Talía

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Alessandro Federico-Veca

italĂ­a


La Sicilia non può essere raccontata (e spiegata) nemmeno in un’intera pila di libri; figuriamoci in un modesto volumetto di un centinaio di disegni. Ed allora perché realizzare un lavoro di questo tipo? Forse perché quando si prova a raccontare qualcosa di così complesso e costantemente in divenire si corre sempre il rischio di perdersi nel bandolo della matassa, banalizzando alcune sfaccettature e nobilitando eccessivamente altri aspetti, cadendo comunque in generalizzazioni e affermazioni di giudizio che, forza di cose, mancheranno di completezza e (nello specifico caso della Sicilia raccontata da un siciliano) di disinteressata oggettività. Ed allora meglio forse limitarsi a raccogliere una serie di suggestioni, provando a pescare dallo scatolone dei ricordi alcuni oggetti/soggetti che, per un motivo o per un altro, ci hanno colpito, ci hanno segnato o semplicemente ci sono venuti in mente prima di altri. Il gioco è stato tremendamente semplice, quasi puerile: cento pagine bianche da riempire con altrettanti disegni che raccontassero di questa terra.


Cento può sembrare un numero spropositato! Ma alla fine dei conti realizzi la facilità con cui le pagine si sono esaurite; quante incredibili storie, personaggi, paesaggi, oggetti e suggestioni è piena questa piccola isola del mediterraneo, e quante altre ancora sono rimaste fuori dall’elenco e valeva invece la pena che fossero considerate (oltre quelle a cui invece ho volutamente deciso di non concedere spazio raccontandole per vie traverse). Mi scuserò quindi per tutte le cose, i fatti e le persone che non sono stati inclusi in questa “lista”, la quale non rappresenta certo una classifica di merito, né tantomeno di importanza, quanto piuttosto una serie di voli pindarici tra luoghi comuni, miti, curiosità e cultura pop. Cosicché sarai tu, lettore (o in questo caso meglio dire osservatore), a dare un testo a queste immagini, a soffermarti su alcune ed ignorarne altre, a compararle e trarne delle conclusioni, a notare le mancanze ed evidenziarne le incongruenze. Non ti resta che metterti comodo e guardare, o come diciamo dalle nostre parti “taliari”. Talía.


1. il sole



2. il mare



3. i limoni



4. la trinacria



5. le pale di fico d’india



6. il cannolo



7. il carretto siciliano



8. gli arancini (o le arancine)



9. la coppola



10. i pupi



11. le arance rosse



12. i film de Il Padrino



13. la tarantella



14. la granita con brioche



15. i vini DOC



16. Giovanni Verga



17. lo scacciapensieri



18. l’asso di mazze



19. Totò Schillaci a Italia ‘90



20. la cassata



21. l’architettura araba-normanna



22. gli ulivi



23. i pomodori secchi



24. il pistacchio di Bronte



25. l’Etna



26. le teste di moro



27. Pirandello



28. u panaru



29. le carrubbe



30. le isole Eolie



31. Garibaldi ed i mille



32. Dolce & Gabbana



33. il Cristo Pantocratore



34. Falcone e Borsellino



35. la lupara



36. Il Bell’Antonio



37. Leonardo Sciascia



38. u bummulu



39. il Gattopardo



40. u liotru



41. l’arte di Guttuso



42. l’orecchio di Dionisio



43. Antenna Sicilia



44. le ceramiche di Caltagirone



45. Archimede Pitagorico



46. la festa di Santa Rosalia



47. Antonello da Messina



48. Federico II di Svevia



49. Peppino Impastato e Radio Aut



50. Beppe Mascara e il Calcio Catania



51. lo sbarco degli americani e la foto di Robert Capa



52. a’ Vucciria



53. Pippo Baudo



54. Polifemo



55. il suino nero dei Nebrodi



56. la bottarga di tonno



57. la Zisa



58. i ceroni di Sant’Agata



59. u sceccu



60. il bandito Giuliano



61. le bagnanti di Piazza Armerina



62. i dammusi di Pantelleria



63. Librino



64. gli altari di San Giuseppe



65. le parole di Goethe



66. il monumento di Capaci



67. Carmen Consoli



68. a lapa



69. Diletta Leotta



70. il cirneco dell’Etna



71. Scilla e Cariddi



72. l’opera di Vincenzo Bellini



73. il comitato Addiopizzo



74. la tonnara di Scopello



75. la pasta alla Norma



76. Rosario Crocetta



77. l’infiorata di Noto



78. l’Artemision di Siracusa



79. Franco Battiato



80. CefalĂš e il Duomo



81. il cioccolato di Modica



82. u tuppettu



83. il petrolchimico di Gela



84. Giuseppe Tornatore



85. il cretto di Burri a Gibellina



86. Eleonora Abbagnato



87. la scala dei turchi



88. il caciocavallo ragusano



89. il traghetto Messina-Reggio



90. la Porta d’Europa a Lampedusa



91. il teatro di Taormina



92. Fiumara d’arte



93. il movimento No M.U.O.S.



94. il panino câ meusa



95. la valle dei templi di Agrigento



96. lo Zen di Palermo



97. Ficarra e Picone



98. Il commissario Montalbano (e Andrea Cammilleri)



99. le sarde a beccafico



100. la Farm Cultural Park di Favara



101. il ponte sullo stretto*




Alessandro Federico-Veca è nato in Sicilia nel 1988. É un architetto, artista, art director, designer, visual strategist, vignettista satirico e rigeneratore urbano. Nel 2012 ha fondato la rivista online di satira illustrata La Vignetta Blog; come vignettista, inoltre, ha vinto diversi concorsi nazionali. Si è laureato nel 2014 con il massimo dei voti alla facoltà di Architettura di Siracusa. Ha collaborato con il Gruppo G124 di Renzo Piano per il recupero della periferia di Librino a Catania. Nel 2017 ha aperto il suo store online di arte contemporanea. Nel 2018 ha conseguito con il massimo dei voti il Master di II livello in Rigenerazione Urbana ed innovazione sociale presso l’Università IUAV di Venezia. Attualmente ricopre il ruolo di Art Director presso un agenzia di comunicazione ed eventi a Milano.

www.alessandrofederico.it



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