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2017
Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl- via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano - web: www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di luglio 2017 presso LitografTodi - Todi - Anno 11 - numero 11 - agosto 2017. Fotografie Aeronautica Militare
Saluto del Sindaco
di Alba Adriatica
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nome dell’intera città, desidero esprimere a tutti Voi un caloroso saluto di benvenuto ad Alba Adriatica: è sincero motivo di orgoglio, per tutti noi, poter vedere i nostri cieli solcati dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale e dagli altri virtuosi del volo che renderanno indimenticabile questo weekend di agosto. Siamo certi che le “Frecce Tricolori”, il miglior Team acrobatico a livello mondiale e fiore all’occhiello assoluto dell’Aeronautica Militare, sapranno regalare un’emozione unica alla città, ai suoi turisti e ai tantissimi ospiti pronti a condividere con noi uno spettacolo imperdibile. Per questo, mi sia consentito rivolgere un sentito ringraziamento a tutti quelli che si sono impegnati affinché questo evento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, diventasse realtà: anzitutto l’Aeronautica Militare, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, tutte le autorità territoriali e gli uffici comunali, ma anche i cittadini, le associazioni di categoria e i singoli operatori di Alba Adriatica, che hanno collaborato con entusiasmo per promuovere l’evento ed accogliere nel migliore dei modi i tanti visitatori che la città ospita in questi giorni.
Il Sindaco di Alba Adriatica Avv. Tonia Piccioni
PROGRAMMA DISPLAY DI VOLO SPIAGGIA D’ARGENTO AIR SHOW ALBA ADRIATICA DOMENICA 06 AGOSTO ORE 16.30 Ore 16:40 - Dimostrazione di Ricerca e Soccorso dell’HH-139A del 15° Stormo Search And Rescue (SAR) Ore 16:55 - Dimostrazione in volo di un Drone - Pilota Artabano Forcellese Ore 17:05 - Sorvolo velivoli della Scuola di volo "Val Vibrata” Ore 17:10 - Sorvolo velivoli dell’Aero Club “Aquila del Fermano” Ore 17:15 - Esibizione del velivolo acrobatico Zlin 50 Ore 17:25 - Sorvoli e ammaraggi idrovolanti Legend e Savannah dei piloti Vezzari e Mazzolari Ore 17:30 - Dimostrazione di ricerca e soccorso dell’HH-212 della Polizia di Stato Ore 17.45 - Sorvoli del velivolo ATR-42 della Guardia Costiera Ore 18.00 - Esibizione Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” L’elenco dei partecipanti e l’orario sono suscettibili di cambiamenti
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La prima volta di un
DRONE
in una MAF della PAN Il Pilota Artabano Forcellese farĂ un display con il suo drone nella MAF di Alba Adriatica.
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STAGIONE 2017
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artiti! Lo scorso 1° maggio è iniziata ufficialmente la 57esima stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”, dopo quella che, impropriamente, è detta la stagione invernale, ossia il periodo dedicato esclusivamente all’addestramento. Un periodo, questo, in cui si vola principalmente sui cieli di Rivolto, sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, con circa tre sortite al giorno che servono per affinare le evoluzioni acrobatiche del Team e, in particolare, per l’inserimento dei nuovi piloti in formazione. È ora di immergersi nella folla per dimostrare l’abilità e la professionalità della squadra. Una stagio-
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ne con molte novità, a cominciare da quella più rilevante del nuovo comandante, il magg. Mirco Caffelli; sarà lui che avrà l’onore e l’onore di “orchestrare” dalla biga i “magnifici 10” per far sì che le loro evoluzioni siano perfette. Il calendario della stagione estiva è come sempre molto fitto e la nostra amatissima Pattuglia Acrobatica Nazionale toccherà i litorali italiani da nord a sud; ma in programma ci sono anche tre tappe estere per stendere il tricolore più lungo del mondo anche fuori del nostro Paese ed esportare quel Made in Italy che solo le “Freccie Tricolori” sanno così ben incarnare. Come ogni anno i cambiamenti non sono pochi, né trascurabili: dal nuovo
“Pony 0”, come già accennato, il magg. Caffelli, al capoformazione, magg. Gaetano Farina, al quale proprio il comandante ha passato il testimone di “Pony 1”. Invariati, invece, “Pony 6” (leader della seconda sezione), il cap. Mattia Bortoluzzi, e il solista, “Pony 10”, il cap. Filippo Barbero. La new entry è il cap. Franco Paolo Marocco, proveniente dalla linea Eurofighter, dal X Gruppo Caccia del 36° Stormo, che volerà col numero “9”. Insomma, tutto è pronto per questo Air Show: i fans sono già schierati, le fotocamere sono già a fuoco e le bandierine italiane già sventolano: che altro dire? Forza ragazzi, fateci come sempre sognare!
Una STORIA
AVVINCENTE
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a lunga tradizione dell’acrobazia aerea in Italia ha origini sul finire degli anni 20 ed è strettamente legata alla base di Campoformido. Agli inizi degli anni 50 l’Aeronautica Militare valutò la possibilità di costituire un reparto espressamente dedicato all’addestramento acrobatico, con l’obiettivo di perfezionare la preparazione dei piloti e non disperdere le esperienze maturate in un campo del tutto particolare come quello dell’acrobazia aerea. Con queste premesse la Forza Armata decise di far nascere, a Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”. Era il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu affatto casuale: a pochi chilometri dall’aeroporto friulano, il campo di volo di Campoformido (Udine) era considerato da tutti come la culla dell’acrobazia ita-
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liana. Alla fine degli anni Venti del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, comandante del 1° Stormo Caccia, aveva introdotto l’acrobazia aerea come elemento fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti. L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guadagnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia Aeronautica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappresentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e all’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa tradizione che venne ripresa solo nel 1952 quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
Forza Armata: i “Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri” furono le formazioni che meglio espressero negli anni Cinquanta lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arrivarono, così, a Rivolto i primi sei piloti
a bordo dei CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo. Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “Pattuglia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
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PASSIONE E FIDUCIA
Passione e fiducia permettono agli uomini e alle donne delle “Frecce Tricolori” di creare quella sinergia indispensabile per il volo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La passione è il motore che permette ai 10 Pony, così come a tutto a tutto il personale dell’Aeronautica Militare, di svolgere i propri compiti in maniera efficiente ed efficace. Efficace per raggiugere sempre l’obiettivo che ci si è prefissati, efficiente per aspirare ad esso con il minor utilizzo di risorse. Il volo dei 10 Pony si basa sull’assoluta certezza che chi sta volando al nostro fianco manterrà sempre la propria posizione, il proprio ruolo; alla base di questa cosnapevolezza, l’estrema fiducia nella professionalità e nella capacità degli altri componenti della squadra; valore senza il qiale il volo delle “Frecce Tricolori” non sarebbe possibile.
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PONY O MIRCO CAFFELLI Magg. Pil Comandante PONY 1 GAETANO FARINA Magg. Pil. Capoformazione PONY 2 LUCA GALLI Cap. Pil. 1° Gregario Sinistro PONY 3 EMANUELE SAVANI Cap. Pil. 1° Gregario Destro PONY 4 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. 2° Gregario Sinistro PONY 5 STEFANO VIT Cap. Pil. 2° Gregario Destro PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. 1° Fanalino PONY 7 PIERANGELO SEMPRONIEL Cap. Pil. 3° Gregario Sinistro PONY 8 GIULIO ZANLUNGO Cap. Pil. 3° Gregario destro PONY 9 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. 2° Fanalino PONY 10 FILIPPO BARBERO Cap. Pil. Solista
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Diventare
Piloti PAN
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uando ammiriamo l’“Alona” delle “Frecce Tricolori” o qualche passaggio in formazione stretta rimaniamo stupiti dalla precisione e dalla grazia delle manovre, il più delle volte compiute a velocità sostenuta. Nel corso di un’esibizione, sdraiati sulla spiaggia o sulle rive di un lago, ognuno di noi si sarà domandato, almeno una volta, a quale addestramento vengano
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sottoposti i “ragazzi” delle “Frecce” o quale sia la selezione necessaria per diventare un pilota della PAN. Per conoscere le tappe di un processo, ormai consolidato negli anni, in cui nulla viene lasciato al caso, bisogna, innanzitutto, dirigersi verso Rivolto (Udine), la sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. È nella base friulana che i piloti dell’Aeronautica Militare, che hanno maturato
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
molte ore di volo su aviogetti, si trasformano in “Pony”. Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla fase di selezione, il primo fondamentale step per far parte delle “Frecce”. Questo processo rientra nel normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo della Forza Armata e che prevede, prima dell’inizio della stagione estiva, l’arrivo di uno o due nuovi piloti da inserire nelle posizioni che si rendono libere, per il naturale avvicendamento all’interno del Gruppo.
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Passione e Professionalità
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e “Frecce Tricolori” raccolgono l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Sintetizzano in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno non solo di un’istituzione militare ma di un intero Paese, l’Italia. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare è la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente
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che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido “continuum”. Circa mezz’ora da passare in “apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneau, le virate Schneider e la “Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante Tricolore
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
finale dell’“Alona”. Ogni manovra si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono
quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere in cielo il Tricolore più lungo del mondo.
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Una SQUADRA che
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intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a
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pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costi-
tuisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce
Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non
differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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HH–139A
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AW.139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone partico-
larmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).
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Caratteristiche tecniche Diametro rotore 13,8 m lunghezza 16,66 m larghezza massima (pianetto orizz.) 4,22 m peso massimo al decollo 6.800 kg 2 turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC velocità massima 306 km/h.
PM Lgt. Daniele RUFFILLI (Speaker)
Equipaggio dell’84° CSAR di Gioia del Colle Cap. Pil. Daniele Catamo (Comandante) Cap. Pil. Francesco Pastore (Secondo Pilota) 1° M.llo Ivan Pepe (Operatore di Bordo) Lgt. Fernando Rollo (Aerosoccorritore) 1° M.llo Pierino Giovannico (Aerosoccorritore)
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L’Autostrada del Cielo
Uscita Idrosuperficie Lago di Caccamo (MC) Il giorno 4 agosto 2017 alle ore 10:00 presso il Lago di Caccamo, Camping Valle Verde, si terrà la Tavola Rotonda su:
AVIOTURISMO - NUOVA REALTA’ DELL’APPENNINO a seguire l’inaugurazione dell’IDROSUPERFICIE L’ENERGIA DI UN VOLO: ENEL PER IL TERRITORIO Nell’attuale contesto socio-economico, Enel intende promuovere la creazione di valore per le comunità, tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita delle persone: tutto questo si esprime attraverso un forte impulso che l’azienda dà al valore della sostenibilità.L’espressione di tale intento si raffigura in molteplici iniziative che Enel ha realizzato e sta realizzando sul territorio del Centro Italia, nelle quali oltre ad aver fornito un supporto diretto nella realizzazione di infrastrutture a favore delle comunità pubbliche, mette a disposizione i propri impianti idroelettrici affinché se ne tragga un beneficio non solo in termini di produzione di energia rinnovabile, ma anche per un uso condiviso e plurimo del bene medesimo. “Crediamo che le aree su cui si sviluppano i nostri impianti idroelettrici, inserite in maniera molta intima con il territorio, dichiara Corrado Coletta responsabile settore idroelettrico Enel Italia area Centro Sud - possano essere degli ottimi partner logistici al fine di sviluppare alcune delle iniziative di cui le comunità locali hanno bisogno. Tutto questo vale specialmente in un’area come quella del Centro Italia, in cui il rilancio dell’indotto riveste ad oggi un ruolo fondamentale per la rinascita di un territorio colpito pesantemente dai recente disastri dovuti ai terremoti. Vogliamo fortemente che i nostri assets siano fonte di valore condiviso, nel rispetto dei massimi standard di sicurezza per le persone e per l’ambiente, non solo dunque per la produzione di energia, bensì anche per un uso plurimo e compatibile con le iniziative ed esigenze dei nostri stakeholder locali.” In quest’ottica sicuramente avveniristica e responsabile, si piazza senza dubbio l’iniziativa che vede il 4 e 5 agosto il lago Enel di Borgiano come una pista di atterraggio e decollo per idrovolanti. “Il lago di Borgiano – dichiara Emanuele Baroncini coordinatore impianti idroelettrici Enel nella Regione Marche -, sbarrato a sud-est dall’omonima diga nell’abitato di Serrapetrona e Caldarola in provincia di Macerata, rappresenta una risorsa importante in termini di produzione idroelettrica, in quanto riesce a soddisfare mediamente in un anno i fabbisogni di energia di oltre 7.000 famiglie con una fonte assolutamente rinnovabile come quella idrica. L’ulteriore valore aggiunto che viene messo in pratica nelle giornate del 4 e 5 agosto, è quello di dare disponibilità di parte della superficie lacustre e dei terreni limitrofi, in totale ed assoluta sicurezza, affinché degli idrovolanti possano compiere delle operazioni di atterraggio, decollo e trasporto di persone. L’iniziativa, chiesta da Ascom Industria, ha trovato il nostro consenso proprio perché va nella direzione di promuovere la sostenibilità del nostro business con le esigenze del Territorio, stavolta in maniera più che mai innovativa, aprendo inoltre verso possibili ed ulteriori sviluppi futuri in questo ambito.”
Gli enti promotori dell’Idrosuperficie del Lago di Caccamo