COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 5 19 MAGGIO 2022 Prezzo €2.00 www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Contratti di filiera. Le istruzioni per accedere agli aiuti stabiliti dal V bando
Politica Agricola Comune, Coldiretti sostiene rinvio. Anticipo aiuti entro 31 luglio
OCM vino: istruzioni per la misura investimenti della campagna 2022/2023
ALESSANDRIA S.r.l.
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Gli indicatori per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate
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IMPRESA VERDE ALESSANDRIA S.R.L - Società di Servizi di Coldiretti Alessandria - seguici su C.so Crimea 69 - 15121 Alessandria - tel. 0131 250700 fax 0131 252144 - alessandria@coldiretti.it
COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 5 19 MAGGIO 2022 Prezzo €2.00 www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
n.5 - Maggio 2022 3
Contratti di filiera. Le istruzioni per accedere agli aiuti stabiliti dal V bando
COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Bianco DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria
Coldiretti Alessandria
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OCM vino: istruzioni per la misura investimenti della campagna 2022/2023
DL AIUTI,
ACCEDERE ALLA GARANZIA DIRETTA DI ISMEA CON COPERTURA AL 100%
CONTRATTI DI FILIERA,
LE ISTRUZIONI PER ACCEDERE AGLI AIUTI DEL V BANDO
LAVORATORI STAGIONALI,
SBUROCRATIZZARE PROCEDURE PER ACCELERARE INGRESSO
PAC,
DOMANDA UNICA SLITTA AL 15 GIUGNO. ANTICIPO AIUTI ENTRO 31 LUGLIO
SETTORE BIOLOGICO,
CONCESSA DEROGA PER ROTAZIONI. CHIESTA PROROGA PAP
CONFERIMENTO RIFIUTI AGRICOLI,
RINNOVATI ACCORDI DI GESTIONE. ECCO LE TARIFFE
PESTE SUINA AFRICANA,
INTERVENIRE SUBITO. COLDIRETTI SCRIVE AL PREMIER DRAGHI
SAGRA DELLA NOCCIOLA,
OTTIMO BILANCIO PER 15^ EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE
EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA, “ABC… ALIMENTARSI BENE CONVIENE”
CAMPAGNA AMICA,
STUDENTI DELL’ALBERGHIERO AL MERCATO DI PIAZZA ADDOLORATA
PATRONATO EPACA,
BONUS A LAVORATORI E PENSIONATI: 200 EURO IN ARRIVO A LUGLIO
LA RIFLESSIONE DEL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO. “OBIETTORI PER AMORE”
MERCATINO
Sul prossimo numero
associazione pensionati al
lago maggiore
twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria
Politica Agricola Comune, Coldiretti sostiene rinvio. Anticipo aiuti entro 31 luglio
COLDIRETTI ALESSANDRIA
All'appuntamento parteciperà una numerosa delegazione alessandrina per un momento di celebrazione e riflessione
Editoriale Presidente
Un rimpallo continuo su decisioni e modifiche di leggi ormai datate sta portando a danni irreversibili
PESTE SUINA AFRICANA: L’IMMOBILISMO DELLE ISTITUZIONI VA DI PARI PASSO CON L’ESASPERAZIONE DEGLI AGRICOLTORI 4
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uasi 5 mesi da quando il primo caso di Peste Suina Africana ha fatto irruzione nel nostro territorio: la sorte toccata ai capi in stalla e la frustrazione dei nostri allevatori la conosciamo bene. Il tutto accompagnato da un’attenzione mediatica che quotidianamente ci accompagna su giornali, web, radio e tv. Nonostante ciò, il termine “immobilismo” è quello che più riassume tutta questa brutta vicenda di cui tutto si può dire tranne che sia arrivata inaspettata. Una situazione pesantissima che abbiamo portato nelle piazze italiane e nei dibattiti tante di quelle volte che quando è arrivata la peste suina africana abbiamo detto “tanto tuonò che piovve”. Siamo di fronte un bilancio che si aggrava di giorno in giorno, un allarme cinghiali ormai sfuggito ad ogni controllo e il fatto che la PSA sia arrivata nella Capitale non ci ha sopresi affatto. Se le responsabilità non portano a una presa di coscienza che si traduca in fatti concreti, e quindi al via al depopolamento, non avremo vie d’uscita. Un contesto drammatico non solo per l’agricoltura ma per l’intera società, un “immobilismo” che non può e non deve essere tollerato oltre. Più volte abbiamo denunciato i pericoli della proliferazione e diffusione senza freni dei cinghiali che provocano danni nei campi, incidenti stradali e pericoloso veicolo per le patologie che possono essere trasmesse agli allevamenti. Ora, di fronte ai 2,3 milioni di esemplari stimati in tutta Italia non sono più tollerabili forme di “immobilismo” da parte delle Istituzioni, di fronte all’estendersi dell’emergenza in un momento drammatico per
gli allevatori, che stanno lavorando con compensi riconosciuti che sono inferiori ai costi sostenuti per gli aumenti energetici e dell’alimentazione degli animali. Il vuoto stalla è un disastro per la filiera, per il Made in Italy, per la biodivesità… e la lista potrebbe allungarsi ancora. Su questo la nostra posizione è chiara: continueremo a sostenere le istanze di imprese e territorio nei confronti di tutti gli attori istituzionali. Oggi siamo ancor più in difficoltà a causa dell’impennata dei costi dei fattori di produzione e dei costi energetici e danneggiati dalla persistenza di fattori climatici avversi e sempre più penalizzanti, siamo comprensibilmente esasperati e delusi, i danni continui e insostenibili alle nostre coltivazioni ci fanno vivere nell’incertezza dell’effettiva utilità dei ripristini e risemine delle colture in previsione di nuovi danni, consapevoli che gli eventuali risarcimenti non riconosceranno in misura equa la perdita di reddito. Per questo sono di primaria importanza le azioni e le attività di controllo e contenimento della popolazione di cinghiali mediante l’effettuazione di idonei piani di abbattimento e contenimento e ribadiamo l’importanza di denunciare sempre i danni subiti, anche se i risarcimenti arrivano in forma ridotta: ciò è utile anche a dare una dimensione reale di un problema diventato insostenibile. Siamo ben felici di leggere sui social prese di posizione come quella del sottosegretario alla Salute Andrea Costa sul fatto che per fronteggiare l’epidemia di peste suina è “fondamentale ridurre l’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio” e “valutare il prolungamento dell’attività venatoria, per ridurne sensibilmente il numero” a tutela di agricoltori e allevatori ma con dei bei tweet ci facciamo poco…
Ciò è emerso anche dagli incontri zonali che stiamo portando avanti sul territorio assieme alla Direzione
Mauro Bianco
Ciò è emerso anche dagli incontri zonali che stiamo portando avanti, assieme alla Direzione, su tutto il territorio provinciale: momenti sindacali organizzati per ascoltare e capire meglio dubbi e priorità. Ma anche per rendere partecipe tutti voi di come Coldiretti sia in prima linea nel presidiare il nostro modello produttivo e la messa a punto concreta delle idee e dei progetti, puntando sempre più ad essere “sindacato d’impresa” che ci vede in perfetta sinergia con quel mondo agroindustriale che come noi crede nel Made in Italy e nella necessità di difendere il modello produttivo italiano.
Editoriale Direttore
PRIMATO AGROALIMENTARE ITALIANO: IL PILASTRO SU CUI PUNTARE PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA
VALORIZZARE LE FILIERE PRODUTTIVE PER FARE UN ULTERIORE SALTO DI QUALITÀ, PER CREARE VALORE AGGIUNTO E TUTELARE IL TERRITORIO
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a filiera del cibo viene ormai considerata l’esempio ideale per vincere la sfida alimentare del futuro a livello globale. Un modello unico e distintivo il cui successo globale non può che poggiare su una strategia unica e condivisa: “fare filiera” vuol dire avere commitment pluriennali e trasparenti tra industria e produzione agricola, vuol dire raccontare insieme sui mercati mondiali il vero storytelling delle nostre eccellenze alimentari, vuol dire fare insieme battaglie senza se e senza ma per la massima trasparenza in etichetta e dei processi produttivi, contrastare chiunque sfrutti l’italian sounding per rubare valore ed identità. Un esempio virtuoso è il contratto che lega Coldiretti, e la produzione corilicola della provincia, all’industria dolciaria Novi-Elah-Dufour: modello virtuoso di agroindustria che sa valorizzare e premiare il lavoro del territorio, uomini e donne che credono nelle potenzialità di un sistema produttivo che colloca il valore del Made in Italy al centro, dove la capacità di innovazione va di pari passo alla cura delle tradizioni e dei saperi che contraddistinguono e valorizzano la nostra provincia. Quando si parla di Novi-Elah-Dufour il paragone e il richiamo alla vicenda Pernigotti è inevitabile: un esempio di come la delocalizzazione abbia fatto a pezzi, in senso letterale, uno delle più conosciute firme del cioccolato. Per questo lavoriamo per mettere la filiera del cibo al centro delle priorità politiche del Paese, difenderla a tutti i livelli, dal locale all’internazionale, da dazi e false imitazioni, di adottare politiche premianti anche di carattere fiscale per chi produce in Italia usando prodotti agricoli nazionali, di completare il percorso sulla trasparenza di origine in etichetta. L’agricoltura fa parte dell’identità del Paese, per questo deve essere valorizzata una cultura dell’alimentazione.
Le basi del rilancio partono da un sostegno all’internazionalizzazione con una riorganizzazione del sistema Italia per rendere più efficace l’export e la difesa dei marchi storici per evitare le delocalizzazioni e promuovere il brand Italia anche con una più intensa sinergia con il settore del turismo, soprattutto per lasciarsi alle spalle le difficoltà legate al Covid. Sappiamo bene quanto ricerca e innovazione siano fondamentali per sostenere e promuovere le startup. La minaccia dei dazi ci preoccupa, una guerra senza senso sta sconvolgendo gli equilibri commerciali internazionali e va quindi attentamente monitorata da parte dell’Unione Europea per verificare in caso di necessità, misure di intervento straordinarie anche a livello comunitario. Abbiamo scelto di valorizzare le filiere produttive. E riteniamo che saranno proprio le filiere a fare il salto di qualità, per creare valore aggiunto e tutelare il territorio. E’ cresciuta la nostra reputazione in maniera forte e siamo cresciuti in determinazione e consapevolezza, forti del fatto che l’unica traiettoria possibile di futuro è tracciata dalla progettualità economica di Coldiretti. La qualità, insomma, si è coniugata con l’innovazione. Sono segnali che vanno incoraggiati, attraverso un intelligente utilizzo delle risorse comunitarie, a sostegno delle imprese. Non solo le risorse finanziarie, noi dobbiamo concentrare le risorse umane, le forze sociali. Ora dobbiamo lavorare con un concorso di energie, dobbiamo far sì che le aziende crescano e che si apra una pagina nuova per il nostro territorio. Non bisogna perdere tempo: abbiamo ben presenti i mali che affliggono in questo momento l’Italia, a partire da un modello di sviluppo che sembra aver fatto il suo tempo. La possibilità di ripensare questo modello non può che passare da un profondo cambiamento che deve riguardare
Tra le priorità la lotta antispreco, ecco perché la scelta di appoggiare l’app “Too good To go”
Roberto Bianco
tanto le idee quanto gli uomini chiamati ad affermarle, a partire dalle classi dirigenziali. Una battaglia che non va scambiata per protezionista ma di legalità, trasparenza e grande rispetto per i consumatori che in questi anni con le loro associazioni si sono rivelati i primi grandi e veri alleati di Coldiretti e dell’agricoltura Made in Italy. Motivo per cui abbiamo stretto una collaborazione con chi sogna un mondo senza sprechi alimentari. Significa letteralmente “troppo buono per essere buttato”, è l’app “Too good To go” a cui possono aderire le aziende della rete di Campagna Amica. Basta un click per registrarsi gratuitamente e iniziare a salvare il cibo rimasto invenduto ma ancora buonissimo! Anche così si salva il pianeta!
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Salviamo
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Made
in Italy
DL AIUTI: 180 MILIONI ALLE IMPRESE AGRICOLE PER I MUTUI, SI SPINGE SUL FOTOVOLTAICO
ACCEDERE ALLA GARANZIA DIRETTA DI ISMEA CON COPERTURA AL 100% PER NUOVI FINANZIAMENTI 6
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l via libera del Consiglio dei Ministri a fondi per 180 milioni di euro per l’accesso delle imprese agricole alle garanzie Ismea sui mutui nel Dl Aiuti è importante per salvare il Made in Italy a tavola in un momento di drammatica difficoltà per il settore, a causa degli effetti della guerra e dei rincari, e risponde alle richieste contenute nel piano anticrisi presentato dalla Coldiretti. Con più di 1 azienda agricola su 10 a rischio chiusura e il 30% che si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in perdita, la misura varata dal Governo Draghi consente alle piccole e medie imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022 di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100% per nuovi finanziamenti. Il tutto purché prevedano l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbiano una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100% dell’ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35 mila euro. Per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza energetica in Paese oggi legato al gas russo è importante anche la misura prevista dal Consiglio dei Ministri per incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo che consente alle aziende del settore di installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive, permettendo anche di vendere l’energia prodotta. Il provvedimento si applica anche agli investimenti in corso di realizzazione inclusi quelli a valere sul Pnrr. Per far fronte al caro petrolio che incide sui bilanci delle imprese agricole è positiva anche la proroga fino all’8 luglio 2022 delle aliquote agevolate sull’accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli (pari rispettivamente a 22% e al 49% dell’aliquota ordinaria), ma anche l’azzeramento dell’aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione.
Una situazione ormai insostenibile per il settore agroalimentare a causa dei rincari dei costi di produzione legati al conflitto, che mettono a rischio quella che è diventata la prima ricchezza del Paese, con 575 miliardi, quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. “Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione” ha affermato il presidente Ettore Prandini nel sottolineare “la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare. Ma occorre anche avversare ogni tentativo di ridurre gli standard di sicurezza, a partire da pericolose deroghe ai prodotti contaminati con principi chimici vietati perché pericolosi. A questo proposito preoccupa il fatto che in Italia sia stato consentito di non indicare nelle etichette degli alimenti la provenienza degli olii di semi indicati, mettendo a rischio la trasparenza dell’informazione ai consumatori”.
Salviamo
il
Made
in Italy
CONTRATTI DI FILIERA: ECCO LE ISTRUZIONI PER ACCEDERE AGLI AIUTI DEL V BANDO
RISULTATO RAGGIUNTO GRAZIE AL PRESSING COLDIRETTI. ECCO NEL DETTAGLIO LE NOVITÀ
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on la pubblicazione del V bando per i Contratti di Filiera parte l’operazione che conta su un budget di 1 miliardo e 203 milioni. Si tratta di un intervento fortemente voluto dalla Coldiretti per combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera tutelando così i redditi degli agricoltori e dei consumatori. Si tratta di un altro risultato della mobilitazione della Coldiretti che insieme a Filiera Italia è da tempo al lavoro per presentare progetti operativi per utilizzare al meglio queste risorse, dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta fino ai fiori. VEDIAMO NEI DETTAGLI LE INDICAZIONI CONTENUTE NEL BANDO Le domande di accesso alle agevolazioni si possono presentare entro 90 giorni a partire dal 23 maggio 2022. I beneficiari del finanziamento, come spiega una nota del Mipaaf, saranno le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione. La condizione per accedere ai contributi è aver sottoscritto un accordo di filiera. Le agevolazioni sono concesse come contributo in conto capitale e/o finanziamento agevolato. Possono proporre i contratti di filiera: le società cooperative agricole e loro consorzi, consorzi di imprese, organizzazioni di produttori agricole e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli, organizzazioni interprofessionali, enti pubblici, società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricole a le imprese commerciali e industriali, ma in questo caso il 51% del capitale deve essere posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi, organizzazioni di produttori; associazioni temporanee di impresa, reti di imprese. Tra i beneficiari anche le imprese in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, le imprese organizzate in reti, le organizzazioni di produttori agricoli e associazioni di organizzazioni di produttori agricoli, società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e industriali sempre a condizione che il 51% del capitale sia posseduto da soggetti agricoli. Per beneficiare dell’agevolazione le imprese dovranno aver sottoscritto un accordo di filiera, in ambito territoriale multiregionale. Il requisito si intende rispettato se gli interventi si spalmano su due o più regioni o province autonome. L’importo totale dei costi riconducibile a una sola regione non può superare l’85% del totale dei costi.
E’ ammesso un ampio ventaglio di interventi: investimenti materiali e immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola; investimenti per la trasformazione dei prodotti agricoli e per la loro commercializzazione, partecipazione dei produttori agricoli al regimi di qualità e misure promozionali, organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere e mostre, progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, investimenti per promuovere produzione di energia da fonti rinnovabili. L’importo degli investimenti deve essere contenuto in un range tra 4 e 50 milioni. L’importo per un singolo beneficiario è fissato in un minimo di 400mila euro, che scende a 100mila euro nel caso di investimenti delle aziende agricole. Sul capitolo agevolazioni il decreto Mipaaf precisa che si può richiedere solo il Contributo in conto capitale, oppure abbinarlo con il finanziamento nelle due componenti e cioè agevolato e bancario. Chi richiede il finanziamento agevolato deve ottenere un finanziamento bancario pari al finanziamento agevolato richiesto. Per gli investimenti nella produzione agricola primaria nelle regioni meno sviluppate il contributo in conto capitale per interventi con spesa da 100mila a 5 milioni è del 50% per le Pmi, e del 40% per le grandi imprese. Per quelli con spesa superiore a 5 milioni il contributo è del 35% per le grandi imprese. Per quanto riguarda gli investimenti nelle altre regioni per la spesa da 100mila a 5 milioni il contributo è del 40% per le Pmi e del 30% per grandi imprese, per spesa superiore a 5 milioni 35% per le Pmi e 30% per grandi imprese. Per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nelle regioni meno sviluppate gli interventi tra 400mila e 5 milioni accedono a un contributo
Salviamo
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le medie. Nelle regioni meno sviluppate il contributo relativo a spese da 400mila a 2 milioni è per le Pmi del 50% e del 40% nelle altre regioni. Per progetti di spesa tra 400mila e 5 milioni nelle regioni meno sviluppate il contributo per le Pmi è del 45% e del 35 nelle altre regioni. La valutazione di programmi e progetti è effettuata sulla base di un sistema di punteggi che spazia dalla qualità dell’accordo agli obiettivi ambientali, dal numero dei beneficiari all’impatto sulla crescita occupazionale.
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Nel Pnrr 1,9 mld per il biometano e il biogas
del 50% per le Pmi e del 40% per grandi imprese, oltre 5 milioni 45% per le Pmi e 40% per grandi imprese. Nelle altre regioni contributo del 40% per Pmi e 30% per grandi imprese nel caso di spesa tra 400mila e 5 milioni, oltre 5 milioni 35% per Pmi e 30% per grandi imprese. Per la partecipazione dei produttori a regimi di qualità e misure promozionali nelle regioni meno sviluppate per interventi con spesa da 400mila a 5 milioni il contributo è al 100% per le Pmi e al 90% per le grandi imprese, nelle altre regioni all’80% per le Pmi e al 70% le le grandi imprese. Il capitolo aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo prevede nelle regioni meno sviluppate un contributo al 100% per le Pmi e all’80% per grandi imprese con spesa tra 400mila e 7,5 milioni, in quelle sviluppate 90% per Pmi e 70% per grandi imprese. Per quanto riguarda gli aiuti in esenzione agli interventi con spesa tra 400mila e 7,5 milioni è riconosciuto un contributo del 20% per piccole imprese e 10% per
Con 1,92 miliardi di euro previsti nel Pnrr il biogas e il biometano rappresentano scelte strategiche per rispondere al caro energia che pesa su famiglie e imprese schiacciate dagli effetti della guerra in Ucraina. Con lo sviluppo del biometano agricolo Made in Italy “dalla stalla alla strada” è possibile arrivare ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030 che rappresenta il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale, riducendo la dipendenza del Paese dall’estero e fermando i rincari che stanno mettendo in ginocchio le imprese. Le energie rinnovabili portano vantaggi economici a famiglie e imprese. Per Coldiretti bisogna semplificare tutte le procedure e tagliare la burocrazia, puntando su bio economia circolare e chimica verde leggera anche per diminuire la dipendenza dalle importazioni di fertilizzanti spesso provenienti da Paesi terzi rispetto all’Ue. Infatti il processo di produzione del biometano alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari mette a disposizioni preziosi materiali fertilizzanti, il cosiddetto digestato che contiene elementi quali azoto, fosforo e potassio ideali per i terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi.
Lavoratori Stagionali
MANCANO STAGIONALI: UN PRODOTTO AGRICOLO SU QUATTRO VIENE RACCOLTO DA MANI STRANIERE
LAVORO: SBUROCRATIZZARE PROCEDURE PER ACCELERARE INGRESSO LAVORATORI STRANIERI
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ll’agricoltura italiana servono almeno centomila lavoratori stagionali per garantire le campagne di raccolta estive. E’ quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che l’arrivo del grande caldo accelera la maturazione nei campi e rende ancora più urgente far fronte alla carenza di manodopera. La presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere che rappresentano più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato la Coldiretti. In provincia di Alessandria negli anni scorsi sono stati oltre 2.500 lavoratori con contratti stagionali, di questi il 90% impiegati nei vigneti. Al momento, da inizio 2022, sono 600 le domande di tempi determinati, richieste che andranno però ad aumentare notevolmente nelle prossime settimane, soprattutto con l’avvicinarsi della vendemmia. “Occorre velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare in Italia per lavorare nelle imprese agricole al più presto - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Sta iniziando la raccolta dei piccoli frutti, seguiranno le ciliegie e le operazioni di dirado nei frutteti essenziali per produzioni estive di qualità ma ad oggi
non abbiamo disponibilità di manodopera extracomunitaria formata e specializzata. Siamo già oltre tempo massimo, per questo chiediamo con forza di accelerare sul Decreto Flussi per l’ingresso degli stagionali”. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero, in particolare da Albania, Macedonia, India e Senegal, che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. “Serve agire in fretta per recuperare il tempo perso e consentire ai frutticoltori di salvare una campagna di raccolta che si preannuncia abbondante, dopo la penuria dello scorso anno legata alla terribile gelata dell’aprile 2021. Per questo è necessario un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Tutto questo ancor più alla luce degli attuali scenari in cui è necessario garantire l’approvvigionamento alimentare alla popolazione in un momento particolarmente delicato con speculazioni, rincari, mancanza di alcuni prodotti e blocchi alle esportazioni causati dal conflitto in Ucraina e dalle guerre commerciali che ne sono scaturite.
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PAC
PAC, LA DOMANDA UNICA 2022 SLITTA AL 15 GIUGNO
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Anche quest’anno la domanda Pac slitta a giugno. Il Mipaaf ha dato notizia dell’allungamento al 15 giugno (dal 15 maggio) del termine per la presentazione della domanda unica dei pagamenti diretti della Politica agricola comune (Pac) per il 2022. Il ministero ha anche annunciato un decreto che consentirà di allungare i termini per le domande di soste-
gno e di pagamento per gli aiuti a superfice e le misure connesse agli animali nell’ambito del sostegno allo sviluppo rurale. Infine per quanto riguarda le modifiche alle domande presentate entro il 15 giugno, il termine fissato è il 30 giugno 2022. Il consiglio è di recarsi per tempo negli uffici del Caa Coldiretti.
COLDIRETTI SOSTIENE LA RICHIESTA DI RINVIARE L’ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA PAC La Coldiretti sostiene la proposta dei Paesi europei del gruppo Visegrad, allargato in questo caso ad altri cinque Paesi, di rinviare al primo gennaio 2024 l’entrata in vigore della nuova Politica agricola comune (Pac). E’ quanto afferma Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti, la principale organizzazione agricola italiana con 1,6 milioni di associati, nella lettera inviata alle associazioni degli agricoltori di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lituania e Romania. Rispetto al periodo in cui è stata messa a punto la riforma - spiega il presidente della Coldiretti - lo scenario di riferimento è cambiato radicalmente sia a livello nazionale che internazionale. “Il settore agricolo - sottolinea Prandini - è tra quelli più sensibili al conflitto tra Russia e Ucraina e la sua attuale importanza per la sicurezza complessiva dei cittadini europei, richiede uno sforzo adeguato a prescindere dall’inerzia
della macchina burocratica. Ci auguriamo che le istituzioni europee sappiano cogliere questo momento per aprire una nuova riflessione sul futuro delle politiche per i sistemi agroalimentari alla luce di un quadro geopolitico che, a prescindere dalla durata e dall’esito della guerra in corso, sarà profondamente mutato rispetto ad oggi”. Per questo - scrive Prandini ai col-
leghi dell’Est - siamo disponibili a portare avanti la proposta di rinvio della Pac e “a collaborare con voi per incoraggiare anche altre organizzazioni di agricoltori europei e non solo per sostenere la richiesta proveniente da agricoltori, imprenditori e lavoratori agricoli di circa un terzo dei paesi dell’UE, che per storia e geografia sono più colpiti da questa guerra”.
IN GAZZETTA UFFICIALE L’ANTICIPO DEGLI AIUTI PAC ENTRO IL 31 LUGLIO Entro il 31 luglio 2022 gli agricoltori possono ottenere dall’Organismo pagatore un anticipo del 70% dell’importo dei premi Pac. Sulla Gazzetta Ufficiale del 9 maggio è stato infatti pubblicato il decreto Mipaaf relativo all’anticipazione dei pagamenti diretti. Contestualmente al versamento viene anche concessa una sovvenzione di importo uguale al valore degli interessi applicati che copre il periodo dall’erogazione dell’anticipo al 30 giugno dell’anno successivo. I tassi di interesse di mercato vengono pertanto compensati con una sovvenzione diretta che costituisce aiuto di
Stato nell’ambito del regime de minimis. La richiesta di anticipo va presentata entro il termine di presentazione della domanda unica. Anche quest’anno, dunque, in considerazione delle difficoltà finanziarie degli agricoltori determinate dal perdurare della pandemia di Covid-19 e dalle gravi perturbazioni del mercato delle materie prime e dell’energia che hanno provocato un aumento dei fattori della produzione, è stato dato il via libera all’anticipo dei contributi Pac.
PAC
FERTILIZZANTI: PRODUTTIVITÀ DEI TERRENI, AL VIA LA REVISIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE
LA SITUAZIONE È AGGRAVATA NOTEVOLMENTE ANCHE DALL’ATTUALE CRISI LEGATA AL CONFLITTO TRA RUSSIA E UCRAINA
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l Ministero delle Politiche agricole ha elaborato la proposta di decreto ministeriale di modifica della norma (il d.lgs 75/2010) che attualmente disciplina i fertilizzanti, per evitare che si crei un vuoto normativo che potrebbe impedire la non commercializzazione di tali prodotti a seguito dell’applicazione del nuovo regolamento Ue n.2019/1009. Tale regolamento, con il quale l’Unione ha introdotto nuove norme in materia di fertilizzanti, si applica a partire dal 16 luglio 2022, andando a sostituire ed abrogare l’attuale regolamento n. 2003/2003. È opportuno precisare, però, che l’adozione di tale schema di decreto ministeriale non è collegato all’adeguamento del d.lgs. n.75/2010 in funzione dell’entrata in vigore delle nuove norme europee, bensì nasce per specifiche esigenze operative del comparto agricolo nazionale. La Commissione europea, infatti, nonostante i gravi ritardi nell’implementazione del Regolamento Ue, che lo rendono di fatto non applicabile, non è assolutamente intenzionata a concedere una fase transitoria per i concimi a norma del Reg. CE n.2003/2003. E’ necessario, dunque, definire almeno a livello nazionale un quadro normativo che consenta alle imprese agricole nazionali di non perdere una componente fondamentale per la produttività dei terreni, analogamente a quanto stanno facendo altri Stati membri dell’Unione. In merito a tale schema di decreto, sono state sollevate alcune questioni. In primo luogo, la necessità di procedere velocemente con la pubblicazione del nuovo schema di decreto ministeriale, affinché si possa far fronte a due importanti criticità: i ritardi nel processo di implementazione del Regolamento 2019/1009 e la mancanza di un periodo transitorio per i concimi disciplinati dal
Reg. 2003/2003, che sarà abrogato il prossimo 16 luglio 2022. Se il nuovo Schema di Decreto non dovesse entrare in vigore in tempo utile per consentire alle imprese produttrici di fertilizzanti di immettere in commercio prodotti ai sensi del nuovo schema di decreto, si prospetta il concreto rischio di avere effetti negativi per il comparto agricolo, ad esempio, per i concimi minerali che rappresentano il 70% circa dei fertilizzanti usati in Italia. La situazione è aggravata notevolmente anche dall’attuale crisi legata al conflitto tra Russia e Ucraina. Il regolamento (UE) 2019/1009 propone un’armonizzazione volontaria, che consente agli operatori economici di beneficiare del marchio CE o di immettere i propri prodotti sul mercato secondo le normative nazionali. Si prevede che questo approccio rallenterà l’armonizzazione del mercato dei fertilizzanti a livello Ue, con conseguenti danni. Inoltre, il nuovo regolamento implica la necessità di sviluppare nuovi standard per verificare i nuovi requisiti dei diversi prodotti che incorpora, il che contribuirà a rallentarne la piena adozione. La proposta di decreto sta per essere inviata all’Unione secondo la procedura Tris che mira a prevenire l’insorgenza di ostacoli nel mercato interno delle normative tecniche prima che si concretizzino Tale schema di decreto introduce delle modifiche nelle parti degli allegati del d.lgs. n. 75/2010 relative
a: i concimi nazionali, i prodotti ad azione specifica, con riferimento agli inibitori della nitrificazione, le tolleranze, l’etichettatura per le sostanze di calcinazione, la prova della denotabilità per le i fertilizzanti a base di nitrato ammonico ad elevato titolo di azoto, le nuove disposizioni relative all’agricoltura biologica in merito a concimi, ammendanti e nutrienti introdotte dal reg. UE n. 1165/2021 ed infine le norme riportate sempre in allegato al decreto sulla domanda che devono inoltrare i fabbricanti dei fertilizzanti per l’immissione in commercio di tali prodotti. Per quanto concerne gli obiettivi stabiliti dalla strategia dell’UE Farm To Fork (riduzione del 50% della perdita dei nutrienti e riduzione del 20% nell’utilizzo dei fertilizzanti) data l’estrema rilevanza che riveste questo tema e le annesse politiche del Green Deal, questi aspetti verranno regolamentati nella nuova PAC (che entrerà in vigore a gennaio 2023) e relativi piani strategici nazionali. Per quanto riguarda, infine, l’Allegato 13, relativo all’agricoltura biologica, in considerazione del fatto che tale aggiornamento dovrà entrare nella procedura Tris, con le relative tempistiche, il MIPAAF ha ritenuto opportuno aggiornarlo solo nelle parti in comune con il Regolamento CE 2003/2003 e per trasporre le prescrizioni del Regolamento di esecuzione del biologico (Reg. 2021/1165).
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Settore Biologico
COLDIRETTI BIO CHIEDE PROROGA DEI PAP
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Coldiretti Bio ha chiesto con lettera ufficiale al Ministero delle Politiche agricole che sia prorogata al 15 giugno la scadenza dei Programmi Annuali di Produzione (PAP) al fine di allineare tale data con quella della domanda unica PAC. Come è noto, l’articolo 2 del Decreto Ministeriale n. 18321 del 9 agosto 2012 prevede, al 1° gennaio di ogni anno, la scadenza per la presentazione dei PAP da parte delle imprese che praticano il metodo dell’agricoltu-
ra biologica. Per semplificare le procedure amministrative a carico delle aziende, sarebbe però utile e necessario provvedere all’unificazione delle informazioni dei Programmi Annuali di Produzione per l’agricoltura biologica con quanto già previsto dai Piani colturali aziendali con l’introduzione di semplici modifiche dei modelli utilizzati negli applicativi informatici, così da risolvere la problematica delle scadenze che annualmente si ripropone.
SETTORE BIOLOGICO: CONCESSA DEROGA PER ROTAZIONI Visto il perdurare del conflitto in Ucraina e della situazione di incertezza su mezzi tecnici e materie prime per le aziende agricole e in particolare per il comparto biologico, il 13 aprile scorso il Ministero delle Politiche agricole ha stabilito tramite apposita circolare che per l’anno in corso (campagna 2022) i criteri nazionali in materia di rotazioni colturali previsti dal Regolamento 848/2018 del biologico subiranno
la seguenVisto il perdurare del conflitto in Ucraina e della situazione di incertezza su mezzi tecnici e materie prime per le aziende agricole e in particolare per il comparto biologico, il 13 aprile scorso il Ministero delle Politiche agricole ha stabilito tramite apposita circolare che per l’anno in corso (campagna 2022) i criteri nazionali in materia di rotazioni colturali previsti dal Regolamento 848/2018 del biologico subi-
ranno la seguente deroga. Sono da considerarsi conformi quelle rotazioni colturali che prevedono la semina di mais e girasole senza che siano rispettati i due cicli di colture principali di specie differenti. Questa possibilità ovviamente non verrà sanzionata dagli Enti preposti al controllo e servirà proprio ad ottemperare almeno in parte alle difficoltà sopra esposte.
5 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI AGROAMBIENTALI E AGRICOLTURA BIOLOGICA Alla misura sui pagamenti agro-climatico-ambientali del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 è stata assegnata una dotazione finanziaria di 4,560 milioni di euro. La Giunta regionale, inoltre, ha stabilito di prorogare per un anno la misura del Psr per la conversione agli impegni dell’agricoltura biologica, assegnando un’ulteriore dotazione di 450.000 euro.
Con questo provvedimento, approvato dalla Regione, verrà attivato il bando 2022, che nello specifico andrà a sostenere interventi a favore della biodiversità nelle risaie, tecniche di agricoltura conservativa, azioni a sostegno dell’agroecosistema, allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, gestione ecosostenibile dei pascoli.
Settore Biologico
LA DIRETTIVA UE EMISSIONI INQUINANTI COLPISCE ANCHE LA ZOOTECNIA BIOLOGICA Per ridurre i livelli di inquinamento la Commissione europea ha pubblicato una proposta di revisione della Direttiva 2010/75/Ue che prevede l’ottenimento di specifiche autorizzazioni ambientali dalle autorità nazionali per gli impianti industriali altamente inquinanti in modo da limitare le emissioni inquinanti. La proposta presentata è quella di ampliare l’ambito di applicazione della Direttiva, che fino ad ora riguardava esclusivamente gli allevamenti avicoli e di suini di grandi dimensioni - ovvero con oltre 40mila polli o 2mila maiali - anche agli allevamenti bovini con oltre 150 capi. In tal modo la Commissione equipara le emissioni delle stalle a quelle degli stabilimenti industriali mettendo a rischio 21mila allevamenti rappresentativi di gran parte della produzione zootecnica nazionale, che garantiscono occupazione a 150.000 persone. Attualmente, la Direttiva incide sola-
mente sul 5% degli allevamenti europei ma la nuova proposta mira a includere un numero di allevamenti 10 volte superiore a quello coperto dalla Direttiva originale arrivando a riguardare il 50% degli allevamenti europei. Tali adempimenti appesantiscono le condizioni degli allevamenti già toccati dall’insostenibile aumento dei costi provocati dalla guerra in Ucraina. Nel contesto dell’evidente emergenza sulla sicurezza e autosufficienza alimentare per l’Italia e l’Europa aperta dal conflitto ucraino-russo, si tratta di misure che penalizzano la produzione nazionale ed europea a favore delle importazioni da paesi extracomunitari (spesso realizzate senza reciprocità quanto a criteri sanitari, ambientali e sociali) e rischiano di porre una tassa indebita sui consumatori. Per di più la Direttiva inciderebbe anche sulla zootecnia biologica, proprio quel
metodo produttivo che la Commissione indica come fondamentale nelle strategie europee per rafforzare la sostenibilità ambientale e per offrire un contributo determinante alla protezione del clima e dell’ambiente e alla fertilità del suolo. La revisione della direttiva, infatti, anche per il biologico, metterebbe dei limiti alle dimensioni complessive degli allevamenti, cosa che, fino ad oggi, non era mai stata considerata tra i requisiti della regolamentazione di settore. La dimensione degli allevamenti, infatti, per il biologico non è mai stato considerato un fattore che incide sulla sostenibilità della pratica agricola. Le limitazioni imposte dalle regole europee del biologico hanno sempre considerato esclusivamente il rapporto tra capi allevati e terreni disponibili ed hanno posto correttamente dei paletti ben chiari per favorire un utile carico animale ad ettaro.
CONSUMI: ATTACCO SYNGENTA COLPISCE BIOLOGICO.
Inaccettabili passi indietro su sicurezza alimentare, a rischio la salute dei consumatori L’attacco della multinazionale Syngenta al biologico colpisce direttamente l’Italia che è leader europeo nel numero di imprese agricole bio con ben 70mila produttori, con oltre 2 milioni di ettari coltivati. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni di Erik Fyrwald, Ceo del colosso agrochimico Syngenta secondo il quale di fronte alla minaccia di una crisi alimentare globale provocata dalla guerra in
Ucraina, è necessario rinunciare all’agricoltura biologica per ottenere rese produttive maggiori. Occorre lasciare agli imprenditori la libertà di decidere cosa produrre sulla base dei propri interessi e della domanda dei consumatorI. Viviamo in un’economia di mercato dove a decidere cosa produrre non può essere di certo la cinese Syngenta.
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Rifiuti Agricoli
RINNOVATI GLI ACCORDI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA CON LE DITTE MONDO SERVIZI SRL. E RAEE.MAN SRL PER L’ANNATA AGRARIA 2022
NUOVE CONVENZIONI PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI AGRICOLI 14
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i seguito le tariffe per l’annata agraria 2022 stipulate con le società che si occupano della gestione di rifiuti: tracciabilità, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi conferiti dalle aziende agricole alessandrine. Viste le proposte delle due società, con le quali è intercorsa un’ampia trattazione, ciascuna azienda potrà valutare le offerte ritenute più idonee.
Proposta RAEEMAN A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le aziende agricole con volume di affari relativo all’anno precedente superiore agli 8.000 euro: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) fino ad un massimo di 200 kg, oppure - fino a un massimo di 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + kg 50 di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): € 145,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: € 20,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a € 8000: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 100 kg (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure - fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci
scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): € 100,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: € 10,00 + IVA C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a € 8000: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi nel limite di 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di barattoli e 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di sacchetti contaminati. Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): € 75,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: € 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno essere aggiunti : - oltre i 3 metri cubi, fino a 10 metri cubi (passaggio con motrice): € 205.00 + IVA, per quantità comprese fino a 100 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) - oltre 10 metri cubi, da 11 metri cubi fino a 25 metri cubi (passaggio con trasporto da 25 metri cubi): € 260.00 + IVA per quantità comprese fino a 200 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 50 kg di rifiuti pericolosi (con
Rifiuti Agricoli -
l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) Passaggi supplementari su chiamata verranno tariffati ai costi previsti ai punti A) e B) I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti quelli indicati ai punti A) e B) verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione.
Proposta MONDO SERVIZI A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume di affari superiore agli 8.000 Euro annuali : -
Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 3 mc e comunque non oltre Kg 200 oppure - 150 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 50 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci + filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati. ·
Sono escluse le confezioni piene di fitofarmaci e i rifiuti a rischio infettivo (*) · Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo carico per cui è omologato). · Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5€/cdu . · Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. · Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi. · Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir)contestualmente al ritiro. - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): € 169,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità, canone annuo: € 25,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari inferiore a 8000 Euro annuali : - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 2 mc e comunque non oltre Kg 100 Oppure - 80 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 20 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci +filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati. - Sono escluse le confezioni piene di fitofarmaci e i rifiuti a rischio infettivo (*) - Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo
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carico per cui è omologato). Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5 €/cdu. Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi . Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro . Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: fino a 2 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): € 100,00 + IVA Gestione procedure amministrative/tracciabilità, canone annuo: € 10,00 + IVA
C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volumed’affari inferiore a 8000 Euro annuali : - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi fino ad un massimo di 10 Kg tra contenitori vuoti fitofarmaci e filtri olio /gasolio- no eccedenze - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo: € 86,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità, canone annuo: € 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno essere aggiunti: Superiore ai 3 mc raccolta con motrice +230,00 € Oppure raccolta con motrice e rimorchio + 285,00 € I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione. Ricordiamo gli obblighi per la Gestione e trasporto dei rifiuti pericolosi da parte di tutte le aziende agricole (nel caso in cui non fossero interessate alla stipula delle Convenzioni di cui sopra): · · ·
· ·
I contenitori vuoti che contengano ancora residui di prodotti fitosanitari e i prodotti fitosanitari non più utilizzabili sono classificati rifiuti pericolosi. Tali contenitori vanno conferiti a trasportatori iscritti all’Albo Gestori Ambientali. E’ ammesso il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, nella quantità massima di 30 kg o 30 litri al giorno con mezzi autorizzati, da parte del produttore iniziale: il produttore deve iscriversi all’Albo Gestori Ambientali (mediante una procedura “semplificata”, cioè senza garanzie finanziarie e previo il pagamento di un diritto di iscrizione annuale). Questa iscrizione semplificata è ammessa solo nel caso in cui le operazioni di trasporto costituiscano parte integrante ed accessoria dell’organizzazione dell’impresa da cui tali rifiuti sono prodotti). Per ogni trasporto il produttore deve compilare il Formulario Identificativo di Trasporto (FIR). Il FIR non deve essere compilato per la movimentazione dei rifiuti all’interno delle aree private aziendali in quanto non è considerata “trasporto”.
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Peste Suina Affricana
PESTE SUINA AFRICANA: L’EMERGENZA SI ALLARGA.
INTERVENIRE SUBITO, RESPONSABILITÀ ISTITUZIONI DI FRONTE A IMMOBILISMO 16
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erve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini. “Abbiamo più volte evidenziato - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - il rischio della diffusione della Peste Suina Africana attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Siamo, infatti, costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla presenza in Italia di più di 2,3 milioni di esemplari.” A preoccupare è l’immobilismo delle Istituzioni con il rischio concreto che l’emergenza si allarghi ad altre regioni limitrofe dove si concentra la norcineria nazionale che è un settore di punta dell’agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi. “La Peste Suina Africana può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani e nessun problema riguarda la carne. Ad oggi i casi individuati di positività riguardano solo cinghiali e nessun maiale è stato contagiato in Italia dalla Peste Suina Africana”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. In Piemonte l’obiettivo è di arrivare ad abbattere almeno 50 mila cinghiali. Alla mancanza di alcune azioni propedeutiche alla funzionalità dell’ordinanza, si aggiungono posizioni inaccettabili da parte di diversi istituti venatori oltre a resistenze inspiegabili da parte di alcune Amministrazioni provinciali che stanno di fatto bloccando l’operatività. E’ necessario, quindi, che gli Enti che, a diverso titolo hanno un ruolo attivo nell’attuazione dell’ordinanza, si assumano le proprie responsabilità e forniscano indicazioni precise rispetto alle procedure e alle modalità da adottare”. Sempre in quest’ottica vanno rivisti gli impegni che le imprese devono soddisfare rispetto alle norme della Pac e del PSR per evitare sanzioni, penalità o riduzioni che andrebbero, ulteriormente, ad impattare su una situazione
già difficile generata dalla Peste Suina e dagli sconvolgimenti del mercato con la guerra ucraina. Molti ATC e CA hanno addirittura bloccato strumentalmente le azioni di contenimento ordinarie che, invece, dovrebbero procedere senza alcuna interruzione, come chiaramente previsto dall’ordinanza regionale. Così, ad oltre quattro mesi dall’inizio dell’emergenza PSA è in corso un aumento significativo dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole. E’ urgente una azione puntuale di controllo di tutti gli istituti venatori inadempienti, procedendo con il commissariamento dei comitati di gestione degli ATC e CA che dovessero ancora rallentare irresponsabilmente gli abbattimenti”.
PESTE SUINA: COLDIRETTI E FILIERA ITALIA SCRIVONO A DRAGHI IN PERICOLO 29MILA ALLEVAMENTI ITALIANI, SOS EXPORT “Serve un cambio di passo nella gestione dell’emergenza e nuovi rapidi interventi per l’abbattimento ed il contrasto al proliferare dei cinghiali in tutto il Paese per fermare la diffusione della Peste Suina Africana che mette a rischio la sopravvivenza di 29 mila allevamenti italiani e un intero comparto strategico, che genera un fatturato di 20 miliardi di euro l’anno e garantisce occupazione per circa centomila persone nella filiera suinicola”. E’ quanto scrivono il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il Consigliere Delegato Filiera Italia Luigi Pio Scordamaglia al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri competenti delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Salute e della Transizione ecologica, in occasione dell’avvio della macellazione dei suini presenti dopo la definizione della zona rossa a Roma Stiamo già oggi vedendo calare le nostre esportazioni, dando un vantaggio competitivo per le imprese del settore dei Paesi terzi e riteniamo inevitabile - CHIEDONO Prandini e Scordamaglia - lo stanziamento di nuove forme di sostegno al fine di garantire un’efficace strategia di contenimento ed evitare la catastrofe che porterà a costi superiori ad 1,4 miliardi di euro solo per l’indennità di abbattimento dei suini, secondo le stime del Ministero della Salute e ISMEA. E’ auspicabile infine - concludono i presidenti di Coldiretti e Filiera Italia - che al Commissario per l’emergenza vengano assegnati strumenti utili a raggiungere l’obiettivo di salvaguardare con efficacia la filiera, provvedendo al contenimento del virus di peste suina africana poiché gli interventi preventivi e rapidi a livello regionale e nazionale non sono più rinviabili.
Assicurazioni
POLIZZE AGEVOLATE 2022: ISTRUZIONI AGEA PER LA PRESENTAZIONE DEL PAI
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l documento è fondamentale e indispensabile ai fini della stipula della polizza assicurativa agricola agevolata e la successiva presentazione della domanda di sostegno. Nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura (PGRA) 2022, approvato con decreto 31 marzo 2022, è stata confermata l’adozione dei Valori Standard quale metodologia per la determinazione del valore della produzione storica e, quindi, dei valori massimi assicurabili ai fini del calcolo dell’importo da ammettere a sostegno. In corso di pubblicazione è il decreto sull’individuazione degli Standard Value 2022 relativi alle produzioni vegetali, incluse le uve da vino Dop e Igp. La novità introdotta dal decreto in arrivo è rappresentato dai coefficienti di maggiorazione da applicare al valore standard della produzione convenzionale corrispondente alla produzione biologi-
ca. Il Pai 2022 va predisposto utilizzando le informazioni contenute nel Fascicolo aziendale che deve risultare aggiornato e in linea con le scelte assicurative dell’agricoltore. Ciascun Pai costituisce uno strumento propedeutico alla definizione del contratto assicurativo e documento necessario da allegare alla polizza individuale o al certificato di polizza collettiva per la richiesta del contributo. Sono considerati ammissibili i soli Pai sottoscritti dall’agricoltore e rilasciati nel sistema Sian. Nel Pai 2022 - precisa Agea - l’agricoltore non deve dichiarare le rese degli ultimi 5 anni, ma un unico valore corrispondente al valore della produzione storica, ovvero la media del valore della produzione degli ultimi tre anni o degli ultimi cinque anni escludendo l’anno con il valore più alto e quello con il valore più basso. Col Pai della campagna
di quest’anno si applicano i Valori Standard per i prodotti biologici che riportano una maggiorazione dei valori dei corrispondenti prodotti convenzionali secondo un coefficiente stabilito con il prossimo decreto Mipaaf. Nel Piano gestione rischi sono entrate nuove fitopatie assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica, per la Moria del Noce e dei kiwi, la Monilia, la Black Rot e l’Escoriosi per l’uva, e l’integrazione dell’elenco delle infestazioni parassitarie con il Ragnetto rosso e gli Afidi. Si prevede inoltre l’ampliamento delle colture e delle tipologie colturali e cioè Camelina sativa; l’Uva da vino Igp e Dop sotto impianto antibrina, e tra le piante officinali, il Sambuco comune, la Rosa e la Verbene odorosa. La nuova impostazione del Pai, rispetto al precedente modello basato su rese storiche e prezzi di rife-
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Piano Sviluppo Rurale rimento, consente all’agricoltore di dichiarare il valore della produzione storica, mantenendo il medesimo controllo sulla superficie aziendale. Il Pai va presentato in via telematica
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ed è valido solo se rilasciato antecedentemente alla sottoscrizione delle polizze salvo che non sia stata presentata la Manifestazione di interesse 2022.
Gli agricoltori possono dunque recarsi presso il Caa Coldiretti Alessandria per chiarimenti e supporto per gli adempimenti.
BANDO: FONDO PER GLI INVESTIMENTI INNOVATIVI DELLE IMPRESE AGRICOLE
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iservato alle fasi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli Soggetti beneficiari sono le imprese agricole, riconducibili ad una, o entrambe, le seguenti attività: - trasformazione di prodotti agricoli; - commercializzazione di prodotti agricoli. I requisiti che i soggetti beneficiari devono rispettare sono riconducibili ai seguenti aspetti: a) iscrizione presso il Registro Imprese, INPS o INAIL; b) presentazione di una posizione contributiva e fiscale regolare; c) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente. Non possono, invece, presentare domanda di contributo le imprese
agricole che intendano realizzare investimenti inerenti all’ambito della produzione agricola primaria. L’agevolazione ottenibile consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 30% delle spese ammissibili (beni strumentali nuovi materiale o immateriali, ammortizzabili), ovvero del 40% qualora l’intervento riguardi l’acquisto di beni strumentali 4.0 di cui agli Allegati A e B della Legge n. 232/2016 (vedasi documentazione allegata). La misura massima del contributo ottenibile, è fissata in € 20 mila (la spesa ammissibile non può essere inferiore a € 5 mila). Le domande di concessione, saranno istruite mediante procedura a sportello, possano essere presentate a decorrere dal prossimo 23 maggio e fino al 23 giugno 2022. Ogni impresa agricola può presentare un’unica domanda di sostegno. Gli investimenti devono essere ul-
timati entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione ed essere mantenuti in azienda per almeno tre anni, dalla data di erogazione del saldo del contributo. Le domande vanno esclusivamente e a pena di improcedibilità presentate tramite PEC, inviando il modulo di domanda debitamente compilato e firmato digitalmente (da parte del titolare/rappresentante legale dell’azienda) all’indirizzo PEC: contributofia@pec.mise.gov.it E’ prevista la possibilità, da parte dell’impresa agricola beneficiaria, di richiedere un’anticipazione in misura pari al 50% del contributo concesso (richiesta fideiussione o polizza fideiussoria, di valore almeno pari all’importo dell’anticipazione). Per approfondimenti ed maggiori informazioni rivolgersi agli Uffici Zona della Coldiretti.
APERTO BANDO FORMAZIONE IN AMBITO FORESTALE. SCADE 30 SETTEMBRE 2022
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l 27 gennaio 2022 è stato aperto il nuovo bando dell’Operazione 1.1.1 - Azione 2 del PSR 20142022, che intende promuovere l’attivazione di iniziative di formazione professionale individuale in ambito forestale destinate a imprenditori, addetti e tecnici del settore forestale (pubblici e privati) ed ai ge-
stori del territorio agroforestale, operanti sul territorio regionale. Il bando ha una dotazione di 1.250.000 €, destinata a finanziare l’80% delle spese, e resterà aperto fino al 30 settembre 2023. Rispetto ai precedenti, con questo bando cambia l’approccio alla formazione professionale in ambito forestale
ed ambientale, passando da un’offerta formativa uguale per tutti ad una formazione su misura, progettata sulla base specifiche esigenze dei destinatari. Info al link: https://bandi.regione.piemonte.it
SOTTOMISURA 10.1 PAGAMENTI AGRO-CLIMATICO AMBIENTALI 2022
B
ando per la presentazione di nuove adesioni alla Misura 10, Sottomisura 10.1 Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali del PSR 2014-22, relativamente alle operazioni 10.1.2, 10.1.3 azioni 2 e 3, 10.1.7, 10.1.8 e 10.1.9. Il sostegno è composto per il 43,120% dal Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR),
per il 39,816% da fondi statali e per il 17,064% da fondi regionali e viene corrisposto a seguito dell’esecuzione per 2 anni (o 10 anni per l’azione 1 della 10.1.7) di impegni tecnici di una o più delle seguenti operazioni: 10.1.2 “Interventi a favore della biodiversità nelle risaie”, 10.1.3 “Tecniche di agricoltura conservativa” azione 2 Introduzione delle tecni-
che di semina su sodo e azione 3 Apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale, 10.1.7 “Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema”, 10.1.8 “Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono” e 10.1.9 “Gestione eco-sostenibile dei pascoli”. Info al link: https:// bandi.regione.piemonte.it
Settore Corilicolo
OTTIMO BILANCIO PER L’EDIZIONE 2022 DELLA SAGRA DELLA NOCCIOLA CHE SI È SVOLTA A LU
NOCCIOLE: RICERCA E INNOVAZIONE ALLA BASE DI SOSTENIBILITÀ E TRANSIZIONE ECOLOGICA
“D
ue parole su tutte: ricerca e innovazione. Sicuramente la provincia di Alessandria non è la prima in fatto di quantità ma in fatto di qualità fa scuola e viene presa come esempio nel mondo quando si parla di settore corilicolo e di esempi di filiera virtuosi”. E’ questo ciò che è emerso con orgoglio dalle parole del presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, durante il convegno che si è svolto nell’ambito della 15^ Sagra della Nocciola a Lu, un ottimo bilancio per un appuntamento tornato dopo due anni di stop forzato causa Covid. Ad aprire i lavori il Sindaco del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato, Franco Alessio, che ha ribadito come la valorizzazione del territorio rappresenti la carta vincente per essere competitivi e affrontare le sfide future. L’impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato dal Direttore provinciale Roberto Bianco, “sulla vitalità imprenditoriale della terra monfer-
rina, ricca di iniziative, che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici corilicole. Il grande lavoro svolto dai tecnici e dalle aziende di Coldiretti Alessandria in questi anni ha portato oltre che a evidenti innovazioni per tutta la corilicoltura piemontese anche ad importanti riconoscimenti a livello internazionale per questo è necessario continuare a lavorare in questa direzione sapendo che possiamo sempre migliorare, ma con l’obiettivo di mantenere sempre l’alta qualità che caratterizza la nostre produzioni”. Una ricetta di sicuro successo che negli anni ha sempre visto in prima linea la Cooperativa Corilu, ottenendo, non solo sul territorio provinciale e regionale, ampi consensi, una storia iniziata oltre vent’anni fa, caratterizzata da un forte gioco di squadra, come ha precisato il Ferdinando Trisoglio, “un motivo in più per sostenere i giovani imprenditori”. “Concimi e fertilità del suolo: un’equazione che non regge” è stato il titolo della relazione di Alberto
i m e r P “ a c fi i s s la C Qualità Novi” rmine consegnati al te del convegno
2
Marco SCARRONE di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 4.074 Kg. e resa alla sgusciatura di 47,53)
Crescita ambientale, il gioco di squadra fa la differenza. Consegnati i Premi Qualità Novi
Pansecchi, agronomo e responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria che ha puntualizzato come “l’Europa, con le strategie Farm to Fork e Biodiversità, abbia adottato una svolta strategica dell’agricoltura puntando a triplicare entro il 2030 le superfici coltivate attraverso strategie di lotta biologica e di ridurre del 50% l’uso di agrofarmaci”.
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Celeste CANEPA di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 3.222 kg. e resa alla sgusciatura di 47,82)
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Alessandro MARTINOTTI di Lu e Cuccaro Monferrato (partita di 4.694 Kg. e resa alla sgusciatura di 47,04)
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Settore Vitivinicolo
OCM VINO: ISTRUZIONI PER LA MISURA INVESTIMENTI DELLA CAMPAGNA 2022/2023 CON QUESTA MISURA SI PUNTA AD AUMENTARE IL VALORE AGGIUNTO DELLE PRODUZIONI BENEFICIARI DELL’AIUTO SONO LE MICRO IMPRESE E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE 20
C
on le istruzioni operative n. 39 pubblicate il 27 aprile l’Agea indica modalità e condizioni per accedere agli aiuti comunitari relativi all’Ocm Vino, Misura investimenti relativamente alla campagna 2022/2023. Beneficiari dell’aiuto sono le microimprese e le piccole e medie imprese. Il contributo erogabile non può superare il 40% della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni/PA in obiet-
tivo convergenza, il contributo può salire fino al 50%. I limiti massimi sono ridotti al 20% se l’investimento è realizzato da una impresa “intermedia” che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di euro. Tali imprese, nelle regioni o Province autonome in obiettivo convergenza beneficiano di un contributo maggiorato fino al 25% delle spese
sostenute. E infine per le grandi imprese (più di 750 dipendenti e fatturato di oltre 200 milioni) il contributo massimo è del 19%. Le attività ammesse al contributo sono: a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione (sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno); d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai
Settore Vitivinicolo fini della commercializzazione. Ok all’aiuto anche per le organizzazioni interprofessionali e i Consorzi di tutela per la registrazione dei marchi collettivi delle denominazioni. Il sostegno - spiegano le istruzioni Agea - è riconosciuto per gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole nonché strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Il sostegno è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa e la competitività, in termini di adeguamento della domanda al mercato e di miglioramento dei risparmi energetici e della sostenibilità. Con questa misura si punta ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni; favorire l’innovazione e l’introduzione di tecnologie innovative; migliorare i risparmi energetici e l’efficienza energetica globale; valorizzare le produzioni di qualità. Gli investimenti devono essere mantenuti in azienda per un minimo di cinque anni dalla data del pagamento. Le domande vanno presentate entro il 15 novembre del 2022, salvo eventuali proroghe del Mipaaf. I progetti che hanno ottenuto il via libera ai contributi devono essere realizzati nelle regioni che hanno assunto la delega per le attività af-
ferenti l’istruttoria e i controlli delle domande di pagamento saldo entro il 31 agosto 2023 se si tratta di investimenti annuali, mentre per quelli di durata biennale la scadenza è il 15 luglio 2024 (termine presentazione domanda di pagamento saldo). Nelle Regioni/PA che non hanno assunto la delega× gli investimenti di durata annuale dovranno essere realizzati entro e non oltre il 15 luglio 2023, mentre per quelli di durata biennale la scadenza è il 15 luglio 2024 (termine presentazione domanda di pagamento saldo). Agea ricorda che sia per quanto riguarda i progetti di durata biennale 2022/2023 sia per le domande di pagamento anticipo e saldo, questi possono essere ammessi solo in applicazione delle disposizioni transitorie e che non vi è alcun automatismo per accedere all’aiuto dalla campagna 2022/2023 al regime transitorio (dal 16 ottobre 2023). L’ammissibilità al finanziamento
all’aiuto potrà essere effettiva solo a seguito dell’assolvimento delle condizioni previste al paragrafo b) comma 7) articolo 5) del regolamento Ue 2021/2117 al 15 ottobre 2023, quali - precisa l’Agenzia - l’aver sostenuto almeno il 30% delle spese rispetto alla spesa complessiva ammessa ed aver realizzato parzialmente il progetto. In caso contrario scatterà la decadenza della domanda di aiuto. La presentazione delle domande di pagamento anticipo e la rispettiva liquidazione deve avvenire inderogabilmente entro e non oltre la campagna di presentazione della domanda di aiuto. Pertanto, per la campagna 2022/2023 le domande di pagamento anticipo, corredate dalla apposita garanzia/cauzione fidejussoria, potranno essere presentate dal 1° marzo 2023 e non oltre il 31 agosto 2023. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per l’adempimento delle pratiche e per fornire tutti i chiarimenti.
RISTRUTTURAZIONE DEI VIGNETI: C’È LA PROROGA Via libera alla proroga di un mese richiesta da Coldiretti al Ministero per consentire ai produttori di cogliere appieno le opportunità del Bando ristrutturazione - riconversione vigneti. Il Decreto di fine aprile porta, infatti, dal 29 aprile al 30 maggio la data di scadenza per la presentazione delle domande di sostegno. Chi, pertanto, fosse interessato a richiedere il contributo può contattare gli Uffici Coldiretti Alessandria. Invitiamo a fare particolare attenzione ai dati sulle superfici, varietà, e agli elementi di priorità punteggio, che devono essere auto attribuiti senza possibilità di correzione, pena il non riconoscimento del punteggio. Gli impegni che si assumono con la sottoscrizione delle richieste di contributo sono sempre assoggettati a controlli, pertanto è bene osservare scrupolosamente le indicazioni e nei lavori esecutivi tenere prudentemente margini di tolleranza in termini di tempi, quantità, misure di superficie e documenti di rendicontazione delle spese. Infine, per qualsiasi necessità di modifica della domanda iniziale, quando ammessa, occorre richiedere preventivamente le varianti in forma scritta alla Regione.
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Educazione
alla campagna amica
DA OLTRE 20 ANNI EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA PROMUOVE LA SANA ALIMENTAZIONE
SCUOLA: “ABC - ALIMENTARSI BENE CONVIENE” PER ESPLORARE IL RAPPORTO CIBO, SALUTE E AMBIENTE 22
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rande riscontro in tutta la provincia di Alessandria per il progetto di educazione alimentare proposto da Coldiretti e Donne Impresa, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’Istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti “Per la promozione delle competenze connesse alla sostenibilità nell’alimentazione, per lo sviluppo dell’economia circolare, della green economy e dell’agricoltura di precisione e digitale”. E’ quanto annuncia Coldiretti Donne Impresa Alessandria che con Campagna Amica sta portando sul territorio le lezioni di educazione alimentare e sostenibilità ambientale, sia in aula che in fattoria: obiettivo, far conoscere ed esplorare il rapporto tra cibo, salute e ambiente. Sul territorio alessandrino sono coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie per circa cinquanta classi iscritte: l’iniziativa formativa proposta da Coldiretti, che mette a disposizione l’esperienza acquisita in oltre vent’anni di attività didattica, s’intitola “ABC - Alimentarsi Bene Conviene” e affronta i temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente, della legalità, sviluppati attraverso la chiave del cibo, del mondo della campagna, del
modello di agricoltura sostenibile che contraddistinguono in modo distintivo l’Italia e il Made in Italy agroalimentare. Una sana e corretta alimentazione aiuta l’apprendimento in una logica di sviluppo per i cittadini e consumatori di domani orientato a un corretto stile di vita e un consapevole modello di consumo a tutela dell’ambiente. Il progetto si articola nelle 33 ore di Educazione Civica previste nei programmi scolastici, assieme allo studio della Costituzione e alla cittadinanza digitale: si tratta di un percorso che prevede lezioni in aula o a distanza, integrate con momenti di attività concrete nelle fattorie didattiche e nei mercati di Campagna Amica, luoghi dove i bambini impareranno a conoscere il valore del cibo, nell’ottica di una vita sostenibile e del pieno rispetto dell’ambiente “Grazie alla rete di Campagna Amica possiamo far toccare con mano ai consumatori di domani cosa significa produrre e mangiare cibo sano, genuino e di stagione - ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. In questi 20 anni l’agricoltura è cambiata grazie alla Legge di Orientamento che ci ha permesso di introdurre la multifunzionalità nelle nostre im-
In aula e in fattoria: sul territorio grande riscontro per la proposta formativa di Coldiretti
prese: un percorso che è stato fondamentale per arrivare oggi a poter svolgere queste attività nelle scuole e far capire l’importanza del nostro patrimonio enogastronomico, frutto di un’agricoltura sempre più green. L’obiettivo è, quindi, quello di continuare a formare futuri consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, combattere false idee come quelle alla base dell’etichettatura a semaforo e saldare sempre di più il legame che unisce l’agricoltura con il cibo portiamo in tavola”. Un obiettivo formativo a sostegno della scuola e dei cittadini che lega il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali al rispetto verso le persone: la tutela e promozione di diritti fondamentali quali quello alla salute, alla sicurezza alimentare, all’uguaglianza e a un lavoro dignitoso. Obiettivi che Coldiretti promuove ogni giorno attraverso le sue strutture territoriali e le imprese agricole già impegnate nelle
Educazione attività di fattoria didattica. “Vogliamo trasmettere ai giovani una piena consapevolezza del cibo assunto comprendendone gli effetti sul proprio organismo ed imparando a riconoscerne la qualità, senza trascurare l’importanza di associare ad una corretta alimentazione la giusta dose di attività fisica. La nostra alimentazione, invidiata a livello mondiale, è un patrimonio che dobbiamo continuare a tutelare per difendere la nostra sovranità alimentare - ha aggiunto il Direttore Alessandria Roberto Bianco -. Dietro ogni piatto, ricetta o prodotto agroalimentare italiano, c’è un linguaggio particolare. La filiera del cibo, se affrontata a scuola non solo sul piano descrittivo e scientifico, ma anche su quello della responsabilità e della cittadinanza attiva, può diventare una chiave di volta per potenziare i percorsi di educazione civica, in particolare nell’area specifica dello sviluppo sostenibile.” Si avverte, infatti, un forte interesse da parte della società e della scuola verso le tematiche che riguardano
alla campagna amica
lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare e la salute. “Promuovere la conoscenza attraverso il fare e stimolare la didattica partecipata fa sì che l’apprendimento degli alunni sia, oltre che più accattivante, anche più efficace e dotato di un forte significato orientativo. Da ormai 20 anni portiamo avanti con le fattorie didattiche alessandrine progetti legati all’alimentazione, all’ambiente e al consumo critico nelle scuole - ha affermato Silvia Beccaria responsa-
bile Donne Impresa Coldiretti Alessandria -. Su questa scia s’inserisce il progetto di Donne Impresa che, insieme a Campagna Amica, vuole dare attuazione concreta all’accordo con il Miur, a copertura di 11 delle 33 ore previste in materia di educazione civica. Un percorso che prevede lezioni in aula o a distanza, integrate con momenti di attività concrete presso le nostre fattorie didattiche e i mercati di Campagna Amica, luoghi dove i bambini impareranno a conoscere il valore del cibo, nell’ottica di una vita sostenibile e del pieno rispetto dell’ambiente”. Si tratta di una pedagogia attiva, dell’imparare facendo, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette a contatto con la natura attraverso l’incontro con animali e piante nelle stalle, negli orti e in cucina: nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.
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Campagna Amica
GLI STUDENTI DELL’ALBERGHIERO DI ACQUI TERME AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA
FORMAZIONE: FONDAMENTALE PARTIRE DAL PRODOTTO DI QUALITÀ, DI STAGIONE E DEL TERRITORIO A KMZERO 24
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anno ascoltato, degustato e interagito con i produttori di Campagna Amica per conoscere le peculiarità delle produzioni del territorio, a chilometro zero e dalla rintracciabilità garantita. Sono stati loro, i futuri chef del Centro Formazione Professionale Alberghiero di Acqui Terme, giovedì 12 maggio scorso, i protagonisti del mercato di Campagna Amica in piazza Addolorata nella cittadina termale. Un percorso didattico finalizzato a far conoscere e toccare con mano la qualità dei prodotti a filiera corta che i produttori Coldiretti mettono ogni settimana a disposizione dei consumatori. Mondo agricolo e formazione pro-
fessionale in ambito enogastronomico e ricettivo insieme: una strategia importante per l’intero territorio
messa in atto da Coldiretti Alessandria, Campagna Amica e Centro Formazione Professionale Alberghiero di Acqui Terme per portare dal campo alle aule di cucina i prodotti a filiera corta, conoscerne i valori che essi racchiudono e tramandano. Gli studenti, o meglio i futuri chef, che una volta entrati nel mondo del lavoro diverranno poi ‘ambasciatori del territorio’ attraverso il cibo, acquisiscono consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione. Ortofrutta, farine, latticini, carne, salumi, olio extravergine, vini autoctoni che parte dai campi della nostra provincia e diventa argomento di studio e discussione nelle aule dell’Istituto innescando, di fatto, un rapporto virtuoso tra territorio, agricoltura e istituzione scolastica, rapporto che consente di valorizzare le produzioni locali, con ricadute positive non solo per il sistema agricolo ma anche per quello turistico e per l’ambiente. “È fondamentale far conoscere il territorio, i prodotti e il livello qualitativo delle produzioni delle nostre aziende agricole che hanno alla base la tutela dell’ambiente. Il cibo non è solo la ‘benzina’ del corpo: dietro ogni prodotto c’è la cura, la tradizione e il legame con la propria
Percorso didattico interattivo con i produttori: firmato accordo di rete tra l’Istituto e Coldiretti
storia - ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Azioni concrete che rientrano nelle buone prassi da seguire per dare il giusto valore al cibo lungo l’intera filiera, cibo che oggi non è più solo materia prima o prodotto, bensì un vettore culturale e sociale chiave per la promozione e la crescita economico-turistica dell’intera provincia alessandrina”. “Questo evento è la continuazione di un percorso iniziato nel 2019 e interrotto a causa del Covid - ha sottolineato la professoressa Samuela Mattarella, responsabile del progetto -. E’ fondamentale che i ragazzi capiscano l’importanza di partire da un prodotto di qualità e del territorio per creare piatti unici. Quindi, il mercato di Campagna Amica è il luogo perfetto dove gli studenti possono acquisire consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione, nonché conoscerne i valori: salute, genuinità, sostenibilità ambientale, valori cui si ispira l’intera attività didattica e formativa dell’istituto”. “E’ sempre coinvolgente ed entusiasmante osservare l’interesse che
Campagna Amica / Euroflora richiama il mondo dell’agricoltura, soprattutto tra gli studenti. Coinvolgere i giovani pensiamo sia il modo migliore per divulgare e far crescere le opportunità legate ai progetti di filiera e continuare un percorso che sta dando risultati sorprendenti in una provincia di Alessandria tra le
protagoniste della “svolta green” - ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. E’ sempre un onore e un piacere poter collaborare con le scuole, l’idea di organizzare momenti didattico-formativi è scaturita dal fatto che i giovani hanno capito che per far crescere il territorio si deve puntare sulla distintività, garantendo un valore aggiunto nella competizione globale che vedono al centro, turismo, cultura, arte, cibo e cucina”. Molto partecipato e decisamente interattivo lo show cooking realizzato dal cuoco contadino Stefania
Grandinetti titolare dell’agriturismo “Le Piagge” di Ponzone e presidente regionale e provinciale Terranostra-Agriturismo di Campagna Amica che ha proposto la ricetta dei Rabaton, uno dei piatti-simbolo della cucina alessandrina.
DONNE IMPRESA ALESSANDRIA AD EUROFLORA
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n momento aggregativo organizzato da Coldiretti Donne Impresa Piemonte in un luogo di grande bellezza! Donne Impresa Coldiretti Alessandria, accompagnate dalla Responsabile Regionale e Provinciale Silvia Beccaria, ha preso parte all’evento organizzato a Euroflora da Coldiretti dal titolo “Coltiviamo bellezza per produrre salute. Dalle piante verdi e fiorite alla forestazione”. L’incontro si è svolto nei parchi di Nervi, al centro dei lavori, il legame tra le piante e i fiori e il benessere psicofisico, con il verde come fonte essenziale di salute. Un’opportunità per ridare slancio al settore del florovivaismo che è il simbolo della bellezza e della creatività tricolore nel mondo ma che negli ultimi anni è stato messo a dura prova prima dal Covid-19 e adesso dal conflitto russo-ucraino. Infatti, si continuano a registrare aumenti sui costi di produzione: da un minimo del +50% per spese di logistica e materie prime fino a un massimo del +150% per fertilizzanti, fitofarmaci, imballaggi, gasolio ed energia.
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Patronato Epaca
ECCO A GRANDI LINEE COSA PREVEDE LA BOZZA
BONUS A LAVORATORI E PENSIONATI: IN ARRIVO 200 EURO A LUGLIO 26
E’
atteso da milioni di lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati il Bonus di 200 euro annunciato dal Governo lo scorso 2 maggio. E’ tra le misure disposte dal decreto Aiuti per contrastare gli effetti dell’inflazione, ad aprile del 6,2%, aggravati dal conflitto in Ucraina. Il Decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, è ora all’esame del Governo in attesa di essere approvato definitivamente. 14 i miliardi stanziati. Tra le novità, appunto l’indennità una tantum stabilita in misura fissa, chiamata Bonus 200 euro, destinata a lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, lavoratori autonomi e professionisti a condizione che abbiano un reddito annuo lordo non superiore a 35 mila euro. Il limite di reddito sotto il quale scatta il bonus è uguale per tutte le categorie beneficiarie. Manca l’ufficialità, ma ecco a grandi linee cosa prevede la bozza che sta circolando al momento in rete e
il cui testo potrebbe subire modifiche in attesa della pubblicazione in Gazzetta. Il bonus ai lavoratori dipendenti L’accredito dei 200 euro sarà effettuato direttamente nella busta paga di luglio e sarà quindi riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro ai dipendenti con reddito sotto i 35 mila euro, salvo poi essere recuperato tramite trattenute mensili in busta paga, vale a dire in otto rate di pari importo (25 euro ciascuna), qualora dalle verifiche effettuate in sede di conguaglio risulti non dovuto. Il bonus ai pensionati Il bonus sarà riconosciuto d’ufficio dall’Inps con la mensilità di luglio ai titolari di pensione con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e reddito personale complessivo non superiore a 35 mila euro lordi annui. Per il diritto all’indennità si terrà conto dei redditi di qualsiasi natura,
compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva. Non rileverà, tra l’altro, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto, Anf, assegni familiari e l’assegno unico universale. Il bonus non costituirà reddito ai fini fiscali e sarà soggetto a successiva verifica del reddito complessivo del beneficiario, sulla base dei dati disponibili all’Inps al momento dell’erogazione. Effettuata la verifica delle situazioni reddituali, l’Inps procederà poi al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza, entro il termine di prescrizione quinquennale. Il bonus ad autonomi e professionisti Nelle intenzioni dell’esecutivo, l’istituzione per il 2022 di un fondo ad hoc per il finanziamento presso il Ministero del Lavoro. Con appositi decreti ministeriali saranno poi disciplinati i criteri e le modalità per il riconoscimento della suddetta indennità ai lavoratori autonomi iscritti all’Inps e ai professionisti che abbiano percepito nel periodo di imposta 2021 un reddito complessivo non superiore ai 35 mila euro annui lordi. Secondo le notizie odierne, il Governo si è impegnato a riconoscere questa misura di sostegno al reddito anche ai lavoratori domestici (colf e badanti), lavoratori stagionali, disoccupati, nonché ai percettori del reddito di cittadinanza.
VIA AGLI ESONERI CONTRIBUTI PER CD E IAP: PRIMA SCADENZA IL 30 LUGLIO Scattano gli esoneri contributivi per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Il periodo quello dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Con la circolare 59 del 16 maggio
l’Inps ha fornito le indicazioni per accedere alle agevolazioni destinate a Cd e Iap di età inferiore ai 40 anni. La prima scadenza è il 30 luglio prossimo e riguarda le attività iniziate dal 1° gennaio. L’istanza di ammissione al beneficio,
che deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al “Cassetto previdenziale per Autonomi Agricoli”, va presentata infatti entro 120 giorni dalla comunicazione dell’inizio attività. Oltre i 210 giorni le domande saranno respinte.
Patronato Epaca |
a cura di
Gianni Mario Stoppini
OK ALLA MAGGIORAZIONE DELL’ASSEGNO UNICO PER LAVORATORI AGRICOLI AUTONOMI Con il Messaggio n. 1714 l’Inps ha fornito ulteriori precisazioni in merito all’assegno unico e universale per i figli a carico diventato operativo dal 1° marzo scorso che si concretizza in un contributo mensile a favore dei nuclei familiari, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, tenuto conto dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Il Messaggio in particolare si focalizza su una serie di questioni tra cui il riconoscimento della maggiorazione pari a 30 euro mensili per ciascun figlio minore a favore dei genitori entrambi lavoratori. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un Isee di 40.000 euro. La maggiorazione vale per i redditi da lavoro dipendente o assimilati, i redditi da pensione, i redditi da lavoro autonomo o d’impresa. Sono compresi anche gli importi percepiti con Naspi e Dis-Coll al momento di presentazione della domanda. L’Inps specifica inoltre che la maggiorazione spetta ai nuclei di genitori lavoratori agricoli autonomi. E fa riferimento all’articolo 32 del Tuir secondo cui “il red-
dito agrario è costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni, che risulta imputabile al capitale di esercizio e al “lavoro di organizzazione” impiegati nell’esercizio di attività agricole sul terreno, mentre il reddito dominicale si identifica con la rendita del fondo e degli interessi del capitale permanentemente investito in esso”. Sono previste maggiorazioni anche in relazione alla numerosità del nucleo familiare. Per ogni figlio successivo al secondo infatti l’importo è rafforzato per una quota di 85 euro, in misura piena con un Isee pari o inferiore a 15mila euro che si riduce gradualmente. Per nuclei familiari con quattro o più figli è previsto un forfait di 100 euro mensili per nucleo. Per i figli maggiorenni l’assegno è riconosciuto fino al compimento dei 21 nel caso in cui 1) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; 2) svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; 3) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; 4) svolga il servizio civile universale.
LA DIFFERENZA DEL SISTEMA DI CALCOLO TRA MISTO E CONTRIBUTIVO
PENSIONE DI VECCHIAIA: TIPOLOGIE E REQUISITI La pensione di vecchiaia è una prestazione pensionistica erogata dall’assicurazione generale obbligatoria, al compimento di una determinata età anagrafica unitamente al possesso di un determinato requisito contributivo. Dal 1° gennaio 2012 la cosiddetta “Legge Fornero” ha fissato come requisiti di accesso i 67 anni di età con un minimo di 20 anni di contributi. In base al sistema di calcolo la prestazione erogata può essere di una delle due tipologie di seguito dettagliate. La pensione di vecchiaia è una prestazione pensionistica erogata dall’assicurazione generale obbligatoria, al compimento di una determinata età anagrafica unitamente al possesso di un determinato requisito contributivo. La prestazione decorre dal primo
giorno del mese successivo a quello nel quale l’assicurato ha compiuto l’età pensionabile; ai fini di ottenere la prestazione pensionistica è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, mentre si può proseguire l’attività svolta in qualità di lavoratore autonomo. PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA RETRIBUTIVO O MISTO I lavoratori dipendenti o autonomi, che possono vantare la prima contribuzione utile precedentemente al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel sistema retributivo o misto, possono accedere alla prestazione all’età di 67 anni con un minimo di 20 anni di contributi. PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO I lavoratori che hanno il primo contributo a decorre dal 1° gennaio
1996 possono ottenere la pensione al perfezionamento dei medesimi requisiti anagrafici e contributivi previsti per i lavoratori nel sistema retributivo o misto sopra descritto. Tuttavia, a differenza di costoro, per ottenere il diritto alla pensione di vecchiaia, oltre alla presenza del requisito contributivo di 20 anni e del requisito anagrafico, devono ulteriormente soddisfare il requisito di avere un importo della pensione superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. In caso contrario possono accedere al trattamento di vecchiaia al compimento di 71 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione “effettiva” (cioè obbligatoria, volontaria e da riscatto), con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo, a prescindere dall’importo della pensione.
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Giornata
delle
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Coldiretti partner della Mattinata Ecologica organizzata da Amag Ambiente
GIORNATA MONDIALE API: TRE COLTURE SU QUATTRO DIPENDONO DA QUESTO INSETTO 28
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l ciclo e la vita delle api, le proprietà e peculiarità dei diversi tipi di miele e, naturalmente, poter vedere da vicino, ovviamene in sicurezza, apiario e ape regina. Nella Giornata mondiale delle api si è svolto a Felizzano, grazie alla partecipazione dell’azienda apistica di Campagna Amica “Miele di Ozzano” di Giuseppe Mortara, un laboratorio didattico dal titolo “Ciclo del miele e vita delle api” organizzato nell’ambito della “Mattinata Ecologica” promossa da Amag Ambiente, partner dell’iniziativa Coldiretti Alessandria. L’area verde di piazza Aldo Moro per l’occasione si è trasformata in una grande aula all’aria aperta dove centinaia di alunni delle scuole “G.Pascoli” e “B.Realino” hanno interagito per scoprire tante curiosità sul mondo delle api e il ruolo insostituibile svolto da questo insetto. “Tre colture alimentari su quattro, infatti, dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra cui le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco-. La situazione delle api nostrane rappresenta dunque un indicatore dello stato di salute dell’ambiente ma anche un campanello d’allarme delle eventuali criticità e difficoltà, che possono essere anticipate osservando attentamente la vita di questo insetto”. In media una singola ape visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci
A Felizzano laboratorio didattico per conoscere il ciclo del miele e il loro ruolo insostituibile
vogliono quattro milioni di esplorazioni floreali per produrre un chilogrammo di miele. Un lavoro che genera un valore economico stimato in circa 153 miliardi di euro l’anno su scala mondiale, 22 miliardi su scala europea e 3 miliardi su scala nazionale, secondo stime Coldiretti. La situazione della campagna 2022 nei circa 27.000 alveari presenti sul territorio della provincia di Alessandria sembra portare buona qualità e quantità, migliore dello scorso anno, specialmente per l’acacia, anche se negli alveari le alte temperature stressano le api limitando l’attività di raccolta del polline e aggravando una situazione che nell’ultimo anno ha visto dire addio a un vaso di miele italiano su tre proprio per effetto dei cambiamenti climatici, con sei eventi estremi al giorno tra siccità, incendi, bombe d’acqua e gelo che hanno compromesso pesantemente la vita nelle arnie. “Grazie ad Amag per averci dato la possibilità di continuare questa collaborazione e poter prendere parte ad un’iniziativa così importante per il territorio, che vede al centro le nuove generazioni, una progettualità che ha una rilevante valenza educativa, non solo ambientale ma anche culturale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -.
L’ambiente non manca di metterci continuamente di fronte alle nostre responsabilità in qualità di punto di riferimento nella società. Gli eventi a cui assistiamo sottolineano la fragilità dell’uomo di fronte alle reazioni impreviste e imprevedibili della natura. Teniamo sempre ben presente quanto sostenuto da Albert Einstein secondo il quale se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Se la siccità penalizza le fioriture limitando la disponibilità del polline, il caldo incide sulla stessa attività delle api che riducono la produzione di miele. Il risultato delle bizzarrie climatiche è un raccolto Made in Italy al di sotto dei 12,5 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni, mentre le importazioni di prodotto dall’estero sono ulteriormente aumentate in quantità del 22% nei primi due mesi del 2022, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, dopo che nel 2021 avevano raggiunto il valore di 24 milioni di chili (+15%). Consumiamo circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania.
Consigliere Ecclesiastico
OBIETTORI PER AMORE Ogni giorno che passa scopriamo la nostra fragilità. Oltre due anni di pandemia hanno mandato un messaggio forte a tutti gli uomini e le donne del pianeta sulla precarietà del genere umano. Lo stravolgimento del clima a causa dei nostri comportamenti poco virtuosi sta creando molti problemi all’agricoltura e di conseguenza al problema dell’alimentazione. Come non bastasse arriva la guerra, per demolire quello che con fatica è stato costruito e soprattutto per uccidere senza pietà. Proviamo a confrontarci con la parola di Gesù; rileggiamo il Vangelo della 5^ domenica dopo Pasqua: “amatevi come io vi ho amato”, dice Gesù, nel discorso d’addio, prima della sua Passione e morte. Egli ci ha voluto bene fino a dare la sua vita. Ci ha amato come nessun altro mai. Ha amato tutti. Ci ha chiesto di amare anche i nostri nemici e coloro che non ci vogliono bene. Noi siamo chiamati a fare la guerra al male che abita dentro di noi, alla povertà, alle miserie spirituali e materiali. Nessuno può dirsi cristiano se accetta di imbracciare il fucile contro il proprio simile.
Io sono figlio di un artigliere alpino. In 7 anni di guerra, mi raccontava papà: non ho mai sparato un colpo. “I nemici non mi hanno mai fatto niente di male, perchè devo uccidere?”, era la sua giustificazione. Al termine del tempo pasquale si spegne il cero che verrà acceso in occasione della celebrazione del battesimo e delle esequie, la prima e l’ultima Pasqua del cristiano. Dalla luce della Pasqua del Signore è illuminata la vita di ogni uomo. Egli, sull’esempio del Maestro, è sempre servo per amore, costruttore di una umanità nuova fondata sull’amore fraterno. Un antichissimo documento dei primi secoli della chiesa - dalla lettera a Diogneto - racconta dei cristiani nel mondo: “essi, pur seguendo le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, per ammissione di tutti, incredibile. ...ogni patria è per essi terra straniera e ogni terra straniera è patria per loro”. Hanno in comune la mensa, ma non il talamo.
Obiettori per amore e servi dell’umanità. Don Ivo Piccinini
CARTA EUROPEA DELLA DISABILITÀ: COME OTTENERLA La Federazione provinciale Coldiretti, in particolare l'Ufficio Zona di Alessandria, partecipa al grande dolore di Simona Bocchio per la scomparsa della cara mamma
MARILENA SACCHI ved. BOCCHIO
Le più sentite condoglianze al genero Erico Cordero con Alessia e Chiara, per la perdita dell'amata nonna
giunga alla famiglia la nostra preghiera
A
rriva la Carta Europea della Disabilità, un documento in formato tessera che permetterà di accedere più facilmente a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate.
Con questa tessera, infatti, le persone con invalidità almeno pari al 67% potranno evitare di portare i verbali attestanti la loro condizione e sarà più facile accedere ai vari servizi anche gratuiti ad essi riservati, oltre che a determinati benefici, principalmente per quanto riguarda cultura, attività ricreative, sport e trasporti. La Card verrà spedita direttamente a casa dell’interessato e potrà essere richiesta gratuitamente sul sito di InpsS. Tutte le info al link https://disabilita.governo.it
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Mercatino Maggio 2022
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