13
Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
2015
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di agosto 2015 presso LitografTodi - Todi - Anno 9 - numero 13 - settembre 2015. Fotografie Aeronautica Militare
diretta TV
a 55 Stagione Acrobatica Carissimi amici,
siamo ormai nel vivo della 55esima stagione acrobatica: un compleanno speciale, celebrato a “casa nostra” in compagnia delle pattuglie acrobatiche più prestigiose al mondo e circondati dal corale ed immancabile affetto dei numerosi appassionati e amici che ci accompagnano fin dalla nascita delle prime pattuglie acrobatiche. Un evento che, di fatto, sancisce l’ennesimo prestigioso traguardo delle Frecce Tricolori e di tutta l’Aeronautica Militare, in Italia e all’estero con competenza e passione a testimoniare il valore e la professionalità di quanti, come noi hanno scelto di servire il nostro Paese al servizio dei cittadini. Un appuntamento che ci offre l’opportunità di volare indietro nel tempo, guardare al passato e ai precedenti Raduni che accompagnano e scandiscono la storia della “nostra PAN” fin dalle sue origini, capace ogni volta di rievocare e rinnovare nei cuori di tutti noi, i sentimenti più nobili: onore, orgoglio e un forte senso di appartenenza. Molti i pensieri che affollano le nostre menti, molte le emozioni, pur nella consapevolezza di volare su una sinfonia acrobatica tracciata e disegnata da chi, nel passato, ci ha preceduto con dedizione e sacrificio. Le “Frecce Tricolori” di oggi raccolgono questa importante eredità, fortificando una storia che si tramanda anno dopo anno. Dietro ogni immagine e ogni impresa, c’è sempre “l’uomo” protagonista di storie anche romantiche, scolpite nella memoria dei tanti appassionati, a volte meno famose o quasi sconosciute ai più, che opera con identico ardore e perizia anche lontano dalle luci della ribalta, per far sì che tutto ciò che ruota attorno a quel magico volo possa svolgersi alla perfezione e in completa sicurezza. Sono questi gli uomini e le donne delle “Frecce Tricolori”, quelli di ieri e di oggi, che scrivono con il loro operato la storia dell’acrobazia aerea collettiva;
una tradizione tutta italiana che quest’anno, in occasione dell'11 Raduno Acrobatico, ha voluto sottolineare l’essenza e l’importanza di “fare squadra”; una squadra che vola, certamente, ma anche e soprattutto una squadra a terra, capace di operare con uguale passione e determinazione, in assoluta e completa armonia in tutte le molteplici attività che precedono e vedono nel volo il loro naturale coronamento. Esserne alla guida significa tutto questo, godere di un punto di vista assolutamente privilegiato da cui poter carpire la magia e allo stesso tempo la semplicità di questa “macchina perfetta”. Una consapevolezza costruita nel tempo, dopo aver assaporato la tensione e la pulsione dei primi voli da gregario, la responsabilità e la complessità del volare come capoformazione, e infine, la maturità e la fierezza di esserne oggi il Comandante. Un gruppo di persone, ognuna diversa e allo stesso modo indispensabile, di cui apprezzare qualità e debolezze, capace di lavorare all’unisono a favore di un obiettivo comune, in un rapporto di interdipendenza che non lascia spazio all’individualità. Al di là dell’unicità del nostro volo, ritengo che se davvero esiste un segreto di tanta maestria, questo debba essere ricercato proprio nella qualità e nel virtuosismo dei rapporti interpersonali, nella stima e fiducia reciproca frutto di una profonda conoscenza di sé stessi e degli altri e di quella naturale complicità propria di chi si trova a condividere un’esperienza ineguagliabile con entusiasmo e serenità. A voi tutti che anche per questo importante appuntamento avete deciso di “volare” al nostro fianco, giunga più forte che mai la nostra profonda gratitudine!
Jan Slangen Comandante Pattuglia Acrobatica Nazionale
11
C
READY to Take-Off
i siamo… stiamo per decollare, siamo pronti per iniziare la grande festa dell’aria che celebra un traguardo importante, le cinquantacinque stagioni acrobatiche delle nostre amate “Frecce Tricolori”. Prima che la macchina mediatica si accenda completamente noi vi presentiamo alcune novità, a partire dalla colorazione della nuova livrea che estende il tricolore all’intero piano di coda del “339”. Inoltre, il programma delle “Frecce” si è arricchito per l’occasione di una manovra acrobatica inedita: l’abbiamo potuta ammirare, per la prima volta, lo scorso 12 luglio in occasione del “W Lignano 2015”. Si tratta di una spettacolare apertura a ventaglio con i fumi colorati realizzata proprio davanti al grande pubblico. L’ultima modifica al display era stata apportata nel 2006 con il “Cuore”. Quella che possiamo vedere da quest’anno è una sorta di “Bomba” che si sviluppa a 180 gradi e riprende una manovra “a zampillo” del repertorio acrobatico realizzato prima che venissero costituite le “Frecce Tricolori”. E nel web si è scatenato un grande entusiasmo per l’iniziativa “Dai un nome alla nuova manovra PAN”: saranno, infatti, i fan a scegliere il nome della figura acrobatica e anche la musica da abbinare, purché sia stata composta da un autore italiano. Il sondaggio è rimasto aperto fino al 31 agosto e il risultato sarà presentato ufficialmente proprio in questi due giorni di manifestazione. Sette pattuglie acrobatiche straniere (Arabia Saudita,
2
Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Polonia, Svizzera), due team civili, dimostrazioni di oltre cento velivoli tra caccia, trasporto ed elicotteri, diverse formazioni civili e numerosi velivoli storici. Questi i numeri di un Air Show unico, organizzato con la collaborazione e il supporto fondamentale di Istituzioni regionali e locali e di numerosi sponsor. Allo “spettacolo”, come da tradizione, si affianca la solidarietà: tra le iniziative della manifestazione si deve sottolineare l’impegno dell’Aeronautica Militare con l’UNICEF. Una collaborazione che ha radici profonde ed è riconducibile ai comuni valori e alle attenzioni che le due istituzioni hanno nei confronti dei più piccoli e di chi ha bisogno di protezione, per promuovere i diritti dei bambini e contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita con la raccolta di fondi da devolvere a progetti in favore dell’infanzia. La partnership con UNICEF, condivisa dal Ministero della Difesa, è la sintesi delle attenzioni che le Forze Armate rivolgono quotidianamente, in patria e in area di operazioni, alle fasce più deboli della popolazione e, nella fattispecie, è finalizzata alla raccolta di fondi per il sostegno dei bambini del Nepal. Altra iniziativa collegata all’evento la realizzazione di due annulli filatelici in collaborazione con Poste Italiane, da apporre su una speciale cartolina dedicata all’evento. Il ricavato sarà devoluto all’Opera Nazionale per i Figli degli
Aviatori, sodalizio che sostiene negli studi gli orfani del personale dell’Aeronautica Militare. Nelle due giornate di manifestazione – sostanzialmente uguali nel programma di volo e ad ingresso gratuito – il pubblico potrà anche assistere a dimostrazioni di capacità operative del personale e dei velivoli dell’Aeronautica Militare. Saranno dodici le aree tematiche previste all'interno della zona mostra statica: dallo Spazio, la naturale estensione dell’ambiente operativo A.M., alla difesa aerea missilistica inte-
grata, da capacità di eccellenza come il trasporto sanitario di urgenza e di pazienti bio-contaminati al servizio meteorologico e alla logistica di proiezione. Non mancheranno, ovviamente, percorsi dedicati alla storia della Forza Armata e della Pattuglia Acrobatica Nazionale, e un settore dedicato alla formazione, all’addestramento e al mondo dei simulatori di volo. Insomma, una due giorni che non vi farà annoiare. Allora, che altro aggiungere? Buon divertimento!
3 5
Velivoli/Formazioni
Partecipanti
AERONAUTICA MILITARE FRECCE TRICOLORI REPARTO SPERIMENTALE VOLO REPARTO SPERIMENTALE VOLO REPARTO SPERIMENTALE VOLO SORVOLO FORMAZIONE TORNADO 15° STORMO Velivoli/Formazioni Stranieri
AUSTRIA SAAB 105 BELGIO RED DEVILS F16 FINLANDIA MIDNIGHT HAWKS FRANCIA PATROUILLE DE FRANCE GIORDANIA ROJAL JORDANIAN FALCONS OLANDA DEMO APACHE POLONIA ISKRY TEAM MiG-29 ARABIA SAUDITA SAUDI HAWKS SPAGNA PATRULLA AGUILA SVIZZERA PATROUILLE SUISSE Velivoli/Formazioni Civili
ALIANTE WE FLY TEAM FORMAZIONE LEGEND FORMAZIONE LEGEND FORMAZIONE LEGEND BREITLING WINGWALKERS BREITLING Aude Lemordant
4 4
Numero Velivoli 10 1 1 1 TBD 2
Numero Velivoli 1
Tipo velivolo
MB.339 PAN EF2000 T.346A AW.149 TORNADO HH-139A – HH-101A Tipo velivolo
SAAB 105
4 1
SF.260 F-16
8
ALPHA JET
1
AH64
4
HAWK
5
EXTRA 300
7 1
TS 11 MiG-29
6
BAE HAWK Mk.65
6
F5
7
CASA 101
Numero Velivoli 1 3 1 1 1 2 1
Tipo Velivolo SWIFT S1 3 TEXAN T6 TEXAN FIAT G59 MB326 2x Stearman Extra 330 SC
L’elenco dei partecipanti è suscettibile di cambiamenti
5 7 5
Tradizione e Rinnovamento
L’
6 6
Aeronautica Militare è una delle quattro Forze Armate dello Stato insieme con Esercito, Marina e Carabinieri costituisce lo strumento di difesa del Paese. Il dispositivo cioè che garantisce quella cornice di sicurezza, in Italia e all’estero, indispensabile al tranquillo svolgimento della vita di tutti i giorni, nel rispetto di quei principi di libertà, democrazia, salvaguardia assoluta dei diritti e della dignità dell’individuo, che sono i fondamenti connotativi della nosra identità nazionale. L’Aeronautica Militare ha il compito principale di difendere lo spazio aereo italiano da qualunque violazione, prevenendo e neutralizzando gli eventuali pericoli provenienti dal cielo, ma non solo, ha anche il compito di offrire il supporto alle missioni di pace fuori dai confini nazionali, alle missioni umanitarie e di provvedere al soccorso aereo. Si capirà che il mandato è arduo, soprattutto in un periodo di insatibiltà come quello che stiamo vivendo, in cui il terrorismo ci “minaccia” con tecniche d’attacco tragicamente variegate e fantasiose. Il nostro sistema di difesa aerea si è però adeguato ai tempi, divenendo negli ultimi anni più efficace e flessibile anche con l’ausilio, indispensabile, di una buona organizzazione e della tecnologia, anzi dell’alta tecnologia di cui l’Aeronautica Militare non è soltanto un fruitore ma, come si potrà constatare nel corso di questa manifestazione, da sempre un “fornitore” vitale e stimolante. D’altra parte nel campo aeronautico e del volo militare, l’Italia ha da sempre occupato una posizione di rilievo nel mondo, fin da
quando agli inizi del 900 il volo con un mezzo più pesante dell’aria si andava affermando, offrendo all’uomo la possiblità di una nuova sfida. Dal primo fondamentale balzo dei fratelli Wright il 17 dicembre 1903, il progresso dell’aviazione e dell’impiego militare del mezzo aereo ha anche parlato italiano. E’ italiano il primo utilizzo bellico dell’aeroplano; nel 1911 durante la guerra di Libia. Sono italiane sia le imprese delle grandi trasvolate in “solitario” sia quelle in “formazione”. I nobili valori cavallereschi della caccia aerea attecchiscono bene in Italia; durante la Grande Guerra, l’Aviazione è già in grado di schierare una compagine di aviatori invidiabile per le generalizzate doti di abilità e ardimento; Francesco Baracca, Silvio Scaroni, Pier Ruggero Piccio, Ruffo di Calabria, solo per citare i più famosi, popolari al tempo come i divi televisivi di oggi; faranno parte, insieme con altri, della 91a Squadriglia, la “Squadriglia degli Assi”. E nel secondo conflitto mondiale, l’esito tragico della guerra ha fatto passare in secondo piano molte inprese ugualmente valorose dei nostri piloti, il cui eroismo è stato riconosciuto anche dagli avversari, primo fra tutti Winston Churcill. Di pari passo con la capacità di utilizzare bene l’aeroplano, si sviluppa in Italia negli anni 20 anche il pensiero dottrinario che è alla base dell’impiego del mezzo aereo. Ebbene è un italiano, Giulio Douhet, il più importante teorico del potere aereo; le sue dottrine del “dominio dell’aria” sono valide ancora oggi e su di esse sono state modellate le forze aeree di tutto il mondo non
escluse quella statunitensi e britannica. Durante l’impiego bellico della Grande Guerra, inoltre, un paese prettamente agricolo e rurale come il nostro opera uno sforzo poderoso e getta le basi della sua industria aeronautica. Tra le due guerre mondiali il progresso aeronautico procede in modo vorticoso; per l’Aeronautica italiana è la stagione dei voli collettivi, le trasvolate di massa del Mediterraneo, dell’Atlantico e dei record. Trionfali sono le imprese che portano formazioni di velivoli italiani, gli idrovolanti S.55, capitanate da Italo Balbo, ad ammarare nella baia di Rio de Janeiro nel 1931 e di New York nel 1933. Record di velocità, di altezza, di volo senza scalo, di volo rovescio; in una decina d’anni l’aeronautica italiana conquista più di cento primati. Nel 1939, alla vigilia dell’entrata in guerra, l’Italia detiene 33 degli 84 primati contemplati dalla Federazione aeronautica internazionale. Ma non basta per primeggiare, e la guerra mette impietosamente a nudo i limiti di tal risultati; per scelte politiche che in queste pagine non è ne possibile ne opportuno illustrare, i nostri record rimangono splendide e geniali realtà confinate in una propria dimensione, ma non sanno tradursi in quell’impulso necessario e possibile allo sviluppo della tecnologia aeronautica applicata ai mezzi di “tutti i giorni”. In ogni caso in quel periodo eroico e controverso sono state gettate le basi di quella tradizione e cultura aeronautica che è diventata patrimonio del Paese e di ogni cittadino.
Da ormai più di novant’anni i velivoli dell’Aeronautica Militare solcano i cieli di tutto il mondo. Aeroplani di ogni specialità, dalle caratteristiche e soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia, pilotati da uomini che hanno portato il loro contributo a tinte forti, a volte tragiche, nell’appassionante trama della storia e del progresso aeronautico, tessuta giorno dopo giorno con grandi imprese ma anche con azioni della quotidianità, solo apparentemente “trascurabili”. Quello che è da tenere sempre presente è che i compiti, l’organizzazione, il personale e i mezzi dell Aeronautica Militare di oggi sono il frutto dell’evoluzione di uno strumento di difesa che si è adeguato ai tempi, che ha seguito passo passo l’incedere del nostro Paese che dal dopoguerra ai nostri giorni ha conquistato un posto di rilievo nel consenso delle nazioni più sviluppate e progredite del mondo. L’Aeronautica Militare è oggi un’organizzazione che esprime, insieme con le altre Forze Argmate e le altre Istituzioni dello Stato, il livello di ambizione internazionale dell’Italia, che afferma la volontà di un Paese civile, democratico, pacifico di difendere da ogni possibile violazione i valori di libertà e di progresso civile, di libera circolazione delle idee e degli individui. L’Aeronautica Militare svolge oggi, come e più che in passato, il ruolo che le compete al servizio della difesa e della sicurezza, interna ed internazionale, di organizzazione all’avanguardia tecnologica che traina il progresso scientifico e industriale del Paese.
7 7
D
ell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile, ma le “Frecce Tricolori” rappresentano la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza Armata. Quella che con i suoi dieci velivoli costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo s’identifica con il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, dislocato sull’aeroporto di Rivolto (Udine), nel cuore del Friuli Venezia Giulia, sede del 2° Stormo “Mario D’Agostini”. Sintetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare, come già detto, inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare, con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo. Passione, capacità, professionalità, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità e soprattutto espressione di una grande tradizione culturale queste sono le “nostre” amatissime “Frecce Tricolori”.
Signore e signori, le
9 7 9
PONY 8
GIULIO ZANLUNGO
10 10
PONY 5
VIGILIO GHESER
PONY 3
STEFANO VIT
PONY 10
FILIPPO BARBERO
PONY 0
JAN SLANGEN
PONY 11
FABIO CAPODANNO
PONY 1
PONY 6
MATTIA BORTOLUZZI
MIRCO CAFFELLI
PONY 2
PIERANGELO SEMPRONIEL
PONY 9
LUCA GALLI
PONY 7
PONY 4
MASSIMILIANO SALVATORE
GAETANO FARINA
11 11
Storia di un Passato Glorioso E
ra il novembre 1929 quando i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni passaggi a bassa quota sull’aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza. I due piloti volevano mettere in evidenza in modo spettacolare che un volo così spericolato era in realtà un’esigenza della caccia, e che avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougier, loro comandante, sposò in pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convincerli. Naque, così, la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattuglie furono inizialmente individuate nell’ambito dei reparti di caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì nel ’36 la formazione del 4° Stormo e poi quelle del 6° e del 53° Stormo, che suscitrono da subito ammirazione e apprezzamento in Italia e all’estero. Dopo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell’Aeronautica, manifestazioni nazionali e internazionali fecero da ribalta a compagini alate leggendarie, l’acrobazia collettiva riprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l’Italia veniva rappresentata dalle pattuglie del “Cavallino Rampante” della 4a Aerobrigata, equipaggiata con De Havilland DH-100 “Vampire”, dei “Getti Tonanti” della 5a Aerobrigata dotata di Republic F84G “Thundejet”, delle “Tigri Bianche” della 51a Aerobrigata con gli F-84G, dei “Diavoli Rossi” della 6a Aerobrigata con i Republic F-84F “Thunderstreak”, dei “Lancieri Neri” della 2a Aerobrigata su velivoli
12 12
North American F-86E “Sabre” e, infine, di nuovo dei “Getti Tonanti” della 5a Aerobrigata con gli F-84F. Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica rendevano, però, sempre più difficile mantenere la formula dell’alternanza tra i reparti da caccia. Si rendeva, così, necessaria la costituzione di una pattuglia “dedicata”. Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei “Getti Tonanti” con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il “Cavallino Rampante”, montata sugli F86E. Questa pattuglia formò il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricilori”, che dal 1961 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica costituì con sede stabile sull’aeroporto di Rivolto. Le “Frecce Tricolori” erano ben evidenti sulla livrea del “Sabre”, fondo blu con le striscie tricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio sui fianchi che rappresentava un rombo celeste allungato con decorazione in nero e rosso all’interno, quindi le tre saette tricolori della PAN. Nel 1964 le “Frecce Tricolori” acquisiscono una nuova macchina, il velivolo Fiat G.91PAN e una diversa livrea; i rombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddistinta da numeri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91 di esclusiva dotazione alla Pattuglia Acrobatica si differenzia dal G.91R per i comandi “desensibilizzati” con smorzatori di beccheggio (pitch damper), e poi un impianto per i fumi colorati. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermacchi MB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le “Frecce Tricolori”.
Visite guidate alla base aerea di Rivolto
Vieni in Friuli Venezia Giulia e conosci da vicino le ”Frecce Tricolori”!
Nell’emozionante atmosfera della base aerea di Rivolto, punto di partenza delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale, potrai vivere un’esperienza esclusiva, conoscere i segreti dei velivoli e i luoghi frequentati ogni giorno dai piloti e scoprire da vicino un vero Aermacchi MB.339PAN, il velivolo usato attualmente dalle “Frecce”!
Prenota la tua visita direttamente sul sito www.turismofvg.it Costo: € 10,00 a persona – € 5,00 con la FVG Card Gratis: bambini sotto i 12 anni (max 3 ogni adulto) Servizio: italiano/inglese Partecipanti: individuali o piccoli gruppi non organizzati
Per informazioni: Ufficio turistico di Udine Piazza Primo Maggio, 7 Tel.: 0432 295972 info.udine@turismo.fvg.it
*L’apporto dell’Aeronautica Militare e l’ingresso in base vengono forniti a titolo gratuito.
Una lunga e intensa
preparazione
L
a preparazione dei piloti delle “Frecce Tricolori” si divide in due precisi momenti, impropriamente definiti “stagione estiva” e “stagione Invernale”. La stagione estiva si indentifica con l’intero periodo delle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1° maggio con la tradizionale presentazione in quel di Rivolto e termina generalmente verso i primi di ottobre. La stagione invernale, invece, coincide grosso modo con il periodo che va da novembre alla fine aprile ed è interamente dedicato all’addestramento e all’inserimento dei piloti neoassegnati. In questo periodo, la PAN opera principalmente dal 2° Stormo, volando in media tre sortite al giorno påer cinque giorni alla settimana. Il normale turnover che caratterizza ogni reparto oerativo prevede che, prima dell’inizio della stagione estiva, uno o due nuovi piloti siano selezionati per entrare a far parte della formazione nelle posizioni che si rendono libere per il naturale avvicendamento all’interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su un modello ormai consolidato: una prima scrematura dei candidati segnalati dai vari gruppi viene eseguita direttamente dal Comando Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota. L’esito della prima valutazione riduce a non più di 8-10 il numero dei candidati che superano lo sbarammento iniziale e sono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto per la seconda e decisiva selezione, condotta direttamente dalle “Frecce Tricolori”. Anche se durante il soggiorno al 2° Stormo è previsto un volo con il comandante, uno in coppia e uno con la formazione completa, i nuovi piloti sono scelti non solo sulla base dello “skill”, ma anche e soprattutto per le qualità caratteriali. Trattandosi di piloti che possiedono già un certo bagaglio d’esperienza, tutti i candidati sono dotati più o meno delle stesse capacità di pilotaggio. Conseguentemente, la valutazione e la successiva scelta si basano su altri criteri. Quel che conta in pattuglia è l’umiltà, la capacità di mettersi in discus-
16 16
sione, lo spirito di sacrificio e la possibilità di inserirsi velocemente nel gruppo. Per saggiare queste qualità può essere più utile andare a cena con i candidati e scambiare quattro chiacchiere che volarci. Le caratteristiche peculiari dei candidati vengono valutate dai quattro piloti più anziani del “313°”, tra cui il comandante, il “Pony 0”, al quale spetta comunque la decisione finale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione estiva in corso, durante il periodo più intenso dell’attività delle “Frecce” per confrontarsi fin dall’inizio con i ritmi molto particolari della PAN. I nuovi arrivati vengono inseriti gradualmente: durante la prima stagione estiva si vola il più possibile da passeggeri, poiché è importante osservare da vicino l’attività della formazione, l’organizzazione delle trasferte, le problematiche con cui ci si confronta a ogni intervento in italia e all’estero. E’ durante la successiva stagione invernale che s’inizia a fare sul serio con tutta la fase addestrativa propedeutica all’inserimento in formazione. In sei mesi, un pilota deve essere in grado di prendere parte alla prima esibizione ufficiale attraverso un percorso formativo che prevede un apprendimento graduale e verifiche intermedie, e che è quindi caratterizzato da un livello crescente di difficoltà. Si procede secondo uno schema a blocchi del tutto simile a quello impiegto presso le scuole di volo, con sortite che coinvolgono un numero via via crescente di velivoli. Al termine di ogni blocco di missioni, il pilota in addestramento deve eseguire un volo di controllo con uno dei piloti più anziani della formazione, il cui compito è quello di valutare se il contenuto informativo del blocco è stato correttemente assimilato. Il controllo dell’indice di progresso è serrato: ogni 15 giorni i quattro “piloti anziani” si riuniscono per discutere il livello di apprendimento dei piloti in addestramento. Al termine del periodo invernale, i neo assegnati saranno in grado di volare nella formazione completa, consapevoli del proprio importante ruolo in un team davvero speciale!
QUI LE FRECCE TRICOLORI SONO DI CASA
AEROPORTO FVG DI RONCHI DEI LEGIONARI DA SEMPRE VOLA CON LE FRECCE TRICOLORI DAL FRIULI VENEZIA GIULIA
WWW.AEROPORTO.FVG.IT
17 17
18 18
il I
SOLISTA
l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi
al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
PONY 10
FILIPPO BARBERO
19
foto Stefano Frezzotti
I
Reparto Sperimentale Volo
n occasione della Cinquantacinquesima stagione acrobatica della PAN, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente a Rivolto con diversi assetti. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo Ingegneria per l’Aero-
20 20
Spazio, che fornisce il supporto ingegneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e navigatori collaudatori sperimentatori, ingegneri, tecnici e meccanici sperimentatori la cui formazione avviene negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso le uniche “test pilot school” riconosciute. Il Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Rivolto rappresenta, come sempre, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età, per assistere alle emozionanti evoluzioni aeree dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.
I
T-346A
l più moderno Advanced/Lead-in Fighter Trainer attualmente prodotto e l’unico addestratore di nuova generazione equipaggiato per tale ruolo. Prestazioni e qualità di volo eccellenti, analoghe ai moderni caccia di punta. Soluzioni progettuali avanzate per fornire elevati livelli di sicurezza e ridotte spese d'acquisto e gestione. Adatto ad ogni fase di addestramento avanzato, Lead-In to Fighter e “Companion Trainer” per le line da combattimento; grazie alla capacità di simulare una grande varietà di sensori e di armamento, il T-346A consente di scaricare i compiti formativi dai più costosi addestratori di primo piano. Bassi costi di manutenzione ed elevata efficienza ne fanno un'opzione economicamente molto conveniente come soluzione all'addestramento avanzato. Tra le caratteristiche che rendono il T-346A un’efficace piattaforma da combattimento vi sono: · la struttura concepita in modo da trasportare fino a tre tonnellate di carichi esterni; · nove attacchi subalari; · una configurazione aerodinamica che consente l’integrazione di una vasta gamma di componenti esterni; · rapporto spinta/peso molto elevato che garantisce un esubero di potenza in tutto l'inviluppo di volo;
foto Roberto Resnigo
· design aerodinamico che permette di raggiungere elevati angoli di attacco e velocità di rollio considerevoli; · comandi di volo fly-by-wire con “carefree handling” e autopilota; · predisposizione per un radar multimodale; · capacità di sopravvivenza integrata al progetto di base del velivolo; · serbatoio di notevole capacità per una migliore persistenza durante il combattimento; · velocità e manovrabilità degne di nota persino quando completamente armato o con un motore non operativo.
PRESTAZIONI lunghezza velivolo: 11.49 m - altezza velivolo: 4.98 m apertura alare: 9.72 m - superficie alare: 23.52 m2 - decollo pulito: 7.300 kg - peso massimo al decollo: 9.600 kg - carico massimo esterno: 3.00 kg - massima velocita': 590 ktas velocita' limite: 572 keas/1.2 m - velocita' di stallo(riferimento): 95 kcas - rateo di salita: 22.000 ft/min - quota massima operativa: 45.000 ft - massimo fattore di carico sostenuto(s.l.): 8g - massimo fattore di carico sostenuto(15.000 ft): 5.2 g - massimo rateo di virata sostenuto: 13deg/sec distanza di decollo (s.l): 400 m - distanza di atterraggio 20% carburante interno(s.l.): 550 m - limite del fattore di carico: +8/-3g.
21 21
Eurofighter 2000 AW.149
e ce rt ifi ca zi on ors o an no la ci sc ti u lo a o on ut ric ev m en ti A er L’ AW.1 49 ha io n e Ar m a all a Di r ez m ili ta re d O ). (A RM AE RE
Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.). foto Gabriele Pisicchio
23 23
HH-139A
24 24
HH-101 “Caesar”
Il 15° Stormo sarà presente a Rivolto, oltre che con l’HH-139A, anche con una simulazione di rifornimento in volo dell’HH101A, che potrà essere ammirato anche in mostra statica. L’elicottero è stato consegnato a Cervia nel luglio 2015. La linea HH-101A andrà a rimodernare la flotta del 15° Stormo. I nuovi elicotteri, che verranno consegnati nei prossimi mesi, saranno basati tra Cervia e Trapani. L'HH-101A, indicato con la denominazione “Caesar” nella versione dell'Aeronautica Militare, è un aeromobile di ultimissima generazione che andrà ad espletare più ruoli tra i quali quello di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali, quello di Slow Mover Interceptor (intercettazione di aeromobili lenti) nonché di Personnel Recovery, ossia del recupero di persone, civili e militari, in situazione di difficoltà in aree di crisi. Queste capacità permetteranno al 15° tormo di soddisfare gli elevati standard richiesti dalle organizzazioni internazionali delle quali l'Italia è parte.
25 25
Patrouille de France L
a Patrouille de France ha origini che risalgono agli inizi degli anni 50 anche se i primi esperimenti di acrobazia collettiva in Francia sono datati 1931. Con l’avvento degli aviogetti, le Escadre de Chasse dell’aeronautica francese formarono le prime pattuglie di reparto e fu proprio durante l’esibizione in Algeria del quartetto di F-84G della 3e EC di Reims-Champagne che il commentatore Jacques Noetinger coniò il nome “Patrouille de France”. Nei dieci anni successivi, furono quattro i reparti a tenere alto il nome della Pattuglia volando con l’Ouragan e con il Mystère IV: la 12, la 4, la 2 e la 7 Escadre. Le pattuglie cessarono di esistere
nel 1964, “vittime” delle riduzioni di budget che interessarono l’Armée de l’Air. Restava ancora in vita dal 1937 la pattuglia dell’Accademia di Salon-de-Provence, su velivolo Fouga Magister, che per decisione del Ministro della Difesa, il 10 febbraio 1964, si trasformò ufficialmente nella Patrouille de France. Il team operò con i sei Magister fino all’introduzione, nel 1981, dell’Alpha Jet che da allora equipaggia la pattuglia francese. Nel 2009 il comandante Virginia Guyot è stata la prima donna ad entrare nella formazione francese per poi diventare leader l’anno successivo. L’attuale comandante è Bethoux Romain.
27 27
Patrulla AGUILA L
a “Patrulla Aguila” dell’Ejercito del Aire spagnolo ha debuttato ufficialmente il 14 luglio 1985, durante una manifestazione a Cadice, anche se le sue tradizioni risalgono agli anni 50, quando anche in Spagna si costituirono pattuglie acrobatiche provenienti dai reparti caccia di prima linea. Il team è composto da 12 piloti, sette titolari e cinque riserve, tutti selezionati tra gli istruttori con almeno 1.000 ore di volo su jet. A differenza delle altre squadre acrobatiche, i membri della pattuglia spagnola hanno un duplice ruolo: istruttori di
AUGURI! AUGURI! 1960-2015 11960-201 960-2015 960-201 5 55° ANNIVERSARIO ANNIVER A NNIVERSA NNIVER SARI SA RIO RIO FRECCE FRECC E TRIC TRICOL TRICOLORI OLORI OL ORI
foto Patrulla Aguila
volo e piloti acrobatici. Il velivolo che utilizzano sin dalle prime uscite è il C.101 Aviojet, un biposto di costruzione spagnola, che, grazie alle buone caratteristiche tecniche e aerodinamiche, è impiegato dall’Ejercito del Aire anche nella fase formativa dei piloti militari. Nel display di circa 25 minuti i top gun spagnoli ci mostreranno il più classico, ma allo stesso tempo avvincente, repertorio dell’acrobazia aerea collettiva. La Patrulla Aguila è l’unica pattuglia jet al mondo ad utilizzare i fumi gialli.
BELGIAN AIR FORCE
F-16 DEMO TEAM L’
foto Stefano Frezzotti
F
Air Force Belga è stata fondata nel 1909 come ramo dell’Esercito Belga, portando il nome di Compagnie des Ouvries et Aérostiers. L’aeronautica belga è stata uno dei primi quattro clienti internazionali per l’F-16 Fighting Falcon. Il Belgio ha ordinato un totale di 160 F-16 in due lotti. Logoramento pesante e ristrutturazione delle forze armate hanno ridotto l’inventario operativo a 72 velivoli. I velivoli rimanenti sono stati conservati o venduti. Anche se l'intera flotta aerea è costituita da modelli di F-16B e F-16A tutti i 72 velivoli operativi rimanenti sono stati aggiornati allo standard MLU. La flotta sarà ulteriormente ridotto a 60 velivoli entro quest’anno. Il pilota del Belgian Air Force F-16 Demo Team è il Cap. Renaud Thys “Grat”, nato nel 1983. È entrato nell’aeronautica belga nel 2001 iniziando la sua formazione di pilota nel 2002. Ha ottenuto nel 2004 il brevetto su Alpha Jet, per poi frequentare il corso su F-16 ed essere assegnato al 350° Squadron di Florennes. Attualmente è docente incaricato di standardizzazione e valutazione del 350° Squadron e le sue ore di volo sono più di 2.000, di cui 1.500 su Lockheed F-16AM.
Patrouille Suisse
ondata nel 1964, la Patrouille Suisse è la formazione ufficiale di volo acrobatico su aviogetto delle forze aeree svizzere. Tutti i membri della pattuglia sono piloti militari di professione e svolgono il loro addestramento alla formazione di volo acrobatico unicamente durante la stagione estiva. Il display dura all'incirca
18 minuti e viene costantemente sorvegliato da terra dal comandante. Nel 1994 è stato acquisito il nuovo velivolo più veloce e più manovrabile del precedente: il Northrop F-5E Tiger II. Dal 1996 la pattuglia si esibisce in patria e all’estero con un sistema di fumo integrato nel velivolo.
29 29
Royal Jordanian Falcons
L
a pattuglia dei Royal Jordanian Falcons, formata per ordine diretto del re Hussein di Giordania, pilota militare con esperienza maturata presso il RAF College di Cranwell (Gran Bretagna), rappresenta una delle formazioni acrobatiche più apprezzate e famose del Medio Oriente. Tradizionalmente equipaggiata con velivoli a elica, il team utilizza cinque Extra EA300S dal 1992. La pattuglia ha avuto diverse sedi e quella attuale si trova presso l’aeroporto
internazionale di Aqaba. I Falcons hanno partecipato ad air show ed eventi acrobatici in Europa, Nord America, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. Il team è frutto di una cooperazione civile-militare: i piloti sono tutti appartenenti alla Royal Jordanian Air Force mentre gli aerei sono di proprietà della Royal Jordanian Airlines. È militare anche il C-130 Hercules che supporta la pattuglia nei trasferimenti presso le località di svolgimento delle manifestazioni aeree.
Attenti a quei due! Doppia sfida all’Autodromo di Monza. Un autunno ricco di appuntamenti, emozioni e... traguardi per FedEmo. Manca poco alla sfida annunciata ad aprile allo Stadio Olimpico di Roma durante l’ultima Giornata Mondiale dell’Emofilia tra Ivan Capelli, ex Pilota di F1 e testimonial FedEmo, ed Alex Dowsett, ciclista professionista emofilico britannico. L’evento, aperto al pubblico, si terrà in ottobre presso l’Autodromo di Monza e vedrà i due impegnati in una doppia sfida, su bici e Ferrari GT, a sostegno e promozione della fruibilità e dei benefici di una pratica sportiva sicura per le persone affette da emofilia. “Le nuove frontiere dello sport in emofilia” è tra i nuovi progetti 2015 di FedEmo. Il 29 settembre si terrà la prima riunione con esperti di Medicina e Scienza dello Sport del C.O.N.I., Federazione Medico Sportiva Italiana e l’Associazione Italiana Centri Emofilia per la definizione di un documento di consenso sulle attività sportive praticabili in piena sicurezza dalle persone affette da emofilia, in particolare bambini e adolescenti.
Ivan Capelli e il progetto FedEmo - Sa.Me.Da.® L.I.F.E.®
E dopo la sfida di Monza, pronti a tagliare il traguardo della Maratona di NEW YORK CITY!!! Il progetto Marathon, nato nel 2013, realizza quest’anno l’obiettivo per cui era stato concepito: la partecipazione di 8 atleti emofilici alla Maratona di New York. “Correre la maratona non sarà una semplice corsa… è la realizzazione di un sogno” afferma Enrico Mazza.
Golf Club di Parma - 20 giugno 2015
“Sapere che 3 atleti emofilici parteciperanno alla Maratona di New York indossando il braccialetto Sa.Me.Da.® L.I.F.E.® è per me la realizzazione degli obiettivi e della volontà che hanno dato vita al progetto. Sono estremamente orgoglioso di proseguire con FedEmo il percorso iniziato lo scorso anno. Il desiderio è che in futuro tutti possano affrontare le sfide dello sport e della vita, a qualsiasi livello, con la consapevolezza che la propria salute può essere tutelata e garantita anche in caso di emergenza, grazie all’immediata disponibilità dei dati medici personali.” “Vorrei ringraziare le Frecce Tricolori per la loro presenza alla cena di beneficenza tenutasi a Parma lo scorso 20 Giugno. Il loro prezioso premio per la lotteria ha contribuito a raggiungere quasi 5.000 euro, destinati al progetto Sa.Me.Da.® L.I.F.E.®. Colgo l’occasione per augurare alle Frecce un buon 55° anniversario.” Ivan Capelli
Sostieni anche tu “Le nuove frontiere dello sport in emofilia”: è semplicissimo! Clicca “mi piace” alla foto “ATTENTI A QUEI DUE!” nella pagina FB FedEmo Giovani.
Per maggiori informazioni su tutti i nostri appuntamenti e progetti: www.fedemo.it
M
55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!
i ha sempre colpito, nella realizzazione dei libri aeronautici la difficoltà di calare all’interno delle pagine di un qualunque volume la componente più emotiva, quella legata alla passione che contraddistingue scelte di vita impegnative, come quella di fare l’aviatore. Quasi che soffermarsi sull’aspetto più umano di una vicenda, di una storia, di un personaggio, di un mestiere ne inficiasse in qualche modo la nitidezza del quadro più professionale, ne compromettesse il gesto prettamente tecnico. Sono così nati negli anni lavori molto belli, ineccepibili dal punto di vista del rigore del racconto e della fedeltà delle informazioni, ma privi di quel valore aggiunto, di quella spezia inebriante che avrebbe consentito di attirare più di ogni altra cosa il lettore, di renderlo partecipe del mondo aeronautico e di fargli comprendere davvero le alchimie di un universo unico popolato da persone normali che trovano la loro forza nella capacità di lavorare in gruppo e la loro eccezzionalità nelle stesse sane passioni che animano ciascuno di noi. Un condimento aggiuntivo, insomma, che avrebbe consentito di raggiungere anche quelle persone solitamente non attratte o lontane dal mondo aeronautico. Ora, l’obiettivo che si pone questo volume – si sarà capito – è invece quello di uscire dagli schemi e di abbandonare un certo modo di fare libri aeronautici, se vogliamo rassicuranti per gli autori e gli editori, libri “belli e distanti” dalla gente. Quello che ci si è proposti di fare è stato, invece, un volume che avvolgesse il lettore e lo coinvolgesse, sia egli un appassionato, sia egli un curioso che sfogli per caso un libro sulle Frecce Tricolori perché attratto, questa volta, non solo dalla bella fotografia di copertina ma anche da quella componente umana che traspare subito in questo volume, sin dalle prime sue pagine. Gli autori di questo libro hanno accettato la sfida abbandonando la navigazione in acque tranquille per avventurarsi in altre meno note e sicure. Come si è inteso procedere per raggiungere un obiettivo così ambizioso senza naufragare nel banale o senza tralasciare quegli aspetti, necessari, legati al rigore e alla perfetta rispondenza alla realtà della narrazione? Il racconto che si distende lungo le pagine di questo volume cammina su due binari affiancati, uno più intimo e l’altro più esteriore e oggettivo, in una calibrata miscellanea. Per usare un termine cinematografico, sarà come osservare il nostro protagonista e la scena in cui agisce in un alternarsi di campi e controcampi, esterno e interno, e viceversa. Dove l’esterno è il racconto del Reparto, la sua storia, la sua evoluzione nel tempo, i grandi successi ma anche le immani tragedie, è anche la sua organizzazione, l’addestramento, il velivolo, l’equipaggiamento, la manutenzione, la logistica, il programma di volo e le grandi manifestazioni; l’interno sono gli stessi argomenti visti attraverso il vissuto dei protagonisti, attraverso il loro racconto, attraverso le emozioni di coloro i quali hanno fatto parte nel tempo delle Frecce Tricolori e, giorno per giorno, con impegno, passione, volontà, abilità e audacia hanno costruito un mito dell’aviazione mondiale. Ne è uscito un mosaico emozionale e non, particolareggiato nel delineare la storia e il carattere della PAN, reso ancora più attraente dal tratto più intimo e umano dei suoi componenti di ieri e di oggi. Naturalmente, non è stato tralasciato l’aspetto grafico e tipografico dell’opera, corredata da centinaia di fotografie, molte delle quali inedite, realizzate dai fotografi dell’Aeronautica Militare e da artisti del calibro di Katsuhiko Tokunaga. Il risultato finale è un volume unico nel suo genere e, riteniamo, di notevole personalità. Ci permettiamo di dirlo, in questo caso parlo anche a nome degli autori, perché siamo convinti che non sia merito nostro ma dei tanti uomini delle Frecce Tricolori che hanno acconsentito, forzando la loro natura, a mettersi singolarmente in “mostra” in queste pagine mossi dal grande amore per il loro Reparto e dal desiderio di ricordare, sebbene spesso non in modo palese, i tanti colleghi e amici che si sono sacrificati per una grande causa.[...] Alessandro Cornacchini
55 a n n i di e m o zio n i
2 12 1
le noMolti i pensieri che affollano forte senso di appartenenza. , pur nella consapevolezza di volare stre menti, molte le emozioni acciata e disegnata da chi, nel passu una sinfonia acrobatica trizione e sacrifficio. d e d n o c o t u tisato, ci ha preced raccolgono questa eredità, for Le “Frecce Tricolori” di og ginda anno dopo anno. Per questa a ficando una storia che si trammo voluto riservare uno sguardo al importante ricorrenza abbiaattraverso i sottili segni della matita passato, alllle nostre origini, e ni, rappresentare la vera essenza del fumettista Stefano Babi azionale all’interno della nostra della Pattuglia Acrobatica N o”, tradizionale brochure. “impresa” c’è sempre “l’uom Dietro ooggni immagine e ogni antiche, scolpite nella memoria rom protagonista di storie anche te meno famose o quasi sconosciute dei tanti appassionati, a vol co ardore e periz ia anche lontano i t n e d i n o c a r e p o e h c torno ai più, r sì che tutto ciò che ruota at dalle luci della ribalta, per falgersi alla perfezione e in completa a quel magico volo possa svo mini e le donne delle “Frecce Trisicurezza. Sono questi gli uoi, che scrivono con il loro operato la colori”, quelli di ieri e di og g ollettiva; una tradizione tutta itastoria dell’acrobazia aerea csione dell’11° Raduno Acrobatico, liana che quest’anno, in occa za e l’importanza di “fare squaha voluto sottolineare l’essencertamente, ma anche e soprattutto dra”; una squadra che vola, e di operare con uguale passione e una squadra a terra, capac
13
32 32
146 | fastweb.it | Punti Vendita
RIVOLTO E FASTWEB. SIAMO LA FIBRA CHE VOLA. Dentro la nostra Fibra scorrono i vostri pensieri, i vostri sogni, i vostri progetti e il vostro lavoro, ecco perchĂŠ vi diamo sempre la connessione internet piĂš veloce possibile.
F R E C C E
T R I C O L O R I