Airplanes 4-2019

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V

Il saluto del Sindaco

oglio esprimere tutta la gioia e soddisfazione per essere riusciti ad avere a Pisa anche quest’anno le “Frecce Tricolori”, non solo uno spettacolo unico ma un evento ricco di significati che coinvolge il nostro bellissimo Litorale, la Città e l’intero territorio. Per questo desidero ringraziare quanti, a vario titolo, hanno contribuito alla sua realizzazione. Del resto, il legame che unisce Pisa alla tradizione aeronautica trae le sue fondamenta proprio agli albori delle esperienze aeronautiche italiane. Già nel maggio del 1910 i pisani Fratelli Antoni iniziarono le attività della loro fabbrica a Pisa, collaudando il primo aereo sul Prato degli Escoli a San Rossore per poi trasferirsi nel 1911 a San Giusto, proprio dove è l’attuale aeroporto Galilei. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale Piaggio e Fiat fecero da tramite per la costituzione di CMASA (Costruzioni Meccaniche Aeronautiche Società Anonima) a Marina di Pisa, negli stabilimenti ex-Galinari. La Fiat, poi, rilevò la società e fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, incrementando una produzione aeronautica notevole con la produzione anche di aerei terrestri e addirittura una versione del famoso caccia G.50. Tutto questo coinvolse la città con maestranze sempre più evolute che venivano raccolte tra gli allievi dell’ITIS ”Leonardo da Vinci“ che per primo aprì una sezione di Costruttori Aeronautici, seguito dall'Ateneo Pisa con la Facoltà di ingegneria. La brusca frenata dell'attività aeronautica alla fine della guerra non impedì che si rinsaldasse il legame che già esisteva tra la città e l'Aeronautica Militare che proprio a San Giusto si era insediata con stormi da bombardamento e aerosiluranti nel periodo bellico, ma soprattutto con la costituzione della 46° Brigata Aerea. Pisa divenne la più importante base del trasporto miliare anche grazie alle curiose forme del “Vagone Volante”, il Fairchild C-119. Poi, Pisa ha pianto con la 46esima per gli eventi tragici quali l'eccidio di Kindu del 1960, l’incidente del Monte Serra del 1977, l’abbattimento del G222 ”Lyra 34” del pisano Marco Betti, nel cielo di Sarajevo per una missione di pace e per l’ultimo incidente nel 2009 del C-130J, ormai dieci anni fa. La città è stata sempre riconoscente per l’attività di antincendio svolta dai G-222 e C-130 Hercules, per il contatto, la presenza discreta e l'attenzione costante, per l’incessante attività della 46esima in particolare e dell'Aeronautica tutta per gli impegni internazionali che hanno portato nel mondo il nome di Pisa. Credo che questa riconoscenza la dimostrerà anche con una grande partecipazione all’evento del Pisa Air Show. Quindi buon lavoro e buon divertimento a tutti. Michele Conti, Sindaco di Pisa

1


SOMMARIO 4

59esima STAGIONE ACROBATICA Da Rivolto parte ufficialmente la

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8

25 minuti di esibizione per uno spettacolo che emoziona

12

La PAN sorvolerà l’87esima edizione del CSIO di Piazza di Siena

nuova Stagione Acrobatica della PAN

EMOZIONI IN VOLO

NEL NOME DI UNA TRADIZIONE

24

NOTIZIE AL VOLO La nuova rubrica che vi terrà informati sul panorama aeronautico nazionale ed internazionale

NASCONO LE “FRECCE” Ripercorriamo la Storia dell’acrobazia aerea in Italia fino alla nascita della PAN

AIRPLANES Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma Direttore Editoriale: Alessio Piano Direttore: Alessandro Cornacchini cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Anno 13 - numero 4 - maggio 2019. Fotografie Aeronautica Militare Finito di stampare nel mese di maggio 2018 presso Arti Grafiche Picene s.r.l. - Pomezia (Roma) www.airplanesmagazine.it

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26

HH-139A Con l’HH-139 l’Aeronautica Militare assicura efficacemente il servizio di Ricerca e Soccorso

28

IL REPARTO SPERIMENTALE VOLO La nuova rubrica che vi terrà informati sul panorama aeronautico nazionale ed internazionale

30

46esima Brigata Aerea

31

WEFLY! TEAM

La 46a Brigata Aerea di Pisa è operativa 365 giorni all’anno 24 ore su 24

L’unica Pattuglia al mondo nella quale due dei tre piloti sono disabili

Quando mi è stato proposto di entrare a far parte della squadra di Airplanes, ho accettato di buon grado, senza pensarci molto, convinto come sono della validità di questa iniziativa editoriale che ormai da più di un decennio “batte” le manifestazioni aeree sul territorio nazionale dove sono presenti le “Frecce Tricolori”. Sono convinto della validità di un prodotto che potrebbe sembrare anacronistico, vista la sua presentazione cartacea, ma che in realtà in modo moderno, agile e reattivo consente di riflettere, grazie alla persistenza dell’informazione che solo la carta stampata può dare, su di un mondo fantastico e fortemente emozionale ma anche carico di valori sani, di serietà professionale e di dedizione ad un’attività, quella del volo acrobatico, che assieme, all’audacia, l’abilità e al genio deve assolutamente coniugare l’impegno, il rigore, l’altruismo e la capacità di lavorare in gruppo. Sono doti che riscontriamo con facilità negli uomini dell’Aeronautica Militare, i principali protagonisti di queste pagine, che hanno sempre ben chiaro, qualunque cosa facciano, dove risiede il bene e dove il male, cosa si deve fare e cosa non, sempre per perseguire l’unico obiettivo: operare per il bene del Paese e dei suoi cittadini. Oggi inizia un’altra emozionante stagione di manifestazioni, che scatenerà entusiasmi e risveglierà l’orgoglio di appartenere a una Nazione che sa esprimere sintesi così elevate di capacità professionali e sentimenti sinceri. E noi siamo qui, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per raccontarvi l’espressione di un valore puro. Alessandro Cornacchini

3


59esima STAGIONE ACROBATICA È partita da Rivolto, come ormai da tradizione, la nuova Stagione Acrobatica delle “Frecce Tricolori” che quest’anno prevede ben 18 esibizioni delle quali cinque all’estero. 4


FRECCE TRICOLORI

T

re… due… uno… via! È partita

di Tornado proveniente dal 154° Gruppo

nel 2019 tante le novità e gli

tano Alessio Ghersi, pilota di Eurofighter

la 59esima stagione della PAN; appuntamenti che vedranno le “Frecce Tricolori” in giro per

l’Italia e per il mondo. Partiamo dai cambia-

menti: come ogni anno il team acrobatico si rinnova, e per questa stagione c’è una novità veramente rilevante. “Pony 0” sarà il

Maggiore Gaetano Farina, che ha assunto

l’incarico di Comandante delle “Frecce” lo scorso 29 novembre. Interessanti novità in

due posizioni chiave della pattuglia: il ruolo

del 6° Stormo di Ghedi (Brescia), ed il Capi2000, proveniente dal IX Gruppo Caccia del 4° Stormo di Grosseto, che voleranno ri-

spettivamente con il numero 9 ed il numero 8 al loro esordio il 1° maggio a Rivolto. La stagione 2019 sarà ricca di impegni e si

aprirà con il Grado Air show del 5 maggio per chiudere il programma il 13 ottobre a Milano. 18 esibizioni in totale di cui 13

lungo tutto lo stivale e cinque all’estero (30 giugno Cazaux, Francia, 21 luglio Fairford,

di Capoformazione (“Pony 1”) e quello di

Regno Unito, 27 luglio Siauliai, Lituania, 4

acrobatica 2019 sarà, infatti, il Maggiore

tembre Zeltweg, Austria) dove la PAN,

Solista (“Pony 10”); durante la stagione

agosto Sliac, Repubblica Slovacca, 7 set-

Stefano Vit, già esperto Gregario della com-

come ormai da consuetudine, stenderà il tri-

volo le “Frecce Tricolori”; mentre il Capi-

estro ed eleganza. Insomma, tutto è pronto

Capitano Filippo Barbero, diventando così il

rati, le macchine fotografiche sono pronte e

pagine acrobatica nazionale, a guidare in

colore più lungo del mondo, simbolo di

tano Massimiliano Salvatore subentrerà al

per questo Air Show: i fan sono già schie-

nuovo Solista della PAN. A sostituire i piloti

le bandierine italiane già sventolano: che

entry: il Capitano Federico De Cecco, pilota

come sempre.

che hanno lasciato la formazione due new

altro dire? Forza ragazzi, fateci sognare

n

5


“PONY 0” 6


FRECCE TRICOLORI

7


EMOZIONI IN VOLO

“F

zioni nel cielo è uno spettacolo capace di

nente sicuramente più conosciuta e visibile.

donne, bambini e anziani; in ogni angolo del

altà, la sintesi delle capacità dei piloti e

recce Tricolori”, un

mento di più di 90 anni di acrobazia aerea. Il

pace di evocare

“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto

mito, un nome ca-

emozioni profonde

legate ai ricordi e ai

sogni di ognuno di noi. Vedere le loro evolucatturare l’attenzione di tutti: uomini e

Mondo. Ma le “Frecce Tricolori” fanno qualcosa in più delle manovre che eseguono nel

8

313° Gruppo Addestramento Acrobatico

di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo,

Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la compo-

Le “Frecce Tricolori” rappresentano, in redegli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi

cielo. In 25 minuti, tanto dura la loro esibi-

dieci velivoli di produzione italiana Alenia

di un’istituzione militare e di un intero

più numerosa compagine acrobatica al

zionale grazie all’esperienza e all’addestra-

bizione che non dà tregua. Una delle pecu-

zione, sintetizzano le capacità e l’ingegno

Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la

Paese. Questo fa la Pattuglia Acrobatica Na-

mondo. 18 le figure che danno vita a un’esi-


FRECCE TRICOLORI liarità, infatti, di questa armonia tutta trico-

lore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in

“apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la

“Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori”, imitata

molto, replicata mai, da tutte le formazioni

acrobatiche internazionali.

Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’”Alona”.

Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale.

Questo deriva dalla storia professionale di

ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica

Militare e il loro iter istituzionale e formativo

non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza

Armata. Ardimento, capacità, disciplina, af-

fiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato.

Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

n

9


FORMAZIONE

10


2019

FRECCE TRICOLORI

PONY O GAETANO FARINA

Magg. Pil. - Comandante

PONY 1 STEFANO VIT

Magg. Pil. - Capoformazione

PONY 2 ALFIO MAZZOCCOLI

Cap. Pil. - 1° Gregario Sinistro

PONY 3 EMANUELE SAVANI

Cap. Pil. - 1° Gregario Destro

PONY 4 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. - 2° Gregario Sinistro

PONY 5 GIULIO ZANLUNGO

Cap. Pil. - 2° Gregario Destro

PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. - 1° Fanalino

PONY 7 PIERLUIGI RASPA

Cap. Pil. - 3° Gregario Sinistro

PONY 8 ALESSIO GHERSI

Cap. Pil. - 3° Gregario destro

PONY 9 FEDERICO DE CECCO Cap. Pil. - 2° Fanalino

PONY 10 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. - Solista

PONY 11 FILIPPO BARBERO Cap. Pil.

11


NASCONO LE “FRECCE”

L 12

a lunga tradizione dell’acrobazia

messe la Forza Armata decise di far nascere, a

anni 20 ed è strettamente legata alla

prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”.

aerea in Italia ha origini sul finire degli base di Campoformido. Agli inizi

degli anni 50 l’Aeronautica Militare

Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la Era il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu affatto casuale: a pochi chilometri dall’aero-

valutò la possibilità di costituire un reparto

porto friulano, il campo di volo di Campoformido

batico, con l’obiettivo di perfezionare la prepa-

dell’acrobazia italiana. Alla fine degli anni Venti

maturate in un campo del tutto particolare come

mandante del 1° Stormo Caccia, aveva intro-

espressamente dedicato all’addestramento acro-

(Udine) era considerato da tutti come la culla

razione dei piloti e non disperdere le esperienze

del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, co-

quello dell’acrobazia aerea. Con queste pre-

dotto l’acrobazia aerea come elemento


FRECCE TRICOLORI

1961

Nasce il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”

1963

Le “Frecce Tricolori” volano per la prima volta con i Fiat G-91

1982

Un nuovo cambio velivolo per la PAN: arrivano gli MB-339

13


1989 fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti.

L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guada-

gnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia AeronauA Pieve di Soligo viene costituito il 1° Club “Frecce Tricolori”

tica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico

divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappre-

sentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e al-

1993

l’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa tradizione che venne ripresa solo nel 1952

quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino

Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla Forza Armata: i

“Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri”

furono le formazioni che meglio espressero negli Le “Frecce Tricolori” si esibiscono a Kuwait City

2015

anni 50 lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia

l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si

decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arriva-

rono, così, a Rivolto i primi sei piloti a bordo dei

CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo.

Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “PattuIl sorvolo delle “Frecce Tricolori” inaugura l’EXPO di Milano

14

glia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di

due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

n




17



19


La PAN sorvolerà i cieli di Roma in occasione dell’87a edizione dello CSIO di Piazza di Siena - Master fratelli d’Inzeo, che si svolgerà nella capitale dal 23 al 26 maggio.

FRECCE TRICOLORI

nel nome di una TRADIZIONE

20


I

FRECCE TRICOLORI

Le “Frecce Tricolori” che dispiegano il

nenti della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazio-

Borghese in occasione della 87 edizione

terra, assumono da sempre il nominativo

tricolore più lungo del mondo su Villa a

del Concorso Ippico Internazionale di

Piazza di Siena. Nulla di più appropriato

nale), più il comandante che li guida da

“Pony” associato a un numero che individua la loro posizione all’interno della forma-

per celebrare un evento eccezionale il cui si-

zione: “Pony 1” è il capo formazione e così

mere una comune competizione sportiva,

stato prescelto nel 1961, anno di costitu-

gnificato va ben oltre quello che può espri-

sebbene prestigiosa, ma che, come la Pattuglia Acrobatica Nazionale, rappresenta la

cultura, lo stile, l’ingegno di un intero Paese. E credo sia motivo d’orgoglio per tutti ve-

dere sfilare nei cieli di Roma la compagine

acrobatica dell’Aeronautica Militare che da

circa 60 anni esprime in tutto il mondo proprio questo: la capacità tutta italiana di coniugare tecnica e talento, professionalità e fantasia, arte e rigore in un connubio che

esprime capacità eccellenti, generosa dedizione, senso di partenenza e valori. Ma la

contiguità tra il mondo dell’equitazione e

quello dell’Aeronautica, rappresentato dalle Frecce Tricolori, va ancora al di là di quanto appena detto: pensate che i dieci compo-

via gli altri. Ebbene, il nominativo “Pony” è zione della PAN, proprio in onore di quel

Cavallino Rampante che è stato il simbolo

distintivo dell’asso degli assi dell’aviazione

italiana, Francesco Baracca, che aveva apposto sulla fusoliera del suo biplano da caccia, siamo negli anni della Prima Guerra Mondiale, un cavallo rampante nero in campo

bianco per onorare la sua provenienza di ufficiale di cavalleria. Baracca, infatti, fece

parte del 2° Reggimento Cavalleria Pie-

monte Reale del Regio Esercito, e fu un cavaliere eccellente tanto che nel suo

palmarès troviamo anche una vittoria del

concorso ippico di Tor di Quinto del 1909.

La tradizione, dunque, che unisce gli animi in un comune sentire ma anche l’innova-

zione, la modernità, la proiezione verso il futuro funzionali al desiderio e, soprattutto, al compito di servire l’Italia sempre al meglio.

Sono questi gli stimoli degli uomini dell’Ae-

ronautica Militare, rappresentati qui a Piazza di Siena dalla formazione acrobatica più numerosa al mondo che è custode di un passato glorioso ma anche testimone di un

presente fatto di altissime capacità, impe-

gno, dedizione ed anche audacia, altruismo e altissimo senso del dovere.

n

21


Space Economy A Roma si discute di piattaforme stratosferiche


PRIMO PIANO

L’Aeronautica Militare guarda con interesse

stratosferica potrebbe portare, attraverso

ovvero lo spazio celeste tra i 18/20km e la

gettare le basi per giungere in poco tempo

alle potenzialità della fascia aerospaziale,

linea di Karman (100 km di quota), ed ipo-

tizza di realizzare nei prossimi anni un prototipo di piattaforma stratosferica capace di

complementare le costellazioni satellitari e ampliare le capacità degli attuali droni.

l’analisi delle tecnologie già disponibili, a

a un requisito di alto livello. Elemento questo, essenziale per aggregare la domanda

istituzionale con i fondi europei stanziati per gli studi preliminari.

Al workshop hanno partecipato, insieme

Partendo dalla possibilità di sfruttare l’ener-

con il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronau-

compiuti dagli attuali sistemi di controllo

Rosso e del Consigliere Militare del Presi-

gia solare e gli incredibili passi in avanti

per il mantenimento della posizione, le basi stratosferiche potrebbero offrire una soluzione a basso costo per l’installazione di

molteplici payload e sensori, di fatto garan-

tica, Generale di Squadra Aerea Alberto

dente del Consiglio dei Ministri, Ammiraglio di Squadra Carlo Massagli, anche i vertici

del Cnr e del Cira insieme con Thales Alenia Space - Italia, Leonardo e la rete di grandi

tendo così servizi equivalenti, se non supe-

imprese Space Italy.

performance migliori rispetto agli attuali

Sitael, Logic, IDS Ingegneria Dei Sistemi,

riori, a quelli offerti dai satelliti e con Aeromobili a Pilotaggio Remoto.

Presupposti questi che, nelle scorse setti-

mane a Roma, hanno portato l’Aeronautica

Militare al primo “Workshop nazionale sulle Piattaforme Stratosferiche”.

L’evento, organizzato dall'Ufficio Generale

per lo Spazio, ha permesso di aprire un ta-

Quest’ultimo soggetto, di cui fanno parte Eurotech e Corvallis, ha presentato la pro-

pria proposta di studio per la realizzazione

di una prima piattaforma stratosferica frutto della sinergia tra aziende e centri di ricerca italiani in linea con la filosofia di “sistema Paese”.

La rete di Space Italy, con il proprio pro-

volo di confronto tra le Istituzioni, le princi-

getto, punta a diventare così non solo pio-

sulle linee di azioneforme di collaborazione

stratosferiche, ma anche e soprattutto in-

pali azienda nazionali e il mondo ricerca,

per lo sviluppo di soluzioni innovative nel

capo della “space economy”.

Dalle telecomunicazioni all’osservazione,

dalla navigazione alla sorveglianza terrestre e marittima, fino allo “Space Weather”, lo studio di un dimostratore di piattaforma

niera nello sviluppo delle piattaforme

tende garantire che il know-how necessario

ai futuri sviluppi, anche nell’ambito della politica della “space economy” rimanga come patrimonio e contributo del nostro Paese.

Federico Cabassi


Associazione Sportiva Dilettantistica

L’Aero Club di Pisa

Aviosuperficie Valdera

L’

“Federico Citi”

Aero Club di Pisa e’ un’accogliente struttura situata nell’Alta Valdera a poca distanza da Pontedera. L’aviosuperficie ha una pista in erba di 700 metri e ricade nel comune di Capannoli, a lato della strada provinciale per Volterra (coordinate N 43° 35’ 31’’, E 10° 41’ 44’’, frequenza radio 119.00). A lato della pista si trova la segreteria e la sala dedicata oltreché alle riunioni dei soci, allo svolgimento dei corsi di teoria della scuola VDS (Volo da Diporto o Sportivo) dell’Aero Club di Pisa. I corsi che si svolgono sull’Aviosuperficie per il conseguimento dell’attestato VDS riguardano i velivoli tre assi (con Tecnam P92), i motoalianti (con Pipistrel Sinus), i deltaplani, gli autogiro ed il volo libero. Lo staff degli istruttori comprende persone di vasta esperienza, non solo nel VDS, ma anche nell’Aviazione Generale, Commerciale e Militare. L’impegno costante dei soci e dei collaboratori consente di offrire una struttura sempre al top ai soci e a chi giunge in volo. Permette inoltre la fruizione di ampi spazi gioco/picnic alle famiglie con bambini in tenera età. Inoltre sono presenti sul campo

una scuola di aeromodellismo ed una scuola di pilotaggio SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto – droni) che possono accompagnare gli appassionati alla scoperta di queste interessanti, innovative e formative attività. Tra le attività di promozione del volo svolte dall’Aero Club di Pisa ricordiamo “La Giornata degli Aquiloni”, che si tiene ogni anno in Maggio e porta una quantità di bambini a cimentarsi con la costruzione di un aquilone ed il suo successivo involo. “L’Arrivo di Babbo Natale” in volo con il deltaplano che si tiene ogni anno a metà Dicembre alla presenza di tutti i bambini della scuola dell’infanzia della Valdera. L’Aero Club favorisce anche le attività di autocostruzione (alcuni soci hanno realizzato il proprio aereo, partendo dai disegni costruttivi e dai listelli di legno) nonché di recupero e conservazione di velivoli storici. Infine ricordiamo che l’Aero Club rappresenta un punto di aggregazione per i soci, organizzando eventi a carattere sportivo (come il Campionato Italiano VDS ed il Campionato Internazionale di Paracadutismo), a carattere diportistico (come le gite collettive presso altri Aero Club), nonché a carattere conviviale.


NOTIZIE AL VOLO

Esercitazione Vigorous Warriors 2019

E

bola, febbre emorragica, tubercolosi, febbre di Dengue e Monkeypox, sono solo alcuni esempi di malattie altamente infettive che necessitano di un trasporto aereo in bio-contenimento. Per questo l'Aeronautica Militare, un'eccellenza in questo contesto nel panorama internazionale, ha partecipato, in Romania, alla più grande esercitazione sanitaria in ambito NATO, la Vigorous Warrior 2019. Oltre 2.000 militari da più di 30 nazioni diverse: questi i numeri dell'evento addestrativo coordinato dal Centro di Eccellenza NATO per la Medicina Militare di Budapest. E proprio nel contesto della Vigorous Warrior è stato simulato il trasporto in bio-contenimento di un militare colpito da una patologia altamente infettiva durante un'operazione all'estero. Un C-130J della 46a Brigata Aerea di Pisa è decollato dall'aeroporto militare di Pratica di Mare con a bordo un team dell’A.M.

specializzato in bio-contenimento ed ha raggiunto la base aerea rumena di Campia Turzii, dove ha preso in carico il paziente da una omologa unità inglese, per il successivo rientro in Italia e ricovero presso l'Ospedale Spallanzani di Roma, uno dei centri di riferimento nazionale per questo genere di emergenze. Per la prima volta, nell'ambito di un’esercitazione internazionale, è stata testata simultaneamente la capacità di cooperazione tra team medici militari di diverse nazioni con una struttura sanitaria civile. Interventi di questo tipo non sono rivolti al solo personale militare. Il primo caso reale di trasporto in bio-contenimento risale al 2006, a favore di un paziente affetto da tubercolosi multi-resistente, a cui sono seguiti numerosi altri trasporti. Gli ultimi in ordine di tempo hanno interessato due operatori sanitari di Emergency, entrambi colpiti da virus Ebola durante la permanenza in Sierra Leone per una missione umanitaria.

Luca Parmitano è pronto a tornare sulla Stazione Spaziale Internazionale

M

ancano ormai poche settimane prima che il T.Col. Luca Parmitano, pilota collaudatore dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’ESA, ritorni a bordo della ISS (International Space Station), questa volta da Comandante. A luglio, infatti, Luca e i suoi due colleghi della missione Beyond, il russo Alexander Skvortsov e lo statunitense Drew Morgan, arriveranno sulla Stazione spaziale dove rimarranno per poco meno di sei mesi. Per

Luca si tratta della seconda esperienza fuori dell’atmosfera e anche in questa occasione sarà protagonista di una passeggiata spaziale, in gergo EVA (Extra Veichular Activity). Per lui e per l’Italia sarà un periodo ricco di soddisfazioni. La data della partenza è fissata per il 20 luglio, una data ricca di fascino per l’epopea spaziale visto che nello stesso giorno ma 50 anni prima Neil Armstrong e Buzz Aldrin muovevano i primi passi sulla Luna.

25


L’

HH-139A

HH-139, Hospital Helicopter, è un

interforze e interagenzia nel settore delicato e

dotto da AgustaWestland, indivi-

per intervenire con successo quando viene ri-

biturbina di categoria media produato dalla Forza Armata per

sostituire le linee HH-3F (radiata

nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di

eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di con-

corso alla collettività in caso di voli sanitari d’ur-

26

complesso del soccorso aereo, fondamentali

chiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente im-

pervie e isolate. L’HH-139A è in grado di ope-

rare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo

di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicot-

tero è particolarmente versatile; in massimo 30

genza, calamità naturali e grandi eventi

minuti è possibile cambiare la configurazione in-

dato e in servizio presso altre realtà civili e mili-

(versione primaria SAR - 5 passeggeri + 1 ba-

Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permet-

genza (versione MEDEVAC - da 2 a 4 barelle)

che e, soprattutto, operative in ambito

fino a 14 passeggeri).

nazionali. Trattandosi di un elicottero già collau-

terna, passando da quella per il Soccorso Aereo

tari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia

rella) a quella soccorso aereo e sanitario d’ur-

terte di realizzare sinergie addestrative, logisti-

o trasporto passeggeri (versione UTILITY -

n



REPARTO SPERIMENTALE VOLO

N

ato nel lontano 1948, l’RSV,

Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa

Mare, nel corso dei suoi ses-

Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegne-

grandi mutamenti: da orga-

stione Software, responsabile dello sviluppo

che ha sede a Pratica di

dell’esecuzione delle prove in volo; il

sant’anni di storia ha subito

rizzazione delle prove di volo; il Gruppo Ge-

nizzazione dedicata essenzialmente allo svi-

28

e della gestione dei software operativi di

luppo e alla sperimentazione prototipica di

bordo dei velivoli della Forza Armata; il

porto e di concerto con l’industria, il reparto

che fornisce il supporto ingegneristico

luppare, integrare e fornire agli organi com-

nautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e na-

e impiegare soluzioni in grado di soddisfare

ingegneri, tecnici e meccanici sperimenta-

corso del tempo. È strutturato in quattro

Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso

mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a sup-

Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio,

è diventato un ente in grado di pensare, svi-

ai programmi spaziali di interesse dell’Aero-

petenti gli elementi necessari per certificare

vigatori collaudatori sperimentatori,

le esigenze operative che si presentano nel

tori la cui formazione avviene negli Stati


FRECCE TRICOLORI

le uniche “test pilot school” riconosciute. Il

Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel

campo della Modeling e Simulation, degli

Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma

anche in progetti finalizzati allo sviluppo di

capacità estremamente innovative sui veli-

pre, un’occasione unica per gli appassionati

l’RSV agli Air Show organizzati annualmente

alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati

voli già in servizio. La partecipazione del-

di velivoli militari di ogni età, per assistere

in Italia e all’estero rappresenta, come sem-

sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare. n

29


46esima BRIGATA AEREA

L

a 46a Brigata Aerea dell’Aeronautica

Interni, supporto al Ministero degli Affari

operativa 365 giorni l’anno 24 ore al

La Brigata è attualmente articolata su tre

Militare ha la propria base a Pisa ed è giorno impiegando il proprio perso-

nale ed i propri velivoli in ogni parte

del mondo in molteplici attività: aviosbarco,

Gruppi Volo: il 2° ed il 50° su velivolo C130J e C130J-30 (versione allungata) ed il 98° su

C27J. La 46a Brigata Aerea fornisce il suo fon-

aviolancio di personale e materiale, trasporto

damentale contributo anche a favore della

sporto sanitario d’urgenza, trasporto organi

parte dei rischieramenti delle “Frecce Trico-

minato, aerosgombero sanitario, supporto

dalla propria sede, un velivolo da trasporto

materiali, mezzi ed equipaggiamenti, tra-

Pattuglia Acrobatica Nazionale. Nella maggior

per trapianto, trasporto personale bioconta-

lori” presso aeroporti militari o civili lontani

equipe mediche, supporto gruppo di chirurgia

della 46a fornisce il suo prezioso supporto per

Protezione Civile, supporto al Ministero degli

equipaggiamento.

d’urgenza dell’ospedale di Pisa, supporto alla

30

Esteri, operazioni tattiche, operazioni speciali.

il trasporto di personale, bagagli, materiali ed

n


Foto di Marco Tricarico

WEFLY! TEAM

I

l WeFly è un team unico nel suo genere; unica

sato del tempo. Tante soddisfazioni, tante emo-

sono disabili. L’embrione della pattuglia, al-

Fulvio nell’estate 2008 ha segnato tutti. Ma l’im-

pattuglia al mondo dove due dei tre piloti

l’epoca composta da solo due aerei, risale al 2005 quando Alessandro Paleri e Fulvio

Gamba, vista l’esigenza di presentare alle princi-

pali manifestazioni aeree l’attività dei Baroni Rotti (FIPD – Federazione Italiana Piloti Disabili), inizia-

rono l’addestramento e circa un mese più tardi fu presentato il primo flight display. Da allora è pas-

Curriculum sportivo Simone Crisarà:

Pilota romano, classe 1982, ha conseguito la licenza di pilotaggio a Roma

nel 2006 all’età di 24 anni. Pilota acro-

batico di aeroplani e alianti. 3 Volte

Campione Italiano nelle categorie

Sportsman, Intermedia e Avanzata.

Pilota Freestyle. Atleta della Nazio-

nale Italiana di Acrobazia Aerea, pre-

miato dal CONI con 3 Medaglie di

Bronzo al Valore Atletico per i risultati sportivi ottenuti nel 2015, 2016 e

2017. Attualmente Simone si allena costantemente per rappresentare

l’Italia al Campionato del mondo di acrobazia aerea categoria Illimitata che si terrà ad Agosto in Francia.

zioni, non sempre belle. La tragica scomparsa di portanza della missione e la voglia di volare

hanno dato loro la forza per continuare. Sì, Volare si può. È questo il messaggio che il WeFly! Team

vuole diffondere. Un messaggio destinato a tutte le persone, siano esse disabili oppure no. Un

messaggio importante. Soprattutto perché sono “loro” a trasmetterlo.

n


La Direzione della Manifestazione Aerea

Nella foto da destra verso sinistra: Gianluca Pierami, Direttore Generale della Manifestazione, Maurizio Viti, Assistente alla Direzione, Vittorio Cucurnia, Assistente alla Direzione

P

er la gestione delle Manifestazioni

lavoro così elevati e complicati. La costitu-

un consolidato team di tre esperti

degli anni 90, dimostra la lungimiranza avuta

aeree l'Aeroclub di Pisa impiega

Direttori che, in stretta sinergia, coprono le macroaree assegnate: En-

32

zione di questo team, avvenuta alla metà

fin dall'inizio di questa magnifica avventura. Se oggi riusciremo a stupirvi, emozionarvi,

gineering & Logistics, Media & Public Relation

coinvolgervi vuol dire che abbiamo saputo

il programma di volo acrobatico. Oggi il con-

lebile ricordo. Un solo segreto: lavorare con le

plessi si è definitivamente affermato non

vertimento a tutti voi da Vittorio, Maurizio,

ed infine la parte vera e propria dell'Airshow,

fare bene il nostro lavoro lasciandovi un inde-

cetto di team per gestire eventi così com-

mani, pensare con il cuore. Sempre!Buon di-

potendo una singola figura gestire carichi di

Gianluca e tutto l’Aeroclub di Pisa.

n




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