Almanacco FiAL17 07

Page 1



almanacco FiAL

2017-7

Foto della settimana



Presentazione

Eccoci giunti al giro di boa, un nuovo anno ci aspetta. Altri sei numeri del nostro bimestrale ci attendono in questo 2017 che ci auguriamo denso di belle fotografie! Ricordiamo ai nuovi lettori che questo almanacco raccoglie una selezione delle foto migliori apparse nel Gruppo Facebook FOTO IN ASSOLUTA LIBERTA’, a cura degli amministratori.

Un caro saluto dagli admin! Maria Luisa, Paolo e Alberto Gianfranco (bag)


Settimana 1


Foto di Rino Martini

Abbiamo scelto il bel paesaggio in bianco

e nero per diversi motivi, primo tra tutti l’impatto emotivo che ha questa immagine, a metà strada tra l’illustrazione fiabesca e l’elemento documentaristico. Altro fattore importante è la bella composizione che pare dividere in due spazi (ma non uguali) il fotogramma, la parte in basso più incisiva e contrastata e la parte in alto più eterea ed evanescente. Il terzo motivo è dato dalla particolare tecnica di ripresa che ha trasformato il mare in una fantastica forma inconsistente, come vapore o plasma, rendendo il tutto molto onirico, quasi surreale. Ciò si può ottenere in almeno due modi: tempi lunghi e diaframma chiuso per avere massima profondità di campo, in pratica usare un’apertura f/16-22 ed un tempo di 3-10 secondi (a seconda del movimento del mare e se la luce lo permette); oppure con un filtro apposito (ND) che, in fase di scatto, permette di fare riprese con tempi lenti anche con forte luce. Naturalmente l’uso del cavalletto è indispensabile in entrambi i casi…

Altro fattore è la bella conversione in bianco e nero che fa risaltare sia gli scogli e l’effetto sul mare, sia la parte all’orizzonte con il bel cielo nuvoloso, ma luminoso. Una bella foto, da vedere stampata su buona carta fotografica in una dimensione piuttosto grande, che farebbe bella mostra di sé in ogni dove: abitazione, ufficio, luogo pubblico… Complimenti al nostro Rino con la raccomandazione di effettuarne veramente una stampa!


Andrea Alchimista Giannetti q

Gi Na p

Foto selezionate


Giovanni Paolini p

Luigi Serio p


Mantegazza Natale p

Matteo Bini q


Salvatore Montemagno t

Stefano De Sogus q

Stefano Toraldo q


Settimana 2


Foto di Stefano De Sogus

E’ vero, diciamolo pure: ci sono foto che

non sono alla portata di tutti. Per creatività e tecnica sono troppo distanti dalla media del fotoamatore principiante e spesso anche per quello evoluto, ma non per questo possiamo far passare inosservato questo capolavoro. La difficoltà, oltre ad avere l’idea, sta anche e soprattutto nel poterla realizzare, nel riuscire cioè a tradurre un pensiero, così come si è elaborato, in realtà. Magari abbiamo un’idea, una visione, ma non abbiamo i mezzi tecnici e, tanto peggio, le capacità per riuscire a metterle in pratica… Il nostro Stefano pare proprio possedere entrambe le qualità, infatti in questo suo scatto si possono ammirare

l’idea, molto surreale e quasi illustrativa di una storia fiabesca, e la tecnica realizzativa, tutta mirata alla cura del particolare. Si apprezza molto la distribuzione della luce, con le relative ombre che sapientemente danno profondità all’immagine, la disposizione degli elementi e tutta la costruzione della foto nel suo insieme. Tutto ciò permette all’autore di presentarci uno scatto che pare autentico al cento per cento e poco importa quanto lavoro ci sia in post produzione, l’effetto finale è veramente considerevole e questo conta. Come dicevamo questa fotografia non è alla portata di tutti, ma vale come esempio e stimolo per tutti coloro i quali ambiscono a migliorarsi ed ad imparare sempre più e sempre meglio la tecnica fotografica e di post-produzione che i mezzi tecnologici contemporanei ci mettono a disposizione. Ricordo comunque che ben poca sarebbero tali mezzi senza una buona idea da realizzare...


Foto selezionate Angelo Difazio q


Cinzia Guerra p Chiara Zanon p

Letizia Ronconi q


Luigi Sasso p

Simone Ferrara t


Salvatore Montemagno q

Rosaria Fratti p


Settimana 3


Foto di Luigi Esposito L

a prima considerazione da fare è: che differenza c’è tra la foto amatoriale e quella professionale? A vedere lo scatto del nostro Luigi, nessuna. Infatti vi sono dei fotografi cosiddetti amatoriali che non hanno nulla da invidiare a chi lo fa per professione e spesso assistiamo al passaggio di chi lo fa per passione verso la via dello sfruttamento della stessa per scopi economici. Tralascio la disamina sul lavoro nero e la concorrenza sleale, dovuta ai prezzi molto competitivi ecc… C’è chi lo fa seguendo le regole e magari dopo un po’ desiste strangolato dai vari balzelli e tasse da sopportare. Qui mi voglio soffermare solo sulla bellezza e sulla tecnica della foto in esame, non siamo una testata giornalistica, ma un gruppo di appassionati di fotografia. Personalmente considero questo scatto la quintessenza dell’immagine adatta per una pubblicità, me la vedo

stampata 3 metri per 4, giganteggiare nelle varie città con le scritte inneggianti a questo o a quel prodotto di bellezza o di salute. La semplice composizione, la luminosità, la bellissima fotomodella, il trucco ad hoc, lo sfondo… Tutto concorre a fornire una facile lettura, specie se abbinata ad uno slogan commerciale, ma anche così senza riferimenti alcuni, dà subito la sensazione che si tratti di una immagine creata ad arte per dare un messaggio positivo di bellezza semplice, non sofisticata o concettuale, un impatto immediato di piacevolezza leggera, genuina, senza fronzoli o senza il bisogno di strafare con effetti troppo speciali. Complimenti al nostro amico Luigi che spesso ci regala ritratti veramente ben fatti e di piacevole visione e che non ha nulla da invidiare ai fotografi professionisti di lunga data.


Foto selezionate Chiara Zanon q

Alberto Schiavo p

Annamaria Germani q


Francesco Randazzo p Gi Na q


GianCarlo Giavarra t

Paolo Tambellini q

Luca Arcangioli p


Rino Martini u

Saro Di Bartolo q

Vincenzo Carbone u


Settimana 4


Foto di Simona Zarra

Ci sono e ci son sempre stati, diversi

modi di fare fotografia.
Si potrebbero riassumere non per categorie, ma per organi umani.
Sì, ora mi spiego meglio…
Ci sono le foto di pancia, quelle che ti attraggono perché sono come un pugno allo stomaco e ti danno quel colpo subito, appena le vedi, non a scoppio ritardato. Non devi pensare ma solo guardare e rimanere colpito, poi realizzi che c’è una storia dietro, un vissuto, una forte emozione, delle problematiche; c’è bisogno di saperne di più. Come una foto di reportage...
Ci sono le foto del cuore, quelle che fanno leva sui sentimenti, sulle nostre più profonde intimità e sono semplici ed immediate. Come un bambino che ride, un anziano, un gattino peloso...
Ci sono le foto per gli occhi e sono quelle piene di colori, cose belle da vedere, naturali o artificiali e fanno leva sull’inconscio e sulla positività dell’immagine immortalata. Come un tramonto, una bella donna poco vestita, un fiore...
Poi ci sono le foto per il cervello.
Queste hanno bisogno di essere guardate e riguardate, capite, apprezzate lentamente e

man mano che si riesce a leggerle nel profondo, sempre più. Sono quelle che hanno bisogno di impegno da parte dell’osservatore, hanno bisogno di una immedesimazione, un trasporto particolare durante l’osservazione ed una disposizione intellettuale.
 Ecco, quella di oggi è una foto per il cervello. La brava Simona ci propone uno scatto molto semplice, quanto efficace che gioca su pochi elementi, ma tutti da osservare ed interpretare.
La mano appoggiata a quella forma geometrica in primo piano, un muro o comunque una parte architettonica, il soggetto ben sfocato dietro che pare nascondersi, come a proteggersi, a cercare riparo, protezione.
Tutto quel bianco che sembra inghiottire la scena, come a renderla onirica, poco reale.
Il resto mettetecelo voi, osservandola attentamente e lasciandovi trasportare dai vostri ricordi, dalla vostra fantasia, dal vostro modo di porvi davanti a questo tipo di immagini.
Una foto non facile, non per la pancia, non per il cuore e non per gli occhi...


Foto selezionate Chiara Zanon q

Annamaria Germani p

Diego BonafĂŠ q


Giovanni Faraoni p Giovanni Paolini q


Giovanni Sarrocco p Giuseppe Leonardi q


Irene Vallerotonda p

Iury Olivieri t

Nicola Di Nola q


Settimana 5


Foto di Giovanni Faraoni

Conoscere

le regole della composizione delle immagini, in fotografia, ha la sua importanza. Quanti di voi avrebbero messo la ragazza al centro e quanti di voi avrebbero messo l’orizzonte a tagliare in due parti uguali il fotogramma? Ora, seppur non in maniera maniacale e matematica, in questa foto salta subito agli occhi, oltre naturalmente alla bellezza della modella, alla bellezza della location ed alla bellezza della luce, l’armonica disposizione secondo la famigerata regola dei terzi, che rende l’immagine ben bilanciata e affatto monotona, banale o statica anche se si tratta di un soggetto immobile e piuttosto usuale. Un’altra cosa interessante da osservare, e questo è dato anche dall’uso di un obiettivo grandangolare, si ha una distribuzione prospettica (le nuvole, l’ombra della ragazza e i petali sulla spiaggia) secondo le due diagonali del frame. Questo fa sì che il nostro occhio abbia, per così dire, le vie di lettura dell’immagine già tracciate e comode da seguire, incastonando, come pietra preziosa, la modella in un gioco

di perfetto equilibrio. Questo scatto si può ritenere una fotografia minimalista, infatti gli elementi sono pochissimi. In fondo c’è solo da vedere una bella ragazza, il mare e le nuvole. Poi ci sono i petali, disposti sulla spiaggia ed è questa l’idea che fa la differenza, che rende uno scatto, se si vuole banale, uno scatto degno di nota che va oltre la foto “al naturale”. Intervenire con un accorgimento scenografico, o allestendo una coreografia, non è peccato. Lo sarebbe se fosse una foto di reportage, ma questo caso - è evidente - non lo è. Spesso siamo frettolosi a fotografare e ci lasciamo condizionare da ciò che ci succede intorno mentre scattiamo. Ecco, quando la nostra padronanza ci permetterà di non esserlo più, allora avremo acquisito una dote importante per diventare un bravo fotografo. Fantasia e gusto, legate ad una buona padronanza del mezzo e alla conoscenza della composizione, fanno sempre la differenza, eccome… Complimenti al nostro Giovanni, che ha già dato prova di essere un ottimo fotografo!


Foto selezionate Alessandra Bellò q


Gi Na p

Irene Vallerotonda t

Luigi Esposito q


Luigi Vitali t

Massimiliano Falso u

Marco Parretti t


Marina Berretti p

Pietro Cesarano t


Settimana 6


Foto di Cristina Masoni

Prima di tutto due parole sulla particolare

tecnica adoperata in questo stupendo scatto. - Di solito per fotografia in high key (“in tono alto”) si intende un’immagine in cui i toni chiari siano predominanti. Il solo fatto che ci siano molti toni chiari non basta, però, a rendere efficaci tali immagini: è necessaria anche la presenza di piccole quantità di toni scuri.In pratica avviene in fotografia quello che si fa anche in pittura o scultura o in altre discipline artistiche, dare il senso del tutto con pochi tratti. Accennare con pochi elementi un qualcosa che non si vede per intero ma si può immaginare nella sua totalità. Famoso il toro di Picasso eseguito con poche e semplici pennellate… Ecco che in fotografia si ha la tecnica dell’HK spesso usata nei ritratti, dove si perdono alcuni particolari, ma quelli essenziali restano a farci intuire il volto e la figura, senza tanti elementi da vedere o in cui perdere lo sguardo. E’ una sorta di sollecitazione a vedere nello spazio bianco, usando la propria fantasia, il resto che non si vede, che ci

viene celato di proposito, per creare e non per riprendere e documentare solamente. Un gioco a togliere, un gioco a scegliere solo l’essenziale, un invito ad estranearsi dal resto per concentrarsi su quello che veramente conta. Nella tecnica dell’HK si gioca con le parti scure per ricreare una sorta di tratteggio, di grafica, quasi una serie di pennellate che danno il senso della realtà, ma non rilegano la foto al solo ruolo documentativo, freddo e matematico, piuttosto fanno sì che il fotografo, grazie al suo gusto ed alle sue capacità, si proponga come artista vero e proprio. In questo bellissimo esempio la nostra Cristina, alla quale rinnovo i miei complimenti, ci offre un ritratto accennato e ben composto, che bene starebbe in una galleria d’arte moderna.


Foto selezionate

Gian Luca Bertarelli p Giovanni Faraoni q


Giovanni Paolini p

Lory Rossi t

Giuseppe Leonardi q


Paolo Boschetti p Vittorio Bersani q


Simona Zarra u

Letizia Ronconi q

Orazio Mariani q


Settimana 7


Foto di Lou Casanova

L

a foto di reportage quando non si limita ad estrapolare dalla realtà immagini documentaristiche, ma riesce a scovare situazioni particolari, giochi di luce ed espressioni interessanti, in una composizione ben fatta ed efficace sia dal punto di vista tecnico che estetico, raggiunge massimi livelli di fotografia. Chi esegue lo scatto si fa autore, si fa interprete e non si limita solo ad essere un semplice osservatore. Spesso vediamo foto di posti bellissimi e di personaggi esotici ripresi perfettamente dal lato tecnico, ma che non hanno quel qualcosa in più di comunicativo, ci lasciano spesso freddi osservatori di un buon documento, non suscitano in noi particolari emozioni.

Sono le foto come questa del nostro Lou che, tra l’altro da tempo ci mostra in una serie di ottime ed interessanti fotografie nel suo particolare reportage, fanno sì che anche noi si possa percepire la stessa sua emozione provata davanti alla scena ripresa. La luce in questa immagine rende tutta la scena molto particolare, quasi mistica, come i raggi che penetrano dalla finestra alle spalle dei piccoli e la luce che sembra sprigionarsi dall’interno del libretto che stanno leggendo. La bravura del fotografo, oltre ad avere avuto l’occhio di inquadrare la scena, sta anche nel fatto di averla colta in maniera perfetta tecnicamente ed aver superato brillantemente le difficoltà che la particolare illuminazione presentava. Complimenti al nostro amico che ha una vera e propria sensibilità da bravo reporter.


Foto selezionate

Claudio Tedeschi p Cristina Daldossi q

Cristina Masoni t


Gianluca Bertarelli p

Miriam D’Ovidio q

Giovanni Paolini q


Luigi Esposito p

Orazio Mariani u

Marco Furio Perini q


Mario Coppola u

Massimo Beretta q


Settimana 8


Foto di Monia Rocchi

Questa

fotografia, senza aver timore di esagerare, è riconducibile alla scuola del grande fotografo Henry Cartier Bresson, uno dei più bravi e arguti immortalatori della realtà del suo tempo, uno dei maestri della fotografia classica, uno che aveva grande occhio e che sapeva, con maestria e riflessi pronti, cogliere al volo le varie situazioni che la strada gli offriva, anche con senso ironico e spesso poetico. In questa immagine della brava Monia presa al volo in strada si coglie l’essenza della fotografia, la luce che disegna le figure, che gioca con le ombre e riempie il fotogramma con una gradevole alternanza di bianchi e di neri. Un piacevole gioco di vuoti e pieni, di forme geometriche quasi complementari, che non fanno altro che appagare l’occhio e ricreare per le menti più fantasiose e creative, un incipt di una storia, di un racconto da narrare. I bambini che sembrano giocare a rincorrere le proprie ombre e queste ultime lanciate verso l’ombra di un volatile quasi a volerlo acchiappare, danno quel tocco di dinamicità in tutta una situazione di estrema staticità, dettata dagli spazi scuri che limitano il

selciato urbano che nella sua bella texture dona un bell’aspetto grafico a tutto il frame. L’aver poi colto con un po’ di fortuna (ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci) quel piccione che se ne va ben illuminato nel buio circostante e che sembra voler scappare da tutta quell’oscurità, come presagio negativo, che lo circonda e che cerca quasi di inghiottirlo, è quella classica ciliegina sulla torta che rende la fotografia un insieme di equilibri interrotti, sorprendentemente, con piccoli e significativi elementi disposti armonicamente nella composizione. Ed è proprio l’ombra di questo uccello preso al volo che in basso va ad interagire con la scena dei ragazzi che corrono, dando un motivo in più di lettura. Questo fa sì che la scena, già di per sé molto bella ed interessante, si arricchisca di un ulteriore spunto compositivo da inquadrare in una più ampia scena tutta da gustare. Il bianco e nero deciso e potente senza una eccessiva scala dei grigi (ma giustamente presente), conferisci al tutto un forte impatto visivo ed accentua l’atmosfera di contrasto, come una sorta di battaglia tra la luce e l’ombra, tra il bene ed il male. Faccio i complimenti a Monia per questa foto in particolare, ma anche per la sensibilità da “streeter” che spesso affiora nelle sue belle fotografie.


Foto selezionate

Alessandro Rigolon p

Giovanni Paolini q Annamaria Barbieri p


Annamaria Germani p Raffaella Orlandi p Diego BonafĂŠ q


Natale Mantegazza q Ireneo Postiglione p

Marco Marpho q


Marina Lorenzon p

Simona Zarra q


BONUS RECE


Due parole in più... Foto di Enzo Domenico A me questa piace molto, non è perfetta tecnicamente, ma è una scelta del fotografo. Riportare una immagine fotografica a qualcosa di simile ad un dipinto è una operazione creativa che non sempre riesce bene come in questo caso. La luce pare una pennellata di solo colore bianco puro su un fondo uniforme ed insieme alla parte scura a destra crea l’idea della realtà senza averla dettagliatamente ripresa. Trovo questa ricerca molto interessante e piacevole, una dimostrazione che la fotografia oggi non è solo quella che alcuni, incapaci di vedere oltre e ancorati al solo vecchio modo di fotografare, vogliono per forza far passare per UNICO modo di far fotografia. La fotografia, grazie a dio, è diventata un’arte e come tutte le arti non si può ingabbiare solo in un modo di farla!



Avviso ai naviganti Mostra Fotografica Collettiva

I LANDSCAPE DI FiAL A DALMINE Questo anno siamo a Dalmine all’interno della settimana fotografica che ormai da alcuni anni si svolge nel paese della provincia bergamasca.

Una veduta della scorsa edizione

La manifestazione ospita incontri con l’autore, mostre di autori famosi, collettive di gruppi fotografici e altre iniziative, come lettura del portfolio e concorso fotogrtafico nazionale. Sarà all’interno delle mostre collettive che il nostro Gruppo esporrà i paesaggi selezionati tra quanti hanno inviato le loro foto per poter partecipare. Sarà anche una occasione di incontro in quanto è stato organizzato un raduno, proprio per permettere di conoscerci dal vero, dopo la conoscenza virtuale. Vi aspettiamo numerosi!

Gli admin Maria Luisa, Paolo e bag


a cura di Maria Luisa Paolo Bini Alberto Gianfranco Baccelli (Foto in Assoluta Libertà Gruppo Facebook) ©2017 Tutte le foto sono © dei rispettivi autori Impaginazione, grafica e testi a cura di Alberto Gianfranco Baccelli La riproduzione anche parziale del presente almanacco è severamente vietata, salvo autorizzazione concordata. fotoinassolutaliberta@gmail.com




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.