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2016
Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di agosto 2016 presso LitografTodi - Todi - Anno 10 - numero 13 - agosto 2016. Fotografie Aeronautica Militare
Il saluto del Sindaco di
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JESOLO
omenica 28 agosto Jesolo sarà protagonista dell'acrobazia aerea Italiana, oltre ad ospitare uno dei principali eventi estivi e un appuntamento consolidato per la nostra città con la Pattuglia Acrobatica Nazionale. E’ con grande onore che accogliamo lo Jesolo Air Show, un esibizione che quest’anno festeggia i suoi vent’anni e che richiama sul nostro litorale migliaia di appassionati. Quest’anno la diretta RAI della manifestazione aerea sarà motivo di orgoglio e offrirà l’occasione di ammirare le entusiasmanti acrobazie di numerosi velivoli militari e civili oltre alle loro tecnologie di volo. Tutti i partecipanti potranno vedere uno spettacolo unico e prestigioso, ancora più valorizzato dagli incredibili scorci della nostra terra, dalle sue spiagge e il suo mare, uniti al sorriso e alla simpatia della sua gente ospitale, oltre a fare
il pieno di emozioni sotto la lunga scia verde, bianca e rossa delle “Frecce Tricolori”. Uno spettacolo magnifico e di prestigio che farà da ideale contorno ai grandi eventi estivi che si svolgono nella Riviera di Jesolo. Intendo ringraziare gli organizzatori dell’evento nonché tutti coloro che da molti mesi hanno preso parte alla complessa macchina organizzativa, tutti gli spettatori che accoglieranno il nostro invito e verranno ad ammirare un incredibile spettacolo tricolore sopra i cieli di Jesolo, simbolo di orgoglio e passione Italiana. Un ringraziamento particolare va all’Aeronautica Militare per il prezioso contributo cha, da sempre, fornisce a questo straordinario evento. Vi aspettiamo numerosi per un fine settimana all’insegna dell’emozione e delle spettacolari acrobazie aeree. Valerio Zoggia Sindaco di Jesolo
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La Formazione 2016
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nche per questa nuova stagione acrobatica, presso l’hangar del 313° Gruppo, si è svolta la tradizionale presentazione della Formazione 2016 della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Il Tenente Colonnello Jan Slangen, Comandante delle “Frecce Tricolori”, ha ripercorso l’entusiasmante stagione 2015, contraddistinta dallo straordinario successo del 55° anniversario e dall’impegnativa trasferta negli Emirati Arabi Uniti. Poi, ovviamente, ha presentato ufficialmente la Formazione 2016 della Pattuglia: rimane confermata la posizione del Capoformazione, affidata al Maggiore Mirco Caffelli, così come resta immutato il Leader della Seconda Sezione, “Pony 6”, Capitano Mattia Bortoluzzi. Confermata anche la posizione “Pony 10”, il Solista delle “Frecce Tricolori”, del Capitano Filippo Barbero alla sua seconda stagione in que-
sto ruolo. Diversi, invece, i cambi di posizione per i gregari del team acrobatica, che vedrà tra l’altro un nuovo inserimento: il Capitano Emanuele Savani, pilota di AMX proveniente dal 132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana, che volerà con il numero 8. Il Capitano Vigilio Gheser, giunto al termine della sua permanenza alle “Frecce Tricolori”, si occuperà dell’addestramento acrobatico del nuovo team per la 56a stagione acrobatica. Questa la formazione 2016 al completo: “Pony 0” T.Col. Jan Slangen, “Pony 1” Magg. Mirco Caffelli, “Pony 2” Cap. Gaetano Farina, ”Pony 3” Cap. Giulio Zanlungo, “Pony 4” Cap. Massimiliano Salvatore, “Pony 5” Cap. Stefano Vit, “Pony 6” Cap. Mattia Bortoluzzi, “Pony 7” Cap. Luca Galli, “Pony 8” Cap. Emanuele Savani, “Pony 9” Cap. Pierangelo Semproniel, “Pony 10” Cap. Filippo Barbero, “Pony 11” Cap. Vigilio Gheser.
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FORMAZIONE 2016
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PONY 11
PONY 3
PONY 6
VIGILIO GHESER
GIULIO ZANLUNGO
MATTIA BORTOLUZZI
PONY 10
PONY 8
PONY 5
FILIPPO BARBERO
EMANUELE SAVANI
STEFANO VIT
PONY 4
PONY 2
PONY 9
MASSIMILIANO SALVATORE
GAETANO FARINA
PIERANGELO SEMPRONIEL
PONY 0
PONY 1
PONY 7
JAN SLANGEN
MIRCO CAFFELLI
LUCA GALLI
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Una SQUADRA che
VOLA S
intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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Spettacolo nello
SPETTACOLO I l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
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PONY 10 FILIPPO BARBERO
foto Roberto Resnigo
Reparto Sperimentale Volo
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n occasione dello Jesolo Air Show, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente con l’Eurofighter 2000, il Tornado, il C-27J e l’elicottero HH-101. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo
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Ingegneria per l’Aero-Spazio, che fornisce il supporto ingegneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e navigatori collaudatori sperimentatori, ingegneri, tecnici e meccanici sperimentatori la cui formazione avviene negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso le uniche “test pilot school” riconosciute. Il Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Jesolo rappresenta, come sempre, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età, per assistere alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.
Tornado
C-27J
HH-101
Eurofighter 2000 Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.). foto Gabriele Pisicchio
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HH–139A
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AW.139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in
condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).
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Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC – velocità massima 306 km/h.
M.llo 1a Classe Vito Gadaleta (Speaker)
UNA SOLA MISSIONE: SALVARE VITE UMANE!
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l 15° Stormo garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato oltre 7.300 persone in pericolo di vita. Lo scorso 2 marzo, a margine del salone internazionale elicotteristico HAI- Heli Expo 2016, tenutosi a Louisville-Kentucky (USA), il 15° Stormo dell'Aeronautica Militare è stato insignito del prestigioso riconoscimento "Salute the excellenceSikorsky Humanitarian Service Award". Il premio è stato concesso per le operazioni di soccorso al traghetto Norman Atlantic nel Canale d'Otranto nel dicembre del 2014. Nell'intervento, gli equipaggi del 15° Stormo, nell'ambito di un'operazione estremamente complessa e in condizioni meteorologiche particolarmente avverse, portarono in salvo, operando al limite delle prestazioni, 56 passeggeri dal traghetto, sul quale nel frattempo si era sviluppato un vasto incendio ed erano in corso esplosioni nella stiva.
Equipaggio HH-139A di Jesolo Cap. Pil. Luca Costantino (Comandante Equipaggio) Cap. Pil. Lorenzo Ballarin (Secondo Pilota) Lt. Marco Bombarda (Operatore di Bordo) 1° M.llo Nicola Ciccarelli (Operatore di Bordo) 1° M.llo Fabrizio Verginelli (Aerosoccorritore) 1° M.llo Sergio Cerantonio (Aerosoccorritore)
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BLUE
Voltige
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a pattuglia danzante motoalianti d’epoca Blue Voltige nasce nella primavera del 2000 da un’idea di due amici piloti accomunati dalla passione per gli aeroplani d’epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon. La denominazione pattuglia danzante indica la caratteristica semi acrobatica dell’esibizione presentata dai due motoalianti Fournier (RF4D e RF5). Blue Voltige dopo un intenso allenamento determinazione e affiatamento è riuscita a coordinare e sviluppare un programma di volo in formazione serrata della durata di 12 minuti di particolare effetto ed emozione, dove i due eleganti e silenziosi motoalianti Fournier eseguono in sicurezza, figure dolci e armoniose tali da sembrare un balletto dell’aria unico nel suo genere, il tutto enfatizzato da sottofondo musicale e dall’uso dei fumogeni. Sin dalla sua costituzione
Blue Voltige ha riscosso un notevole successo ed apprezzamento sia tra gli addetti ai lavori che tra il numeroso pubblico delle varie manifestazioni nazionali; oggi partecipa alle più importanti manifestazioni aeree nazionali dove si esibiscono le “Frecce Tricolori” e anche a numerose manifestazioni aeree internazionali. La base operativa è in Italia sull’aviosuperficie Campo Jonathan, una splendida area verde lungo il fiume Piave, immersa nelle Grave di Papadopoli Treviso, dalla quale abitualmente la pattuglia Blue Voltige decolla per effettuare i suoi allenamenti e per partecipare alle varie manifestazioni organizzate in Italia e in Europa. Il TEAM Fabio Iannaccone (Pilota), Ivan Prizzon (Pilota), Daniele Beltrame (Coordinatore Tecnico), Marco Taufer (Coordinatore Team).
Aude Lemordant vola con Breitling La giovane francese, campionessa del mondo di acrobazia aerea, è anche pilota di linea ed è entrata a far parte della squadriglia dalla «B» alata ai comandi del suo velivolo acrobatico Extra 330SC.
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ata a Grenoble nel 1982, ha visto in tutto il corso della sua infanzia i rimorchiatori degli alianti volare sopra la sua casa. Per questo ha deciso di andare a vedere le nuvole da vicino. A 14 anni ha festeggiato il suo battesimo dell’aria e a 16 ha ottenuto il brevetto di volo a vela. Nel 2000 ha ottenuto il brevetto di pilota privato in California. Diplomata all’ENAC (Ecole Nationale de l’Aviation Civile, Scuola nazionale dell’aviazione civile), è entrata a far parte di Air France, diventando pilota di linea su Airbus all’età di 22 anni, e oggi vola su Boeing 777. Ma la sua attività le ha fatto scoprire anche un’altra forma di aviazione, l’acrobazia, che l’ha subito appassionata. Nel 2005 si è lan-
ciata nelle gare e ha scalato rapidamente tutti i gradini. Nel 2009 è stata accolta nella squadra acrobatica francese. Due anni più tardi è diventata campionessa francese e vicecampionessa del mondo. Nel 2012 è stata campionessa di Francia e campionessa europea freestyle. L’anno seguente di nuovo campionessa di Francia, ed è stata dichiarata campionessa del mondo in individuale, in freestyle e a squadre. Da allora, Aude Lemordant ha scelto di pilotare un nuovo aeroplano, un Extra 330SC personalizzato con i colori di Breitling, un vero prodigio di tecnologia. La sfida è stata vinta, dal momento che la nostra protagonista si è imposta nuovamente come campionessa di Francia nel giugno 2014, e come campionessa mondiale nel 2015.
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WEFLY! TEAM
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l WeFly è un team unico nel suo genere; unica pattuglia al mondo dove due dei tre piloti sono disabili. L’embrione della pattuglia, all’epoca composta da solo due aerei, risale al 2005 quando Alessandro Paleri e Fulvio Gamba, vista l’esigenza di presentare alle principali manifestazioni aeree l’attività dei Baroni Rotti (FIPD – Federazione Italiana Piloti Disabili), iniziarono l’addestramento e circa un mese più tardi avvenne la presentazione del primo flight display, all’Insubria Air Show. Da allora è passato del tempo. Tante soddisfazioni, tante emozioni, non sempre belle. La tragica scomparsa di Fulvio nell’estate 2008 ha segnato tutti loro. Ma l’importanza della missione e la
voglia di volare hanno dato loro la forza per continuare. E hanno deciso di andare avanti. Sì, Volare si può. È questo il messaggio che il WeFly! Team vuole diffondere attraverso la partecipazione agli Air Show. Un messaggio destinato a tutte le persone, siano esse disabili oppure no. Un messaggio importante, unico. Soprattutto perché sono “loro” a trasmetterlo. A mostrare che anche da una sedia a rotelle è possibile gestire i controlli pre-volo, il rifornimento, l’aeroplano a terra. E, una volta a bordo, essere in grado di trasmettere forti emozioni al pubblico che assiste. Non temono di mostrare la loro disabilità. È grazie ad essa che il messaggio può meglio esprimersi, con forza, lasciando un profondo segno in chi assiste allo spettacolo. «Solo
comprendendo ed accettando ciò che siamo possiamo aspirare ad essere migliori». Il WeFly! entra anche nelle scuole, dove porta la sua esperienza per sensibilizzare il mondo dei giovani, oltre ad organizzare e partecipare ad eventi che danno la possibilità di volare a persone con disabilità. La stagione 2016 vede in linea di volo tre Texan (ultraleggeri prodotti in Italia dalla Flysinthesys) dotati di sistemi di fumi bianchi e colorati che presentano un display di 10 minuti caratterizzato da manovre di Voltige, una danza sincronizzata dei tre velivoli che, utilizzando un box molto stretto, rimangono sempre nello spazio antistante il pubblico. I piloti: Alessandro Paleri, Leader; Marco Cherubini, Gregario sx; Erich Kustatscher, Gregario dx.
Testi Tratti dal sito www.weflyteam.com e Foto di Marco Tricarico
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Team Paramotoristi
AUDACI
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l paramotore è nato circa 20 anni fa dall’unione di un parapendio e di un piccolo telaio dotato di motore che si indossa come uno zaino e che diventa un comodo sellino durante il volo. Il risultato: un’elica sulla schiena, niente ruote e un’ala gonfiabile! Tutta l’attrezzatura pesa una trentina di chili e i motori sono simili a quelli di uno scooter dai consumi irrilevanti se paragonati a quelli di un aeroplano. Il tutto si trasporta agevolmente dentro l’automobile fino a un piccolo campo erboso, più che sufficiente per il decollo, purché non sia circondato da ostacoli. La magia che trasforma questi semplici oggetti in qualcosa in grado di volare si compie nella breve rincorsa che il pilota effettua per il decollo. Il parapendio, disposto di spalle, sale come un aquilone sopra al pilota, che a questo punto da gas. Pochi passi e i piedi che correvano sul terreno fluttuano nell'aria. Il Paramotore è coinvolgente! Potete cavalcare le nuvole, volare lentamente tra gli alberi e vedere così luoghi incredibili in un esperienza indimenticabile, che vorrete ripetere. Tra tutti i mezzi volanti è quello che offre il punto di vista più simile a quello degli uccelli, senza contare che, forse, è
l’unico a realizzare davvero l’antico sogno dell’uomo di spiccare il volo con le proprie gambe. A promuovere questo meraviglioso sport c’è da alcuni anni anche il Team dei Paramotoristi Audaci, composto da 7 piloti non professionisti e da una coordinatrice di terra. Questi i loro nomi: Arbeno Vrech, Igor Gallo, Ivan Gallo, Ivan Milocco, Aldo Amabile, Fabrizio Lazzati, Andrea Berto e Simonetta Zenarolla. Sono piloti legati da grande amicizia e passione per questo tipo di volo essenziale ed entusiasmante. Il loro programma sottolinea gli aspetti “romantici” di questo sport, attraverso figure lente e armoniose accompagnate da un sottofondo musicale. Il gruppo, che ha iniziato quasi per caso a realizzare formazioni in volo, è stato scoperto dall’ex comandante delle “Frecce Tricolori”, col. Alberto Moretti, che nel 2008 l’ha invitato a esibirsi all’Air Show sul lungo mare di Trieste. Il nome è nato in quella occasione, dove l’atterraggio era previsto proprio sul molo Audace. Da allora, partecipano a importanti raduni e spettacoli dell’aria che vedono, tra le altre, la presenza delle “Frecce Tricolori”.
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