Rivista Studio Inverno 2022 | Omega oltre il tempo

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Storie di adozioni, infedeltà, madri single, matrimoni gay e di grandi comunità digitali che raccontano quanto il concetto di famiglia non sia una cosa unica e indivisibile

Aut.ne Rilasciata: Poste Italiane S.p.A. Spedizione In Abbonamento Postale — Aut. n° 0233/2021 del 02.02.2021Stampe Periodiche in Regime Libero Attualità Cultura Stili di Vita ∙ Trimestrale ∙ n°53 ∙ Inverno 2022 ITALIA EUR7,00 — AUT EUR13,80 BE 13,00 FR EUR15,30 DE EUR17,50 PRT EUR12,00 GBP£9,50 ES CHF12,00 CH CHF13,90 In edicola dal 16 dicembre 2022

Speedmaster Chrono Chime –

Il Chrono Chime da 45 mm in edizione numerata presenta una cassa in oro Sedna™ 18K rappresenta la sintesi tra il primo orologio da polso con ripetizione minuti - progettato da Omega nel 1892 - e cronografi da tasca usati in occasione dei

Giochi Olimpici di Los Angeles del 1932, che hanno segnato il debutto di OMEGA in qualità di Cronometrista Ufficiale. Il quadrante in avventurina blu smaltato “Grand Feu” presenta una lunetta interna e contatori con l’esclusivo motivo “onde acustiche” in oro Sedna™ 18K. Gli indici delle ore e le lancette di ore e minuti sono diamantati in oro Sedna™ 18K. A regalare un ulteriore tocco di colore al display, le lancette con punta verniciata rossa sul quadrante e contatori in CVD blu. Sul pulsante della suoneria a ore 8 spicca una raffinata nota musicale lucidata in rilievo, mentre il pulsante rattrapante a ore 2 è dotato di un anello in ceramica ibrida rossa che riprende l'estetica della lancetta dei secondi. Completano il modello, un bracciale e una fibbia in oro Sedna™ 18K.L’orologio è animato dal movimento di Manifattura più complicato mai prodotto da Omega: il Calibro Co-Axial Master Chronometer 1932. Dotato di ripetizione minuti e cronografo integrato, che fondono entrambe le funzioni in un unico movimento, per scandire il tempo trascorso.

IL TEMPO

di

Delisi OMEGA OLTRE

uella di Omega è una storia di prime volte. Comincia nel 1848 con un piccolo atelier nella cittadina svizzera La Chaux-de-Fonds. In breve tempo quel luogo noto per la precisione delle sue creazioni diventa un marchio sinonimo di innovazione nell’arte orologiera. Il primo calibro prodotto in serie, il primo orologio da polso con ripetizione minuti, il primo coinvolgimento di un’azienda nel cronometraggio sportivo sono infatti soltanto alcune delle tappe iniziali che scandiscono il percorso di Omega verso un’idea di eccellenza tecnologica. Il suo nome si associa ai cronografi indossati sulla Luna a partire dal 1969. Ma è anche quello dell’orologio che dal 1995 affianca James Bond, «uomo della marina, sommozzatore e discreto gentleman di mondo», come lo definiva la costumista premio Oscar Lindy Hemming, che per film GoldenEye scelse il Seamaster, da allora indossato in tutte le apparizioni cinematografiche dell’agente segreto. Raynald Aeschlimann, Ceo di Omega, racconta in questa intervista alcuni dei momenti più entusiasmanti della storia del marchio. E anticipa qualche novità per il futuro.

L’Omega Speedmaster è il primo orologio a essere stato indossato sulla Luna nel 1969 e in tutti i sei gli allunaggi successivi, guadagnandosi il soprannome di “Moonwatch”. Come superò i test della Nasa? Quando parliamo dell’eccellenza di Omega, questa è probabilmente la storia perfetta per confermarla. L’Omega Speedmaster era stato originariamente costruito come cronografo professionale per piloti di auto da corsa, quindi ha il Dna dell’avventura. Quando nel 1964 la Nasa cercava un orologio su cui poter contare per tutte le missioni con equipaggio, quattro marchi sottoposero i loro orologi ai test, ma alla fine solo lo Speedmaster ha superato la prova. Credo che questo dimostri l’affidabilità, la forza e la qualità dei nostri modelli.

A dicembre tra l’altro sarà l’anniversario dell’Apollo 17, con cui nel 1972 si è concluso il programma esplorativo delle missioni Apollo sulla Luna. Quali novità avete in programma? Celebreremo questo anniversario ricordando la missione. Il comandante Eugene Cernan, l’ultimo uomo a camminare sulla Luna, era un caro amico di Omega. L’orologio che indossava sull’Apollo 17 è esposto al Museo Omega di Biel, in Svizzera. Questo anniversario sarà l’occasione per metterlo sotto i riflettori.

Non solo conquiste nello spazio: dal 1995 infatti Omega affianca James Bond con l’orologio Seamaster. Come si sono evoluti gli esemplari da lui indossati? James Bond ha indossato diversi orologi Omega dal 1995. Proprio come la spia, anche questi si sono evoluti nel corso degli anni. In particolare, quando Daniel Craig ha assunto il ruolo, segnatem-

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Conversazione con Raynald Aeschlimann, Ceo dello storico marchio svizzero, sinonimo di eccellenza tecnologica e saper fare nell’arte orologiera.

po sono diventati di ispirazione militare e dal design più dark, forse riflettendo il suo approccio al personaggio. Negli ultimi anni abbiamo avuto il supporto di Daniel nel design degli orologi. La sua conoscenza di 007 ci ha aiutato a creare un modello Seamaster perfettamente adatto al personaggio.

Tra questi ce n’è uno a cui è particolarmente affezionato? Uno di quelli a cui sono molto legato è il Seamaster Diver 300M 007 Edition che indossava in No

Time To Die. È un modello davvero unico e, grazie al contributo di Daniel, ha una storia molto speciale.

Nel 2022 l’agente 007 ha compiuto sessant’anni. Come avete festeggiato questa importante ricorrenza? Abbiamo appena lanciato due orologi James Bond per celebrare il sessantesimo anniversario. Uno in acciaio inossidabile e l’altro in Canopus Gold™. Ogni orologio è stato realizzato con un patrimonio e un’ispirazione unici, ma la parte più straordinaria è il fondello. Grazie a una tecnica innovativa siamo riusciti a creare un fondello animato che mostra l’emblematica sequenza di apertura del film del 1962. È un risultato davvero magico. Ed è anche il tipo di storytelling che solo Omega può creare. Per trenta volte dal 1932 Omega ha assunto il ruolo di Official Timekeeper dei Giochi Olimpici. Quali sfide avete dovuto affrontare finora e quali altre vi attendono a Parigi nel 2024? La sfida più grande è sempre stata la stessa. Siamo al servizio degli atleti, perciò dobbiamo fornire una precisione indiscutibile nei momenti che contano. Gli atleti dipendono dalle nostre competenze nei secondi più importanti della loro vita sportiva. Ma è una cosa che amiamo e che dimostra ancora una volta l’affidabilità di Omega sul più grande palcoscenico del mondo. Per quanto riguarda Parigi 2024, non vediamo l’ora che arrivi. Al momento stiamo proseguendo l’evoluzione delle tecnologie di posizionamento e dei sensori di movimento. Queste seguono gli atleti durante le loro prestazioni e ci forniscono dati approfonditi che stanno davve-

ro rivoluzionando la nostra comprensione dello sport. Ora Omega può raccontare la storia completa di ogni evento, dall’inizio alla fine.

Oltre che alla vela – dove Omega ha più volte cronometrato la Coppa America, sostenendo anche le imprese di campioni olimpici come Peter Burling e Blair

Tuke – il marchio ha associato il proprio nome al golf.

Quali obiettivi perseguite in questi due sport? Entrambi condividono la passione per l’innovazione, la precisione e l’eccellenza. La vela e il golf inoltre sono ben radicati nel

Dna di Omega e nel corso degli anni abbiamo dimostrato un impegno crescente nei confronti di varie organizzazioni, eventi e atleti. L’obiettivo è continuare a rendere massimo questo supporto e a partecipare ai momenti più importanti. Naturalmente abbiamo anche sviluppato orologi specifici per ogni sport, come l’Ultra Light, e numerosi orologi da vela che combinano stile e funzionalità.

La vostra più recente creazione, il nuovo Olympic 1932 Chrono Chime, ha un calibro dotato del movimento di manifattura più complicato mai prodotto da Omega. A quali sfide orologiere avete dovuto rispondere per realizzarlo? A livello tecnico le sfide da superare sono state tante. Ma credo che, in generale, la nostra sfida sia stata quella di continuare a superare i limiti dell’orologeria.

Sarebbe facile rimanere fermi. Ma Omega ha uno spirito pionieristico che ci spinge continuamente ad andare avanti. Guardando al progetto Chrono Chime, sapevamo che sarebbe stato difficile, ma è stato proprio questo a ispirarci. Abbiamo visto l’opportunità di conquistare qualcosa di grande. E l’abbiamo colta.

Lei è Ceo di Omega. Cosa intende portare al marchio?

Omega esiste da molto tempo prima di me. Ha fatto cose straordinarie e si è costruita una reputazione incredibile.

Il mio ruolo di Ceo è perciò quello di assicurarmi che tutto questo prosegua. Devo dare all’azienda gli strumenti e l’ispirazione per continuare a progredire, come la recente enfasi sullo Speedmaster. Se rimarremo fedeli al nostro

Dna e continueremo a innovare, so che Omega avrà un futuro molto luminoso.•

Speedmaster Moonwatch–Lo Speedmaster Moonwatch è uno dei segnatempo più iconici al mondo. Avendo partecipato a tutte e sei le missioni lunari, il leggendario cronografo incarna alla perfezione lo spirito avventuroso e pionieristico del marchio. Corredato di un bracciale spazzolato a 5 maglie incurvate per fila, questo Moonwatch da 42 mm in acciaio inossidabile presenta un vetro esalite sul quadrante e un medaglione con ippocampo goffrato sul fondello. Ispirato allo Speedmaster di 4a generazione indossato sulla luna, il modello si distingue inoltre per la cassa asimmetrica, il quadrante “step” nero e il celebre indice “Dot over 90” sull’anello della lunetta in alluminio anodizzato. Il segnatempo è animato dal calibro Omega Co-Axial Master Chronometer 3861, che alimenta il contatore dei piccoli secondi, contatori dei 30 minuti e delle 12 ore e la lancetta cronografica centrale.

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