5 minute read

PAC

PAC, SERVE L’ACCORDO SULLA RIFORMA AGRICOLA DA 50 MLD

SServe al più presto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac) per consentire la programmazione degli investimenti nelle aziende agricole italiane per una spesa di circa 50 miliardi da qui al 2027. Auspichiamo che a tre anni dalla presentazione della proposta di riforma della Pac si possa al più presto raggiungere un accordo necessario per garantire regole certe e stabilità agli agricoltori per i prossimi anni, in termini di investimenti e programmazione, soprattutto in un periodo di incertezza e difficoltà di mercato a causa della pandemia. Finché non saranno chiari i contorni della Pac del futuro - continua Prandini - si rallenterà il percorso di stesura dei Piani Strategici Nazionali, che dovranno essere ambiziosi in termini di investimenti in innovazione, anche per restare in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, per garantire un reddito certo ed una maggior competitività alle imprese agricole italiane, nel rispetto del principio che gli aiuti vadano agli agricoltori che vivono di agricoltura e nel rispetto delle regole e delle normative del lavoro. Occorre arrivare al più presto ad un accordo che tenga conto dell’obiettivo di sostenere adeguatamente i redditi degli agricoltori, premiare comportamenti virtuosi in coerenza anche con il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, di affrontare i danni provocati dai cambiamenti climatici, favorire il ritorno alla terra in atto nelle giovani generazioni e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e i requisiti sociali dei pertinenti contratti collettivi Ma la riforma della Pac potrà portare risultati tangibili solo si terrà nel debito conto l’impatto delle misure previste nella nuova Politica agricola rispetto alle azioni previste dalle Strategie europee della Farm to Fork e della Biodiversità. In questo senso Coldiretti continua a sostenere l’assoluta necessità che la Commissione fornisca uno studio di impatto cumulativo prima di avanzare proposte legislative ulteriori e che si compiano scelte coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore, estendendo a tutti i prodotti l’obbligo dell’indicazione del paese d’origine e respingendo sistemi di etichettatura nutrizionali fuorvianti come il Nutriscore.

Advertisement

5S

Offre le prestazioni migliori e unisce il risparmio ad alti livelli di comfort e di controllo insieme a un’ampia scelta di attrezzature e optional per adattarsi a tutti gli impieghi. Nuovo Braciolo multifunzione Sistema di telemetria MF Connect Benvenuti a casa vostra!

8S

Eletto Tractor of the year 2021 Nuove trasmissioni Dyna-7, Nuova Dyna E-Power Cabina moderna con ergonomia e comfort Nuovo terminale touchscreen Sistema di telemetria MF Connect Nuovo Braciolo multifunzione

Tante novità con la solita affidabilità

Aiuti PAC: importi unitari 2020 sostegno accoppiatotori ai regimi di qualità delle produzioni agroalimentari

AGEA Coordinamento, con apposita circolare del 1° giugno 2021 ha reso disponibili gli importi unitari del sostegno accoppiato che gli agricoltori riceveranno in riferimento alla campagna 2020 (Domanda Unica 2020), sia per la zootecnia che per le misure a superficie. La definizione degli importi unitari rappresenta un ultimo passo verso il completamento della procedura di pagamento dei pagamenti diretti del 2020. Di seguito si riporta l’elenco degli importi unitari riportati nella circolare AGEA.

ZOOTECNIA

Settore latte

• Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità: 68,56 euro/capo (era 71,81 nel 2019); • Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane: 135,93 euro/capo (nel 2019 era stato di 162,44); • Bufale da latte: 34,95 euro/capo (era 38,72 nel 2018).

Settore carne

Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai Libri genealogici o Registro anagrafico: 134,97 euro/capo (era 121,87 nel 2019); • Vacche a duplice attitudine iscritte ai Libri genealogici o Registro anagrafico, inserite in Piani selettivi o di gestione razza (per esempio adesione al piano IBR per la razza Piemontese): 151,00 euro/ capo (era 147,35 nel 2019); • Vacche nutrici non iscritte nei

Libri genealogici o nel Registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte: 61,91 euro/capo (era 63,37 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi: 53,48 euro/capo (era 40,72 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 12 mesi: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di qualità: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di etichettatura: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Agnelle da rimonta: 24,54 euro/ capo (era 23,41 nel 2019)

SEMINATIVI

• Soia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna): 66,90 euro/ha fino ai primi 5 ettari, mentre l’importo si riduce al 10% dell’importo unitario per la superficie eccedente i primi 5 ettari aziendali (era 74,18 nel 2019); • Riso: 147,29 euro/ha (era 153,22 nel 2019); • Pomodoro da industria: 170,43 euro/ha (era 174,34 nel 2019).

Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Commissione Ue: la Pac può fare di più per i redditi degli agricoltori

La Pac ha contribuito a sostenere il reddito degli agricoltori, ma nonostante il costante miglioramento resta rilevante il divario tra reddito agricolo e non agricolo. E’ il dato principale che emerge dal documento sulla valutazione dell’impatto della Pac sulla produzione alimentare sostenibile pubblicato dalla Commissione Ue il 12 maggio. Il documento rileva che la quota media del sostegno della Pac sul reddito è del 36%, quella dei pagamenti diretti del 26%. Il sostegno diretto al reddito contribuisce fortemente a stabilizzare il reddito agricolo, con pagamenti diretti e sostegno alle aree soggette a vincoli naturali che giocano un ruolo importante. Anche le misure di mercato, i regimi di qualità Ue e varie misure di sviluppo rurale svolgono una funzione rilevante soprattutto nell’azione di sostegno dei prezzi evitando i ribassi e migliorando la competitività. La valutazione è positiva in merito all’efficacia delle misure Ue, ma vengono evidenziati margini di miglioramento in particolare per quanto riguarda il sostegno del reddito e la stabilizzazione dei mercati agricoli. Viene indicata anche la necessità di ulteriori interventi relativamente alla gestione dei pagamenti ecologici e alle norme che definiscono gli agricoltori attivi. E infine viene sollecitato “uno stretto monitoraggio” sulla maggiore flessibilità nell’attuazione della nuova Pac e sugli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità.

This article is from: