Almanacco FiAL 2016 - n.5

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almanacco FiAL

2016-5

Foto della settimana



PRESENTAZIONE

Ed eccoci a presentare il quinto numero del bimestrale ALMANACCO FiAL 2016. In questo numero, oltre a passare in rassegna le foto premiate come FOTO DELLA SETTIMANA, abbiamo il piacere di portarvi a conoscenza di tutte le foto selezionate per concorrere al posto d’onore finale. Ricordiamo che le foto sono scelte unicamente per importanza ed impatto del soggetto, per la tecnica realizzativa, per composizione ed emozione comunicata. In nessun modo vengono tenuti in considerazione i commenti e gli apprezzamenti che le stesse hanno raccolto sulla bacheca del Gruppo. Infine troverete un articolo per festeggiare il compleanno del Gruppo FiAL su Facebook e non solo.

Un caro saluto dagli admin! Maria Luisa, Paolo e Alberto Gianfranco (bag)



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FOTO DELLA SETTIMANA 35

Barbara Fiorenzola sarà in evidenza in questo weekend con la sua artistica foto. Pare di essere di fronte ad una istallazione di arte moderna, un po’ concettuale, degna dei vari scultori contemporanei, sempre più adusi a non scolpire, ma a costruire situazioni da inserire nel contesto urbano. Il primo sguardo va subito sulle mani che spuntano dalle sbarre, poi la visione corre lungo l’inferriata seguendone la leggera sfocatura, facendo intravedere altre mani in sequenza e a distanza. Buona tecnica e colpo d’occhio. La lettura parrebbe certamente univoca, dato che l’autrice ha messo un chiaro titolo, qui si parla di segregazione, di libertà negata, quasi di rassegnazione oltre le sbarre. Ma la posizione delle mani, abbastanza rilassate nel loro gesto, potrebbe anche far pensare a spettatori che dietro una recinzione si godono un panorama, o i giochi di animali in gabbia, come allo zoo... Inutile negare che la lettura varia a seconda

del nostro personale stato d’animo, alla nostra fantasia percettiva, alle nostre esperienze. Ed è questo il bello della fotografia, il fotografo mette a disposizione di tutti una sua personale emozione che tutti in piena libertà possono trasformare nella propria personale emozione, in un gioco di scambio e partecipazione. Per questo TUTTI (o almeno nella stragrande maggioranza) i grandi fotografi, ma in (genere gli artisti che creano immagini) NON mettono titoli alle proprie foto, lasciando uno spiraglio libero all’osservatore in cui proiettarvi liberamente la propria anima. Certo, se la foto lo permette…


LE FOTO SELEZIONATE

Alessandra Moschini p Alessandro Rigolon q


Antonio Totaro p

Cristina Masoniq

Alessandro Bonetti p

Daniela Bellotti q


Ireneo Postiglione t Dany Skioppy Ricci q

Luca Foscili p

Jasminko Herceg p

Mauro Lazzari u



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FOTO DELLA SETTIMANA 36

Per questo weekend Fial vedremo alla ribalta una interessante fotografia di Alessandra Bellò. La composizione è sempre molto importante in fotografia e lo dimostra questo bello scatto di Alessandra, dove il soggetto è un uomo intento a fare un duro lavoro, pulire una moltitudine di seggiole ed è posto in un punto (detto d’interesse) all’incrocio delle linee che demarcano la regola dei terzi. La precisione non deve essere freddamente matematica, ma se lo posizioniamo al centro, per esempio, cambia il respiro dell’immagine, viene banalizzata la composizione, per così dire, la si rende statica. In questo caso la fotografia prende una sua dinamica e la lettura, anche a livello inconscio, è quella che ci fa intuire che l’uomo è ormai giunto (quasi) alla fine del lavoro e si lascia alle spalle quello già compiuto. Eh sì, perché con questa disposizione (noi leggiamo

da sinistra verso destra) vediamo prima tutte le ordinatissime sedie, poi l’uomo e dopo le ultime sedie rimaste davanti a lui. La cosa ci fa supporre che essendo lì, tutte quelle dietro sono già state pulite e gli restano, logicamente, solo quelle davanti a lui in un percorso lineare e naturale. L’aver poi incluso nello scatto solamente le seggiole blu ed il personaggio, non fa altro che enfatizzare il concetto e tutto quello che avrebbe potuto distogliere o disturbare lo sguardo d’insieme è stato accuratamente evitato, rendendo molto oppressiva la situazione, quasi come se le sedie, al pari di un esercito nemico, continuassero all’infinito… Complimenti alla nostra amica che spesso ci regala ottime composizioni.


LE FOTO SELEZIONATE

Alberto Schiavo q

Dany Skioppy Ricci q


Dony Tella t

Enrica Coccola q

Nicola Di Nola p

Girolamo Cavalcante t


Giuseppina BaĂš p

Meri Magni p

Simone Ferrara q

Giancarlo Ferraris q

Biagio Duca p



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FOTO DELLA SETTIMANA 37 Per questo weekend di fine estate avremo in evidenza la bellissima foto di Massimiliano Falso. La selezione delle foto questa settimana è stata molto varia e le foto meritevoli, di genere diverso, sono state vagliate ad un ballottaggio. Fossimo un gruppo che posta solo foto in bianco e nero o di solo paesaggio il compito sarebbe un po’ più facile, ma essendo uno dei gruppi più variegati in rete, per stili e tecnica, la scelta ogni volta coinvolge non solo il fattore tecnico ed emotivo, ma anche quello della categoria… Una foto in studio ha meno o più valore di una street? E di una macro? Ardua sentenza. Così cerchiamo di seguire il nostro gusto ed ogni volta l’emozione personale è l’ago della bilancia. La foto in studio di Massimiliano, con la bella modella, non è alla portata di tutti lo so, ma qui quello che veramente conta è l’uso della luce e la maniera di mettere in evidenza le forme in un bel bianco e nero deciso, marcatamente contrastato. La luce la fa da padrona, qui veramente disegna, e crea una scultura giocando con le forme morbide della donna. Come un’opera d’arte astratta fa forza

sui vuoti e sui pieni, sulle luci e sulle ombre, sul loro equilibrio e sulla emozione che suscitano in una semplice composizione in terzi: buio, luce, buio. Come un paesaggio al tramonto, o all’alba, il corpo della modella si veste di ombra, o di luce, e rimane sospesa in quella atmosfera che solo il crepuscolo riesce a donare. Poi arriveranno la notte con il buio, o il giorno con la luce, a vestire il paesaggio di nuove atmosfere. Qui siamo in un attimo sospeso dove la luce ed il buio stanno combattendo l’eterna battaglia per avere il sopravvento ed in questo scatto che ne cattura l’effimera realtà, la percezione visiva è emozione pura. Bravo il nostro Massimiliano e per tutti gli altri un esempio da tenere presente anche in scatti più semplici, ma che possono giocare con la luce.


LE FOTO SELEZIONATE Biagio Duca q

Gioacchino Di Salvoq


Giovanni Soldato t

Luca Foscili q

Luigi Esposito p


Marco Furio Perini p

Mario Di Gioia p Paola Pascotto Carnera t

Mario Lunati q



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FOTO DELLA SETTIMANA 38 La foto di questa settimana è di Emanuele Del Bufalo. Una foto può essere bella perché ha in sé i colori del tramonto che fanno sempre presa sul nostro istinto naturale; una foto può essere bella perché disegna una gradevole ed interessante silhouette; una foto può essere bella perché coglie un riflesso intrigante e completo; una foto può essere bella quando racconta una storia ed ancor più se esotica, ma una foto diventa un capolavoro quando in un unico scatto si trovano queste quattro pietre miliari. E’ il caso della foto di Emanuele che spesso ci regala piacevoli istantanee del suo lungo giro intorno al mondo. A volte ci mostra paesaggi, altre volte città o architetture, o animali… Questa volta ha unito nello stesso scatto quattro elementi che ben composti concorrono a suscitare diverse emozioni ed a far leva sul nostro spirito di osservatori, a stimolare la nostra fantasia. Non è facile viaggiare e saper fotografare mirando

all’essenza dei posti che si visitano, dipanare un racconto fatto di mille emozioni e stati d’animo diversi, per chi lo ha seguito fino ad ora questa foto non è una sorpresa, non è la classica foto uscita dal cilindro delle migliaia di foto scattate, si percepisce la ricerca da parte del fotografo di quest’ansia creativa ed allo stesso tempo documentaristica che tende a coinvolge l’osservatore, a renderlo partecipe, ad emozionarlo. Poco da dire di più se non fare i complimenti per questa foto in particolare, ma anche per tutte quelle che finora ha postato su FiAL e che abbiamo molto apprezzato.


LE FOTO SELEZIONATE Alessandro Bonetti u

Gerolamo Palamara u

Francesco Sanchioni q


Gian Luca Bertarelli t

Giorgio Grasselli q

Luciano Accorsi q


Luigi Alloni p Mariam Beh t

Mario Coppola u



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FOTO DELLA SETTIMANA 39

Questo weekend FiAL vede in evidenza la bella fotografia di Paulo Marcelo Peralta. Un gesto semplice, catturato magistralmente ed esaltato in un bianco e nero ben calibrato. Una storia raccontata in attimo colto con occhio fotografico e buona tecnica, questo traspare dal bel fotogramma di Paulo Marcelo. La nitidezza del particolare contornato da un sapiente sfocato di bella fattura, cattura subito lo sguardo e fa apprezzare istantaneamente lo scatto. La bravura del fotografo sta anche nel farsi trovare pronto a rubare in modo soddisfacente ciò che la vita quotidiana offre, a cogliere l’attimo fuggente e spesso nascosto ai più. Le mani raccontano del personaggio nascosto, forse più di un ritratto esplicito, e creano quella sorta di mistero che intriga ancor più se ne avessimo visto in volto.

L’atto di rubare un chicco dal grappolo d’uva lascia intendere, ognuno col proprio istinto, un vissuto interessante fatto di fatica e vita trascorsa nella natura. Questa bella fotografia è la dimostrazione che con poco si può fare molto e che non occorre andare troppo lontano per raccogliere immagini importanti e con grande fascino. Non occorre percorrere in lungo e largo il pianeta per fare belle riprese in contesti naturali, non occorre scovare personaggi esotici per colpire nel segno, per suscitare emozioni forti. La bellezza è intorno a noi ed è molto più vicina di quanto possiamo immaginare, basta possedere la giusta sensibilità, la prontezza di un occhio fotografico attento e buona tecnica.


LE FOTO SELEZIONATE

Alberto Agostini p

Francesco Sanchioni q


Giovanni Soldato p

Massimiliano Falso q

Gina Cavallaro p Mario Di Gioia q


Paolo Caravaggi p

Massimo Oppedisano p

Sandro Lasco t



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FOTO DELLA SETTIMANA 40 Questo fine settimana lo passeremo ad ammirare la bella foto di Raffaella Esposito. Fare di un soggetto banale una bella fotografia non è da tutti. Quante foto di animali domestici (gatti in special modo) si vedono su internet? Forse ci sono più gatti che fiorellini, ma chissà… Comunque il 99% di quelle foto sono immagini di una banalità e di una miseria tecnica veramente disdicevole. Ci si limita ad inquadrare l’adorato felino, magari in automatico, e “click” la foto è fatta. Eh no, non è così che si fa fotografia. La fotografia deve essere il prodotto del fotografo non della macchina. Il fotografo deve guidare la macchina, non viceversa. Il fotografo deve essere in grado di fare le foto che ha in mente, non accontentarsi di ciò che la macchina cattura. Detto questo, passiamo ad esaminare la bella foto della nostra Raffaella. In questo caso si può benissimo parlare di ritratto, sì un bel ritratto ad un gatto che con i suoi occhi verdi, al pari di una bella modella ammaliatrice con occhi altrettanto belli, cattura subito la nostra attenzione.

Aldilà che si amino o si odino i gatti (conosco qualcuno che i gatti non li sopporta proprio) non si può certo che ammirare questo felino ripreso in primo piano e perfettamente a fuoco proprio nella sua parte più interessante, gli occhi appunto. La scelta poi di un diaframma aperto ha permesso quella sfocatura leggera che va a terminare gradevolmente nel buio attorno. Qui altra scelta perfetta: lo sfondo uniforme, in questo caso scuro, che fa risaltare i colori. Spesso si vedono foto, anche discrete, ma col soggetto confuso nello sfondo o peggio ancora disturbato da oggetti o persone dietro di esso. L’insieme ci fa percepire la bellezza dell’animale in una luce morbida, non invasiva (tipo quella di un flash!) che lo fa comparire ad i nostri occhi come una visione dal nulla. Va detto, infine, che usare una reflex con obiettivi singoli ad hoc per ogni situazione, in questo caso un 85mm ideale per ritratti come un 100 o un 135mm) aiuta molto e certe cose, per ora, non si possono fare con i cellulari o compattine varie. Ma la foto di oggi deve anche servire da esempio, da obiettivo per gli sforzi di crescita in ognuno di noi.


LE FOTO SELEZIONATE

Gi. Na p

Gina Cavallaro u


Giovanna Vacca q

Giorgio Grasselli p Giovanni Paolini q


Luciano Accorsi p

Pippo Biribim p

Pasquale Magliocchetti p

Norberto Ciurlanti p



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FOTO DELLA SETTIMANA 41

E’ di Saro di Bartolo la bella fotografia che avremo in evidenza per questo weekend FiAL. Quando si ammirano fotografie di reportage naturalistico si ha sempre un dubbio: mi piace la fotografia o il paesaggio? Quanto incide la bravura del fotografo in una ripresa di una meraviglia naturale? E quanto è prevaricante la bellezza del luogo? Un po’ quello che succede quando si vedono ritratti di modelle bellissime o di monumenti famosi, o di cuccioli siano essi di uomo o animali. E’ la bellezza del soggetto o la bravura del fotografo che ci rende la fotografia bella e piacevole da guardare? Il dilemma rimarrà sempre, ma vi sono foto che palesemente dimostrano che l’importanza del “manico” conta eccome. Il manico che nel nostro caso sarebbe il fotografo, deve mettere del suo nella ripresa: scegliere la composizione, la profondità di campo, il tempo di scatto. Tutto mirato al tipo di scatto che si vuole realizzare e la sensazione che si vuole trasmettere.

Il nostro Saro non è nuovo a fotoreportage interessantissimi e ben eseguiti ed anche in questa immagine dove immortala queste fantastiche cascate, dà dimostrazione di saper scegliere. L’aver colto nella scena un piccolo pescatore con la sua piccola ed alquanto fragile imbarcazione di fronte all’imponenza delle acque in movimento, non fa che rendere ancor più interessante la fotografia che altrimenti sarebbe stata un semplice documento di un luogo naturalmente bello ed affascinante. Così facendo lui, però, ci ha forniti anche di un personaggio che racconta una storia, che ci permette di immedesimarsi nella scena, di sentire quasi il rumore assordante della cascata. Non ultimo ci fornisce anche un termine di paragone che ci fa apprezzare compiutamente le dimensioni di questo imponente muro d’acqua. Un piccolo particolare che se non ci fosse stato avrebbe relegato lo scatto ad una semplice immagine, banale e di scarso valore fotografico.


LE FOTO SELEZIONATE Dony Tella t

Luca Foscili q

Luigi Esposito q


Mantegazza Natale t

Giovanni Paolini q

Mauro Lazzari q


Paolo Boschetti u

Pasquale Magliocchetti q

Roby Carsi q



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FOTO DELLA SETTIMANA 42 Gina Cavallaro si aggiudica lo spazio in evidenza di questo weekend di FiAL. La fotografia, dicevano, fissa la realtà di un attimo e la blocca all’infinito. La realtà non ci basta più. In effetti non ci è mai bastata. Già il primo uomo che vide il sole lo immaginò come un dio, già il primo uomo che vide le stelle del cielo notturno lo immaginò come un grande mantello bucato che un dio appoggiava sulla Terra per farlo dormire, già il primo uomo che vide il mare cominciò ad immaginare dove finisse… E’ nella natura umana non accontentarsi mai di ciò che vede nella realtà, è nella natura umana il bisogno di immaginarsi una nuova realtà. Così in fotografia si è passati subito, grazie alle infinite potenzialità del mezzo sempre crescenti, dal fissare l’istante reale a creare immagini irreali o surreali, si è passati cioè dal documentare all’inventare. Una cosa non esclude l’altra ovviamente, ma assistiamo sempre più all’avvento di un modo di far fotografia creativo e non obbligato da ciò che si ha davanti.

Così, la nostra Gina spesso si cimenta con ottimi risultati in questo genere di fotografia, non disdegnando per altro la fotografia “classica” più realistica, come nei suoi splendidi ritratti, per esempio. Ma è in questo genere di fotografia surreale che, secondo me, si supera e ci regala immagini che non esistono e che raccontano di sogni ed incubi, di favole o tragedie, proprio alla stregua di artisti più celebrati e conosciuti. Fare di un insieme di fotografie un’altra fotografia, o se preferite un’altra immagine, una visione di un’altra realtà percepita e poi creata, non è da tutti. Bisogna sapere di fotografia, ma anche di arte in genere, dove la cultura pittorica, scultorea, cinematografica, letteraria e chi più ne ha più ne metta, convoglia nell’atto creativo tutta l’energia necessaria, anche per mezzo di una tecnica espressiva guidata da emozioni e capacità nell’uso dei mezzi a disposizione, per avere questi risultati eccellenti. Se poi teniamo conto che è da relativamente poco che Gina si dedica alla fotografia, non possiamo che aggiungere complimenti ai complimenti!


LE FOTO SELEZIONATE

Dony Tella p

Francesco Sanchioni t

Saro Di Bartolo q


Giovanni Paolini p

GianCarlo Giavarra t

Vittorio Bersani q


Paolo Caravaggi p Giuseppe Panico q



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FOTO DELLA SETTIMANA 43 Il bel ritratto ambientato di Ireneo Postiglione è la foto scelta per questo fine settimana FiAL. Si tratta di una immagine molto evocativa, tanto che già nei commenti si legge spesso “Sembra una scena di un film…”, ed in effetti anche a me ha suscitato ricordi legati soprattutto ad un film come Giurassic Park, dove alcune persone durante un temporale, rimangono bloccate in auto ed ascoltano impaurite il rumore dei passi del Tyrannosaurus Rex in avvicinamento… Non è una scena originale, altri film con storie meno horror e più romantiche hanno impresso nella nostra memoria questa scena con lei che vede andar via sotto la pioggia il proprio amato, mentre il taxi che la sta portando lontano sta per partire…Ma in questa foto c’è tutta la sapienza tecnica di Ireneo e la sua bravura di fotografo e poco importa se la foto non è da premio Oscar per originalità, anche perché essere originali oggi è diventato veramente difficile! Altro aspetto da esaminare è quello che ci porta a chiedersi: ma se avesse usato una modella meno fotogenica, meno espressiva, avrebbe avuto lo stesso successo questa fotografia?

Rispondo semplicemente con un’altra domanda: se una torta la vogliamo fare buona, metteremmo ingredienti non di qualità? Metteremmo il sale al posto dello zucchero? Certo che se Ireneo avesse messo me denteo quell’auto non avrebbe avuto lo stesso risultato. E qui si riscontra subito la prima differenza tra fotoamatore e fotografo. Il fotoamatore si accontenta di quello che ha e scatta, il fotografo cerca e pretende il meglio… Il risultato finale è una foto da Premio anche grazie alla interpretazione della modella e della sua bellezza, ma senza bravura tecnica questa foto non è da tutti eseguirla in questo modo. La luce illumina il soggetto e le goccioline sul vetro, mentre il resto della scena resta in ombra e confuso come una forma omogenea ed indistinta dalla quale trapela solo l’idea di un’automobile e la messa sfuoco esattamente sugli occhi, sul viso e su una unica mano, mentre l’altra con la sua sfocatura leggera dà profondità alla scena ripresa, costituiscono un insieme perfetto e ben bilanciato che porta questa fotografia ad un livello notevolmente elevato per tecnica ed emozione trasmessa. Complimenti al nostro Ireneo che una volta di più si dimostra un fotografo eccellente.


LE FOTO SELEZIONATE

Alessandro Bonetti p Giuseppe Leonardi q


Giovanna Cavallo t

Lory Rossi q

GianCarlo Giavarra q


Saro Di Bartolo p

Pippo Biribim q

Roby Carsi p

Marco Furio Perini q



AVVISO AI NAVIGANTI Il mese prossimo, il 4 Novembre 2016, festeggiamo il secondo anno di attivitĂ

BUON COMPLEANNO FiAL!! Gli admin Maria Luisa Paolo bag


a cura di Maria Luisa Paolo Bini Alberto Gianfranco Baccelli (Foto in Assoluta Libertà Gruppo Facebook) ©2016 Tutte le foto sono © dei rispettivi autori Impaginazione, grafica e testi a cura di Alberto Gianfranco Baccelli La riproduzione anche parziale del presente almanacco è severamente vietata, salvo autorizzazione concordata. fotoinassolutaliberta@gmail.com




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