Marie Claire Maison Giugno 2022 | Una casa per curare l'anima

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HEARST MAGAZINES ITALIA SPA - ANNO 20 - MENSILE N. 5/6 - MAGGIO/GIUGNO 2022 - € 3,90 - IN EDICOLA DAL 31 MAGGIO 2022 “POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A. P.D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004) ART. 1, COMMA 1. LO/MI”

GIUGNO 2022

€ 3,90 EDIZIONE ITALIANA

Best of

DESIGN SPECIALE SALONE 2022

ARREDO, ARTE, NOVITÀ, ISPIRAZIONE


MAISON LONDRA

EFFETTO GIORNO

ATTORNO AL TAVOLO, DIVANO, POLTRONCINA E OTTOMANA DI MASSPRODUCTIONS CON TESSUTI KVADRAT E UNITED FABRICS. TAPPETO IN LANA E SETA DI ARMADILLO E, SUGLI SCAFFALI, LAMPADA ATOLLO DI OLUCE.

UNA CASA PER CURARE L’ANIMA A Londra, la casa della designer Louisa Grey è stata progettata come un’oasi in grado di infondere benessere e tenere fuori lo stress quotidiano, privilegiando l’aspetto sostenibile, un’estetica minimale e la scelta di materiali e arredi in armonia con la natura e il pianeta. testo Alessia Delisi foto Michael Sinclair

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MAISON LONDRA GIOCHI DI LUCE

SULLE PARETI, INTONACO A BASE DI ARGILLA CHE ASSORBE LE TOSSINE ED È 100% COMPOSTABILE. NELLA PAGINA ACCANTO, OTTOMANA IN LEGNO DI KIM RICHARDT PER FRAMA E LAMPADA A SOSPENSIONE IN CARTA E BAMBÙ DI HAY; VERNICI SVILUPPATE IN COLLABORAZIONE CON L’AZIENDA BAUWERK COLOUR.

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MAISON LONDRA SENZA CONFINI

POLTRONCINA CH25 IN ROVERE E CORDA DI HANS J. WEGNER PER CARL HANSEN & SØN, COME LE SEDIE CH47 SULLO SFONDO. TAPPETO DELLA COLLEZIONE ELLIPSE DI HOUSE OF GREY E ARMADILLO, TAVOLINO IN SUGHERO E MARMO DI FRAMA E DIVANO HACKNEY DI WRONG FOR HAY RIVESTITO IN LINO.

L’abitazione segue lo stile di vita della padrona di casa, evolvendosi man mano che le sue esigenze cambiano. I colori neutri e l’impiego di materiali tattili accentuano il senso di calma.

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MAISON LONDRA

MAISON LONDRA

T PENSIERO POSITIVO

CUCINA REALIZZATA CON FINCH LONDON, ELETTRODOMESTICI DI FISHER & PAYKEL E SEDIE DI CARL HANSEN & SØN; UN RITRATTO DI LOUISA GREY. NELLA CAMERA DA LETTO, SPRAY PURIFICANTE DELL’ARIA IN COLLABORAZIONE CON LO STUDIO DI DESIGN OLFATTIVO AOIRO.

utti vorremmo tornare a casa e immergerci in un luogo capace di cancellare i segni della stanchezza, curare l’anima e infondere al corpo un profondo relax. Trasformare ogni giorno della propria vita in un momento di benessere, come quando si è in vacanza, era il sogno della designer d’interni Louisa Grey, che da tempo aveva iniziato a condividere il desiderio di evasione da una realtà quotidiana spesso caotica, accelerata e stancante. C’è bisogno di riposo, le ripetevano. «Già, ma perché sembra che abbiamo tutti bisogno di prenderci una vacanza dal nostro stile di vita?», si domandava. La risposta l’ha trovata qualche tempo dopo creando la sua nuova casa a nord di Londra: una dimora tranquilla, dove vivere e lavorare, così adatta alle sue esigenze da non volerla lasciare più. Alla fine di un periodo turbolento Grey aveva venduto la sua precedente abitazione e acquistato una proprietà su quattro piani in stile vittoriano. «Volevo che ci fosse flessibilità per mio figlio piccolo», ricorda. «E come molte donne, cercavo un modo per conciliare vita privata e professionale, limitando il più possibile lo stress. Se la casa è un rifugio, non c’è motivo per cui

non possa esserlo anche l’ambiente di lavoro». Così è nata la “Home of Holism”, uno spazio olistico pensato per tenere insieme i diversi aspetti della vita di Grey: designer e imprenditrice, madre, donna e persona attenta alla salute. Anni fa ha intrapreso un percorso di ricerca che l’ha portata ad avvicinarsi alla salutogenesi, un approccio medico che invece di focalizzarsi sulle cause delle malattie cerca di individuare le fonti della salute. Lo ha applicato al design, attraverso la progettazione di interni che non producono solo benessere, ma hanno anche un impatto positivo sul Pianeta. House of Grey, lo studio che ha fondato poco dopo, è la sintesi di questo approccio. «NON SOLO FORMA E FUNZIONE: oggi più che mai abbiamo bisogno di fare scelte consapevoli quando decidiamo di cosa circondarci e dove trascorrere il nostro tempo, sia a casa sia al lavoro», spiega Grey. Il suo posto del cuore la designer inglese lo ha trovato in Puglia, nell’architettura vernacolare fatta di trulli e antiche masserie in cui domina il bianco assoluto. «Adoro la morbidezza degli edifici, la loro matericità naturale», dice. L’intento perciò era riportare quelle atmosfere anche all’interno della sua casa di Londra. «Mi sono concentrata sulla luce e lo spazio. E ov- ➳

LOUISA GREY, FONDATRICE DI THE HOUSE OF GREY, LO STUDIO CHE APPLICA AL DESIGN IL PRINCIPIO DELLA SALUTOGENESI. WWW.HOUSEOFGREY.CO.UK @HOUSEOFGREYLONDON

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MAISON LONDRA

MAISON LONDRA ROMA

viamente sull’idea che ogni giorno potesse avere momenti di vacanza». Estetica, etica, salute e felicità per lei vanno di pari passo. Di qui la scelta di utilizzare materiali naturali come legno, argilla e calcare che, oltre ad avere un impatto minimo sul Pianeta, sono privi di sostanze inquinanti. Questo significa che gli ambienti hanno una migliore qualità dell’aria, il che a sua volta influisce positivamente sulla salute. «È un circolo virtuoso», assicura Grey, che sulle opportunità del design salutogenico non ha dubbi: «Come studio di progettazione possiamo dar vita a un movimento, preservando, ad esempio, le risorse che abbiamo a disposizione anziché optare per l’economia usa e getta». VIVERE IN MODO OLISTICO per la fondatrice di House of Grey significa considerare non solo l’aspetto esteriore di oggetti e materiali, ma anche il modo in cui questi contribuiscono al funzionamento di una casa o di un ambiente di lavoro. «Ogni edificio ha caratteristiche nascoste, a volte gli aspetti cruciali di uno spazio efficiente non sono visibili», dice indicando gli isolanti termici in lana di pecora e le vernici prive di COV (Composti Organici Volatili, che hanno effetti dannosi sulla salute). Altrettanta attenzione ovviamente è stata dedicata agli arredi, dai tavolini

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La ricerca del benessere guida le scelte progettuali, a partire dall’assenza di agenti inquinanti, che contribuisce anche a migliorare la concentrazione.

del marchio danese Frama alle sedie in legno di Carl Hansen & Søn fino ai divani rivestiti con tessuti Kvadrat e ai tappeti realizzati in collaborazione con l’azienda australiana Armadillo. Ci sono poi alcuni pezzi vintage della stilista d’interni Anna Unwin e un’icona del design italiano anni 70: la lampada Atollo di Vico Magistretti per Oluce. «PER ME LA VITA NON È FATTA DI OGGETTI. Scelgo di praticare il non attaccamento alle cose e do importanza ai princìpi che informano il nostro comportamento, che ci elevano», fa sapere Grey. Sarà per questo che nella sua “Casa Olistica”, come lei la chiama, l’estetica è essenziale e non c’è niente che non sia voluto o strettamente necessario. «Sono convinta che semplicità, calma e calore possano infondere energia, motivarci e farci sentire bene». Mentre lo dice si illumina: ha visto qualcosa a un certo punto della vita e vorrebbe che questa sua comprensione profonda fosse d’ispirazione anche per gli altri. «Ho sempre creduto che ci si possa sentire in vacanza tra le mura domestiche. Per questo ho elaborato il concetto di casa come rifugio personale e quotidiano: per mostrare alle persone che puoi costruirti una vita da cui non vuoi scappare». ✽

CINQUANTA SFUMATURE DI BIANCO

IN CAMERA DA LETTO, ARMADIO VINTAGE E PAVIMENTI ORIGINALI IN LEGNO DI PINO; DETTAGLIO DEL TAVOLO IN VETRO E MARMO DI ANNA UNWIN; IN SOGGIORNO, SEDIA DI FAYE TOOGOOD PER PLEASE WAIT TO BE SEATED. NEL BAGNO, LA VASCA E IL LAVABO SONO STATI DISEGNATI DA HOUSE OF GREY CON FINITURE ECOLOGICHE DI ONE & MAIKE.


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