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Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl- via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano - web: www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di agosto 2017 presso LitografTodi - Todi - Anno 11 - numero 13 - agosto 2017. Fotografie Aeronautica Militare
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Il saluto del Sindaco di JESOLO
nico, spettacolare ed ora anche internazionale. Non poteva che essere una città come Jesolo a rendere “europeo” lo l’Air Show civile più importante d’Italia. Da sempre punto di riferimento per il turismo internazionale, Jesolo è orgogliosa di ospitare Francia, Spagna, Belgio e Ungheria, in uno spettacolo di due giorni, il 26 e 27 agosto, capace di emozionare migliaia di persone e che culmina con l’esibizione delle “Frecce Tricolori”, patrimonio italiano e non solo. Lo “Jesolo European Air Show” si inserisce in un programma di eventi e manifestazioni distribuiti durante tutto l’anno senza soluzione di continuità, con una appendice natalizia di grande spessore e di sicuro richiamo. Programma che in questi giorni vedrà la presenza di Miss Italia, con la finale il 9
settembre dal Pala Arrex di piazza Brescia, con diretta su La7. Jesolo è una città evoluta per servizi, comfort, organizzazione della viabilità, sicurezza, qualità offerta di strutture ricettive e occasioni per il tempo libero. In grado di guardare alle esigenze di oggi, pensando già al domani. Una spiaggia dorata, ben gestita dagli stabilimenti balneari, sempre attenti a investire in servizi, che si estende per quindici chilometri tra l’ombreggiata Pineta, una vera e propria perla verde per la città, e i più moderni e attrezzati stabilimenti, culminando nella zona del Faro. Un mare ed una spiaggia che hanno ottenuto la Bandiera Blu, ma anche la Bandiera Verde, questa assegnata dai pediatri come località particolarmente adatta ai bambini. Tutto attorno un ventaglio di proposte tra alberghi (circa 370), appartamenti, case vacanza, residence, cam-
ping e villaggi turistici. Se quindici sono i chilometri di spiaggia dorata, dodici sono quelli che fanno dell’isola pedonale di Jesolo, la più lunga d’Europa. Si accende come d’incanto alle otto di sera: una lunga passeggiata che sta riflettendo l’evoluzione di una città sempre vicina ai suoi ospiti, in tutte le sue esigenze e necessità, tra negozi, pub, ristoranti, boutiques grandi firme. Senza dimenticare i parchi e le tante attrazioni. Questa è Jesolo, questa è la nostra città. Ricca di tanti elementi che la rendono unica. E lo “Jesolo European Air Show” è sicuramente uno di questi. Grazie a tutti coloro che si sono dedicati per organizzarlo. E grazie ai tanti ospiti che coglieranno anche questa occasione per venirci a trovare. Valerio Zoggia Sindaco di Jesolo
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STAGIONE 2017
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artiti! Lo scorso 1° maggio è iniziata ufficialmente la 57esima stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”, dopo quella che, impropriamente, è detta la stagione invernale, ossia il periodo dedicato esclusivamente all’addestramento. Un periodo, questo, in cui si vola principalmente sui cieli di Rivolto, sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, con circa tre sortite al giorno che servono per affinare le evoluzioni acrobatiche del Team e, in particolare, per l’inserimento dei nuovi piloti in formazione. È ora di immergersi nella folla per dimostrare l’abilità e la professionalità della squadra. Una stagio-
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ne con molte novità, a cominciare da quella più rilevante del nuovo comandante, il magg. Mirco Caffelli; sarà lui che avrà l’onore e l’onore di “orchestrare” dalla biga i “magnifici 10” per far sì che le loro evoluzioni siano perfette. Il calendario della stagione estiva è come sempre molto fitto e la nostra amatissima Pattuglia Acrobatica Nazionale toccherà i litorali italiani da nord a sud; ma in programma ci sono anche tre tappe estere per stendere il tricolore più lungo del mondo anche fuori del nostro Paese ed esportare quel Made in Italy che solo le “Freccie Tricolori” sanno così ben incarnare. Come ogni anno i cambiamenti non sono pochi, né trascurabili: dal nuovo
“Pony 0”, come già accennato, il magg. Caffelli, al capoformazione, magg. Gaetano Farina, al quale proprio il comandante ha passato il testimone di “Pony 1”. Invariati, invece, “Pony 6” (leader della seconda sezione), il cap. Mattia Bortoluzzi, e il solista, “Pony 10”, il cap. Filippo Barbero. La new entry è il cap. Franco Paolo Marocco, proveniente dalla linea Eurofighter, dal X Gruppo Caccia del 36° Stormo, che volerà col numero “9”. Insomma, tutto è pronto per questo Air Show: i fans sono già schierati, le fotocamere sono già a fuoco e le bandierine italiane già sventolano: che altro dire? Forza ragazzi, fateci come sempre sognare!
PASSIONE E FIDUCIA
Passione e fiducia permettono agli uomini e alle donne delle “Frecce Tricolori” di creare quella sinergia indispensabile per il volo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La passione è il motore che permette ai 10 Pony, così come a tutto a tutto il personale dell’Aeronautica Militare, di svolgere i propri compiti in maniera efficiente ed efficace. Efficace per raggiugere sempre l’obiettivo che ci si è prefissati, efficiente per aspirare ad esso con il minor utilizzo di risorse. Il volo dei 10 Pony si basa sull’assoluta certezza che chi sta volando al nostro fianco manterrà sempre la propria posizione, il proprio ruolo; alla base di questa cosnapevolezza, l’estrema fiducia nella professionalità e nella capacità degli altri componenti della squadra; valore senza il qiale il volo delle “Frecce Tricolori” non sarebbe possibile.
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PONY O MIRCO CAFFELLI Magg. Pil Comandante PONY 1 GAETANO FARINA Magg. Pil. Capoformazione PONY 2 LUCA GALLI Cap. Pil. 1° Gregario Sinistro PONY 3 EMANUELE SAVANI Cap. Pil. 1° Gregario Destro PONY 4 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. 2° Gregario Sinistro PONY 5 STEFANO VIT Cap. Pil. 2° Gregario Destro PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. 1° Fanalino PONY 7 PIERANGELO SEMPRONIEL Cap. Pil. 3° Gregario Sinistro PONY 8 GIULIO ZANLUNGO Cap. Pil. 3° Gregario destro PONY 9 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. 2° Fanalino PONY 10 FILIPPO BARBERO Cap. Pil. Solista
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Diventare
Piloti PAN
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uando ammiriamo l’“Alona” delle “Frecce Tricolori” o qualche passaggio in formazione stretta rimaniamo stupiti dalla precisione e dalla grazia delle manovre, il più delle volte compiute a velocità sostenuta. Nel corso di un’esibizione, sdraiati sulla spiaggia o sulle rive di un lago, ognuno di noi si sarà domandato, almeno una volta, a quale addestramento vengano
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sottoposti i “ragazzi” delle “Frecce” o quale sia la selezione necessaria per diventare un pilota della PAN. Per conoscere le tappe di un processo, ormai consolidato negli anni, in cui nulla viene lasciato al caso, bisogna, innanzitutto, dirigersi verso Rivolto (Udine), la sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. È nella base friulana che i piloti dell’Aeronautica Militare, che hanno maturato
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
molte ore di volo su aviogetti, si trasformano in “Pony”. Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla fase di selezione, il primo fondamentale step per far parte delle “Frecce”. Questo processo rientra nel normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo della Forza Armata e che prevede, prima dell’inizio della stagione estiva, l’arrivo di uno o due nuovi piloti da inserire nelle posizioni che si rendono libere, per il naturale avvicendamento all’interno del Gruppo.
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Una SQUADRA che
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VOLA
intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a
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pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costi-
tuisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce
Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non
differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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Eurofighter 2000 Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.).
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foto Gabriele Pisicchio
n occasione dell’Air Show di Jesolo, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente con l’Eurofighter 2000, il velivolo da trasporto tattico C-27J, l’addestratore avanzato T-346A, l’HH-101 e il Tornado con livrea special color, realizzata in occasione dei 60 anni del 311° Gruppo Volo. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio, che fornisce il supporto ingegneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e navigatori collaudatori sperimentatori, ingegneri, tecnici e meccanici sperimentatori la cui formazione avviene negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso le uniche “test pilot school” riconosciute. Il Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Jesolo rappresenta, come sempre, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età per assistere alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.
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HH–139A
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AW.139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone partico-
larmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).
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Caratteristiche tecniche Diametro rotore 13,8 m lunghezza 16,66 m larghezza massima (pianetto orizz.) 4,22 m peso massimo al decollo 6.800 kg 2 turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC velocità massima 306 km/h.
Equipaggio HH-139A per Jesolo
PM Lgt. Daniele RUFFILLI (Speaker)
T. Col. Pil. Pierluigi Ruggeri (Comandante) Cap. Pil. Gianluca Terrenzi (Secondo Pilota) Lgt. Salvatore Russo (Operatore di Bordo) 1° M.llo Massimiliano D’Alessandro (Aerosoccorritore) 1° M.llo Francesco Santamaria (Aerosoccorritore)
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Patrouille de France
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a Patrouille de France ha origini che risalgono agli inizi degli anni 50 anche se i primi esperimenti di acrobazia collettiva in Francia sono datati 1931. Con l’avvento degli aviogetti, le Escadre de Chasse dell’aeronautica francese formarono le prime pattuglie di reparto e fu proprio durante l’esibizione in Algeria del quartetto di F-84G della 3e EC di Reims-Champagne che il commentatore Jacques Noetinger coniò il nome “Patrouille de France”. Nei dieci anni successivi, furono quattro i reparti a tenere alto il nome della Pattuglia volando con l’Ouragan e con il Mystère IV: la 12, la 4, la 2 e la 7 Escadre. Le pat-
tuglie cessarono di esistere nel 1964, “vittime” delle riduzioni di budget che interessarono l’Armée de l’Air. Restava ancora in vita dal 1937 la pattuglia dell’Accademia di Salon-de-Provence, su velivolo Fouga Magister, che per decisione del Ministro della Difesa, il 10 febbraio 1964, si trasformò ufficialmente nella Patrouille de France. Il team operò con i sei Magister fino all’introduzione, nel 1981, dell’Alpha Jet che da allora equipaggia la pattuglia francese. Nel 2009 il comandante Virginia Guyot è stata la prima donna ad entrare nella formazione francese per poi diventare leader l’anno successivo. L’attuale comandante è Bethoux Romain.
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Patrulla AGUILA
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a “Patrulla Aguila” dell’Ejercito del Aire spagnolo ha debuttato ufficialmente il 14 luglio 1985, durante una manifestazione a Cadice, anche se le sue tradizioni risalgono agli anni 50, quando anche in Spagna si costituirono pattuglie acrobatiche provenienti dai reparti caccia di prima linea. Il team è composto da 12 piloti, sette titolari e cinque riserve, tutti selezionati tra gli istruttori con almeno 1.000 ore di volo su jet. A differenza delle altre squadre acrobatiche, i membri della pattuglia spagnola hanno un duplice ruolo: istruttori di volo e piloti acrobatici. Il velivolo che utilizzano sin dalle prime uscite è il C.101 Aviojet, un biposto di costruzione spagnola, che, grazie alle buone caratteristiche tecniche e aerodinamiche, è impiegato dall’Ejercito del Aire anche nella fase formativa dei piloti militari. Nel display di circa 25 minuti i top gun spagnoli ci mostreranno il più classico, ma allo stesso tempo avvincente, repertorio dell’acrobazia aerea collettiva. La Patrulla Aguila è l’unica pattuglia jet al mondo ad utilizzare i fumi gialli.
SCHEDA TECNICA CASA C-101 apertura alare: 10.60 m lunghezza: 12.25 m altezza: 4.25 m peso massimo al decollo: 5,600 kg impianto propulsivo: Garrett TFE731-2-2J velocità massima: 770 km/h (417 knots ) equipaggio: 1-2 piloti
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Aude Lemordant vola con
Breitling
La giovane francese, campionessa del mondo di acrobazia aerea, è anche pilota di linea ed è entrata a far parte della squadriglia dalla «B» alata ai comandi del suo velivolo
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ata a Grenoble nel 1982, ha visto in tutto il corso della sua infanzia i rimorchiatori degli alianti volare sopra la sua casa. Per questo ha deciso di andare a vedere le nuvole da vicino. A 14 anni ha festeggiato il suo battesimo dell’aria e a 16 ha ottenuto il brevetto di volo a vela. Nel 2000 ha ottenuto il brevetto di pilota privato in California. Diplomata all’ENAC (Ecole Nationale de l’Aviation Civile, Scuola nazionale dell’aviazione civile), è entrata a far parte di Air France, diventando pilota di linea su Airbus all’età di 22 anni, e oggi vola su Boeing 777. Ma la sua attività le ha fatto scoprire anche un’altra forma di aviazione, l’acrobazia, che l’ha subito appassionata. Nel 2005 si è lanciata nelle gare e
ha scalato rapidamente tutti i gradini. Nel 2009 è stata accolta nella squadra acrobatica francese. Due anni più tardi è diventata campionessa francese e vicecampionessa del mondo. Nel 2012 è stata campionessa di Francia e campionessa europea freestyle. L’anno seguente di nuovo campionessa di Francia, ed è stata dichiarata campionessa del mondo in individuale, in freestyle e a squadre. Da allora, Aude Lemordant ha scelto di pilotare un nuovo aeroplano, un Extra 330SC personalizzato con i colori di Breitling, un vero prodigio di tecnologia. La sfida è stata vinta, dal momento che la nostra protagonista si è imposta nuovamente come campionessa di Francia nel giugno 2014, e come campionessa mondiale nel 2015.
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Testi Tratti dal sito www.weflyteam.com e Foto di Marco Tricarico
WEFLY! TEAM
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l WeFly è un team unico nel suo genere; unica pattuglia al mondo dove due dei tre piloti sono disabili. L’embrione della pattuglia, all’epoca composta da solo due aerei, risale al 2005 quando Alessandro Paleri e Fulvio Gamba, vista l’esigenza di presentare alle principali manifestazioni aeree l’attività dei Baroni Rotti (FIPD – Federazione Italiana Piloti Disabili), ini-
ziarono l’addestramento e circa un mese più tardi avvenne la presentazione del primo flight display. Da allora è passato del tempo. Tante soddisfazioni, tante emozioni, non sempre belle. La tragica scomparsa di Fulvio nell’estate 2008 ha segnato tutti loro. Ma l’importanza della missione e la voglia di volare hanno dato loro la forza per continuare. E hanno deciso di andare avanti. Sì,
BLUE
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a pattuglia danzante motoalianti d’epoca Blue Voltige nasce nella primavera del 2000 da un’idea di due amici piloti accomunati dalla passione per gli aeroplani d’epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon. La denominazione pattuglia danzante indica la caratteristica semi acrobatica
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Volare si può. È questo il messaggio che il WeFly! Team vuole diffondere attraverso gli Air Show. Un messaggio destinato a tutte le persone, siano esse disabili oppure no. Un messaggio importante. Soprattutto perché sono “loro” a trasmetterlo. A mostrare che anche da una sedia a rotelle è possibile gestire i controlli pre-volo, il rifornimento, l’aeroplano a terra.
Voltige
dell’esibizione presentata dai due motoalianti Fournier (RF4D e RF5). Oggi partecipa alle più importanti manifestazioni aeree nazionali dove si esibiscono le “Frecce Tricolori” e anche a numerose manifestazioni aeree internazionali. La base operativa è in Italia sull’aviosuperficie Campo Jonathan, dalla quale abitual-
mente la pattuglia decolla per effettuare i suoi allenamenti e per partecipare alle manifestazioni organizzate in Italia e in Europa. Il TEAM Fabio Iannaccone (Pilota), Ivan Prizzon (Pilota), Daniele Beltrame (Coordinatore Tecnico), Marco Taufer (Coordinatore Team).
F-16 DEMO TEAM
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Air Force belga è stata fondata nel 1909 come ramo dell'Esercito, portando il nome di Compagnie des Ouvries et Aérostiers. L'Air Force belga è stata uno dei primi quattro clienti internazionali per l’F-16 Fighting Falcon. Il
Belgio ne ordinò un totale di 160 in due lotti. Oggi l’inventario operativo ammonta a 60 velivoli aggiornati allo standard MLU. L’esibizione in volo del Demo, sebbene spettacolare, contiene manovre standard dell’F-16 eseguite durante le normali sessioni di volo. L'unica differenza è che queste
manovre vengono eseguite in maniera più rapida e a bassa quota. Ciò significa notevoli forze G sul pilota che limita la demo ad un massimo di 15 minuti, dando al pubblico una panoramica della manovrabilità dell’F-16 e delle competenze dei piloti della Belgian Air Force.
HUAF Jas-39 GRIPEN
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a 1/3. "PUMA" squadriglia caccia della Royal Air Force ungherese è stata fondata nel Veszprém nel 1938 e poco dopo, con i velivoli italiani Fiat CR.32, ribattezzata Fighter Squadron 101. Sempre nel 1938 Aladár Heppes, vice comandante di squadrone, coniò lo slogan "leader di coraggio, fortuna compagna" su un pezzo di carta e disegnò una testa di Puma che ruggiva.
Questo logo è diventato il simbolo dello spirito PUMA, profondo patriottismo, coraggio e cameratismo. Nel 1990 il 1° Tactical Fighter Squadron a Kecskemét ha adottato il Puma testa rossa e il suo slogan storico come distintivo. Il Ten. Col. Ernő, assunta la guida della squadriglia caccia della base aerea
del 59°, girò il nome di PUMA in un simbolo significativo dell’Air Force ungherese. Fino al 1994 la squadriglia effettuava l'addestramento al volo e al combattimento con MiG-21 MF. Poi utilizzò i caccia MiG-29 per più di 10 anni e nel 2006 atterrò a Kecskemét l’ungherese JAS-39 Gripen. Il Gripen è un velivolo multiruolo spinto da un motore prodotto dalla svedese Saab Aerospace Company.
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