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Copia Gratuita
La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it
Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di luglio 2014 presso LitografTodi - Todi - Anno 8° - numero 9 - Agosto 2014. Fotografie: Aeronautica Militare.
Il saluto del Sindaco di Bellaria Igea Marina
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nome dell’intera città, desidero esprimere a tutti voi un caloroso saluto di benvenuto a Bellaria Igea Marina: è sincero motivo di orgoglio, per tutti noi, poter vedere i nostri cieli solcati dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale e dagli altri virtuosi del volo che renderanno indimenticabile questo primo weekend di agosto. Siamo certi che le “Frecce Tricolori”, il miglior team acrobatico a livello mondiale e fiore all’occhiello assoluto dell’aviazione italiana, sapranno regalare un emozione unica alla città, ai suoi turisti e ai tantissimi ospiti pronti a condividere con noi uno spettacolo imperdibile. Per questo, mi sia consentito rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati affinché questo evento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, diventasse realtà: anzitutto l’Aeronautica Militare, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo, l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, tutte le autorità territoriali e gli uffici comunali, ma anche i cittadini, le associazioni di categoria e i singoli operatori di Bellaria Igea Marina, che hanno collaborato con entusiasmo per promuovere l’evento ed accogliere nel migliore dei modi i tanti visitatori che la città ospita in questi giorni. Il Sindaco di Bellaria Igea Marina Enzo Ceccarelli
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foto Gabriele Pisicchio
Reparto Sperimentale Volo I
n occasione dell’Air Show di Bellaria Igea Marina, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente con due dei suoi velivoli: il cacciabombardiere AMX e l’Eurofighter 2000. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo Sistemi Spaziali, che fornisce il supporto ingegneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. Gli assetti attualmente impiegati dall’A.M. in Afganistan utilizzano capacità pensate, sviluppate
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e provate proprio dall’RSV. Il velivolo Tornado, ad esempio, è stato impiegato in Teatro per sfruttare la capacità di ricognizione ottenuta mediante il pod RecceLite, integrato e sperimentato in volo con il supporto dell’industria nazionale. In completa autonomia, invece, l’RSV ha curato l’integrazione del medesimo sensore anche sul velivolo AMX, che ha sostituito il Tornado in Teatro operativo. Analoghi esempi possono essere fatti per i velivoli di trasporto tattico (C-130J e C-27J) e per gli elicotteri utilizzati dall’A.M. in questi contesti. Il Reparto è attualmente impegnato nei test dei velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Bellaria Igea Marina rappresenta, dunque, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età, per assistere alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.
Eurofighter 2000 L'
Eurofighter 2000 è un caccia di ultima generazione, il più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa, in grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea. Concentrato di tecnologia e sapienza ingegneristica, l'Eurofighter assicura maggiore efficacia e credibilità. L’inserimento di questi velivoli nel servizio d’allarme nazionale, garantito dai reparti dell'Aeronautica Militare per la Difesa Aerea 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, permette di fornire una maggiore capacità a quel complesso dispositivo che, in pochi minuti, assicura il decollo dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar. Frutto della collaborazione industriale di Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna, l'Eurofighter è
stato anche acquistato dall’Austria, Arabia Saudita e Oman. I caccia, in servizio presso il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) ed il 37° Stormo di Trapani, vengono impiegati oltre che nelle attività di Difesa Aerea, anche nell’air policing sull’Albania, Slovenia e Islanda. Per quest’ultima, gli Eurofighter del 4° e 36° Stormo hanno operato dal 7 giugno all’8 luglio 2013 nell’operazione “Cieli Ghiacciati” con il compito di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo islandese e di svolgere attività addestrativa. Infine, i caccia partecipano ad esercitazioni nazionali ed internazionali, oltre ad essere stati utilizzati in occasione di grandi eventi e nelle operazioni “Odyssey Dawn” e “Unified Protector” durante la crisi libica nel 2011.
EurofightEr 2000 Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.).
foto Gabriele Pisicchio
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HH-139A L’
AW-139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per affiancare e gradualmente sostituire le attuali linee HH-3F e HH-212, in servizio da oltre 30 anni in Aeronautica Militare. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night
Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri). Equipaggio HH-139A: Magg. Pil. Antonio Viola (Pilota) Cap. Pil. Alfredo Pellegrino (Pilota) M.llo 1a Classe De Martino Marco (Operatore di bordo) 1° M.llo Francesco Santamaria (Aerosoccorritore) 1° M.llo D’Alessandro Massimiliano (Aerosoccorritore) M.llo 1a Classe Vito Gadaleta (Speaker) Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C Turboshafts con FADEC – velocità massima 306 km/h.
M.llo 1 a Classe Vito Gadaleta (Speaker)
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PAN
La è pronta al decollo! I dieci velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono già schierati in testata pista. Dopo il “ready for take off” manca solo l’autorizzazione della torre. Sguardi rivolti al cielo: arrivano le “Frecce Tricolori”!
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ome ogni anno, il calendario delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale si presenta ricco di impegni, sia in Italia che all’estero. Il debutto ufficiale della nuova formazione, se si esclude il 1° maggio, è avvenuto nei cieli di Loano (SV) il 18 maggio scorso. Un ritorno tanto atteso soprattutto dagli appassionati che, con grande fatica, hanno dovuto sopportare questa forzata astinenza invernale. Le tappe, in generale, interesseranno tutta l’Italia e non solo, anzi quest’anno è stata fatta una scelta strategica: incrementando il numero di esibizioni all’estero si è, infatti, voluto puntare a promuovere maggiormente il ma de in I t aly nel mondo, così da giovare, si spera, all’intero sistema Paese. I nostri piloti saranno presenti sui cieli di Regno Unito, Francia, Svizzera, Belgio, Spagna e Malta. Ovviamente, l’appuntamento più significativo è quello del Roy al I nt er nat ional Air Tat t oo, tra i più seguiti a livello internazionale. Quest’anno l’air show britannico, che si è svolto dal 10 al 13 luglio scorso, è stato ancora più importante, poiché ha celebrato i 50 anni delle “Red Arrows” (la pattuglia acrobatica britannica). I piloti e gli specialisti che costituiscono il Gruppo della “Pattuglia”, anche quest’anno, avranno la possibilità di portare l’eccellenza italiana in giro per il mondo, mostrando a tutti le capacità, la passione e la bravura che rendono questa squadra unica nel suo genere. Anche in questa nuova stagione la formazione ha subito dei cambiamenti tra cui due new entry. Alle selezioni si sono presentati diversi candidati, ma il capitano Massimiliano Salvatore e il tenente Giulio Zanlungo hanno avuto la meglio. Il comandante della PAN, il magg. pil. Jan Slangen ci tiene a sottolineare che «quelli che hanno partecipato alle selezioni sono tutti piloti professionisti che ormai da anni volano sulle varie linee jet della nostra Forza Armata, quindi nei criteri di valutazione non dobbiamo tanto valutarne la loro bravura nel pilotare, quanto la propensione alla vita di gruppo e la compatibilità caratteriale con tutti noi». E già, lo spi-
rito di squadra, la coesione, l’amalgama tra i piloti delle “Frecce Tricolori” sono fondamentali e l’aspetto caratteriale non è certo da sottovalutare. Se ripensiamo, infatti, a ciò che riescono a realizzare per aria domando quei roboanti velivoli, non ci è difficile comprendere il perché l’affiatamento all’interno del gruppo sia così determinante. Il cap. Salvatore, pilota di Eurofighter 2000 proviene dal 18° Gruppo del 37° Stormo di Trapani, volerà con il numero 7, mentre il ten. Zanlungo, pilota di AMX proveniente dal 13° Gruppo del 32° Stormo di Amendola, volerà con il numero 8. Restano invariate le posizioni del capo formazione, magg. Mirco Caffelli, e del solista Fabio Capodanno. Ma le novità per il 2014 non sono terminate; infatti, Pony 6, leader della seconda sezione diventerà il cap. Mattia Bortoluzzi, che lascia la posizione di gregario. Mentre il magg. Stefano Centioni e il cap. Marco Zoppitelli, arrivati alla fine del loro percorso, si occuperanno dell’addestramento acrobatico della nuova formazione. Per tutti loro, ma soprattutto per i nuovi, è l’inizio non solo di una stagione ma di una nuova e impegnativa esperienza professionale e umana. Sì perché, se lavorativamente parlando l’impegno che i nostri piloti devono infondere in ciò che fanno è palese, meno evidente è il coinvolgimento personale ed emotivo che questi uomini hanno quotidianamente, anche al di là di quello che è il loro lavoro inteso in senso stretto. Essi sono “i piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale italiana”, sono l’esempio delle virtù, dei valori e dei principi che contraddistinguono l’Arma Azzurra, sempre e comunque, sia quando indossano la tuta da volo sia quando la sostituiscono con jeans e t-shirt. Ma ora è veramente arrivato il momento di vedere all’opera i nostri piloti, tutto è pronto, e i 10 “macchini” sono già in testata pista per regalarvi grandi emozioni, dopo il “ready for take off”, stanno solo attendendo l’autorizzazione della torre. Allora non ci resta che fare ai nostri “fantastici 10” un grosso in bocca al lupo e rivolgere lo sguardo al cielo per l’ennesima esibizione mozzafiato!
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PONY 8
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GIULIO ZANLUNGO
STEFANO VIT
STEFANO CENTIONI
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GAETANO FARINA
MARCO ZOPPITELLI
JAN SLANGEN
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FILIPPO BARBERO
VIGILIO GHESER
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MASSIMILIANO SALVATORE
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MIRCO CAFFELLI
FABIO CAPODANNO
MATTIA BORTOLUZZI
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M-345 HET Progettato, sviluppato e realizzato in Italia, da ingegneri e tecnici italiani. Pensato per soddisfare i requisiti delle forze aeree tra le piĂš esigenti al mondo. Progettato per affermarsi in un mercato internazionale estremamente competitivo quale esempio delle capacitĂ tecnologiche e industriali italiane. Erede di una tradizione centenaria che ha visto oltre 2.000 aerei da addestramento Alenia Aermacchi formare 20.000 piloti civili e militari in oltre 40 paesi di tutti i continenti.
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ARMONIA di GRUPPO S
intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.
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foto Gian Luca Onnis
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Da solo per esaltare! I
PONY 10 FABIO CAPODANNO
l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
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P
rima Aviation è un’agenzia che opera da anni nel campo aeronautico. Dalla nascita, nel 2005, ad oggi ha realizzato per conto di Comuni, Società e Associazioni più di quarantacinque eventi. Si occupa principalmente della realizzazione “chiavi in mano” di eventi e spettacoli aviatori, manifestazioni aeree, saloni aeronautici, fiere e raduni, consulenze ad hoc, corsi di formazione in collaborazione con agenzie e società del settore, pubbliche relazioni per i propri eventi e per conto di altre organizzazioni aeronautiche. Prima Aviation si occupa della gestione delle pubbliche relazioni riguardanti il settore dell’aviazione e degli eventi aeronautici. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di utenti per un messaggio chiaro, diffuso e capillare del settore. Un ufficio stampa dedicherà la Prima Aviation Via Mattioni, 5 – 33033 Codroipo (UD) Tel/Fax 0432.908713 – info@primaaviation.it
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Gli Specialisti del
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d ogni manifestazione delle “Frecce Tricolori” partecipano sempre milioni di spettatori, provenienti da tutto il mondo, esperti e principianti, semplici appassionati o veri intenditori, tutti lì per lo stesso motivo: godersi quei trenta minuti di spettacolare volo acrobatico. Ma quanti di loro saranno in grado di vedere al di là di quei 10 velivoli che volteggiano in cielo? Chi avrà la percezione di cosa si cela dietro le quinte? Forse nessuno ha l’idea concreta e realistica di quello che si nasconde dietro a una parola così corta come PAN o dietro a un’esibizione apparentemente così breve. La Pattuglia Acrobatica Nazionale è un grandissimo “iceberg”, una montagna di ghiaccio che sotto quella punta, poggiata sul pelo dell’acqua, cela un intero mondo sommerso, una solida base di ghiaccio che sprofonda negli abissi e in proporzione è molto più grande di quello che i nostri occhi hanno il privilegio di vedere in superficie. Sono oltre settanta gli specialisti che “fanno parte di quel mondo nascosto”, essi sono quella realtà che il pubblico non vede ma che è indispensabile per permettere ai 10 “macchini” di staccare le ruote da terra. Non sono piloti, non spiccano il volo, non sono acclamati dai fan ma, anche in loro ferve quell’unica e importante motivazione: lavorare insieme per portare nei cieli di tutto il mondo il tricolore della bandiera italiana. Far parte della Pattuglia anche a loro richiede spirito di sacrificio e dedizione continua. Insomma, quello degli specialisti è un lavoro che inizia e si conclude a terra, negli hangar o in linea di volo, comunque lontano dagli occhi degli spettatori, scarno di glorie, ma non
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per questo meno importante. Ma, come ci spiega uno specialista “anziano” del Gruppo, «nel nostro lavoro i complimenti e i riconoscimenti non sono certo la motivazione che ci spinge a fare bene, la nostra benzina è la passione. Io ho una maturità tale, nel settore, che mi permette di avere ben chiaro qual è il mio ruolo e quanto sia importante. Il non spiccare il volo non mi fa sentire meno utile al fine, e di questo ne hanno grande consapevolezza anche gli stessi piloti». Uno spirito e un atteggiamento, questi, comuni a tutti gli appartenenti al SEA. Guardandoci intorno, percorrendo in lungo e in largo questi luoghi, gli scenari, le persone, i ruoli e i gradi cambiano, ma la nostra sensazione è che l’aria che si respira è sempre la stessa: di grande complicità e amalgama. «Il lavoro su un velivolo delle “Frecce Tricolori” – ci dice con umiltà il ten. col. Andrea Bolzicco, capo del Servizio Efficienza Aeromobili – è del tutto simile a quanto si può riscontrare in analoghi reparti di manutenzione dell’Aeronautica Militare. Quello che cambia è il fatto di avere costantemente un numero elevato di assetti necessari all’addestramento dei piloti durante il periodo invernale e garantire un numero minimo di undici velivoli durante tutta la stagione acrobatica. Il fatto di esibirsi in Italia o all’Estero di fronte a centinaia di migliaia di spettatori – conclude Bolzicco – è la responsabilità di far parte di un prestigioso Reparto, che porta in alto il nome del nostro Paese, implica naturalmente un’elevata pressione psicologica e, al contempo, un orgoglio che traspare in ogni persona del Servizio Efficienza Aeromobili».
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M.345 HET E’
stato annunciato in più occasioni dai ministri della Difesa che si sono succeduti, dal Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare, gen. s.a. Pasquale Preziosa, e da Giuseppe Giordo, amministratore delegato di Alenia Aermacchi: dal 2017 l’M.345 sarà il nuovo velivolo delle “Frecce Tricolori”. Dopo oltre 30 anni di onorato servizio, l’amatissimo “macchino”, l’MB.339, andrà “in pensione” per lasciare spazio a un un velivolo più moderno e più performante per garantire alla pattuglia una vita sempre più lunga e gloriosa in giro per il Mondo. L’M.345 HET (High Efficiency Trainer) sarà il quarto velivolo in dotazione al 313° Gruppo, costituito su F-86E Sabre, poi passato nel 1964 sui Fiat G.91 e 18 anni più tardi, per l’esattezza nel 1982, sull’MB.339. Ma le buone notizie per gli amanti della “Pattuglia” arrivano dal comandante, il magg. Pil Jan Slangen, che lo scorso 3 luglio sui cieli di Venegono, dove si trova uno dei siti produttivi di Alenia
Aermacchi, ha effettuato il suo primo volo sul dimostratore dell’azienda italiana. «Si tratta – ha dichiarato Jan appena atterrato, dopo circa un’ora di volo – di una macchina interessante, con un potenziale molto elevato, sia come addestratore basico che come velivolo acrobatico. Siamo decollati dalla pista di Venegono per andare in zona operazioni e, dopo qualche manovra basica e acrobatica di orientamento, abbiamo provato a impostare un mini profilo di presentazione con una sequenza di manovre del nostro programma acrobatico. Personalmente sono molto soddisfatto del comportamento energetico del velivolo, della sua manovrabilità e dei consumi particolarmente contenuti. Ovviamente – ha concluso Slangen – si tratta ancora di un dimostratore avionico, con alcune migliorie da apportare, di facile implementazione e già previste nello sviluppo finale del prototipo». Insomma anche i più scettici e nostalgici dopo questo primo volo possono tirare un sospiro di sollievo.
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7 ANNI con le
Memphis Belle è dal 2007 licenziataria ufficiale dei marchio “frecce tricolori” per il settore orologeria. il legame con l’azienda genovese si è consolidato nel corso degli anni e ha portato alla creazione di un’articolata collezione di modelli, in costante aggiornamento ed arricchimento. un tributo alla realtà gloriosa dell’Aeronautica Militare, un omaggio ai valori che essa rappresenta mediante orologi che esprimono proprio quelle qualità, dalla cura per il contenuto tecnologico alla precisione, dal rispetto per il proprio nobile passato alla maestria delle prestazioni, che contraddistinguono da sempre i nostri reparti di volo. in questo arco di tempo si è celebrato il Cinquantenario delle “frecce tricolori”, occasione che è stata celebrata con la produzione in edizione limitata di un Cronografo automatico in titanio: anche in questa circostanza, Memphis Belle ha saputo confermarsi come un partner in sintonia con
lo spirito di eccellenza che contraddistingue la formazione della P.A.N.. Lo studio accurato dei materiali e la ricerca di un design che abbia corrispondenze con l’universo aeronautico hanno prodotto risultati caratterizzati da linee estetiche accattivanti e standard tecnologici elevati. Anche le novità del catalogo 2014 rispondono perfettamente a questi criteri di progettazione: il Crono Str Evo, nelle versioni con logo Aeronautica Militare o “frecce tricolori”, si ispira nella grafica del quadrante alla strumentazione aeronautica e il nuovo Arizona Arrow, completamente rinnovato nelle linee, utilizza nella realizzazione della cassa l’Ergal 7075, lega d’alluminio che si contraddistingue per le doti di leggerezza e resistenza. La collaborazione tra Memphis Belle e Aeronautica Militare prosegue, quindi, nel segno del raggiungimento di risultati eccellenti e dell’impegno per consolidare gli alti standard sino ad ora ottenuti.
www.aeronautica.difesa.it - www.aeronauticamilitare-collezioneprivata.it
Francesco FORNABAIO I
l cielo si tinge di emozione quando vola Francesco Fornabaio. Con il suo nuovissimo BREITLING XTREME 3000 è pronto ad impressionare il pubblico: potenza, creatività, nuove “magnetiche” evoluzioni. Pronto ad ammirare le manovre e le acrobazie aeree del campione del volo, c’è sempre il numeroso pubblico che circonda con il suo affetto uno dei piloti più applauditi e richiesti, perché lo spettacolo acrobatico di Francesco regala ogni volta forti suggestioni. Tutti con gli occhi al cielo, dunque, per ammirare le acrobazie mozzafiato di uno dei piloti più amati d'Italia che con i suoi inconfondibili colori Breitling trascina il pubblico a vivere la magia
del volo artistico. Francesco Fornabaio, atleta P r of e s s i on i s t a d i A c r o b a z ia Ae r e a e Airshowman, membro della Nazionale Italiana (cat. Unlimited) di acrobazia aerea dal 2002, ha partecipato negli anni a diversi campionati, Nazionali e Internazionali, ma, al di là delle notevoli vittorie in campo agonistico, la sua specialità è il volo artistico, che presenta negli Air Show creando ogni volta un programma dedicato. Proprio per le sue abilità e per l’affetto riscosso tra il pubblico, nel 2010 Francesco è stato scelto come Pilota sportivo da Breitling per rappresentare, sia nelle competizioni che negli air show internazionali, la casa orologiera che dal 1884 lega il proprio nome al mondo dell’aeronautica.
SBACh XtrEME 3000 Motore Barrett aeio 540,330 cv Apertura alare m 7,50 Lunghezza m 6,30 Altezza m 2,30 Superficie alare mq 11,25 Peso a vuoto kg 570 Peso massimo acro kg 750 Capacità serbatoi lt 185 Velocità massima 390 km/h Velocità di stallo 94 km/h VNE 417 km/h rateo di salita 21 m/s fattore di carico utile +/- 10 g
foto Gian Luca Onnis
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il friuli Venezia giulia ti fa conoscere da vicino le mitiche
Vivrai un’esperienza unica ed esclusiva, scoprirai da vicino i segreti dei velivoli ed i luoghi frequentati ogni giorno dai piloti della pattuglia che solca i cieli di tutto il mondo con le sue spettacolari acrobazie. Sarai guidato alla scoperta dell’emozionante atmosfera della base aerea di rivolto (20 km da udine), centro logistico e punto di partenza di tutte le esibizioni delle “frecce tricolori”. Vedrai da vicino un vero Aermacchi MB.339 e conoscerai tutti i segreti della mitica Pattuglia Acrobatica Nazionale. E se sarai fortunato potresti avere l’occasione unica di assistere all’addestramento in volo della formazione delle “frecce tricolori”! Prenota la visita compilando il form on-line dal sito www.turismofvg.it Costo: € 10,00 a persona – € 5,00 con la fVg Card gratis: bambini sotto i 12 anni (max 3 ogni adulto) Servizio: italiano/inglese Partecipanti: individuali o piccoli gruppi non organizzati Per informazioni: Numero Verde 800-016-044
L’apporto dell’Aeronautica Militare e l’ingresso in base vengono forniti a titolo gratuito.
146 | fastweb.it | Punti Vendita
C’È CHI NAVIGA. E CHI VOLA. ANCHE IN INTERNET. FASTWEB e le Frecce Tricolori. Velocità, affidabilità e passione. QUESTA È FIBRA.
F R E C C E
T R I C O L O R I