"Agricoltura Alessandrina" novembre 2022

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GIÀ CONSEGNATE OLTRE 200MILA FIRME www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria Prezzo €2.00 COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 10 - 21 NOVEMBRE 2022 SOS frutta, blitz degli agricoltori in piazza Castello a Torino. Presenti tanti alessandrini Speciale Annata Agraria 2022, l’andamento economico tra siccità, maltempo e fauna selvatica Tra aggregazione e riflessione celebrato ad Acqui Terme il “Grazie dei campi”
NOVITÀ 2023 PRA TO Comm. PIER LUIGI S.S. per Genova 35/A 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131/861970 863585 Fax 0131/863586 e mail: info@gruppoprato com www.gruppoprato.it Perché… PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE Nuova Serie M7003 - Da 150 a 190 CV Nuova Serie M6002 - Da 140 a 160 CV Nuova Serie M6001 - Da 100 a 140 CV Utility Nuova Serie M5002 - Da 95 a 115 CV Nuova Serie M4003 - Da 66 a 74 CV con overboost con overboost Nuova Serie M5002 Narrow GrandeNOVITÀ Dopo il grande successo alla Fieragricola 2022 Dopo il grande successo al SIMA 2022 Il grande successo ad EIMA 2022 La nuova macchina da frutteto, vigneto e noccioleto di Kubota, una serie innovativa che prosegue il solco tracciato dal principale produttore giapponese di macchine agricole. Un successo incredibile in tutte le Fiere in cui è stata presentata. Vi aspettiamo per mostrarvela e darvela in prova. Nuovi cambi FULL POWERSHIFT completamente robotizzati Grande sterzata su tutti i modelli con l'innovativo sistema Bi-Speed di Kubota SCONTI PRE-STAGIONALI VASTO ASSORTIMENTO DI ATTREZZATURE PER L'AGRICULTURA ED IL GIARDINAGGIO cambioanchecon VARIO FINANZIAMENTI - AGRICOLTURA 4.0 - NUOVA SABATINI

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

Roberto Bianco

DIRETTORE RESPONSABILE

Ilaria Lombardi

GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza.

FOTOGRAFIE

Archivio Coldiretti

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE

Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953

STAMPA

Nuova Grafica

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI

Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

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Coldiretti Alessandria

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COLDIRETTI ALESSANDRIA

3 4 NO AL CIBO SINTETICO, SONO STATE RACCOLTE GIÀ OLTRE 200 MILA FIRME 7 NO AL CIBO SINTETICO, I PEDIATRI SOTTOSCRIVONO LA PETIZIONE COLDIRETTI 8 MINISTERO SOVRANITÀ ALIMENTARE, PER RAFFORZARE LA FILIERA AGROALIMENTARE 10 RIFIUTI AGRICOLI, FIRMATO UN ACCORDO CON CASCINA PULITA IN AIUTO ALLE IMPRESE 11 SOS FRUTTA, BASTA STRAPOTERE DELLA GDO. SITUAZIONE INACCETTABILE! 13 SPECIALE ANNATA AGRARIA 2022, UN PRIMO BILANCIO SETTORE PER SETTORE 16 SETTORE FISCALE, CREDITO D’IMPOSTA, TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE 24 GIOVANI IMPRESA, UNDER 30, LE NOVITÀ DELLA PAC E SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA 26 SCUOLE, FRUTTA E MELE DEL TERRITORIO PROTAGONISTE DEL LABORATORIO DIDATTICO 27 GRAZIE DEI CAMPI, CELEBRATA AD ACQUI TERME LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO 29 PATRONATO EPACA, POSTICIPATA DECORRENZA DI PENSIONE IN CASO DI IRREGOLARITÀ 30 LA PAROLA AL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO, “ASPETTANDO LA LUCE” 31 MERCATINO
GIÀ CONSEGNATE OLTRE 200MILA FIRME www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa Spedizione in a.p. 353/03 (conv. 46/04) art.1 Comma 1, SOS frutta, blitz degli agricoltori in piazza Castello a Torino. Presenti Speciale Annata Agraria 2022, l’andamento economico tra siccità, maltempo fauna selvatica Tra aggregazione e riflessione celebrato ad Acqui Terme “Grazie dei campi”
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n.10 - Novembre 2022

Contrastare in ogni modo il proliferare della carne finta. E’ la battaglia intrapresa da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Far mers Markets Coalition.

Ben 7 italiani su 10 (68%) non si fi dano del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti/Ixè realizzata in occasio ne dell’avvio della petizione mon diale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico che ha già raccol to l’adesione di politici e scienziati.

Anche in provincia di Alessandria sono già migliaia le persone che hanno firmato per dire #noalcibo sintetico: rappresentanti delle isti tuzioni e del mondo politico, ma soprattutto tanti consumatori, de terminati a non farsi mangiare dal cibo di Frankenstein.

Un allarme sui prodotti realizzati in laboratorio che purtroppo è confer mato dai numeri per un fenomeno rischia di dilagare. Serve, dunque,

una comunicazione corretta al con sumatore che solo Coldiretti può fare. Soprattutto attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica che garantiscono un rapporto di retto tra produttore e consumato re.

Dove è possibile firmare? Negli uf fici Coldiretti, nei mercati dei pro duttori di Campagna Amica, negli agriturismi Terranostra e nelle sva riate occasioni di presenza capillare sul territorio, dalle manifestazioni alle rassegne dedicate alle tipicità locali.

“Le multinazionali del cibo in pro vetta stanno cercando di imporre al mercato la carne prodotta in la boratorio, il latte ‘senza mucche’ fino ad arrivare al pesce senza mari, laghi e fiumi. Un cibo sintetico che rischia di inondare in breve tempo il mercato europeo poiché già ad ini zio 2023 potrebbero essere intro dotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio - ha affermato il Presi dente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Per questo è importante l’impegno di tutti, nessuno escluso. Dobbiamo sensibilizzare i cittadini, valorizzando il cibo naturale e la biodiversità. L’attenzione sulle bu gie sul cibo in provetta confermano la precisa strategia delle multina zionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Tutto questo è vergognoso e inaccettabile!”

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7 italiani su 10 non si fidano del cibo creato in laboratorio: firma anche tu la petizione! NO AL CIBO SINTETICO: LA BATTAGLIA DI COLDIRETTI, NON FARCI MANGIARE DAI PRODOTTI DI FRANKENSTEIN Tutelare eccellenze italiane e la dieta mediterranea. Troppe fake news sugli allevamenti

Ecco perché è importante e ne cessario smentire dati alla mano le troppe fake news sugli allevamenti. Sono anni che si rimpallano le accu se sulla zootecnia. Forse un modo per preparare la strada alla carne finta? Facendo leva su benessere degli animali e ambiente si punta infatti a spingere verso un’alimen tazione “monstre”.

Cerchiamo di sfatare le più comuni fake sugli allevamenti bovini e sul loro impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.

Terreno prezioso sottratto? Uno studio realizzato da Coldiretti e Assocarni ricorda che una delle ac cuse ricorrenti è che gli allevamenti consumano suolo prezioso. Ma è davvero così?

In realtà 2/3 delle terre nel mondo sono marginali e non possono per ciò essere coltivate. E dunque l’alle vamento al pascolo è l’unico modo per produrre cibo su quei terreni ed evitarne così l’abbandono con tutte le conseguenze che la desertifica zione provoca.

Inoltre i bovini per l’86% si alimen tano di cellulosa che proviene da piante che non danno prodotti per l’alimentazione umana. E infine gli allevamenti “producono” il letame necessario anche per le coltivazioni biologiche. In questo modo si può

produrre senza utilizzare concimi chimici.

Altra fake: gli allevamenti consuma no troppa acqua. Anche in questo caso i numeri non tornano.

Non è vero che per produrre 1 kg di carne servono 15mila litri di acqua.

Il 94% viene restituita sotto forma di evapotraspirazione, solo il 3% viene effettivamente prelevato dalle fal de o dalle fonti superficiali e il resto 3% è destinato alla depurazione.

E, infine, il metano che appartiene comunque al ciclo biogenico e che in ogni caso viene smaltito in dieci anni, i residui dei combustibili fossili invece si accumulano e restano per mille anni. Agli allevamenti si deve dunque solo il 3% delle emissioni. Ed è bene anche ricordare che gli allevamenti non producono solo

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carne, ma anche prodotti che ali mentano altre importanti filiere dal latte alle pelli, fino ai cosmetici, pet food, biogas e biometano.

“Dietro il business della carne in provetta si nascondono rilevanti interessi economici e speculazio ni internazionali dirette a scon volgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea e di una sana alimentazione che l’Unione Euro pea a parole difende. La carne è un elemento fondamentale della Dieta Mediterranea, che rappre senta un modello dell’alimentazio ne sostanzialmente per due criteri: varietà ed equilibrio dei principi nutritivi. E’ dunque un elemento basilare per una sana nutrizione grazie alla quale gli italiani sono tra i popoli più longevi del mon do”, ha aggiunto il Direttore Coldi retti Alessandria Roberto Bianco.

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NO cibO siNteticO

La FIMP federazione italiana me dici pediatri con 5000 profes sionisti che seguono circa 4.5 milioni di bambini ha aderito alla petizione di Coldiretti e Filiera Italia contro la diffusione dei cibi sintetici prodotti in laboratorio.

La firma è avvenuta nell’ambito del vertice organizzato a Roma, a Palaz zo Rospigliosi, sede della Coldiretti. Durante l’incontro è stato sottoline ato il livello raggiunto dal sistema sanitario italiano, la forte azione di prevenzione derivante da una cor retta alimentazione e da stili di vita salutari puntando sull’origine dei prodotti 100% italiani grazie alla filiera agroalimentare nazionale e l’importanza della dieta mediter ranea nei primi tre anni di vita del bambino.

I pediatri hanno quindi sottoscritto la proposta di Coldiretti di divieto di cibi sintetici e raccoglieranno le firme in tutti gli ambulatori coin volgendo le famiglie informando i genitori del rischio che i figli corre rebbero assumendo un cibo sinte tico rispetto agli effetti a medio e lungo termine ancora ignoti e non

valutati. Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare il cibo fatto in labo ratorio gli italiani, secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’, mettono in cima il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%), mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicuro per la salu te (60%). Rilevante anche la consi derazione che il cibo artificiale non avrà lo stesso sapore di quello vero (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%).

Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hitech e della nuova fi nanza mondiale, da Bill Gates (fon datore di Microsoft) ad Eric Sch midt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fon datore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). Sulla carne ar tificiale, solo nel 2020, sono stati in vestiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni.

“Non è un caso che ben 7 italiani su

10 (68%) non si fidino del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta. Le multinazionali del cibo in provetta approfittano del la crisi per imporre sui mercati cibi Frankenstein, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza muc che” che potrebbe presto inondare il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere intro dotte, a livello Ue, le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessan dria Mauro Bianco. Nel il primo semestre 2023, invece, negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici. Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed ener gia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimen tare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.

“Le bugie sul cibo in provetta con fermano che c’è una precisa strate gia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Siamo pronti a dare battaglia poi ché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo man giare”, ha aggiunto il Direttore Col diretti Alessandria Roberto Bianco

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Fondamentale la forte azione di prevenzione derivante da una corretta alimentazione SALUTE: NO DEI PEDIATRI ITALIANI AL CIBO SINTETICO. SOTTOSCRITTA LA PROPOSTA DI COLDIRETTI
Raccoglieranno le firme negli ambulatori e informeranno le famiglie sui rischi del cibo falso

ALIMENTARE

Il Ministero delle Politiche agrico le, alimentari e forestali ha cam biato nome e, come da richiesta di Coldiretti, diventa Ministero dell’A gricoltura e Sovranità alimentare, guidato da Francesco Lollobrigida. Il Presidente nazionale della Col diretti Ettore Prandini ha rivolto i migliori auguri di buon lavoro al neo Ministro Lollobrigida e all’in tero Esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che ha dimostrato grande sensibilità nei confronti dell’agricol tura con la sua prima uscita pubbli ca dopo le votazioni in Coldiretti, al Villaggio di Milano. Prandini ha anche ringraziato per l’impegno e la collaborazione il Mi nistro uscente Stefano Patuanelli e il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi.

“Nella sovranità alimentare c’è una progettualità d’insieme, a breve ma anche a lungo periodo, per raffor zare la filiera agroalimentare. Ap prezziamo la scelta di accogliere la nostra proposta di cambiare nome al Dicastero - ha sottolineato Pran dini - che significa nei fatti un impe gno per investire nella crescita del settore, estendere le competenze all’intera filiera agroalimentare, ri

durre la dipendenza dall’estero, va lorizzare la biodiversità del nostro territorio e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari na zionali di alta qualità”.

La pandemia prima e la crisi ener getica ora hanno dimostrato la centralità del cibo e l’importanza di garantire l’autonomia alimentare del Paese in uno scenario globale segnato da distorsioni commerciali, accaparramenti e speculazioni che mettono a rischio gli approvvigio namenti. Ottimizzare l’impiego dei fondi del PNRR e ammodernare la rete logi stica, difendere i 35 miliardi di fondi europei per l’agricoltura oggi a ri schio, combattere l’arrivo del cibo sintetico sulle nostre tavole, il siste ma di etichettatura Nutriscore e gli accordi internazionali sbagliati che penalizzano le produzioni agricole Made in Italy, fermare l’invasione di cinghiali e realizzare un Piano in vasi per garantire acqua in tempi di siccità, sono gli impegni che ci aspettiamo dal nuovo Governo. In prima battu ta è essenziale intervenire sui rincari dell’ener gia che metto no a rischio una filiera centrale per le forniture alimentari delle famiglie che dai campi alla tavola vale 575 miliar di di euro, quasi un quarto del PIL nazionale, e vede impegnati in tutta Italia ben 4 milioni di lavo ratori in 740.000 aziende agricole, 70.000 industrie alimentari, oltre 330.000 realtà della ristorazione e 230.000 punti vendita al dettaglio.

CHI È FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Nato cinquanta anni fa a Ti voli (Roma), pronipote della celebre attrice Gina, Lollo brigida inizia a fare politica nel Fronte della Gioventù (Msi) per poi continuare in Azione Studentesca (An), di ventando via via tra il 1996 e il 2013 Consigliere comu nale a Subiaco (Roma), Con sigliere provinciale di Roma, Assessore ad Ardea (Roma) e Consigliere regionale del Lazio. Nel 2013 diviene Re sponsabile nazionale “Orga nizzazione” di Fratelli d’Italia e alle politiche del marzo 2018 viene eletto alla Came ra, dove tre mesi dopo assu me l’incarico di capogruppo di Fratelli d’Italia.

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MiNisterO della sOvraNità aliMeNtare Accolta la richiesta Coldiretti per rafforzare la filiera agroalimentare e il Made in Italy CONTRO LA CRISI NASCE IL MINISTERO DELLA SOVRANITA’
Il grazie al Ministro uscente Patuanelli e il benvenuto a Francesco Lollobrigida

PNRR: SERVE UN MILIARDO PER GLI INVASI CONTRO

LA SICCITÀ

“D

i fronte al cambiamento climatico che ha sconvolto l’ambiente e decimato i raccolti con un impatto devastante sull’intera filiera agroalimentare e sulla spesa dei cittadini è necessario realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, con un primo stanziamento di almeno 1 miliardo di euro, anche attraverso risorse Repower EU e Fondo sviluppo e coesione in corso di programma zione”.

Coldiretti ha pronti insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati una serie di interventi immediatamente can tierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idro elettrica.

Un intervento necessario anche per raggiungere l’o biettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo.

Si chiede anche per questo di potenziare gli interventi previsti nel Pnrr per le filiere agroalimentari, in parti colare sullo strumento dei contratti di filiera anche di fronte al forte aumento dei costi provocato dalla guer ra e dalla crisi energetica. In questo contesto il settore agricolo può contribuire positivamente con la parteci pazione alle misure parco agrisolare, agrifotovoltaico e biogas e biometano per la quale si attende il decreto attuativo e l’apertura dell’accesso agli incentivi e si chie de vengano valorizzati gli impianti agricoli per favorire una piena economia circolare. È importante a questo proposito procedere con i nuovi bandi sulle misure del Parco agrisolare dopo l’aggiornamento dei regimi di aiuto e delle relative soglie di intervento autorizzate. Di interesse agricolo anche le misura sulle infrastrutture irrigue, sull’innovazione e meccanizzazione agricola e sulla logistica dove è urgente intervenire per ridurre il gap competitivo delle nostre imprese sui mercati este ri.

FILIERA DEL CECE DA GRANELLA

Alla luce delle nuove riforme proposte dalla Comunità Europea in relazione alle future programmazioni della Pac e dei Piani di Sviluppo Rurale, Coldiretti Alessandria propone l’introduzione di una coltura alternativa di notevole beneficio dal punto di vista agronomico che rappresenta una nuova e valida opzione per le realtà produttive del territorio alessandrino: il cece da granella. E' la terza leguminosa più importante al mondo dopo fagiolo e pisello, ottimo alimento di alta qualità, perché ricco di proteine. Inoltre, si tratta di un’ottima pianta azotofissatrice che bene si adatta ai cambiamenti climatici in atto in grado di crescere anche in terreni di scarsa fertilità, con costi di produzione molto contenu ti

Il contratto prevede l’adesione al CAP Nord Ovest, l’acquisto di tutti i mezzi tecnici presso le Agenzie del CAP Nord Ovest onde garantire la tracciabilità della filiera ed avere un “volano” sui prezzi dei mezzi tecnici.

CONDIZIONI CONTRATTUALI

Caratteristiche del prodotto: UR 13% impurità max 2% semi rotti max 5% semi macchiati max 3% (UR > 14%, impurità > 2%, semi rotti e/o macchiati superiori alle rispettive percentuali tollerate comporteranno il rifiuto della merce)

Semente: Il prodotto dovrà derivare esclusivamente da seme certificato, varietà LAMBADA o TWIST, acquistato presso le rappresentanze di CAP Nord Ovest

Consegna: Il prodotto sarà consegnato franco centro di raccolta indicato in calce Determinazione del prezzo: 0,870 €/kg + iva al rispetto delle condizioni riportate al punto precedente Pagamento: 30 gg data fattura fine mese Centri di raccolta: ASTI CASALNOCETO OVIGLIO PREDOSA SERRALUNGA VIGNALE M.TO

9 attualita’
Coldiretti e Anbi hanno pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili UNA NUOVA OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER LE AZIENDE AGRICOLE

CON “CASCINA PULITA” I RIFIUTI AGRICOLI

SI SMALTISCONO MEGLIO

Attiva anche sul territorio del la provincia di Alessandria la convenzione quadro firmata fra Coldiretti e Cascina Pulita (so cietà di riferimento in Italia per la gestione dei rifiuti agricoli) per pro muovere un approccio più soste nibile delle produzioni, grazie a un circuito organizzato di raccolta dei rifiuti agricoli.

La convenzione mira a far compiere un ulteriore balzo in avanti nel siste ma di gestione e raccolta dei rifiu ti, regolato oggi su base regionale e provinciale, e fornire un quadro unitario di riferimento, assicuran do maggiori semplificazioni degli adempimenti burocratici a carico dei produttori agricoli nell’ambito di un miglior coordinamento dei compiti e delle responsabilità tra aziende agricole e gestori del ritiro dei rifiuti. Attraverso un servizio di raccolta semplice, efficiente e continuativo Coldiretti intende favorire il corret to stoccaggio, la differenziazione, il recupero e l’ottimale smaltimento

dei rifiuti agricoli, contribuire alla semplificazione degli oneri burocra tici a carico delle imprese e conte nere i costi per le imprese agricole. Obiettivo: una gestione corretta e trasparente dei rifiuti per agevola re la transizione verso un modello di economia circolare in grado di migliorare l’efficienza nell’uso del le risorse con una semplificazione burocratica e un miglioramento dei servizi.

Le aziende interessate possono accedere ai servizi offerti da “Cascina Pulita” tramite il confe rimento dei propri rifiuti per un quantitativo di MAX 30 KG utiliz zando le Piattaforme Mobili Mul tiraccolta istallate nelle sedi delle Agenzie del Consorzio Agrario si tuate a PREDOSA, OVIGLIO e CASALNOCETO.

E’ possibile smaltire: ex contenito ri di agrofarmaci; filtri olio gasolio; olio esausto motore; accumulatori esausti; plastiche; batterie; filtri; ri fiuti veterinari.

L’agricoltura italiana così diventa

così sempre più green e migliora la sua posizione, già ottima: in Italia, infatti, gli scarti agricoli rappresen tano appena il 7% delle emissioni nazionali, con un valore in calo ri spetto alla crescita registrata in vece da Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Per informazioni gli uffici Coldiretti Alessandria sono a disposizione. E’ possibile anche contattare il nu mero verde 800 910 394.

Sistri addio, arriva Rentri, per imprese agricole nessun onere aggiuntivo

È stato notificato alla Commissione europea lo Sche ma di regolamento recante disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico na zionale per la tracciabilità dei rifiuti.

In particolare, lo schema di regolamento prevede che siano tenuti ad iscriversi al Rentri oltre ai produt tori di rifiuti pericolosi, i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi prodotti nell’ambito di attività indu striali, artigianali e di recupero e trattamento dei ri fiuti.

Tra gli esonerati, rientrano i produttori di rifiuti non pericolosi realizzati nell’ambito delle attività agrico le, agro-industriali e della silvicoltura, ai sensi dell’ar ticolo 2135 del codice civile, e della pesca.

Il sistema di tracciabilità dei rifiuti disposto con il re golamento ha per oggetto gli adempimenti ambien

tali previsti con il registro di carico e scarico, con il formulario di identificazione dei rifiuti e con la co municazione al catasto, i cui dati sono integrati nel registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.

Per i produttori di rifiuti non iscritti al Rentri, il formu lario può continuare ad essere previsto in modalità cartacea.

Nulla cambia per il settore agricolo. Appaiono a ra gione dispensati da forme di gestione digitale e da ulteriori adempimenti amministrativi gli imprenditori agricoli che continuano ad assicurare un circuito al ternativo e tracciabile dei propri rifiuti attraverso il sostegno della propria associazione di categoria e la partecipazione attiva ai circuiti organizzati di raccol ta predisposti mediante specifici accordi.

10 rifiuti agricOli
Firmato un accordo con Coldiretti per una semplificazione degli oneri burocratici
Attive le piattaforme mobili nelle sedi del Consorzio Agrario di Predosa, Oviglio e Casalnoceto

FRUTTA: BASTA SOTTOSTARE ALLO STRAPOTERE DELLA GDO, URGENTI MISURE DI SOSTEGNO

4 Kg. di mele per un caffè: inaccettabile! Il governatore Cirio firma l’intesa SOS frutta

potere GDO”, da “Stop pratiche commerciali sleali” a “Difendiamo la nostra frutta”.

Vendere 4 kg di mele per pagar si un caffè, sot tostare allo strapotere della GDO che impone i prezzi sotto costo, su bire l’aumento dei costi energetici e l’eccessivo costo della manodope ra insieme alla troppa burocrazia, fra fronte alla siccità ed ai cambia menti climatici ed essere remunera ti un anno dopo il raccolto.

Queste le principali criticità denun ciate durante il blitz “SOS Frutta” degli agricoltori in piazza Castello di fronte alla Prefettura, a Torino, assieme al Presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo e al

Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, an che una numerosa de legazione di Coldiretti Alessandria con il Presi dente provinciale, Mau ro Bianco e il Direttore Roberto Bianco.

Presenti il Governatore del Piemon te, Alberto Cirio, il vicepresidente regionale, Fabio Carosso, e l’asses sore regionale all’Agricoltura, Mar co Protopapa

Diversi gli slogan sui cartelli degli imprenditori agricoli scesi in piaz za: da “Siamo alla frutta” a “Il lavo ro va pagato”, da “Non possiamo produrre in perdita” a “Basta stra

Ai consumatori sono state distribui te le mele insieme al dossier - verità sul comparto frutticolo piemontese affinchè sia nota, non solo agli ad detti ai lavori, la reale difficoltà a cui devono far fronte gli imprenditori.

Mentre i prezzi al dettaglio della frutta sono saliti di oltre il +6,5% ad ottobre, secondo l’Istat, è crisi profonda nei campi dove i costi di produzione sono aumentati di oltre 20 centesimi al chilo. Una situazio ne che esaspera gli agricoltori che piuttosto che svendere la frutta sottocosto preferiscono regalarla alle famiglie in grave difficoltà eco nomica.

Per effetto delle difficoltà econo

11 settOre OrtOfrutticOlO
Dalla provincia di Alessandria una numerosa delegazione

miche e del caro prezzi nel carrello della spesa gli italiani hanno taglia to gli acquisti di frutta che crollano nel 2022 del 9% in quantità rispet to allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo, secondo l’analisi di Coldiretti, dalla quale si evidenzia peraltro che più di 1 azienda agri cola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessa zione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo mo mento a lavorare in una condizio ne di reddito negativo, secondo il Crea. Infatti oltre ai danni provocati dai cambiamenti climatici che han no tagliato i raccolti, i bilanci delle aziende sono messi a rischio da rin cari di ogni tipo con spese più che raddoppiate fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70%), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%).

“Una situazione insostenibile per cui va immediatamente applicato il decreto legislativo contro le prati che commerciali sleali e va ripristi nato lo strumento dei voucher per la manodopera - ha affermato il Presi dente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Come bisogna ridurre dra sticamente il costo del lavoro per allinearci, oltretutto, ai nostri com

petitor nell’am bito dell’Unione Europea e non solo. Ormai da troppi anni la frutticoltura pie montese sta at traversando mo menti di estrema difficoltà a causa di una scarsa re munerazione del prodotto e di una non equilibrata ripartizione del valore nei vari pas saggi della filiera”.

“Dopo aver lavorato per un anno, avere investito su concimi, difesa, occupazione, imballaggi, energia e carburanti, tutti alle stelle, gli agri coltori si ritrovano a non avere un prezzo che copra quanto speso e garantisca un minimo di reddito

Alla luce di questo scenario abbia mo chiesto al governatore, Alber to Cirio, che durante il blitz degli agricoltori in piazza ha sottoscrit to la nostra proposta di intesa, un aiuto concreto rispetto ad attivare una collaborazione con ISMEA per certificare in modo ufficiale e og gettivo i costi di produzione della frutta piemontese, compresi i costi di condizionamento; a richiedere al Governo un impegno affinché nei primi provvedimenti utili sia inserita

una misura per la decontribuzione del costo del lavoro per le imprese frutticole; a farsi promotori a livello nazionale di una nuova disposizio ne normativa che, al pari di quan to già avviene su molte altre filiere agroalimentari, preveda l’obbligo di origine in etichetta dell’ortofrut ta nei prodotti trasformati come conserve, marmellate, succhi di frutta; ad inserire nei futuri bandi dei fondi europei e regionali a so stegno dell’agroindustria, il rispet to del Decreto Legislativo 198/2021 come condizione di ammissibilità alla presentazione della domanda”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Al termine della mattinata oltre 2.500 Kg di mele sono state devo lute al Sermig ed al Banco Alimen tare di Torino.

12 settOre OrtOfrutticOlO

Annata Agraria Annata Agraria

L’annata agraria 2022 per il comparto agricolo è stata caratterizzata da una prolungata siccità che ha pesantemente colpito tutta l’Italia senza ri sparmiare l’intero territorio alessandrino. Situazione aggravatasi a tal punto da portare il Gover no, lo scorso mese di luglio, a dichiarare in Piemonte lo stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico.

Parallelamente è proseguito il folle e vertiginoso au mento dei costi di produzione, dalle materie prime all’energia, proseguendo il trend negativo avviato dallo

scorso anno. La situazione si è drasticamente aggrava ta a febbraio con lo scoppio del conflitto russo-ucraino. La crisi che sta tuttora attraversando l’intero tessuto produttivo nazionale, agroalimentare e non, ha portato al varo di misure eccezionali. Nel settore agricolo, in particolare, sono state varate misure straordinarie per la zootecnia nazionale.

L’aumento del valore dei prodotti sul mercato non sem pre, o comunque nell’immediato, si è adeguato per controbilanciare la crescita dei costi lasciando così gli agricoltori in grave difficoltà.

provinciale. Le qualità reologiche dei frumenti raccolti, tuttavia, sono risultati conformi alle richieste ef fettuate dai mulini e di ottima qua lità.

do altezze ridotte e assenza di fio ritura.

CEREALI

Quella che si è conclusa è stata un’annata altalenante e complica ta. Il problema principale è stata la siccità estrema che ha determinato danni più o meno gravi praticamen te su tutte le colture e in tutti gli areali, sia sui cereali autunno-verni ni sia sulle colture primaverili, estive ed anche foraggere.

Per via delle temperature estreme e della prolungata siccità si è anche registrata una forte pressione degli insetti dannosi quali la cimice asia tica, la piralide e la diabrotica che hanno contribuito a ridurre le pro duzioni e compromesso il prodotto finale.

A farne le spese sono stati i cereali autunno-vernini per i quali si è com promessa in parte la germinazione e soprattutto l’accestimento che ha determinato un basso numero di spighe a metro quadro.

Questa situazione ha generato un calo produttivo della granella con produzioni ridotte di almeno il 20% attestandosi su medie produttive di circa 65 q/ha su tutto il territorio

Grazie agli accordi di filiera attra verso il progetto Grano Piemonte, promossi da Coldiretti Alessandria e Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest, sia con mulini e centri locali sia con la grande indu stria di trasformazione, si è permes so alle aziende agricole territoriali di ottenere premialità qualitative per valorizzare economicamente le produzioni.

Per quanto riguarda i cereali pri maverili-estivi, le lavorazioni nella fase di semina sono iniziate dalla seconda decade di marzo e si sono protratte fino alla metà di aprile, favorite da terreni perfettamente in tempera. Malgrado ciò, la ger minazione delle plantule è stata ri tardata a causa della bassa umidità del terreno e dalle forti escursioni termiche notturne che hanno fa vorito la competitività delle piante infestanti.

Superata questa fase, è stata deter minante la disponibilità idrica, che ha creato situazioni non uniformi: negli areali dove è stato possibi le irrigare la coltura, considerate le somme termiche, ha raggiunto con largo anticipo la fase di fioritu ra (fine giugno), mentre in caso di mancata irrigazione il ciclo è stato fortemente compromesso causan

Infine, hanno inciso e stanno inci dendo in maniera incontrollata i co sti dei mezzi tecnici che hanno rag giunto livelli mai visti e che stanno influenzando l’economia e i profitti delle aziende agricole.

A completamento della difficile an nata, le tensioni imprevedibili dei mercati alla luce della preoccupan te situazione internazionale che, da un lato, determina un’impennata del prezzo delle commodity e, dall’al tro, mina alla stabilità dei mercati dei prezzi e dei costi.

VITICOLTURA

Se la campagna scorsa è stata ca ratterizzata da una marcata carenza idrica, il 2022 ha messo a dura pro va la capacità della vite a resistere ad una siccità mai vista in tempi moderni.

Si è arrivati alla vendemmia con as senza di piogge (salvo rari fenome ni temporaleschi) per l’intera estate e per giunta dopo un inverno de

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corso asciutto e senza neve. La vite è riuscita tuttavia a sorprendere tutti, mostrando una resilienza stra ordinaria e la capacità di portare a frutto una qualità inaspettata. Le esposizioni meno solatie hanno patito di meno così come i vigneti su terreni più strutturati e profon di e più ricchi di sostanza organica. L’equilibrata fertilizzazione e l’iner bimento ha infine giocato un ruolo determinante sulla rigogliosità del la vegetazione e di conseguenza sul superamento delle condizioni critiche.

La ripresa vegetativa è avvenuta con oltre una settimana di anticipo, ma il margine si è poi dilatato an che oltre i 10 giorni. Viceversa si è invece dovuto accorciare talvolta in base a esposizioni o anticipare ul teriormente la raccolta per evitare danni da appassimento e crollo di acidità. La fioritura, avvenuta in as senza di piogge, è stata regolare e di conseguenza l’allegagione.

La carenza di acqua in condizioni più estreme ha comportato la for mazione di grappoli spargoli e, nei casi più gravi ma limitati, un inizio di avvizzimento che ha determinato la scelta di distacco precoce. Le malattie tipiche come la perono spora e l’oidio grazie al clima secco sono state controllate meglio e con meno trattamenti rispetto ad altre campagne.

Poca è stata la presenza anche di tignola e tignoletta. La flavescenza

dorata, invece, ha avuto una marca ta recrudescenza sintomatica, am plificata e resa più evidente dalla siccità.

La vendemmia è iniziata, mai suc cesso, ancora prima della metà di agosto per le uve da spumante, che si sono presentate ottime.

La scarsità di piogge ha determina to un calo produttivo stimato fino al 15-20%, anche se variabile da zona a zona, ma il decorso stagionale asciutto ha favorito la maturazione di grappoli sani, con una bassa ca rica di patogeni, offrendo nel com plesso una vendemmia di qualità, capace di regalare prodotti in can tina eccellenti.

Sul versante mercato emerge la consolidata reputazione del vino italiano nel mondo: nonostante pandemia, guerra, stagnazione e ombre di recessione generale, le vendite interne stanno sostanzial mente tenendo le posizioni storiche pur con qualche flessione rispetto all’ultimo anno, specialmente nella GDO (che era invece balzata in pie na pandemia).

L’export ha pareggiato nei primi mesi in volumi per poi rallentare al giro di boa annuale, mentre cresce in valore (+ 13,5% a giugno) rispetto all’anno scorso, quando ha raggiun to il record di 7,1 miliardi di euro. Il 2022 potrebbe fare ancora meglio, ma la situazione è resa incerta dalla congiuntura economica globale. Altro aspetto da considerare è l’au

mento dei prezzi dei fattori produt tivi: si stima un aumento percentua le del costo di produzione oltre la doppia cifra, sia in vigneto che in cantina.

Dai concimi al gasolio alle mate rie prime “secche “come bottiglie, tappi, all’energia elettrica e al gas.

L’aumento medio dei listini delle bottiglie è però tenuto a freno poi ché le aziende tentano di assorbi re internamente i costi per limitare l’impatto negativo sulle vendite.

I rincari suddetti si riflettono sui prezzi dell’uva, ma Coldiretti Ales sandria ha invitato la filiera a cerca re equilibrio con la contrattazione immediata tra viticoltore cedente e acquirente trasformatore, per giun gere ad un prezzo finale da subito pattuito in vendemmia.

COLTURE INDUSTRIALI

La campagna di trasformazione 2022 del pomodoro da industria per il bacino del Nord Italia è inizia ta a metà luglio, in anticipo di una quindicina di giorni rispetto alle scorse annate, e si è conclusa a fine

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settembre con il completamento degli ultimi conferimenti alle indu strie di trasformazione delle varietà a maturazione tardiva.

È stata un’annata caratterizzata da grandi difficoltà, dovute principal mente alla necessità di irrigare per far fronte alla prolungata siccità.

Buon andamento produttivo per le varietà precoci, che meno hanno sofferto lo stress idrico, più difficol tà per le varietà a media maturazio ne e tardive.

Nel complesso la qualità è stata discreta, con una buona sanità del prodotto a causa dell’assenza di precipitazioni atmosferiche, ad ec cezione di qualche precipitazione in alcuni areali intorno a Ferrago sto, ma con un livello di gradi brix inferiore rispetto alle precedenti annate.

Le rese produttive si collocano nell’ordine degli 800 quintali/et taro, ma occorre tenere conto che variano notevolmente da un’area all’altra, con scostamenti notevoli (da 550 a 1.200 quintali/ettaro).

Per il raccolto 2022 l’accordo sul prezzo di riferimento del pomodoro da industria del distretto del Nord Italia è stato raggiunto lo scorso 12 aprile, con un prezzo di riferimen to di 108,5 euro a tonnellata (+18% rispetto al 2021), il più elevato di sempre.

L’accordo 2022 ha confermato la premialità più elevata, introdotta lo scorso anno, per il prodotto tardivo in modo da incentivare gli agricol tori a dedicare maggiore superficie alle varietà tardive e, conseguente mente, favorire una migliore scala rità della raccolta e nei successivi conferimenti all’industria di trasfor mazione.

Per quanto riguarda le patate, sia per quelle da consumo che per quelle da industria, il 2022 è stato un anno molto problematico, con una forte riduzione della produzio ne dovuta alle condizioni climatiche avverse, a causa della lunga assen za di piogge e del perdurare di temperature molto elevate.

A ciò si sono aggiunge le principa li fisiopatie del periodo che hanno contribuito ad un aumento degli scarti.

Le rese produttive sono state net

tamente inferiori rispetto al 2021, soprattutto a causa di cali molto importanti di pezzatura dei tuberi; solo in rari casi si è riusciti a rag giungere dei livelli leggermente inferiori rispetto alla media storica. Queste stesse problematiche si sono verificate anche in altri Pae si europei produttori di patate da consumo o da industria. Addirittu ra in alcune aree di coltivazione, in particolare nelle zone con scarsa acqua da irrigazione o nelle zone di montagna, l’eccesso di caldo e la carenza di precipitazioni, oltre alla presenza di insetti terricoli quali gli elateridi, hanno compromesso in maniera drastica la produzione; in alcuni casi si è arrivati a rinunciare alla cavatura. A tutto ciò si somma no gli aumenti esponenziali dei co sti di produzione: dai mezzi tecnici all’energia per l’irrigazione sino alle spese di stoccaggio. Stante un’offerta generale ridotta di patate e a testimonianza di un mercato vivace sin dalle prime bat tute, le quotazioni sono state supe riori a quelle della scorsa campagna di commercializzazione.

L’auspicio è di un prosieguo altret tanto favorevole, sia in termini di domanda che di rialzo dei prezzi. Tuttavia, nelle situazioni in cui si sono registrati significativi cali pro duttivi, difficilmente i produttori riusciranno a chiudere il bilancio aziendale in pareggio.

Nello specifico, i contratti per le pa tate da industria non sono stati così favorevoli (16/17 centesimi al Kg), a fronte di una forte riduzione di resa produttiva (-30%) e già si prospetta una nuova annata con un conside revole aumento dei prezzi (si ipo tizza già di 20 centesimi al Kg), in quanto si ridurranno i produttori, soprattutto in alcune zone italiane, a fronte di un prodotto estero mol to caro.

SETTORE CORILICOLO

Il comparto corilicolo, reduce dal la scorsa annata pesantemente in fluenzata da fattori climatici avversi, auspicava un’annata migliore. Se la primavera ha fatto sperare in una buona differenziazione dei frut ti, con il proseguo della stagione si sono verificate condizioni climati che avverse fra siccità prolungata, grandinate e tempeste di vento; le piante hanno faticato a conservare i frutti differenziati e, soprattutto, ad avere un’adeguata fecondazione ed allegagione. Il principale proble ma registrato è stato, dunque, una forte cascola dei frutti e a risentirne maggiormente sono stati i noccio leti più vetusti.

La raccolta è poi avvenuta regolare e in ambiente molto asciutto, con dizione importante per un prodot to sano. Mediamente gli standard qualitativi sono rimasti nella norma con criticità limitate legate al sotto calibro.

Nelle aree tradizionalmente voca te del territorio alessandrino, con il protrarsi della siccità, si è riscon trata una produzione medio-bassa, ampiamente inferiore alle attese, ma di qualità molto ragguardevole. Negli areali dove è stato possibile ricorrere ad interventi di irrigazione e nei giovani impianti in produzione si sono riscontrate, invece, buone produzioni.

La difesa fitoiatrica è stata gestita con ottimi risultati e un bassissimo impatto ambientale: in moltissime aziende non sono stati eseguiti trattamenti insetticidi con un ri sultato finale che non ha tradito le attese facendo registrare danni da cimice contenuti.

È continuato il lavoro di conteni mento “sostenibile” della cimice asiatica attraverso i rilasci di Ana status bifasciatus e tramite la lotta simbionticida. In questa campagna

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si è avuta un’intensità di lanci de cisamente superiori, grazie alla col laborazione e al sostegno dei co rilicoltori, anche dal punto di vista economico.

La lotta simbionticida, invece, è or mai entrata a pieno regime nelle strategie aggiuntive di difesa, con solidandosi e crescendo di anno in anno. Infine, sono continuati i rilasci in natura della cosiddetta Vespa Sa murai.

Per contro si sta monitorando at tentamente l’espansione della Po pillia Japonica sul territorio regio nale.

Riguardo la campagna di commer cializzazione per il raccolto 2022, la Commissione prezzi delle Nocciole della Camera di Commercio di o continua ad essere un prezioso stru mento di riferimento per il mercato. Tuttavia, le aspettative iniziali dei produttori erano nettamente supe riori alle prime quotazioni ufficiali in un’annata già fortemente condizio nata dai rincari dei mezzi tecnici e dai volumi produttivi ridotti.

FRUTTA

Per quanto riguarda la frutta estiva, la produzione italiana è stata su periore alla campagna precedente mentre in Europa, alcuni Stati come la Spagna hanno avuto un ridimen sionamento produttivo che ha favo rito l’andamento del mercato. L’estate particolarmente soleggia ta ha poi favorito i consumi, anche se il contesto instabile in Europa e i rincari energetici hanno inciso in modo notevole sui costi, renden do la fase della produzione non più remunerativa rispetto agli investi menti effettuati.

Infine, nel 2022 è stata quanto mai sentita l’ormai strutturale difficoltà nel reperire la manodopera per la raccolta.

Passiamo ora ad una lettura più puntuale delle singole specie frut ticole. Per il ciliegio la produttività e la qualità della produzione sono state ovunque buone e l’aumen to della coltivazione ha favorito un aumento considerevole della pro duzione. L’accavallamento delle maturazioni nelle diverse aree pro

duttive ha reso il mercato difficile e premiante solo per i frutti di pezza tura più elevata.

Per quanto riguarda l’albicocco, dopo la gelata del 2021, la produ zione è tornata alla normalità.

Ormai da diversi anni il calendario di raccolta si è allungato con l’au mentata coltivazione delle varietà più tardive a maturazione estiva.

La qualità della produzione è stata ovunque buona e il mercato, so prattutto locale, ha ancora una vol ta dimostrato la propria preferenza per le varietà con caratteristiche or ganolettiche superiori.

Per quanto riguarda il comparto pesche e pesche noci, la pezzatu ra media dei singoli frutti è stata ovunque leggermente inferiore alla media degli anni precedenti e l’andamento del mercato è stato notevolmente favorito dalle buone quotazioni del prodotto destinato all’industria di trasformazione.

Tuttavia, nonostante la diminuzione degli ettari coltivati in Europa e l’an damento climatico favorevole, si è registrato ancora una volta un calo della domanda e delle quotazioni sintomatico dell’elevata debolezza strutturale della filiera produttiva nei confronti delle grandi catene di vendita europee.

Appare sempre più evidente come la forte deriva verso il mercato del basso prezzo, della conseguente bassa qualità e, non ultimo, il note vole ritardo nelle liquidazioni non

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lascino intravedere per il futuro al cun miglioramento.

Le aree e le aziende che per tradi zione si dedicano alla produzione di pesche per il mercato locale, pur ché meno rappresentative in termi ni percentuali, hanno ottenuto una buona rimuneratività.

Per quanto riguarda le mele, la cam pagna di raccolta ha fatto registra re un discreto aumento produttivo rispetto all’anno scorso a compen sazione della produzione mancante a causa del gelo.

Mediamente su tutte le varietà c’è da registrare sul nostro territorio una leggera diminuzione del calibro medio delle partite e un aumento generalizzato del grado zuccherino. Se guardiamo alla campagna di commercializzazione, le prime fasi sono state caratterizzate da quo tazioni inferiori trascinate al ribas so dal prezzo basso proposto dalle industrie di trasformazione e da un comportamento generalizzabile del mercato, che tende ad abbassare il prezzo infischiandosene dell’au mento generalizzato dei costi di produzione e della rimuneratività delle aziende produttrici. Per non aggravare ulteriormente tale situazione molte imprese han no deciso di abbandonare in campo la parte di prodotto non conforme al mercato del “fresco”. Di conse guenza la minore disponibilità di prodotto fa sperare in una buona evoluzione della stessa. Nel complesso per il comparto frutticolo la corrente campagna di commercializzazione sarà ricordata per il forte condizionamento delle dinamiche internazionali, ma per mane soprattutto sul mercato eu ropeo una pesante problematica di tipo strutturale tra la filiera produt tiva e quella distributiva. Oltre a ciò, i produttori cedono la maggior parte della partite con il cosiddetto sistema del “conferi mento”: le quotazioni effettive sa ranno dunque note soltanto a fine campagna di commercializzazione. Proprio dal rispetto tra i diversi at tori della filiera può partire il rilan cio della stessa.

LATTE

Ancora un’annata difficile per il comparto del latte vaccino. Così come per tutta la zootecnia, pesa l’aumento vertiginoso e contestua le di più voci dei costi di produzio ne, dall’energia alle materie prime per l’alimentazione.

Negli allevamenti i rincari dell’ener gia si sono fatti sentire per la fasi di mungitura, refrigerazione e per il funzionamento dei sistemi di raf frescamento e ventilazione; per l’a limentazione degli animali, i livelli elevati su cui continuano ad atte starsi le quotazioni di mais e soia hanno inciso in maniera negativa sui costi.

A soffrirne particolarmente sono gli allevamenti con un minore grado di autoapprovvigionamento di mate rie prime.

A fine ottobre 2021 il prezzo del mais aveva raggiunto le 277 euro/ tonnellata, con un balzo del 57% ri spetto allo stesso periodo 2020 (176 euro/tonnellata). A ottobre 2022 la Borsa merci di Torino ha rilevato lo stesso prodotto a 375 euro/tonnel lata, vale a dire con un rincaro del +35% rispetto a dodici mesi fa e del +113% rispetto al 2020.

Sul fronte del mercato, il prezzo del latte alla stalla riconosciuto agli allevatori è progressivamente au mentato nel corso dell’annata, alli neandosi con gli adeguamenti che si sono verificati a livello nazionale, in primis con la vicina Lombardia. Tuttavia, permane in molte situa zioni il differenziale “storico” che, pure essendo ormai anacronistico, continua in alcuni contesti ad esse re applicato.

I principali aumenti sono stati appli cati ad aprile, che segna da tradi zione l’inizio della campagna lattie ro-casearia. In questi mesi servirà monitorare attentamente come

si andrà ad assestare il comparto dopo che, nelle ultime tre annate, avevamo assistito a livello sia regio nale che nazionale ad un progres sivo aumento della produzione che aveva favorito anche una minore dipendenza dall’estero. Sarà per ciò importante comprendere come il comparto lattiero-caseario pie montese saprà far fronte all’onda lunga degli aumenti dei costi. Analizzando i mesi dell’annata agra ria 2022, fino a giugno la produzio ne piemontese ha proseguito la sua crescita nel solco degli anni scorsi con un’inversione di tendenza che si è avuta a luglio 2022 (-1,5%), ad dirittura più contenuta rispetto all’andamento nazionale (-2,7%).

Un quadro che si è drasticamente ribaltato, come riportano gli ultimi dati mensili diffusi da AGEA e ag giornati al mese di agosto 2022, con un calo notevole della produ zione piemontese: 78.787 tonnel late, vale a dire -17,5% rispetto allo stesso periodo 2021, ben superiore alla contrazione verificatasi a livello nazionale (-6,9%). Certamente ad agosto il fattore climatico e le ele vate temperature che hanno carat terizzato la stagione estiva hanno inciso notevolmente sulla produ zione, ma occorrerà seguire l’anda mento dei mesi autunnali per avere una fotografia puntuale della situa zione piemontese.

ZOOTECNIA

In Piemonte, dove si alleva il 20% dei capi nazionali da carne, il com parto ha vissuto un’altra annata complicata, sia per i vitelli da ristal lo, importati prevalentemente dalla Francia (Garonnese, Charolaise e Limousine), sia per i bovini di razza Piemontese.

Se nelle ultime due annate il fattore Covid aveva comportato notevoli

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speciale aNNata agraria difficoltà a fronte di una domanda in contrazione, il 2022 è stato carat terizzato dall’aumento esponenzia le dei costi di produzione. Le mate rie prime per l’alimentazione hanno subìto rincari esponenziali, dal mais alla soia, ma anche il fieno ha rag giunto prezzi che superano abbon dantemente i 300 euro/tonnellata (l’ultimo listino della Borsa merci di Torino ha rilevato 350 euro/tonnel lata per il fieno maggengo). Prezzi che, soprattutto per mais e fieno, risentono anche di una stagione pesantemente condizionata dal fat tore siccità, che ne ha ridotto signi ficativamente la produzione. I costi elevati hanno portato ad un rallentamento dei capi destinati all’ingrasso e, conseguentemente, a una minore offerta complessiva di bovini sul mercato. Nonostante una minore disponibi lità di animali, i prezzi di vendita si sono progressivamente innalzati, ma non ancora sufficienti per copri re i maggiori costi degli allevatori. Un quadro dell’attuale situazione è possibile desumerlo leggendo i dati degli allevamenti piemonte si riportati Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) del Ministero della Salute: al 30 giugno 2021 erano presenti oltre 521.000 capi bovini nelle aziende specializ zate negli allevamenti da carne; al 30 giugno 2022 sono poco più di 515.000, confermando una flessio ne dei capi a livello regionale. La Piemontese, prima razza autoc tona a livello nazionale, continua ad esprimere numeri importanti con 328.000 capi sul territorio regiona le (sono 348.000 in Italia), seguita a distanza dalle altre razze da car ne, con Garonnese. Limousine che hanno 46.000 capi ciascuna. Per la razza Piemontese, il rallentamento dell’offerta di vitelloni, a cascata, sta condizionando negativamente il mercato degli svezzati con inevita bili ripercussioni per gli allevamenti linea vacca-vitello.

Considerando che l’Italia ha un gra do di autoapprovvigionamento di carne bovina del 50%, il restante viene direttamente importato e, te nuto conto che la quasi totalità dei ristalli è di provenienza estera, gli allevamenti linea vacca-vitello rap

presentano una componente stra tegica e fondamentale della filiera, che può permetterci di limitare la dipendenza strutturale che abbia mo nei confronti degli altri Paesi. A fronte di tutte queste difficoltà, Coldiretti ha contribuito alla messa in campo di misure straordinarie a favore della zootecnia, in particola re per il comparto bovino da carne, dall’integrazione all’aiuto accoppia to al sostegno sulle razze autocto ne.

dell’anno.

Sul fronte del mercato, dopo aver registrato il punto più basso a fine febbraio, i prezzi dei suini sono pro gressivamente aumentati e, a parte la flessione di maggio, sono arrivati a posizionarsi al di sopra dei 2 euro/ Kg.

Prezzi che, in annate “normali” sa rebbero stati molto positivi, mentre in un contesto come quello attuale consentono agli allevatori di pareg giare solo in parte le perdite accu mulate nei mesi precedenti.

Il 2022 sarà anche ricordato come l’anno in cui è giunta la Peste Suina Africana in Piemonte: il 7 gennaio è stato confermato il primo caso di PSA in una carcassa di cinghiale rin venuta nel Comune di Ovada.

SETTORE SUINICOLO

Ogni anno in Piemonte vengono allevati e destinati al circuito delle DOP, in primis per le filiere del Pro sciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele, circa 1,3 milioni di suini. Numeri che nel corso del 2022 han no registrato una considerevole contrazione, soprattutto a causa dei rincari delle materie prime (mais e soia) che fanno lievitare i costi di produzione.

Secondo i dati pubblicati sul por tale RIFT (Registro Italiano Filiera Tutelata) nel periodo gennaio/set tembre 2022, nell’ambito del circu ito delle DOP sono stati macellati circa 5,91 milioni di suini, il 4% in meno rispetto al medesimo perio do del 2021 (6,17 milioni). Solamen te nei mesi di maggio e giugno si è riscontrata una breve inversione di tendenza, con macellazioni supe riori allo stesso periodo 2021. Nel complesso, una minor offerta di suini pesanti da destinare alle pregiate DOP e che rappresentano la maggior parte degli allevamenti nazionali e piemontesi, conferma l’attuale clima di incertezza che sta attraversando tuttora il comparto. Altro elemento da sottolineare è il peso medio dei suini che, come pubblicato sul portale RIFT, da lu glio in avanti si è stabilizzato a 169 Kg, in calo rispetto ai primi mesi

Prontamente sono state attivate tutte le misure di emergenza, dalla definizione dell’area infetta a quella cuscinetto, come previsto dalla nor mativa sanitaria e tutte le restrizioni necessarie. Tuttavia, non sono man cate, soprattutto nelle settimane successive alla conferma del foco laio, le strumentalizzazioni da parte di alcuni macelli che pretestuosa mente hanno sospeso i ritiri di suini provenienti da allevamenti piemon tesi in territori indenni, seppur non ci fosse alcun rischio sanitario. Su perata la prima fase emergenziale, ad oggi assistiamo purtroppo ad un rallentamento dell’attuazione del piano di eradicazione della PSA che comporterebbe, tra l’altro, ad una considerevole riduzione della popolazione dei cinghiali, al fine di ridurre il più possibile i rischi per gli allevamenti domestici.

AVICUNICOLI

In Pimonte sono presenti circa 350 allevamenti, per un numero com plessivo di 6,6 milioni di capi, perlo più organizzati in filiere (fonte BDN - Banca Dati Nazionale dell’Anagra

fe Zootecnica del Ministero della Salute al 30 settembre) 2022). Nel corso dell’annata i prezzi si sono progressivamente stabilizzati, po sizionandosi su livelli di mercato ancora soddisfacenti. Anche per l’allevamento avicolo da carne ha pesato l’aumento dei costi di pro duzione, che non sembra destinato a scemare nel breve periodo, al pari degli altri comparti zootecnici. I rin cari delle materie prime e dell’ener gia hanno portato ad un raddoppio dei listini dei mangimi, voce di spe sa fondamentale per la sostenibilità del comparto.

Anche per quanto riguarda la pro duzione di uova, l’annata agraria è stata particolarmente difficile.

Al pari del comparto carne, si è ve rificata una offerta nazionale ridot ta, dovuta all’influenza aviaria e ad una ripresa generale dei consumi, dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia.

Nonostante i produttori abbiano evidenziato, a più riprese, un mer cato dinamico e pressoché con un trend al rialzo e un’offerta limitata di uova, solamente a partire dal mese di agosto la CUN Uova in natura da consumo ha registrato progressiva mente gli aumenti dei listini.

Al pari del comparto carne, il setto re uova ha sofferto gli aumenti dei costi di produzione, dal mangime all’energia; solamente negli ultimi

due mesi dell’annata agraria, con i recenti adeguamenti dei prezzi ri conosciuti dal mercato, inizia ad in travedere, seppur in minima parte, una lieve marginalità.

Nella nostra Regione sono presen ti circa 270 allevamenti, per un nu mero complessivo di 2,16 milioni di capi in deposizione, a cui si aggiun gono circa 127 pollastre (fonte BDN - Banca Dati Nazionale dell’Anagra fe Zootecnica del Ministero della Salute al 30 settembre 2022).

Su spinta di alcuni produttori, nei mesi scorsi è stato riattivato il CO AVIP (Consorzio Avicolo Piemonte se), portando alla creazione di una rete di scambio di informazioni tra i produttori. Attualmente è in co struzione un “borsino” delle uova con l’obiettivo di ottimizzare la produzione regionale e collocare eventuali surplus di produzione ed evitare sprechi.

Il settore cunicolo ha iniziato l’an nata agraria con quotazioni soddi sfacenti ben superiori ai riferimen ti storici degli anni passati per poi avviare da gennaio un progressivo crollo dei prezzi, toccando il mini mo di 1,61 euro/Kg, arrestatosi so lamente a inizio luglio.

Dalla prima metà di luglio in poi ha gradualmente registrato un aumen to che ha portato a sfiorare, a fine ottobre, i 3 euro/Kg; tale incremen to è legato principalmente alla ca

renza di prodotto sul mercato. Non bisogna però farsi trarre in inganno dall’aumento record dei prezzi dei conigli: come tutta la zootecnia, il comparto vive un mo mento difficilissimo, con gli aumenti spropositati di materie prime, ener gia e mangimi che hanno raggiunto picchi del 90% in più.

Gli incrementi del prezzo stanno sostenendo gli allevatori a coprire i maggiori costi di produzione e in questi mesi il comparto sta cercan do il più possibile di recuperare ciò che non si è fatto nei primi mesi dell’anno, come attestano i prez zi settimanali della CUN conigli da macello.

Il Piemonte conta circa 280 alleva menti, per un totale di 2,11 milioni di capi.

MIELE

L’annata apistica 2022 è stata ca ratterizzata da un incremento del le produzioni di miele rispetto agli ultimi anni, in particolare alla pessi

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ma stagione 2021. L’aumento delle produzioni non compensa, però, il prolungato trend negativo che inte ressa il settore da ormai quasi die ci anni e purtroppo si mantiene su un livello ancora di molto inferiore a produzioni considerate soddisfa centi.

Sostanzialmente la produzione complessiva di miele per il 2022 si attesta su circa un 30% in meno rispetto ad un’annata considerata normale.

La siccità estiva, aggravata dalle elevate temperature, annulla quasi totalmente la raccolta della melata di bosco che caratterizza il mese di luglio e le prime settimane di ago sto.

Questo fenomeno interessa ormai l’intero territorio nazionale, in par ticolare l’Italia settentrionale che è una zona di produzione privilegiata. Un inverno particolarmente mite ha determinato un sufficiente sviluppo degli alveari ad inizio stagione, con sentendo discrete raccolte dei mieli primaverili come il tarassaco, il ci liegio e il millefiori, che si attestano sui 5-10 Kg medi per alveare; aspet to questo che rientra nella normali tà per le raccolte del mese di aprile, caratterizzate da alveari ancora non del tutto popolosi e condizioni cli matiche instabili.

Anche il successivo raccolto del miele di acacia, che interessa il mese di maggio, si è attestato in media sui 5-10 Kg per alveare, una produzione ben al di sotto delle aspettative, probabilmente influen zata negativamente dalle condizio ni siccitose e di forte insolazione che in alcune zone ha bruciato par te dei fiori nel pieno della fioritu ra. Discrete o buone si rivelano le produzioni d’inizio estate, anche se caldo e siccità hanno dimezzato la durata dei raccolti del miele di ca stagno che si sono attestati su va lori di 15 Kg per alveare, con una variabilità compresa in una forbice piuttosto ampia tra i 10 e i 25 Kg per alveare a seconda delle zone di raccolta. Nota positiva è rappre sentata da un rinnovato interesse dei consumatori per il miele italia no che, unito a maggiori difficolta d’importazione del miele estero, in particolare dei mieli di origine

asiatica, ha determinato un legge ro rialzo dei prezzi sul mercato. Un ri per il miele italiano che, unito a maggiori difficolta d’importazione del miele estero, in particolare dei nato un leggero rialzo dei prezzi sul

FIORI

Il 2022 è stato un anno difficile per il comparto florovivaistico, con un aumento del 95% dei costi totali per piante e sementi.

Oltre a ciò, il caldo e la siccità nella tarda primavera 2022 hanno deter minato notevoli difficoltà nella pra tica agronomico-produttiva presso i produttori del comparto floricolo, con ulteriore aggravio sui costi di produzione, un più rapido deprez zamento intrinseco del prodotto (in particolare per gli steli recisi) e un sensibile calo dei consumi di pro dotti floricoli e di conseguenza nel la rete distributiva in generale. Il settore è messo sotto pressione dalle importazioni dall’estero cre sciute del +59% nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso pe riodo dello scorso anno, con oltre 2/3 (71%) rappresentati dagli arrivi dall’Olanda.

Fra gennaio e giugno di quest’anno le importazioni di piante e fiori han no sfiorato i 452 milioni di euro co prendo in sei mesi il 77% del valore registrato in tutto il 2021.

In pratica, 1 prodotto su 5 arriva dall’estero, nonostante la frenata degli scambi internazionali causata dalle tensioni per la guerra in Ucrai na con la riduzione nell’UE del 40% del commercio di fiore reciso.

BIOLOGICO

Il 2022 ha segnato per la prima vol ta un leggero rallentamento della crescita per il biologico.

La Coldiretti ha fondato l’Associa zione nazionale Coldiretti Bio che tutela e rappresenta le aziende non solo biologiche ma anche biodinami che: una scelta fatta alla luce dell’au mento delle aziende che seguono e producono secondo il metodo bio dinamico e che rappresentano realtà economiche stabili su altrettanti mer cati. Negli ultimi cinque anni in Ita lia le superfici e le aziende bio sono cresciute del 40% e i consumi interni di circa il 70%. Dall’ultimo censimen to, gli ettari certificati in Italia sono circa 2.190.000 portando la SAU Bio al 17,4%. Nell’ultimo anno sono aumentati gli ettari a cereali biolo gici, soprattutto per frumento duro e tenero e i fruttiferi grazie alla vite (+ 9%) e al nocciolo (+12,5%). Il Pie monte è cresciuto del 4,5% arrivando a circa 51.500 ettari. La zootecnica, seppur ancora a rilento, è cresciuta molto per il comparto avicolo (+20%) e per l’apicoltura (+13%). Anche gli operatori (produttori, preparatori e importatori) sono cresciuti arrivan do a circa 86.000 di cui circa 3.300 in Piemonte. Per quanto riguarda i consumi, si è di fronte ad un rallen tamento; l’inflazione spinge parte dei consumatori a modificare le proprie scelte nel carrello della spesa o a sce gliere altri prodotti o “certificazioni”. Il dato sui consumi è anche riscon trabile dall’ampliamento dei negozi in cui il consumatore cerca i prodot ti biologici, dai discount alla grande distribuzione in genere. Tuttavia, il comparto rimane stabile: il 39% dei consumatori europei “medio alti” vo gliono continuare a consumare bio e il 70% dei giovani italiani, francesi e tedeschi crede ancora che il bio sia il futuro. Anche la politica continua ad incentivarlo per centrare nel 2030 l’obiettivo del 25% della SAU euro pea certificata bio.

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IN AGRICOLTURA

Alcuni provvedimenti legislati vi del 2022 sono intervenuti a riconoscere una serie di crediti d’imposta a favore di speci fiche attività o potenziali soggetti beneficiari per limitare gli effetti negativi della guerra in Ucraina e di quelli derivanti dall’andamento del mercato dell’energia.

In questa sede cerchiamo di riassu mere le norme che hanno previsto il riconoscimento del credito d’im posta relativamente all’acquisto di carburante agricolo.

Nell’ambito del DL n. 21/2022, c.d. “Decreto Ucraina”, l’art. 18 ha intro dotto il primo credito d’imposta a favore delle imprese esercenti at tività agricola e della pesca pari al 20% della spesa sostenuta nel pri mo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio / benzina per i mezzi utiliz zati per l’attività.

Successivamente il DL n. 115/2022 c.d. “Decreto Aiuti-bis”, ha previsto a favore delle imprese esercenti at tività agricola e della pesca, l’esten sione del credito d’imposta per le spese sostenute per gli acquisti di carburante effettuati nel terzo tri mestre 2022.

Infine, il c.d. Decreto “Aiuti ter” ha riconosciuto, a favore delle impre se esercenti attività agricola e della pesca, un credito d’imposta nel la misura del 20% delle spese so stenute nel quarto trimestre 2022

per l’acquisto di carburante per la trazione dei mezzi utilizzati per l’e sercizio dell’attività e per il riscalda mento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Una importante precisazione ri guardante la norma in commento, più volte prorogata, è la seguente: il credito in parola, dal punto di vi sta del requisito oggettivo, spetta per “l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati per l’esercizio dell’attività agrico la”. La norma non fa alcuna distin zione sulla tipologia di mezzi da impiegare per l’attività agricola ma è necessario solo che il carburante sia utilizzato per la trazione di det ti mezzi. Salvo ovviamente l’amplia mento valido per il quarto trimestre che prevede il calcolo del credito d’imposta sul carburante acquista to per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. La spesa deve essere comprovata delle fatture di acquisto, non es

sendo rilevante il pagamento della fattura, e, in ogni trimestre, il cal colo va effettuato sull’importo al netto dell’iva. L’agevolazione di cui trattasi spetta indipendentemen te dal regime iva adottato, quindi vale anche per le imprese in regime speciale o di esonero e non esclusi vamente per le imprese agricole in regime iva ordinario.

Il credito di imposta è utilizzabi le in compensazione in particolare entro il 31 dicembre 2022 quello re lativo al secondo e terzo trimestre mentre entro il 31 marzo 2023 quel lo relativo al quarto trimestre 2022.

La compensazione avviene sul mo dello F24 e, come di consueto, il credito d’imposta può compensare tutti i debiti del contribuente com presi i contributi previdenziali.

In alternativa può essere ceduto, non parzialmente ma per intero, ad altri soggetti compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanzia ri e in tal caso sarà necessario far apporre, da un soggetto abilitato, il visto di conformità sulla documen tazione comprovante il diritto al credito.

MANOVRA: DALL’ESENZIONE IRPEF AI GIOVANI TUTTE LE NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA

Voucher, 100 milioni per la sovranità alimentare e ri sorse per contrastare il consumo del suolo. Impatto positivo sulla filiera dalla card finalizzata a sostenere gli acquisti alimentari delle famiglie più fragili. Pren de corpo il pacchetto agricolo della Legge di Bilan cio 2023 che inizia l’iter parlamentare. Resta in vigore l’esenzione Irpef per i redditi domini cali e agrari. Confermato l’esonero contributivo per

un periodo fino a 24 mesi per coltivatori diretti e im prenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023. Scatta anche l’esonero parziale dei contributi previdenziali a ca rico dei lavoratori dipendenti per i periodo di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Sul prossimo numero gli approfondimenti.

21 settOre fiscale
Le novità contenute nel Decreto “Aiuti ter” per limitare gli effetti negativi del momento congiunturale CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO DI CARBURANTE
Ricordiamo che la spesa deve essere comprovata delle fatture di acquisto

DI ENERGIA E GAS

Tutti i crediti d’imposta che abbiamo trattato sono compensabili nel modello F24

Diversi provvedimenti legisla tivi del 2022 sono interve nuti a riconoscere una serie di crediti d’imposta per limitare gli effetti negativi derivanti dall’anda mento del mercato dell’energia. In

questa sede cerchiamo di riassu mere le norme che hanno previsto il riconoscimento del credito d’im posta relativamente all’acquisto di energia e gas naturale a partire dal secondo trimestre 2022.

Per contenere il costo della bollet te di energia elettrica e gas per le imprese non energivore e non gasi vore è stato riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’ac quisto della componente energia e gas, un contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta che può essere utilizzato in com pensazione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, trattando separa tamente il credito dell’energia da quello del gas naturale.

22 settOre fiscale | a cura di daNiela cOlOMbiNi Trova l’agenzia più vicina sul sito www.capnordovest.it Scansiona il QRCode per trovare tutte le agenzie CAP NORD OVEST Spaccalegna, Lancianeve, Motoseghe... Preparati ai lavori invernali! Nelle agenzie Cap Nord Ovest puoi trovare un’ampia gamma di macchine da lavoro e hobbistiche.
Tutte le novità per ottenere le agevolazioni in bolletta CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO
Benvenuti a casa vostra!

Credito d’imposta energia elettrica

Per ottenere il credito d’imposta relativamente all’acquisto dell’ener gia elettrica nel 2° trimestre 2022, è necessario che le imprese siano do tate di contatori di energia elettri ca di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW e che l’incre mento del costo della componente energia relativo al KWh fra il 1° tri mestre 2019 e il 1° trimestre 2022 sia stato superiore al 30%, condi zione che non si verifica se l’azienda ha in essere un contratto a prezzo fisso a lunga scadenza.

Per ottenere il credito d’imposta relativamente all’acquisto dell’ener gia elettrica nel 3° trimestre 2022, è necessaria ancora la dotazione di contatori di energia elettrica di po tenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW ma l’incremento del costo della componente energia relativo al KWh superiore al 30% deve veri ficarsi fra tra il 2° trimestre 2019 e il 2° trimestre 2022.

Il credito d’imposta in entrambi i trimestri, secondo e terzo, è previ sto nella misura del 15% della spesa sostenuta per la componente ener gia elettrica effettivamente acqui stata e utilizzata.

Si considera spesa agevolabile, sul la quale calcolare la percentuale del credito d’imposta, quella sostenuta per l’acquisto della componente energetica (costituita dai costi per l’energia elettrica, il dispacciamen to e la commercializzazione), ad esclusione di ogni onere accesso rio, diretto e/o indiretto, indicato in fattura diverso dalla componen te energetica. Si tratta, sostan zialmente, della macro categoria abitualmente indicata in fattura complessivamente alla voce “spesa per la materia energia”. Non costi tuiscono invece spese agevolabi li, a titolo di esempio, le spese di trasporto e le coperture finanziarie sugli acquisti di energia elettrica. Il suddetto credito d’imposta è sta to poi esteso ai mesi di ottobre e novembre 2022 ma nella misura del 30% della spesa sostenuta per la componente energia elettrica ef

fettivamente acquistata e utilizzata in quei due mesi. Le condizioni per poter beneficiare di questo credito sono sempre due: la dotazione di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o supe riore a 4,5 kW (mentre nei trimestri precedenti la potenza era stabilita pari o superiore ai 16,5 kW) e l’au mento del prezzo della componen te energetica acquistata nel terzo trimestre 2022 di una soglia supe riore al 30% per kWh rispetto allo stesso periodo del 2019.

In generale, le spese per l’acquisto dell’energia elettrica utilizzata si considerano sostenute nel periodo di riferimento quando sono docu mentate dal possesso delle fatture di acquisto.

Credito d’imposta gas naturale

Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale è stato riconosciuto, a parziale com pensazione dei maggiori oneri so stenuti per l’acquisto del gas na turale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in percentuale sulla spesa sostenu ta per l’acquisto del medesimo gas, consumato per usi energetici diver si dagli usi termoelettrici. In particolare, come per il credito d’imposta sull’energia, anche per il gas sono previsti tre diversi crediti a seconda dei periodi del 2022 du rante i quali è avvenuto l’acquisto; in particolare il credito d’imposta è il seguente:

- 25% per il secondo trimestre 2022, purché il prezzo medio di riferimen to del gas naturale del 1° trimestre 2022 abbia subito un incremento superiore al 30% di quello del 1° tri mestre 2019;

- 25% per il terzo trimestre 2022, purché il prezzo medio di riferimen to del gas naturale del 2° trimestre 2022 abbia subito un incremento superiore al 30% di quello del 2° trimestre 2019;

- del 40% per i mesi di ottobre e novembre 2022, purché il prezzo medio di riferimento del gas natu rale del 3° trimestre 2022 abbiano subito un incremento superiore al

30% di quello del 3° trimestre 2019. Anche per il credito d’imposta con cesso relativamente al gas naturale, ai fini del computo del beneficio fi scale spettante, occorre procedere alla determinazione del totale delle spese sostenute per l’acquisto del la componente “gas” nel trimestre di riferimento, considerando i co sti della componente “gas” (costo della commodity), ad esclusione di ogni altro onere accessorio, diret to e/o indiretto, indicato in fattura diverso da quella componente. Si tratta, sostanzialmente, della ma cro categoria abitualmente indi cata in fattura complessivamente alla voce “spesa per la materia gas naturale”, mentre non concorrono al calcolo della spesa della compo nente “gas”, a titolo di esempio, le spese di trasporto, stoccaggio, di stribuzione e misura (cosiddetti ser vizi di rete).

Compensazione o cessione

Tutti i crediti d’imposta che abbia mo trattato sono compensabili nel modello F24 in diminuzione dei de biti fiscali compresi anche i contri buti previdenziali obbligatori: men tre i crediti d’imposta relativi al 2° trimestre 2022 sono utilizzabili in compensazione entro il 31/12/2022, i crediti del 3° trimestre e di ottobre e novembre 2022 sono utilizzabili in compensazione entro il 31/03/2023. Detti crediti sono però anche ce dibili solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, com presi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari: la circostan za che il legislatore abbia precisato che i crediti di cui trattasi sono ce dibili “solo per intero” implica che l’utilizzo parziale di ciascun credito in compensazione tramite model lo F24 impedisce la cessione della quota non utilizzata. La cessione avviene, da parte delle imprese be neficiarie del credito, con la com pilazione e l’invio telematico di un apposito modello sul quale deve essere apposto il visto di confor mità dei dati relativi alla documen tazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto a quel credito oggetto di cessione.

23 settOre fiscale

NO AL CIBO SINTETICO, LE NOVITÀ DELLA PAC E

SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

Mobilitazione contro il cibo sintetico, sostenibilità, infla zione, sovranità alimentare ma anche i tanti interrogativi lega ti alla Pac 2023-2027 e l’esigenza di una semplificazione burocrati ca: tanti i temi affrontati durante l’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa Alessandria con il delega to provinciale, Fabio Bruno, e una numerosa partecipazione di giovani imprenditori da tutti i territori della provincia alessandrina. Ad aprire l’incontro il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, e il Direttore Roberto Bianco. “Abbiamo visto una grande parte cipazione attiva dei nostri giovani imprenditori in questo momento assembleare che è tornato a svol gersi in presenza anche per l’appro vazione del nostro piano delle at tività annuali – ha affermato Fabio Bruno delegato provinciale Giovani Impresa -. Testimonianza del fatto che l’agricoltura sia oggi capace di offrire e creare opportunità occu pazionali e di crescita professiona le, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Non a caso, è uno dei pochi settori in cui, a livello nazio nale, i giovani occupati con meno di 34 anni aumentano con un balzo di ben 19mila unità, rispetto a prima

della pandemia”.

Tematiche affrontate dai tanti un der 30 presenti che hanno portato la “voce” del territorio, punti di for za e di debolezza scanditi sempre tenendo ben presente il punto di partenza, ossia il grande patrimo nio che si chiama Agricoltura Italia na e i valori dell’essere forza sociale all’interno della progettualità eco nomica di Coldiretti.

“In un periodo in cui l’economia soffre, i mercati sono sconvolti dal conflitto in Ucraina e dai forti rincari energetici, è inaccettabile ostaco lare le progettualità economiche dei giovani che hanno scelto l’Italia quale luogo per realizzare le pro prie idee imprenditoriali”, ha affer mato il Presidente Coldiretti Ales sandria Mauro Bianco. Un vivace dibattito ha scandito la parte dedicata ai cinque ecoschemi della nuova Pac: la partecipazione

te, ha permesso di approfondire le tante novità legate alla politica agricola comunitaria ma è stata anche l’occasione per fare il punto sulla crescita dei progetti di filiera sul territorio a livello provinciale e regionale.

“I giovani di Coldiretti sanno tra sformare le difficoltà in opportu nità in controtendenza e Giovani Impresa rappresenta la forza gio vane del settore agricolo, che non delocalizza ma investe nella nostra terra, che crede nelle tradizioni e, al contempo, cerca modi innovati vi per rendere l’agricoltura sempre più sostenibile, rimarcando il valore distintivo dei territori, proiettando si alla conquista dei mercati con le proprie eccellenze”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

La chiusura dei lavori è stata affida ta a Danilo Merlo, delegato Giova ni Impresa Coldiretti Piemonte.

24 asseMblea giOvaNi iMpresa
Si è svolta l’Assemblea Provinciale degli under 30 di Coldiretti Alessandria GIOVANI:
Per rendere l’agricoltura sempre più sostenibile, rimarcando il valore distintivo dei territori
di Franco Ramello, responsabile Area Economica Coldiretti Piemon

Con l’arrivo dell’autunno al via diversi corsi previsti dal Ban do regionale n. 3/2021. Per i prossimi mesi la programma zione di Inipa Nord-Ovest ha già posto in calendario molte proposte formative per le quali è possibile iscriversi contattando la Segreteria Provinciale Inipa Nord-Ovest, sede operativa di Alessandria, telefonando allo 0131.235891 (interno 622), inviando una mail a alessandria@inipanordovest.it oppure, rivolgendosi alla propria sede di Zona della Coldiretti. Si ricorda che tali corsi sono total mente gratuiti e verranno attivati unicamente al raggiungimento del numero minimo di allievi previsto dal bando regionale. Ai corsi po tranno partecipare titolari o soci di aziende agricole, coadiuvanti rego larmente iscritti ai ruoli Inps e/o di pendenti a busta paga nel periodo di svolgimento del corso: condizio ne indispensabile è che l’azienda sia classificata con Codice Ateco 01

principale. Al momento dell’iscri zione sarà necessario allegare alla domanda copia di documento di identità e copia del tesserino sani tario; per i soci sarà richiesta anche la visura camerale, mentre per i di pendenti sarà indispensabile copia della busta paga.

I corsi già calendarizzati sono i se guenti:

Si ricorda che essendo li mitati i posti previsti dal bando regionale si terrà conto della data presente sulla domanda di iscrizio ne.

Inoltre, nel periodo inver nale verranno attivati al cuni corsi di formazione, a catalogo, “Patentino Fitosanitario” e aggior namento, indispensabile per l’acquisto e l’utilizzo dei fitofarmaci in agricol tura, “patentino trattori e aggiornamento.

Misura 1 - Operazione 1.1.1 Formazione in campo agricolo e forestale - Azione 1 Formazione professionale in campo agricolo Bando n. 3/2021

CORSI CORSI GRATUITI GRATUITI

25 fOrMaziONe iNipa
Appunti
CORSI GRATUITI. Inseriti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte INIPA NORD-OVEST, ANNO FORMATIVO 2022-2023
TITOLO SEDE ORE LE ATTIVITA’ IN FATTORIA ALESSANDRIA 10 FILIERA CORTA E VENDITA DIRETTA ALESSANDRIA 8 MARKETING E COMUNICAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ALESSANDRIA 8 AGRI-WEB COMPETENZE E STRUMENTI PER LA PRESENZA SUL WEB ALESSANDRIA 12 REATI ALIMENTARI: ETICHETTATURA, RESPONSABILITA’ AZIENDALI E RESPONSABILITA’ DELL’OSA ALESSANDRIA 8 E-COMMERCE E NUOVE STRATEGIE DI MERCATO ALESSANDRIA 24 REINTRODUZIONE DEL MANDORLO NELLE AREE COLLINARI A SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DI BIOTOPI AUTOC TONI CERRINA MONFERRATO 12 REINTRODUZIONE DEL MANDORLO NELLE AREE COLLINARI A SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DI BIOTOPI AUTOCTONI ACQUI TERME 12 RICONOSCIMENTO ERBE SPONTANEE E LORO VALORIZZA ZIONE ALESSANDRIA 14 AGRICOLTURA BIOLOGICA, NUOVI AGGIORNAMENTI ALESSANDRIA 8 ENOTURISMO ALESSANDRIA 12 LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI IN AGRITURI SMO CONZANO 21 AGRICOLTURA DI PRECISIONE ALESSANDRIA 8 FERTILIZZAZIONE/IRRIGAZIONE DI PRECISIONE, SISTEMI DI MAPPATURA DELLE PRODUZIONI ALESSANDRIA 8 METODOLOGIE DI COLTIVAZIONE E DI ALLEVAMENTO DI ANTICHE CULTIVAR DI SPECIE FRUTTICOLE ODALENGO PICCOLO 12 Sono aperti corsi di Formazione Professionale in ambito forestale a pagamento co- finanziati ai sensi del psr 2014-2020 della Regione Piemonte settore foreste – misura 1 - operazione 1.1.1 - azione 2 - bando 3/2022. Percorsi formativi standard operatore forestale. Termine iscrizioni 15 dicembre 2022 Per info segreteria didattica INIPA NordOvest

SCUOLA: LA FRUTTA E LE MELE DEL TERRITORIO

PROTAGONISTE DEL LABORATORIO DIDATTICO

Imparare giocando, in un conte sto come i giardini della sede del Gruppo Amag in via Monteverde ad Alessandria arrivando, accom pagnati dagli Alpini, a pedibus, se guendo un percorso sano ed ecolo gico, “perché ogni percorso a piedi è un’avventura”

Sono stati questi gli ingredienti del progetto didattico-formativo proposto ad insegnanti e alunni nell’ambito della progettualità ‘Ri voluzione Verde’ che vede partner Coldiretti Alessandria.

Per Coldiretti Alessandria è stata l’occasione per rilanciare e ribadire le proprie politiche sull’origine dei prodotti, sui consumi sostenibili, sulle produzioni a KmZero, sull’alle anza con i consumatori per prodot ti salubri e con un buon rapporto qualità-prezzo.

A partire proprio dalla mela, protagonista del laboratorio didattico in cui ne sono state ricor date le sue virtù saluti stiche, ad alto contenu to di acqua e zuccheri, pectina e antiossidanti, la cui azione aiuta a ri manere in salute ed anche l’attività cerebrale. “Quando imparare è gioco e sapo

re… c’è più gusto! Iniziative come questa hanno l’obiet tivo di formare consumatori consapevoli. Ringraziamo il Gruppo Amag e le insegnanti delle scuole elementari “Bo vio” e “Morando” di Alessan dria che hanno aderito con entusiasmo e partecipazione alla Mattinata Ecologica e al labora torio didattico di Coldiretti”, hanno affermato il Presidente e il Diretto re Coldiretti Alessandria.

26 ass. terraNOstra / scuOle
Nella sede di Amag Ambiente nuova tappa della ‘Rivoluzione Verde’, partner Coldiretti
Con le scuole ‘Bovio’ e ‘Morando’ arrivate a “pedibus” seguendo un percorso sano ed ecologico

Riflettere sulla cultura della le galità, a renderla sempre più forte contro i non pochi osta coli, che si frappongono nella filiera del cibo. Un’espressione evocativa che rimanda al valore della vita sen za spreco, senza avidità e al contra sto di tutte le forme vergognose di sfruttamento e di caporalato. “Il cibo di ogni giorno come segno della bontà di Dio e l’Eucarestia per scardinare quelle strutture del male che affliggono la nostra società. Saper dire grazie, nonostante le difficoltà, per continuare quel cam mino di crescita e di speranza che proprio i coltivatori nella ricorrenza di San Martino e l’inizio di una nuo va annata agraria hanno fatto pro prio”.

Le parole di Mons. Ivo Piccinini, Consigliere Ecclesiastico provin ciale, hanno accompagnato la 72ª Giornata Provinciale del Ringrazia mento che Coldiretti Alessandria ha organizzato in Duomo ad Ac qui Terme durante la celebrazione eucaristica concelebrata con don Giorgio Santi, parroco di “Nostra Signora Assunta”.

Il Grazie dei campi come ricono scenza a tutte le aziende, vere sentinelle, che presidiano il terri torio con coraggio senza lasciarsi piegare dalle difficoltà. Occasio ne per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti

dal protrarsi degli effetti di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore atten zione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità. “Da sempre il mese di novembre per la Coldiretti è un momento di preghiera durante il quale il mondo cattolico rurale si ritrova unito per rivolgere il proprio Grazie per i frut ti ricevuti e per l’avvio della nuova annata agraria, un’occasione per stare insieme ed esprimere quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio. Non poche volte, però, all’interno dell’attività agricola si in filtra un agire che crea grandi squi libri economici, sociali e ambientali - ha affermato il Presidente Coldi retti Alessandria Mauro Bianco -. Nelle imprese catturate da dinami che ingiuste si rafforzano compor tamenti che minacciano ad un tem po la qualità del cibo prodotto e i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione. Si tratta di strutture di peccato che si infiltrano nella fi liera della produzione alimentare: si pensi alle forme di caporalato, che portano a sfruttamento e tal volta alla tratta, le cui vittime sono spesso persone vulnerabili, come i lavoratori e le lavoratrici immigrati o minorenni, costretti a condizioni di lavoro e di vita disumane e senza

alcuna tutela. Parlare di agromafia significa anche parlare di pratiche di agricoltura insostenibili dal pun to di vista ambientale e di sofistica zione alimentare che mina la tutela dei prodotti cosiddetti “dop”, così come uso di terreni agricoli per l’immagazzinamento di rifiuti tossici industriali o urbani”.

Sul sagrato antistante la cattedrale i trattori, moderni esempi di mecca nizzazione agricola, hanno accolto i coltivatori provenienti da tutta la provincia.

Tra le autorità che hanno preso par te alla funzione religiosa assieme ai vertici della Coldiretti alessandrina, il primo cittadino di Acqui Terme Danilo Rapetti, l’assessore regio nale all’agricoltura Marco Protopa pa e l’assessore comunale all’agri coltura Rossana Benazzo.

“La Giornata del Ringraziamento è un’occasione importante per medi tare sui problemi che il mondo ru rale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti della guerra, di una cri si climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore atten zione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità. Quest’anno il Messaggio per la Giornata del Rin graziamento insiste sull’impegno di tutti non solo dei produttori agri coli ma anche dei consumatori. La stessa chiesa continua a denunciare le forme di corruzione e di tutto ciò che distrugge l’ambiente e le per sone, occorre una vigilanza da par te di ciascuno, in modo particolare delle autorità pubbliche per preve nire infiltrazioni criminali in questo tessuto del dell’agro alimentare -

27 grazie dei caMpi
Celebrato il Ringraziamento ad Acqui Terme nella Cattedrale “Nostra Signora Assunta” GRAZIE DEI CAMPI: L’IMPEGNO PER LA CUSTODIA DEL CREATO CONTRO L’ILLEGALITÀ E LE AGROMAFIE
In molti hanno firmato per il “no al cibo sintetico”. Consegnata una targa in ricordo di Gianluigi Gaglione

ha aggiunto il Direttore Coldiretti

Alessandria Roberto Bianco -. Lo stesso prezzo nel comprare i pro dotti può alimentare la giustizia e la trasparenza perché comprare è sempre un atto morale. Viviamo al meglio questa Giornata del Ringra ziamento non solo per le aziende agricole che producono, ma anche per tutto quel mondo che ruota at torno al cibo, chi lo prepara, chi lo commercia, chi lo compra e chi lo consuma”.

Suggestivo il momento dell’offerto rio e la benedizione dei mezzi agri coli che “servono per la fatica quo tidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento. Al termine della cerimonia è stato consegnato un riconoscimento alla signora Gabriella, moglie dell’indi menticato Gianluigi Gaglione, “un dirigente ma soprattutto un amico, che ci ha lasciato prematuramente, a lui va il nostro speciale “grazie” non solo per l’impegno e l’attac camento dimostrato nei confronti di Coldiretti per la sua dedizione al mondo agricolo che deve essere di

esempio alle nuove generazioni”, come ha sottolineato il Presidente Mauro Bianco.

“Siamo gli intermediari, il mezzo attraverso il quale ogni anno si re alizza il miracolo della raccolta, la donazione, la distribuzione e la con divisione. Nei frutti c’è parte di noi, del nostro lavoro, della nostra fatica e del nostro impegno che li miglio ra e ne crea abbondanza” - ha sot tolineato nel suo intervento Bruno Roffredo, Presidente Coldiretti per la Zona di Acqui Terme -. Puntan do sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura è in grado di dare luogo a produzioni congiunte e nuovi mo delli di sviluppo, capaci di rispon dere adeguatamente alle attese del Paese. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”.

La Giornata del Ringraziamento è stata l’occasione per continuare sul territorio la raccolta firme per dire “sì al cibo naturale e “no al cibo sin tetico”.

GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO A SAN SALVATORE E A SAN MICHELE

Anche San Salvatore e San Michele, due importanti realtà della Zona di Ales sandria hanno festeggiato la Giornata del Ringrazia mento.

E’ stata l’occasione per continuare la petizione per dire NO al cibo sinte tico.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e fir mato, un grande risultato per contribuire ad ottene re la legge contro il cibo di Frankenstein.

Anche il Primo Cittadino di San Salvatore, Corra do Tagliabue, ha accolto il nostro invito e ha firmato. Nelle immagini il foto rac conto.

28 grazie
dei caMpi

La

POSTICIPATA DECORRENZA DI PENSIONE IN CASO DI NON REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA

Isoggetti che non sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e/o che al momento della presentazione della domanda hanno in corso una regolarizzazione contributiva, attraverso la dilazione di pagamento degli avvisi bonari e/o la rateizzazione delle cartelle esattoriali, vedranno posticipata la decorrenza della loro pensione. E’ quanto ha stabilito l’Inps con una recente disposizione, che modifica completamente linea e la prassi se guita da oltre 15 anni dall’Istituto. La nuova disposizione prevede che la liquidazione della pensione de corre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è interve nuta la regolarizzazione contributi va.

Precedentemente la decorrenza della pensione, pur in assenza della regolarità contributiva al momento della presentazione della domanda,

era fissata al primo giorno del mese successivo a quello della maturazio ne dei requisiti pensionistici. In conseguenza della nuova dispo sizione introdotta, l’Inps liquiderà la pensione solo dopo l’avvenuto versamento di tutta la contribuzio ne pregressa, non presente al mo mento della presentazione della domanda, necessaria a perfeziona re il requisito contributivo.

Quindi, per ottenere con certezza il trattamento pensionistico con la decorrenza dal mese successivo alla presentazione della domanda è ne cessario che tutta la contribuzione indispensabile alla maturazione del requisito contributivo sia stata inte ramente versata prima dell’inoltro della richiesta.

Coldiretti ed Epaca non condivi dono la decisione presa dall’Inps e la ritengono infondata sia perché stravolge una prassi amministrativa

LA PENSIONE AGLI INVALIDI CIVILI 2022

Tutti i soggetti in età lavorati va tra i 18 e 65 anni affetti da malattie e menomazioni per manenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che ab biano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo possono essere interessati alle pre stazioni di invalidità civile.

Anche i minori di 18 anni affetti da malattie e menomazioni permanen ti che abbiano difficoltà persisten ti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età rientrano nel la categoria degli assistibili. Infine, i cittadini ultra 65enni affetti da malattie e menomazioni perma nenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere

gli atti della vita e/o impossibilità a deambulare senza l’aiuto perma nente di un accompagnatore. Per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in con siderazione soltanto i redditi perso nali del richiedente e gli stessi, per l’anno 2022, non devono superare

regolata da precedenti disposizioni emanate dall’Istituto e applicata da più di un decennio, sia perché il più aggiornato orientamento giurispru denziale sulla materia va in dire zione opposta a quella che è stata presa.

Per questo sono allo studio le ini ziative quali ricorsi amministrativi, azioni legali, ecc., per ripristinare le regole in essere prima della uscita della nuova disposizione e per tute lare gli interessi degli assistiti.

Gli Uffici Epaca sono a disposizione per ogni chiarimento e intervento di assistenza.

4.931,29 euro se riferiti all’invalidi tà parziale e 17.050,42 euro se atti nenti all’invalidità totale. Tale procedura, disponibile presso il Patronato EPACA, consente di dialogare con l’INPS e ridurre i tem pi di attesa per ottenere l’indenni tà.

29 patrONatO epaca | a cura di giaNNi MariO stOppiNi
disposizione modifica completamente la prassi seguita da oltre 15 anni
L’Inps liquiderà la pensione solo dopo l’avvenuto versamento di tutta la contribuzione pregressa
L’INPS ha semplificato la procedura per gli ultra 65enni
PRESTAZIONE IMPORTI LIMITI DI REDDITO Invalidità civile parziale (dal 74% al 99%) 297,98 € mensili 4.931,29 € annui Invalidità civile totale (100%) 297,98 € mensili 17.050,42 € annui Indennità di accompagnamento 525,17 € mensili -

ASPETTANDO LA LUCE

Comincia l’Avvento. Per i credenti è un invito a ripartire e a guardare in alto. Ri partire da dove? Oggi siamo messi così.

Dalla 1° pagina di un quotidiano:

- Il racconto di Bati denuncia la ferita del sesso com prato…..

- Valditara, quei lavori “utili” e gli studenti bulli da punire …...

- Se per il salvataggio del nostro Pianeta restano solo briciole.

- L’UE: blocchi in Africa. Ma ora basta bugie sulle navi delle ONG….

- Protestare e morire a Teheran, mentre si gioca a Doha…...

- Tenuta sociale in pericolo…..

Con tutte queste macerie e con tutte queste ferite, che senso ha invocare la venuta del Salvatore?

Non facciamo finta di attendere il Signore come se bastasse la finta. Egli è già venuto. E’ stato chiaro.

ACCORDO

Molto chiaro. Ci salverà l’amore, il suo amore, ma an che il nostro; se vogliamo essere salvati. E noi non possiamo essere ipocriti gettando la colpa sempre sugli altri.

La nostra stella polare è Gesù Cristo, venuto per dare e non per prendere, per servire e non per comanda re, per amare e non per dominare. Portare e vivere l’amore, soprattutto verso coloro che nella vita fanno più fatica, dipende da noi. Portia mo riconciliazione dove c’è discordia, gioia dove c’è tristezza, luce dove c’è tenebra, amore dove c’è odio. Sta a noi impedire che il cristianesimo evapori, a im pedire la sua profanazione e la sua dissacrazione. Usciremo dal deserto di una vita senza prospettiva e senza speranza. E’ difficile intravedere l’alba nel cre puscolo; non impossibile. Sicuramente entusiasman te aspettando la luce. La luce di Cristo. Buon Avvento.

TRA AUTOSTRADE PER L’ITALIA E COLDIRETTI SU

SOSTENIBILITÀ ED ENERGIA

Firmato il primo accordo di collabo razione in ambito logistico per il comparto agroalimentare tra Auto strade per l’Italia e la Confederazione Nazionale Coldiretti. L’intesa è stata si glata tra Roberto Tomasi, Amministrato re Delegato di Autostrade per l’Italia e Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.

L’accordo nasce dalla volontà comune di sviluppare iniziative tese al rafforza mento dell’infrastruttura logistica stru mentale e funzionale alla filiera agro alimentare, promuovendo modelli di efficientamento del trasporto merci, in ottica di sostenibilità. L’intesa prevede lo sviluppo di programmi per l’incremento

di produzione e di utilizzo dell’energia rinnovabile, sfruttando terreni adiacenti alle infrastrutture autostradali, svilup pando impianti agro-fotovoltaici in gra do di coesistere con le attività agricole e realizzando impianti in prossimità di aziende associate Coldiretti, con rispar mio degli oneri di trasporto e di sistema.

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ciale situato in zona di forte passaggio: 1000 mq. di superficie con serra annessa comunicante di 500 mq. Su richiesta af fiancamento di una persona specializzata nella gestione del Garden per un periodo di sei mesi. Per informazioni dettagliate cell. 348 4482413

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MercatiNO NOveMbre 2022

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