"Agricoltura Alessandrina" marzo 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 2 20 MARZO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Decreto Milleproroghe, dai mini impianti di biogas ai contributi Inps

Settore Fiscale, dichiarazione dei redditi, al via la campagna 730

2021

Settore corilicolo, annata penalizzata da quantità ridotte e Covid



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COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria

COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 2 20 MARZO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2021

DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Coldiretti Alessandria COLDIRETTI ALESSANDRIA

Settore Fiscale, dichiarazione dei redditi, al via la campagna 730

Settore corilicolo, annata penalizzata da quantità ridotte e Covid

n.3 - Marzo 2021

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VALORE DELL’AGROALIMENTARE

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DECRETO MILLEPROROGHE

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twitter.com/@ColdirettiAL

Coldiretti Alessandria

Decreto Milleproroghe, dai mini impianti di biogas ai contributi Inps

ACCORDI DI FILIERA, PREZZI GIUSTI E NUTRISCORE

DAI MINI IMPIANTI DI BIOGAS AI CONTRIBUTI INPS

SETTORE FISCALE

DICHIARAZIONI DEI REDDITI E DETRAIBILITÀ DELLE SPESE

ETICHETTATURA

SICUREZZA MADE IN ITALY PER I SALUMI

SETTORE VITIVINICOLO SCADENZE, DECRETO SOSTEGNI E VENDEMMIA VERDE

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PIANO SVILUPPO RURALE

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POLITICA AGRICOLA

TRANSAZIONE VERSO LA PROGRAMMAZIONE 2023-2027

COMUNITARIA AL VIA LA DOMANDA UNICA 2021

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NOCCIOLE

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EMERGENZA LUPI

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SETTORE ZOOTECNICO

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ANNATA CORILICOLA PENALIZZATA DA QUANTITÀ RIDOTTE E COVID

MISURE DI CONTENIMENTO A DIFESA DEI TERRITORI

RIFLESSIONI COMPARTO PRODUTTIVO RAZZA PIEMONTESE

PIANO QUALITÀ DELL’ARIA

LE MISURE ATTIVATE PENALIZZANO L’ATTIVITÀ AGRICOLA

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NUOVI UFFICI ZONA

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POLIZZE ASSICURATIVE

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SEDI COLDIRETTI TORTONA E CASTELNUOVO SCRIVIA

SEMPLIFICAZIONE PIANO GESTIONE RISCHI 2021

MERCATINO


Editoriale | Il Presidente

LE SEMINE CONTINUANO SENZA SOSTA MA IL VENTO FORTE E LA MANCANZA DI PIOGGIA PREOCCUPANO

SICCITÀ, L’EMERGENZA COVID NON DEVE SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA. RISPARMIARE ACQUA, PRODURRE ENERGIA E CIBO 4

L’

emergenza sanitaria legata al Covid non deve far abbassare la guardia nei confronti di molte tematiche che invece devono essere attentamente valutate e non dimenticate. Prima fra tutte la siccità che rappresenta l’evento climatico avverso più rilevante per l’agricoltura con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Leggendo i dati del rapporto FAO sugli effetti delle calamità naturali in agricoltura scattano i campanelli d’allarme. Sul territorio provinciale le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media spesso accompagnate da vento forte, hanno indotto a deliberare l’attivazione della fase di “attenzione” per il rischio incendi mentre si fa sempre più concreto il grido di allarme siccità da parte degli agricoltori. Caldo anomalo e mancanza di pioggia. Le semine stanno continuando senza sosta, la campagna non si è mai fermata nemmeno un giorno, anche in tempo di Coronavirus, ma adesso, senza pioggia, il rischio è di non veder crescere nulla: un danno economico che andrebbe ad aggiungersi ad una situazione già particolarmente difficile anche a causa della mancanza di manodopera. Insomma, un vero e proprio SOS per le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro nei terreni aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere. Se da un lato, infatti, il bel tempo di queste settimane ha permesso agli agricoltori di procedere nelle lavorazioni in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che può avvenire solo se in presenza di buona umidità. Per questo cresce la preoccupazione e in molti casi è stato necessario già intervenire con le irrigazioni di soccorso e quindi con un ulterio-

re aumento dei costi. Nonostante i cambiamenti climatici, l’Italia resta un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattengono solo l’11%. Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazioni. La conferma della strategicità del settore con i prezzi dei prodotti alimentari che a febbraio 2021 hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni trainati dalle quotazioni in aumento per zucchero, oli vegetali, cereali, latte e carne, sulla base dell’Indice Fao dei prezzi dei prodotti alimentari, che ha raggiunto un valore medio di 116 punti, che rappresenta un incremento del 2,4% rispetto a gennaio, del 26,5% sull’anno precedente e il valore massimo dal luglio 2014. Per cogliere un’opportunità unica abbiamo elaborato e proposto un progetto concreto immediatamente cantierabile di risparmio idrico, per aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie: un’esigenza resa necessaria dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di pioggia. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento, per ridurre l’impatto l’ambientale, laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per

Sul territorio provinciale le persistenti condizioni di tempo secco non favoriscono le operazioni colturali

Mauro Bianco l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030. Praticamente una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali.


Editoriale | Il Direttore

AD UN ANNO DALL’INIZIO DELL’EMERGENZA ATTIVITÀ FERME, SETTORI PENALIZZATI E IN ATTESA DI CONTRIBUTI

DALLA RISTORAZIONE AL VITIVINICOLO, DAL TURISMO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE: GLI STOP DEL LOCKDOWN, IERI COME OGGI

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icordo esattamente, come immagino la stragrande maggioranza di voi, che lo scorso Marzo proprio in questo periodo iniziava il rinvio al 2021 di tutte le fiere, gli appuntamenti e a gran voce si diceva “vi diamo appuntamento al prossimo anno”. Un esempio per tutti il Vinitaly, ma l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Ora, la decisione dell’ente che organizza il più grande appuntamento vitivinicolo sul territorio italiano di rimandare al 2022 la kermesse racchiude tutta la sofferenza di uno dei molti comparti che l’emergenza Covid ha fortemente compromesso. Consumi crollati e gravi difficoltà per i vini del territorio, provincia di Alessandria e del Piemonte in generale, in particolare quelli a denominazioni di origine e indicazione geografica, a maggior valore aggiunto. Oggi conosciamo meglio la situazione, esiste una campagna vaccinale e gli ospedali sanno come muoversi e, in un certo senso, il comportamento del virus è più prevedibile. Detto questo, e non è cosa da poco, resta un’amarezza e uno sconforto che per certi aspetti sono ancora più complicati da gestire del lockdown generalizzato di dodici mesi fa. Seconda Pasqua blindata e grande amarezza per tutto il comparto della ristorazione e per le attività ad esso connesse: spesso diciamo la parola ripartenza ma ormai sono in molti a non crederci più e le serrande abbassate raccontano storie di ordinaria sofferenza. Attività agrituristica, turismo, percorsi didattici: i grandi spazi della campagna erano pronti all’accoglienza. Dai colori e i sapori del buon cibo alle attività sportive e al relax: tutto cristallizzato, tutto come nel 2020. Il mondo agricolo e il comparto dell’agroalimentare non si sono mai fermati, allora come oggi, garantendo non solo scaffali riforniti ma anche una forza che è diventata la chiave di volta per il Paese, un valo-

re strategico del cibo che racchiude quella determinazione che solo il mondo dei campi conosce e che è capace di trasformare le difficoltà in motore trainante dell’intera nazione. Basti pensare proprio al settore vitivinicolo: nonostante la plateale crisi ha conquistato il primato mondiale nel numero di bottiglie esportate nel mondo dove viene consumato circa la metà del vino italiano per 6,3 miliardi di euro nel 2020 di fatturato. Il rinvio di fiere, kermesse e convegni sono atti dovuti per consentire la partecipazione anche degli operatori stranieri e sostenere ora più mai il successo del prodotto agroalimentare Made in Italy. Ed è così che abbiamo dovuto rimandare anche l’inaugurazione della nuova sede degli Uffici Zona di Tortona e Castelnuovo Scrivia. Ci saremmo accontentati anche di una cerimonia sotto tono, sarebbe comunque stato un segnale che guardava alla normalità invece, ancora una volta, il ritorno in zona rossa ci ha fatto rivedere i programmi in agenda. Con non poche difficoltà manteniamo i momenti di confronto con i consumatori al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Gasco ad Alessandria, con “feste a tema” dedicate ai sapori della nostra tavola ma scandite da un rigido protocollo di sicurezza: è accaduto per la ricorrenza di San Valentino, per la Giornata dedicata alla Donna o l’inizio della primavera tra ricette per assaporare al meglio le timide primizie in campo o i consigli per chi vuole cimentarsi a realizzare un orto sul terrazzo. Sfogliando le pagine della rivista troverete anche gli aggiornamenti su problemi che ci vedono da sempre in prima linea, in primis la fauna selvatica: le continue problematiche legate al Covid non devono distogliere l’attenzione dalla gravità della situazione, il numero dei cinghiali continua ad aumentare. La sentenza della Corte Costituzionale è solo un

Seconda Pasqua in zona rossa ma le difficoltà non hanno mai fermato l’agricoltura

Roberto Rampazzo primo passo per ripristinare l’equilibrio sul territorio, ma non basta, la situazione è ormai da troppo tempo fuori controllo. Intanto, proprio in questi giorni, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato l’impegno del pre-Vertice sui sistemi alimentari del 2021 che si terra a Roma dal 19 al 21 luglio 2021 per promuovere un’agricoltura migliore, filiere produttive sostenibili e stili di vita salutari: obiettivi che sono già realtà grazie ai progetti attuati con l’agroindustria virtuosa del territorio, per offrire ai consumatori prodotti di alta qualità e sostenere concretamente l’economia locale.

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Valore strategico dell’agroalimentare

Coldiretti al Ministro Patuanelli sul valore strategico dell’agroalimentare

OBIETTIVO RICOMINCIARE A RIPARTIRE: PREZZI GIUSTI, NUTRISCORE, RISTORAZIONE E ACCORDI DI FILIERA 6

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istoranti, Nutriscore e prezzi giusti. Tre questioni poste dalla Coldiretti al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. Intanto, con i provvedimenti approvati nel Milleproroghe, i primi risultati del lavoro comune sono arrivati relativamente ai piccoli impianti di biogas e alla sospensione del rinnovo del patentino per i prodotti fitosanitari. “Grazie agli agricoltori sono stati garantiti prodotti ai consumatori ma molti settori, come la ristorazione, sono in grave difficoltà. La chiusura del canale Horeca ha creato sofferenze in molti settori dell’agroalimentare. L’obiettivo nella garanzia della salute e sicurezza dei cittadini è di ricominciare a ripartire”, ha sottolineato il ministro. Il cibo è strategico per la ripresa post Covid così come lo è stato dopo le crisi finanziarie del 2007 e 2008 ma serve una strategia in termini di rigore istituzionale, lavoristico, della pubblica amministrazione perché c’è troppa burocrazia. La filiera agroalimentare vale 260 miliardi, il 16% del pil e 1,8 milioni di addetti. L’export ha raggiunto la cifra record di 46 miliardi con un aumento dell’1,4% rispetto al 2020. Il fatturato della filiera allargata, che include turismo e ristorazione, supera i 530 miliardi. Un settore che ha bisogno di programmazione per conquistare mercati “occupati” dall’italian sounding. Con i fondi del Recovery Fund si potrebbero recuperare quei 100 miliardi e puntare così all’obiettivo 146 miliardi di export di vero made in Italy. Un’altra tappa indicata al ministro è l’estensione dell’etichettatura con l’indicazione dell’origine per tutti i prodotti e soprattutto replicabile negli Stati membri. Il presidente nazionale Ettore Prandini ha lanciato poi l’allarme dell’etichetta Nutriscore o a semaforo che

Progetti cantierabili che guardano al futuro realizzati con l’industria e la cooperazione

“cerca di ingannare i consumatori. Le multinazionali premono per togliere l’elemento distintivo del cibo italiano, mentre il nostro Paese è ai vertici per la longevità dovuta alla Dieta mediterranea”. Per questo “diciamo no a meccanismi che puntano a demonizzare un settore rispetto ad altri”. Anche su questa delicata questione è arrivato l’impegno di Patuanelli a battersi affinchè il Nutriscore venga abbandonato perché comporta “un danno enorme al settore”. E’ importante la battaglia nella Ue, dove si gioca il futuro dell’agroalimentare, finalizzata a imporre la nostra linea per tutelare i cittadini. Gli attacchi nei confronti della carne e dei prodotti lattiero-caseari testimoniano l’interesse di pochi contro un settore che garantisce la tenuta economica e ambientale. Senza allevamenti non ci sarebbe il biologico, la circolarità delle filiere è un’ importante opportunità. In questo anno segnato dalla pandemia l’agroalimentare ha resistito, anche se in alcune filiere il calo del valore percepito ha raggiunto il 40% rispetto all’anno precedente e un’eccellenza come il vino ha sofferto molto. Per la rinascita Coldiretti ha proposto progetti cantierabili che guardano al futuro realizzati con l’industria e la cooperazione. In primo piano la digitalizzazione per tracciare tutto quelle avviene nelle nostre imprese, dal-


Valore la produzione alla commercializzazione, grazie anche all’utilizzo della blockchain e con microchip per valorizzare la distintività del made in Italy. Un altro progetto è quello per lo stoccaggio che interessa cereali e soia finalizzato a dare certezze ai nostri imprenditori e consentire la valorizzazione economica delle produzioni. Per la Coldiretti sono strategiche le energie rinnovabili, dal biogas al biometano (gassoso e liquido) fino ai biocarburanti. E poi il piano per i bacini di accumulo per trattenere l’acqua che occorre per qualificare le produzioni, per esempio ottenere cereali migliori, o per produrre energia. Nelle iniziative definite per il Recovery plan la Coldiretti ha inserito anche la filiera bosco-legno che offre una doppia opportunità, ambientale con la riduzione di CO2, ed economica, grazie alla flessione delle importazioni di legno. Un’eccellenza italiana infatti è il comparto del mobile che chiede legno italiano. Se si attuano queste iniziative si aprono opportunità interessanti anche per le aree interne e montane. Patuanelli ha riconosciuto il ruolo di Coldiretti per quello che fa quotidianamente e per quelli che saranno gli obiettivi futuri e ha assicurato il pressing a Bruxelles per ottenere la cumulabilità dell’agevolazione fiscale del credito d’imposta per gli investimenti nell’ambito di “Industria 4.0” e i contributi dello Sviluppo rurale. Sull’innovazione poi ha battuto molto: innovazione che non si limita alla banda larga nelle aree rurali, ma che si declina con l’agricoltura di precisione, i satelliti e la sensoristica, il tutto per puntare ad accrescere la qualità e ridurre i costi. Al Centro del Consiglio nazionale il dossier Cai che proietta la Coldiretti, come ha spiegato il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo, in una nuova dimensione. Oggi c’è necessità di un protagonismo economico e la

strategico dell’agroalimentare

Coldiretti è entrata nel gioco dell’economico. Cai è l’unico hub agricolo del Paese in termini di infrastrutture e di tecnologia, ma anche per finanziare le aziende. Cai ha offerto nuove opportunità ai propri soci. Gli interventi già realizzati hanno coinvolto oltre un milione di quintali di grano tenero e duro, pomodoro e ortofrutta in particolare nel Sud, ma anche orzo per la birra. Con linee di credito a condizione migliori anche della cambiale agraria. Dalla rappresentanza dunque alla capacità di governare i processi economici. Strategico il ruolo di Campagna Amica che dà forza a quella trincea inespugnabile delle imprese del territorio. “Campagna Amica - ha affermato il Segretario Generale Gesmundo - è un successo irreversibile, un valore sedimentato, presidio nel nostro Paese”. L’obiettivo è rafforzare ancora di più in tutti i territori questa rete. Un altro asset è Filiera Italia che continua ad allargare la base associativa. E oggi risulta vincente la strategia dei contratti di filiera che potranno essere delle vere autostrade del Recovery Plan tenendo conto che sono stati già notificati alla Commissione Ue e dunque non hanno bisogno di ulteriori via libera.

POSITIVO IL COMMENTO DI COLDIRETTI, PORRE UN FRENO A PRODOTTI SOTTOPAGATI E CAPORALATO

CONSUMI: IMPORTANTE LO STOP ALLE ASTE A DOPPIO RIBASSO. FERMIAMO LE SPECULAZIONI

E’

importante lo stop alle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione e alimentano il caporalato. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione, alla Commissione agricoltura del Senato, della legge sulle aste a doppio ribasso. “Le aste al doppio ribasso – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - provocano forti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri

di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo. Proprio questa tematica era stata inserita tra i punti prioritari presentati nel giugno del 2019 al governatore Alberto Cirio nel corso dell’evento Frutta e legalità a cui Coldiretti Alessandria aveva preso parte. La norma approvata è, quindi, un importante passo in avanti che va completato con il recepimento, a livello nazionale, della direttiva comunitaria sulle pratiche sleali nel settore alimentare con norme sul

Alimentano gli squilibri di filiera: per ogni euro speso meno di 15 centesimi agli agricoltori sottocosto, sul prezzo minimo garantito ed una equa distribuzione di valore grazie agli accordi di filiera. In tempi così difficili in cui le imprese sono già messe a dura prova dalla situazione pandemica, le risorse esistenti devono essere veramente indirizzate a far crescere e a sostenere l’economia del territorio”.

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Decreto Milleproroghe

Provvedimenti fortemente sostenuti da Coldiretti

DAI MINI IMPIANTI DI BIOGAS AI CONTRIBUTI INPS, TUTTE LE MISURE DEL MILLEPROROGHE 8

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iccoli impianti a biogas, patentini fitosanitari, versamento dei contributi. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo il decreto Milleproroghe con una serie di provvedimenti di interesse per l’agricoltura fortemente sostenuti dalla Coldiretti. Si parte dalla proroga della validità dei patentini fitosanitari necessari per la vendita e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, rilasciati dalle regioni e dalle province autonome e degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici. I certificati in scadenza nel 2021, o in corso di rinnovo, restano validi per i 12 mesi successivi alla scadenza e comunque fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza da Covid 19. Di particolare rilievo la proroga degli incentivi ai piccoli impianti a biogas. Anche per il 2021 saranno riconosciuti i sostegni agli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 300 kW realizzati da imprenditori agricoli, anche in forma consortile, e alimentati almeno per l’80% da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole realizzatrici e per il restante 20% da colture di secondo raccolto delle stesse aziende. Importante anche la sospen-

Novità, proroghe e scadenze: ecco alcune delle più importanti in calendario sione della quarta rata 2020 dei versamenti contributivi di imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e coloni, beneficiari dell’esonero contributivo riconosciuto dal cosiddetto “decreto-legge ristori” per i mesi di novembre e dicembre 2020. E’ stato sospeso il pagamento della rata in scadenza il 16 gennaio 2021. Allungato al 31 dicembre 2021 il termine entro cui gli organismi di controllo di natura pubblica dei vini a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (Igp), aventi natura pubblica, devono adeguarsi alla norma Uni Cei En Iso/Iec 17065:2012 e in ogni caso alla sua versione più aggiornata. Una modifica necessaria, ricorda Coldiretti, per evitare la revoca, a decorrere dal 16 marzo 2021, delle autorizzazioni rilasciate agli organismi pubblici che entro tale data non riusciranno a completare l’iter procedimentale necessario a conseguire l’accredi-


Decreto Milleproroghe tamento, con il rischio di privare numerosi vini a denominazione protetta e a indicazione geografica protetta della necessaria verifica del rispetto del disciplinare di produzione. Slitta al 31 dicembre 2021 l’esonero dagli obblighi di presentazione della “certificazione antimafia” solo per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori a 25.000 euro. Interventi a favore delle imprese bieticole-saccarifere: i procedimenti di recupero degli aiuti alle imprese legati alla ristrutturazione dell’industria saccarifera vengono sospesi sino all’accertamento definitivo dell’obbligo a carico dei beneficiari e sono prive di effetti le garanzie fideiussorie prestate per evitare le azioni di recupero, mediante compensazione, già avviate. La sospensione ha efficacia fino all’accertamento definitivo dell’obbligo a carico dei beneficiari e comunque sino al 31 marzo 2021. Proroga per il bonus vacanze che interessa anche gli agriturismi. Slitta poi al 1° gennaio 2023 la cessazione del regime di maggior tutela del prezzo nel mercato dell’energia elettrica per le micro imprese e i clienti domestici. Rinviata al 31 dicembre 2021 l’etichettatura degli imballaggi a carico dei produttori.

Covid, stop braccianti alle frontiere e mancano lavoratori specializzati Con l’avanzare della pandemia arriva il primo stop alle frontiere per i lavoratori agricoli stranieri impegnati nelle campagne, con il Marocco che ha sospeso tutti i collegamenti aerei con l’Italia. “Con questo limite, a causa dell’emergenza contagi, anche quest’anno ci saranno difficoltà per l’arrivo di lavoratori stranieri con il rischio concreto della perdita dei raccolti in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani anche per le difficoltà degli scambio commerciali – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Per questo è necessario, in vista della stagione ortofrutticola ormai prossima, puntare alla riduzione costo del lavoro ed alla semplificazione dei voucher per consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione in difficoltà”. In provincia di Alessandria per la raccolta dell’ortofrutta, soprattutto l’uva, sono centinaia le imprese che necessitano di raccoglitori con oltre 2.000 presenze a stagione. Un’opportunità, quindi, quella del lavoro stagionale che deve essere accompagnata da un piano per la formazione professionale.

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Settore

fiscale

|

a cura di

Daniela Colombini

La campagna fiscale 2021

DICHIARAZIONI DEI REDDITI E DETRAIBILITÀ SPESE 10

I

l modello 730 è la dichiarazione dei redditi che può essere presentata dai lavoratori dipendenti, pensionati e da tutti quei contribuenti che, seppur privi di sostituto d’imposta, posseggano redditi da lavoro dipendente o assimilato. Una prima novità di quest’anno riguarda la scadenza: rimane quella lunga del 30 settembre 2021 invece della “consueta” a fine luglio. Inoltre, a partire dal 2020, il modello 730 può essere presentato anche per il contribuente deceduto nel corso dell’anno di imposta o entro il 30 settembre dell’anno di presentazione della dichiarazione. Per le persone decedute successivamente al 30 settembre 2021, sarà possibile presentare esclusivamente il modello REDDITI PF. Utilizzare il modello 730 rispetto al modello REDDITI PF presenta alcuni vantaggi in quanto i rimborsi e/o gli addebiti vengono effettuati direttamente sulla busta paga, rata di pensione o, in assenza di sostituto d’imposta, tramite accredito sul conto corrente in caso di rimborso, in caso contrario, il versamento dovrà essere effettuato tramite modello F24. Inoltre, il modello 730 è l’unica dichiarazione che può essere presentata in forma congiunta essendo sufficiente che, anche uno solo dei due coniugi abbia il sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio. Con la dichiarazione di quest’anno (730/2021 o modello Redditi 2021) i contribuenti si confronteranno per la prima volta con l’obbligo di pagamento tracciato per fruire delle detrazioni, in vigore dal 1° gennaio 2020. Dall’anno d’imposta 2020 infatti, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri, spetta a condizione che la spesa sia sostenuta mediante sistemi di pagamento tracciabili. Questa disposizione non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. In attesa di chiarimenti che definiscano esattamente la documentazione che fornisce la prova necessaria sulle modalità di pagamento tracciabili, ad oggi abbiamo

comunque le istruzioni ufficiali alle dichiarazioni dei redditi che stabiliscono la portata della norma. In effetti, questa novità potrebbe recare difficoltà laddove, soprattutto all’inizio dell’anno 2020, molti contribuenti potrebbero non aver seguito correttamente il nuovo iter e qualora la spesa fosse stata pagata in contanti, la detrazione sarebbe irrimediabilmente persa. Il contribuente, secondo l’Amministrazione finanziaria, dimostra l’utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» mediante prova cartacea della transazione/pagamento con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza, l’utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» può essere documentato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio. Pertanto in generale l’Agenzia vuole che i pagamenti «garantiscano la tracciabilità e l’identificazione del suo autore»: è necessario poter documentare il flusso di denaro dal soggetto che effettua il pagamento a quello che lo incassa, con movimenti ininterrottamente tracciati che consentano l’identificazione delle parti. Rimane fermo ovviamente che il contribuente dovrà presentare al Caf, oltre al documento comprovante il pagamento tracciato, anche il documento comprovante la spesa ovvero la fattura o lo scontrino “parlante”.

Inps: ecco le istruzioni per la ripresa dei versamenti Con il Messaggio 896 pubblicato il 2 marzo l’Inps illustra le modalità operative per la ripresa dei versamenti contributivi sospesi per l’emergenza Covid. La misura interessa i lavoratori agricoli autonomi, i contributi dovuti dalle aziende agricole assuntrici di manodopera e dai lavoratori agricoli autonomi. I pagamenti vanno effettuati in una unica soluzione entro il 16 marzo senza applicazione di sanzioni e interessi. E’ possibile anche rateizzare fino a 4 tranche di pari importo con il primo versamento sempre il 16 marzo. Inps precisa che per tutte le gestioni l’importo minimo di ciascuna rata non può essere inferiore a 50 euro e i versamenti devono essere effettuati il 16 di ciascun mese.


Settore

vitivinicolo

VINO: CONFRONTO SU SCADENZE, AUTORIZZAZIONI E MISURE INTERVENTO

C

oldiretti è intervenuta nelle sedi regionale e nazionale per sostenere la necessità di accordare deroghe e proroghe rispetto alle scadenze delle pratiche riconducibili a estirpazioni, reimpianti, nuovi impianti e alle misure di sostegno. Si chiede che tutte le autorizzazioni in scadenza nel 2021, al pari di quelle già posticipate dal 2020, possano durare fino a tutto il 2022. Stessa cosa per le domande di ristrutturazione vigneti e investimenti. Devono essere superati gli ostacoli normativi previsti dai Regolamenti UE che pare non prevedano di riconoscere condizione eccezionale la pandemia odierna, visto che si protrae ormai dall’anno scorso e dunque non rappresenterebbe più l’eccezionalità e l’imprevedibilità che stanno alla base della causa di forza maggiore, indispensabile per acconsentire le deroghe. Questa situazione stile “azzeccagarbugli”, inconcepibile e inaccettabile vista la situazione, va per Coldiretti

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superata anche se necessitasse la modifica dei Regolamenti di base. La discussione è aperta in questi giorni. I produttori che possiedono autorizzazioni in scadenza 2021 possono contattare per informazioni e aggiornamenti gli uffici Coldiretti Alessandria.

VIGNETO: APERTE LE DOMANDE PER NUOVI IMPIANTI

L

e domande per ottenere autorizzazioni per realizzare nuovi impianti di vigneto potranno essere presentate entro il 31 marzo. Ogni richiedente presenta un’unica domanda, nella quale indica una o più Regioni su cui intende richiedere le autorizzazioni, le superfici desiderate e la scelta dei criteri di priorità di cui chiede il riconoscimento. È applicato un limite massimo nazionale per domanda di 50 ettari, ma le Regioni possono prevedere un limite inferiore. Il Piemonte ha fissato il massimo a 20 ettari. Sono circa 460 gli ettari disponibili in Piemonte e non

sono stabilite priorità con punteggi dovuti alle caratteristiche del richiedente (giovane o meno), oppure alle tipologie di conduzione e ubicazione del sito d’impianto (collina, biologico, ecc.). Le sole regole di assegnazione da noi riguardano: il criterio pro-rata, ossia l’erogazione proporzionale rispetto la dotazione disponibile regionale e la clausola di garanzia (voluta da Coldiretti) che prevede una superficie minima garantita per ogni richiedente. Si assegneranno 0,5 ettari in caso di sforamento della dotazione regionale, com’è probabile accada visto l’esito degli ultimi 3 anni. La superficie vitata autorizzata dovrà obbligatoriamente essere realizzata entro 3 anni pena sanzioni, eccetto il caso risulti inferiore al 50% richiesto (in quella circostanza è possibile rinunciare presentando apposita comunicazione entro 30 giorni). Le disposizioni generali nazionali prevedono, inoltre, che l’impianto deve essere mantenuto per almeno 5 anni (eccetto casi di forza maggiore e motivi fitosanitari), altrimenti l’estirpazione non darà origine a un’autorizzazione successiva al reimpianto. Il nuovo vigneto potrà vantare, come anno di realizzo, già il 2021 se sarà impiantato - sempre dopo l’assegnazione dell’autorizzazione - entro la campagna attuale, vale a dire entro il 31 luglio (attenzione a documentare anche con le fatture delle barbatelle acquistate). La dichiarazione d’impianto dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori.


Settore

vitivinicolo

OCM: RIMODULATE LE RISORSE IN PIEMONTE Arrivano a quasi 19,4 milioni le risorse complessivamente messe a disposizione per il settore vitivinicolo dal Piano Nazionale di Sostegno - OCM in Piemonte. La Regione con propria DGR ha deliberato una parziale modifica del piano di riparto, fra le misure, come da prospetto di seguito riportato:

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Misura Riparto rimodulato 2020/2021 _

Misura

Riparto rimodulato 2020/2021 _

Promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi

8.976.855,30 _

Ristrutturazione e riconversione dei vigneti

6.909.404,46 _

Vendemmia verde

0,00 _

Investimenti

3.483.277,24 _

TOTALE

19.369.537,00 _

È inoltre stabilito che eventuali, ulteriori economie contabilizzate sulla misura Promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi o eventuali fondi aggiuntivi concessi dal Ministero, nell’ambito della medesima campagna 2020/2021, siano utilizzati per lo scorrimento della graduatoria della misura Investimenti.

STOCCAGGIO “BIS” VINI: ATTESO DECRETO PER I SOSTEGNI

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a misura relativa allo stoccaggio privato dei vini sarà rifinanziata, sulla base dello stanziamento di 10 milioni deciso nell’ultima Finanziaria in relazione al perdurare della situazione pandemica. I contenuti dell’intervento sono oggetto di bozza di Decreto in corso di discussione. Come la volta precedente (DM del 26 novembre 2020 n. 9341040) sono esclusi i vini comuni - generici (ex da tavola) e sarebbero ammessi, oltre ai DOC/G, i vini certificati o atti (purché abbiano completato il periodo di invecchiamento obbligatorio). La misura sarebbe però estesa al prodotto imbottigliato e aperta ai prodotti della vendemmia 2020. Il contributo è sempre fissato in 0,06 euro per giorno per ettolitro per i vini a DO e in 0,04 per i vini a IGT per un periodo di 6 mesi (180 gg x0,06 euro = 10.8 euro/ HL). Potranno essere oggetto di contributo i vini presenti sul

registro telematico alla futura data di pubblicazione del Decreto, purché risultino nella dichiarazione di giacenza presentata il 10 settembre 2021. Il quantitativo minimo ammissibile si confermerebbe in 100 hl e quello massimo in 4000 hl e potranno essere inseriti, oltre ai vini già certificati sfusi o imbottigliati anche i vini atti che hanno completato l’invecchiamento stabilito dal disciplinare. Le domande saranno presentate per un periodo di soli 5 giorni nei termini di scadenza che saranno fissati. Per questo invitiamo sin d’ora i produttori a fare mente locale e iniziare a ponderare se aderire e con quali vini e quali volumi. In caso di risorse insufficienti i quantitativi dei contratti di stoccaggio si ridurranno in proporzione. I contributi saranno erogati al termine del periodo di stoccaggio salvo presentazione della fidejussione nel caso di richiesta di pagamento anticipato.


Settore

vitivinicolo

VENDEMMIA VERDE E PAGAMENTI: SCATTANO LE DEROGHE AI REGOLAMENTI UE

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ia ad alcune deroghe dei regolamenti Ue per la viticoltura, in particolare per i regolamenti delegati 884 del 2020 e 1149 del 2016. La maggiore flessibilità si è resa necessaria per sostenere il settore della viticoltura particolarmente colpito dal Covid 19 e per il quale non si prevede un rapido ritorno alla normalità. Nel pacchetto delle modifiche apportate dal Regolamento delegato della Commissione Ue (374/2021) del 27 gennaio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 3 marzo si parte dalla possibilità di praticare la vendemmia verde per due o più anni consecutivi sulla stessa particella. Per quanto riguarda poi le operazioni dei beneficiari la deroga introdotta prevede che “in casi debitamente giustificati collegati alla pandemia di Covid-19 gli Stati membri possono consentire di attuare senza approvazione preventiva le modifiche introdotte entro il 15 ottobre 2021, a condizione che non pregiudichino l’ammissibilità di nessuna parte dell’operazione e i suoi obiettivi generali e purché non sia superato l’importo totale del sostegno approvato per l’operazione. Il beneficiario comunica la modifica all’autorità competente entro il termine fissato da ciascuno Stato membro». E ancora, viene consentita la presentazione di modifiche da introdurre entro il 15 ottobre 2021 che interessano l’obiettivo dell’intera operazione già approvata. Il beneficiario deve comunicare la modifica all’autorità competente entro il termine fissato da ciascuno Stato membro e per tale modifica è necessaria l’approvazione preventiva dell’autorità competente. Capitolo pagamenti: per le richieste di pagamento pre-

sentate entro il 15 ottobre 2021 gli Stati membri calcolano il sostegno da versare sulla base della superficie determinata tramite i controlli in loco dopo l’attuazione, quando motivi collegati alla pandemia di Covid-19 impediscono di realizzare l’operazione sostenuta sulla superficie totale per la quale è stato chiesto il sostegno. Altre modifiche relative al regolamento 1149/2016 prevedono che il sostegno che va versato solo dopo l’esecuzione dell’intera operazione possa invece essere versato “per le singole azioni realizzate se i controlli dimostrano che non è stato possibile eseguire le azioni rimanenti a causa di forza maggiore o di circostanze eccezionali o se nonostante le azioni rimanenti non siano state eseguite l’obiettivo dell’operazione è stato comunque raggiunto”. Coldiretti accoglie con favore le modifiche intervenute che dovranno essere concretamente rese applicabili a livello nazionale per evitare penalizzazioni. In questo senso è assolutamente indispensabile che sia data la possibilità ai beneficiari delle misure di sostegno di modificare gli obiettivi delle operazioni oggetto di contributo al fine di non incorrere nelle penalizzazioni. Accanto a queste deroghe Coldiretti si aspetta inoltre che sia recepita la richiesta di prorogare la validità delle autorizzazioni agli impianti in scadenza nel 2021 a tutto il 2022 e che sia concessa a chi ne farà richiesta una proroga di un anno ai beneficiari degli interventi per ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per la misura investimenti per completare le operazioni e rendicontare le spese sostenute.

BANDO BARBERA D’ASTI Come ormai noto,, a partire dall’anno 2020 sono state bloccate le nuove iscrizioni della D.O. Barbera d’Asti, vengono esclusi i beneficiari di domande di Ristrutturazione Vigneti inserite nelle liste di finanziamento delle annate 2017/2018-2018/2019 2019/2020 che avevano programmato interventi al fine di realizzare superfici a Barbera destinata a Barbera d’Asti e coloro che sono in possesso di un’autorizzazione derivata da un precedente estirpo di superfici vitate iscritte alla DO Barbera d’Asti. Il programma triennale di iscrizione alla D.o. (2020/2022) prevede l’uscita di un unico bando di assegnazione nell’anno 2021 per una superficie complessiva di 150 Ha, possono partecipare all’assegnazione tutte le aziende che hanno superfici vitate e/o terreni con caratteristiche di iscrivibilità previste dal disciplinare del Barbera D’asti Docg, le aziende possono presentare una domanda per una richiesta massima di 2 Ha di superficie comprendenti le attività: Nuovo impianto, reimpianto, variazione di idoneità e sovrainnesto. Non è necessario che l’azienda sia in possesso di auto-

rizzazioni viticole al momento della presentazione della richiesta, le stesse possono essere ottenute anche successivamente all’approvazione della graduatoria, l’importante è che la superficie assegnata venga realizzata entro il 31 luglio 2023 . E’ MOLTO IMPORTANTE INDICARE CORRETTAMENTE LE PRIORITA’ CHE FORMERANNO LA GRADUATORIA in quanto non verrà riconosciuto alcun punteggio nel caso di mancata attribuzione, il requisito deve essere in possesso all’azienda alla data di emanazione del bando (16 Marzo 2021). A parità di punteggio verranno inserite secondo l’età crescente del richiedente presente in domanda. Nel caso la domanda sia presentata da una società è necessario allegare la copia della visura camerale. Ecco le date: apertura domande 16/03/2021 scadenza domanda 30/04/2021 pubblicazione della graduatoria 29/07/2021 possibilità di rinuncia 30 giorni post graduatoria realizzazione degli interventi 31/07/2023

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Piano

sviluppo rurale

In arrivo alla Regione Piemonte fino a 360 milioni di euro nel 2020-2021

PSR: TRANSIZIONE VERSO LA PROGRAMMAZIONE 2023-2027 14

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ormalmente la programmazione si è chiusa a fine anno ma finanziariamente ed amministrativamente proseguirà finché non sarà approvata la nuova programmazione che partirà nel 2023. Per la gestione del periodo transitorio (anni 2021 e 2022) l’Unione con il Regolamento 2220 ha prorogato di due anni la vecchia programmazione, quindi gli attuali PSR possono essere prorogati sino al 31 dicembre 2022 e le misure da essi previste si baseranno sulle norme e sugli strumenti attuali. Dal punto di vista operativo le Regioni potranno sostenere le spese a favore dei beneficiari relative a impegni pluriannuali che continueranno ad essere ammissibili anche dopo il 2021, con due possibili modalità: possono aprire nuovi bandi e nuovi impegni per un periodo più breve di 1-3 anni; possono prevedere una proroga, non superiore a un anno, degli impegni dopo la scadenza del periodo iniziale, a decorrere dal 2022. Il Regolamento transitorio prevede poi per gli Stati membri la possibilità di applicare lo strumento di stabilizzazione del reddito (Ist) e dei fondi di mutualizzazione, permettendo allo Stato membro di attivare il so-

Il 2020 ha segnato la fine della programmazione del PSR 2014- 2020 stegno in seguito al calo del 20% del reddito o della produzione media aziendale (e non del 30% come è previsto attualmente). A livello di risorse, per finanziare il PSR nel biennio di transizione, alla Regione Piemonte dovrebbe arrivare una somma complessiva compresa tra il 350 e i 360 milioni di euro. La Regione non ha ancora deliberato le modalità con cui intende proseguire l’attività del PSR nel biennio 2021-2022. È comunque improbabile che vengano modificati, in relazione al periodo 2021-2022, i parametri utilizzati in riferimento al periodo 2014-2020. Nel biennio di transizione, comunque, le Regioni potranno assumere impegni (utilizzando le risorse in fase di assegnazione) anche di natura pluriennale, ovvero applicabili ad annualità successive al 2022, a condizione che la liquidazione dei contributi a favore dei beneficiari avvenga entro il termine del 31 dicembre 2025.


Attualià

AL VIA LA DOMANDA UNICA PAC 2021

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ono state avviate le procedure per la presentazione della Domanda Unica 2021. I cinque regimi di sostegno previsti per gli agricoltori sono quest’anno: pagamento di base, pagamento greening, pagamento giovani agricoltori, pagamento accoppiato, pagamento piccoli agricoltori. Da notare che chi si insedia nell’attività agricola e che non ha più di 40 anni nel 2021 può chiedere nella Domanda unica sia l’assegnazione di titoli ex novo dalla riserva nazionale con fattispecie “giovane” (o come incremento di quelli eventualmente posseduti se di valore inferiore a quello che sarà stabilito per la riserva), sia il pagamento per i giovani agricoltori sopra citato (per un massimo di 90 ettari) come maggiorazione del 50% del valore dei titoli. Nel 2021, il sostegno accoppiato interesserà nell’ambito delle produzioni vegetali: soia per il nord Italia, colture proteaginose per l’Italia centrale, frumento duro per l’Italia centro meridionale, riso, barbabietola da zucchero, pomodoro da industria e superfici olivicole; mentre nell’ambito delle produzioni animali: bovini da latte, bovini da carne, bufali e ovini. Inoltre, il Decreto Ministeriale n. 7839 del 9 agosto 2018 ha previsto per il sostegno accoppiato un innalzamento dal 12 a 12,92% del massimale per i pagamenti diretti.

L’Agea ha pubblicato le istruzioni per la compilazione e la presentazione della domanda unica. Per la campagna 2021 le scadenze fissate sono il 17 maggio (il 15 maggio cade di sabato), per le domande iniziali, ed il 31 maggio per quelle di modifica. La comunicazione del ritiro delle domande può essere inoltrata fino al momento in cui l’Organismo pagatore comunica l’irregolarità. In ogni caso le comunicazioni non possono essere presentate oltre il 10 giugno 2022. Per la presentazione tardiva, il termine ultimo è fissato all’11 giugno 2021. In questo caso l’importo assegnato verrà decurtato dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo. Per la richiesta di accesso alla riserva nazionale per l’attribuzione di nuovi titoli o di aumento del valore dei titoli, l’importo assegnato verrà decurtato del 3% per ogni giorno lavorativo di ritardo. Per l’aiuto al grano duro, in regime de minimis, non scatta nessun taglio. Le domande iniziali pervenute oltre il 11 giugno 2021, sono irricevibili. Insieme alla presentazione della Domanda Unica, l’Agea ha previsto l’attivazione dell’anticipazione in regime de minimis. L’erogazione dell’anticipo (pari al 50% degli importi risultati ammissibili in riferimento al pagamento di base, ecologico e piccoli agricoltori) è prevista entro il 31 luglio 2021.

TRASFERIMENTO TITOLI PAC: LE ISTRUZIONI DI AGEA

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ubblicate le istruzioni Agea relative alle domande di trasferimento dei titoli Pac e al pignoramento e pegno di titoli a partire dalla campagna 2021. I titoli devono essere trasferiti unicamente a un agricoltore in attività alla data di presentazione della domanda di trasferimento titoli, tranne in caso di successione effettiva o anticipata. I trasferimenti si possono realizzare con la vendita, l’affitto o il comodato di titoli con terra, affitto/comodato senza terra che comporta la decurtazione del 30% del valore dei titoli che è riversato alla riserva nazionale, affitto/comodato con il coinvolgimento di due soggetti cedenti (il proprietario dei titoli e quello della terra) nel caso in cui per l’appunto non vi sia corrispondenza tra proprietario delle superfici e intestatario dei titoli (ammesso solo se in rapporto di parentela/coniugio/ affinità o se i titoli sono della società e i terreni dei soci o viceversa). E’ possibile anche la risoluzione o recesso del contratto che riportano i titoli al proprietario che li aveva ceduti. Con il contratto di compartecipazione stagionale la cessione avviene per un tempo stabilito di comune accordo. Altre forme sono la successione anticipata, la successione effettiva, lo scioglimento della comunione ereditaria. E ancora, la trasformazione di forma societaria, il conferimento temporaneo di titoli a una società, la re-

stituzione dei titoli dalla società al soggetto che aveva eseguito il conferimento, il conferimento di titoli a una società dal soggetto affittuario di titoli se socio della stessa. Nella casistica rientrano anche la scissione di società, la fusione di società e il subentro nel caso in cui subentrante e affittuario sono la stessa persona. Nel caso in cui il cedente dei titoli sia iscritto al Registro debitori di Agea è necessario verificare la situazione e procedere con l’estinzione del debito entro il 30 settembre dell’anno di presentazione della domanda di trasferimento titoli per procedere al perfezionamento della stessa. L’Agea precisa anche le modalità di trasferimento relative al regime dei piccoli agricoltori. La domanda di trasferimento va presentata entro il termine fissato per la presentazione della domanda unica e il perfezionamento delle istruttorie va fatto entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di presentazione della domanda di trasferimento. I titoli Pac possono essere oggetto di pignoramento nelle modalità previste per il pignoramento mobiliare nei confronti del debitore. Sono esclusi dal pignoramento i titoli condotti in affitto perché di proprietà di un terzo soggetto. Per quanto riguarda titoli all’asta l’assegnatario o l’acquirente deve essere agricoltore in attività. I titoli Pac possono essere anche oggetto di pegno.

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Settore

corilicolo

Tempo di previsioni per uno dei settori più importanti dell’economia territoriale

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NOCCIOLE: ANNATA CORILICOLA PENALIZZATA DA QUANTITÀ RIDOTTE E DALL’EMERGENZA COVID

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empo di previsioni per l’annata corilicola 2021. Dal punto di vista quantitativo la storia ci insegna che dopo un anno di “carica”, e quindi di alti livelli produttivi, segue un’annata meno generosa. Ma quali sono le previsioni corilicole produttive riguardo all’annata appena iniziata? “Ben sapendo che spesso quanto ipotizzato viene ribaltato dalla realtà, ci troviamo di fronte ad una fioritura femminile meno abbondante rispetto a quella degli anni precedenti - ha affermato il responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchi -. A creare ulteriore preoccupazione è stato il clima piovoso e umido tra i mesi di gennaio e febbraio che normalmente determinano i risultati finali. Fortunatamente nella nostra provincia quest’anno la fioritura si è manifestata con un sensibile ritardo tanto che, ancora ora, vediamo noccioleti in piena fioritura femminile”. Al di là di queste valutazioni tecniche, cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? “Certamente non si ripeterà l’esubero del 2020 ne’ le conseguenti piccole pezzature che hanno caratterizzato le nocciole nella scorsa campagna - ha proseguito Pansecchi -. Difficilmente si raggiungeranno le quantità dell’anno scorso ma di sicuro le nocciole presenteranno calibri superiori e quindi maggiori sbocchi di mercato”. Il 2020, come accaduto nel 2016, si è contraddistinto per l’esubero produttivo tanto da raggiungere una media per la provincia di Alessandria superiore ai 20 quintali all’ettaro in guscio arrivando negli areali più fertili a picchi determinati anche prossimi ai 50 quintali per ettaro. La produzione corilicola alessandrina conta su una base di 3.225 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale. “Tra le eredità negative che ci ha lasciato l’annata 2020 c’è stata la riduzione del livello qualitativo delle nocciole dovuto alla percentuale di “avariato” presente nelle varie partite - ha continuato Pansecchi -. Le ricerche svolte da diverse facoltà universitarie e dal CREA di Roma hanno evidenziato la presenza di patogeni che potrebbero essere implicati nel fenomeno e che verranno sempre più indagati per apportare soluzioni a questo grave problema. Problema al quale è imputata la riduzione del valore della nostra nocciola rispetto ai competitor italiani e internazionali”. Altra avversità che ha creato preoccupazione nelle scorse annate e che invece è stata meno presente nel 2020 è la cimice asiatica che fortunatamente ha invaso i noccioleti solo quando le nocciole erano già state raccolte. Questa minore incidenza non deve comunque indurre ad un rilassamento in quanto sarebbero sufficienti climi favorevoli al loro sviluppo che il problema si ripresenterebbe prepotentemente. Non possiamo ancora aspettarci dei benefici dai lanci di

Dal prezzo insoddisfacente alla vespa samurai, dalle incognite del clima ai potenziati accordi di filiera vespa samurai effettuati nella scorsa estate in quanto per vederne l’efficacia occorrerà attendere che le popolazioni dell’insetto introdotto diventino numericamente rilevanti tanto da poter rappresentare un vero e proprio limite alla diffusione del fitofago. Se uno dei problemi che hanno ridotto il valore della nocciola del Piemonte la scorsa campagna è stata la ridotta pezzatura, si può già sin d’ora ipotizzare che per il 2021 questo problema non si ripresenterà. “Tra gli argomenti “caldi” dell’ultimo periodo vi è stata certamente l’opportunità di continuare ad impiantare noccioleti visto la riduzione del valore al quintale della nostra nocciola - hanno concluso il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. A tal proposito non si può non tener conto delle congiunture legate alla pandemia che hanno limitato i consumi e di conseguenza gli acquisti. Non vi sono ragioni per dubitare che una volta superata l’emergenza, la richiesta di nocciole piemontesi non torni ad essere elevata e certamente superiore a quella che è ora la capacità di soddisfare le richieste dell’industria”. Il prezzo dell’ultima campagna, mediamente di 330 euro per quintale, per certi versi insoddisfacente, non deve trarre in inganno né essere considerato un inizio di crisi: le quantità prodotte hanno ampiamente sopperito al minor valore e lo spazio sul mercato per le nocciole alessandrine rimane inalterato. L’attenta selezione svolta sulle partite di nocciole che hanno ottenuto il benestare per entrare nel novero di quelle destinate alla filiera dell’agroindustria virtuosa in essere tra Coldiretti e Novi-Elah-Dufour ha permesso comunque di poter consegnare all’industria alessandrina più di 13.000 quintali di nocciole di pregio tra la provincia di Alessandria e quella di Asti. “Il continuo miglioramento delle tecniche colturali che i corilicoltori alessandrini stanno ponendo in campo costituisce da solo una garanzia per ottenere, anche in un’annata in cui i presupposti non sono dei migliori, risultati soddisfacenti soprattutto dal punto di vista qualitativo, auspicando che il prezzo possa valorizzare una qualità ovunque riconosciuta - hanno concluso Bianco e Rampazzo -. Certamente un clima favorevole, senza gelate tardive e con precipitazioni non eccessive ma ben distribuite nel corso della stagione potranno ancora fare la differenza definendo i risultati della nuova annata”.


Emergenza

lupi

A fine 2020 i branchi sull’Appennino alessandrino erano almeno dieci, numeri in crescita

LUPI: URGENTI MISURE DI CONTENIMENTO A DIFESA DI TERRITORI E ATTIVITÀ AGRICOLA

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uspichiamo confronto con le Istituzioni per inserire negli indennizzi “predazione da canidi” Il lupo ha ricolonizzato completamente il territorio montano e ora incomincia a essere osservato anche in collina e in pianura soprattutto lungo i fiumi e l’attività di monitoraggio, basata su presupposti scientifici, è molto importante per la programmazione di azioni concrete sul territorio. Sull’Appennino alessandrino sono almeno dieci i branchi di lupi (dato reso noto dall’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese facendo il quadro dei risultati del monitoraggio standardizzato del lupo 2018-2020 per il territorio della provincia di Alessandria): un numero in crescita che mette al centro dell’attenzione non soltanto la sicurezza del bestiame, ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le montagne e le colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota. “A fronte del crescente numero di lupi ed animali selvatici sulle Alpi, tanto che nel solo Piemonte sono stati censiti tra i 450 ed i 500 lupi quando in Francia sono complessivamente circa 550, è necessaria un’azione tempestiva regionale anche nei confronti degli enti competenti a livello nazionale al fine di permettere alle nostre imprese lo svolgimento dell’attività produttiva, alla luce dell’insostituibile ruolo svolto a tutela del territorio e viste le difficoltà legate alla situazione pandemica”. E’ quanto ha evidenziato Coldiretti Alessandria dopo l’incontro sulla presenza del lupo nel territorio piemon-

tese tenuto dal vicepresidente regionale, Fabio Carosso. “Ben vengano momenti di confronto, anche alla presenza dei Prefetti, su questa tematica, che è sentita non solo dalle aree montane, ma sempre di più anche da quelle collinari e di pianura - hanno commentato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - però è urgente attivare efficaci azioni di prevenzione e nuove misure di contenimento di lupi ed ibridi. Sotto questo punto di vista è importante muoversi in analogia con le modalità già adottate in altri paesi europei, a partire dalla confinante Francia. Come anche è necessario, in vista dell’attivazione nel 2021 di un differente sistema di risarcimento alle imprese agricole dei danni causati dai grandi carnivori, comprendere negli indennizzi la predazione da canidi e prevedere un iter snello di certificazione del danno, oltre a tempistiche di liquidazione immediate”.

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Settore Zootecnico

Il mondo della carne bovina d’eccellenza si trova ad affrontare una situazione inaspettata

RIFLESSIONI DEL COMPARTO PRODUTTIVO DELLA RAZZA PIEMONTESE SULL’ATTUALE SITUAZIONE DI MERCATO 18

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emergenza sanitaria ha condizionato fortemente l’evoluzione dei mercati in tutti i comparti, compreso il settore della carne bovina che ha subito importanti stravolgimenti. In questo contesto il mondo della carne bovina di Razza Piemontese si trova ad affrontare una situazione inaspettata per un prodotto di eccellenza: il mercato sta subendo delle fluttuazioni troppo evidenti, con andamenti opposti tra maschi e femmine, i primi in caduta verticale, le seconde in notevole crescita. Tale situazione, a modo di vedere dei firmatari della presente, è dannosa per tutti gli attori della filiera e per questo motivo chiediamo all’ultimo anello, quello della vendita al consumo, di leggere con attenzione le riflessioni del comparto produttivo al fine di rimodellare le strategie commerciali di vendita. Gli andamenti dei prezzi dei bovini di Razza Piemontese, pur nella consapevolezza che non sempre sono allineati alla realtà delle varie quotazioni delle diverse filiere, ci forniscono un supporto ufficiale medio sul quale è possibile fare delle analisi. Per quanto riguarda i maschi si può notare come nel 1° semestre 2018 si sia raggiunto un prezzo a peso vivo di 3,90_/kg più Iva, che si è mantenuto altalenante ma sostanzialmente su buoni livelli fino a luglio 2019. Qui si è notata una prima flessione che si è poi approfondita nel 2020, quando mese dopo mese si sono registrate flessioni sempre più significativa e addirittura drammatiche nell’ultimo trimestre 2020. Al contrario, per quanto riguarda le femmine di Razza Piemontese, nel 1° quadrimestre 2018 i prezzi erano superiori 4_/kg più Iva, poi c’è stato un periodo di flessione da maggio 2018 con punte in negativo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, per poi risalire progressivamente da maggio del 2020 ad oggi. C’è ormai una differenza tra maschi e femmine da 0,70 a 0,90 centesimi al chilogrammo di peso vivo, sicuramente ancor più marcato nel mercato reale delle diverse filiere. Questa particolare congiuntura ci spinge a suggerire con convinzione la necessità di un cambio delle strategie commerciali che potranno essere adottate dagli operatori che si occupano della vendita finale al consumatore, in particolare dalla GDO e dal dettaglio tradizionale, in modo da riequilibrare le macellazioni tra maschi e femmine. Il pericolo è quello di rompere l’equilibrio del rapporto produzione-riproduzione, fattore che da sempre regola a monte la disponibilità sul mercato delle diverse tipologie di animali. Ecco che continuare ad acquistare per la vendita ai consumatori femmine di Razza Piemonte-

Un invito al comparto della vendita al consumo a riflettere sulle strategie commerciali

se sta provocando il prelievo di potenziali riproduttori (le femmine che diventeranno vacche) con un impoverimento ed una distruzione del patrimonio zootecnico legato alla Razza Piemontese. Questo squilibrio potrà provocare gravi danni all’intera filiera, fluttuazioni di mercato esagerate sia in un senso sia nell’altro, impossibilità crescente dei produttori a gestire la domanda. Lasciamo ai macellai del dettaglio tradizionale e agli esperti della GDO la scelta delle modalità con le quali correggere le strategie commerciali che stanno danneggiando i produttori, ma riteniamo utile informarvi sulla grave situazione degli allevatori. Sull’argomento ci permettiamo di segnalarvi che, con l’assoluta necessità di essere opportunamente progettate e pianificate, si potrebbero adottare strategie di ulteriore segmentazione dell’offerta con la produzione di un maggior numero di maschi castrati. La carne di maschio castrato ha caratteristiche equiparabili, se non migliori, a quella delle femmine. Questi spunti nascono con lo scopo di tutelare la Razza Piemontese e dare nuovo un impulso ad un comparto che sostiene l’attività di oltre 5.000 famiglie di allevatori che con impegno e dedizione lavorano per fornire un prodotto di altissima qualità, un patrimonio che sarebbe un peccato perdere e che difficilmente potrebbe essere ricostruito in tempi brevi.


Piano Qualità

dell’Aria

L’entrata in vigore così immediata non ha permesso di fornire adeguate informazioni

PIANO STRAORDINARIO QUALITÀ DELL’ARIA: LE MISURE ATTIVATE PENALIZZANO ECCESSIVAMENTE L’ATTIVITÀ AGRICOLA

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impatto delle misure previste dal Piano Straordinario di Qualità dell’Aria sull’agricoltura è sicuramente molto forte. L’entrata in vigore in modo così immediato non ha neppure concesso la possibilità di fornire alle imprese le adeguate informazioni, in un periodo particolare quale l’avvio di una nuova campagna agraria. Pur essendo necessario attivare specifiche azioni per far fronte alla problematica connessa con la procedura di infrazione in atto, resta sproporzionato quanto previsto per il comparto agricolo rispetto a quanto deliberato per la mobilità. Oltretutto, per quest’ultima, il cui contributo alla produzione di polveri sottili è indubbiamente superiore, le regole vengono applicate a 76 Comuni mentre per l’agricoltura le aree coinvolte ne comprendono ben 947 a livello regionale. Per la provincia di Alessandria sono 64 i comuni della pianura, 111 della collina e 13 della montagna. E’ quanto commentano Mauro Bianco e Roberto Rampazzo, Presidente e Direttore Coldiretti Alessandria, rispetto all’applicazione anche in provincia di Alessandria delle nuove misure straordinarie per la qualità dell’aria stabilite a seguito della recente condanna inflitta dalla Corte di Giustizia europea all’Italia per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti. Una deroga è imprescindibile per poter garantire le produzioni fondamentali per la catena alimentare in una fase già così già difficile dovuta all’emergenza sanitaria in atto ed anche per evitare danni economici ulteriori ed agevolare indirettamente le importazioni. Oltretutto, dalla Regione sono state fornite solo parziali informazioni che riguardavano, già in modo pesante, il comparto zootecnico, ma omettevano altre, altrettanto pesanti, disposizioni che, invece, hanno un impatto sull’intera agricoltura, e che sono state inserite nella delibera da cui si evince, peraltro, che le norme introdotte in Piemonte sono decisamente più restrittive rispetto a quelle definite o in fase di discussione nelle altre regioni del bacino padano. E’ quanto evidenzia Coldiretti nella comunicazione inviata al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in previsione dell’incontro fissato con lo stesso governatore per affrontare la questione delle nuove misure straordinarie per la qualità dell’aria, stabilite a seguito della recente condanna inflitta dalla Corte di Giustizia europea all’Italia per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti. Per quanto riguarda l’agricoltura, nel periodo dal 15 settembre al 15 aprile, viene, infatti, attivato il meccanismo del semaforo e, per le zone di pianura e collina, è vietata, nei giorni di semaforo arancione o rosso, la

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Sproporzionato quanto previsto, impatto molto forte su tutte le aziende non solo le zootecniche distribuzione di tutte le matrici fertilizzanti contenenti azoto ed è sempre vietato l’abbruciamento di materiale vegetale. “Per la problematica abbruciamenti dei residui vegetali è necessario prevedere l’adozione di deroghe con particolare riferimento a quelle aree in cui è difficile adottare altri metodi di riutilizzo o smaltimento - evidenziano Bianco e Rampazzo -. Come anche sono insufficienti le risorse, previste nel biennio 2021-2022 del PSR, per far fronte agli adeguamenti aziendali che consentirebbero di ridurre le emissioni di ammoniaca. Necessari, quindi, chiarimenti rispetto ai presupposti che hanno determinato l’adozione di misure così stringenti, considerando come il trend emissivo del settore zootecnico, nel corso degli ultimi anni, ha registrato una costante riduzione. Ulteriore motivo per cui è assurdo scaricare sull’agricoltura, e di conseguenza sull’intera filiera agro-alimentare, problematiche che riguardano maggiormente altri settori in un momento già di forte crisi dovuta all’emergenza sanitaria in atto durante la quale, nonostante le difficoltà, le nostre imprese hanno dimostrato il loro ruolo strategico nell’ambito del tessuto imprenditoriale regionale e nazionale”. Coldiretti auspica che il Governo della Regione Piemonte voglia e sappia agire con il buonsenso necessario per tutelare i cittadini senza eccessi, quanto mai, inutili e pericolosi in una situazione economico-sociale già così compromessa e difficile. Per approfondimenti e dettagli è possibile consultare la documentazione al link https://webgis.arpa.piemonte.it/protocollo_aria_ webapp/


Nuova

sede

Uffici Zona

Rinnovamento e professionalità al servizio del socio e del territorio

NUOVI LOCALI PER LE SEDI COLDIRETTI DI TORTONA E CASTELNUOVO SCRIVIA 20

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al 1° marzo gli Uffici Zona Coldiretti di Tortona e Castelnuovo Scrivia hanno una nuova sede in Strada Statale per Voghera 53. Per garantire un servizio ancora più rapido ed efficiente Coldiretti sarà presente anche sul territorio di Castelnuovo Scrivia con recapito in via XX Settembre 2 il lunedì e il giovedì, dalle 8.30 alle 13, in concomitanza con i giorni di mercato. Purtroppo l’emergenza Covid non ci ha permesso di organizzare una cerimonia di inaugurazione ufficiale dei nuovi uffici come avremmo voluto, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Un appuntamento che è solo rimandato, nella speranza che si possa presto tornare a quei momenti conviviali, fondamentali per chi lavora e opera con il contatto sociale come siamo abituati noi di Coldiretti: per la gente, con la gente e tra la gente. Dalle pagine di “Agricoltura Alessandrina” un grande grazie a tutti gli associati per la pazienza avuta durante le giornate di trasloco e a tutti coloro che hanno reso possibile l’allestimento degli uffici nei tempi stabiliti. La nuova struttura, facilmente raggiungibile e con pratici parcheggi, permette di ampliare ulteriormente la gamma dei servizi che si rivolgono sia alle imprese agricole sia alla cittadinanza. Oltre alla specificità delle consulenze tecniche e fiscali rivolte alle imprese del settore primario, infatti, Coldiretti mette a disposizione dell’intera cittadinanza le proprie competenze in materia fiscale e previdenziale grazie allo sportello Caf, CAA e a quello del Patronato Epaca. L’apertura di un ufficio funzionale e moderno rappresenta un’assunzione di responsabilità ed un impegno per tutta la struttura in termini di efficienza ed efficacia, un segnale forte di crescita che va a inserirsi in un progetto ancora più ampio che vuole Coldiretti Alessandria sempre più punto di riferimento sull’intero territorio provinciale. In un momento congiunturale difficile, l’apertura di un nuovo ufficio significa voler guardare al futuro, cercando di confermarsi come protagonisti, vicini sia alla vita economica delle imprese agricole, che a quella di tanti cittadini che quotidianamente si rivolgono alle sedi territoriali Coldiretti, trovandovi la massima professionalità e disponibilità e grazie all’uso dei più recenti supporti informatici i nuovi uffici garantiranno ogni tipo di appoggio nel disbrigo delle pratiche. Per garantire un servizio ancora più rapido ed efficiente continueremo ad essere presenti sul territorio di Castel-

A causa dell’emergenza Covid inaugurazione rimandata, uffici operativi in totale sicurezza nuovo Scrivia due mattine alla settimana, il lunedì e il giovedì, in concomitanza con i giorni di mercato, in via XX Settembre 2 . Vi aspettiamo nei nuovi locali, venite a trovarci!

Filo diretto con noi Telefono 0131 861965 tortona.al@coldiretti.it Recapito Castelnuovo Scrivia telefono 0131 823443 castelnuovo.al@coldiretti.it

Covid: modalità di accesso negli Uffici Coldiretti Il riaggravarsi della situazione epidemiologica rende necessario contingentare l’accesso fisico agli Uffici Coldiretti sull’intero territorio provinciale. Pertanto, pur mantenendo piena operatività, i nostri Uffici sono accessibili al pubblico ma previo appuntamento. Mascherina obbligatoria.


Attività

didattica

A lezione di potatura invernale a Fresonara con la Società Agricola “Gemma”

LABORATORIO “IN CAMPO” NEL RICORDO DI ANTONIO: I GIOVANI RISPONDONO COSÌ ALLA CULTURA DEL CIBO L’attività è giunta alla sesta edizione con i ragazzi dell’Istituto “Ciampini” di Novi

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l Covid e la didattica a distanza non hanno fermato il progetto “Palestra di terra”, fortemente voluto dalla Società Agricola “Gemma” di Fresonara e portato avanti da Franco Gemma nel ricordo del fratello Antonio, prematuramente scomparso nel dicembre del 2019. Sostenibilità e cultura del cibo. Sono questi i due concetti chiave che scandiscono la progettualità messa in campo dagli studenti dell’Istituto “Ciampini-Boccardo” di Novi. Orgogliosi e fieri del loro orto, in particolare del vigneto dove, seguiti dall’agronomo di Coldiretti Alberto Pansecchi sono state organizzate lezioni di potatura invernale. “Palestra di terra” rappresenta un laboratorio permanente, un accordo che offre agli studenti della scuola novese la disponibilità di ben 4 mila metri quadrati di terreno agricolo, un laboratorio didattico voluto per far avvicinare, direttamente in campo, i bambini alla natura e all’ambiente: una progettualità che negli anni è cresciuta e ha trovato in Coldiretti la concretezza necessaria per ottenere i risultati che oggi sono visibili sotto gli occhi di tutti. A coordinare il tutto Maurizio Zailo, professore di Agraria, che con la Coldiretti e Franco Gemma, ha attivato questa preziosa collaborazione per rendere l’Istituto “Ciampini” una concreta opportunità di studio del territorio alessandrino. “Palestra di terra” rappresenta il frutto di un importante e intenso lavoro di squadra dove tutti sono concordi nell’affermare come “sia compito della scuola facilitare queste intuizioni, soprattutto quando ad essere coinvolte sono le giovani genera-

zioni, sia per chi è direttamente coinvolto in campo sia per chi segue le lezioni con la didattica a distanza, alternandosi, per non creare assembramenti”, ha affermato il professor Zailo. “Valorizzare il territorio e formare donne e uomini consapevoli di ciò che significa portare in tavola alimenti di qualità per ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno - hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Inoltre, questo è un modo per ricordare la figura di Antonio Gemma che è stato dirigente di Coldiretti e importante punto di riferimento per la zona di Novi. I nostri imprenditori sono orgogliosi di mettere a disposizione la loro preparazione ed esperienza per far in modo che ai giovani arrivino forte e chiari messaggi importanti per vivere meglio e in forma: ossia la necessità di recuperare i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale. Un bisogno di conoscenza delle nuove generazioni confermato dalla costante crescita delle presenze dei bambini nelle aziende agricole e negli agriturismi che si sono attrezzati con veri e propri percorsi formativi, il Covid ha fermato molte attività ma le nostre strutture sono pronte a ripartire garantendo priorità all’attività didattica”. I giovani agricoltori torneranno in campo nelle prossime settimane per seguire non solo la vite ma anche tutte le altre attività legata al progetto “Palestra di terra”, dalle nocciole al mais, dai pomodori alle melanzane.

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Polizze

assicurative

MODALITÀ DI ACCESSO AL CONTRIBUTO PUBBLICO SUI PREMI DELLE POLIZZE ASSICURATIVE AGEVOLATE

VIA AL PIANO GESTIONE RISCHI 2021 CON UNA SEMPLIFICAZIONE SUL CALCOLO DELLA RESA STORICA 22

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catta un’importante semplificazione, fortemente voluta dalla Coldiretti, per il Piano di gestione dei rischi in agricoltura per il 2021. Sulla Gazzetta ufficiale dell’8 marzo è stato pubblicato il decreto Mipaaf sul nuovo Piano con le istruzioni sulle modalità di accesso al contributo pubblico sui premi delle polizze assicurative agevolate stipulate a copertura di produzioni vegetali e animali, strutture aziendali e allevamenti zootecnici. Il Piano gestione dei rischi 2021 prevede, come dicevamo, una importante semplificazione, da tempo annunciata e ora attuata, dopo il passaggio con la Commissione Ue per la compatibilità comunitaria, relativa al calcolo della resa storica rilevante ai fini del contributo previsto dal Psrn (Piano di sviluppo rurale nazionale). L’agricoltore potrà non dichiarare e documentare più analiticamente le sue rese storiche se accetterà il Valore Standard (Standard Value) decretato dal Ministero. Questo valore rappresenta il valore unitario (ad ettaro) per “aggregato / prodotto” che, moltiplicato per la superficie grafica diverrà il valore ammissibile a contributo. Qualora l’agricoltore dimostri di avere in base ai suoi dati specifici, un valore per ettaro (resa e prezzo) superiore, potrà dimostrarlo e in questo caso sarà questo il valore di riferimento per il contributo. Il metodo prevede che venga determinato un valore standard dei ricavi ottenibili ad ettaro, definito appunto “Standard value”, relativamente a ciascuna specie coltivata, in funzione dei prezzi di mercato, della presenza sul territorio delle diverse cultivar e delle rese ordinarie medie tipiche della zona. La determinazione dello Standard Value tiene altresì conto di indicazioni territoriali, ampie anche se non nazionali, che distinguono e caratterizzano un prodotto. Per quanto riguarda l’uva da vino, il calcolo dello SV tiene anche conto delle diverse indicazioni di origine e marchi che contraddistinguono i prodotti con le conseguenti,

diverse redditività economiche. L’utilizzo dello Standard Value è contributivo, in quanto la finalità è quella di facilitare i controlli per l’erogazione dei contributi, limitati alla verifica che i valori assicurati, presenti in ogni certificato assicurativo di un determinato prodotto, non superino il valore dello Standard Value applicato alle superfici. Qualora la verifica si concluda con esito positivo, il contributo sarà il massimo concedibile sul premio, calcolato in funzione del valore della produzione, determinato con lo Standard Value, moltiplicato per l’effettiva superficie grafica. Quest’impostazione comporta che dal 2021 il Ministero non adotterà il Decreto prezzi che stabiliva i prezzi massimi assicurabili per ogni coltura/ varietà; il nuovo Decreto riporterà gli Standard Value per cluster di prodotto. L’impostazione è sicuramente più efficace rispetto al sistema attuale per le verifiche finalizzate al riconoscimento del contributo pubblico oltre a consentire all’agricoltore di conoscere immediatamente il limite massimo di valore delle produzioni che sarà ammesso a contributo. Il Pai 2021, rilasciato dal Caa Coldiretti, sarà sempre necessario ai fini dell’attestazione delle superfici coltivate per prodotto/ comune. Per quanto riguarda le modalità il decreto precisa che le coperture assicurative che coprono la mancata resa (quantitativa e/o qualitativa) delle produzioni vegetali, possono avere diverse combinazioni. Con le stesse polizze per le avversità atmosferiche si possono assicurare anche i danni da fitopatie e infestazioni parassitarie. Per lo stesso prodotto e la stessa area di produzione si può sottoscrivere una polizza assicurativa e aderire a un fondo per una copertura mutualistica, ma devono essere coperti rischi diversi. Le polizze scattano per la copertura di perdite di produzione superiori al 20% della produzione media annua dell’imprenditore agricolo. Per le quelle sperimentali index based le perdite devono superare il 30% della produzione media annua dell’im-

prenditore agricolo; per le sperimentali ricavo il 20%. Per quanto riguarda allevamenti e produzioni zootecniche i costi di smaltimento delle carcasse animali sono assicurabili unicamente con polizze in cui sono comprese tutte le cause di morte, sempre se non risarcite da altri interventi comunitari o nazionali. Sono ammissibili esclusivamente le polizze che prevedono la copertura di perdite di produzione superiori al 20% della produzione media annua dell’imprenditore agricolo. La copertura assicurativa per singolo beneficiario deve comprendere l’intero allevamento, ovvero l’intero prodotto ottenibile dai capi in produzione, per ciascuna specie animale. Il valore della produzione media annua che deve essere dichiarato nel Pai, costituisce il valore massimo assicurabile. Il provvedimento indica le date in cui devono essere sottoscritti polizze e certificati che sono per il 2021: entro il 31 maggio per le colture a ciclo autunno primaverile e per le colture permanenti; entro il 30 giugno per le colture a ciclo primaverile, e olivicoltura; entro il 15 luglio per le colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate; entro il 31 ottobre per le colture a ciclo autunno invernale, colture vivaistiche, strutture aziendali e allevamenti. I termini possono essere differiti nel caso di andamento climatico anomalo o per cause impreviste. Sono ammissibili al sostegno pubblico, le quote di adesione alla copertura mutualistica versate dagli agricoltori aderenti ai Fondi di mutualizzazione formalmente riconosciuti dall’Autorità competente, contro avversità atmosferiche, fitopatie, infestazioni parassitarie ed epizoozie, spese amministrative di costituzione dei fondi stessi ripartite al massimo su un triennio in misura decrescente. Per le coperture mutualistiche la sottoscrizione deve avvenire per il 2021 entro il 31 maggio per le colture a ciclo autunno primaverile e per le colture permanenti; entro il 30 giugno per le colture a ciclo primaverile, e l’olivicoltura, entro il 15 luglio per le


Polizze colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate; entro il 31 ottobre per le colture a ciclo autunno invernale, colture vivaistiche e allevamenti. Anche per le polizze mutualistiche i termini possono essere differiti per andamento climatico anomalo o cau-

se impreviste. La copertura mutualistica contro i drastici cali di reddito settoriale è riferita all’anno solare e deve prevedere una copertura di perdite di reddito superiori al 20% del reddito medio annuo del settore di riferimento de-

assicurative

terminato su base unitaria. La copertura mutualistica può essere attivata contestualmente agli altri strumenti di gestione del rischio. La sottoscrizione delle coperture mutualistiche per lo strumento di stabilizzazione del reddito deve avvenire entro il 30 giugno.

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EPOCALE CAMBIO DI DIREZIONE RISPETTO ALL’ORIENTAMENTO DEGLI ULTIMI QUINDICI ANNI Fauna selvatica: sentenza Corte Costituzionale per fermare gravi pericoli generati dai cinghiali

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ppositamente formati, anche gli agricoltori potranno prendere parte alle operazioni di contenimento. Arriva il via libera all’abbattimento dei cinghiali che, con l’emergenza Covid, si sono moltiplicati in Italia raggiungendo i 2 milioni di esemplari e mettono a rischio la sicurezza delle persone, causano incidenti stradali con morti e feriti, devastano i raccolti e sono pericolosi diffusori di malattie come la peste suina. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la storica sentenza della Corte Costituzionale che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, altri cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie a patto che siano appositamente formati. Un epocale cambio di direzione rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni che aveva portato a bocciare i provvedimenti assunti dalle varie Regioni che avevano aperto alla possibilità di ampliare l’elenco tassativo dei soggetti incaricati agli interventi di contenimento previsto dalla legge quadro. “Come abbiamo già evidenziato in molteplici occasioni,

la proliferazione senza freni dei cinghiali sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali piemontesi anche in aree di elevato pregio naturalistico - affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Oltre 6 italiani su 10 (62%), secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, hanno paura dei cinghiali e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata da questi animali. Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Alla luce anche di questi dati, va mantenuta alta l’attenzione su una situazione che, senza specifiche azioni immediate, tenderà ad assumere una connotazione di sempre maggiore criticità. Auspichiamo che questa storica sentenza possa dare concreto giovamento ai territori dove, fino ad ora, i piani di contenimento messi in atto non sono stati sufficienti creando difficoltà agli imprenditori agricoli nello svolgimento della loro attività produttiva, ma anche ai cittadini la cui sicurezza non è assolutamente preservata”.


Donne Impresa

Al Mercato Coperto di Campagna Amica iniziativa delle imprenditrici di Coldiretti

LA PANDEMIA NON FERMA IL “MARZO DONNA”: L’ALIMENTAZIONE VISTA CON OCCHI FEMMINILI 24

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anno scelto il 10 marzo le Donne Impresa Coldiretti Alessandria per continuare a tenere alta l’attenzione sull’importanza di alimentarsi in modo sano e corretto offrendo l’opportunità di conoscere quali sono i cibi che non devono mai mancare sulla nostra tavola. Supportate dalla consulenza medica della dott.ssa Claudia Isaincu sono state fornite risposte e suggerimenti per modificare la propria alimentazione partendo dalla prima regola: seguire il ritmo delle stagioni per garantirsi vitamine e sali minerali ma anche proteine e zuccheri in modo assolutamente naturale. Incontri individuali e ingressi contingentati senza rinunciare alla possibilità di assaporare i piatti preparati dai cuochi contadini di Campagna Amica e per tutti un omaggio floreale per celebrare il mese dedicato alla donna e sostenere il settore florovivaistico, che è stato uno dei più penalizzati dall’emergenza.

Il “Cibo delle donne”, in collaborazione con Assessorato e Consulta Pari Opportunità L’emergenza Covid non ha dunque fermato Donne Impresa Coldiretti Alessandria e l’evento “Il cibo delle donne” inserito nel calendario del Marzo Donna, che si è svolto in collaborazione con l’Assessorato e la Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria. Nel pieno rispetto delle regole anti contagio l’iniziativa ha voluto sottolineare come i saperi alimentari appartengano da sempre alle competenze femminili. Una particolare capacità delle donne nell’impiego del cibo che è andata progressivamente modificandosi negli ultimi decenni: un’immagine diversa del proprio corpo che ha mutato il rapporto col cibo nei diversi momenti della vita e in relazione ai (pre) giudizi e agli stereotipi alimentari sapendo cogliere con sempre maggiore consapevolezza l’importanza dell’educazione alimentare. L’agricoltura, quindi, offre alle imprenditrici agricole prospettive di crescita e di futuro ed è attrattiva anche verso le più giovani che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio.


Nuova Sabatini

AGEVOLAZIONI NUOVA SABATINI: LE ISTRUZIONI DELLO SVILUPPO ECONOMICO

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l ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato l’8 marzo le nuove modalità di erogazione delle agevolazioni della “Nuova Sabatini” per gli investimenti in beni strumentali anche a favore delle imprese agricole. Dal 1° gennaio, infatti, sono operative le semplificazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2021. Per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021, spiega la nota del Mise, l’erogazione del contributo è effettuata in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato, anziché in sei quote annuali come previsto dall’impianto originario della legge. Per questo è disponibile un budget di 370 milioni per quest’anno. Via a un un’unica soluzione anche per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari: 1) dal 1° maggio 2019 e fino a l 16 luglio 2020, qualora presentino un finanziamento deliberato di importo non superiore a 100 mila euro 2) dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, nel caso di un finanziamento deliberato da banche o inter-

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mediari finanziari di importo non superiore a 200 mila euro. L’agevolazione consiste, a fronte della concessione di un finanziamento (bancario o in leasing finanziario) di durata massima di 5 anni e di importo compreso tra 20 mila euro e 4 milioni di euro, per la realizzazione di un programma di investimenti, in un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su tale finanziamento al tasso annuo del 2,75% per la realizzazione di investimenti “ordinari” e del 3,575% per la realizzazione di investimenti in “tecnologie digitali, cosiddetti investimenti 4.0.


Patronato Epaca

Rinnovi e adeguamenti per limiti di reddito e assegni riconosciuti

PENSIONI E INVALIDITA’: GLI IMPORTI 2021 26

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ome previsto dalla legge, all’inizio di ciascun anno le pensioni vengono adeguate in relazione alle variazioni del costo della vita. Il meccanismo consiste nell’attribuire per l’anno in corso, in via previsionale, il relativo incremento ed in via definitiva quello riferito all’anno trascorso. Indice di rivalutazione definitivo 2020 Con Decreto emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero del Lavoro è stato stabilito, in via definitiva, nella misura del +0,5% l’aumento di perequazione automatica già attribuito alle pensioni, in via provvisoria, per l’anno 2020. Conseguentemente, si procederà al conguaglio da perequazione rispetto al valore dello +0,4% utilizzato in sede di rinnovo per l’anno 2020. Indice di rivalutazione provvisorio 2021 Lo stesso Decreto stabilisce che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2020 è determinata in misura pari a +0,0% dal 1° gennaio 2021, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo. L’adeguamento dell’importo delle pensioni da mettere in pagamento per l’anno 2021 è, pertanto, nullo. Importi dei trattamenti minimi Si riportano nella TABELLA A i valori provvisori dell’anno 2021 e si rammenta che l’importo del trattamento minimo viene preso a base anche per l’individuazione

dei limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito. Importi di pensioni e assegni sociali Gli indici di rivalutazione definitivo per l’anno 2020 e provvisorio per l’anno 2021 si applicano anche alle prestazioni a carattere assistenziale. Si riportano nella TABELLA B gli importi definitivi per l’anno 2020 e provvisorio per l’anno 2021 e i relativi limiti di reddito personali e coniugali. Mutilati, invalidi e ciechi civili, sordomuti Gli importi mensili in pagamento e i limiti di reddito per l’anno 2021, inerenti le pensioni e gli assegni a favore di mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, sono riportati nella TABELLA C. Si ricorda che l’indennità di accompagnamento non è sottoposta a limite di reddito e l’importo della prestazione per l’anno 2021 è pari a 522,10 euro.

OBBLIGO DI COMUNICAZIONE

I titolari di prestazioni sottoposte a limiti di reddito sono tenuti a comunicare all’INPS ogni situazione che possa incidere sul diritto e sulla misura della prestazione, quali ad esempio la variazione dello stato civile, della residenza, dei periodi di soggiorno all’estero, della situazione reddituale, dello stato di famiglia, ecc. Gli Uffici Epaca di Coldiretti Alessandria sono a disposizione per ogni chiarimento.

TABELLA A Trattamenti minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi 515,58 _ 6.702,54 _

Decorrenza 1° gennaio 2021 Importi annui TABELLA B Decorrenza 1° gennaio 2020 1° gennaio 2021 Decorrenza 1° gennaio 2020 1°gennaio 2021

Assegni vitalizi 293,60_ 3.820,70_

PENSIONE SOCIALE ASSEGNO SOCIALE Mensile Annuo Mensile Annuo 379,33_ 4.931,29_ 460,28_ 5.983,64_ 379,33_ 4.931,29_ 460,28_ 5.983,64_ Limiti reddituali massimi* Personale Coniugale Personale Coniugale 4.931,29_ 16.990,47_ 5.983,64_ 11.967,28_ 4.931,29_ 16.990,47_ 5.983,64_ 11.967,28_

*Se il titolare e/o coniuge possiedono redditi, l’importo della prestazione viene proporzionalmente ridotto TABELLA C Decorrenza

Limite di reddito annuo personale Invalidi totali, ciechi civili, sordomuti Invalidi parziali / minori

Importo mensile

1° gennaio 2021 16.982,49_

4.931,29_

287,89_


Patronato Epaca

Prorogato il trattamento pensionistico anticipato per le donne

OPZIONE DONNA: POSSIBILE E CONVENIENTE?

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ome risaputo, la Legge finanziaria 2021 ha prorogato l’istituto sperimentale per il pensionamento anticipato delle donne, la cosiddetta “Opzione Donna”. La norma, infatti, modificando l’art. 16, comma 1, del DL 4/2019, prevede che il diritto al trattamento pensionistico anticipato delle donne possa essere applicato nei confronti delle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2020 e indipendentemente dal momento della decorrenza della pensione, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome). La scelta del pensionamento con l’Opzione Donna non è sempre indolore perché la misura della pensione viene determinata con le regole del sistema contributivo e, pertanto, genera spesso un’importante riduzione dell’assegno che resterà poi per tutta la vita. L’entità della riduzione non è predeterminata ma dipende da diversi fattori tra cui l’età alla decorrenza della pensione (la riduzione è maggiore in corrispondenza di età

di pensionamento più basse), la dinamica della carriera lavorativa, la tipologia di lavoro (dipendente o autonomo). La riduzione, in altri termini, è diversa per ciascuna lavoratrice a seconda della propria situazione. Al fine di effettuare la scelta più conveniente, è fondamentale richiedere un’attenta consulenza al personale del Patronato Epaca di Coldiretti che, utilizzando le procedure di conteggio disponibili, potrà consigliare al meglio gli interessati.

Istruzioni Inps per accedere alla cassa integrazione in deroga e Cisoa Istruzioni per accedere agli ammortizzatori sociali introdotti dalla Legge di Bilancio 2021 (n. 178) per le aziende colpite dal Covid 19. La circolare Inps n.28, pubblicata il 18 febbraio, precisa che i trattamenti di cassa integrazione salariale (ordinaria e in deroga), assegno ordinario e Cisoa si applicano ai lavoratori alle dipendenze dei datori di lavoro che richiedono la prestazione al 1° gennaio 2021. Nel settore agricolo, dove le assunzioni a tempo determinato avvengono annualmente con una durata temporale dei rapporti di lavoro che, nella maggior parte dei casi, si articola da gennaio a dicembre; il primo giorno lavorativo utile per l’instaurazione dei rapporti di lavoro è stato fissato il 4 gennaio 2021.

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Inipa

INIPA NORD-OVEST PORTA LA FORMAZIONE…A CASA VOSTRA! DEFINITA LA PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA GRATUITA PREVISTA DAL PSR (BANDO2/2018 - OPERAZIONE 1.1.1 AZIONE 1): TUTTO ON-LINE 28

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rosegue a pieno ritmo la programmazione dei corsi PSR previsti dal bando regionale 2/2018, pur se condizionata dalle direttive operative previste dall’emergenza Covid. Sono infatti in calendario le date di un gran numero di iniziative formative per le quali è possibile iscriversi contattando la Segreteria Provinciale Inipa Nord-Ovest, sede operativa di Alessandria, telefonando allo 0131.235891, interno 622, inviando una mail a alessandria@inipanordovest.it, oppure rivolgendosi alla propria sede di Zona della Coldiretti. Si ricorda che i corsi rientranti nella programmazione PSR sono totalmente gratuiti e verranno attivati unicamente al raggiungimento del numero minimo di allievi previsto dal bando regionale. Ai corsi potranno partecipare titolari o soci di aziende agricole, coadiuvanti regolarmente iscritti ai ruoli Inps e/o dipendenti a busta paga nel periodo di svolgimento del corso: condizione indispensabile è che l’azienda sia classificata con Codice Ateco 01 principale. Al momento dell’iscrizione sarà necessario allegare alla domanda copia di documento di identità e copia del tesserino sanitario; per i dipendenti sarà indispensabile copia della busta paga. I corsi verranno realizzati on line, col metodo della formazione a distanza. Si ricorda, quindi, che per partecipare occorre disporre di pc, tablet o telefono smartphone su cui ricevere link di partecipazione, dotati di videocamera/webcam e microfono. Occorre inoltre poter usufruire di una linea internet di connessione adeguata e stabile, in grado di supportare il contatto. Prima di ogni giornata di lezione verrà inviato un link che permetterà di collegarsi. I corsi che verranno realizzati sono i seguenti:

• “Ospitalità agrituristica: servizi al turista e house-keeping”, 8 ore; • “Avviare, amministrare,gestire un agriturismo”, 32 ore; • “Agriturismo per tutti: strumenti di accessibilità e sostenibilità”, 14 ore; • “Vendita diretta: etichettatura, comunicazione e marketing della qualità di prodotti agricoli di nicchia”, 12 ore; • “La coltivazione del nocciolo quale alternativa produttiva per la tutela della biodiversità”, 15 ore; • “L’azienda biologica: cereali”, 20 ore; • “L’utilizzo di antichi cereali nella ristorazione agrituristica”, (Panificazione) 18 ore; • “Recupero di antichi processi produttivi della caseificazione”, 12 ore; • “Gestione dei fertilizzanti e dei fitofarmaci nelle col-

ture cerealicole”. 12 ore; • “La fertirrigazione e i trattamenti fitosanitari nell’ottica del risparmio idrico”; 8 ore; • “Nuovi sistemi di irrigazione per la riduzione del consumo idrico: cerealicoltura”, 8 ore; • “Nuovi sistemi di irrigazione per la riduzione del consumo idrico: orticoltura”, 8 ore; • “Razionalizzazione delle risorse e delle infrastrutture idriche”, 4 ore; Si ricorda che essendo limitati i posti previsti dal bando regionale si terrà conto della data presente sulla domanda di iscrizione. Prosegue inoltre la formazione per quanto riguarda il rilascio e/o il rinnovo dei Patentini Fitofarmaci (anch’essa on-line) e per i corsi sulla Sicurezza (in presenza). Anche per queste tipologie di corsi è possibile contattare tutti gli uffici Coldiretti. Segreteria INIPA (0131.235891 int.622), mail: alessandria@inipanordovest.it

AVVIARE, AMMINISTRARE, GESTIRE UN AGRITURISMO: CORSO GRATUITO A PARTIRE DAL 20 APRILE Inizialmente concepito come una forma di accoglienza molto semplice, organizzata dagli agricoltori allestendo sommariamente alloggi in edifici aziendali resi disponibili dal rapido ridimensionamento degli occupati in agricoltura, l’agriturismo si è via via evoluto offrendo comfort e servizi adeguati alle esigenze del turismo moderno, pur coerenti con la connessione all’attività agricola prevista dalla legge. Oggi varie forme di attività ricettiva connessa si affacciano al mondo agricolo: ospitalità rurale familiare, enoturismo, alloggio agrituristico, fattoria didattica, agricampeggio… Quali sono le differenze con altre forme ricettive di tendenza come il Bed and Breakfast, l’Home restaurant, l’extralberghiero in generale, sia dal punto di vista fiscale, che igienico sanitario e gestionale. Se ne parlerà al corso on-line organizzato da Terranostra e INIPA Nord-Ovest a partire dal 20 aprile 2021. Il corso è gratuito.


Consigliere Ecclesiastico

BUONA PASQUA Cari coldiretti, cari dirigenti, fra pochi giorni sarà Pasqua, una Pasqua speciale celebrata con tante precauzioni. Questa Pasqua, insieme a quella del 2020, non sarà facile da dimenticare. La pandemia - un termine diventato, purtroppo, di uso comune - sta condizionando totalmente la nostra vita. Ci viene detto che dobbiamo convivere col virus. Sarà dura perchè la pandemia se ne ha uccisi molti, ci ha indeboliti tutti. Cosa ci resta? Primo: la convinzione che in questo mondo non siamo padroni di nulla, tanto più della nostra vita. Le attese, le aspettative sulle quali abbiamo fondato la nostra società, semplicemente non ci sono più. Oggi ognuno di noi teme per la propria vita messa in

pericolo in ogni momento; tutto il resto è già andato in fumo. Secondo: La Provvidenza del Padre non ci tradisce mai. La nostra terra ha prodotto in abbondanza i suoi frutti anche durante il contagio della pandemia. Terzo: Questa terribile prova ci lascerà più poveri e più provati, e noi speriamo che ci lasci più umili e più sobri. La chiesa, come ha sempre fatto in tutti i momenti difficili della storia, saprà essere per tutti i credenti e non credenti segno di speranza, speranza che le ferite diventino feritoie, speranza che arrivi tanta luce per ripartire. E che la vita di ognuno profumi di Vangelo. Buona Pasqua! Don Ivo

BANDI PROMOZIONE – SCADENZA 28 APRILE 2021 APERTURA UE 2021 PER PROMOZIONE PRODOTTI AGROALIMENTARI UE

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ono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. C31 del 28 gennaio 2021 gli inviti a presentare proposte sui 2 bandi per i programmi semplici e multipli relativi alle azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli nella Ue e nei paesi terzi, nell’ambito del programma annuale 2021. Si tratta dei consueti programmi annuali di promozione pubblicati dalla Commissione europea. Il budget complessivo dei 2 programmi è di 163,4 milioni di euro (81 milioni i programmi semplici e 82,4 milioni per i programmi multipli).

Gli obiettivi specifici e le risorse dei programmi semplici sono rivolte in particolare a:

1. Mercato interno (32,1 milioni di euro) 2. Paesi terzi (48,9 milioni di euro) Gli obiettivi specifici e le risorse dei programmi multipli sono rivolte in particolare a: 1. Mercato interno (43,2 milioni di euro) 2. Paesi terzi (39,2 milioni di euro) I programmi di informazione e di promozione devono essere realizzati per un periodo minimo di 1 anno e un periodo massimo di 3 anni. PRESENTAZIONE PROPOSTE: i progetti devono essere presentati sul portale dedicato entro il 28 aprile 2021. Uffici Coldiretti a disposizione per chiarimenti.

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Mercatino

MERCATINO 30

• Impresa edile specializzata in rifacimento tetti cerca tetti da rifare o ristrutturare, di qualunque genere e dimensione. Preventivi gratuiti. Tel. 389/1283247 • Pierin l’Imbianchin esegue lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature, intonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature varie e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772 Inserzioni VENDO • Trattore Same UDT del 1999, 4.500 ore lavoro, 90 CV, Silver cambio agroshift con caricatore frontale con forca da balloni rotondi. Aratro bivomere fisso destro marca Greco; carro in legno con timone da trattore; spandiletame a spargimento laterale Omas 65L; ripper dischi da vigneto; torchio Ottonelli da 90 a stanghe. Cell. 334 6219261 • Causa trasloco, frigo usato pochissimo in perfette condizioni; stufa elettronica a pellets con dislpay usata pochissimo _ 350. Cell. 346 7575575 • Gomme trattore strette Pirelli 7.2/7.36.6 PR come nuove montate su cerchi universali; canne per diserbo mt.6 e relativa pompa Comet P.48; piagiatrice-diraspatrice con relativa pompa e mt.12 di tubo; torchio Zambelli diametro 80. Per cessata attività, tutto in ottimo stato. Cell. 0143 49026 • Girello a due giranti Galfrè, seminatrice mais 2 file Gaspardo, sgranatrice mais a 2 buche, pompa irrigazione Caprari motore trifase 3 cavalli, irrigatore a schiaffetto Senior. Tel. 348 5205398 • Erpice a dischi mt. 2 a _500; macchina palizzatrice per vigna modello Maggiorotti a _ 2.500; terreno agricolo a Sala Monferrato/Ottiglio di metri 18.950 di cui mt. 13.100 seminativo e mt. 5850 a bosco. Cell. 348 5224533 (ore pasti) • Azienda agricola, caseggiati più terreni (12 ettari) sita in Cantalupo Ligure frazione Besante, comoda su strada, clientela, varie possibilità, attrezzature agricole. Trattativa riservata. Tel. 334 2314920 0383 890213 - 0143 90313 • Giocattoli di latta anni ’50, torchio per stampa incisioni artistiche. Cell. 339 2323902 • Pompa a zaino elettrica 12 litri _50; robot pulisci pavimenti _100; stufa economica a legna con forno _300. Tel. 333 5093011

• Semi di lupino. Cell. 338 9610585 • Terreno di 4.000 mq. sito tra Alessandria e Tortona appena dopo il cavalcavia. Trattativa privata. Cell. 349 8129850 351 5574636 • Tavolo a libro e credenza con vetrina, legno massello. Ottimo prezzo. Cell. 346 7575575 • Seminatrice Carrara Pampa 300 mt.3 completa di segnafile; girello raccoglifieno. Ottime condizioni. Prezzi da concordare. Cell. 333 9955695 • Zona Acqui Terme struttura composta da: stalla coperta capienza 100 capi bovini e sala mungitura; parte esterna composta da 6 ettari terreno per seminativi; casa adiacente di recente costruzione, moderna e funzionale. Trattativa privata. Cell. 348 7329042 • Carrozzina/scooter elettrica modello “Kometa” per anziani e/o disabili acquistata a giugno 2013 e praticamente nuova (max 15/20 ricariche di batteria effettuate). Tel. 0131 887530 (ore pasti) • Aratro Borgatti bivomere e monovomere e spandiconcime a due ventole. Cell. 333 5884291 • Falciatrice rotante Morra modello MK3200 come nuova; n°2 taglialegna a nastro diametro volani cm. 60 e 70 funzionanti con motore trifase. Cell. 331 7387892 • Rimorchio 210x410 con sponde e sovrasponde; n°2 aratro Dondi; forcone attacco posteriore; ventilatore elettrico; braccio per sollevamento tronchi. Tel. 0131 926343 • Struttura agrituristica con ristorazione e pernottamento ad Acqui Terme in zona panoramica. Trattative private. Cell. 377 2098986 • Braccio decespugliatore marca Orsi modello River 581 Vip matricola 14888, come nuova. Erpice rotante larghezza 3 metri con rullo Paker. Cell. 331 4639786 • Attrezzi in buono stato: sarchiatrice mais Finotto, roter Forigo 3 metri, aratro Vittone per HP 130, forcone aratro posteriore, rotofalce, girello Lince. Cell. 334 3016419. • Botte in vetroresina da 160 litri. Tel. 340 5741766 • Pioppelle certificate. Cell. 331 7387892. • Complesso abitativo situato a Bosco Marengo, frazione Pollastra, di circa 2.500 mq. con accesso da via Tortona in centro paese e possibilità di secondo ingresso da via San Giuliano. Così composto: vil-

la padronale di 250 mq. (attrezzata con rampa per accesso disabili) su due piani e semiterrato. Il podere comprende ampio cortile, portici, rimesse, fienili magazzino, officina, locale stalla, 2 box auto e 1 box per trattore. Prezzo richiesto _ 250.000. Possibilità di vendita separata di un campo e terreni agricoli distribuiti nelle vicinanze per estensione complessiva di circa 20 ettari. Cell. 333 7303730. Inserzioni CERCO • Contenitore per gasolio a norma di legge. Cell. 335 8373770 • Macchina raccogli sassi usata marca Orsi. Cell. 335 8335461 • Bosco per taglio legna e terreno seminativo o vigneto in affitto zona Ovadese-Acquese. Cell. 328 7814357 • Per raggiunti limiti di età, cerco affittuario per ampia casa colonica situata a Pietra Marazzi con vigneto di 5.000 mq. in collina (circa 1 km. di distanza). Sono inclusi macchinari per la coltivazione della vigna e cantina con attrezzatura moderna per vinificazione. Date le dimensioni la vigna va intesa come fonte di reddito integrativo. Cell. 335 7268585. • Portaballoni fieno per pascolo. Cell. 338 4953264 • Caricaballette Omas o Guima e silos per cereali. Cell. 338 1211002 oppure scrivere a angeloplatini62@gmail.com • Trattore New Holland serie TL TLA o superiore 80/100 cv doppia trazione. Buone condizioni. Cell. 333 2006643 • Attrezzi agricoli (trattori, frese, trinciatrici, rimorchi…) Cell. 329 0303041. • Lavoro, esperienza maturata come cantiniere e operaio agricolo. Cell. 340 6671573 Inserzioni REGALO • Pali di cemento per vigneto. Cell. 335 8373770

Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it


Coltiva

la

Salute

COLTIVA LA TUA SALUTE TEMA DEL MESE:

LA PSORIASI: conoscerla e curarla

La Psoriasi è una malattia infiammatoria ad andamento cronico-recidivante con possibile interessamento sia cutaneo che articolare. Esistono varie forme cliniche di psoriasi, distinte per morfologia ed andamento: la psoriasi a grandi placche, la psoriasi guttata, la psoriasi inversa, la psoriasi pustolosa e la psoriasi eritrodermica; diverso anche il coinvolgimento solo delle unghie o del capillizio. Grazie a recenti studi, la Psoriasi non è più intesa come patologia ad esclusivo interessamento cutaneo, ma è considerata una malattia sistemica per l’ampio ventaglio di patologie alle quali può essere associata, come ad esempio le malattie infiammatorie croniche intestinali, le patologie oculari, le malattie metaboliche, i disturbi psicologici ed in particolare un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, con incremento dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolare quali obesità, diabete, sindrome metabolica, iperlipidemia. Fattore molto importante è la frequente associazione di un interessamento articolare, che si presenta più spesso nei pazienti affetti da psoriasi cutanea da più di 10 anni. E’ quindi molto importante proporre al paziente terapie valide ed appropriate per il grado di malattia e per le eventuali patologie associate, che consentano di migliorarne la qualità di vita. Il paziente deve essere seguito durante l’intero percorso, dalla diagnosi alle eventuali terapie, sia con farmaci topici per i casi più lievi e circoscritti, che con farmaci sistemici, riservati alle forme particolarmente estese. La terapia topica, ovvero l’utilizzo di principi attivi farmacologici applicabili direttamente sulla cute, rappresenta senza dubbio il principale cardine della cura della psoriasi, sempre valido nonostante l’avvento di nuovi farmaci. La terapia sistemica tradizionale si avvale di farmaci in uso da anni (metotrexare, ciclosporina e retinoidi), riservati ai casi più complessi e con peggiore qualità di vita. La risposta clinica il più delle volte è ottima, ma tali farmaci non sono immuni da effetti collaterali, e per questo motivo il paziente è costantemente monitorato con controlli ravvicinati.

Per info www.gruppocdc.it Numero Verde per prenotazioni 800 237380 Alessandria Corso Cento Cannoni, 8 - Casale Monferrato Viale Ottavio Marchino 28/d

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