"Agricoltura Alessandrina" marzo 2022

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 3 20 MARZO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2022

svuotiamo gli arsenali

riempiamo i GRANAI

Con la guerra è record per il prezzo del grano. Arrivano sostegni

Peste Suina Africana, con la nomina del Commissario passare dalle parole ai fatti

Politica Agricola Comune, programmazione e attuazione. Le novità per il 2022



COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 3 20 MARZO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2022

svuotiamo gli arsenali

riempiamo i GRANAI

n.3 - Marzo 2022 3

Con la guerra è record per il prezzo del grano. Arrivano sostegni

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Bianco DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

COLDIRETTI ALESSANDRIA

Peste Suina Africana, con la nomina del Commissario passare dalle parole ai fatti

Politica Agricola Comune, programmazione e attuazione. Le novità per il 2022

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PREZZO DEL GRANO,

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SICCITÀ,

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MECCANIZZAZIONE,

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PIANO SVILUPPO RURALE,

CON LA GUERRA È RECORD. RIDURRE DIPENDENZA DA ESTERO

SOSTEGNI AGLI AGRICOLTORI,

OK DEL CDM ALLE MISURE DEL PIANO COLDIRETTI

AMBIENTE,

CON LA GIORNATA DEGLI ALBERI SI IMPARA A RISPETTARE LA NATURA

IL MILLEPROROGHE È LEGGE,

ECCO LE NOVITÀ FISCALI DI MAGGIOR INTERESSE

PESTE SUINA AFRICANA,

DEPOPOLAMENTO DEI CINGHIALI E SORVEGLIANZA ATTIVA

È LA CALAMITÀ PIÙ RILEVANTE PER L’AGRICOLTURA MADE IN ITALY

CONTROLLO MACCHINE IRRORATRICI SCADENZE PROROGATE

16 MAGGIO SCADE BANDO INDENNITÀ COMPENSATIVA

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POLITICA AGRICOLA COMUNE,

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PREMIO OSCAR GREEN,

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AIUTI ALLE FILIERE

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LA RIFLESSIONE DEL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO.

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PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE. LE NOVITÀ 2022

SPESA SOSPESA PER UCRAINA,

CONTINUA LA RACCOLTA DI CIBO MADE IN ITALY

SETTORE VITIVINICOLO,

OCM PER RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI

“RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”. AL VIA LA NUOVA EDIZIONE

COME ACCEDERE AI CONTRIBUTI PER BIRRA E FRUTTA IN GUSCIO

“SE LA VOSTRA GIUSTIZIA…”

MERCATINO


Editoriale Presidente

Evitiamo la “tempesta perfetta”, stop alle speculazioni e tuteliamo il vero Made in Italy

EVITARE LA “TEMPESTA PERFETTA”, INVERTIRE LA ROTTA PER GARANTIRE REDDITO E PROMUOVERE NUOVE PROGETTUALITÀ 4

M

esi difficili per tutti. Mesi che hanno messo in luce quanto sia importante rendere il nostro Paese libero da zavorre e dipendenze per approvvigionamenti. Che siano grano, gas, mais o soia poco importa. E’ il concetto che sta alla base che deve cambiare radicalmente: infatti, se la pandemia ha messo in evidenza la grande strategicità del cibo, la guerra lo ha ulteriormente rafforzato. Non sono un pessimista ma i prezzi che s’impennano ogni giorno di più, i costi da affrontare per garantire le semine primaverili, la fauna selvatica che distrugge sistematicamente i raccolti, la peste suina africana, la siccità … sono la realtà che quotidianamente ci troviamo ad affrontare. Non ci siamo mai fermati, nemmeno nei momenti peggiori del lockdown, abbiamo garantito scaffali e tavole apparecchiate ma adesso è la tenuta dell’economia che rischia di andare in tilt, che si crei quella che viene definita da più parti “la tempesta perfetta”. Un insieme di costi che sta facendo implodere le realtà imprenditoriali più fragili: per questo siamo scesi in piazza e siamo andati nei Dicasteri per far valere le ragioni dei nostri imprenditori, donne e uomini che ogni giorno difendono il patrimonio del cibo Made in Italy da speculazioni e lobby, promuovendo e ampliando i progetti di filiera, uniche traiettorie di futuro percorribili per tutelare quel patrimonio chiamato biodiverstà. E’ stato così che il malessere delle campagne e le difficoltà dei settori maggiormente colpiti hanno conquistato le prime pagine dei giornali e abbiamo portato a casa i primi risultati: un credito d’imposta

del 20% sulla spesa per i carburanti utilizzati nel primo trimestre di questo anno, lo stanziamento di 35 milioni per rafforzare il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, la sostituzione dei fertilizzanti chimici con il digestato ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela e la rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia Ismea.

La pandemia ha messo in evidenza la grande strategicità del cibo, la guerra ne ha rafforzato il concetto

Il provvedimento varato dal Governo prevede che le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni. Le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Ismea. ​ In una situazione in cui un’impresa agricola su tre è costretta a tagliare i raccolti, le misure adottate sono importanti per invertire la rotta e non far chiudere aziende e allevamenti. E il futuro? Un 2022 iniziato certamente non come avremmo voluto. Tutto avremmo potuto pensare tranne l’inizio di una guerra assurda che ci ha fatto tornare ad immagini e discorsi che pensavamo non avremmo mai più visto e mai più sentito se non nei libri di storia. Pensando ai nostri figli, ai giovani, è ovvio che sale l’amarezza. Si trovano a vivere in un mondo dal quale abbiamo preteso troppo e consumato suolo senza rispetto per la natura e per il territorio. La conseguenza? Caldo anomalo e mancanza di pioggia. Le semine stanno continuando senza sosta ma il rischio è di non veder crescere nulla: un danno economico insostenibile. Programmare il futuro passa anche con la possibilità concessa dall’U-

Mauro Bianco

nione Europea di mettere a coltura altri 200mila ettari di terreno a riposo per difendere la sovranità alimentare e rendere l’Italia e l’Europa più autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, garantendo però elevanti standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata a garanzia di imprese e consumatori. Con un obiettivo prima di tutto e su tutto: dobbiamo fare sintesi delle necessità e delle attese del territorio per rispondere in modo sempre più tempestivo e soddisfacente alle esigenze delle nostre imprese agricole.


Editoriale Direttore

SIAMO FORZA SOCIALE DEL PAESE, METTIAMO IN CAMPO TUTTE LE FORZE PER ARRIVARE AI PIÙ BISOGNOSI

PUNTARE SUI GIOVANI PER RISCRIVERE UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE E PER CANCELLARE LA PAROLA “SPRECO”

N

on parlerò di guerra né di pandemia. Mi prendo questo spazio per raccontare la storia di tanti giovani che grazie al premio Oscar Green hanno contribuito a dare un volto giovane e dinamico al mondo agricolo. Una generazione 4.0 che vediamo sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, alle proposte contenute negli ecoschemi della futura Pac, impegnati per contrastare il consumo di suolo e contro lo spreco. Poco importa che sia energetico o di cibo, è proprio la parola spreco che i giovani stanno cancellando dal vocabolario, consapevoli che devono guarire il mondo da ferite profonde che hanno portato allo scioglimento dei ghiacciai e alla rivoluzione delle stagioni… e a pannelli solari su suolo fertile!!! Per questo dobbiamo puntare sui giovani, per aiutarli a “riprendersi il futuro” grazie anche alla nuova edizione del concorso, un’opportunità da cogliere entro il 30 aprile. Non è e non sarà facile ma dobbiamo impegnarci tutti quanti, dobbiamo condividere e ascoltare la loro idea di futuro e strategicamente appoggiare i ricambi generazionali che sono fondamentali per colorare la nostra bella Italia, stretta e lunga, di quei gusti e sapori unici che la biodiversià regala. Aiutiamoli nel dire NO ad ogni forma di omologazione, soprattutto di pensiero, appoggiamo la crescita di aziende giovani battendoci ogni giorno contro la burocrazia inutile e contro i balzelli che ne ostacolano o rallentano la crescita. Sto imparando a conoscere la provincia alessandrina e ho già avuto la fortuna di incontrare molti soci, molti dei quali giovani, mi sto confrontando con le esigenze del territorio, dai vigneti alle nocciole, dal grano all’ortofrutta senza dimenticare tutta la parte dedicata alla ricettività turistica. Il Monferrato, gli agriturismi, l’e-

noturismo e la voglia di green che anima i piccoli borghi, tornati ad abbracciare i turisti. E mi piace pensare che proprio attraverso il lavoro che viene fatto dai cuochi contadini la cultura del cibo assuma una modernità diversa, fatta di ricette che arrivano dal passato ma guardano al futuro, guadagnando il fondamentale consenso dei consumatori. La prova del nove arriva dal nostro Mercato Coperto di Campagna Amica: non esiste luogo migliore per l’incontro produttore consumatore, per gli show cooking, per il racconto e la degustazione. Fondamentale per far innamorare anche i palati più esigenti dei piatti tipici, spesso piacevolmente rivisti con un pizzico di fantasia e modernità. Noi vogliamo essere questo, più forti delle brutte notizie, determinati nel regalare momenti di condivisione in sicurezza ma tra la gente perché noi siamo la Forza Sociale del Paese, quella che non lascia indietro i più deboli ma mette in campo tutte le sue forze per arrivare a chi ne ha più bisogno, siamo quelli del Spesa Sospesa in aiuto ai nuovi poveri e per chi sta subendo l’orrore della guerra. E quest’anno, dopo due anni di stop forzato, torna il convegno inserito nella Sagra della nocciola. Mi hanno raccontato cosa significhino le dolci colline luesi per la corilicoltura alessandrina: sarà un piacere partecipare e conoscere la storia di una coltura che ha segnato l’inizio di una filiera in continua crescita. Un risultato raggiunto grazie alla determinazione di tanti imprenditori ma anche di quella parte di industria virtuosa e illuminata che crede nel territorio e lotta contro la delocalizzazione. Sto imparando a sentirmi parte di tutta questa “alessandrinità” e posso anticiparvi che i prossimi mesi saranno ricchi di sfide e impegni, ma sempre tutto scandito da un dialogo costante con il socio per renderlo protagonista del percorso

Dalla lotta contro il fotovoltaico che mangia terreno fertile e allo spreco di cibo e risorse economiche

Roberto Bianco

dell’Organizzazione. Ho iniziato dicendo niente Covid e niente guerra ma prima di concludere lasciatemi fare una considerazione sulla Peste Suina Africana: tutti quanti condividiamo e ci uniamo alle perplessità di chi si trova a dover affrontare il vuoto stalla, ai molti punti interrogativi che costellano questa vicenda (e che purtroppo avevamo più volte denunciato), una “pandemia” sulla quale Coldiretti aveva ripetutamente chiesto attenzione. Ora il danno è fatto, a tre mesi di distanza dal ritrovamento dal primo cinghiale infetto l’ordinanza per il depopolamento c’è ma mancano uomini e pieni poteri per il Commissario eletto… devo aggiungere altro?

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La

guerra dei prezzi

PANDEMIA E CRISI UCRAINA: PRODURRE CIBO È UN TEMA STRATEGICO DI SICUREZZA NAZIONALE

CON LA GUERRA È RECORD PER IL PREZZO DEL GRANO, ORA RIDURRE LA DIPENDENZA DALL’ESTERO 6

Il prezzo del grano è balzato di oltre il 40% dall’inizio della guerra in Ucraina ma ad aumentare del 17% e stato anche il prezzo del mais e del 6% quello della soia destinati all’alimentazione degli animali negli allevamenti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base delle quotazioni alla borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale del commercio dei prodotti agricoli. Il contratto future più attivo sul grano ha chiuso a 11,91-1/4 dollari per bushel (27,2 chili) ai massimi da marzo 2008 mentre il mais a 7,6 dollari per bushel al top da 10 anni e la soia a 16,78 dollari per bushel. A pesare è la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni e creano carenza sul mercato mondiale dove Russia e Ucraina insieme rappresentano il 29% dell’export di grano e il 19% di quello di mais. Un’emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais per l’alimentazione del bestiame, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 20% ma garantisce anche il 5% dell’import nazionale di grano. L’aumento di mais e soia sta mettendo in ginocchio gli allevatori italiani che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili. Il costo medio di produzione del latte, fra energia e spese fisse, ha raggiunto i 46 centesimi al litro secondo l’ultima indagine Ismea, un costo molto superiore rispetto al prezzo di 38 centesimi riconosciuto a una larga fascia

di allevatori. Ma, in difficoltà ci sono anche i pastai che lamentano di avere scorte solo per poche settimane e annunciano chiusure impianti a causa dei problemi di rifornimento dall’estero per il blocco delle spedizioni determinato dalla guerra. L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati perché molte industrie per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale attraverso i contratti di filiera sostenuti dalla Coldiretti. E quest’anno sono praticamente raddoppiati in Italia i costi delle semine per la produzione di grano per effetto di rincari di oltre il 50% per il gasolio necessario alle lavorazioni dei terreni ma ad aumentare sono pure i costi dei mezzi agricoli, dei fitosanitari e dei fertilizzanti che arrivano anche a triplicare. Nonostante questo il grano duro italiano è pagato agli agricoltori nazionali meno di quello proveniente dall’estero da Paesi come il Canada dove è coltivato peraltro con l’uso del diserbante chimico glifosato in preraccolta, vietato in Italia. La produzione italiana è di alta qualità come dimostra il moltiplicarsi delle linee dedicate da ormai quasi tutte le principali industrie del settore a pasta e biscotti garantiti con grano nazionale al 100%, per rispondere alla forte domanda dei consumatori. La guerra in Ucraina ha dimostrato la necessità improrogabile di garantire la sovranità e l’autosufficienza alimentare come ha scelto di fare la Francia con Macron che ha annunciato un piano di sostegno per proteggere gli agricoltori mentre la Cina ha inserito il settore agricolo nelle linee di investimento programmatico dello Stato insieme all`industria meccanica e all`intelligenza artificiale: ci sono le condizioni produttive, le tecnologie e le risorse umane per ridurre la dipendenza dall’estero. La pandemia e la crisi ucraina ci stanno dando un grande insegnamento. Produrre cibo è un tema strategico di sicurezza nazionale. La determinazione dei fabbisogni alimentari di un Paese


La e la messa in campo di investimenti per garantirli deve tornare ad essere una priorità. La chiave è la costruzione dei bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, ed aumentare i raccolti, ma bisogna anche contrastare l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni, senza dimenticare di investire nell’agricoltura 4.0 per aumentare la produttività e garantire la sovranità alimentare.

guerra dei prezzi

Ma nell’immediato bisogna fare di tutto per non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti sopravvissuti con lo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera già stanziati nel Pnrr, ma anche incentivare le operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole e fermare le speculazioni sui prezzi pagati degli agricoltori con un efficace applicazione del decreto sulle pratiche sleali.

PRONTI A PRODURRE 75 MILIONI DI QUINTALI DI MAIS E GRANO IN PIÙ. FONDAMENTALI PER LE PROSSIME SEMINE GLI ACCORDI DI FILIERA Siamo pronti a coltivare da quest’anno 75 milioni di quintali in più di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione, per rispondere alle difficoltà di approvvigionamento dall’estero determinate dalla guerra. Coldiretti propone all’industria alimentare e mangimistica di lavorare da subito a contratti di filiera con impegni pluriennali per la coltivazione di grano e mais e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti nel rispetto della nuova normativa sulle pratiche sleali, per consentire di recuperare livelli produttivi già raggiunti nel passato. Un obiettivo che può essere più facilmente raggiunto se verranno incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito bancario delle imprese agricole, adottate misure per sostenere la domanda interna, finanziare specifiche misure a favore delle filiere più esposte per sostenere il potenziamento delle produzioni nazionali Il Ministero delle Politiche Agricole ha annunciato un regime di aiuto straordinario sul modello dell’emergenza Covid e sostenuto l’esigenza, per quanto riguarda la Politica Agricola Comune (Pac), di rimuovere il vincolo al non incremento della superficie irrigabile, per aumentare la produttività del settore agroalimentare. Un impegno che ridurrebbe sensibilmente la dipendenza dall’estero da dove arriva circa la metà del mais necessario all’alimentazione del bestiame il 35% del grano duro per la produzione di pasta e il 64% del grano tenero per la panificazione, che rende l’intero sistema e gli stessi consumatori in balia degli eventi internazionali. L’Italia oggi è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti per anni agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque perché secondo la Coldiretti la politica ha lasciato campo libero a quelle industrie che per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale, approfittando dei bassi prezzi degli ultimi decenni, anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale.

Ora è possibile recuperare alla coltivazione di cereali in Italia almeno un milione di ettari di terreno garantendo redditività alla coltivazione ma anche contrastando seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono ed intervenendo inoltre seriamente sulle normative comunitarie che spingono a non coltivare i terreni, eliminando ad esempio l’obiettivo del 10% di terreni incolti. Ma anche investire per aumentare la produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità nei terreni, con un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per i principali cereali dal grano al mais e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le NBT a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

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La

guerra dei prezzi

ALLEVATORI COSTRETTI A LAVORARE IN PERDITA PER NUTRIRE GLI ANIMALI, CARENZA MATERIE PRIME

GUERRA TAGLIA DEL 10% RAZIONI DI CIBO NEGLI ALLEVAMENTI, COSTI TROPPO ELEVATI 8

L

a guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani che si trovano a fronteggiare la peggiore crisi alimentare per gli animali dalla fine del secondo conflitto mondiale a causa dell’esplosione dei costi dei mangimi e del blocco alle esportazioni di mais dall’Ucraina ed anche dall’Ungheria, con una decisione unilaterale di Budapest che compromette il mercato unico europeo e mina le fondamenta stesse dell’Unione Europea. Una problematica che assume ancora più criticità sul territorio alessandrino a causa della drammatica situazione legata alla peste suina, alle difficoltà per il mancato ritiro dei capi da parte dei macelli e la conseguente speculazione sui prezzi.

In provincia di Alessandria, su di un territorio prevalentemente cerealicolo, conosciuto e apprezzato per i suoi vigneti, noccioleti, frutta e verdura, le stalle sono circa 2.000 suddivise in 1.200 stalle con bovini, 400 con suini e 400 con volatili da cortile, conigli, capre, cavalli. Numeri strategicamente importanti che rappresentano il 14% degli allevamenti piemontesi, per un settore, la zootecnia, che va difeso e tutelato. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento alla drammatica situazione nelle fattorie che sono costrette a lavorare in perdita per riuscire a nutrire i propri animali per effetto della carenza di materie prime. La decisione degli allevamenti sta provocando effetti sulle forniture

Per esplosione degli aumenti e crisi forniture alimentari dall’estero 1 stalla su 4 a rischio alimentari con riduzioni della produzione di latte, carne e uova in un’Italia che è già pesantemente deficitaria in tutti i settori dell’allevamento e produce appena il 51% della carne bovina, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.

ARRIVANO I SOSTEGNI AGLI AGRICOLTORI, OK DEL CDM ALLE MISURE DEL PIANO COLDIRETTI

Arrivano i ristori per le imprese agricole penalizzate dall’impennata dei prezzi dei carburanti. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 marzo ha infatti previsto una serie di misure per il settore accogliendo le richieste contenute nel piano della Coldiretti che dall’inizio del conflitto ha sollecitato interventi urgenti al Governo per evitare il default delle imprese agricole e della pesca. Dall’inizio del conflitto si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 dei costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche con valori record per alcuni prodotti: dal +170% dei concimi, al +80% dell’energia e al +50% dei mangimi, che stanno duramente colpendo le aziende costrette a vendere sotto i costi di produzione. Le misure varate servono a garantire la sopravvivenza delle aziende con la liquidità, la riduzione dei costi energetici ma anche con aiuti diretti per le filiere più in sofferenza senza dimenticare la necessità di affrontare le difficoltà determinante dalla carenza del 40% dei fertilizzanti necessari per garantire la produttività dei terreni. Il decreto riconosce alle imprese del settore un credito d’imposta del 20% sulla spesa per i carburanti utilizzati nel primo trimestre di questo anno. La misu-

ra è finalizzata a compensare i maggiori oneri. Il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni. Le aziende beneficiarie possono cedere il credito ad altri soggetti compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari e alle imprese di assicurazione. Sono stanziati inoltre 35 milioni per rafforzare il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Un’altra disposizione importante fortemente sostenuta dalla Coldiretti è la sostituzione dei fertilizzanti chimici con il digestato ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela. Caratteristiche e modalità saranno definite con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro della transizione ecologica.​ Via anche alla rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia Ismea. Il provvedimento varato dal Governo prevede che le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni. Le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Ismea. ​


Festa

degli

Alberi

COLDIRETTI, FONDAZIONE UNIVERDE, DONNE IMPRESA, CAMPAGNA AMICA E TERRANOSTRA

FESTA DEGLI ALBERI 2022: CON CLARISSA LA QUERCIA, IL BENVENUTO ALLA PRIMAVERA

S

i chiama Clarissa. E’ la quercia, simbolo della vita e della forza, donata dalla Consulta Florovivaistica di Coldiretti. E’ stata piantata nell’orto didattico della scuola primaria “Angelo Morbelli” di Alessandria che da otto anni rappresenta un esempio virtuoso di produzione a chilometro zero dove qualità e stagionalità vanno di pari passo, un percorso educativo realizzato grazie al progetto di Educazione alla Campagna Amica. Un’iniziativa promossa da Coldiretti Alessandria, Fondazione Univerde, Donne Impresa, Campagna Amica e Terranostra, in occasione della “Festa degli Alberi” nelle scuole per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi nei cicli naturali ed educarli a una più profonda conoscenza delle colture locali. Un benvenuto alla primavera dove alunni della materna e delle elementari sono stati gli attori protagonisti nella piantumazione ‘guidati’ dalla maestra Cristina Ferrarino con l’assessore comunale alle Pari Opportunità Cinzia Lumiera e ai vertici di Coldiretti Alessandria. Un’iniziativa per dare ai ragazzi l’occasione di imparare a conoscere colture che da secoli sono intimamente legate alle tradizioni del paesaggio e della cucina mediterranea.

“E’ stata l’occasione per richiamare l’attenzione di grandi e piccoli sull’importanza di boschi e foreste, sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la Terra e per prenderci cura del verde intorno a noi, nella nostra città come all’interno delle nostre scuole e delle nostre case, piccoli gesti che possono aiutare a richiamarci all’importanza dei questi silenziosi compagni – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. In un momento storico così difficile unire le nostre forze in questo intento può contribuire a farci sentire una comunità unita e impegnata per il bene del Pianeta con l’obiettivo di formare consumatori consapevoli del patrimonio agricolo ed enogastronomico del nostro territorio, la cui economia si regge proprio sull’agricoltura e le produzioni di qualità”. A preoccupare è però anche la pesante crisi del frutteto italiano che nell’ultimo ventennio ha visto un crollo del 23% dello spazio e la sparizione di quasi una pianta da frutto su quattro. “Gli studenti della “Morbelli” hanno iniziato il percorso didattico con Coldiretti nell’autunno di otto anni fa, plauso a insegnanti e genitori – ha continuato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco –. L’orto didattico è un piccolo gioiello

Iniziativa alla primaria “Morbelli” per sensibilizzare i più piccoli a rispettare natura e paesaggio

dove si possono trovare dal rosmarino, alle insalate, dai carciofi al sale speziato e molto altro ancora solo per fare qualche esempio. L’idea è nata e si è concretizzata grazie al progetto di Donne Impresa di Educazione alla Campagna Amica che Coldiretti Alessandria sta portando avanti da diverso tempo nelle scuole della provincia: un laboratorio didattico dedicato al giardino e alla coltivazione dell’orto nata in Coldiretti per far avvicinare, direttamente in campo, i bambini alla natura e all’ambiente”. Clarissa la quercia è entrata così a far parte della grande famiglia degli alberi piantati nell’ ”Ortangelo”: un ciliegio, un albicocco e un pesco, un nocciolo, un melo... e lo spazio a disposizione è ancora molto!

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Settore

fiscale

SOSPENSIONI, PROROGHE E BONUS PREVISTI DALLA MISURA DEL GOVERNO

IL MILLEPROROGHE È LEGGE: ECCO LE NOVITÀ FISCALI 10

I

l 24 febbraio scorso il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di conversione del cosiddetto Decreto “Milleproroghe” (DL 228/2021). Di seguito le novità fiscali di maggiore interesse. Versamenti sospesi Per i soggetti che svolgono attività di allevamento avicunicolo o suinicolo, nelle aree soggette a restrizioni sanitarie per le attuali emergenze dell’influenza aviaria e della Peste Suina Africana (PSA), sono prorogati al 31 luglio 2022 i termini dei versamenti relativi alla ritenuta alla fonte sui redditi da lavoro dipendente, alle addizionali regionali e comunali, nonché all’IVA, scadenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il

30 giugno 2022. I versamenti sospesi sono effettuati in unica soluzione entro il 16 settembre 2022 o in quattro rate mensili di pari importo da corrispondere entro il 16 di ciascuno dei mesi da settembre 2022 a dicembre 2022.

nuto entro il 31 dicembre 2021, vi è la possibilità di completare l’investimento entro il 31 dicembre 2022 (e non solo fino al 30 giugno 2022), beneficiando dunque della più favorevole disciplina prevista per l’anno 2021.

Limite contanti Viene ripristinato il limite per la circolazione del contante di 2.000 euro fino al 31 dicembre 2022, per ridursi nuovamente a 1.000 euro a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Bonus edilizi Per le spese sostenute dal 12 novembre 2021 fino al 31 dicembre 2021, in relazione ad interventi edilizi agevolabili (con la fruizione di Bonus edilizi diversi dal Superbonus, ad eccezione del Bonus facciate), in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, non ricorre l’obbligo di produrre il visto di conformità e l’attestazione della congruità delle spese.

Credito d’imposta Per gli investimenti in beni strumentali nuovi (4.0 e non), con ordine accettato dal venditore e pagamento di almeno il 20% dell’acconto avve-

PREVISTE MODIFICHE PER SCONTI IN FATTURA E CESSIONE DEI CREDITI EDILIZI

CESSIONE DEL CREDITO: NOVITÀ DAL DECRETO FRODI

È

in vigore dallo scorso 26 febbraio il cosiddetto Decreto “Frodi”, il Decreto-Legge contenente misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia. Il provvedimento ha apportato alcune modifiche, fra le altre, ai meccanismi di sconto in fattura e cessione dei crediti edilizi (Superbonus e altri). Ecco in estrema sintesi le novità di più immediato interesse, in attesa della legge di conversione con informazioni più dettagliate. Vengono consentite altre due cessioni dei crediti oltre alla prima, che possono però avvenire soltanto in

favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia (soggetti vigilati). Pertanto, solo la prima cessione sarà consentita nei confronti di qualunque acquirente. I crediti derivanti dall’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta non possono formare oggetto di successive cessioni parziali e a ciascuno sarà attribuito un codice univoco per consentirne la tracciabilità (questa novità troverà applicazione per le opzioni della prima cessione comunicate all’Agenzia delle Entrate a

partire dal 1° maggio 2022). Per taluni lavori edili di importo superiore a 70.000 euro, i Bonus edilizi potranno essere riconosciuti solo se nell’atto di affidamento dei lavori è indicato che i lavori sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile. Il contratto di lavoro applicato, indicato nell’atto di affidamento dei lavori, deve essere riportato anche nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori. In sede di rilascio del visto di conformità vi è l’obbligo di verificare l’esistenza di tale annotazione sia nell’atto di affidamento che nelle fatture.

ENERGIA: BENE AGRISOLARE SU TETTI DI 20MILA AZIENDE E STALLE “L’annuncio dei bandi per accedere a 1,5 miliardi di finanziamenti per l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla nostra mobilitazione a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori”. E’ quanto afferma Coldiretti nell’apprezzare l’annuncio del Ministro delle Politiche Stefano Patuanelli della notifica alla Ue del decreto dei bandi per il progetto nell’ambito del

PNRR. Una opportunità che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti.


Peste Suina Affricana

DEPOPOLAMENTO CINGHIALI, ATTUAZIONE ATTIVITÀ SORVEGLIANZA ATTIVA E PASSIVA E MONITORAGGIO

PESTE SUINA AFRICANA: DOPO ORDINANZA APPLICARE SUBITO MISURE STRAORDINARIE

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l via le misure urgenti finalizzate al depopolamento dei cinghiali, all’attuazione di attività di sorveglianza attiva e passiva e di monitoraggio. “Nello specifico, si amplia la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni di depopolamento, infatti, oltre ai soggetti preposti, l’ordinanza prevede che i proprietari o conduttori dei fondi interessati e i soggetti appositamente incaricati all’abbattimento, conduttori e tutor, possano svolgere direttamente le operazioni di contenimento e, inoltre, in deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne”. E’ quanto sostiene il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco in seguito all’ordinanza firmata dal governatore, Alberto Cirio, che prevede azioni specifiche, straordinarie ed omogenee da applicare, al più presto, in tutta la Regione per far fronte all’emergenza Peste Suina Africana. Con la necessità di arrivare ad abbattere 50 mila cinghiali, dopo lo

scoppio della Peste Suina Africana accaduto ormai più di due mesi fa, è fondamentale, come da tempo abbiamo sollecitato alla Regione, prevedere un piano straordinario per il contenimento. “Tra le azioni adottabili, è prevista anche la possibilità, sull’intero territorio regionale, di utilizzare le gabbie per la cattura degli animali – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Rispetto, poi, alle azioni di monitoraggio, i soggetti competenti sono tenuti, entro 48 ore, a tracciare gli abbattimenti e la Regione pubblicherà i dati di monitoraggio con cadenza mensile”. Prosegue, quindi, il pressing di Coldiretti, già di lungo periodo, con gli assessori alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e all’Agricoltura, Marco Protopapa, che ha portato all’emanazione di questa ordinanza, ma occorre che le nuove misure trovino subito attuazione sui territori affinché le imprese possano avere risposte concrete per affrontare questo momento di difficoltà legato alla Peste Suina, ma ulteriormente ag-

Continua il pressing di Coldiretti per dare risposte concrete alle imprese, già in gravi difficoltà gravato dagli sconvolgimenti di mercato, dalle speculazioni e dalla guerra. Dopo la nomina, i “compiti” del Commissario Straordinario Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2022 è stato formalmente nominato Commissario straordinario alla Peste Suina Africana il Dott. Angelo Ferrari, Direttore dell’IZS del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il Commissario rimarrà in carica 12 mesi, salvo proroghe. I compiti del Commissario, stabiliti dal Decreto legge n.9 del 17 febbraio 2022 (attualmente in fase di conversione in legge) saranno: · coordinare i Servizi veterinari delle ASL competenti per territorio, le strutture sanitarie pubbliche, le strutture amministrative e tecniche regionali nonché gli enti territorialmente competenti, al fine di assicurare il corretto e tempestivo svolgimento delle attività relative alle misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della PSA, contenute nei Piani varati dalle Regioni; · verificare la regolarità dell’abbattimento e distruzione degli animali infetti e dello smaltimento delle carcasse di suini nonché le procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della ASL competente; · adottare i Piani di Intervento qualora le Regioni non rispettino i termini per l’adozione (entro il 20 marzo pv); · avvalersi del supporto dell’Unità

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Peste Suina Affricana

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centrale di crisi e degli enti del Servizio sanitario nazionale e degli uffici competenti in materia di malattie animali delle diverse amministrazioni (Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Carabinieri, ISPRA); adottare con atto motivato provvedimenti contingibili e urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli e far fronte a situazioni eccezionali.

Azioni concrete: risorse finanziarie e umane A distanza di tre mesi dall’inizio dei monitoraggi nelle zone definite infette, si sta registrando una forte contrazione della presenza dei volontari, che sono in numero esiguo e quindi non sufficiente per dare le risposte richieste. La Regione Piemonte recentemente con una propria ordinanza, ha cercato di interpretare correttamente tutti i segnali

di urgenza e preoccupazione espressi dal territorio e quindi di attivare tutti gli strumenti utili per contenere l’espansione della peste suina. Considerata però l’estensione del territorio da monitorare e le esigue forze “istituzionali” a disposizione non è possibile garantire un’efficace ricerca attiva delle carcasse o effettuare il controllo, contenimento e selezione dei cinghiali al fine della loro eradicazione.

ASSICURARE RISORSE E MODIFICARE LA LEGGE 157 DEL 1992 L’esplosione dei costi delle materie prime per l’alimentazione e dell’energia e gli effetti dell’emergenza sanitaria per la comparsa in Piemonte e Liguria, nel gennaio 2022, del virus della peste suina africana (Psa) nella popolazione dei cinghiali, hanno determinato uno scenario particolarmente allarmante, che mette a rischio la prosecuzione dell’attività nei prossimi mesi di numerosi allevamenti causa di ingenti perdite economiche e gravi ripercussioni anche sul commercio internazionale. A bloccare precauzionalmente gli acquisti dall’Italia sono stati Cina, Giappone, Taiwan, Kuwait, Cuba e, in parte, il Brasile e Serbia con i quali sarà possibile continuare ad esportare carne e prodotti sottoposti a trattamenti termici o equivalenti. Per i Paesi Terzi che hanno riconosciuto la regionalizzazione come Usa, Canada o che, comunque, non hanno formalizzato alcuna sospensione, come la Corea del Sud, è possibile sottoscrivere certificazioni di Attestazione Sanitaria Integrativa (Asi) per gli allevamenti e Certificazioni export/pre-export di carni e prodotti indipendentemente dalla data di macellazione se, all’interno dello stabilimento, non siano presenti prodotti o materie prime provenienti da zone soggette a restrizione.

Si auspica siano assicurate le risorse finanziarie necessarie, anche per coinvolgere tutte le figure professionali che possano congiuntamente aiutare nell’azione di contenimento dei cinghiali e che siano adottate tutte le procedure di urgenza. Si auspica che finalmente si possa affrontare con efficacia questo problema che non riguarda solamente la diffusione di patologie come la Psa nei suidi ma che interessa pesantemente l’intero settore agricolo ed anche le aree urbane. Per quanto riguarda la biosicurezza degli allevamenti va sottolineato che la misura più significativa per prevenire il contatto tra i cinghiali, potenziali vettori della malattia e i suini domestici, è sicuramente la recinzione degli allevamenti che richiede ingenti risorse pubbliche. In questa drammatica fase congiunturale, riteniamo inoltre indispensabile modificare la legge 157 del 1992 per il contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica poiché è mancata l’azione di prevenzione e contenimento dei suini selvatici, come Coldiretti ha ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia con più di 2,3 milioni di esemplari.


Siccità

PREOCCUPAZIONE IN PROVINCIA PER LA SITUAZIONE METEO, DALLA SICCITÀ AGLI SBALZI TERMICI

SICCITÀ: CORSI D’ACQUA PROSCIUGATI, È CALAMITÀ PIÙ RILEVANTE PER L’AGRICOLTURA MADE IN ITALY

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on piove. Da oltre cento giorni nel distretto padano nessuna precipitazione. Una situazione che conferma come la siccità sia diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. A peggiorare le cose è un inverno pazzo con una temperatura superiore di 0,55 gradi rispetto alla media lungo la Penisola ma con picchi più alti di tre gradi nel nord ovest, precipitazioni scarse che hanno prosciugato fiumi e laghi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme lanciato dall’Osservatorio sulle crisi idriche convocato dall’Autorità distrettuale del Fiume Po-Ministero transizione ecologica, con gli affluenti ai minimi storici dal 1972, mentre Dora Baltea, Adda, Ticino registrano un -75% nelle portate. La siccità nel bacino del Po minaccia oltre 1/3 della produzione agricola nazionale, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo. “Nella pianura padana le coltivazioni seminate in autunno come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di essere compromessa dalla siccità – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Ma, a preoccupare, è anche lo sviluppo dei prati destinati all’alimentazione degli animali perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile. Dall’altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina del mais, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche.” Al nord il fiume Po in secca al Ponte della Becca è sceso a -3,23 metri, più basso che a Ferragosto ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d’acqua. Ma a preoccupare è anche l’innalzamen-

to dei livelli del mare in Italia con l’acqua salata che sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola. La risalita del cuneo salino, ossia l’infiltrazione di acqua salata lungo i corsi dei fiumi, rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola di buona parte d’Italia compresa proprio la valle del Po. “Per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Se da un lato, infatti, il bel tempo di queste settimane ha permesso agli agricoltori di procedere nelle lavorazioni in modo ottimale, non si

La qualità delle coltivazioni seminate in autunno rischiano ora di essere compromesse

può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che può avvenire solo se in presenza di buona umidità. Per questo cresce la preoccupazione e in molti casi l’unica soluzione è intervenire con le irrigazioni di soccorso e quindi con un ulteriore aumento dei costi”.

COSA FARE? REALIZZARE PICCOLI INVASI In Piemonte l’8 dicembre 2021 sono caduti circa 20-30 millimetri di pioggia e poi fino a marzo 2022 non ci sono più state precipitazioni. L’inverno è stato il terzo più secco degli ultimi 65 anni, secondo i dati di Arpa, con il riempimento del Lago Maggiore in deficit del 31% di acqua. Una conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno mutato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni. Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità d’irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto, insieme ad Anbi, un progetto concreto immediatamente cantierabile nel PNRR. Un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di preci-

pitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

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Settore Meccanizzazione

ECCO I TERMINI DI VALIDITÀ PER GLI ATTESTATI DEL CONTROLLO FUNZIONALE

MACCHINE IRRORATRICI: SCADENZE PROROGATE 14

Proroga dei termini della validità degli attestati e dei certificati, compresi quelli del controllo funzionale delle macchine irroratrici. Il controllo funzionale è la “verifica” puntuale ed obbligatoria per tutte le aziende e per tutte le tipologie di macchine in utilizzo per l’irrorazione di prodotti fitosanitari biologici o convenzionali e di qualsiasi classe. Con la proclamata fine dello stato di emergenza al 31 marzo 2022, per quanto riguarda gli attestati di controllo funzionale delle macchine irroratrici, al momento attuale valgono le tempistiche riportate nel prospetto a fianco. Gli attestati scaduti dal 1° gennaio

2020 al 29 giugno 2021 dovranno essere rinnovati improrogabilmente entro il 29 giugno 2022, mentre gli attestati di funzionalità con scadenza naturale dal 30 giugno 2021 al 31 marzo 2022 hanno validità di 12 mesi dalla scadenza. Queste scadenze posticipate dallo stato di emergenza non potranno essere ulteriormente prorogate, pertanto invitiamo tutte le aziende a verificare le proprie macchine e i propri attestati di funzionalità per tempo per evitare di incorrere in sanzioni o decrementi sui pagamenti. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per chiarimenti.

Scadenza naturale proroga di validità Dal 1° gennaio 2020 al 29 giugno 2021 Attestati non ancora rinnovati che, a seguito delle precedenti proroghe nazionali, sono giunti a scadenza nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 29 giugno 2021 29 giugno 2022 90esimo giorno successivo all’attuale data di fine dell’emergenza sanitaria fissata al prossimo 31 marzo 2022 Dal 30 giugno 2021 al 31 marzo 2022 12 mesi dalla scadenza naturale

a SABATO 14 MAGGIO 2022

ORE

10,00

DURANTE IL CONVEGNO VERRANNO CONSEGNATI I “PREMI QUALITÀ NOVI”


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Dal polline alla formazione del frutto

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Scheda

tecnica

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a cura di

La brezza di gennaio Il polline e l’effetto massa Forte resistenza al freddo Delicato equilibrio

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°68

Nel nocciolo (Corylus sp.) i fiori sono unisessuali. I fiori maschili sono raggruppati in infiorescenze dette amenti. Anche i fiori femminili sono riuniti in infiorescenze individuate con il nome di glomeruli. Questi glomeruli, sebbene generalmente più globosi, hanno un aspetto molto simile a quello delle gemme vegetative. Sono facilmente riconoscibili al momento della fioritura, quando alla loro estremità emerge un ciuffetto di stigmi rossi. Comprendere il complicato fenomeno della fioritura, dell’impollinazione, e della fecondazione nel nocciolo è estremamente importante in quanto permette di rendersi meglio conto delle esigenze di questo delicatissimo albero da frutto e di favorire al meglio le possibilità produttive della coltura e della varietà piemontese.

Impollinazione e fecondazione L'impollinazione è il processo di trasporto o mobilitazione del polline dalle antere dei fiori maschili agli stimmi dei fiori femminili, al momento della piena fioritura. Il polline del nocciolo europeo si caratterizza per essere di piccole dimensioni e molto leggero, il che facilita il suo trasporto su lunghe distanze attraverso il vento (impollinazione anemofila). Il periodo di impollinazione è piuttosto lungo e generalmente va da inizio gennaio a metà marzo. La maggior parte delle varietà sono dicogame (fioritura maschile e femminile in periodi diversi all’interno della medesima varietà) e protandre (la maturazione delle antere o del polline anticipano la maturazione dell'ovulo). L'impollinazione di questa specie avviene in inverno, in un periodo in cui le condizioni ambientali non sono delle più favorevoli allo sviluppo biologico di questo processo. Tuttavia, il nocciola è molto ben adattata a portare a termine il processo.

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Scheda

tecnica

Il freddo non fa paura

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Questa coltura è altamente resistente al freddo, in particolare i fiori femminili che possono resistere fino a -10ºC senza essere colpiti, mentre i fiori maschili possono tollerare fino a -16ºC durante lo sviluppo e fino a -7ºC durante la piena fioritura. I fiori femminili hanno un'ampia superficie stigmatica (elevata capacità di trattenere un gran numero di granuli pollinici). Il tempo di ricettività di un singolo fiore è di circa un mese mentre più ampia e scalare è quello di ogni pianta. Determinate condizioni ambientali come i venti frequenti nella stagione della fioritura, l’assenza di nebbia e pioggia, il tempo asciutto, le giornate calme e le temperature miti favoriscono l'impollinazione. In termini generali, la maggior parte delle cultivar ha un'alta percentuale di polline vitale (50-80%).

Un processo che dura mesi

I granuli pollinici trasportati dal vento sugli stimmi germinano, emettendo un tubo pollinico, che si sviluppa all'interno dei tessuti dello stilo. La germinazione dei granuli di polline avviene in un paio di giorni, raggiungendo la base del pistillo, dove si sviluppa l'ovario. Sulla germinazione del polline hanno un'influenza positiva gli ioni Ca++ e la quantità di polline catturato dagli stigmi: è un fenomeno è noto come "effetto massa" e fa sì che la germinazione e la crescita dei tubuli pollinici aumentino con l’aumentare del polline giunto sugli stigmi. Il tubo pollinico formatosi in inverno rimane in uno stato dormiente e viene protetto all’interno del fiore femminile in attesa che si formino gli ovuli per essere fecondati. Pertanto il processo di fecondazione avviene in due fasi: in un primo momento i granuli di polline trattenuti dagli stigmi germinano e arrivano con i loro tubi pollinici alla base degli stili, successivamente, una volta completata la formazione dell'ovocellula e del sacco embrionale, si ha la fecondazione. Tra l'impollinazione e la fecondazione passano dai 4 ai 5 mesi.

Le piante ben nutrite allegano meglio

La fecondazione avviene da meta giugno all’inizio di luglio periodo in cui le condizioni climatiche sono più favorevoli. Il nucleo germinativo del polline si "fonde" con l'ovulo per dare origine all'embrione, mentre il nucleo vegetativo si unisce al nucleo secondario per sviluppare l'endosperma. Una volta che gli ovuli sono stati fecondati, inizia il loro sviluppo che durante le prime 3-4 settimane è molto lento. La fecondazione può essere impedita o ostacolata da vari fattori. La mancanza di alcuni elementi nutritivi, ad esempio boro o calcio, può influenzare negativamente la germinabilità del granello pollinico. Una insufficiente disponibilità di azoto o stati di competizione nutrizionale possono causare l'aborto degli ovari.

La formazione della nocciola è solo una piccola parte di una lunga storia Dopo la fecondazione, i frutti mostrano una rapida crescita, raggiungendo le dimensioni finali entro un mese. La crescita finale e la lignificazione dell'endocarpo (guscio) si verificano tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. Nel frattempo l'embrione evolve rapidamente, raggiungendo il suo volume finale in circa 2-3 settimane, tra metà giugno e inizio luglio, a seconda della varietà. Inizialmente i tessuti sono ricchi di acqua e l'aumento della sostanza secca è graduale e costante fino alla raccolta. I frutti maturi cadono dall'involucro e sono costituiti per il 50-60% da guscio e per il 40-50% da semi, a seconda della varietà e della gestione culturale. Bibliografia: El avellano europeo en Chile - INIA - Miguel Ellena D., 2018


Piano Sviluppo Rurale

APERTO IL BANDO PER L’INDENNITÀ COMPENSATIVA SCADENZA 16 MAGGIO 2022

L

La Giunta regionale ha approvato l’apertura del bando per la campagna 2022 della misura 13 del PSR 2014-2022 (“indennità compensativa” agli agricoltori operanti nelle zone classificate montane del Piemonte). Il bando ha una dotazione finanziaria di 17.500.000 euro. Le cosiddette “indennità compensative” sono destinate agli agricoltori operanti nelle zone montane e vengono erogate annualmente per ettaro di superficie agricola, per risarcire, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi e il mancato guadagno

dovuti ai vincoli cui è soggetta la produzione agricola nelle Terre Alte. Il bando è rivolto agli agricoltori che si impegnano a proseguire l’attività agricola nelle zone classificate montane del Piemonte e che sono in possesso del requisito di “agricoltore in attività”, in base alla normativa comunitaria e nazionale. Il contributo consiste in un premio per ettaro di superficie agricola aziendale ed è modulato sulla base di diversi parametri: tipologia colturale (pascoli, seminativi, coltivazioni legnose,…), classe di

svantaggio dei terreni (fondovalle, alta quota…) e stanzialità delle aziende in zona montana. Qualora l’ammontare dei premi complessivamente richiesti risultasse superiore alla dotazione finanziaria assegnata per la campagna 2022, la Giunta regionale potrà disporre un’integrazione della dotazione finanziaria del bando utilizzando le risorse finanziarie rese disponibili con l’ultima modifica finanziaria del PSR e/o una riduzione percentuale proporzionale dei premi, in base all’eccedenza delle richieste rispetto all’importo assegnato.

Aperto bando formazione in ambito forestale. Scade 30 settembre 2022 Il 27 gennaio 2022 è stato aperto il nuovo bando dell’Operazione 1.1.1 – Azione 2 del PSR 2014-2022, che intende promuovere l’attivazione di iniziative di formazione professionale individuale in ambito forestale destinate a imprenditori, addetti e tecnici del settore forestale (pubblici e privati) ed ai gestori del territorio agroforestale, operanti sul territorio regionale.

Il bando ha una dotazione di 1.250.000 €, destinata a finanziare l’80% delle spese, e resterà aperto fino al 30 settembre 2023. Rispetto ai precedenti, con questo bando cambia l’approccio alla formazione professionale in ambito forestale ed ambientale, passando da un’offerta formativa uguale per tutti ad una formazione su misura, progettata sulla base specifiche esigenze dei destinatari.

Bando Inail-Isi 2021: scadenze aggiornate In relazione al bando INAIL -ISI 2021 è stato pubblicato il calendario aggiornato con indicazione delle date utili per la gestione delle domande di sostegno. Le date delle varie fasi di gestione delle domande sa-

ranno le seguenti: · dal 02 maggio al 16 giugno 2022(ore 18.00) inserimento/compilazione della domanda; · dal 23 giugno 2022le imprese che avranno raggiun-

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Piano Sviluppo Rurale

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to/superato la soglia minima di ammissibilità e salvato definitivamente la domanda, potranno acquisire il codice identificativo necessario per l’inoltro on-line; · in data 12 settembre 2022è prevista la pubblicazione delle regole tecniche per l’inoltro della domanda on-line, unitamente alla data di apertura dello sportello informatico per effettuare la trasmissione delle domande (click day); · entro 14 giorni dall’apertura dello sportello informatico è prevista la pubblicazione elenchi cronologici provvisori; L’obiettivo dell’intervento è quello di incentivare le PMI a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed incentivare le micro e piccole imprese del settore agricolo all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature caratterizzati da soluzioni innovative aventi specifiche finalità (riduzioni emissioni inquinanti, riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico). I soggetti destinatari sono le imprese ubicate su tutto il territorio nazionale, iscritte alla CCIAA. Gli ambiti di intervento sono articolati in 5 Assi di finanziamento, differenziali in base ai destinatari: · Asse 1Progetti di investimento e progetti per l’a-

dozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; · Asse 2Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi; · Asse 3Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; · Asse 4Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività; · Asse 5Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (suddiviso in due sotto-assi: 5.1 – generalità delle imprese agricole e 5.2 – giovani agricoltori, ovvero di età non superiore ai quarant’anni). Le imprese agricole hanno la possibilità di accedere, oltre che all’Asse 5, anche all’Asse 3, il sostegno ottenibile consiste in un contributo in conto capitale, del 40% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole) e del 50% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori). Il finanziamento INAIL massimo erogabile è pari a € 60.000,00; quello minimo è pari a € 1.000,00. Il bando prevede, anche il riconoscimento di agevolazioni fiscali, (cumulo) per la quota parte di costo a carico dell’impresa.

Etichettatura ambientale: proroga al 31 dicembre 2022 Il D. Lgs. n.116 del 3 settembre 2020, l’ultimo in ordine di tempo nell’apportare modifiche al preesistente DL 152/2006 (Norme in materia ambientale), ha attuato le direttive UE che fanno parte del cosiddetto “Pacchetto economia circolare”, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti e aumentare il riciclaggio, sia dei rifiuti sia degli imballaggi. In sostanza ha introdotto l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi immessi sul territorio nazionale, al fine di assicurare l’utilità delle informazioni riportate sull’imballaggio, attraverso la puntuale indicazione delle norme tecniche UNI da applicare ed evitando condotte discrezionali da parte degli operatori che potrebbero ingenerare confusione nei consumatori. L’applicazione della norma è stata più volte rinviata e, con il Decreto Milleproroghe 2021 (Decreto-Legge 3 dicembre 2020, n. 183) era stato previsto che sarebbe entrata in vigore a partire dal 1°gennaio 2022. Visto, però, il perdurare delle difficoltà nell’adeguamento alla normativa, con il Decreto Milleproproghe 2022 (Decreto-Legge 30 dicembre 2021, n. 228) è stata prevista un’ ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2022, con possibilità di continuare a commercializzare fino ad esaurimento delle scorte i prodotti privi dei requisiti di etichettatura e già immessi

in commercio o etichettati al 1° gennaio 2023. Inoltre l’articolo 11 prevede anche che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe 2022 - quindi entro il 29 maggio - il Ministro della Transizione ecologica adotti, con Decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche in materia di etichettatura. Occorre, pertanto, attendere l’adozione di tale provvedimento, che dovrà precisare correttamente obblighi e responsabilità dei soggetti della filiera, al fine di garantire la corretta gestione degli imballaggi da parte dei consumatori. Si tratta di un’importante risultato ottenuto da Coldiretti, frutto di un costante dialogo e confronto sia a livello parlamentare che ministeriale. Infine, l’auspicio è che, all’interno delle future linee guida, siano recepite le ulteriori istanze di Coldiretti, secondo cui gli imballaggi devono essere già forniti agli utilizzatori con le necessarie informazioni ambientali impresse sull’imballaggio e sulle parti separabili, ovvero con supporti adesivi, cartellini o fascette, a meno che non sussistano accordi contrattuali e commerciali che definiscano responsabilità ed oneri delle parti per quanto riguarda la predisposizione della grafica, dei contenuti e della forma nonché del layout di stampa da riprodurre sul packaging.


Politica Agricola Comune

ANCHE NEL 2022 VERRANNO FINANZIATI GLI INTERVENTI AGRO-AMBIENTALI ED AGRICOLTURA BIOLOGICA

PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE: LE NOVITÀ PER IL 2022

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el corso di un tavolo verde tenutosi il 3 marzo, alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura e del Responsabile della Direzione Agricoltura, sono stati analizzati gli aspetti connessi con la programmazione ad attuazione degli interventi collegati all’annualità 2022, conclusiva del periodo transitorio di applicazione del PSR 2014-2020. È stato confermato che anche nel 2022 verranno finanziati gli interventi agro-ambientali ed agricoltura biologica (misura 10 e misura 11) finanziando il prolungamento annuale delle operazioni: · 1 Produzione integrata · 3 Tecniche di agricoltura conservativa – Azione 1 – Introduzione di tecniche di minima lavorazione · 4 Sistemi colturali eco-compatibili – Azione 1 – Conversione di seminativi in foraggere permanenti · 6 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani · 7 Gestione degli elementi naturaliformi dell’agroecosistema

1 Conversione agli impegni dell’agricoltura biologica Inoltre è prevista l’attivazione di nuovi bandi per le seguenti operazioni: · 2 Interventi a favore della biodiversità nelle risaie · 3 Tecniche di agricoltura conservativa – Azione 3 – Apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale · 7 Gestione degli elementi naturaliformi dell’agroecosistema · 8 Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono · 9 Gestione eco-sostenibile dei pascoli · 1 Conversione agli impegni dell’agricoltura biologica Nel corso del tavolo sono inoltre stati forniti aggiornamenti circa l’andamento delle domande relative al progetto integrato/pacchetto giovani (operazioni 6.1.1+ 4.1.2) chiuse il 28 febbraio, nel complesso le domande presentate sono state 575, per un valore, in termini di interventi previsti, superiore agli 80 milioni di Euro. Ad una prima, preventiva, analisi ·

Nel corso del tavolo sono inoltre stati forniti aggiornamenti circa l’andamento delle domande relative al progetto integrato/pacchetto giovani

delle istanze, la Regione prevede di avere copertura finanziaria indicativa per l’80% delle istanze. È stata fornita anche una situazione delle domande dell’Operazione 4.1.1 (miglioramento aziendale), scaduto il primo febbraio scorso rispetto al quale sono state presentate 1.016 domande di sostegno di sostegno.

Pac: stop ai terreni a riposo su 200mila ettari, fondo crisi insufficiente Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue possono essere recuperati in Italia alla coltivazione 200mila ettari di terreno per una produzione aggiuntiva di circa 15 milioni di quintali di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione necessari per ridurre la dipendenza dall’estero. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente le dichiarazioni del Commissario europeo Janusz Wojciechowski sulla deroga agli obblighi Pac sui terreni “a riposo” come richiesto dalla Coldiretti. Appare invece insufficiente l’annunciato impiego della riserva di crisi da 500 milioni della Pac, più il cofinanziamento di misure di emergenza extra da 1 miliardo poiché si tratta in realtà di appena 50 milioni di euro destinati

all’Italia che sono assolutamente inadeguati a dare risposte concrete alle difficoltà che stanno subendo aziende agricole e della pesca e gli allevamenti costretti ad affrontare aumenti insostenibili di energia, mangimi e concimi. Per affrontare la crisi globale del settore ha fatto fino ad ora più l’Italia che l’Unione Europea. A livello comunitario servono più coraggio e risorse per raggiungere l’obiettivo fissato dai capi di Stato a Versailles di “migliorare la nostra sicurezza alimentare riducendo la nostra dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli e dei fattori produttivi, in particolare aumentando la produzione di proteine vegetali dell’UE con l’invito alla “Commissione a presentare quanto prima opzioni per affrontare l’aumento dei prezzi alimentari e la questione della

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Politica Agricola Comune

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sicurezza alimentare globale. Un impegno che ridurrebbe sensibilmente anche in Italia la dipendenza dall’estero da dove arriva circa la metà del mais necessario all’alimentazione del bestiame il 35% del grano duro per la produzione di pasta e il 64% del grano tenero per la panificazione, che rende l’intero sistema e gli stessi consumatori in balia degli eventi internazionali. L’Italia oggi è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti per anni agli

agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque perché secondo la Coldiretti la politica ha lasciato campo libero a quelle industrie che per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale, approfittando dei bassi prezzi degli ultimi decenni, anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale.

Pac 2023-27 e gestione del rischio: il Fondo di mutualità nazionale Gli strumenti di gestione del rischio avranno un grande ruolo nella Pac 2023-2027, con finalità più ampie e maggiori dotazioni finanziarie. L’Italia ha deciso di integrare gli strumenti di gestione del rischio già pre-

senti (assicurazioni agevolate, fondi mutualità danni, fondi mutualità reddito) istituendo il Fondo di Mutualità Nazionale (MeteoCat) finanziato con il 3% dalla quota nazionale destinata ai pagamenti diretti e cofinanziata da risorse provenienti dallo sviluppo rurale. Il fondo mutualistico nazionale prevede l’attivazione per tutte le aziende agricole beneficiarie di pagamenti diretti di una copertura mutualistica di base contro gli eventi catastrofali meteoclimatici, con l’obiettivo di attivare una prima rete di sicurezza e resilienza a favore di tutta la platea degli agricoltori italiani. Tra gli eventi meteorici avversi che saranno oggetto di copertura mutualistica del Fondo rientrano le gelate, le brinate, la siccità e le alluvioni, e per la misurazione dei danni da essi causati si fa riferimento agli indicatori previsti per le polizze assicurative tradizionali.


Spesa Sospesa

per

Ucraina

AL MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA CENTINAIA DI CHILI DI PRODOTTI RACCOLTI

UCRAINA: AGRICOLTORI IN SOCCORSO CON CIBO MADE IN ITALY PER AIUTARE ASSEDIATI E PROFUGHI

L

a bandiera dell’Italia e quella dell’Ucraina, al centro gli alunni dei plessi di Rocchetta dell’Istituto Comprensivo di Arquata-Vignole per dare un forte messaggio di pace e solidarietà. E’ partita così sul territorio la forte azione di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Tantissimi consumatori al Mercato Coperto di Campagna Amica prendono parte all’iniziativa della spesa sospesa per aiutare il popolo martoriato dalla guerra: scatole e sacchetti di cibo Made in Italy, per sostenere la popolazione sotto l’assedio dell’esercito russo. Soprattutto generi non deperibili, dal riso alla pasta dalle gallette ai cereali alla farina. Dalla popolazione ucraina, infatti, vengono richiesti soprattutto cibi a lunga conservazione, meglio se di facile consumo anche perché in alcune zone manca l’energia elettrica e ci sono problemi di problemi per cucinare e conservare i prodotti. “Un’iniziativa di solidarietà che vede impegnati tutti i mercati degli agricoltori di Campagna Amica d’I-

talia che, assieme ai movimenti di Giovani Impresa e Donne Impresa, promuovono la spesa sospesa per raccogliere prodotti da inviare ai civili del martoriato paese dove iniziano a scarseggiare le scorte alimentari o da donare alle decine migliaia di profughi che stanno arrivando in Italia - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno già aderito alla nostra campagna di solidarietà: al momento, al Mercato Coperto di Campagna Amica di Alessandria sono state già raccolte diverse centinaia di chili di prodotti che vanno ad aggiungersi alle 4 tonnellate raggiunte a livello nazionale”. La Spesa sospesa riprende il modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di genere alimentari Made in Italy, di altissima qualità e a km zero. Con il supporto dei giovani e delle donne della Coldiretti, nel Mercato Coperto di via Guasco è stato allestito uno spazio dedicato all’iniziativa, dove

Con il supporto dei giovani e delle donne della Coldiretti

fare le proprie offerte. Un’azione di solidarietà di Coldiretti e Campagna Amica che scatta con i negoziati tra Ucraina e Russia sulla possibilità di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate, con la possibilità di consegna di cibo e medicine alla popolazione, ma anche sula scorta degli appelli, come quello del direttore generale dell’Unicef Catherine Russell, per una sospensione delle azioni militari in corso per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere le persone rimaste isolate dopo giorni di intensi attacchi aerei e feroci combattimenti a terra in tutta la nazione. “Il nostro impegno è il segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso la popolazione ucraina – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Di fronte a una situazione senza precedenti si tratta di uno sforzo corale che dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per sostenere un intero Paese in difficoltà. Nonostante le complessità che il settore agricolo sta affrontando, l’Italia che è leader europeo per valore aggiunto e qualità dell’agricoltura, non può

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Spesa Sospesa

per

Ucraina

sottrarsi dall’impegno di rispondere alle richieste che vengono da un Paese dove cominciano a scarseggiare anche le scorte alimentari”.

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Nei mercati contadini di Campagna Amica hanno fatto acquisti nell’ultimo anno 20 milioni di italiani, con la spesa sospesa i consumatori hanno l’opportunità di partecipare direttamente, insieme agli agricoltori, a

questa azione collettiva di solidarietà per alleviare le sofferenze di un intero popolo. Un grazie speciale alla Sezione Alpini della provincia di Alessandria per essere sempre al fianco di Coldiretti, il loro supporto è prezioso e consente di far arrivare a destinazione quanto raccolto in tempi brevi.

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Settore Vitivinicolo

L’AZIENDA CHE ADEGUA IL PROPRIO SCHEDARIO ALLE NUOVE DISPOSIZIONI NON È SANZIONABILE

SCHEDARIO VITICOLO: FINALMENTE IL DECRETO

P

er evitare le problematiche del cosiddetto refresh e controllo sulle rivendicazioni annuali le superfici vitate sono fissate al 15 luglio di ogni anno. · L’azienda che adegua il proprio schedario alle nuove disposizioni non è sanzionabile per le discordanze tecnico-produttive e le anomalie di misurazione riscontrate (fatto salvo il dolo o colpa grave).

·

Per favorire l’allineamento e il passaggio al nuovo schedario grafico e per salvaguardare il potenziale produttivo aziendale e nazionale le discordanze di superfici, se in aumento potranno essere oggetto di iscrizione a schedario, se in diminuzione potranno generare autorizzazioni per nuovi impianti o reimpianti (come si fece già in passato al primo passaggio da

albo vigneti a fascicolo). L’allineamento dello schedario al piano colturale grafico dovrà essere effettuato entro il 15 luglio 2023. I dati relativi alla idoneità dei vigneti e alla misurazione delle superfici vitate presenti nello schedario e validati dalle Regioni, non possono essere oggetto di modifica, salvi i casi di errore evidente o colpa grave. ·

OCM VINO: APERTO IL BANDO REGIONALE DA 6 MILIONI DI EURO PER LA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE DEI VIGNETI

È

aperto il bando per la richiesta di contributi, riferite alla campagna di 2022 – 2023, sulla misura OCM vino per la ristrutturazione e riconversione vigneti. Con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro, il bando concede aiuti alle aziende agricole per la realizzazioni di interventi su super-

fici vitate destinate alla produzione di vini a denominazione di origine quali riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, sostituzione di pali e fili. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 29 aprile. Il bando è pubblicato sul sito ufficiale della Regione Piemonte.

DEROGHE EMERGENZA COVID PER IL SETTORE VITIVINICOLO • In casi giustificati legati alla pandemia di Covid 19 i

beneficiari delle misure di Ristrutturazione Riconversione Vigneti e Investimentipossono apportare modifiche entro il 15 ottobre 2022 ai progetti approvati a condizione che le modifiche non pregiudichino l’ammissibilità del progetto e gli obiettivi generali; • l’accesso alla misura della Vendemmia Verde per l’annualità 2022/2023, è consentito anche alle superfici che sono già state oggetto di intervento nelle due

annualità precedenti; • in deroga alle recenti modifiche del Regolamento

Ue 1149/2016 per le misure correlate ad una superficie, come Ristrutturazione Riconversione Vigneti e Vendemmia Verde, qualora non sia stato possibile realizzare l’intervento sull’intera area preventivata il contributo sarà calcolato sulla base della effettiva superficie realizzata, senza applicazione delle sanzioni.

LA REGIONE REVOCA LO STATO DI MASSIMA PERICOLOSITÀ La Regione Piemonte ha revocato, dallo scorso 8 marzo, lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi. La decisione è stata assunta sulla base delle condizioni meteorologiche attuali e previste dal Centro funzionale di Arpa Piemonte. Permangono, tuttavia, condizioni di siccità e pertanto si raccomanda sempre e comunque ai cittadini la massima attenzione e responsabilità nel non compiere azioni che possano innescare incendi e favorirne la propagazione. In caso di avvistamento di un incendio boschivo si ricorda di chiamare sempre il 112, fornendo informazioni il più possibile precise per contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente.

Resta in vigore, invece, fino al 15 aprile il divieto di abbruciamento di materiale vegetale nei Comuni delle zone denominate “Agglomerato di Torino”, “Pianura” e “Collina”, per cui sono ammesse unicamente deroghe conseguenti a situazioni di emergenza fitosanitaria disposte dalla competente autorità. Nei Comuni della zona denominata “Montagna”, il divieto di abbruciamento di materiale vegetale resta in vigore fino al 31 marzo, salvo deroghe stabilite dai sindaci. Per l’elenco dei Comuni ricadenti nelle suddette zone si rimanda alle FAQ pubblicate sul sito della Regione Piemonte.

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Premio Oscar Green

ISCRIZIONI APERTE ALLA SEDICESIMA EDIZIONE DEL CONCORSO CHE PREMIA L’INNOVAZIONE

GIOVANI IMPRESA: “RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”, AL VIA LA CORSA AL PREMIO OSCAR GREEN 2022 24

S

catta la corsa all’Oscar per i giovani che hanno scelto di impegnarsi in agricoltura, diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità di innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare. Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 30 aprile 2021 direttamente sul sito https://giovanimpresa.coldiretti.it/ nella sezione Oscar Green in una delle sei categorie di concorso. Le imprese che corrono per l’Oscar Green sono rappresentative di un modello di innovazione sostenibile in agricoltura che affonda le sue radici nella terra e nelle comunità. Anche sul territorio alessandrino ci sono storie di giovani che sono i protagonisti della nostra agricoltura ed è questo il momento di far emergere tutto questo patrimonio. Giunto alla sua sedicesima edizione, dal 2006 ad oggi il premio promosso da Coldiretti ha visto decine di migliaia di imprese giovani presentare i propri progetti. L’agricoltura alessandrina ha bisogno di nuova linfa che proprio le giovani generazioni sanno portare grazie a idee fresche che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in vere progettualità, come quelle che negli anni sono emerse proprio attraverso questo concorso. Possono partecipare al concorso “Oscar Green” gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati che operino sul territorio nazionale; abbiano sviluppato all’interno del proprio percorso imprenditoriale, un’idea innovativa, che si rispecchi in una delle categorie e abbiano tra i 18 e i 40 anni compiuti

(solo per la categoria “Coltiviamo la solidarietà” non esistono limiti di età mentre per la categoria “Fare Filiera” le iscrizioni sono aperte anche a società non-agricole che dimostrano un legame lavorativo con aziende agricole).

Domande da inviare entro e non oltre il 30 aprile 2022: sei categorie, iscrizioni sul sito Giovani Impresa

Oscar Green vuole rappresentare un importante volano per il “rilancio” delle attività dei giovani imprenditori. LE CATEGORIE 1) CAMPAGNA AMICA E’ la categoria che promuove il Made in Italy, lo stile di vita consapevole e sostenibile, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte a favorire l’incontro tra agricoltori e cittadini. 2) COLTIVIAMO SOLIDARIETA’ E’ l’innovazione sociale che muove questi progetti, intesa come la capacità di trasformare nuove idee in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale. 3) CUSTODI D’ITALIA Il territorio è il fulcro di questa categoria che premia le aziende che contribuiscono al presidio dei territori più marginali e più difficili. 4) ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITA’ Ambiente ed energia sono le parole d’ordine di quei progetti che promuovono un modello di sviluppo durevole e rispettoso del pianeta, premiando la capacità dell’imprenditore di svolgere la propria attività in maniera sostenibile, da un punto di vista economico, ambientale e sociale. 5) FARE FILIERA “Partnership” è il legame che unisce quei modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera, in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. 6) IMPRESA DIGITALE Impresa Digitale premia i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che creano una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività, originalità e tecnologia progettuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura innovativa italiana. MODALITÀ DI ADESIONE Le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente attraverso il link https://giovanimpresa.coldiretti.it/oscar-green/iscrizione/ Non è ammesso l’invio delle domande in forma cartacea


Solidarietà

LA SOLIDARIETÀ DI COLDIRETTI SUL TERRITORIO PER AIUTARE I PIÙ BISOGNOSI

M

entre si stanno raccogliendo generi di prima necessità per le popolazioni colpite dalla guerra, sono stati consegnati sul territorio alessandrino i pacchi della solidarietà per l’iniziativa “I più deboli nel nostro cuore”, promossa da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia sul tutto il territorio nazionale

con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese per dare un segnale di speranza alle fasce più deboli della società. Un segno concreto e tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione, che purtroppo sono tra quelle più du-

ramente colpite dagli effetti della pandemia. Un’iniziativa che coniuga solidarietà e valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari dimostrando ancora una volta che Coldiretti non è solo un’associazione di categoria ma anche una realtà molto attenta al sociale e al benessere della persona.

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Attualità

ECCO LE ISTRUZIONI AGEA PER ACCEDERE AGLI AIUTI PER LE FILIERE APISTICA, DELLA BIRRA, DELLA CANAPA E DELLA FRUTTA IN GUSCIO 26

P

ubblicate il 15 marzo le istruzioni dell’Agea per accedere agli aiuti riservati ai settori apistico, della birra e della frutta in guscio per la campagna 2021. Si concretizzano così le misure previste dal “Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta in guscio”. L’obiettivo è favorire la competitività del settore agricolo e agroalimentare; lo sviluppo e gli investimenti delle filiere; la valorizzare dei contratti di filiera nel comparto brassicolo (orzo distico e luppolo) e nel comparto agroindustriale della canapa; migliorare la capacità di autoapprovvigionamento, così da garantire scorte che consentano di affrontare situazioni di crisi. Gli aiuti concessi sono esenti dall’obbligo di notifica alla Commissione europea. Possono presentare la domanda di contributo le imprese agricole, iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, che coltivano: orzo distico da birra rispettando le clausole previste negli appositi contratti di filiera o che producono direttamente la birra utilizzano tale orzo; luppolo; canapa cannabis sativa. Le aziende devono aver sottoscritto contratti di filiera, di durata almeno triennale direttamente o attraverso cooperative, consorzi e Organizzazioni di Produttori riconosciute di cui sono socie, con imprese di trasformazione e commercializzazione.

Qualora l’impresa di commercializzazione e trasformazione associ direttamente le imprese agricole, anche in forma cooperativa, il contratto di filiera deve essere sostituito direttamente dall’impegno/contratto di coltivazione, sempre almeno di tre anni. Se il contratto di filiera è sottoscritto da una cooperativa, un consorzio agrario o un’Organizzazione di Produttori riconosciuta, il contratto deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio agrario e l’Organizzazione di produttori e l’impresa agricola socia che richiede l’aiuto. Il contratto di filiera può essere sottoscritto tra: imprenditore agricolo e impresa di commercializzazione e trasformazione; cooperativa, consorzio agrario o Organizzazione di Produttori riconosciuta e impresa di commercializzazione e trasformazione; imprenditore agricolo, singolo o associato e impresa di commercializzazione e trasformazione. Il contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto da chi richiede l’aiuto deve indicare almeno la superficie oggetto del contratto che non deve eccedere la superficie del piano colturale. L’aiuto è calcolato sulla base della superficie agricola espressa in ettari con due decimali coltivata ed è stabilita per l’orzo distico da birra, nel limite di 50 ettari; per il luppolo di 5 ettari; per la canapa cannabis sativa di 50 ettari.​

IN ARRIVO A MAGGIO I PRIMI AIUTI PER LA ZOOTECNIA

L’

Agea ha annunciato i primi pagamenti entro maggio degli aiuti stanziati per il settore zootecnico particolarmente penalizzato dall’impatto del Covid prima e ora della guerra in Ucraina. E’ un importante risultato ottenuto grazie alla mobilitazione della Coldiretti che ha promosso manifestazioni in tutta Italia per sensibilizzare il

Governo sul grave stato di crisi della zootecnia, in particolare per il latte pagato agli allevatore a un prezzo inferiore al costo calcolato dallo stesso ministero in 46 centesimi. Il piano, spiega in una nota Agea, consentirà di autorizzare nella prima metà di maggio finanziamenti a 50.077 beneficiari per 40,72 milioni di euro. In particolare per la filiera

DECONTRIBUZIONE UNDER 40

È

stata prorogata anche per il 2022 la norma che prevede la decontribuzione totale per 2 anni nei confronti delle aziende agricole di nuova costituzione con la titolarità di soggetti che non hanno ancora compiuto 40 anni di età. E’ ammessa la decontribuzione anche nei confronti delle imprese agricole che effettuano il cambio di titolarità a condizione che si evidenzi una miglioria in ambito aziendale (cambio colture o allevamento, acquisto terreni o bestiame, acquisto macchinari, costruzione nuove strutture per l’attività agricola, ecc.)

dei bovini da 12/14 mesi si tratta di 20,7 milioni, per le vacche da latte di 18,8 milioni, per i bovini di 8 mesi detenuti per 4 mesi in allevamento 1,14 milioni. Entro il mese di marzo e aprile proseguirà, fa sapere l’Agenzia, l’attività di decretazione per altri 47 milioni. Questo consentirà di ristorare il settore per un totale di 87 milioni.


Patronato Epaca |

a cura di

Gianni Mario Stoppini

NESSUN CAMBIAMENTO PRECISA L’INPS NEI REQUISITI PER IL PENSIONAMENTO ANTICIPATO

PENSIONI, NESSUN AUMENTO DELL’ETÀ FINO AL 2024

D

al 1° gennaio 2023 nessun incremento dell’età pensionabile, vale a dire l’età per poter andare in pensione, legata per Legge alla speranza di vita Istat. Tutti i dettagli in una nota Inps di febbraio sulla base di quanto disposto dal decreto Mef del 27 ottobre scorso. Per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, i requisiti di pensionamento sono adeguati, ogni due anni, sulla base dell’incremento dell’aspettativa di vita a 65 anni accertata dall’Istat. Prima del 2019 e a far data dal 2013, l’adeguamento ha avuto cadenza triennale. Detti adeguamenti avvengono sulla base delle stime Istat sugli andamenti demografici, recepite con apposito decreto dei Ministeri Economia e Lavoro, 12 mesi prima della

data di ciascun aggiornamento. I decreti emessi negli anni 2011, 2014 e 2017 hanno portato in avanti l’età della pensione rispettivamente, di 3, 4 mesi e, dal 2019, di 5 mesi. Dal 2021 e anche per il prossimo biennio 2023/2024, non essendoci stato un incremento della speranza di vita Istat, anche per gli effetti della pandemia, non verrà effettuato alcun adeguamento dell’età pensionabile. Ecco dunque i requisiti per la pensione validi per il biennio 2023-2024 pubblicati dall’Inps con la circolare 28 del 18 febbraio 2022. Vecchiaia: servono 67 anni di età unitamente a 20 anni di contributi (15 anni entro il 1992). Contributive: per i più giovani, che hanno iniziato a lavorare dal 1996, occorre anche aver maturato un importo di pensione minimo vale a dire superiore

a 1,5 l’importo dell’assegno sociale, altrimenti continuano ad essere richiesti 71 anni di età, con 5 anni di contributi effettivi. Gravosi: a questi lavoratori per la vecchiaia bastano 66 anni e 7 mesi, con 30 anni di contributi. Anticipate: il minimo contributivo resta cristallizzato fino al 2026 a 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi, per le donne, per effetto di una precedente modifica di Legge. Contributive: per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 96, resta la possibilità di uscita anticipata anche con 64 anni di età e venti anni di contribuzione effettiva a condizione che l’importo della pensione non sia inferiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale.

ESONERO PARZIALE DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER LE AZIENDE DELLE FILIERE AGRICOLE APPARTENENTI AL SETTORE VITIVINICOLO E DI PRODUZIONE DI BIRRA

A

breve termineranno le restrizioni introdotte per fronteggiare l’emergenza causata dall’epidemia da Covid-19 e, nonostante questo, devono ancora essere portati a termine alcuni degli interventi introdotti dal Governo a favore delle aziende agricole, per contenere gli effetti negativi causati dalla perdita di reddito. In varie occasioni Coldiretti ha sostenuto e ripetuto che la tempestività nella erogazioni degli aiuti di sostegno era una delle condizioni necessarie per far ripartire l’economia del paese ma si sa che i tempi della burocrazia non rispettano mai le esigenze delle imprese. Tant’è che solo ora è uscita la possibilità di accedere all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per la mensilità relativa a febbraio 2021 sia per i datori di lavoro che per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti. Chi sono i soggetti beneficiari dell’esonero L’esonero dal versamento della con-

tribuzione è destinato alle imprese appartenenti alle filiere agricole del settore agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra la cui attività è identificata dai codici Ateco 01.21.00 COLTIVAZIONE DI UVA 11.02.10 PRODUZIONE DI VINI DA TAVOLA E V.Q.P.R.D. 11.02.20 PRODUZIONE DI VINO SPUMANTE E ALTRI VINI SPECIALI 11.05 PRODUZIONE DI BIRRA 55.20.52 ATTIVITÀ DI ALLOGGIO CONNESSE ALLE AZIENDE AGRICOLE 56.10.12 ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE CONNESSE ALLE AZIENDE AGRICOLE che sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e che, nel caso dei datori di lavoro, non hanno in corso contestazioni di violazione delle norme sul diritto di lavoro.

Quanto viene riconosciuto a titolo di esonero Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, l’esonero è riconosciuto per il mese di febbraio 2021, nella misura corrispondente a un dodicesimo della contribuzione dovuta nell’anno 2021, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL Tuttavia, l’esonero viene riconosciuto nel limite di 72,5 milioni di euro per l’anno 2021 che la cifra che il governo ha messo a disposizione per l’intera operazione. Nel caso in cui le richieste di esonero dovessero superare questo limite di spesa, non verranno stanziate ulteriori somme. Per questo Coldiretti Alessandria si è subito attivata per inoltrare le richieste dei soci che svolgono le attività previste. Per avere ulteriori informazioni e per avere l’assistenza necessaria occorre rivolgersi agli Uffici Zona di competenza.

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Coltiva

la salute

COLTIVA LA TUA SALUTE 28

TEMA DEL MESE: MALATTIE NEFROLOGICHE

Le malattie renali possono evolvere del tutto asintomatiche. Circa il 10% della popolazione è affetto da malattia renale cronica e questa percentuale è più elevata in alcune particolari categorie quali anziani, ipertesi, diabetici o persone obese. I reni hanno la funzione di filtrare le urine e di riequilibrare nell’organismo il contenuto dei sali minerali presenti nel sangue, nei liquidi organici e nelle cellule. Un’ulteriore attività dell’apparato urinario è quella di secernere gli ormoni che regolano la produzione di globuli rossi, il mantenimento in equilibrio della pressione arteriosa ed il metabolismo del calcio/fosforo. Quando compare una patologia renale, queste funzioni possono essere progressivamente alterate, nei casi più gravi fino alla completa abolizione. Le malattie renali possono mostrarsi in maniera diversa a secondo della componente in cui si manifesta il primo danno: glomerulonefriti, pielonefriti, nefropatie vascolari, nefropatie tubulo interstiziali, di nuova insorgenza o ereditarie, acute o croniche, primitivamente renali o secondarie ad una malattia sistemica come il diabete o le collagenopatie. I segni più frequenti sono un’alterazione del colore (scure, rosse) o del volume (scarso) delle urine, lo stimolo ad urinare più frequentemente o con bruciore, edemi intorno agli occhi o alle estremità, ipertensione arteriosa, dolore alla schiena. Pertanto, una diagnosi clinica, laboratoristica e strumentale precoce, delle differenti patologie renali, è particolarmente importante, perché consente di mettere in atto tutte le terapie e di adottare i cambiamenti di stile di vita che possono rallentare l’evoluzione.

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Consigliere Ecclesiastico

SE LA VOSTRA GIUSTIZIA... Il 19 luglio 1969 avvenne lo sbarco sulla luna. Allora venne piantata la bandiera della pace. Da quella data e da quell’evento siamo tornati indietro, inaspettatamente. Oggi non potremmo piantare questa bandiera, lacerata e insanguinata. Oggi assistiamo ai funerali dei soldati russi uccisi in Ucraina e ai soldati ucraini uccisi dai russi, nelle rispettive chiese cristiane – ortodosse. L’assurdo è che tutti pregano lo stesso Dio e lo stesso Gesù Cristo, gli stessi santi, la stessa Madonna. Il cinismo non va d’accordo col vangelo. Gesù ha pregato per la pace come dono di Dio. Ha annunciato la nostra appartenenza all’unico Padre. Ci ha ricordato che siamo fratelli e apparteniamo all’unico popolo di Dio. C’è di più. Ci ha detto che quanto abbiamo fatto al nostro fratello più piccolo l’abbiamo fatto a Lui. Succede che viene invocato quel Gesù che nei fratelli viene ferito e ucciso.

La comunità internazionale ha bandito l’uso delle bombe a grappolo e i gas. Eppure queste armi vengono usate, perchè qualcuno le costruisce e le vende. E nessuno denuncia questo commercio criminale. E’ un pezzo di oscurantismo, un pezzo di medioevo che ritorna. Ogni cristiano, ortodosso o cattolico, con responsabilità pubbliche di governo o di semplice cittadino, è chiamato alla santità e a osservare il comandamento di Dio: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli...”. Fu detto: Non uccidere. Io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello sarà sottoposto al giudizio (Mt. 5,20-26). La guerra è l’ammissione del nostro fallimento. Noi, che abbiamo in Cristo il nostro Maestro e il nostro Salvatore, non possiamo non essere santi e operatori di pace, per unire e non dividere. Per portare vita e non morte.

UCRAINA: IN ITALIA 2,6 MLN SENZA CIBO, ALLARME UE BENE AVVIO BANDI PER AIUTI ALIMENTARI AD INDIGENTI L’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina mette in pericolo in Italia l’accesso al cibo di 2,6 milioni che hanno bisogno di aiuto per mangiare. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti al vertice con il Ministro Stefano Patuanelli in riferimento all’allarme lanciato dalla Commissione Europea con l’approvazione della Comunicazione “Salvaguardare la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari” per garantire la disponibilità del cibo per le famiglie a basso reddito. Da Bruxelles arriva l’invito

a fornire cibo e/o assistenza materiale di base alle famiglie in difficoltà attraverso il Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead), che in Italia aiuta 2.645.064 persone tra cui 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili. Si tratta della componente più debole della società che è più esposta all’impoverimento alimentare determinato dal caro prezzi ma anche dal rallentamento dell’economia e dalla frenata dell’occupazione.

Don Ivo Piccinini

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