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Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl- via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano - web: www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di luglio 2017 presso LitografTodi - Todi - Anno 11 - numero 8 - luglio 2017. Fotografie Aeronautica Militare
Saluto del Sindaco di Ravenna
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ccogliamo con grande piacere l’evento aereonautico Valore Tricolore, previsto nelle giornate dell’89 luglio a Punta Marina che si propone di promuovere i principi costituzionali fondanti della nostra Repubblica e che prevede l’esibizione delle “Frecce Tricolori”, una manifestazione molto amata e partecipata sia per l’esperienza spettacolare che regala, sia per i valori positivi di pace, unità e fratellanza che trasmette, portando con sé anche l’affascinante metafora del volo, immagine oggi più che mai positiva in un momento storico che ci richiede sempre più una visione
di ampio respiro per affrontare le sfide dell’attualità. La spiaggia gremita da grandi e piccini, cittadini e turisti col naso all’insù a godersi con il fiato sospeso lo spettacolo delle straordinarie evoluzioni dell’Air Show della Pattuglia Acrobatica Nazionale; sarà una bellissima occasione per condividere un gioioso momento di festa e di aggregazione. Nella stagione turistica appena iniziata siamo felici di offrire ai nostri visitatori un evento tanto coinvolgente che contribuirà sicuramente a rendere l’esperienza di viaggio nella nostra città e sulle nostre spiagge ancora più memorabile e intensa.
Il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale
PROGRAMMA DISPLAY DI VOLO AIR SHOW VALORE TRICOLORE DOMENICA 9 LUGLIO ORE 16.00 Ore 16.10 Volo lento dell’elicottero HH–139A con Bandiera e Inno Nazionale Ore 16.15 Dimostrazione SAR “Ricerca e Soccorso” con l’elicottero HH–139A Ore 16.35 Elicottero Scuola Nazionale Elicotteri Aero Club Lugo Ore 16.45 Sorvolo Stearman Ore 17.00 ULM-Texan Scuola Volo Aero Club Lugo Ore 17.15 Esibizione Acrobatica Extra 300 Ore 17.30 Cessna 172 RG Scuola Volo Aero Club Lugo Ore 17.45 Display del Reparto Sperimentale Volo con il velivolo Eurofighter “Typhoon” Ore 18.00 Esibizione Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” L’elenco dei partecipanti e l’orario è suscettibile di cambiamenti
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STAGIONE 2017
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artiti! Lo scorso 1° maggio è iniziata ufficialmente la 57esima stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”, dopo quella che, impropriamente, è detta la stagione invernale, ossia il periodo dedicato esclusivamente all’addestramento. Un periodo, questo, in cui si vola principalmente sui cieli di Rivolto, sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, con circa tre sortite al giorno che servono per affinare le evoluzioni acrobatiche del Team e, in particolare, per l’inserimento dei nuovi piloti in formazione. È ora di immergersi nella folla per dimostrare l’abilità e la professionalità della squadra. Una stagio-
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ne con molte novità, a cominciare da quella più rilevante del nuovo comandante, il magg. Mirco Caffelli; sarà lui che avrà l’onore e l’onore di “orchestrare” dalla biga i “magnifici 10” per far sì che le loro evoluzioni siano perfette. Il calendario della stagione estiva è come sempre molto fitto e la nostra amatissima Pattuglia Acrobatica Nazionale toccherà i litorali italiani da nord a sud; ma in programma ci sono anche tre tappe estere per stendere il tricolore più lungo del mondo anche fuori del nostro Paese ed esportare quel Made in Italy che solo le “Freccie Tricolori” sanno così ben incarnare. Come ogni anno i cambiamenti non sono pochi, né trascurabili: dal nuovo
“Pony 0”, come già accennato, il magg. Caffelli, al capoformazione, magg. Gaetano Farina, al quale proprio il comandante ha passato il testimone di “Pony 1”. Invariati, invece, “Pony 6” (leader della seconda sezione), il cap. Mattia Bortoluzzi, e il solista, “Pony 10”, il cap. Filippo Barbero. La new entry è il cap. Franco Paolo Marocco, proveniente dalla linea Eurofighter, dal X Gruppo Caccia del 36° Stormo, che volerà col numero “9”. Insomma, tutto è pronto per questo Air Show: i fans sono già schierati, le fotocamere sono già a fuoco e le bandierine italiane già sventolano: che altro dire? Forza ragazzi, fateci come sempre sognare!
PASSIONE E FIDUCIA
Passione e fiducia permettono agli uomini e alle donne delle “Frecce Tricolori” di creare quella sinergia indispensabile per il volo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La passione è il motore che permette ai 10 Pony, così come a tutto a tutto il personale dell’Aeronautica Militare, di svolgere i propri compiti in maniera efficiente ed efficace. Efficace per raggiugere sempre l’obiettivo che ci si è prefissati, efficiente per aspirare ad esso con il minor utilizzo di risorse. Il volo dei 10 Pony si basa sull’assoluta certezza che chi sta volando al nostro fianco manterrà sempre la propria posizione, il proprio ruolo; alla base di questa cosnapevolezza, l’estrema fiducia nella professionalità e nella capacità degli altri componenti della squadra; valore senza il qiale il volo delle “Frecce Tricolori” non sarebbe possibile.
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PONY O MIRCO CAFFELLI Magg. Pil Comandante PONY 1 GAETANO FARINA Magg. Pil. Capoformazione PONY 2 LUCA GALLI Cap. Pil. 1° Gregario Sinistro PONY 3 EMANUELE SAVANI Cap. Pil. 1° Gregario Destro PONY 4 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. 2° Gregario Sinistro PONY 5 STEFANO VIT Cap. Pil. 2° Gregario Destro PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. 1° Fanalino PONY 7 PIERANGELO SEMPRONIEL Cap. Pil. 3° Gregario Sinistro PONY 8 GIULIO ZANLUNGO Cap. Pil. 3° Gregario destro PONY 9 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. 2° Fanalino PONY 10 FILIPPO BARBERO Cap. Pil. Solista
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Diventare
Piloti PAN
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uando ammiriamo l’“Alona” delle “Frecce Tricolori” o qualche passaggio in formazione stretta rimaniamo stupiti dalla precisione e dalla grazia delle manovre, il più delle volte compiute a velocità sostenuta. Nel corso di un’esibizione, sdraiati sulla spiaggia o sulle rive di un lago, ognuno di noi si sarà domandato, almeno una volta, a quale addestramento vengano
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sottoposti i “ragazzi” delle “Frecce” o quale sia la selezione necessaria per diventare un pilota della PAN. Per conoscere le tappe di un processo, ormai consolidato negli anni, in cui nulla viene lasciato al caso, bisogna, innanzitutto, dirigersi verso Rivolto (Udine), la sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. È nella base friulana che i piloti dell’Aeronautica Militare, che hanno maturato
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
molte ore di volo su aviogetti, si trasformano in “Pony”. Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla fase di selezione, il primo fondamentale step per far parte delle “Frecce”. Questo processo rientra nel normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo della Forza Armata e che prevede, prima dell’inizio della stagione estiva, l’arrivo di uno o due nuovi piloti da inserire nelle posizioni che si rendono libere, per il naturale avvicendamento all’interno del Gruppo.
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Passione e Professionalità
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e “Frecce Tricolori” raccolgono l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Sintetizzano in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno non solo di un’istituzione militare ma di un intero Paese, l’Italia. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare è la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente
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che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido “continuum”. Circa mezz’ora da passare in “apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneau, le virate Schneider e la “Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante Tricolore
tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”
finale dell’“Alona”. Ogni manovra si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere in cielo il Tricolore più lungo del mondo.
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Una SQUADRA che
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VOLA
intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a
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pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costi-
tuisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce
Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non
differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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HH–139A
L’
AW.139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone partico-
larmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).
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Caratteristiche tecniche Diametro rotore 13,8 m lunghezza 16,66 m larghezza massima (pianetto orizz.) 4,22 m peso massimo al decollo 6.800 kg 2 turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC velocità massima 306 km/h.
PM Lgt. Daniele RUFFILLI (Speaker)
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Intervista al Prof. Leonardo Milani Psicologo e docente di psicologia del benessere, Mental Trainer delle “Frecce Tricolori” a cura di Sara Cirone Qualcosa su di lei che ci aiuti a conoscerla meglio. Ho iniziato a lavorare sui temi della psicologia e della neuropsicologia per le alte prestazioni nel 1977. Non sono un clinico e mi sono formato nel campo della dinamica mentale attraverso tecniche e strumenti la cui applicazione trova spazio nello sviluppo personale. Ho sperimentato su di me le tecniche quando facevo atletica leggera nel Gruppo Sportivo dei Carabinieri raggiungendo il tempo di 10’41” sui 100 piani, poi le ho insegnate. Sposato, due figlie grandi. Mia moglie esercita il mestiere di Emotional Coach ed è stata un grande supporto per la mia professione. Lei ha coniato la definizione “Psicologia del Benessere”, ci può aiutare ad inquadrare il suo significato? Ho elaborato il metodo di psicologia del benessere nel 1989, registrandolo. In particolare si occupa di tecniche di psicologia del benessere, metodo che trae origine dalla psicologia cognitivo-comportamentale, ma che ha sviluppato nella percezione di sé e nelle emozioni un percorso valido di cambiamento e miglioramento. Ho pubblicato il volume “La psicologia del benessere” nel 2004 come testo unico del metodo che con numerosi collaboratori abbiamo insegnato. Quali sono gli atteggiamenti mentali giusti per poter comprendere e migliorare il proprio rapporto con gli altri? Sono due in particolare: ascoltare per comprendere e non per rispondere (cit. Alberto Bordina, mio collaboratore); accettare le opinioni soprattutto quelle diverse dalle nostre, senza giudicare e creare convinzioni assolute. Quali sono gli atteggiamenti mentali vincenti per poter migliorare la prestazione sportiva? Oltre al fatto di avere talento e conoscenza tecnica, un buon atteggiamento mentale positivo realistico in uno stato di rilassamento e di equilibrio. Le tecniche che abbiamo elaborato per questo obiettivo lavorano sulla percezione di sé. Anche perché il maggior nemico di noi stessi è il pensiero negativo. I nostri limiti infatti non sono rappresentati da ciò che conosciamo o non conosciamo, ma da ciò che crediamo vero. Anche un Mental Trainer ha bisogno di preparazione prima di affrontare una sessione di formazione? Certamente! Si studia sempre l’aggiornamento scientifico e il caso perché ogni persona è unica. Nulla di generalizzato può andare bene per tutti. Quali sono le differenze e le analogie nella formazione che conduce su di un calciatore rispetto ad un pilota delle “Frecce Tricolori” o ancora ad un pilota di Formula Uno? Il pilota ha la necessità di essere lucido e perfetto nelle manovre o
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nella guida nonostante l’enorme fatica che fa. La differenza sostanziale è che quando si sbaglia in volo si paga con la vita. Il calciatore è sicuramente più rilassato! Quali valori si trasmettono nell’addestramento di personalità così rappresentative ed esemplari per milioni di persone? Si cerca di trasmettere il senso dell’onestà e il senso del dovere perché una persona visibile o famosa deve essere un esempio per tutti. Non sempre questo accade e spesso sono gli enormi guadagni che accecano i valori (caso recente Donnarumma ed il Milan). Per la mia esperienza nessuna persona troppo ricca senza valori diventa felice; anche se non sono così stupido da pensare che le risorse economiche non servano! I piloti delle “Frecce” sono una categoria a parte. Guadagnano stipendi normali, ma hanno un senso del dovere e della Patria straordinario. La passione e l’eccellenza sono i motori della loro motivazione. I piloti delle “Frecce Tricolori” riescono a percepire il loro ruolo di rappresentanti dell’eccellenza italiana? Sicuramente. Sono consapevoli della loro importanza istituzionale ed hanno un comportamento di rappresentanza che raramente si vede, nemmeno nelle aule del Parlamento. L’eccellenza diventa un’abitudine a fare bene al primo colpo. Nonostante questo e il riconoscimento che gli attribuiscono, l’umiltà personale e professionale sono tangibili in ogni pilota che viene selezionato a far parte di questo team. Secondo lei, perché è importante un evento come Valore Tricolore che celebra l’italianità nei suoi molteplici aspetti? C’è un bisogno estremo di ascoltare la voce dell’orgoglio nazionale e di rinnovare quei valori che spesso sono seppelliti dall’EGO. Se una persona può aumentare la sua performance sociale e sportiva lavorando sul rapporto mente/corpo, in che modo può migliorare una società ed evolvere in modo più consapevole? Quando si migliora e si vede il mondo con gli occhi della propria realizzazione si diventa più consapevoli di chi siamo e del perché siamo quello che siamo. Questa consapevolezza aiuta ad avere un senso di gratitudine verso noi stessi e verso chi ci ha aiutato a crescere. Aumenta la percezione della tolleranza e aiuta ad avere un rapporto migliore con gli altri, siano essi i familiari o coloro che lavorano con noi. La rabbia, la tensione o il rancore uccidono i sentimenti e creano false priorità e disturbi all’organismo. Dare se stessi in modo sereno crea un effetto benefico anche alle persone che ci circondano.
Prof. Leonardo Milani
Psicologo e docente di psicologia del benessere, studio cognitivo da lui fondato sul finire degli anni 80. Negli anni 90 incomincia a collaborare con l’Aeronautica Militare diventando docente di Leadership Interiore presso la Scuola di Guerra Aerea. Nel 2002 diventa Mental Trainer della Pattuglia Acrobatica Nazionale, “Frecce Tricolori”, dopo aver sperimentato il volo acrobatico sui velivoli della Pattuglia con lo scopo di realizzare tecniche di gestione delle energie e dello stress operativo. Incaricato dal Ministero della Difesa Aeronautica (Ispettorato della Sicurezza del Volo) a svolgere formazione nell’ambito della prevenzione d’incidenti con le tecniche di ottimizzazione della prestazione mentale. In questo ambito ha pubblicato una monografia sul tema: “Prevenzione Incidenti, tecniche di ottimizzazione delle prestazioni psicofisiche”. È stato docente del Corso di Laurea in Scienze Aereonautiche dell’Università di Firenze di “Psicologia dell’organizzazione”. Collabora con le redazioni d’importanti testate giornalistiche televisive e radiofoniche intervenendo in qualità di esperto in programmi in onda sulla Rai quali Tg Due Salute, Medicina 33, inoltre su Rai Sport, Sky Sport e Radio Uno per servizi legati al tema del miglioramento personale. Collabora con numerose riviste per servizi ed interviste legate al tema del benessere. Si occupa della formazione di atleti d’interesse nazionale ed internazionale, soprattutto calciatori e piloti racing.
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