Airplanes 3-2019

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SOMMARIO 4

932esimo Anniversario Traslazione A Bari viene festeggiato il patrono San

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Nicola, con la presenza della PAN

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59esima STAGIONE ACROBATICA Da Rivolto è partita ufficialmente la

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Una realtà di livello internazionale nel settore dell’addestramento al volo

25 minuti di esibizione per uno spettacolo che emoziona

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nuova Stagione Acrobatica della PAN

61° STORMO Eccellenza tutta italiana

EMOZIONI IN VOLO

COME SI DIVENTA PILOTA PAN Una selezione particolare che tiene conto di molteplici fattori

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FORMAZIONE 2019 Da “Pony 0” a “Pony 11”: la nuova Formazione PAN 2019 al completo

AIRPLANES Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma Direttore Editoriale: Alessio Piano Direttore: Alessandro Cornacchini cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Anno 13 - numero 3 - maggio 2019. Fotografie Aeronautica Militare Finito di stampare nel mese di maggio 2018 presso Arti grafiche Celori - Terni www.airplanesmagazine.it

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NOTIZIE AL VOLO La nuova rubrica che vi terrà informati sul panorama aeronautico nazionale ed internazionale

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NASCONO LE “FRECCE” Ripercorriamo la Storia dell’acrobazia aerea in Italia fino alla nascita della Pattuglia Acrobatica Nazionale

Quando mi è stato proposto di entrare a far parte della squadra di Airplanes, ho accettato di buon grado, senza pensarci molto, convinto come sono della validità di questa iniziativa editoriale che ormai da più di un decennio “batte” le manifestazioni aeree sul territorio nazionale dove sono presenti le “Frecce Tricolori”. Sono convinto della validità di un prodotto che potrebbe sembrare anacronistico, vista la sua presentazione cartacea, ma che in realtà in modo moderno, agile e reattivo consente di riflettere, grazie alla persistenza dell’informazione che solo la carta stampata può dare, su di un mondo fantastico e fortemente emozionale ma anche carico di valori sani, di serietà professionale e di dedizione ad un’attività, quella del volo acrobatico, che assieme, all’audacia, l’abilità e al genio deve assolutamente coniugare l’impegno, il rigore, l’altruismo e la capacità di lavorare in gruppo. Sono doti che riscontriamo con facilità negli uomini dell’Aeronautica Militare, i principali protagonisti di queste pagine, che hanno sempre ben chiaro, qualunque cosa facciano, dove risiede il bene e dove il male, cosa si deve fare e cosa non, sempre per perseguire l’unico obiettivo: operare per il bene del Paese e dei suoi cittadini. Oggi inizia un’altra emozionante stagione di manifestazioni, che scatenerà entusiasmi e risveglierà l’orgoglio di appartenere a una Nazione che sa esprimere sintesi così elevate di capacità professionali e sentimenti sinceri. E noi siamo qui, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per raccontarvi l’espressione di un valore puro. Alessandro Cornacchini

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932esimo

ANNIVERSARIO della TRASLAZIONE 4


D

al 7 al 9 maggio, come da tradizione, Bari festeggia il suo Santo; una festività parti-

colarmente sentita sia per gli abitanti della città sia per i numerosi pellegrini che proprio per questa occasione affollano il ca-

poluogo pugliese. Quest’anno ricorre il 932° anniversario della traslazione delle spoglie che nel 1087 lasciarono la

città di Myra, nell’attuale Turchia meridionale, per arrivare in Italia trasportate da 62 ardimentosi marinai che, partiti da Bari, diressero alla volta della città per trafugare e impadronirsi delle ossa del Santo vescovo di Myra, morto il

6 dicembre del 343, che portarono a Bari e a Venezia. Da allora i festeggiamenti in onore del Santo di maggio si aggiungono a quelli più “canonici” del 6 dicembre,

quando la Chiesa Cattolica lo ricorda nel suo calendario romano generale. Come ogni anno la statua del Santo

verrà portata in processione da un lungo corteo storico che ripercorrerà gli eventi del 1087, composto da oltre

60 figuranti, sbandieratori e personaggi storici. Dopo la

consueta processione sulla barca, la statua verrà lasciata

nella piazza per dare la possibilità a tutti i fedeli di vene-

rarla. L’onore di trasportare il Santo il 7 maggio in questo “cammino” è riservato all’imbarcazione “Domenica

madre”, mentre il giorno successivo toccherà al “Santos”; le imbarcazioni, come da tradizione, sono state “estratte” dal sindaco Decaro e dal priore, padre Giovanni Distante, lo scorso 28 aprile.

n

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59esima STAGIONE ACROBATICA È partita da Rivolto, come ormai da tradizione, la nuova Stagione Acrobatica delle “Frecce Tricolori” che quest’anno prevede ben 18 esibizioni delle quali cinque all’estero. 6


FRECCE TRICOLORI

T

re… due… uno… via! È partita

di Tornado proveniente dal 154° Gruppo

nel 2019 tante le novità e gli

tano Alessio Ghersi, pilota di Eurofighter

la 59esima stagione della PAN; appuntamenti che vedranno le “Frecce Tricolori” in giro per

l’Italia e per il mondo. Partiamo dai cambia-

menti: come ogni anno il team acrobatico si rinnova, e per questa stagione c’è una novità veramente rilevante. “Pony 0” sarà il

Maggiore Gaetano Farina, che ha assunto

l’incarico di Comandante delle “Frecce” lo scorso 29 novembre. Interessanti novità in

due posizioni chiave della pattuglia: il ruolo

del 6° Stormo di Ghedi (Brescia), ed il Capi2000, proveniente dal IX Gruppo Caccia del 4° Stormo di Grosseto, che voleranno ri-

spettivamente con il numero 9 ed il numero 8 al loro esordio il 1° maggio a Rivolto. La stagione 2019 sarà ricca di impegni e si

aprirà con il Grado Air show del 5 maggio per chiudere il programma il 13 ottobre a Milano. 18 esibizioni in totale di cui 13

lungo tutto lo stivale e cinque all’estero (30 giugno Cazaux, Francia, 21 luglio Fairford,

di Capoformazione (“Pony 1”) e quello di

Regno Unito, 27 luglio Siauliai, Lituania, 4

acrobatica 2019 sarà, infatti, il Maggiore

tembre Zeltweg, Austria) dove la PAN,

Solista (“Pony 10”); durante la stagione

agosto Sliac, Repubblica Slovacca, 7 set-

Stefano Vit, già esperto Gregario della com-

come ormai da consuetudine, stenderà il tri-

volo le “Frecce Tricolori”; mentre il Capi-

estro ed eleganza. Insomma, tutto è pronto

Capitano Filippo Barbero, diventando così il

rati, le macchine fotografiche sono pronte e

pagine acrobatica nazionale, a guidare in

colore più lungo del mondo, simbolo di

tano Massimiliano Salvatore subentrerà al

per questo Air Show: i fan sono già schie-

nuovo Solista della PAN. A sostituire i piloti

le bandierine italiane già sventolano: che

entry: il Capitano Federico De Cecco, pilota

come sempre.

che hanno lasciato la formazione due new

altro dire? Forza ragazzi, fateci sognare

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61° STORMO

UN’ECCELLENZA ITALIANA

Più di 8.000 piloti brevettati e oltre un milione di ore di volo sono alcuni dei numeri della relatà pugliese che da anni è divenuta un punto di riferimento internazionale nel settore dell’addestramento al volo. 8


L

a base di Lecce-Galatina nasce nel 1931

come “campo di fortuna” e dopo pochi anni fu trasformata in “regio aeroporto”. Nel

1946, in piena riorganizzazione post-bellica,

si decise di trasferirvi la vicina Scuola Caccia

di Leverano. Parte da qui la Storia della Scuola di Galatina che oggi, dopo oltre settant’anni e numerose trasformazioni, ha al suo attivo oltre un milione di ore di

volo e più di 8.000 piloti brevettati (di cui circa 200 di altre Forze Armate e oltre 400 di Forze aeree estere) ma soprattutto è riconosciuta, in campo internazio-

nale, come uno dei centri di addestramento al volo più avanzati al mondo. Un risultato reso possibile sia dalla

scelta delle autorità aeronautiche di puntare sulla base di Galatina per farne un polo internazionale di adde-

stramento sia dallo sviluppo, da parte dell’industria italiana (prima Alenia, e poi Leonardo), di un

addestratore straordinariamente innovativo poiché integrato all’interno di un sistema comprensivo di un

segmento “ground” (simulatori e supporto logistico) e ideale per formare gli allievi ai più moderni velivoli da

combattimento di ultima generazione (Eurofighter – F35). Gli investimenti effettuati, le trasformazioni strutturali e infrastrutturali realizzate e

l’arrivo in linea del velivolo T-346A hanno richiamato l’interesse delle forze aeree di

tutto il mondo su Galatina, dando nuova

linfa a una vocazione internazionale che pra-

ticamente aveva accompagnato la scuola sa-

lentina sin dalla nascita e che oggi fa del 61°

Stormo una realtà addestrativa in grado di co-

niugare esperienza e tecnologia all’avanguardia

per un successo tutto “made in Italy” riconosciuto e

apprezzato in tutto il mondo. Oggi lo Stormo è artico-

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lato su tre gruppi di volo (il 212, il 213 e il 214), un

nazionale, come il velivolo T-346, e l’esperienza

cienza Velivoli, un servizio amministrativo, un’infer-

campo del flight training. È in poche parole un va-

Centro Addestramento Equipaggi, un Gruppo Effimeria di corpo e un reparto logistica (che ha

assorbito i precedenti Gruppi STO e SLO). I compiti assegnati al Reparto sono stati rimodulati a seguito

dell’introduzione dell’IPTS (Integrated Pilot Training

System) 2020, la direttiva con cui l’Aeronautica Militare ha trasformato il processo che porta al conseguimento del Brevetto di Pilota Militare (BPM) ed oggi la scuola di Galatina assicura la Fase II, co-

mune a tutti gli allievi piloti militari, finalizzata alla

individuazione delle linee su cui voleranno (fighters, pilotaggio remoto RPA, elicotteri, trasporto), la

Fase III, rivolta esclusivamente agli allievi piloti selezionati per le linee “fighter” e “RPA”, che si con-

clude con il conseguimento del BPM (aquila turrita) e infine la Fase IV (Lead In to Fighter Training –

LIFT), propedeutica al successivo impiego sui velivoli da combattimento. Oggi lo Stormo, dipen-

dente dal Comando Scuole A.M./3a Regione Area

di Bari, rappresenta la sinergia tra sistemi di addestramento ad elevatissima tecnologia, tutti di produzione

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ultra-settantennale dell’Aeronautica Militare nel

lido e concreto esempio di eccellenza italiana di li-

vello mondiale, e può essere senz’altro considerato un fiore all’occhiello per il Sistema Paese. Nell’im-

minente futuro è programmata l’implementazione delle attività propedeutiche al phase-in del nuovo velivolo addestratore, l’M-345 HET – High Effi-

ciency Trainer (T-345 nella terminologia militare),

che, a partire dal 2020, andrà a sostituire progressivamente la flotta di MB.339, il velivolo jet attualmente impiegato nelle Fasi II e III dell’iter

addestrativo oltre che dalle “Frecce Tricolori”. Sulla base di Galatina ha sede anche il 10° Reparto Ma-

nutenzione Velivoli, dipendente dal Comando Logistico, cui è affidata la gestione tecnica e logistica

della flotta “339” e “346” e provvede ad assicurare l’operatività delle barriere d’arresto, sia a cavo che

a rete, installate in tutti gli aeroporti gestiti dall’Aeronautica Militare, sia in Patria sia all’estero.

n



EMOZIONI IN VOLO

“F

zioni nel cielo è uno spettacolo capace di

nente sicuramente più conosciuta e visibile.

donne, bambini e anziani; in ogni angolo del

altà, la sintesi delle capacità dei piloti e

recce Tricolori”, un

mento di più di 90 anni di acrobazia aerea. Il

pace di evocare

“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto

mito, un nome ca-

emozioni profonde

legate ai ricordi e ai

sogni di ognuno di noi. Vedere le loro evolucatturare l’attenzione di tutti: uomini e

Mondo. Ma le “Frecce Tricolori” fanno qualcosa in più delle manovre che eseguono nel

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313° Gruppo Addestramento Acrobatico

di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo,

Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la compo-

Le “Frecce Tricolori” rappresentano, in redegli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi

cielo. In 25 minuti, tanto dura la loro esibi-

dieci velivoli di produzione italiana Alenia

di un’istituzione militare e di un intero

più numerosa compagine acrobatica al

zionale grazie all’esperienza e all’addestra-

bizione che non dà tregua. Una delle pecu-

zione, sintetizzano le capacità e l’ingegno

Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la

Paese. Questo fa la Pattuglia Acrobatica Na-

mondo. 18 le figure che danno vita a un’esi-


FRECCE TRICOLORI liarità, infatti, di questa armonia tutta trico-

lore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in

“apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la

“Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori”, imitata

molto, replicata mai, da tutte le formazioni

acrobatiche internazionali.

Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’”Alona”.

Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale.

Questo deriva dalla storia professionale di

ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica

Militare e il loro iter istituzionale e formativo

non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza

Armata. Ardimento, capacità, disciplina, af-

fiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato.

Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

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COME SI DIVENTA PILOTA PAN


FRECCE TRICOLORI

I

l meccanismo per entrare nella PAN

prevede una prima scrematura dei

candidati, segnalati dai vari gruppi di volo dell’Aeronautica Militare, messa in atto direttamente dal Comando

della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota.

Circa dieci candidati superano questa prima selezione e vengono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto: qui svolge la

decisiva fase “due”, condotta diret-

tamente dal team delle “Frecce Tri-

colori”. Devono portare a termine nel

migliore dei modi un volo con il co-

mandante, uno in coppia e uno con la

formazione completa.

Tuttavia la scelta finale non si basa esclusi-

vamente sull’abilità dimostrata in volo, ma

avviene soprattutto in base alle qualità ca-

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ratteriali del candidato. I piloti selezionati,

durante il periodo più frenetico dell’attività

stente bagaglio d’esperienza accumulato

con i ritmi molto particolari della PAN.

infatti, sono già in possesso di un consi-

negli istituti di formazione e nei reparti operativi. È per questo che la valutazione e la scelta si basano su criteri differenti che

hanno a che fare con l’umiltà, la voglia di

mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la capacità di inserirsi velocemente nel

gruppo. Il profilo umano, innanzitutto, per-

ché fare parte di una pattuglia acrobatica è

come appartenere a una famiglia, e il contributo di ognuno è finalizzato al miglior risultato per tutti.

Il compito non semplice di “valutare” i futuri piloti della PAN spetta ai quattro piloti più anziani del “313°”: al capoformazione

“Pony 1”, al capo della seconda sezione “Pony 6”, al solista “Pony 10” e, ovvia-

mente, al comandante “Pony 0”, a cui spetta, chiaramente, la deci-

sione finale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione estiva in corso,

delle “Frecce” per confrontarsi da subito

Quando un nuovo pilota arriva in Pattuglia

ha un’esperienza di circa 4-5 anni di reparto operativo e una “combat readiness” ormai

consolidata. Tuttavia il tipo di attività che si svolge presso il 313° Gruppo è molto di-

verso dal volo in coppia o dalle formazioni

volate al Gruppo d’appartenenza o durante l’iter addestrativo per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare. Per questo mo-

tivo l’ingresso in Pattuglia dei nuovi arrivati avviene in modo piuttosto graduale: nel

corso della prima stagione estiva si vola il

più possibile “da passeggeri”, per osservare da vicino l’attività della formazione, impa-

rare a conoscere l’organizzazione delle trasferte e le diverse problematiche con le

quali confrontarsi, sia in Italia che all’estero. Questo primo avvicinamento consente ai

nuovi arrivati di familiarizzare con il mondo delle “Frecce”, in previsione del secondo

periodo, quello più intenso. Un anno pas-

sato in “Pattuglia” può essere suddiviso in

due grandi periodi che, impropriamente, si

possono definire come “stagione estiva” e “stagione invernale”. Quella invernale riguarda il periodo dell’addestra-

mento, mentre la cosiddetta stagione estiva include l’intero

periodo delle manifestazioni: dalla

sua apertura ufficiale, il primo mag-

gio, con la tradizionale esibizione

sulla base di Rivolto, ai primi giorni

di novembre.

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n



FORMAZIONE

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2019

FRECCE TRICOLORI

PONY O GAETANO FARINA

Magg. Pil. - Comandante

PONY 1 STEFANO VIT

Magg. Pil. - Capoformazione

PONY 2 ALFIO MAZZOCCOLI

Cap. Pil. - 1° Gregario Sinistro

PONY 3 EMANUELE SAVANI

Cap. Pil. - 1° Gregario Destro

PONY 4 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. - 2° Gregario Sinistro

PONY 5 GIULIO ZANLUNGO

Cap. Pil. - 2° Gregario Destro

PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. - 1° Fanalino

PONY 7 PIERLUIGI RASPA

Cap. Pil. - 3° Gregario Sinistro

PONY 8 ALESSIO GHERSI

Cap. Pil. - 3° Gregario destro

PONY 9 FEDERICO DE CECCO Cap. Pil. - 2° Fanalino

PONY 10 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. - Solista

PONY 11 FILIPPO BARBERO Cap. Pil.

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1° maggio 2019, oltre 10mila fan per l’avvio della Stagione Acrobatica 2019

C

i avevano lasciato con scie tricolori, incroci mozzafiato ed emozioni; è proprio da qui che sono ripartite le “Frecce Tricolori” in occasione dell’ultimo volo di addestramento dello scorso 1° maggio a Rivolto, dove sono accorse più di 10mila persone tra fan e vecchi apparteneti alla PAN. «Le Frecce davvero non passano mai di moda – ha detto il Magg. pil. Gaetano Farina, Comandante della Pattuglia – e lo si vede dal calore della gente che accompagna ogni nostra esibizione. Tutto questo ci ripaga di sacrifici e di un intenso addestramento che precede ogni avvio di stagione». Presente alla manifestazione anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale S.A. Alberto Rosso, che dopo aver elogiato l’eccellente performance della PAN ha annunciato l’avvicendamento «entro 3-4 anni tra l’MB.339 e il nuovo T-345, attualmente impegnato l’ultima fase di sperimentazione. Una sostituzione importante oltre che per la PAN anche per le scuole di volo della Forza Armata».

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NOTIZIE AL VOLO

Cambio al vertice del Comando Scuole AM/3ª Regione Aerea

M

ercoledì 20 marzo, nella suggestiva cornice di Piazza del Ferrarese nel cuore del centro storico della città di Bari, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea tra il Generale di Squadra Aerea Umberto Baldi, uscente, e il Generale di Divisione Aerea Aurelio Colagrande, subentrante. La cerimonia è stata presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. All’evento hanno partecipato numerose autorità civili, religiose e militari, tra cui il Presidente della Regione Puglia, il Sindaco della Città di Bari e il Prefetto. Il Generale Baldi ha aperto il suo discorso rimarcando gli obiettivi raggiunti dal CSAM/3ª R.A. con particolare riguardo alle innovazioni apportate nei percorsi formativi presso le scuole di volo che continuano ad attrarre frequentatori da paesi alleati/partner stranieri. Ha poi ricordato il recente accordo con l’Università di Bari che consolida la

collaborazione tra il mondo civile e quello militare nella ricerca e sperimentazione aerospaziale. Il Generale Colagrande, nel suo discorso di insediamento, ha ringraziato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica per l’assegnazione del prestigioso incarico, rimarcando che «bisogna innovarsi costantemente per fronteggiare in anticipo le sfide future ma lavorando nel solco della continuità delle nostre tradizioni e dei nostri valori fondanti». La cerimonia ha avuto termine con l'intervento del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso: «L’Aeronautica Militare ha investito molto nella regione Puglia, soprattutto nelle capacità di addestramento e formazione. Una eccellenza della quale siamo orgogliosi. Sul territorio sviluppiamo delle capacità invidiate anche all'estero; molti Paesi vengono ad addestrare il proprio personale ed i propri piloti qui da noi, quindi è una risorsa per tutto il Paese e non solo per la regione Puglia, diventando un motivo di orgoglio per la Forza Armata».

Il 2° Stormo ospiterà la partenza di una Tappa del Giro d’Italia 2020

P

er la prima volta nella storia del Giro d'Italia, una delle tappe partirà da un aeroporto militare. È Rivolto la base scelta, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare e della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Non una scelta casuale, in quanto per la base friulana sarà un anno importante: nel 2020 si celebrerà, infatti, anche la 60a stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”.Continua così la proficua collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Aeronautica Militare e il gruppo RCS Sport. Nell’ultimo decennio già due volte le “Frecce” hanno accompagnato il Giro d’Italia: nel 2009 durante il passaggio della corsa proprio sulla pista di Rivolto e nel 2014 quando la Corsa Rosa si è chiusa a Trieste.

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Stratolaunch, successo del primo volo dell'aereo più grande della storia

«È

stato emozionante osservare di persona questo uccello maestoso spiccare il volo, vedere il sogno di Allen prendere vita davanti ai miei occhi». Sono queste le prime parole di Jean Floyd, presidente della società Stratolaunch che ha progettato e realizzato lo Stratolaunch, il velivolo più grande del mondo. A far diventare virale il video e le foto del primo volo dello scorso 14 aprile le dimensioni “impressionanti “ di questo aeroplano. Con un’apertura alare più grande di un campo di calcio, una volta e mezzo quella di un Airbus A.380 giusto per fare un confronto, di 117 metri, una lunghezza di 73 metri, un’altezza di 15 metri il gigante ha staccato le ruote dalla pista dell’aeroporto del Mojave nel deserto della California. Ai comandi Evan Thomas, pi-

lota di F-16 con 28 anni di esperienza presso la USAF che ha portato il velivolo fino a 17.000 piedi (5.182 metri) e a una velocità massima di 304 km/h grazie alla spinta di sei motori di un Boeing 747. «Un fantastico primo volo – ha agginto Floyd – che fa progredire la nostra missione di offrire un’alternativa flessibile a lancio dei razzi». Lo Stratolaunch infatti è stato realizzato per trasportare e sganciare un razzo vettore, che a sua volta trasporti un satellite. Questo metodo semplificherebbe di molto la messa in orbita di satelliti, perché far decollare un aereo è molto più facile, e quindi più conveniente, che lanciare un razzo. Al momento la società può contare solo su un solo cliente, Northtrop Grumman, che vorrebbe sfruttare l’aereo per inviare nello spazio il razzo Pegasus.

Luca Parmitano è pronto a tornare sulla Stazione Spaziale Internazionale

M

ancano ormai poche settimane prima che il T.Col. Luca Parmitano, pilota collaudatore dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’ESA, ritorni a bordo della ISS (International Space Station), questa volta da Comandante. A luglio, infatti, Luca e i suoi due colleghi della missione Beyond, il russo Alexander Skvortsov e lo statunitense Drew Morgan, arriveranno sulla Stazione spaziale dove rimarranno per poco meno di sei mesi. Per Luca si tratta della seconda esperienza fuori dell’atmosfera e anche in questa occasione sarà protagonista di una passeggiata spaziale, in gergo EVA (Extra Veichular Activity). La data della partenza è fissata per il 20 luglio, una data ricca di fascino per l’epopea spaziale visto che nello stesso giorno ma 50 anni prima Neil Armstrong e Buzz Aldrin muovevano i primi passi sulla Luna.

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NASCONO LE “FRECCE”

L 26

a lunga tradizione dell’acrobazia

messe la Forza Armata decise di far nascere, a

anni 20 ed è strettamente legata alla

prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”. Era

aerea in Italia ha origini sul finire degli base di Campoformido. Agli inizi

degli anni 50 l’Aeronautica Militare

Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu

affatto casuale: a pochi chilometri dall’aeroporto

valutò la possibilità di costituire un reparto

friulano, il campo di volo di Campoformido

batico, con l’obiettivo di perfezionare la prepa-

dell’acrobazia italiana. Alla fine degli anni Venti

maturate in un campo del tutto particolare come

mandante del 1° Stormo Caccia, aveva intro-

espressamente dedicato all’addestramento acro-

(Udine) era considerato da tutti come la culla

razione dei piloti e non disperdere le esperienze

del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, co-

quello dell’acrobazia aerea. Con queste pre-

dotto l’acrobazia aerea come elemento


FRECCE TRICOLORI

1961

Nasce il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”

1963

Le “Frecce Tricolori” volano per la prima volta con i Fiat G-91

1982

Un nuovo cambio velivolo per la PAN: arrivano gli MB-339

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1989 fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti.

L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guada-

gnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia AeronauA Pieve di Soligo viene costituito il 1° Club “Frecce Tricolori”

tica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico

divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappre-

sentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e al-

1993

l’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa tradizione che venne ripresa solo nel 1952

quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino

Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla Forza Armata: i

“Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino

Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri”

furono le formazioni che meglio espressero negli Le “Frecce Tricolori” si esibiscono a Kuwait City

2015

anni 50 lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia

l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si

decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arriva-

rono, così, a Rivolto i primi sei piloti a bordo dei

CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo.

Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “PattuIl sorvolo delle “Frecce Tricolori” inaugura l’EXPO di Milano

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glia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di

due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

n




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