Airplanes 5 2015

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2015

Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di giugno 2015 presso LitografTodi - Todi - Anno 9 - numero 5 - giugno 2015. Fotografie Aeronautica Militare



Il saluto del Sindaco

di Bellaria

Igea Marina

L

a Città di Bellaria Igea Marina è lieta di accogliere il gradito ritorno della Pattuglia Acrobatica Nazionale, ad un anno dalla splendida esibizione del 2014: a tutti voi un saluto di benvenuto e l’invito a lasciarvi incantare dallo spettacolo unico che, ne siamo certi, le “Frecce Tricolori” sapranno “disegnare” nei cieli della nostra Città. Siamo orgogliosi di condividere la gioia di questo appuntamento con i tanti, tra turisti e ospiti provenienti dalle località limitrofe, che hanno scelto Bellaria Igea Marina in questo primo weekend di giugno e che non si lasceranno sfuggire uno spettacolo imperdibile. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di questa prestigiosa manifestazione: l’Aeronautica Militare, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo, l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, le autorità territoriali, gli uffici comunali ed i singoli che hanno contribuito a trasformare questo nuovo sogno in realtà. Una macchina organizzativa che ha, di fatto, coinvolto un’intera Città, con le associazioni di categoria, i comitati, i commercianti e i singoli cittadini di Bellaria Igea Marina, impegnati nel promuovere l’evento e riservare al T. Col Slangen, ai suoi uomini e agli altri protagonisti dell’“Air Show”, l’accoglienza e il calore delle grandi occasioni. Il Sindaco di Bellaria Igea Marina Enzo Ceccarelli

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PAN decollo effettuato!

I dieci velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono già schierati in testata pista. Dopo il “ready for take off” manca solo l’autorizzazione della torre. Sguardi rivolti al cielo: arrivano le “Frecce Tricolori”!

C

on il sorvolo sui cieli di Milano per inaugurare ufficialmente Expo 2015, l’evento di portata globale più importante dell’anno, organizzato per questa edizione dal nostro Paese, è partita la nuova Stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”. Una Stagione certamente particolare che, almeno sul piano emozionale, non può essere come tutte le altre. Quest’anno ricorre un anniversario importante, che contribuisce ad alimentare quella meravigliosa storia di eccellenza tutta italiana che va avanti fin dal 1961. Cinquantacinque anni sui cieli di tutto il mondo rappresentano un traguardo davvero speciale, raggiunto grazie a quelli che, da sempre, costituiscono i valori di riferimento di una squadra affiatata e coesa qual è la Pattuglia Acrobatica Nazionale: passione, sacrificio, professionalità. Saranno 25 gli appuntamenti di quest’anno, in Italia e all’estero, nel segno della promozione di un intero sistema Paese, per portare alto con fierezza il nome dell’Italia e il suo Tricolore. Rispetto alla passata Stagione, tante le new entry tra le tappe nazionali: da Peschiera del Garda a Ischia, da Reggio Calabria ad Alba Adriatica, da Parma a Livorno. E sul fronte internazionale, sebbene sul calendario siano riportati due appuntamenti in meno della passata Stagione, sempre nell’ottica ormai consolidata di un reciproco scambio con le forze aeree di altri Paesi, le

“Frecce” saranno a Luxeuil (Francia), a Culdrose (Regno Unito), a Radom (Polonia), a Sliac (Slovacchia), e a Sanicole (Belgio). La formazione di quest’anno si presenta con un solo inserimento, il cap. Luca Galli, che ricoprirà la posizione di “Pony 9”. Sostanzialmente, quindi, l’ossatura è rimasta quella precedente con un capo formazione, il magg. Caffelli, alla sua terza stagione e un numero 6 alla sua seconda stagione, che ha ben fatto figurare le “Frecce Tricolori” lo scorso anno al suo esordio. Il cambiamento è rappresentato dalla posizione di “Pony 10”, quella del solista, ricoperta nel 2015 dal cap. Filippo Barbero, che ha comunque alle spalle anni di esperienza in formazione. «Abbiamo voluto presentare – ha detto il t. col. Jan Slangen, comandante della PAN – una formazione che rappresentasse una solidità speciale proprio per poter affrontare al meglio tutti gli eventi della stagione 2015 e, a maggior ragione, questo 55° anniversario». Proprio per restare in tema, ovviamente ricordiamo a tutti che l’appuntamento più importante di quest’anno si svolgerà a Rivolto i prossimi 5 e 6 settembre, quando sulla base friulana saranno presenti le più prestigiose pattuglie acrobatiche del mondo. Come di consueto, allora, non ci resta che fare ai nostri ragazzi un grosso in bocca al lupo e rivolgere lo sguardo al cielo per l’ennesima esibizione mozzafiato!

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PONY 8

GIULIO ZANLUNGO

PONY 5

VIGILIO GHESER

PONY 3

STEFANO VIT

PONY 10

FILIPPO BARBERO

PONY 0

JAN SLANGEN

PONY 11

FABIO CAPODANNO


PONY 1

PONY 6

MATTIA BORTOLUZZI

MIRCO CAFFELLI

PONY 2

PIERANGELO SEMPRONIEL

PONY 9

LUCA GALLI

PONY 7

PONY 4

MASSIMILIANO SALVATORE

GAETANO FARINA


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I

il

SOLISTA

l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.

PONY 10

FILIPPO BARBERO

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Visite guidate alla base aerea di Rivolto

Vieni in Friuli Venezia Giulia e conosci da vicino le ”Frecce Tricolori”!

Nell’emozionante atmosfera della base aerea di Rivolto, punto di partenza delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale, potrai vivere un’esperienza esclusiva, conoscere i segreti dei velivoli e i luoghi frequentati ogni giorno dai piloti e scoprire da vicino un vero Aermacchi MB.339PAN, il velivolo usato attualmente dalle “Frecce”!

Prenota la tua visita direttamente sul sito www.turismofvg.it Costo: € 10,00 a persona – € 5,00 con la FVG Card Gratis: bambini sotto i 12 anni (max 3 ogni adulto) Servizio: italiano/inglese Partecipanti: individuali o piccoli gruppi non organizzati

Per informazioni: Ufficio turistico di Udine Piazza Primo Maggio, 7 Tel.: 0432 295972 info.udine@turismo.fvg.it

*L’apporto dell’Aeronautica Militare e l’ingresso in base vengono forniti a titolo gratuito.



Una SQUADRA in VOLO S

intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.


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HH-139A

L’

AW-139, che nella versione per l’Aeronautica M ilitar e prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attivi-

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tà di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni


M. llo 1 a Cla sse Vit o Ga da let a (Sp ea ker )

EQUIPAGG IO BE LLARI A IGEA MA RIN A Magg. Pil. Antoni o Viola (Co mandan te) Ca p. Pil. Alfredo Pellegrino (Secondo Pilo ta) 1° M.llo Lgt. Dom enico Guerra (Opera tore di Bordo) 1° M.llo Pao lo Tet a (Ae rosoccorritore ) 1° M.llo Ale ssand ro Gia calone (Aeros occorritore)

proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeg-

geri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).

Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC – velocità massima 306 km/h.

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Samantha Cristoforetti ANCORA AL LAVORO NELLO SPAZIO

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La “nostra” astronauta rimarrà ancora qualche giorno in orbita, dopo che Roscosmos, l’Agenzia Spaziale Russa, ha posticipato il suo rientro.

opo la perdita di Progress 59P, il velivolo di rifornimento per la ISS, è slittato di qualche settimana il rientro sulla Terra di Samantha, impegnata in questo ultimo periodo negli esperimenti conclusivi della missione. Lo scorso 3 maggio alle 12.44 GMT è stato sorseggiato il primo espresso nello Spazio. Un desiderio finalmente realizzato grazie a ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, che è stata installata e messa in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale da Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, capitano dell’Aeronautica Militare, impegnata nella missione Futura, la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana sulla ISS. Cristoforetti è oggi diventata, dunque, non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita un autentico espresso italiano. Il progetto ISSpresso è stato realizzato da Argotec e Lavazza in partnership pubblico-privata con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). È stato portato a termine un altro compito per Samantha che proprio pochi giorni fa, all’interno del fitto programma scientifico della missione, aveva svolto altri due esperimenti di biologia: “Nanoparticles and Osteoporosis” (NATO) e “Cell Shape and Expression” (CYTOSPACE), arrivati sulla Stazione con il cargo SpaceX-6 lanciato dalla base del Kennedy Space Center, in Florida. Tali esperimenti sono solo due dei nove che Samantha Cristoforetti ha compiuto e si appresta a completare nell’ambito di Futura, la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Si tratta di due sperimentazioni fondamentali che avranno importanti ricadute nell’ambito medico-scientifico. Il primo esperimento, guidato dalla Prof. Livia Visai, riguarda la ricerca sulla osteoporosi. Il progetto ha l’obiettivo di verificare l’efficacia dell’impiego di alcune nanoparticelle sulle cellule ossee come contro-

misura per attivare la formazione di tessuto osseo e ridurne il processo di riassorbimento. La particolare condizione di assenza di peso che si realizza in orbita favorisce l’insorgenza di questa patologia anche in soggetti sani, in forma però reversibile, rendendo l’ISS un ambiente ideale per il suo studio. Le ricadute di questo esperimento sono innanzitutto scientifico-tecnologiche, per la ricerca delle misure di contrasto alle problematiche riguardanti la riduzione di massa minerale ossea. Naturalmente, lo studio di tali contromisure è destinato ad avere sia ricadute sociali, per la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità della vita di coloro che invecchiano, così come di coloro che lavoreranno nello Spazio, sia anche economiche, per i possibili trasferimenti tecnologici alle industrie di settore, che potranno così accrescere la propria competitività a livello internazionale. Il secondo esperimento ha come responsabili scientifici il Dr. Marco Vukich e il Dr. Alessandro Palombo. Il progetto ha l’obiettivo di definire un modello in grado di descrivere l’influenza del fattore fisico microgravità sull’espressione genica, influenza che si esercita attraverso la modificazione della forma cellulare. Per quanto riguarda le ricadute, è verosimile che il progresso nelle conoscenze di questi meccanismi si possa tradurre in un progresso nella terapia di numerose affezioni in cui il citoscheletro e la forma cellulare sono coinvolti, quali le patologie del connettivo, l’osteoporosi, il cancro. Gli esperimenti sono iniziati sabato 18 aprile quando Samantha Cristoforetti ha prelevato l’hardware da SpaceX-6 e lo ha inserito nell’incubatore spaziale installato nel modulo dell’Agenzia Spaziale Europea Columbus. L’esecuzione degli esperimenti è terminata lo scorso 23 Aprile quando l’hardware è stato trasferito nei frigoriferi e nei congelatori di bordo in attesa del rientro sulla Terra. Qualche altro giorno di attesa e poi potremo “riabbracciare” Samantha.

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Nuovo STEMMA per il 61° STORMO

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na domenica all’insegna del cambiamento, quella di cui è stato protagonista il 61° Stormo di Galatina lo scorso 10 maggio. Ha avuto luogo, infatti, la cerimonia di cambio di Stemma di Reparto, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. s.a. Pasquale Preziosa, del Comandante delle Scuole, gen. s.a. Franco Girardi, e del personale civile e militare che ha prestato servizio nella base. Un cambio che si è reso necessario soprattutto per la nuova “veste” del reparto addestrativo salentino, oggi Scuola Internazionale per piloti destinati ai velivoli jet. Come nuovo stemma è stato scelto quello della Scuola Caccia di Castiglione del Lago, già in uso dai primi anni Trenta: il “pinguino”, uccello che non è in grado di volare e che nel gergo aeronautico identifica spesso il novizio o l’allievo, ha lasciato il posto all’aquila ad ali raccolte a protezione simbolica dei giovani aquilotti che ben si attaglia al motto che identifica la missione dello Stormo “per l’ampio spazio a saettar insegno”. Il tutto sullo sfondo di uno scudo rosso, richiamo cromatico della passione per il volo, anima da sempre di questa scuola. Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha sottolineato l’ambito di importanza internazionale in cui si inserisce l’impegno della scuola pugliese nella forma-

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zione dei piloti; è recente la notizia dell’accordo che porterà al “61°” allievi e istruttori provenienti dall’Olanda, che si aggiungeranno al personale greco e del Kuwait già presente. Per il col. pil. Paolo Tarantino, comandante del 61° Stormo, «lo scoprimento del nuovo emblema è un evento memorabile e fortemente simbolico che coincide con un periodo di grande trasformazione e di forte crescita per il reparto. Un’azione di cambiamento radicale e imprescindibile, che fa tesoro di tutto quello che in questi anni si è costruito e lo pone a fondamento, quale bene prezioso, di tutte le scelte future, con l’obiettivo e il dovere di guardare avanti verso mete sempre più ambiziose». A sottolineare il clima familiare e commemorativo della circostanza, la presenza di una formazione “legend” composta dai velivoli T-6, G-59, MB.326, MB.339A, MB.339CD e T-346, che hanno fatto e faranno la storia di questa scuola, permettendo alle “giovani Aquile” di spiccare il volo. La giornata si è conclusa con i colori della bandiera italiana nel cielo salentino, grazie alle affascinanti evoluzioni della “nostra” Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Lodovica Palazzoli


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