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Teresa Bellanova, Viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili

Premessa indispensabile: noi tutti, nei mesi della pandemia, abbiamo sperimentato il ruolo determinante, strategico, del traporto delle merci e della logistica.

Se le catene dell’approvvigionamento globale non si sono mai fermate lo dobbiamo a questo settore, che ha continuato a lavorare duramente per assicurare la regolare fornitura di prodotti e beni di prima necessità.

Grazie anche all’autotrasporto siamo riusciti a preservare momenti di normalità.

Ed è per questo che l’ho considerato parte integrante di quella che ho chiamato fi liera della vita, fondamentale per il Paese.

Al contempo l’emergenza ha portato allo scoperto le fragilità del settore su cui sono necessari investimenti e potenziamenti verso una maggiore resilienza.

La crisi legata al Covid ha posto gli operatori del trasporto e della logistica dinanzi a nuove sfi de, che di fatto hanno reso obbligata una completa reingegnerizzazione di molti processi.

Questa complessità non si governa se non ci dotiamo di strumenti all’altezza e soprattutto di luoghi dove condividere criticità, punti di forza, strumenti: per mettere a valore e rafforzare quanto necessario a sostenere le imprese e salvaguardare migliaia di posti di lavoro, per sapere procedere verso riforme strutturali e creare, segmento per segmento, le condizioni ottimali di sviluppo all’interno dei rispettivi mercati di riferimento.

Per questo, ad esempio, sono fondamentali le politiche di incentivazione al rinnovo del parco veicolare, così da consentire elevati standard di sicurezza, stradale e sociale.

L’ho detto al Tavolo Autotrasporto Merci convocato nelle scorse settimane al Mims e che ritengo necessario riunire ogni mese: siamo già

Teresa Bellanova

Viceministra per le Infrastrutture per le Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e Mobilità Sostenibili

Premessa indispensabile: noi tutti, nei mesi della pandemia, abbiamo

al lavoro perché possano essere presto utilizzate le risorse attualmente disponibili, per complessivi 100 milioni, finalizzate alla sostituzione dei veicoli e all’acquisto veicoli a trazione alternativa, in aggiunta ai 240 milioni annui di risorse strutturali per il settore.

È evidente: il fattore abilitante di questo delicato e complesso processo di transizione deve essere la sostenibilità declinata sotto il profilo economico, ambientale e sociale. Sostenibilità non è termine astratto: impone cambiamenti profondi.

Ad esempio, non c’è sostenibilità senza sviluppo e incentivazione del trasporto intermodale.

Non a caso, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in cui il nostro Ministero è centrale per investimenti e raggio d’azione, interveniamo massicciamente sull’intermodalità e sulla sinergia tra tipologie di trasporto differenti per garantire più sicurezza, inclusione territoriale, accessibilità; diminuire il traffico, ridurre l’inquinamento, generare convenienza economica, allargare e valorizzare questo mercato del lavoro, perché divenga attrattivo per le nuove generazioni.

Gli incentivi del Marebonus e del Ferrobonus, relativamente ai quali il Governo attraverso la proroga ha assicurato il necessario sostegno anche nella fase emergenziale, hanno dimostrato di poter determinare un forte impulso alle scelte di shift modale, con benefici riflessi sull’efficienza del sistema, sugli impatti ambientali, sulla sicurezza stradale. Risorse importanti da utilizzare al meglio: 152 milioni di euro per il Marebonus e 201 milioni di euro per il Ferrobonus nel periodo 21-26.

Stiamo discutendo con l’Unione europea sulle modalità di incentivazione dei bonus, compresa quella di incentivazione diretta alla categoria.

Contestualmente, tecnologia, innovazione, digitalizzazione saranno strumenti determinanti per garantire il futuro sostenibile, con al centro di ogni scelta strategica le esigenze di mobilità delle comunità e dei singoli individui. E anche qui il PNRR assume un rilievo determinante, con investimenti tesi a consentire una perfetta integrazione tra i servizi di trasporto e la realizzazione di infrastrutture di trasporto integrato e multi-modale.

Allo stesso tempo la crescita della competitività del settore è correlata alla nostra capacità di individuare strumenti efficaci volti a contrastare la concorrenza sleale, salvaguardare il lavoro, rafforzare le tutele sociali.

Per questo ho proposto l’istituzione di un Tavolo della Legalità e Regole, che vedrà la partecipazione dei Ministeri interessati e di tutti gli attori sociali.

Sarà l’occasione per affrontare in modo organico e puntuale tutte le criticità, individuando soluzioni e strumenti tesi a garantire lo sviluppo della legalità e la prevenzione di pratiche illegali e sleali.

Facendo nostra fino in fondo la lezione appresa in questi mesi e accettando la sfida di un settore proiettato a pieno merito e a tutto tondo nel futuro.

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