ALMANACCO FiAL 2016 1

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almanacco FiAL

2016-1

Foto della settimana



PRESENTAZIONE

Ed eccoci a presentare il primo numero del bimestrale ALMANACCO FiAL 2016. In questo numero, oltre a passare in rassegna le foto premiate come FOTO DELLA SETTIMANA, abbiamo il piacere di portarvi a conoscenza di tutte le foto selezionate per concorrere al posto d’onore finale. Ricordiamo che le foto sono scelte unicamente per importanza ed impatto del soggetto, per la tecnica realizzativa, per composizione ed emozione comunicata. In nessun modo vengono tenute in conisderazione i commenti e gli apprezzamenti che le stesse hanno raccolto sulla bacheca del Gruppo.

Un caro saluto dagli admin! Maria Luisa, Paolo e Alberto Gianfranco (bag)



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FOTO DELLA SETTIMANA 1

Per questa prima settimana FiAL la foto prescelta è quella di Saro Di Bartolo che immortala la bellissima scala dei Musei Vaticani a Roma. Fare di un soggetto fotografato milioni di volte e visto e rivisto, fino a consumarci la retina, una bella fotografia non è mai semplice. Di questa scala, inquadrata dall’alto e composta in modo da risultare ipnotica, se ne hanno piene le p… upille!! Allora perché questa di Saro è così speciale? Perché il nostro ha avuto il famoso guizzo di creatività, la giusta intuizione per rendere un banalissimo scatto trito e ritrito, uno

scatto degno di nota, uno scatto studiato per creare qualcosa di nuovo, uno scatto che ti fa dire: “Questa avrei voluto scattarla io!”. Non uno scatto casuale, come viene viene, ma uno scatto pensato ed attuato in maniera magistrale. Aver opposto alla maestosa staticità delle scale, il vorticoso ondeggiare della varia umanità che sale e scende lungo di esse, ha conferito un aspetto gradevole, al limite del surreale, ed ha reso la foto veramente originale. Questo denota oltre all’estro fantasioso, una buona tecnica fotografica, due qualità che messe insieme regalano ottime fotografie, come -appunto- quella che ci ha presentato il nostro bravissimo Saro.


LE FOTO SELEZIONATE Adelmo Vitturini t

Daria Bellina q Chiara Zanon q

Alessandra Moschini u


Luigi Alloni p

Ciro Garrone p

Giovanni Paolini q

Marco Mandolini u

Gioacchino Di Salvo q


Roberto Mac u

Nicola Di Nola q

Yvonne Vionnet p

Sandro Lasco t



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FOTO DELLA SETTIMANA 2

La foto della seconda settimana è di Irene Vallerotonda, alla quale vanno i nostri complimenti. Non fosse per la luce solare che traspare tra le nuvole, la si potrebbe scambiare per una foto in bianco e nero. I caldi toni del grigio, spezzati solamente da quella presenza scura in basso a sinistra, a seguire la regola dei terzi, conferiscono a questa immagine un’atmosfera che non è tragica o drammatica come se fosse stata convertita in BN, ma regala, anche grazie a quella indispensabile presenza umana, un momento di normale quotidianità, fissata elegantemente in maniera minimalista e che fa concentrare l’osservatore in considerazioni dal sapore filosofico: quanto è piccolo ed impotente l’uomo al cospetto della Natura.

A rendere piacevole la foto è senz’altro il respiro che ha la composizione, dando spazio al bellissimo cielo e relegando in basso il mare, in questo caso, elemento di secondo piano, che serve solo a “reggere” il molo sul quale è posizionato il vero soggetto dell’immagine che è quel piccolissimo uomo intento ad ammirare la forza della natura ed a chiedersi, forse, come noi le fatidiche domande sulla vita.


LE FOTO SELEZIONATE Gioacchino Di Salvo t

Samuele Mambelli q

Marcello Zavalloni q


Paola Pascotto Carnera p Rosanna Di Giuseppe Borioli q u

Salvo Esse u


Sergio Di t

Stefano Vettorato q

Uccio Conte p

Yvonne Vionnet u



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FOTO DELLA SETTIMANA 3

E’ la bella fotografia di Luigi Alloni ad essere in vetrina per il terzo weekend FiAL. Un’immagine che di primo impatto poteva sembrare una di quelle carte traforate per comandare gli organetti a manovella di una volta, da dove, grazie a questi spartiti traforati, usciva una melodia che allietava le feste paesane. Bensì è tutt’altra cosa. E’ una foto che poteva essere un bellissimo astratto geometrico, estrapolato da una architettura moderna ed invece con quella presenza umana, sapientemente posta nel terzo inferiore di sinistra, riconduce il tutto ad una foto concettuale, ben composta e piacevole. Un’immagine che ci narra dell’alienazione umana, della solitudine dell’uomo imprigionato e isolato in enormi strutture simili a gabbie

dorate. Quel sentimento di oppressione bilanciato dal desiderio di libertà, quel fastidioso senso di prigionia e soffocamento combattuto solo dalla fantasia, affiora man mano che osserviamo meglio e nei dettagli questa bella foto del nostro Luigi. Torna ancora una volta la piccolezza dell’uomo e la sua capacità masochistica di autoimprigionarsi, quella espressione di autolesionismo estetico che spesso l’umanità crea con il compiacimento di architetti ed ingegneri. Tecnici intenti solo a progettare eleganti ed avveniristiche strutture del tutto prive di calore e sentimento, ma fredde enunciazioni di un credo evoluzionistico sempre più lontano dall’uomo, come individuo pieno di emozioni, e sempre più vicino ad una massificazione ed appiattimento globale dell’umanità.


LE FOTO SELEZIONATE Annamaria Barbieri t

Chiara Zanon u

Beppe Campo q


Gina (Gi Na) Bochis u

Giovanni Paolini q Ireneo Postiglione q

Paolo Caravaggi t


Mario Coppola u

Roberta Manzin q

Saro Di Bartolo u



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FOTO DELLA SETTIMANA 4 Mariam Beh è l’autrice della foto scelta per questa settimana.
 Una foto in un canonico, classico e ben dosato, bianco e nero che rappresenta una coppia di amiche intente a fotografare, un gesto usuale per molti di noi, ma non uno scatto banale. Innanzitutto l’interesse maggiore di questa foto, oltre al piacevole BN di cui sopra, è la semplicità e la spontaneità dell’azione ripresa. Questa è la bravura del fotografo, rendersi invisibile, quasi complice con i soggetti immortalati, in modo da poter catturare la vera realtà e non pose statiche e “false” come spesso accade in questo genere di foto. Molte volte si notano ritratti a persone bellissime che guardano in camera ed assumono pose fredde, quasi imbalsamate, magari con sorrisi bloccati e sguardo vuoto senza che comunichino null’altro che forma esteriore. Magari poi facendo leva sulla bellezza del soggetto si trascende e si trascura la composizione e, molto peggio, la qualità

(micromossi e sfuocati in genere)… 
Tornando alla bella immagine della bravissima Mariam, c’è da considerare un fattore importante dal lato compositivo e tecnico, infatti i due soggetti che formano un tutt’uno sulla destra della inquadratura, non si disturbano visivamente tra loro, perché il leggero sfuocato del soggetto in secondo piano, fa sì che la prima donna venga messa in risalto e che, allo stesso tempo, essa stessa non sia così troppo sfuocata da non riconoscersi o provocare un disturbo all’osservatore.
La composizione porta lo sguardo di chi la osserva da destra verso sinistra, proprio seguendo lo sguardo delle due, scoprendo l’oggetto che hanno in mano e svelando il perché di tutta quella attenzione e concentrazione dei visi: una macchina fotografica che, evidentemente, mostra loro sul display un’immagine appena scattata.
Questo è il bello della fotografia, cogliere l’attimo “impacchettandolo” nella giusta maniera e non “a caso” come spesso accade ai principianti. La differenza sta tutta qui, l’importante non è la macchina o il soggetto, ma il modo come lo si riprende!


LE FOTO SELEZIONATE

Antonio Totaro p

Ielati (Luca) D’Andrea p

Giancarlo Ferraris q

Luigi Massanova p


Luigi Allonii t

Maurizio Lindner q

Mimmo Roscino q

Norberto Ciurlanti u


Miriam D’Ovidio p

Piero Morra q

Tan Thiam Kie p

Vittorio Bersani t



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FOTO DELLA SETTIMANA 5 Questo weekend Fial è dedicato alla interessante quanto bella fotografia di Vittorio Destro. Ci sono foto che riproducono opere d’arte, o particolari di esse, ma che restano solamente un documento dell’opera fotografata. Non si tratta di belle fotografie, ma di fotografie a cose belle, è diverso… Poi ci sono foto che pur essendo una ripresa di opere d’arte prodotte da altri, le reinterpretano, fanno sì che cambino significato, rivivino una nuova vita. Qua il fotografo diventa un creativo sfruttando opere esistenti e produce nuova arte. Infine ci sono fotografie che richiamano opere d’arte, pur essendo solo immagini ricreate con la realtà che circonda il fotografo. E’ il caso, quest’ultimo, della bellissima fotografia del nostro Vittorio che tramite il sapiente uso della luce e la collaborazione di una modella, ricrea l’atmosfera di un antico quadro ad olio

della scuola caravaggesca, si badi bene non scimmiottandola o cercando banalmente di riprodurre un quadro tal quale l’autore l’ha concepito, ma sfruttando gli insegnamenti del sommo pittore su luce e composizione, traendo a suo favore tutti i vantaggi di tale pittura e trasferendo i concetti e gli elementi classici di tale scuola, nella sua pregevole immagine. Non il caso quindi, ma un attento studio, una cultura artistica applicata al modo di fare fotografia. Si osservi ad esempio la posa della mano, qui viene da pensare a Leonardo e le sue innumerevoli tele con pose plastiche delle mani dei vari personaggi ritratti. La bellezza del soggetto aiuta, naturalmente, ma qui la vera forza della fotografia è la luce e, subito dopo, la posa. Per i più attenti segnalo inoltre la composizione, con un’altra figura di spalle che dà agio alla fantasia di creare una storia e porsi domande attinenti e curiose. Una chicca, che in parte sorprende, ma serve ad accentuare il mistero che aleggia nello scatto, è quel cartellino che spunta sulla spalla della modella, come fosse un abito in vendita indossato da un manichino… Come se la modella ne interpretasse il ruolo mentre osserva (quasi avesse un’anima) la persona -una donna- che ha di fronte e che, forse, le sta proprio ammirando la veste che indossa. Chissà…?


LE FOTO SELEZIONATE

Adelmo Vitturini p

Alberto Schiavo u

Giovanni Paolini q


Gioacchino Di Salvo u

Giuseppe Vrespa q

Irene Vallerotonda u Itala Pizzolato q


Marcello Zavalloni t

Sabbry Focus q

Samuele Mambelli p

Yvonne Vionnet u



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FOTO DELLA SETTIMANA 6 La bravissima Mariam Beh sarà in evidenza per questo weekend FiAL. Spesso guardiamo una foto ed impulsivamente ci piace, ne veniamo attratti, ma non sappiamo bene perché. Forme, colore, soggetto, composizione, luci ed ombre, tutto contribuisce a far sì che una immagine venga letta a livello inconscio dal nostro cervello. Prendiamo in esame lo specifico di questa foto e proviamo ad analizzare il perché l’immagine piace tanto. In questa foto vengono messe in risalto alcune regole fotografiche che bisognerebbe conoscere per portare a nostro favore la composizione in modo che l’immagine risulti gradevole e ben bilanciata. La prima cosa che salta all’occhio è la macchia di colore che risalta in tutto il grigiore di fondo ed ecco una prima regola, o accortezza o trucco se preferite: lo sfondo deve essere un

palcoscenico per il soggetto principale, non un comprimario che ne divide la scena, ma una comparsa che spalleggia ed esalta l’attore principale. La seconda cosa che si nota è che quella macchia informe colorata che ha attirato subito la nostra attenzione non è altro che una figura mossa, un passante con un ombrello colorato in movimento. Ed ecco un’altra buona regola da tenere presente nel mosso creativo: un punto della parte mossa deve essere ben fisso, saldo, ben leggibile; qui il piede ci dà subito l’idea che quella cosa informe che stiamo osservando ha due gambe e quindi riusciamo a leggere dall’astratto al reale. Un’altra regola da seguire per comporre una ben leggibile immagine, è quella di dare spazio davanti al oggetto in movimento, proprio per dare respiro e continuità alla situazione immortalata. Infine la composizione è ben dosata sui terzi, dove il punto d’interesse (la macchia colorata) è posto alla intersezione delle famose righe della griglia dei terzi. Che dire, un compendio concentrato di regole in una unica immagine, brava Mariam!


LE FOTO SELEZIONATE

Alessandra Bellò p

Fabrizio Pescali u

Gianni Saiani q


Laura Borgioli p

Gina (Gi Na) Bochis u

Luigi Alloni q


Marcello Zavalloni p Sharon Tedesco t

Ielati (Luca) D’Andrea p

Salvo Cici t



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FOTO DELLA SETTIMANA 7 Con una particolare immagine oggi e domani avremo in evidenza questo lavoro di Alessandra Moschini. Questa fotografia, o meglio, questa immagine composta da fotografie ed elaborata al computer, ci introduce ad un aspetto contemporaneo che l’innovazione digitale ha portato nel mondo della fotografia in particolare, ma in generale nel mondo dell’arte visiva. Non affronteremo qui il tema, ma sempre più oggi siamo di fronte a questo tipo di immagini che sempre più prendono piede e si fanno largo nel gusto comune. Il lavoro di Alessandra che stiamo prendendo in esame fa parte di una nuova categoria, non si tratta più di fotografia come eravamo abituati a concepire tale disciplina e si avvicina come impostazione e presentazione più alla pittura concettuale, o surreale o pop… Il confine tra fotografia e arte visiva in genere si fa sempre più labile e quello che, invece, si fa più palpabile è lo spessore artistico di certe immagini che vengono a crearsi con la contaminazione di vari generi, partendo da una

o più fotografie. Nel secolo scorso abbiamo visto un susseguirsi di stili rivoluzionari nella pittura, si è passati dalla fedele rappresentazione della realtà alla rappresentazione di ciò che non esiste, si è passati dalla bravura tecnica dei disegnatori, alle allucinazioni più impensate rese tangibili da menti innovative. Si è passati dal solo riprodurre al creare. Anche questo sta avvenendo nella fotografia, si è passati dalla semplice rappresentazione dell’attimo fuggente, ad una introspezione dell’anima e dell’inconscio. Si sta seguendo una evoluzione logica, considerato che già i primi fotografi non si sono mai fermati al semplice utilizzo della fotocamera come mezzo per catturare la realtà. Si pensi a Man Ray o a André Kertesz, tanto per citarne due. Il primo surrealista e sperimentatore in camera oscura, il secondo un creatore di effetti ottici in fase di ripresa. Ed ecco che la nostra Alessandra, sulle orme dei grandi fotografi del passato, passando dai pittori innovatori del presente, crea le sue immagini particolari, partendo da fotografie, ma mescolandole e intervenendo con fotoritocco al computer. Ci propone così immagini non solo per gli occhi, ma anche per la mente, dando a noi il compito di coglierle ed apprezzarle.


LE FOTO SELEZIONATE Alberto Leti t Alessandra Bellò q

Gianni Saiani q


Giovanni Paolini p

Irene Vallerotonda q

Franco Signorin p

Marcello Zavalloni q


Marco (Marpho) Fortuna p

Pippo Biribim p

Simone Ferrara t

Paolo Caravaggi q



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FOTO DELLA SETTIMANA 8

Come al solito la scelta è stata difficile ed escludere alcune foto è stato un vero dispiacere, ma crediamo che la foto di Gian Luca Bertarelli, oltre ad essere tecnicamente valida e ben proposta in un bel bianco e nero, abbia anche una forte valenza emotiva, aldilà che si riconosca o meno il personaggio principale. Saper sfruttare al meglio quello che un fotografo si trova davanti è uno dei pregi più grandi. Cogliere in una magistrale composizione particolari che si trovano in strada è senza dubbio un risultato che non tutti riescono a raggiungere, anche possedendo buone doti tecniche. Bisogna avere la sensibilità ed il colpo d’occhio di un artista vero, bisogna avere la capacità di tradurre in storia un momento di vita quotidiana colto per strada. In questa bella immagine, fortemente evocativa e carica di emozione, che ci propone Gian Luca, si nota in primo piano illuminato da uno spot, come sul

palcoscenico, la statua dedicata ad uno dei più grandi attori napoletani Eduardo De Filippo. Pare che nel silenzio della notte, seduto sotto un lampione, si volti leggermente ad ascoltare le note di un solitario suonatore di fisarmonica, visibile alle spalle in un angolo, presenza discreta e di sfondo leggermente sfuocata per dare importanza e risalto al personaggio principale. Una scena alla quale danno vita in due in quella luce che sa di notte di strada, di un sereno disagio, di grande interpretazione teatrale. Quasi un fotogramma di un film dal sapore neorealistico, degno di attori e registi dal grande spessore.


LE FOTO SELEZIONATE Daniele Bonelli t

Domenico Bernardi q

Luca Foscili p

Giovanni Paolini u


Isella Bellotti p Roby Carsi t

Marella Moroni p Laura Magistrelli t


Tan Thiam Kie q

Orazio Mariani p

Yvonne Vionnet q

Simona Loreti t


La locandina ufficiale dell’evento ed una immagine della location


AVVISO AI NAVIGANTI APRILE MESE FiAL

Nel mese di Aprile prossimo a Lucca il Gruppo Foto in Assoluta Libertà sarà protagonista di due importanti eventi: la Mostra Collettiva “Immagini in libertà 2016” ed il Primo Raduno Nazionale FiAL, nei giorni 23, 24 e 25. Alla Mostra parteciperanno una cinquantina di utenti del Gruppo Facebook con le rispettive foto selezionate appositamente per l’occasione ed al Raduno si prevede una massiccia presenza, anche di amici e parenti degli iscritti. Questa sarà l’occasione di passare dal virtuale al reale, di passare dal tramite della rete, di una tastiera e di un video, alla stretta di mano, al guardarsi negli occhi, al parlarsi viso a viso. In queste occasioni, parliamo per esperienza, son nate amicizie che durano negli anni e che hanno dato vita ad altre manifestazioni, altri progetti, altre occasioni di incontro, anche al di fuori del motivo accumunante di oggi: la fotografia. Sarà bello trovarsi o, in certi casi, ritrovarsi, guardare la nostra mostra, esprimere pareri, sarà bello girare per le strade di Lucca e far foto tutti insieme, con l’intento poi di rivederle e magari ridere delle situazioni buffe e allegre che si cre-

eranno inevitabilmente, in amicizia. Piazza Anfiteatro

In attesa del Programma definitivo, sia della Mostra che del Raduno, approfittiamo di questa opportunità per ringraziarvi tutti e con la consapevolezza di essere in un bel gruppo di amici che condividono la stessa passione, pensando a quanti lo potremo fare di persona, vi abbracciamo tutti!! Gli admin Maria Luisa Paolo bag


a cura di Maria Luisa Paolo Bini Alberto Gianfranco Baccelli (Foto in Assoluta Libertà Gruppo Facebook) ©2016 Tutte le foto sono © dei rispettivi autori Impaginazione, grafica e testi a cura di Alberto Gianfranco Baccelli La riproduzione anche parziale del presente almanacco è severamente vietata, salvo autorizzazione concordata. fotoinassolutaliberta@gmail.com



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