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POLITICA AGRICOLA COMUNE

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MERCATINO

MERCATINO

Erogati dalla Regione complessivamente 113 milioni di euro di anticipi dei pagamenti della Pac, Politica Agricola Comune, previsti da Bruxelles per superare la crisi Covid 19. Arpea, l’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura, ha liquidato a fine ottobre gli anticipi sino al 70% che fanno riferimento alle domande presentate nel 2020, erogando contributi a oltre 23.800 le aziende agricole piemontesi. Per la provincia di Alessandria si tratta 3.489 beneficiari per complessivi € 16.453.677. Il via libera da Bruxelles al pagamento degli anticipi Pace e l’immediata liquidità alle aziende agricole rappresentano una boccata d’ossigeno per le aziende proprio in questi giorni in cui il comparto risulta nuovamente messo alla prova a causa delle conseguenze della seconda ondata di Covid-19.

PRIMO VIA LIBERA ALLA NUOVA PAC, ECCO LE NOVITÀ

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Primo via libera del Consiglio Ue al pacchetto della Politica agricola comune (Pac) post 2020 che dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2023. Ora il Consiglio ha il mandato a negoziare con l’Europarlamento. La nuova Pac ha obiettivi più ambiziosi sull’ambiente anche se viene proposta una maggiore flessibilità agli Stati membri sul raggiungimento degli stessi. E’ previsto un contributo aggiuntivo per quegli agricoltori che vanno oltre i requisiti ambientali e climatici di base con l’introduzione di “schemi ecologici” nei quali rientrano agricoltura di precisione, agroforestale e agricoltura biologica. Agli schemi ecologici dovrebbe essere riservato il 20% degli aiuti diretti il cosiddetto primo pilastro della nuova Pac. La percentuale destinata alle misure agroambientali sale al 30% per quanto riguarda lo Sviluppo rurale (secondo pilastro). Tutti gli agricoltori sarebbero comunque vincolati a standard ambientali più elevati; anche i più piccoli. E per sostenere questi ultimi verso la transizione di una Pac più green si adotterebbero controlli semplificati. Per i giovani è previsto un contributo per avviare l’attività fino a 100.000 euro. Tra le altre misure la possibilità per gli Stati di destinare l’1% dei pagamenti diretti per la costituzione di fondi di mutualizzazione, la franchigia di 2.000 euro per azienda nel caso di applicazione della disciplina finanziaria, l’applicazione del capping alla singola persona giuridica titolare dell’azienda. Negli stessi giorni in cui era in corso il Consiglio agricolo anche il Parlamento Ue ha esaminato e approvato gli emendamenti alla proposta di riforma Pac. Bocciata a maggioranza la richiesta di rigettare totalmente la proposta della Commissione. L’Europarlamento ha votato a favore di una politica con ambizioni agricole, ambientali e sociali comuni a tutti i territori dell’Unione Europea, una politica che riconcilia econo-

Pac mia e ambiente, per l’agricoltura europea e per le nostre zone rurali, una politica trasparente nella gestione dei fondi europei e capace di dimostrarne l’efficacia e misurarne i risultati che genera, una politica che non confonda la flessibilità necessaria con la rinazionalizzazione. Occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza Covid -19, il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità per difendere l’Europa dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà. Un obiettivo che può essere raggiunto solo garantendo un budget adeguato a sostegno degli agricoltori per fare fronte alle nuove sfide ambientali e climatiche e non dipendere dall’estero per cibo e bevande che sono diventati un elemento strategico per la ripresa economica dell’Ue. Serve una Pac forte, semplice ed efficace e con risorse adeguate per garantire la competitività delle imprese e consentire di svolgere un ruolo essenziale nel presidio territoriale, nel contrasto alla crisi climatica e contro il dissesto idrogeologico. Nell’ambito del dibattito ancora aperto sul Quadro Finanziario Pluriennale è pertanto necessario superare lo storico squilibrio nei fondi europei assegnati all’agricoltura italiana che si colloca al primo posto della classifica europea per valore aggiunto ma è la meno sostenuta tra quelle dei principali Paesi europei dove in vetta alla classifica ci sono al primo posto la Francia, seguita da Germania e Spagna. E’ necessario tenere conto delle differenze dei costi di produzione all’interno dell’Unione Europea per garantire la competitività delle imprese.

ACCORDO RISORSE SVILUPPO RURALE 2021-2022, 3,92 MILIARDI DI EURO ALL’ITALIA

In riferimento al negoziato sulle risorse della Politica Agricola Comune 2021-2027, il 10 novembre scorso è stato raggiunto l’Accordo di compresso tra negoziatori del Parlamento e Presidenza del Consiglio sul prossimo bilancio a lungo termine Ue (QFP) e sul Next Generation EU (NGEU). Per i Programmi di sviluppo rurale delle future annualità 2021 e 2022 sono previste due differenti disponibilità finanziarie: 1. risorse Next Generation: tali risorse ammontano a 925,1 milioni di euro (di cui 275 milioni per il 2021 e 650,1 milioni nel 2022) a cui si potrà aggiungere la quota di cofinanziamento nazionale. A riguardo, la percentuale di contribuzione Ue sulle Misure NGEU potrà arrivare ad un massimo del 100%. 2. risorse sviluppo rurale per annualità 2021 2202: pari a 2,99 Miliardi di cui 1,64 Miliardi nel 2021 (comprensivo della quota di anticipo di 298 milioni) e 1,35 nel 2022. A tali risorse si aggiunge la quota di cofinanziamento nazionale pari al 50% che consente di raddoppiare la disponibilità. Complessivamente l’importo disponibile (QFP + NGEU) per i Programmi di sviluppo rurale regionali e nazionali è pari 3,92 Miliardi di euro per le due annualità 2021 e 2022, di cui: 1,92 miliardi nel 2021 e 2 miliardi nel 2022 a cui si sommano la quota di cofinanziamento nazionale. Nell’ipotesi di cofinanziamento nazionale del 50% le risorse complessive raddoppierebbero a quasi 8 miliardi di euro per lo sviluppo rurale negli anni 2021 e 2022. Per quanto concerne in modo specifico le risorse del Next Generation EU, è prevista la seguente ripartizione: − almeno il 37% deve essere riservato da ciascuno Stato membro a Misure ambientali, climatiche e gestione dell’acqua, benessere animali e cooperazione Leader. − almeno il 55% deve essere utilizzato da ciascuno Stato membro per il sostegno Giovani agricoltori; Investimenti (in particolare in filiere corte e mercati locali; efficienza delle risorse, Agricoltura di precisione, innovazione; sicurezza sul lavoro; energie rinnovabili, bioeconomia; ITC nelle zone rurali). Sono inoltre previste variazioni in merito ai tassi di cofinanziamento per singole misure delle risorse NGEU, con la percentuale di contributo sugli investimenti innalzata sino al 75%. Per i giovani agricoltori è definito l’innalzamento fino a 100mila euro del contributo, rispetto agli attuali 70mila euro. Tali misure dovranno essere comprese nell’ambito delle risorse NGEU. l regolamento QFP e l’accordo interistituzionale approvati devono ora essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio, presumibilmente entro la fine dell’anno per la relativa applicazione a inizio 2021.

RIPRISTINO TERRENI ALLUVIONATI: INDICAZIONI IN ARRIVO DALLA REGIONE

La Regione Piemonte ha trasmesso due comunicazioni nelle quali sono state fornite alcune prime indicazioni relative alle modalità da applicare, da parte delle imprese agricole, per poter attuare tempestivamente gli interventi di ripristino dei terreni “alluvionati”. Dalla lettura si rileva la possibilità, nel rispetto delle disposizioni del D. Lgs. n. 152/2006, di attivare interventi di ripristino dei fondi danneggiati, attraverso una serie di attività quali: · selezione e raggruppamento del materiale accumulato (tenendo separati terra e detriti, rami e tronchi e le varie tipologie di rifiuti veri e propri), · movimentazione nell’ambito dell’azienda stessa o per il conferimento a cooperativa/consorzio di cui si è soci in vista del deposito temporaneo, · deposito temporaneo in attesa di successivo allontanamento. A fronte di quanto sopra si ritiene, in ogni caso, opportuno: · predisporre una puntuale documentazione fotografica che attesti lo stato del fondo prima dell’intervento di ripristino; · verificare con il Comune interessato la possibilità di intervento · effettuare una specifica comunicazione, via PEC, ai Settori della Regione competenti; · informare il Comune prima di avviare i lavori di ripristino. La Regione ha infine previsto, su sollecitazione di Coldiretti, la possibilità di richiedere delle assegnazioni straordinarie/supplementari di carburante agricolo agevolato, per le lavorazioni di ripristino e/o ricoltivazione; la richiesta va inoltrata via PEC a (servizidisviluppo@cert.regione.piemonte.it) utilizzando il mod. UMA 14 ed impegnandosi a comunicare (via PEC) con 7 giorni di anticipo la data di effettivo inizio lavori.

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