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Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
2015
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di giugno 2015 presso LitografTodi - Todi - Anno 9 - numero 6 - giugno 2015. Fotografie Aeronautica Militare
Il saluto del Sindaco di JESOLO
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grandi nomi dell’acrobazia aerea italiana tornano a Jesolo, protagonisti di uno dei principali eventi estivi, ormai un appuntamento consolidato per la nostra città. È con grande onore che accogliamo lo Jesolo Air Extreme, esibizione che da quasi vent’anni richiama sul litorale migliaia di appassionati. Sarà motivo di orgoglio offrire a tutti i partecipanti i beni più preziosi di Jesolo, il nostro litorale con le sue spiagge e il suo mare, uniti al sorriso e alla simpatia della sua gente ospitale. Uno spettacolo magnifico e prestigioso che farà da ideale contorno ai grandi eventi estivi che si svolgono nella Riviera di Jesolo. Ringraziamo il Club Frecce Tricolori “Mario Naldini”, che quest’anno festeggia i suoi 20 anni e l’agenzia Prima Aviation, leader in Italia nel settore dell’organizzazione delle manifestazioni aeree. Un ringraziamento particolare va all’Aeronautica Militare per il prezioso contributo che, da sempre, fornisce a questo straordinario evento. Vi aspettiamo numerosi per un fine settimana all’insegna dell’emozione e delle spettacolari acrobazie aeree. Valerio Zoggia Sindaco di Jesolo
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PAN decollo effettuato!
I dieci velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono già schierati in testata pista. Dopo il “ready for take off” manca solo l’autorizzazione della torre. Sguardi rivolti al cielo: arrivano le “Frecce Tricolori”!
C
on il sorvolo sui cieli di Milano per inaugurare ufficialmente Expo 2015, l’evento di portata globale più importante dell’anno, organizzato per questa edizione dal nostro Paese, è partita la nuova Stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”. Una Stagione certamente particolare che, almeno sul piano emozionale, non può essere come tutte le altre. Quest’anno ricorre un anniversario importante, che contribuisce ad alimentare quella meravigliosa storia di eccellenza tutta italiana che va avanti fin dal 1961. Cinquantacinque anni sui cieli di tutto il mondo rappresentano un traguardo davvero speciale, raggiunto grazie a quelli che, da sempre, costituiscono i valori di riferimento di una squadra affiatata e coesa qual è la Pattuglia Acrobatica Nazionale: passione, sacrificio, professionalità. Saranno 25 gli appuntamenti di quest’anno, in Italia e all’estero, nel segno della promozione di un intero sistema Paese, per portare alto con fierezza il nome dell’Italia e il suo Tricolore. Rispetto alla passata Stagione, tante le new entry tra le tappe nazionali: da Peschiera del Garda a Ischia, da Reggio Calabria ad Alba Adriatica, da Parma a Livorno. E sul fronte internazionale, sebbene sul calendario siano riportati due appuntamenti in meno della passata Stagione, sempre nell’ottica ormai consolidata di un reciproco scambio con le forze aeree di altri Paesi, le
“Frecce” saranno a Luxeuil (Francia), a Culdrose (Regno Unito), a Radom (Polonia), a Sliac (Slovacchia), e a Sanicole (Belgio). La formazione di quest’anno si presenta con un solo inserimento, il cap. Luca Galli, che ricoprirà la posizione di “Pony 9”. Sostanzialmente, quindi, l’ossatura è rimasta quella precedente con un capo formazione, il magg. Caffelli, alla sua terza stagione e un numero 6 alla sua seconda stagione, che ha ben fatto figurare le “Frecce Tricolori” lo scorso anno al suo esordio. Il cambiamento è rappresentato dalla posizione di “Pony 10”, quella del solista, ricoperta nel 2015 dal cap. Filippo Barbero, che ha comunque alle spalle anni di esperienza in formazione. «Abbiamo voluto presentare – ha detto il t. col. Jan Slangen, comandante della PAN – una formazione che rappresentasse una solidità speciale proprio per poter affrontare al meglio tutti gli eventi della stagione 2015 e, a maggior ragione, questo 55° anniversario». Proprio per restare in tema, ovviamente ricordiamo a tutti che l’appuntamento più importante di quest’anno si svolgerà a Rivolto i prossimi 5 e 6 settembre, quando sulla base friulana saranno presenti le più prestigiose pattuglie acrobatiche del mondo. Come di consueto, allora, non ci resta che fare ai nostri ragazzi un grosso in bocca al lupo e rivolgere lo sguardo al cielo per l’ennesima esibizione mozzafiato!
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PONY 8
GIULIO ZANLUNGO
PONY 5
VIGILIO GHESER
PONY 3
STEFANO VIT
PONY 10
FILIPPO BARBERO
PONY 0
JAN SLANGEN
PONY 11
FABIO CAPODANNO
PONY 1
PONY 6
MATTIA BORTOLUZZI
MIRCO CAFFELLI
PONY 2
PIERANGELO SEMPRONIEL
PONY 9
LUCA GALLI
PONY 7
PONY 4
MASSIMILIANO SALVATORE
GAETANO FARINA
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I
il
SOLISTA
l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
PONY 10
FILIPPO BARBERO
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Visite guidate alla base aerea di Rivolto
Vieni in Friuli Venezia Giulia e conosci da vicino le ”Frecce Tricolori”!
Nell’emozionante atmosfera della base aerea di Rivolto, punto di partenza delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale, potrai vivere un’esperienza esclusiva, conoscere i segreti dei velivoli e i luoghi frequentati ogni giorno dai piloti e scoprire da vicino un vero Aermacchi MB.339PAN, il velivolo usato attualmente dalle “Frecce”!
Prenota la tua visita direttamente sul sito www.turismofvg.it Costo: € 10,00 a persona – € 5,00 con la FVG Card Gratis: bambini sotto i 12 anni (max 3 ogni adulto) Servizio: italiano/inglese Partecipanti: individuali o piccoli gruppi non organizzati
Per informazioni: Ufficio turistico di Udine Piazza Primo Maggio, 7 Tel.: 0432 295972 info.udine@turismo.fvg.it
*L’apporto dell’Aeronautica Militare e l’ingresso in base vengono forniti a titolo gratuito.
Una SQUADRA in VOLO S
intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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Reparto Sperimentale Volo
foto Roberto Resnigo
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n occasione dello Jesolo Air Extreme, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente con l’Eurofighter 2000. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio, che fornisce il supporto inge-
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gneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e navigatori collaudatori sperimentatori, ingegneri, tecnici e meccanici sperimentatori la cui formazione avviene negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso le uniche “test pilot school” riconosciute. Il Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Jesolo rappresenta, come sempre, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età, per assistere alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.
Eurofighter 2000 AW.149
ca zi on e no la ce rt ifi lo sc ors o an a u ti ci o on ut er ev A ric ti L’ AW.1 49 ha e Ar m a m en n io ez r Di all a m ili ta re d O ). (A RM AE RE
Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.). foto Gabriele Pisicchio
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HH-139A
L’
AW-139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in
ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri). Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC – velocità massima 306 km/h.
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M .l lo 1 a C la ss e Vi to G a da le ta
(S pe ak er
)
Eq uip agg io HH -13 9A per lo Jes olo Air Ext rem e Cap. Pil. Co stan tino Luca (Co ma nda nte ), Cap. Pil Te rrenzi Gianluca . (Secondo Pilota), M. llo 1 a Cla sse De Ma rtino Ma rco (Op eratore di Bordo) , 1째 M.llo Verginelli Fa brizio (Aeroso cco rritore), 1째 M.llo Cerantonio Sergio (Ae ros occorritore)
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Samantha Cristoforetti ANCORA AL LAVORO NELLO SPAZIO
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La “nostra” Samantha rimarrà ancora qualche giorno in orbita, divenendo l’astronauta dell’ESA (European Space Agency) con la più lunga permanenza nello Spazio in una sola missione.
opo la perdita di Progress 59P, il velivolo di rifornimento per la ISS, è slittato di qualche settimana il rientro sulla Terra di Samantha, impegnata in questo ultimo periodo negli esperimenti conclusivi della missione. Lo scorso 3 maggio alle 12.44 GMT è stato sorseggiato il primo espresso nello Spazio. Un desiderio finalmente realizzato grazie a ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, che è stata installata e messa in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale da Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, capitano dell’Aeronautica Militare, impegnata nella missione Futura, la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana sulla ISS. Cristoforetti è oggi diventata, dunque, non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita un autentico espresso italiano. Il progetto ISSpresso è stato realizzato da Argotec e Lavazza in partnership pubblico-privata con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). È stato portato a termine un altro compito per Samantha che proprio pochi giorni fa, all’interno del fitto programma scientifico della missione, aveva svolto altri due esperimenti di biologia: “Nanoparticles and Osteoporosis” (NATO) e “Cell Shape and Expression” (CYTOSPACE), arrivati sulla Stazione con il cargo SpaceX-6 lanciato dalla base del Kennedy Space Center, in Florida. Tali esperimenti sono solo due dei nove che Samantha Cristoforetti ha compiuto e si appresta a completare nell’ambito di Futura, la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Si tratta di due sperimentazioni fondamentali che avranno importanti ricadute nell’ambito medico-scientifico. Il primo esperimento, guidato dalla Prof. Livia Visai, riguarda la ricerca sulla osteoporosi. Il progetto ha l’obiettivo di verificare l’efficacia dell’impiego di alcune nanoparticelle sulle cellule ossee come contro-
misura per attivare la formazione di tessuto osseo e ridurne il processo di riassorbimento. La particolare condizione di assenza di peso che si realizza in orbita favorisce l’insorgenza di questa patologia anche in soggetti sani, in forma però reversibile, rendendo l’ISS un ambiente ideale per il suo studio. Le ricadute di questo esperimento sono innanzitutto scientifico-tecnologiche, per la ricerca delle misure di contrasto alle problematiche riguardanti la riduzione di massa minerale ossea. Naturalmente, lo studio di tali contromisure è destinato ad avere sia ricadute sociali, per la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità della vita di coloro che invecchiano, così come di coloro che lavoreranno nello Spazio, sia anche economiche, per i possibili trasferimenti tecnologici alle industrie di settore, che potranno così accrescere la propria competitività a livello internazionale. Il secondo esperimento ha come responsabili scientifici il Dr. Marco Vukich e il Dr. Alessandro Palombo. Il progetto ha l’obiettivo di definire un modello in grado di descrivere l’influenza del fattore fisico microgravità sull’espressione genica, influenza che si esercita attraverso la modificazione della forma cellulare. Per quanto riguarda le ricadute, è verosimile che il progresso nelle conoscenze di questi meccanismi si possa tradurre in un progresso nella terapia di numerose affezioni in cui il citoscheletro e la forma cellulare sono coinvolti, quali le patologie del connettivo, l’osteoporosi, il cancro. Gli esperimenti sono iniziati sabato 18 aprile quando Samantha Cristoforetti ha prelevato l’hardware da SpaceX-6 e lo ha inserito nell’incubatore spaziale installato nel modulo dell’Agenzia Spaziale Europea Columbus. L’esecuzione degli esperimenti è terminata lo scorso 23 Aprile quando l’hardware è stato trasferito nei frigoriferi e nei congelatori di bordo in attesa del rientro sulla Terra. Qualche altro giorno di attesa e poi potremo “riabbracciare” Samantha.
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VITA da PILOTA, VITA da ATLETA! L’
Il pilota militare, per l’attività che svolge quotidianamente, segue programmi alimentari e di allenamento fisico ben precisi, non lontani da quelli di un atleta. immaginario collettivo del fattore “rischio”, il mantenimento della concentrazione, della capacità di raziocinare e di condurre a compimento la missione secondo le modalità previste, eventualmente fronteggiando, d’altro canto, gli imprevisti . Quindi, qualunque sia lo stress, “immediato”, come nel caso dei caccia di ultima generazione o prolungato anche per molte ore, come per le attività legate al trasporto, il risultato finale deve portare ad uno stato di perfetta e persistente efficienza. Da raggiungere come? C’è da premettere che qualunque militare ha la responsabilità di mantenersi in perfetta salute e in uno stato fisico confacente, che gli permetta di svolgere il suo “mestiere” e il suo compito. Ancor più questo vale per i piloti militari che, in tale ottica, seguono programmi alimentari e di allenamento fisico non lontani da quelli di un atleta, con diete calibrate e bilanciate che tengano in dovuto conto i necessari
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apporti calorici, proteici, vitaminici e minerali, con un’assunzione distribuita nel corso della giornata, con l’obiettivo assoluto di evitare il sovrappeso e garantire una perfetta funzionalità della macchina corporea, considerando che le accelerazioni conseguenti alle diverse manovre del velivolo a cui si sottopone il pilota comportano un aumento del peso di due, tre, fino a sei, sette volte. Ecco anche perché diventa necessario un allenamento fisico che consideri i particolari aspetti di queste sollecitazioni, anche questo opportunamente bilanciato tra attività indoor e outdoor, prediligendo gli sport aerobici o comunque che non alimentino l’incremento della massa se non strettamente necessario e funzionale all’attività che si svolge. In conclusione che dire? Vita da pilota, vita d’atleta!
Alessandro Cornacchini
20 Anni di Club “Frecce Tricolori” Jesolo
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ra il lontano 1995 quando un gruppo di amici decise di fondare il Club Frecce Tricolori “M. Naldini” presso “La Taverna”, noto ristorante a Cortellazzo di Jesolo della famiglia Bettio. Un atto dovuto per celebrare il sodalizio che legava queste persone con i piloti delle “Frecce Tricolori” fin dal 1978. Alla guida del Club Maurizio Pavanetto, presidente fino al 2002; poi, in successione, Gianni Bettio fino al 2010, Angelo Pasqual fino al 2012, il nostro compianto amico Oreste Worndle, e l’attuale presidente Claudio Fedrigo. Un legame sempre più stretto tra i soci e i piloti della PAN, testimoniato dalla assidua presenza del Sodalizio presso la base aerea di Rivolto, sede del 313° Gruppo Acrobatico, dove viene coinvolto nelle manifestazioni o nell'assistenza alla preparazione di eventi che riguardano i piloti. Un appuntamento immancabile è l’annuale partita di calcio tra i componenti del Club stesso e la rappresentativa delle “Frecce Tricolori”, composta dai
piloti, dagli ex piloti e dagli amici VIP che negli anni hanno sempre “supportato” la Pattuglia. Il Club, che vanta ormai oltre 250 soci, è sensibilmente presente anche nelle manifestazioni locali del Comune di Jesolo, collaborando a titolo gratuito nell’organizzazione di eventi come, giusto per citarne alcuni, l’Expo Sport, la Babbo Natale Run e, soprattutto, lo Jesolo Air Show, senza contare il supporto fornito alla sezione di Jesolo dell’AVIS Donatori di Sangue, che con le “Frecce Tricolori” costituisce ormai un binomio consolidato. Il Club viene appoggiato nelle manifestazioni dagli sponsor storici quali VIDOTTO SPORT, Pasticceria LUIGI PALMISANO, ACQUA SAN BENEDETTO e BASSO ORTOFRUTTA, sempre presenti e disponibili per ogni avvenimento. È possibile seguire le attività del Club, ed eventualmente iscriversi, visitando il sito www.clubfreccetricolorijesolo.org oppure la pagina facebook Club Frecce Tricolori Jesolo.
WEFly! TEAM
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eFly! Team, e chi ormai non li conosce… È l’unica pattuglia acrobatica al mondo a essere composta da piloti disabili. Nasce nel 2005 con il nome di “Baroni Rotti” fino a trasformarsi nel 2007, appunto, nel WeFly! Alessandro Paleri (capoformazione), Marco Cherubini (gregario sinistro) ed Erich Kustatscher, (gregario destro e istruttore), unico del team non disabile, sono i componenti del gruppo e con le loro acrobazie catalizzano l’attenzione del pubblico degli air show nazionali e internazionali. Il Team vola con tre velivoli ultraleggeri Texan 2.0 dotati di sistemi di fumi bianchi e colorati. Il display dura circa 12 minuti ed è caratterizzato da una danza sincronizzata in formazione serrata in uno spazio aereo moltostretto, senza perdere mai il contatto con il pubblico, in cui i piloti sono alla continua ricerca di una precisione e di un’armonia estreme. Ma il WeFly!
Team è diventato ancora più conosciuto per la collaborazione instaurata con il capitano dell’Aeronautica Militare, astronauta dell’ESA (European Space Agency), Samantha Cristoforetti. Come tutti ormai sapranno, la prima donna italiana nello Spazio ha portato con sé la bandiera proprio dei WeFly!. Un’iniziativa speciale il cui slogan è “WeFly con Futura – osa volare”, per sottolineare che, pur tra mille difficoltà, non ci sono limiti per chi vuole davvero guardare al futuro e rendere reali i propri desideri. Sì, volare si può! È questo il messaggo che il Wefly! Team vuole diffondere partecipando agli Air Show. Un messaggio importante, unico, soprattutto perché sono proprio loro a supportarlo. Quest’anno il Team festeggia la decima stagione acrobatica e quindi gli facciamo il nostro particolare in bocca al lupo! WeFly! siamo fieri di Voi!!!
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BLUE L
Voltige
a pattuglia danzante motoalianti d’epoca Blue Voltige nasce nella primavera del 2000 da un’idea di due amici piloti accomunati dalla passione per gli aeroplani d’epoca: Fabio Iannaccone e Ivan Prizzon. La denominazione pattuglia danzante indica la caratteristica semi acrobatica dell’esibizione presentata dai due motoalianti Fournier (RF4D e RF5). Blue Voltige dopo un intenso allenamento determinazione e affiatamento è riuscita a coordinare e sviluppare un programma di volo in formazione serrata della durata di 12 minuti di particolare effetto ed emozione, dove i due eleganti e silenziosi motoalianti Fournier eseguono in sicurezza, figure dolci e armoniose tali da sembrare un balletto dell’aria unico nel suo genere, il tutto enfatizzato da sottofondo musicale e dall’uso dei fumogeni. Sin dalla sua costituzione Blue Voltige ha riscosso un notevole successo ed apprez-
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zamento sia tra gli addetti ai lavori che tra il numeroso pubblico delle varie manifestazioni nazionali; oggi partecipa alle più importanti manifestazioni aeree nazionali dove si esibiscono le “Frecce Tricolori” e anche a numerose manifestazioni aeree internazionali. La base operativa è in Italia sull’aviosuperficie Campo Jonathan, una splendida area verde lungo il fiume Piave, immersa nelle Grave di Papadopoli Treviso, dalla quale abitualmente la pattuglia Blue Voltige decolla per effettuare i suoi allenamenti e per partecipare alle varie manifestazioni organizzate in Italia e in Europa. Il TEAM Fabio Iannaccone (Pilota) Ivan Prizzon (Pilota) Daniele Beltrame (Coordinatore Tecnico) Marco Taufer (Coordinatore Team)
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