Almanacco FiAL n.4

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almanacco FiAL

2016-4

Foto della settimana



PRESENTAZIONE

E’ con grande soddisfazione che presentiamo il quarto numero del bimestrale ALMANACCO FiAL 2016. In questo numero, oltre a passare in rassegna le foto premiate come FOTO DELLA SETTIMANA, abbiamo il piacere di portarvi a conoscenza di tutte le foto selezionate per concorrere al posto d’onore finale. Ricordiamo che le foto sono scelte unicamente per importanza ed impatto del soggetto, per la tecnica realizzativa, per composizione ed emozione comunicata. In nessun modo vengono tenuti in considerazione i commenti e gli apprezzamenti che le stesse hanno raccolto sulla bacheca del Gruppo. Infine troverete un articolo di presentazione della nostra Mostra Collettiva Ridotta ai minimi termini che si terrà a Lucca tra novembre e dicembre nell’ambito del prestigioso Circuito OFF 2016.

Un caro saluto dagli admin! Maria Luisa, Paolo e Alberto Gianfranco (bag)



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FOTO DELLA SETTIMANA 26 E’ di Angelo Garufi la foto della settimana FiAL che in questo weekend sarà messa in evidenza nel nostro Gruppo. Gioco facile dire che in questo bel ritratto si riscontra esattamente l’essenza della parola fotografia, cioè disegnare (scrivere) con la luce. Qui la luce, infatti, la fa da padrona e gioca un ruolo chiave accarezzando le morbide forme di una bellissima modella, mettendo in evidenza non solo il corpo, ma anche l’espressione. Nei ritratti bisogna essere in due a rendere al meglio: il fotografo e la modella ed il merito della riuscita della foto va suddiviso tra i due artefici dello scatto. Se la modella non si esibisce in una espressione coinvolgente, non assume pose piacevoli, poco può fare il fotografo, anche lavorando con tutta la tecnica a disposizione. Come dicevamo, la luce è l’elemento che predomina e bisogna saper usare e sfruttare al meglio quello che abbiamo a disposizione. Spesso, se lo scatto non è fatto in una sala di posa, bisogna adeguarsi ai vari fattori ambientali ed un ritratto a luce naturale può risultare perfetto e forse anche più bello di uno fatto con luci artificiali in studio. Un ritratto studiato con modella professionista è

diverso da un ritratto rubato in strada o tra amici e parenti ed hanno valore diversi naturalmente, ma non è detto che non si possano ottenere bellissimi ritratti al di fuori di uno studio e senza veri e propri modelli consapevoli, anzi spesso è la spontaneità che costituisce un valore aggiunto, l’importante è come tecnicamente lo si coglie, cioè senza errori di esposizione o tempo di scatto, con una composizione piacevole e senza oggetti che spuntano dalla testa o passanti che ingombrano l’inquadratura mettendo in secondo piano il vero soggetto... In questo bellissimo scatto di Angelo, possiamo notare la bravura del fotografo nel cogliere con perfezione tecnica la luce e rendere la modella simile ad una pittura, come pennellate di colore su fondo nero, degna della miglior tradizione artistica, che pian piano fanno apparire il volto, i capelli, le braccia e le mani di una donna con l’espressione intensa e dai tratti veramente pregevoli. Complimenti ad Angelo che invito a raccontarci i retroscena di questo scatto!


LE FOTO SELEZIONATE

Giovanni Paolini p Luca Foscili q


Roberta Pintus p

Pavel Lungu q

Luigi Massanova p

Mascia Montagnani q


Salvo Bignardelli t

Salvo Esse q

Vitali Trofimov q

Sergio Di p



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FOTO DELLA SETTIMANA 27 E’ di Lodovica Tronca la bella e simpatica street che sarà in mostra questo weekend su FiAL. Ci sono foto che son belle perché hanno un bel soggetto e sono fatte bene tecnicamente, come un ritratto ad un bambino o un bel paesaggio, magari un tramonto e ti colpiscono subito per la facile lettura, quasi istintiva, inconscia, primitiva. Ti attraggono anche perché sono ben fatte, riprese con maestria tecnica e ben composte. Ci sono foto che piacciono perché sono crude, un cazzotto allo stomaco… E ti fanno pensare. Tante sono le varie foto e le varie possibilità che ci piacciano, che ci attraggano. Siano esse studiate o colte al volo è sempre il risultato finale che apprezziamo. Poi ci possiamo anche chiedere come son state fatte e perché. Magari facendo cambiare il nostro giudizio, in più o meno, a seconda dei casi. Non sto qui a triturarvi le p… upille con discorsi sulla fotografia vera o quella falsa, sulla foto dei puristi o su quella degli innovatori, ma vorrei sottoporvi un quesito: quanti di noi si possono ergere a giudici massimi su cosa sia o non sia la fotografia oggi? Ognuno può avere il proprio gusto e le proprie preferenze, ma di fronte ad un ottimo risultato, non mi fascerei troppo la

testa con discorsi puramente filosofici. Arriviamo così alla foto di oggi che, al contrario di altre selezionate (vi assicuro che è sempre difficile sceglierne una sola), non ha mirabolanti aggiunte, non ha preparazioni apposite, non ha una soglia di difficoltà tecnica particolare, non ha un soggetto esteticamente influente… Allora cosa ha di speciale, direte voi? Ha una cosa molto particolare, la più particolare di tutte: l’occhio fotografico! Riuscire a fare con poco uno scatto degno di nota e coglierlo al volo nella vita quotidiana, non è da tutti. Se poi aggiungiamo la prontezza di comporre in maniera ottimale e riprendere correttamente senza errori tecnici una situazione irripetibile, in mezzo alla strada, avremo il cocktail magico che fa di una street una Fotografia. Guardando la foto di Lodovica, abbiamo la sensazione di essere presenti davanti alla scena, ci gustiamo la simpatica istantanea apprezzandone la spontaneità e la sapienza fotografica che trapela. Come non notare il tubo sulla sinistra che pare assumere la stessa posizione del personaggio seduto, come non rimanere piacevolmente sorpresi dall’espressione colta? C’è da dire che forse per quanto riguarda la privacy (a meno che la nostra amica non si sia fatta firmare una liberatoria) siamo in piena denuncia di violazione, ma tant’è...


LE FOTO SELEZIONATE Bister Baurido q

Claudio Tedeschi q


Emanuele Del Bufalo t

Irene Vallerotonda q

Gioacchino Di Salvo q


Maria Mascellani q

Marco Furio Perini p

Sereni Lorenzo p

Pippo Biribim p

Saro Di Bartolo u



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FOTO DELLA SETTIMANA 28 Questo weekend vedrà in vetrina la semplice quanto efficace foto di Gigi Alloni. Far leva sui colori è uno dei trucchi più sfruttati nel mondo dell’arte. Spesso in pittura chi non sa disegnare, ma riesce ad accostare con gusto i colori in un guazzabuglio di forme astratte, ha grande successo. Così, in fotografia, la valenza dei colori in psicologia è cosa nota, vengono sfruttati per far presa immediata su chi osserverà l’immagine. Quindi un bel tramonto o un bel campo di fiori sono il soggetto preferito di quelli che vogliono vincere facile… Ma la fotografia è altra cosa. La fotografia deve porre il fotografo come autore di immagine e non come semplice notaio della natura. Intendiamoci, va bene tutto per divertimento e stare in compagnia, ma voglio servirvi principalmente da stimolo per andare avanti e non soffermarsi troppo a compiacersi solo di foto che di vostro hanno ben poco. Prendiamo ad esempio la foto scelta per questa settimana: in bianco e nero ed in silhouette. Minimalista senza fronzoli o effetti speciali. Qui il nostro Gigi ha giocato solamente sulla composizione e sul soggetto, raccogliendo da quel poco che aveva davanti il massimo. Si può trarne spunto per un racconto, una poesia… Tanto è evocativa questa

semplice immagine fatta da pochi elementi, in pratica due: uccelli e fili tesi. Il fotografo è intervenuto catturando a suo piacimento e componendo la scena, non si è limitato a riprenderla al volo, come viene viene, ma si è posizionato in modo da avere un suo quadro della situazione, un suo personale punto di vista. Da notare la divisione artificiosa e armoniosa degli spazi ottenuta inclinando nella inquadratura le linee e quanto questa venga rafforzata dal contrasto con le sagome libere degli uccelli. Ottimale sarebbe stato che quello in volo fosse stato più in basso in modo da bilanciare al meglio la linea a lui opposta sulla diagonale del frame. Tutto non si può avere ed il nostro non se l’è sentita, o forse non ha proprio voluto per onestà, di correggere in post. L’averla poi ricondotta al solo bianco e nero, con pochissime sfumature di grigio, rende il tutto un vero e proprio progetto grafico. L’autore attinge non solo alla scuola fotografica, ma anche ad altre espressioni di arte visiva, come -in questo caso- la grafica. Qui entra in gioco la cultura e la sensibilità artistica che ognuno di noi possiede in diversa misura, ma tutto si può migliorare, basta volerlo, nessuno nasce “imparato”, l’importante è volersi migliorare e progredire. Certo se uno si accontenta di far foto solo ai tramonti, ai fiori ed ai gatti, allora il discorso è già finito…


Sabrina Ugolini q

Alessandra Moschini q

LE FOTO SELEZIONATE Alberto Schiavo q


Cri Poli p

Barbara Fiorenzola p

Roby Carsi q

Luca Foscili p


Lorenzo Sereni p

Mariam Beh p



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FOTO DELLA SETTIMANA 29

Alessandra Moschini si aggiudica la vetrina di questo nostro fine settimana!
 La fotografia è un po’ come la pittura.
Se quest’ultima nasceva con l’intento di rappresentare la realtà al meglio possibile (pitture rupestri) così pure le prime fotografie sono la semplice e perfetta (quasi) rappresentazione della realtà.
In seguito, anche con la costruzione di mezzi più idonei per dipingere e la scoperta di pigmenti diversi per fare alcuni nuovi colori, si è passati alle decorazioni, fossero astratte o realistiche (le famose greche, gli affreschi di Pompei…) o alla narrazione di epiche imprese dei vari conquistatori. 
Andando avanti abbiamo avuto ritratti di personaggi da consegnare alla storia, riproduzioni fedeli di luoghi, di costruzioni…
 Poi c’è stata un’evoluzione verso una pittura allegorica, specie quella religiosa, dove si rappresentavano scene di fantasia ambientate in posti inesistenti (paradiso, inferno…) con personaggi che nessuno sapeva esattamente come fossero (Adamo ed Eva, lo stesso Gesù Cristo…). Si è arrivati ultimamente a negare la realtà e a dipingere non più cercando di riprodurla fedelmente, ma dando una libera interpretazione (impressionisti, cubisti, surrealisti…) con nuove tecniche e scelte stilistiche audaci che permettessero la piena espressione personale del pittore, fino a giungere all’informale astratto dove, praticamente, chiunque anche a digiuno di tecnica e di mano per disegnare può dipingere qualcosa e metterlo in cornice, con buone speranze anche di vendere la propria “arte”.
Così in fotografia si sono attraversati, più o meno, gli stessi processi, la stessa evoluzione e pur mantenendo ognuno fede al proprio credo fotografico, coesistono e si intrecciano le varie correnti stilistiche. Si arriva così con l’avvento del digitale e del computer, alla espansione iperbolica di possibilità

di espressione, per tutti (o quasi)…
E’ in questo scenario odierno che possiamo ammirare foto di tutti i tipi, anche pesantemente contaminate dalla computer grafica (naturale evoluzione), ed è in questo scenario che volenti o nolenti ci si deve confrontare. Ognuno per la propria strada, sicuramente, nel rispetto delle profonde divergenze che si accentuano ovviamente, ma tutto questo va vissuto come un arricchimento, un vedere oltre, un aprirsi alle nuove possibilità. L’importante è che il risultato finale sia un risultato degno di nota, un risultato che abbia i connotati di creatività, tecnica ed emozione trasmessa.
Ci sono autori che spaziano e sperimentano proprio in virtù di queste nuove possibilità e, stimolati dalle tecnologie, osano e propongono novità. Come la nostra Alessandra che spesso ci regala lavori interessanti e molto piacevoli da guardare. Lavori che partendo da una idea (creatività) fanno di una fotografia (tecnica) un’opera rifinita con i mezzi digitali (innovazione) e trasmettono un’emozione (comunicatività); cosa si vuole di più?
Se poi vediamo non la singola foto, ma il progetto che spesso la nostra amica attua con una serie di foto, allora possiamo apprezzare maggiormente le sue qualità artistiche ed è questo che fa la differenza tra un fotoamatore compulsivo ed un fotoamatore evoluto.
In questo scatto che portiamo all’attenzione in questo weekend FiAL, Alessandra ci mostra come l’uso di una leggera post produzione possa enfatizzare l’effetto finale di una bella immagine. Aggiungere qualcosa per esaltare l’insieme, per dare una personale atmosfera, altrimenti impossibile da riprodurre nella sola realtà o veramente di difficile realizzazione senza l’apporto delle nuove tecnologie.
Quello che risulta chiaro è che senza buone idee e senza tecnica fotografica di base, hai voglia di aggiungere effetti in post, la foto (o l’immagine se preferite) sarà una ciofeca, una ciofeca coi fiocchi, ma sempre una ciofeca!


LE FOTO SELEZIONATE Ambrogio Bellotti u

Bister Baurido t

Cinzia Guerra q


Dony Tella p Giuseppina BaĂš u

Hernani Santos Morais q


June Rainbow q

Luca Foscili p

Matteo Faliero q

Luigi Esposito t



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FOTO DELLA SETTIMANA 30 E’ di Roberto Burchi la foto che si aggiudica il weekend FiAL! Come sempre la scelta è stata veramente impegnativa, già dalla prima selezione delle foto a concorrere alla elezione di Foto della Settimana FiAL; per cui alcuni autori che avevano più foto selezionate per la finale, hanno subìto una ulteriore selezione proprio per dare modo ad un maggior numero di autori di essere presenti con la propria foto meritevole. Avrete notato che sull’Almanacco vengono inserite dalle 10 alle 12 foto oltre alla premiata, numero massimo per non pubblicare dei francobolli, ma spesso è veramente difficile (grazie al cielo!) ridurre a queste poche unità le foto veramente valide. Detto questo passiamo a presentare quella che ad insindacabile giudizio degli admin è risultata essere la più valida. Una foto di viaggio, semplice ed efficace, bella da guardare e di facile lettura. La composizione incentrata sulla regola dei terzi rende piacevole allo sguardo la ripartizione degli spazi che il soggetto principale, anche con la sua ombra, crea nel fotogramma che sapientemente sfrutta ciò che il fotografo ha davanti. Apro una piccola parentesi su questa famigerata regola. Le regole vanno imparate perché aiutano ad eseguire composizioni bilanciate e piacevoli da vedere, ma non sono regole matematiche e ferree, quando le si sono “metabolizzate”, sarà divertente romperle e cercare

nuovi equilibri. Allego anche l’immagine con grafica esplicativa. Pochi elementi ben distribuiti ed interessanti quanto piacevoli da osservare, sono la formula easy che ci propone il nostro Roberto. Le dune con la loro geometrica alternanza di luce e ombra, con un disegno quasi ipnotico, unita alla loro sinuosità, rendono il paesaggio veramente godibile, quasi ritmico nella naturale armonia; mentre la presenza umana spezza il tutto creando un forte centro d’interesse per il nostro sguardo e non solo. E’ importante che in questo scatto ci sia una persona che dà anche il senso delle dimensioni ed aiuta il nostro cervello ad interpretare giustamente il contesto, a dare profondità e misure al luogo immortalato. Ed è importante anche perché così non si limita solo ad offrire un documento visivo di un dato posto, ma offre ai più creativi osservatori di interpretare a loro volta l’immagine, magari proiettandovi una storia ed immaginandosi a loro volta al posto del soggetto ritratto, quindi di immedesimarsi o, meglio ancora, di evolvere l’emozione trasmessa dallo scatto che poi si tradurrà in un racconto emotivo a livello inconscio del tutto personale.


LE FOTO SELEZIONATE Claudio Tedeschi u

Luca Ghirardo t

Giovanni Paolini u


Ireneo Postiglione p Santa Zanasi q

Mauro Lazzari

p

Sabrina Ugolini q


Roberto Innocenti q

Pippo Biribim u

Miro Rizzo q

Pietro Cesarano q



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FOTO DELLA SETTIMANA 30

La volpe che beve è la foto di Samuele Zambelli che farà bella mostra di sé per questo weekend FiAL. Una foto naturalistica, non facile, molto suggestiva ed interessante sia come fotografia che come documento. Fare foto al gatto o al cane di casa è alla portata di tutti, lo si vede anche dall’enorme numero di foto postate sul web, ma non è fare fato naturalistica. Tale genere fotografico viene espletato all’’interno della natura, dove i vari animali vengono colti in scene naturali, appunto, e non costruite; dove l’essenza selvaggia viene messa in primo piano e colta grazie alla pazienza ed alla bravura del fotografo. Un genere che ricorda la caccia, una delle prime attività dell’uomo per sopravvivere, fatta di sopralluoghi, appostamenti, lunghe attese in nascondigli più o meno improvvisati, in silenzio… Tutti i sensi tesi a catturare il minimo accenno di una presenza della eventuale preda, per non farsi trovare impreparati. Un genere fatto anche di sacrifici,

come alzarsi all’alba e stare fermi ed immobili per ore; fatto anche di attrezzatura fotografica idonea. E’ chiaro che col cellulare o una compattina questo è un genere impossibile da praticare. Qua c’è bisogno di potenti e luminosi teleobiettivi, silenziosi il più possibile e rapidi nel funzionamento. La foto del nostro Samuele, non nuovo a regalarci gran belle immagini del genere naturalistico, ci propone una giovane volpe che si sta abbeverando e lo fa anche tenendo conto di far risultare ben a fuoco le parti principali, come l’occhio, mentre lo sfondo risulta ottimamente sfocato ed adatto a mettere in risalto il bel musetto dell’animale. Anche il tempo di scatto ha permesso che si vedesse la lingua abbastanza nitida e non troppo mossa, cosa normale se il contesto è in ombra in un bosco e non in pieno sole. In questa foto concorrono numerosi fattori come la tecnica, la passione, la pazienza, la tenacia, l’attrezzatura e, non ultimo, anche un pizzico di fortuna, ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci…


Enrica Coccola p

LE FOTO SELEZIONATE

Giovanni Paolini t

Giacomo Pucci u


Gigi Alloni t

Laura Magistrelli q

Luca Foscili q

Mario Coppola u


Luigi Esposito p

Simone Ferrara t

Tan Thiam Kie u



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FOTO DELLA SETTIMANA 32 In questo weekend estivo vedremo in evidenza la foto di Roberto Gessa. Quando il fotografo domina la scena e non si fa condizionare dai soliti cliché, ecco che assistiamo a qualcosa di notevole, di inaspettato, di piacevolmente nuovo. Quando il fotografo, attingendo alla proprio cultura o semplicemente a ricordi di immagini riguardanti opere d’arte altrui in campi diversi come pittura, grafica o scultura, riesce ad elaborare fotografie dal contesto quotidiano, estrapolando particolari giochi di luce ed ombra o geometrie armoniche, ecco che assistiamo ad una perfetta sintesi di fotografia artistica. Ecco, così, che nella foto proposta dal nostro Roberto, possiamo vedere tutto questo. Innanzitutto il punto di vista, non consueto, quanti si sarebbero fermati a fare delle semplici street alla gente seduta ai tavoli dal livello terreno? Tutti direi. Pochi avrebbero avuto l’intuizione e l’occhio che ha avuto l’autore di questo scatto. La ricerca della composizione, poi, è appropriata al ritmo geometrico che pervade la foto e che mette in evidenza il gioco tra luce ed ombre presenti sulla scena, facendo risaltare le forme e giocando anche sulla divisione degli spazi. Come potrete osservare

esistono due tipi di geometrie dettate dalle ombre: quelle grandi ed oblique che delimitano lo spazio e quelle più accentuate e piccole, ripetitive ed ammucchiate in un insieme intrigante. Tutto questo racchiuso in fotogramma che appare ben bilanciato e piacevole da guardare. La scelta del bianco e nero, giusta per riportare il tutto alla semplicità formale, senza distogliere l’attenzione con i diversi colori. L’omologazione cromatica fa percepire, in questo caso, maggiormente la geometricità ed il ritmo che si può apprezzare nella sequenza dei tavoli e delle sedie, quasi come fosse un quadro astratto. Ma ecco che la presenza umana irrompe e fa capire che l’immagine, più che ad un quadro astratto, va associata ad una classica foto di strada, ma non catturata in modo classico; infatti pur essendo presenti tutti gli elementi della street canonica, il nostro amico grazie ad un punto di vista anomalo e ad una composizione azzeccata, ha creato una nuova visione di questo genere sfruttando la geometria, il ritmo, la luce, l’ombra e le persone presenti. Complimenti a Roberto e ricordate che se volete fare foto diverse dovete attuare strategie di ripresa diverse e non limitarvi alla classica ripresa standovene in piedi davanti e sullo stesso piano al soggetto!


LE FOTO SELEZIONATE Adriana Naccari t

Cristina Daldossi u

Dony Tella q


Giovanna Cavallo t

Luca Foscili u

Luca Ghirardo q


Giovanni Paolini q

Ylenia Lombardo q

Luca Spinelli p



33 34


FOTO DELLA SETTIMANA 33-34 La foto di questa settimana è di Bister Baurido. Tante foto molto belle e diverse tra loro in questa doppia selezione di metà Agosto, che comprende due settimane. La scelta degli admin ricade su una in particolare, solo per motivi di recensione, ma potrete ammirare tutte le altre nel prossimo numero dell’almanacco FiAL. In questo scatto possiamo subito notare come, il soggetto centrale, domina la scena e ne dà il senso contrapponendosi con la sua verticalità allo sfondo dell’orizzonte. Qui abbiamo subito uno spunto di riflessione: soggetto centrale? Ma non si era detto che il soggetto era meglio comporlo secondo la regola dei terzi? Esatto. Questo scatto però dimostra, appunto, che le regole si possono anche non seguire, non sono gabbie obbligatorie oltre le quali non si può andare, l’importante è ottenere risultati ugualmente piacevoli. La regola dei terzi va seguita in quasi tutti i casi per rendere armoniosa l’inquadratura, ma in questo caso c’è una composizione più importante, creata appositamente per dare risalto e dare un forte contrasto, che ci aiuta nella lettura ed interpretazione dell’immagine, non si vuole armonia, ma contrasto, non si vuole dinamicità, ma staticità. Notate poi che le dimensioni del frame non sono rettangolari secondo le classiche proporzioni 2/3, ma è di tipo panoramico, per accrescere maggiormente la differenza tra soggetto e sfondo.

Qui io vedo l’arte del passato contemplare le opere moderne, l’architettura dei secoli passati dominare l’architettura moderna. Un solo pinnacolo del vecchio Duomo sostiene il confronto con una linea orizzontale (skyline) di edifici della città moderna e pare commiserarla. In questo scatto risulta vincente la scelta del bianco e nero perché mette in condizione l’osservatore di non essere distratto dalla cromia della realtà, ma permette di restare concentrati sul concetto ed il messaggio in esso contenuto, giocando sulle forme e sulle diverse intensità della scala del grigio: brillante e chiara per il soggetto principale, mediamente grigia, quasi uniforme, per lo sfondo. Complimenti al nostro amico e, mi raccomando, imparate bene le regole compositive, per poi creare qualcosa di diverso!


Adriana Naccari p

LE FOTO SELEZIONATE

Alessandra Bellò t

Amedeo Ferrante q


Giovanni Gregorio p

Dony Tella p

Francesco Paolo Ferrandello u

Gastaldo Francesco t


Giuseppina BaĂš q

Luca Foscili t

Marco De Rosa q


Mario Di Gioia t

Paola Migliorini u


Mauro Lazzari p Miro Rizzo q


Roby Carsi t

Saro Di Bartolo q


Rossella Cecchi u

Ylenia Lombardo q



AVVISO AI NAVIGANTI FiAL al Circuito OFF 2016 con una mostra collettiva

RIDOTTA AI MINIMI TERMINI Nell’ambito della prestigiosa rassegna fotografica di Lucca, Circuito Off, dove la bella città toscana ospiterà quasi cento mostre nel suo centro storico, affiancando il PHOTOLUX PHOTO FESTIVAL di respiro internazionale, anche noi saremo presenti con la nostra collettiva fotografica. Ospiti della struttura ricettiva tra le più

importanti, L’Ostello di via della cavallerizza, quasi contiguo alla bellissima e centralissima basilica di San Frediano a due passi dalla piazza rinomata dell’Anfiteatro, esporremo circa 80 fotografie dal tema unico inerente la foto minimal. In quei giorni verrà contemporaneamente indetto anche un nuovo Raduno a cui potranno partecipare tutti gli iscritti FiAL –anche chi non parteciperà alla Esposizione- per il solo piacere di rincontrarsi e ritrovarsi o di conoscersi per la prima volta e parlare di fotografia guardando e tante mostre e passeggiando per una delle più belle Città italiane, prendere spunti e scattare in allegria. Vi aspettiamo numerosi!! Gli admin Maria Luisa Paolo bag


a cura di Maria Luisa Paolo Bini Alberto Gianfranco Baccelli (Foto in Assoluta Libertà Gruppo Facebook) ©2016 Tutte le foto sono © dei rispettivi autori Impaginazione, grafica e testi a cura di Alberto Gianfranco Baccelli La riproduzione anche parziale del presente almanacco è severamente vietata, salvo autorizzazione concordata. fotoinassolutaliberta@gmail.com




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