Bravo3 dal 2011, insieme a

Juan Velarde e Anselmo Gámez. Inoltre, è stato 8 volte campione spagnolo, campione europeo

2014, medaglia di bronzo nell'Europeo Freestyle 2016 e tripla medaglia di bronzo nella

38

Coppa del Mondo 2017. Dal 2005 è stato uffi-

cialmente riconosciuto come atleta di alto li-

vello (DAN) dal Consiglio Sportivo Superiore.

Durante la sua carriera ha vinto 45 medaglie

per la Spagna, sei delle quali in un'unica com-

petizione di alto livello (EAC

2014). n



DARIO COSTA e MIRKO FLAIM

L

a passione di Dario per il volo è nata

Red Bull Air Race Super License e diventare

dedicato allo studio della fisica, per

Dal 2017 fa parte del team dei piloti dei "The

fin dalla sua infanzia. All’università si è poi iniziare a lavorare anche in

un'azienda d’ingegneria aerospaziale.

A 21 anni ha iniziato a insegnare aerodinamica nella sua ex scuola superiore e ai corsi teorici

dei piloti all'Aeroclub Bologna e fatto voli turi-

Flying Bulls", mentre nel 2018 ha colto al volo

l’occasione di entrare a far parte della Challenger Class. Dopo un convincente quarto posto

nel debutto stagionale ad Abu Dhabi, è andato ancora più forte ad Aprile in Francia, a Cannes,

stici, con il solo scopo di pagarsi i brevetti e

in occasione del debutto nella Red Bull Air

volo. Nel 2003 vide la sua prima Red Bull Air

esordisce con un quinto posto ad Abu Dhabi

continuare a coltivare la sua passione per il

Race, in cui si è classificato terzo. Nel 2019

Race e ne fu talmente affascinato da decidere

seguito dalla sua prima vittoria ed un secondo

le tecniche per poi insegnarle nelle principali

Costa ha all'attivo oltre 4.500 ore di volo, più

di focalizzarsi sul volo acrobatico, imparandone scuole italiane: dal 2008 al 2013 è stato il più

giovane istruttore di volo acrobatico in Italia.

posto in Ungheria. In vent'anni di voli Dario

della metà di esse su aerei acrobatici, accumu-

late su più di 50 diversi modelli di aeroplani ed

L’anno successivo si è trasferito a Salisburgo

esibendosi in tutta Europa. Nel 2019 diventa

in qualità di Flight Operations Manager e pilota

acrobazia in formazione con un elicottero,

per entrare a far parte della Red Bull Air Race

anche il primo pilota al mondo ad effettuare

collaudatore sull’Extra 330LX e sullo Zivko

anch´esso pilotato da un pilota italiano, Mirko

sogni: è diventato il primo italiano a ottenere la

Bulls”.

Edge 540. Nel 2016 ha coronato uno dei suoi

40

così un atleta Red Bull per questa disciplina.

Flaim, appartenente al Team “The Flying

n


L

uca Salvadori è nato a Milano il 4 giugno 1961. Pilota di aliante dal 1988 e di aeroplano dal 1991. Socio del-

l'Aero Club Milano dal 1990 dove ha

conseguito la LPP, la CPL e le abilita-

zioni Acro, Multi-engine, IFR, Istruttore VFR ed

Acro. Dal 2005 è Presidente della Federazione

Sportiva Italiana Volo Acrobatico (FSIVA). Pi-

lota acrobatico e sportivo, allievo di Sergio

DALLAN e Maurizio COSTA, noti campioni in-

ternazionali. Nel 2001 è stato 3° Class. Camp. Italiano Cat. Intermedia. 5° Class. Camp. Ita-

liano Cat. Avanzata, 2002. 2° Class. Camp. Italiano Cat. Avanzata, nel 2007, 2008, 2009. Nel 2008 e 2009 Campione Italiano a Squadre. E’ stato corrispondente dall'Europa di Sports

Aerobatics, redattore della rubrica di Acroba-

zia della rivista Italiana JP4 - Mensile di Aero-

nautica e collabora come test pilot ed articoli-

sta alla rivista Aviazione Sportiva. Dal 2001 è

comproprietario, assieme a Sergio DALLAN,

del Silver Chicken col quale partecipa alle

competizioni ed agli airshows in Italia ed al-

l'estero. Ogni esibizione del Silver Chicken è

una sequenza di figure acrobatiche eseguita

dal velivolo solista, accompagnata da fumo

bianco. Un esibizione che dura da 5 a 10 mi-

nuti e, oltre al repertorio delle manovre acro-

batiche, arresti e del libero integrale,

comprende passaggi a bassa quota per con-

sentire al pubblico di toccare quasi con mano

la potenza e le prestazioni dell’aeroplano il

tutto svolto in piena sicurezza oltre che del

buon senso.

n

LUCA SALVADORI CAP-21DS

41


“I

l volo è la via magica per entrare

in contatto con me stesso e con

ANDREA PESENATO CAP 231

l’universo. La cura dell’aereo,

l’atto di sporcarmi le mani a con-

tatto con la schietta costituzione

del motore, la pazienza spontanea che diviene

rituale nel verificare i dettagli senza però control-

lare il tempo: ogni cosa fa parte di una grande

passione, della mia passione. Servono dedizione

e disciplina, ma è il sangue che scorre nelle vene

ad accendere l’energia che mette in contatto

l’uomo che sono con l’infinito che mi circonda. Il

volo, l’essenza del mio sogno, l’unione perfetta

tra meccanica e cuore, tra fisica e concentra-

zione: muscoli e motore finalmente senza distin-

zione. Ogni volta che decollo mi preparo ad

immergermi nel tutto e ciò che desidero è por-

tarvi con me.“

n

Palmares

Campionato italiano VDS Motore 2006

Primo classificato nella categoria sportmen 2009

e 2010

Campione italiano di acrobazia aerea categoria

intermedia 2011

42


ALITALIA AIRBUS A.320

A

litalia vanta una delle flotte più moderne ed efficienti al

mondo. I Boeing 777 e gli Airbus A330 della flotta di lungo

raggio dispongono di una con-

figurazione con tre classi di viaggio: la Busi-

ness class, la Premium Ecomony e l' Economy. La flotta di medio raggio è incentrata sulla famiglia Airbus, con i modelli A321, A320 e

A319. Per la flotta regional, Alitalia ha scelto gli Embraer E190 e E175, aerei di fabbrica-

zione brasiliana di ultima generazione con alti standard di abitabilità e comfort. L'Airbus

A320 è il modello base della famiglia di aeroplani degli A320. La prima consegna di un A320 ebbe luogo nel 1988. Fino ad oggi i membri della famiglia degli A320 hanno

avuto un ottimo successo di vendita, con un

totale di oltre 6.700 ordini. La maggiore con-

corrente dell'Airbus A320 è rappresentata

dalla famiglia dei Boeing 737. L'A320 è stato

il primo aeroplano civile prodotto in serie

esclusivamente con il sistema Fly-by-wire. Ciò

significa, che il pilotaggio non funziona solo

meccanicamente (ossia tramite leve di pilo-

taggio), bensì anche con l'ausilio della tra-

smissione di segnali elettronici. Inoltre l'A320

è dotato di una cabina di pilotaggio estrema-

mente avanzata e intuitiva, con sei EFIS a co-

lori e un innovativo sidestick di controllo al

posto della convenzionale cloche. L'A320 è

costruito con un'alta percentuale di materiali

compositi per avere un ottimo rapporto leg-

gerezza/resistenza.

n

43


I

IL SUPERCOMPUTER GREEN DI ENI

l Green Data Center di Eni situato a Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, ospita i sistemi

pegno per la sostenibilità, uno dei principali

matica gestionale che le applicazioni Oil &

della massima efficienza energetica dell’intero si-

informatici centrali di elaborazione, sia l’infor-

Gas. A differenza di quanto si potrebbe imma-

ginare, un Data Center moderno rappresenta

principalmente una sfida in termini di energia e

non di spazi. Per dimensioni, concentrazione, trasporto, smaltimento termico ed efficienza com-

plessiva, un Data Center presenta alcuni tra i più complessi problemi di gestione dell’energia. Il

Green Data Center di Eni è stato sviluppato con

l’obiettivo di garantire altissima affidabilità per

tutte le esigenze informatiche aziendali e otte-

nere risultati di efficienza energetica “green” di

assoluta eccellenza mondiale. L’impianto ospita

tutti i sistemi centrali di elaborazione, destinati sia all’informatica gestionale che alle elaborazioni di simulazione computazionale di HPC: in totale

oltre 10.000 sistemi. La costruzione è cominciata

obiettivi del progetto è stato quello della ricerca

stema Data Center, individuando soluzioni innovative per raggiungere tale scopo. Nel 2018, in particolare, è stato raggiunto un grande tra-

guardo in ottica di risparmio energetico, otte-

nendo un PUE (Power Usage Effectiveness) di 1,171 rispetto ad una media mondiale di 1,68

(dato EPA, US Environmental Protection Agency).

Di conseguenza la quantità di CO2 risparmiata all’atmosfera nel triennio 2014-2018 è stata di più di 20.000 Ton. e l’elettricità risparmiata nello

stesso periodo ammonta a oltre 55.000 MWh.

Per soddisfare il fabbisogno energetico dell’in-

tero sistema, Eni ha scelto soluzioni a basso contenuto carbonico e optato per un sistema di

raffreddamento ad aria, che costituisce una delle idee più innovative e caratterizzanti dell’Eni

all'inizio del 2010 ed è stato inaugurato il 29 otto-

Green Data Center, un sistema in cui la stessa

settore energia e tra i valori fondanti della sua

integrante e funzionale del sistema. La tecnica del

bre 2013. Poiché il cuore del business Eni è nel

44

strategia ci sono l’innovazione, l’efficienza e l’im-

struttura architettonica dell’edificio diventa parte


messaggio promozionale

Free-Cooling diretto è un sistema “naturale” che utilizza direttamente

l’aria esterna per raffreddare gli apparati informatici, mante-

nendo il più possibile spenti i motori refri-

geranti. L’infrastruttura viene alimentata dalla

centrale a ciclo combinato

di Enipower, situata accanto al

centro, e da un parco fotovoltaico

da circa 1 MWh di picco installato presso la

struttura. L’impianto genera energia che è interamente consumata dal Green Data Center e che

esplorative di Eni nel mondo. Per l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi: “Gli investimenti dedicati al potenzia-

mento delle infrastrut-

ture di supercalcolo e

allo sviluppo di algoritmi

rappresentano una parte

importante del processo di

trasformazione digitale di Eni.

Possiamo elaborare e stoccare

enormi quantità di dati per l’imaging

geofisico, la modellizzazione di sistemi petroliferi e

di giacimento e altresì utilizzare algoritmi predittivi

e di cognitive computing per tutte le nostre attività

soddisfa oltre il 15% del fabbisogno energetico di

di business. Queste tecnologie ci consentono da un

mance di picco pari a 18,6 Petaflop/s che, associata

rato l’intero processo upstream, riducendo i rischi

l’intera infrastruttura a raggiungere una disponibi-

un notevole vantaggio tecnologico, ma anche di

HPC4, il supercalcolatore di Eni, con una perfor-

a quella del sistema di supercalcolo HPC3, porta

lato di accelerare e rendere più efficiente e accu-

nella fase esplorativa e guadagnando al contempo

lità di potenza di calcolo pari a 22,4 Petaflop/s, vale

aumentare il livello di affidabilità, integrità tecnica e

tiche svolte in un secondo. Grazie a HPC4, a mag-

nefici sia in termini di sicurezza che di impatto am-

modellazione numerica dei giacimenti Oil & Gas: in

poter elaborare una quantità di dati in continua cre-

a dire 22,4 milioni di miliardi di operazioni matemagio 2018, Eni ha stabilito il record nella

continuità operativa di tutti i nostri impianti, con bebientale. Per la nostra industria è sempre più vitale

un tempo record di 15 ore, il supercomputer ha

scita, garantendo risultati sempre più accurati e in

mento ad alta risoluzione, tenendo conto delle in-

dell’utilizzo di supercalcolatori di potenza exascale

eseguito 100.000 simulazioni di modelli di giaci-

tempi rapidi: con HPC4 stiamo tracciando la strada

certezze geologiche. Con queste tecniche di

nel mondo dell’energia, sistemi che potrebbero ri-

stigazione fino a 10/15 km, con estensione delle

oil&gas. In linea con il nostro impegno per la soste-

migliaia di km2. La quantità di dati raccolti in una ti-

nere il massimo livello di efficienza energetica.

indagine si riesce a raggiungere profondità di invearee investigate nell’ordine delle centinaia fino alle

voluzionare le modalità di gestione delle attività

nibilità, HPC4 è stato sviluppato in modo da otte-

pica acquisizione sismica si misura nell’ordine dei

Inoltre, lo stesso Green Data Center già utilizza tec-

HPC ha contribuito a tutte le più recenti scoperte

sioni di CO2 e i costi operativi”. n

terabyte. La combinazione tra Seismic Imaging e

nologie innovative per ridurre al minimo le emis-

45


VOLANDIA Il museo aeronautico del Nord Italia Emanuele Di Castro Il più antico aereo conservato in Italia e il Dc-9 presi-

sono allineati gli aerei di linea Douglas DC-9/30 (nei

una struttura di servizio al territorio: questa, in sin-

tro, il presidente della Repubblica Sandro Pertini e

denziale, il più antico sito aeronautico nazionale e

tesi, è Volandia, il museo e parco tematico del volo

papa Giovanni Paolo II, MD-80 e Fokker F.27. All’in-

che da oltre 10 anni opera nell’ex stabilimento Ca-

terno si trova il Douglas DC-3, il bimotore che in-

Malpensa. Nata per testimoniare la vocazione aero-

reazione De Havilland DH.100 Vampire, ha fatto

proni di Vizzola Ticino, a due passi dall’aeroporto di

ventò il trasporto aereo di linea. Come il caccia a

nautica del territorio lombardo – nel raggio di

l’ultimo atterraggio a Malpensa ed è stato poi tra-

rono aziende come Caproni, Macchi, SIAI Mar-

una gru. A Vizzola iniziò l’attività di costruzione

poche decine di chilometri nacquero e si sviluppa-

sferito al museo scavalcando la strada appeso a

chetti, Bteda e Agusta – Volandia ha velocemente

Gianni Caproni, il cui primo aeroplano a motore

punto di riferimento museale dell’intero Nord Italia

ghiera. Oggi il Ca.1, amorevolmente restaurato per

ampliato la propria raccolta fino a trasformarsi nel

per il numero dei velivoli esposti e per la superficie espositiva e le iniziative. Nel primo padiglione, de-

dicato alle “forme del volo”, si va dal biplano acrobatico Pitts Special agli alianti, compreso il CVV6

Canguro dell’asso Adriano Mantelli. Sulla ex pista,

che si affaccia sul moderno Terminal 1 di Malpensa,

46

colori del 31° Stormo, con il quale trasportò, tra l’al-

spiccò il volo 27 maggio 1910 in questa stessa bruconservarne la fragile originalità, è il pezzo più pregiato dell’esposizione di Volandia. La storia della

Caproni e del sito industriale prosegue con il monoplano Ca.18 della Prima guerra mondiale, il bi-

plano acrobatico Ca.113, fino al piccolo jet biposto C.22J con il quale si concluse dopo settant’anni la


produzione di velivoli. Tut-

Marchetti Heritage Group,

t’intorno vi sono attrez-

che da alcuni anni è impe-

zature di produzione

gnato nella ricostruzione

originali che ripor-

fedele dell’idrovolante

tano il visitatore al-

SIAI SM.55X della cro-

l’epoca in cui gli

ciera atlantica di Italo

aerei erano costruiti

Balbo del 1933. Lavo-

in legno. Ampio spa-

rando dai disegni origi-

zio è dedicato al volo

nali e con il supporto

verticale, dai primi Bell

gratuito di molte aziende

47, la cui licenza di produ-

aeronautiche, i volontari hanno

zione trasformò Agusta nel gi-

gante che è oggi, fino al grande

Boeing CH-47C Chinook. Non manca neppure

uno sguardo al futuro, rappresentato dal simulacro

già completato gli impennaggi, il

castello motore e i simulacri dei due

Isotta Fraschini Asso 750, completi di eliche. In offi-

cina è in costruzione il primo scafo, che sarà lasciato

del convertiplano AW609, esposto in una grande

parzialmente scoperto per mostrare i dettagli strut-

rivo più recente è l’elicottero da attacco A.129

La prossima novità sarà un settore dedicato all’Ae-

sala bianca che ne fa risaltare le gradevoli linee. L’arMangusta, ceduto dall’Esercito Italiano completo di

turali.

ronautica Militare, che raccoglierà gli aerei già pre-

ogni dettaglio, compreso l’armamento. La pre-

senti – dal Vampire al Fiat G.91, dall’F-84F all’AMX,

dinamismo che la distingue da tante altre strutture

missile antiaereo Nike-Hercules – in un racconto

senza di Volandia al Linate Air Show è un segno del

nonché il simulacro di un caccia Macchi C.202 e un

espositive italiane. Ma non è l’unico, come indica il

unitario, che grazie ad un accordo con la Forza Ar-

tipi e modelli di serie del celebre carrozziere tori-

centenario, nel 2023. Un ampio spazio è dedicato

padiglione dedicato alla collezione Bertone: protonese, acquistati dall’Automotoclub Storico Italiano

mata sarà ulteriormente potenziato in vista del suo

ai più giovani, con simulatori di volo e persino gon-

(ASI) e ospitati a Vizzola in attesa di trovare sede

fiabili. Bar e ristorante, all’interno del percorso, ren-

tante, quella con l’associazione Ali Storiche, la cui

lontano, mentre un fornitissimo shop offre lo

offre letteralmente una finestra sulle tecniche e me-

casa un souvenir o addirittura acquistare scatole di

definitiva. Meno spettacolare, ma altrettanto imporofficina situata all’interno del percorso espositivo

todi per salvare gli aerei che hanno scritto la storia dell’aviazione. Tra progetti oggi in corso vi sono il

dono facile la permanenza anche a chi viene da

spunto per arricchire la propria biblioteca, portare a montaggio ormai introvabili. Grazie a queste ed

altre caratteristiche, Volandia offre visite sempre di-

North American P-51D Mustang, forse il miglior

verse per ogni categoria di visitatori, dall’appassio-

un biplano Waco, entrambi destinati a riprendere il

museo è facilmente raggiungibile in auto e da Mi-

caccia in assoluto della Seconda guerra mondiale, e volo. Un’altra collaborazione è quella con il Savoia

nato alle famiglie in cerca di una giornata diversa. Il lano con il treno Malpensa Express.

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