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Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati

Massimo Stronati

Confcooperative Lavoro e Servizi

Per rispondere al nuovo contesto e ai nuovi bisogni di mobilità accelerati dal Covid, il nostro Paese è chiamato a realizzare una rinnovata, moderna e più sostenibile mobilità. In dettaglio, la trasformazione del settore della mobilità dovrà mirare a sostenere lo sviluppo di nuovi ecosistemi di mobilità in chiave smart, coniugando interventi immediati, necessari anche per la salute dei cittadini, con una visione di lungo periodo in grado di sostenere la contaminazione tra imprenditorialità, sperimentazione e creatività per lo sviluppo di nuove idee, tecnologie e modelli di business sempre più “aperti e ibridi”, capaci di soddisfare nuovi bisogni della collettività.

Al fi ne di rafforzare il posizionamento di tutti gli attori coinvolti nell’ecosistema della mobilità (es. automotive, trasporti, new mobility, energetico) e di avviare una transazione verso un modello più virtuoso e green, è necessario agire su due direttrici determinanti che vedono protagonisti strategici pubblico e privato: da un lato, le istituzioni dovranno ripensare il quadro legislativo, per dare certezza normativa alle nuove forme di mobilità urbana, favorire l’integrazione dei servizi di mobilità pubblica con quelli privati, veicolando gli eventuali stimoli economici del Recovery Fund EU; dall’altro, si demanda ai privati il compito di essere il volano dell’innovazione, sviluppando nuovi ed estesi servizi, che si integrino nei contesti urbani, rispettando l’ambiente e i cittadini, in un ecosistema trasversale e sempre più attento alle persone.

Molte città italiane stanno già avviando iniziative di MaaS (Mobility as a Service) per offrire in un’unica piattaforma un ampio portafoglio di servizi ai cittadini durante tutte le fasi del “mobility journey”, interconnettendo tutti i mezzi di trasporto disponibili.

In questo contesto sono necessari interventi distribuiti su più livelli.

Interventi per la semplifi cazione normativa-amministrativa-burocra-

tica finalizzati ad approntare un piano graduale di riordino della regolazione di mercato e tecnica, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e di controllo della pubblica amministrazione, ma anche in grado di rendere competitive le imprese italiane rispetto a quelle degli altri Paesi Ue (es. regolamentazione delle ore di guida degli autotrasportatori).

Rispetto al tema “mercato del lavoro” sono necessari interventi tesi a favorire un processo di sviluppo del “capitale umano” con il continuo aggiornamento delle competenze operative e manageriali. Per fare questo è necessario: aumentare le competenze per integrare il numero degli addetti operativi (un dato ad esempio è che si rileva una significativa carenza di autisti autotrasportatori e un numero insufficiente di patenti); elevare le competenze sul tema logistica e trasporto merci con il coinvolgimento del sistema scolastico, universitario ed accademico: ipotizzare un percorso formativo di specializzazione con materie di studio specifiche nelle scuole superiori e corsi di approfondimenti in ambito universitario. Il tema della logistica costituisce una parte essenziale della nervatura economica del Paese e dell’Europa, è urgente dunque un filone formativo ad hoc.

Saranno determinanti, sul piano fiscale, interventi volti alla creazione di un pacchetto stabile di aiuti economici ed incentivi integrati per le imprese del settore per progetti e iniziative di efficientamento energetico, trasformazione digitale e capacità di resilienza.

Fondamentale sarà definire interventi per l’innovazione, con particolare riguardo alla digitalizzazione e all’efficientamento ambientale, sia attraverso gli strumenti fiscali sopra citati che attraverso la creazione di una cabina di regia nazionale in grado di far lavorare assieme dipartimenti universitari e centri di ricerca pubblico-privati con le aziende di settore per sperimentare prodotti e processi innovati e conseguentemente dirottare investimenti pubblici e privati in nuove tecnologie.

Sarà necessario un percorso che veda le infrastrutture programmate e l’intermodalità logistica integrata per le merci. A tal fine saranno utili misure volte a incentivare il rinnovo del parco auto verso elettrico e carburanti alternativi a basso impatto ambientale come gas, metano e idrogeno. Allo stesso tempo è necessario un finanziamento per l’infrastrutturazione del sistema (vedi distributori/elettrici, metano, idrogeno e gas).

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