Istituto Statale d’Arte Bruno Munari di Vittorio Veneto
Che i fili non si perdano al vento... Mostre e installazioni di Fiber Art
Giovani, miei pretendenti, poichè è morto il caro Odisseo, aspettate, pur bramando le nozze, che finisca il lenzuolo - che i fili non si perdano al vento - , il sudario per l’eroe Learte, per quando lo coglie il funesto destino della morte spietata, perchè nessuna delle Achee tra le genti mi biasimi se giace senza lenzuolo uno che tanto possiede. (Odissea, II 96-102)
Il nostro sincero ringraziamento a tutti coloro il cui appoggio, contributo e collaborazione hanno reso possibile la realizzazione degli eventi e del catalogo Che i fili non si perdano al vento... 1.2.3. Regione Veneto Città di Vittorio Veneto UNINDUSTRIA Treviso Veneto Banca Veneto Arte Associazione onlus Consorzio Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Le aziende Cosma spa di Motta di Livenza Lanificio Lane Bottoli Lanificio Policarpo di Vittorio Veneto Lanificio Paoletti MTF di Follina
Trasmettere una cultura del progetto, della creatività e della comunicazione, questo è il fine formativo dell’Istituto Statale d’Arte “Bruno Munari” di Vittorio Veneto. Fine perseguito con un piano di studi ampio, in cui confluiscono, accanto alle discipline delle aree umanistica e scientifica, quelle artistiche e di indirizzo. In particolare quest’ultime consentono allo studente di apprendere e vivere le fasi dell’iter progettuale dall’ideazione alla realizzazione del prototipo. I laboratori sono il luogo dove il sapere progettuale si fonde con la cultura artistica, gli antichi mestieri della civiltà artigiana con le nuove possibilità comunicative offerte dalle tecnologie digitali. E così, muovendosi tra tradizione ed innovazione, tra metodologia progettuale e sensibilità estetica, gli studenti sono preparati a comunicare con oggetti, immagini, segni, parole. La realtà scolastica viene inoltre posta costantemente in stretta relazione ed interscambio con le realtà professionali ed artistiche esterne, come il presente lavoro documenta. Questo sguardo interdisciplinare, che gli allievi hanno avuto modo di conoscere e sperimentare, si traduce in un prezioso modello cognitivo e strumento di crescita culturale, ma anche di valorizzazione della dimensione profonda, affettiva e fantastica, che è alla base di ogni atto creativo. Questa pubblicazione raccoglie una selezione dei lavori esposti negli ultimi tre anni nell’ambito del progetto Che i fili non si perdano al vento..., iniziativa di promozione, sostegno e valorizzazione della scuola veneta che la Regione del Veneto, Assessorato alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione, ha contribuito a rendere possibile. A loro il nostro sentito ringraziamento.
Il Dirigente Scolastico Sandra Molinaro
Che i fili non si perdano al vento... Installazioni di Fiber Art testi di Stefano Pillon
{IN-FORME,Voci e sguardi al ghetto, 2006}
Fiber Art, Texile Art. Non è corrente artistica, è un territorio di confine, zona franca dell’espressività dove si incontrano due mondi: il mondo delle arti visive ed il mondo tessile. Di questo incontro Vittorio Veneto è stata teatro, e per tre anni di seguito ha ospitato, nei magazzini dell’ex ghetto, eventi espositivi di Fiber Art: Che i fili non si perdano al vento... 1,2,3. Installazioni tessili hanno sfilato in quegli spazi: ali strappate, kimono e burka, abiti senza corpo, corpi come abiti, cangianze di seta, grumi di lana... Ma perchè, alle soglie del terzo millennio, parlare ancora di tessitura? Perchè il gesto tessile, il gesto che incrocia la trama all’ordito, è atto fondativo, getta l’impalcatura del mondo: verticale e orizzontale, cardo e decumano, cielo e terra, maschile e femminile. Perchè il nostro mondo, da Penelope a internet, è fatto di fili e di intrecci, fatto di tele, reali e fantastiche. Fili di voci e fili di sguardi, di suggestioni vissute, che qui, sulla pagina, adesso si fissano in testo, come in una nuova, ultima tela... che quei fili non si perdano al vento.
2004
CHE I FILI NON SI PERDANO AL VENTO... Per la prima volta, ai magazzini del ghetto, Vittorio Veneto incontra ed espone la Fiber Art. Nuove fibre e nuovi orditi, ricerche tessili che, trama contro trama, lanciano la tessitura oltre ogni logica settoriale e sartoriale, istituendola come evento estetico puro, dissolvenza pittorica, sussulto plastico, allestimento architettonico, installazione.
{Martina CHIES, Rituale, particolare, 2002}
Trama contro trama
Cimose di seta, superfici plastiche di comuni involucri industriali - reti, sacchetti, teli da imballaggio... - assemblati in forma di kimono. Sei kimono, ognuno virato in un colore simbolico dominante, bianco nero rosso verde giallo azzurro: celebrano in dissolvenza filmica le trasmutazioni della materia nel suo ciclo perenne di vita e di morte, rinascita.a.
{Heidi BEDENKNECHT, L’acqua, 2000}
Carta filata tra le dita, intrecciata in un ordito libero e ramificato, dirottato, oltre la rigida ortogonalità della tela, negli oscuri territori dell’organico: contorsioni barocche - berniniane -, artigli e tentacoli, concrezioni di un’ipertrofica vegetazione tropicale, membrane strappate, come ali di angeli dannati, colte nell’ultimo frullo della caduta.
{Kela CREMASCHI, L’ala dell’angelo caduto, particolare, 1999}
Vestire lo spazio
allievi di Moda e Costume ... ancora installazioni tessili, fibre, grovigli e intrecci, drappi crocefissi alla parete, distesi o sospesi, esfogliati nell’aria, armature fantasma, corsetti vuoti... Abiti senza corpo, abiti disabitati per abitare lo spazio. {Francesca PAOLIN, Torsione, 2001} {Debora VIDOTTO, Carapace, 2002} {Federica BENEDET, Io farfalla, 2002} {Elisa COSTELLA, Accorpamenti, 2002} {Andrea RECCHIA, Gabbia per esfogliazione tessile, 2001} {Martina CHIES, Rituale, 2002}
2005 Che i fili non si perdano al vento 2
CANGIANZE Sulla via della seta A ritroso, lungo le piste carovaniere che un tempo conducevano i mercanti della seta dal Mediterraneo all’Oriente, allestimenti tessili rintracciano le tappe di un viaggio più che geografico, antropologico ed esistenziale, poetico. Viaggio di cangianze, cangianze di seta, ma non solo. La prima tappa è la più lontana e la più favolosa: l’antico Giappone e i suoi kimono, kimono di seta o di rete... ... kimono, senza fibre e senza fili, intessuto con stecche trasparenti di colla vinilica mescolata a colore. Come un quadro informale affettato e rimontato a persiana, reintepreta alchemicamente il cangiante serico, lo blocca in sospensione, fissa in vitro la coniuctio oppositorum: blu e rosso, acqua e fuoco, oriente e occidente, yin e yang.
{Francesca PAOLIN, Tra cielo e fuoco, 2004}
Dall’estremo oriente al medio oriente, dal kimono al burka. Oltre la grata frammenti di specchio rigettano a pezzi la nostra immagine. Quel mondo fuori, quel mondo al di là, allora siamo noi, noi che guardiamo noi stessi al di qua della grata.
Chi sta veramente dietro la grata? Dov’è la prigione, dentro o fuori del burka? Rovesciamenti imprevisti di campo e controcampo, cangianze di uno sguardo interrogante che accetta fino in fondo la problematicità del relativo. {Annamaria REDOLFI, Burka, 2003}
Dietro il burka ora palpita un televisore acceso: un’altra cangianza, quella che l’informazione di massa impone e sovrappone al nostro sguardo, filtro comunicativo che spesso è censura e violenza. L’abito-prigione della donna dell’Islam passa dall’oriente all’occidente a incarnare i nostri bavagli e i nostri molti invisibili burka.
Oltre il burka e oltre il kimono, il viaggio Sulla via della seta non può che approdare al corpo femminile. Corpo messo dolorosamente a nudo, ricomposto a maglia di lana e di seta, esibito al dettaglio: orifizi e gonfiori, nervature e membrane, anomalie cellulari... Maglia dopo maglia passa così la storia della vita, i suoi drammi e le sue battaglie: la nascita, la malattia, la cicatrice lasciata dall’asportazione chirurgica, l’ovulo vuoto, non fecondato. Cangianze di un corpo che nasce, che cresce, che muore.
{Lucia VEDOVI, Senza titolo, 2005}
{Elena Silvia SPERANDIO, Amazzone, 2004}
Prototipi
allievi di Moda e Costume e di Arte del Tessuto Superfici seriche variamente manipolate: stampate, imbottite, sovrapposte o intarsiate, sgualcite, sfibrate... Campionario gigante di ricerche tessili orientate alla produzione seriale, Prototipi è anche altro, è galleria di provocazioni sinestesiche, provocazioni che invitano ad assaporare la seta in tutte le sue insospettate valenze: i lucori pastosi dei rasi, quelli croccanti dei taffetas, le trasparenze nervose delle organze e dei crespi, i loro fruscii e i loro canti, i loro incanti.
{Silvia STELLA, Fahrenheit 451, 2005}
{Manola STEFANI, Tessere in libertĂ , particolare, 2005} {Davide BRUGIOLO, Rosa del deserto, particolare, 2005} {Ylenia DERIU, In-palpabile, particolare, 2005} {Luigi LEACI, Nel giardino di Tien ShĂŞng, particolare, 2005} {Nady PAROLIN, Arpeggi, particolare, 2005}
Una filanda per museo
allievi di Disegno di Architettura e Arredamento Dall’Oriente all’Occidente, dal Giappone al Veneto, Vittorio Veneto e il suo setifico di Savassa, interessante, quanto sconosciuto esempio di archeologia industriale, spazio in-attuale che il progetto riattualizza in un nuovo destino: un museo-laboratorio per l’arte. Serie di contenitori, con funzioni diverse, collegati da passerelle... passaggi che lasciano intravedere la struttura originaria mediante un vuoto per tutta l’altezza dell’edificio: la testimonianza del passato e il nuovo intervento restano distinti e leggibili, e il loro rapporto diventa occasione per un’idea dello spazio stimolante.
{Classe 5^A, Progetto di riutilizzo del Setificio Gentili di Savassa, prospetto e sezione, 2005}
2006 Che i fili non si perdano al vento 3
IN-FORME
Wool immersion Non piÚ orientata sulle vie della seta, la terza edizione di Che i fili ha tentato un nuovo viaggio, meno esotico forse, ma non meno affascinante, un viaggio sui luoghi della lana. Alla lana è dedicata la mostra, al calore e alla morbidezza della lana, alla sua ambigua natura di materia informe ma disponibile ad essere plasmata e ad essere messa in forma dal gesto creativo dell’uomo.
{Davide BRUGIOLO, XXL - Medea, 2006}
Come nel primo gesto della Creazione. Abiti in feltro, direttamente modellati - simili a corpi - nella materia fibrosa, macerata e pressata, duttile come l’argilla: corpi cavi come appena insufflati di aria e di vita.
{Gaia CLERICI, Cavaliere inesistente, 2005}
Lacerti di maglie e coperte, quasi resti di un corpo smembrato, povere spoglie sacrificali, pietosamente raccolte e ricomposte da un gesto affabulante in emblemi possibili di una nuova storia, antica... Lana recuperata al termine del suo ciclo vitale, che il colore redime. Lana morta. Lana rigenerata.
{Giani SARTOR, Inno a David, particolare, 2006}
XXL
allievi di Moda e Costume
Tra la carnale visceralità della lana e la ieratica rigidità della maglia, l’incontro con il corpo si fa frontale, fatale, fetale. Conclusione di un percorso quasi iniziatico, che ha fissato stazioni di un progressivo affondamento dentro alla lana, in fondo alla lana, come in fondo al grembo materno. Full immersion. Wool immersion.
{Elena Silvia SPERANDIO, Birth#2, particolare, 2006}
{Marzia CAMERIN, Athena, 2006}
Tredici macro-maglie di lana per sottoporre l’indumento piÚ tipico della produzione laniera ad un processo di ingigantimento. Smagliata o dissezionata, come osservata attraverso una lente, l’immagine del maglione fatalmente si dilata e si sgrana, disvela i dettagli segreti della sua anatomia...
{Arianna MAZZER, Arianna, particolare, 2006} {Federica TOMASI, Jeanne, particolare, 2006} {Giada CARNELOS, Erica, particolare, 2006} {Martina SARTOR, Lolita, particolare, 2006}
Il vello d’oro
allievi di Disegno Industriale e di Arte dei Metalli e dell’Oreficeria Gioielli nati dalla contaminazione - testuale e/o simbolica - fra l’oro e la lana, labirinti di filo e di metallo, frange tribali e tecniche trasparenze: oreficeria di ricerca in bilico tra calore e lucrore, tra mito e attualità.
{Silvia COSTELLA, ...per non dimenticare, 2006} {Marika CALVI, Bracciale, 2006} {Giulia MARIN, Collier, 2006} {Alessia BOZZARI, Pettorale, 2006}
Sacrifici
allievi di Moda e Costume Grumi insaguinati di lana sucida e mucchi aggrovigliati di vecchi maglioni. Tra il vello vergine, non lavorato, ancora informe, e il prodotto finito, usato e gettato, regredito al caos delle origini, la lana racconta la storia dell’uomo, storia circolare di oscure liturgie, sacrifici di ieri e di oggi...
{Classe 4^E, Sacrifici, 2006}
Follina terra della lana allievi della classe 3^C
Un altro racconto, un’altra storia di lana: quella di Follina. Storia di monaci e di artigiani, di pionieri dell’industria, storia videonarrata che si snoda, fra immagine e parola, dove scorre la Fulina, copiosa sorgiva, “acqua cruda di primavera” (Andrea Zanzotto).
{Classe 3^ C, dal video Follina terra della lana, 2006}
EVENTI
2004
CHE I FILI NON SI PERDANO AL VENTO... Installazioni di Fiber Art
2005 Che i fili non si perdano al vento 2
CANGIANZE
Installazioni di Fiber Art Ex ghetto di Vittorio Veneto dal 17 aprile al 2 maggio Allestimenti a cura di Stefano Pillon Rodolfo Gatto Annaclara Zambon TRAMA CONTRO TRAMA A cura di Stefano Pillon Annaclara Zambon Opere di Heidi Bedenknecht Chela Cremaschi VESTIRE LO SPAZIO A cura di Anna Cinelli Annaclara Zambon Opere degli allievi di Moda e Costume Diego Antoniazzi Federica Benedet Martina Chies Simonetta Chittarello Elisa Costella Nadia Dal Mas Linda Da Sois Elisa De Col Roberta De Min Elisa Mattiola Francesca Paolin Nadia Puricelli Andrea Recchia Anna Tamai Debora Vidotto Evento collaterale Incontro con l’artista Aula magna I.T.I.S. Serravalle - Vittorio Veneto sabato 17 aprile Interventi di Heidi Bedenknecht Chela Cremaschi
Ex ghetto di Vittorio Veneto dal 21 maggio al 5 giugno Allestimenti a cura di Federico Bernardi Rodolfo Gatto Laura Girardi Stefano Pillon Tiziano Scapin Annaclara Zambon SULLA VIA DELLA SETA A cura di Stefano Pillon Annaclara Zambon Opere di Heidi Bedenknecht Chela Cremaschi Francesca Paolin Annamaria Redolfi Elena Silvia Sperandio Lucia Vedovi PROTOTIPI A cura di Laura Girardi Stefano Pillon Tiziano Scapin Annaclara Zambon Opere degli allievi di Moda e Costume Arte del Tessuto Davide Brugiolo Francesca Cacciapuoti Luana Corrocher Michela Dal Pont Debora Danelutti Ylenia Deriu Silvia Gottardi Luigi Leaci Sandy Morgan Nady Parolin Rebecca Pasin Jessica Piccin Manola Stefani Silvia Stella Giorgio Tollot Claudia Zanon Silene Zanon
UNA FILANDA PER MUSEO A cura di Federico Bernardi collaborazione di Loris Barbieri Fortunata Gallo Opere degli allievi di Disegno di Architettura e Arredamento Elisa Benetton Alessia Bertazzon Ivan Bortolotto Milena Bortot Lisa Dall’Armellina Eva Da Ros Elisa Fioretti Valentina Fuser Simone Guzzo Marjan Panic Giada Piccin Daniela Piol Alessandro Spagnol Elisabetta Voto Federica Zanardo Evento collaterale Incontro con l’artista Aula magna Seminario vescovile Ceneda - Vittorio Veneto sabato 21 maggio Interventi di Heidi Bedenknecht Kela Cremaschi Francesca Paolin Annamaria Redolfi Elena Silvia Sperandio Lucia Vedovi
2006 Che i fili non si perdano al vento 3
IN-FORME
Installazioni di Fiber Art Ex ghetto di Vittorio Veneto dal 6 maggio al 21 maggio Allestimenti a cura di Davide Brugiolo Rodolfo Gatto Stefano Pillon Annaclara Zambon WOOL IMMERSION A cura di Stefano Pillon Annaclara Zambon Opere di Gaia Clerici Annamaria Redolfi Giani Sartor Elena Silvia Sperandio XXL A cura di Stefano Pillon Annaclara Zambon Opere degli allievi di Moda e Costume Cassandra Antiga Martina Brieda Davide Brugiolo Marzia Camerin Giada Carnelos Martina Chiappolini Beatrice Da Col Laura Ferrari Celine Magnani Arianna Mazzer Francesca Minari Martina Sartor Federica Tomasi IL VELLO D’ORO A cura di Rodolfo Gatto Opere degli allievi di Disegno Industriale Arte dei Metalli e dell’Oreficeria Pierantonio Battistel Eric Bolzan Diana Bona
Alessia Bozzari Marika Calvi Serena Carbonari Diego Carnelos Giuseppe Colucci Silvia Costella Luisa De Bortoli Martina Gaiot Giulia Marin Cristina Mazzega Marisa Negro Vanessa Olivotto Romina Orzes Elisabetta Polese SACRIFICI A cura di Stefano Pillon Annaclara Zambon Installazione degli allievi di Moda e Costume Michela Dal Pont Debora Danelutti Ylenia Deriu Silvia Gottardi Luigi Leaci Sandy Morgan Nady Parolin Rebecca Pasin Jessica Piccin Manola Stefani Silvia Stella Giorgio Tollot FOLLINA,TERRA DELLA LANA A cura di Loris Barbieri Annamaria Gazzarin Video realizzato dagli allievi della classe 3^ C Cassandra Antiga Barbara Antoniazzi Daiana Bessega Serena Bobbo Anh Tu Breda Martina Brieda Davide Brugiolo Marzia Camerin Giada Carnelos Stefano Cescon Martina Chiappolini Beatrice Da Col Sara Dori Federica Ferracin
Laura Ferrari Celine Magnani Arianna Mazzer Federica Ferracin Laura Ferrari Celine Magnani Arianna Mazzer Francesca Minari Ester Momi Valentina Mosca Giorgia Posocco Lorenzo Rosso Elisa Santin Martina Sartor Federica Tomasi Luca Uliana LANA VENETA OGGI A cura di Annaclara Zambon Esposizione di tessuti prodotti e cortesemente offerti da Lanificio Lane Bottoli Lanificio Policarpo Lanificio Paoletti MTF Evento collaterale Lana - ieri oggi domani convegno Teatro “Da Ponte� Serravalle - Vittorio Veneto sabato 6 maggio Interventi di Danilo Gasparini Roberto Bottoli Paola Gerometta Andrea Paoletti Annamaria Redolfi Giani Sartor Elena Silvia Sperandio
{Giani SARTOR, IN-FORME - Inno a David, 2006}
CHE I FILI NON SI PERDANO AL VENTO... Catalogo a cura di Maurizio Armellin Stefano Pillon Annaclara Zambon Testi di Stefano Pillon con i contributi di Federico Bernardi Annamaria Gazzarin Progetto grafico e copertina comunicazione eventi foto In-Forme di Maurizio Armellin Foto di Andrea Dalla PietĂ Giorgio De Vecchi Federica Pace Alessandro Paolin Maurizio Posocco Maurizio Sacchet Annaclara Zambon Presentazione Power Point di Maurizio Armellin Omar Gallotti Stampato in Italia da Centro Stampa s.r.l. Oderzo (TV) novembre 2006 copie 1000 Catalogo non destinato alla vendita
Istituto Statale d’Arte Bruno Munari via Maschietto 14 31029 Vittorio Veneto (TV) Telefono 0438 551422 Fax 0438 940130 isamunari@isamunari.it www.isamunari.it