Ala Notizie

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acqua bene comune Anno XVII - N. 1

Quadrimestrale d’informazione edito dal Comune di Ala - Distribuzione gratuita - Iscrizione Tribunale di Rovereto n. 181 del 12-2-1993 Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Trento - Direttore Responsabile Patrizia Belli - Taxe Percue - Fotocomposizione, fotolito e stampa La Grafica S.r.l. - Mori (Trento)


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alanotizie anno XVII - n. 1

Proprietario Comune di Ala Direttore responsabile Patrizia Belli Redazione Giada Vicenzi Tiziano Bianchi Fotografie Bepi Pinter APT Rovereto e Vallagarina La fotografia di copertina è di Bepi Pinter Comitato dei garanti Fedele Ferrari Narciso Brusco Giorgio Deimichei Roberto Caprara Progetto grafico designfabrik.it Stampa la grafica srl - Mori (TN)

alanotizie Viene spedito gratuitamente a tutte le famiglie del Comune in abbonamento postale. Chi non lo ricevesse lo potrà richiedere alla segreteria del Comune Tel. 0464 678767

cari lettori Sapete qual è lo spauracchio che più fa paura a una rivista come questa? Il cestino della carta straccia. Eh sì, il timore più grande per i giornali editi dalle pubbliche amministrazioni è che vengano gettati via senza nemmeno essere aperti, sfogliati. Cosa fare per evitare il temuto cestino? Renderlo credibile. Non ci sono scappatoie. Il segreto consiste nel cercare di dare al cittadino informazioni che siano utili, interessanti, attuali. Raccontargli cosa succede dentro il “palazzo”, quali sono gli argomenti su cui discutono i suoi amministratori, quali i progetti futuri, quali le criticità. E farlo in modo onesto e trasparente. Certo non è facile presentare una nuova rivista in un’epoca in cui si moltiplicano le pubblicazioni e si diffondono sempre più capillarmente le informazioni telematiche. Basta accendere il computer e veniamo sommersi di informazioni. Ma questa è la rivista di una città. È la rivista di Ala e noi cercheremo di tenerla sempre agganciata al suo territorio, di conservarne la memoria di appartenenza, di tutelarne l’identità e di intuire per tempo i segnali di nuovo che si affacciano. La nostra ambizione è grande. Vogliamo raccontare i progetti e il lavoro dell’amministrazione comunale per misurarli poi con un metro che è infallibile: quello dei fatti. Ma c’è di più. Vorremmo aprire gli orizzonti e dare voce alle esigenze, ai bisogni, alle difficoltà dei cittadini, a coloro che chiedono attenzione e aspettano risposte. Ne saremo capaci? Lo speriamo. La nostra responsabilità sta anche in questo. È questo il patto che suggelliamo oggi presentando la nuova veste grafica della rivista. In questo viaggio mi affiancano Giada Vicenzi e Tiziano Bianchi, a cui va il mio saluto carico di affetto e stima. E nell’augurarvi una buona lettura permettetemi di ringraziare coloro che ci hanno preceduti. È per merito di giornalisti come Ivo Baroni e dei suoi collaboratori se oggi noi possiamo proseguire il cammino lungo la strada della comunicazione. E farlo con la forza della loro preziosa eredità. Buona lettura. Patrizia Belli


46 2 16

42 14 2 Ala sopra i 9 mila abitanti 5 Il nuovo consiglio comunale 10 Conti in tasca al Comune 12 Orari ampliati e nuova reception in Municipio 14 Firme contro la privatizzazione dell’acqua 16 La piscina del futuro 18 Il progetto di Palazzo Taddei 21 Come cambia “Ala città di velluto” 23 Inserto sulla raccolta differenziata 27 Forum sul servizio di asilo nido 30 Teatro ragazzi 33 L’intervento per lo “Spiazz” 34 La biblioteca continua a crescere 36 I lavori per il nuovo studentato 38 Piano giovani

39 41 42 44 44 45 46 47 48

In Europa sulle tracce dello spirito comunitario Si aggiorna il sito Internet del Comune Come lavorare in sicurezza nel bosco Veicolo elettrico per la pulizia delle strade Trasferta romana per il coro di Ala Comunicare col Comune via SMS Quando gli scrittori si trasformano in calciatori Auguri a nonna Venere Orari e servizi


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una CITTĂ€ che CRESCE Nel 2010 sono nati 110 bambini, mentre i decessi sono stati 48 Diminuiscono gli stranieri residenti


popolazione

A

la continua a crescere. A fine dicembre 2010 per la prima volta la popolazione residente in città ha sfondato il tetto dei 9 mila abitanti, raggiungendo quota 9.034 residenti, equamente suddivisi fra maschi e femmine con un leggero vantaggio a favore di queste ultime (4.534 contro 4.500). Rispetto all’anno precedente la popolazione complessiva è cresciuta dello 0,7%, in termini assoluti 63 persone in più: 25 donne e 36 maschi. Questo il quadro generale. E, tuttavia, se Ala cresce con questo ritmo ormai da parecchi anni, questa volta non lo si deve, come accadeva in passato, al fenomeno immigratorio. Alla fine del 2010, infatti, il saldo fra chi da Ala se ne è andato e chi è arrivato da altri comuni è lievemente negativo: - 1.

alanotizie 3

Gli immigrati sono stati 278, mentre a cancellare la propria residenza sono stati in 279. Ala, dunque, cresce perché si fanno più bambini e, mettiamola così, per fortuna si muore meno: nel 2010, infatti, in città sono state registrate 110 nascite (58 femmine e 52 maschi), mentre sono decedute 48 persone. Con un dato che appare curioso: nel 2010 sono morte soprattutto donne, esattamente il doppio dei maschi: 32 a 16. Un discorso a parte lo merita il tema della popolazione straniera. Dopo molti anni in cui sembrava delinearsi una tendenza alla crescita, nel 2010 il fenomeno ha subìto una netta frenata, anzi, un’inversione di tendenza. La popolazione straniera residente in città è ancora numerosa, Ala da molti anni fa registrare uno dei tassi più alti della provincia di Trento: 14,5%,

in termini assoluti 1.317 persone (655 femmine e 662 maschi). Di cui 361 minorenni e 225 nati in Italia. L’incidenza della popolazione straniera sulla totalità dei residenti, tuttavia, è diminuita rispetto allo scorso anno, quando si attestava ancora sul 15% (1.345 persone). Fra la popolazione straniera il saldo naturale è positivo: nessun decesso, a fronte della nascita di 23 bambini, 11 femmine e 12 maschi. Negativo, invece, il saldo anagrafico complessivo: da Ala se ne sono andati 190 stranieri e ne sono arrivati 139. Infine, ancora un numero che da solo racconta molte cose: nel 2010 sono stati 67 (31 donne e 36 uomini) gli stranieri che hanno acquisita la cittadinanza italiana e che quindi ora, a buon diritto, possono considerarsi italiani a tutti gli effetti.


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Popolazione residente

Popolazione residente straniera

M

F

Tot

M

F

Tot

Popolazione residente al 01/01/2010

4.464 4.509 8.973

Popolazione residente straniera al 01/01/2010

685

660 1.345

Popolazione residente al 31/12/2010

4.500 4.534 9.034

Popolazione residente straniera al 31/12/2010

662

655 1.317

Nati vivi

52

58

110

Morti

16 32 48

Iscritti all’anagrafe

Nati vivi

12 11 23

Morti

0 0 0

Iscritti all’anagrafe

Provenienti da altri Comuni

97

86

183

Provenienti da altri Comuni

25

Provenienti dall’estero

36

51

87

Provenienti dall’estero

34 50 84

Altri Totale iscritti

6 2 8 139 139 278

Cancellati dall’anagrafe Per altri Comuni

112

Altri

5 2 7

Totale iscritti

113

225

Per altri Comuni

8 16 24

Per l’estero

64

75

139

38

34

72

19 11 30 139 140 279

7 14 21

Per irreperibilità

16 10 26

Per acquisizione cittadinanza italiana

36

Altri Popolazione residente in famiglia

48

Cancellati dall’anagrafe

Per l’estero

Totale cancellati

Altri

23

4.487 4.531 9.018

Popolazione residente in convivenza

13

3

31

67

2 2 4

Totale cancellati

99

91

190

16 Stranieri minorenni

203 158 361

Stranieri nati in Italia di tutte le età

129

96

225

Paesi di origine degli stranieri residenti ad Ala Romania

M

F

Tot

155 166 321

M

F

Tot

Polonia

7 14 21

Serbia

88 76 164

Macedonia

7 6 13

Albania

88 74 162

Croazia

8 4 12

Tunisia

72 58 130

Germania

4 6 10

Marocco

66 59 125

Bulgaria

6 3 9

Algeria

32 31 63

Ceylon

5 2 7

Ucraina

14 28 42

Montenegro

5 1 6

India

28 13 41

Altri America Latina

3

22

25

Bosnia

20 20 40

Altri Africa

7

12

19

Pakistan

23 13 36

Altri Europa

8

7

15

Cile

12 18 30

Altri Russia

0

5

5

Moldavia

4 17 21

Totale

662 655 1.317


consiglio

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VOLTI NUOVI E TANTE DONNE NEL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE L’esecutivo, che rimarrà in carica fino al 2015, appare molto rinnovato con dodici consiglieri alla prima esperienza

È

un consiglio comunale estremamente frammentato quello disegnato dai risultati elettorali del giugno 2010 e che resterà in carica fino al 2015. La polverizzazione della rappresentanza riguarda soprattutto i partiti di minoranza: 7 consiglieri comunali distribuiti in 5 fra partiti e movimenti civici: Unione per Ala (3 consiglieri), Partito Autonomista (1) Lega Nord (1), L’Opportunità (1), Persone Ambiente e Territorio (1). Dall’altra parte dell’aula, la maggioranza, invece, dispone di 13 consiglieri, fra cui il sindaco e il presidente del Consiglio, apparentati in una coalizione strutturata su due liste civiche, La Bussola (4 consiglieri) e Lista per Peroni sindaco (4), e un partito, il PD (5). Una scomposizione, come già si è avuto modo di dire, che colpisce soprattutto le minoranze consiliari

e che è figlia di una campagna elettorale in cui ai nastri di partenza si presentarono addirittura 12 liste, oltre 200 candidati per una poltrona in consiglio comunale e ben 7 candidati sindaci. Un’anomalia che ha partorito la situazione di oggi. Fra i sette aspiranti sindaci, due non sono riusciti a raggiungere il quorum sufficiente per entrare in consiglio comunale (l’ex primo cittadino Giuliana Tomasoni e Angelo Trainotti); così come non ce l’hanno fatta quattro liste: Intesa per Ala, Vivere Ala, La Comunità al Centro e Impegno Civile per Ala e Frazioni. Eletto Peroni con il 56% delle preferenze, quattro sono però riusciti a guadagnarsi almeno un seggio: Narciso Brusco, il candidato sconfitto al ballottaggio, Vanessa Cattoi, Roberto Caprara e Sandro Dal Bosco, che tuttavia ha rinunciato subito al seggio in

favore del primo dei non eletti della sua lista, Massimo Ambrosi. Detto questo, il consiglio comunale, così come è uscito dalle urne, appare in buona parte rinnovato e soprattutto segnato da una significativa presenza femminile. Dodici consiglieri sono alla loro prima esperienza e 5 sono i volti al femminile; al femminile anche la presidenza del Consiglio, affidata a Fedele Ferrari. A parte la rinuncia di cui si è detto poco sopra, a fine anno l’aula ha fatto registrare un’altra sostituzione: quella di Claudio Soini, prima eletto in consiglio comunale nelle liste dell’UpT e poi, a ottobre, anche nell’assemblea della Comunità di Valle, carica incompatibile con quella di consigliere comunale. Le sue dimissioni hanno aperto le porte di piazza San Giovanni al primo dei non eletti della sua lista, Alberto Pinter.


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Luigino Peroni Sindaco Civica Peroni Sindaco Tel. 0464 678721 sindaco@comune.ala.tn.it

Paolo Mondini Vicesindaco PD – Partito Democratico Tel. 339 8677853 mondinipaolo@comune.ala.tn.it

Franca Bellorio Assessore PD – Partito Democratico Tel. 335 7634727 belloriofranca@comune.ala.tn.it

Enrico Brusco Assessore Civica Peroni Sindaco Tel. 348 3423931 bruscoenrico@comune.ala.tn.it

Andrea Fracchetti Assessore La Bussola di Ala Tel. 0464 678716 fracchettiandrea@comune.ala.tn.it

Luca Zomer Assessore La Bussola di Ala Tel. 0464 678716 zomerluca@comune.ala.tn.it

Alberto Campostrini Civica Peroni Sindaco Tel. 335 8201689 albertocampostrini@hotmail.com

Giorgio Deimichei PD – Partito Democratico Tel. 339 5658524 giorgio.deimichei@alice.it

Silvano Marchiori La Bussola di Ala Tel. 349 7123343 silvano.marchiori@gmail.com

Antonella Tomasi PD – Partito Democratico Tel. 0464 671366 tomanella@alice.it

Civica Peroni Sindaco

PD – Partito Democratico

Ornella Zenatti Vice presidente Civica Peroni Sindaco Tel. 329 7203190 ornellazc@libero.it


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Fedele Ferrari Presidente PD – Partito Democratico Tel. 348 8509544 ferrarifedele@comune.ala.tn.it

Massimo Ambrosi Persone Territorio Comunità Tel. 348 3103634 maxamb1@gmail.com

Narciso Brusco Unione per Ala Tel. 335 8497840 nar.brusco@libero.it

Roberto Caprara L’Opportunità Tel. 333 2488160 roberto_caprara@libero.it

Omar Grigoli La Bussola di Ala Tel. 348 8856722 omar.grigo@virgilio.it

Vanessa Cattoi Lega Nord Trentino Tel. 349 8012352 vanessacattoi@virgilio.it

Luigino Lorenzini Unione per Ala Tel. 336 501111 luiginolorenzini@comprensorioc10.tn.it

Alberto Pinter Unione per Ala Tel. 340 2915737 alberto.pinter@gmail.com

La Bussola di Ala

Roberto Zendri PATT Tel. 347 8417858 robertozendri@alice.it

Unione per Ala

PATT

L’Opportunità

Lega Nord Trentino

Persone Territorio Comunità


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giunta

commissioni e designati

Luigino Peroni

Conferenza dei capigruppo

Sindaco Rapporti con gli Enti istituzionali Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia abitativa Assessorato ai Lavori Pubblici

Roberto Caprara – Gruppo Misto Omar Grigoli – La Bussola di Ala Luigino Lorenzini – Unione per Ala Antonella Tomasi – PD Ornella Zenatti – Civica Peroni

Paolo Mondini

1ª Commissione consiliare permanente servizi culturali sportivi e socio assistenziali

Vicesindaco Assessorato alle Politiche Sociali e Culturali Attività culturali, Istruzione, Turismo, Politiche Sociali, Sanità Franca Bellorio Assessorato alle Politiche del Lavoro Industria, Artigianato, Commercio, Politiche del lavoro, Informatizzazione uffici Enrico Brusco Assessorato alle Attività Sportive e Ricreative Attività Sportive, Protezione Civile, Vigili del Fuoco Andrea Fracchetti Assessorato alle Attività Economiche, Finanziarie e al Personale Patrimonio, Cooperazione, Servizi, Personale, Corpo Polizia Municipale Luca Zomer Assessorato alle Attività Ambientali Agricoltura, Tutela dell’Ambiente, Patrimonio Silvo-Pastorale

Roberto Caprara presidente Silvano Marchiori vicepresidente Narciso Brusco Antonella Tomasi Ornella Zenatti 2ª Commissione consiliare permanente bilancio tributi personale programmazione economica Luigino Lorenzini presidente Vanessa Cattoi vicepresidente Alberto Campostrini Giorgio Deimichei Omar Grigoli 3ª Commissione consiliare permanente territorio e ambiente Giorgio Deimichei presidente Alberto Campostrini Omar Grigoli Roberto Zendri Alberto Pinter

Commissione consiliare statuto e regolamento organi istituzionali Antonella Tomasi presidente Narciso Brusco vicepresidente Massimo Ambrosi Silvano Marchiori Ornella Zenatti Commissione nomina giudici popolari Roberto Caprara Giorgio Deimichei Assemblea della Comunità di Valle Giorgio Deimichei Commissione elettorale comunale membri effettivi Narciso Brusco Omar Grigoli Antonella Tomasi membri supplenti Massimo Ambrosi Alberto Campostrini Ornella Zenatti Commissione accoglimenti alloggi protetti centro anziani Sindaco Vanessa Cattoi Commissione edilizia comunale Sindaco presidente Ing. Walter Forrer Arch. Piero Parolari Ing. Juri Galli Ing. Alberto Pinter Michele Lorenzini


consiglio

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Assemblea del consorzio dei Comuni della P.A.T. compresi nel B.I.M.

Consiglio di amministrazione della casa di soggiorno per anziani di Avio

Luciano Rizzi

Paolo Matuella Carla Sega

Consiglio d’amministrazione Fondazione Mondini Serena Marinoni Miriam Micheli Rosanna Mutinelli Tommaso Menolli

Comitato esperti referendum Antonio Paolo Arman Paolo Saiani Corrado Pinter

Assemblea del consorzio di vigilanza boschiva Ala - Avio

Gruppo di lavoro tecnico-consultivo per i servizi socio-sanitario

Luca Zomer delegato Pietro Bertanza Silvano Mutinelli Lino Pruner

Paolo Mondini coordinatore Roberto Franchini Fedele Ferrari Vanessa Cattoi

Assemblea del coordinamento teatrale trentino

Comitato di redazione notiziario comunale Ala Notizie

Sindaco Giovanni Garau

Patrizia Belli direttore Giada Vicenzi Tiziano Bianchi

Consiglio di biblioteca Sindaco o ass. delegato presidente Loredana Soini Cristina Delpero Giada Vicenzi Responsabile Biblioteca Mauro Debiasi Mariangela Ara Comitato di gestione asilo nido Roberto Delli Compagni Claudia Zomer

Comitato dei garanti notiziario comunale Ala Notizie Fedele Ferrari Giorgio Deimichei Roberto Caprara Narciso Brusco Consiglio dell’istituzione – istituto comprensivo Ala Paolo Mondini

Comitato di gestione scuola materna di Ala Michele Trainotti Mara Vescovi Comitato di gestione scuola materna Pilcante Oros Daniel Sorin Katia Bruni Comitato di gestione scuola materna Chizzola Alice Bertè Luana Ronz Comitato di gestione scuola materna Serravalle Manuel Lorenzini Comitato di gestione scuola materna S. Margherita Valentino Fenner Collegio revisori dei conti William Bonomi Maurizio Setti Tommaso Gabrielli Fondazione De Pizzini Roberto Caprara Danilo Pinter Mariano Secchi Enrico Bertè Consorzio dei Comuni Sindaco


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BILANCIO: CALANO LE RISORSE La riduzione delle entrate impone scelte virtuose. Alcune misure sono già state adottate come il taglio del 70% delle spese di rappresentanza. In aula la proposta di cancellare l’Irpef

T

ottobre dal protocollo d’intesa, conempi duri per la finanza locordato fra la Provincia e il Consiglio cale. Mentre andiamo in delle Autonomie. In sintesi, il docustampa il consiglio comunamento che traccia l’orizzonte dentro le non ha ancora approvato il bilancio cui in futuro si muoverà la finanza di previsione per il 2011. La votaziolocale stabilisce già per il 2011 un tane in aula avverrà con ogni probaglio secco del 2,4% dei trasferimenti bilità entro marzo. E, tuttavia, l’aria provinciali sulla parte corrente del che tira, quello che si intuisce dalle bilancio. Riduzione che per le casse dichiarazioni dell’assessore al Bilanalensi – i numeri sono stati forniti cio, Andrea Fracchetti, è che per Ala, nei giorni scorsi dagli uffici dell’asdel resto come per tutte le municipasessorato al Bilancio – si tradurrà in lità trentine, si stia delineando una 68 mila euro in meno trasferiti da prospettiva caratterizzata da tagli Trento. Ma non solo, il documento consistenti, soprattutto sui capitoli del 29 ottobre 2010 prevede anche della spesa ordinaria. E non solo per l’introduzione di uno strumento vinquest’anno. Insomma, una cura dicolante, che inciderà pesantemente magrante alla macchina amministrasui bilanci delle municipalità da qui tiva, che dovrà abituarsi a convivere ai prossimi anni. Il meccanismo precon una progressiva riduzione dei vede l’attenuazione progressiva (con trasferimenti provinciali. Del resto, uno scatto del 20% per il dibattito che si è svilupogni annualità) dell’utilizpato fra le forze politiche zo di quello che è chiamato alensi sul tema dell’addi- Intesa Fondo per gli Investimenti zionale comunale Irpef, Provinciasta lì a dimostrare proprio Consiglio delle Minori, le cui disponibilità fino ad oggi erano sempre questo: i ragionamenti e le state utilizzate per copriscelte sulla finanza locale Autonomie: re le spese correnti della evidenziano che, da qual- taglio alla macchina amministratisiasi angolatura si guardi parte corrente va. Meccanismo che, nel la situazione, tutti si ren2011, sul bilancio di Ala dono conto che il futuro, del bilancio si tradurrà in una riduzioalmeno a breve e medio ne dei finanziamenti pari periodo, sarà segnato da a 128 mila euro. Fra tagli e vincolo una riduzione pesante delle risorse sul Fondo per gli Investimenti Midisponibili. Il che impone e imporrà nori, quindi, il bilancio della città agli amministratori di imparare a dedi velluto dovrà fare i conti con una streggiarsi e, quindi, anche a sceglieriduzione delle disponibilità, che si re fra tagli alle spese e imposizione aggirerà attorno ai 200 mila euro. Di fiscale. Se il quadro generale è quefronte a questo quadro che, se non sto, nel dettaglio sono i numeri che nel dettaglio, almeno nelle linee geraccontano meglio il nuovo scenario nerali era intuibile già da prima di con cui dovrà fare i conti la finanza ottobre, l’amministrazione alense ha locale. E qui vale la pena ricordare che la iniziato un’accurata valutazione dei manovra di bilancio si inserirà dencosti “al fine di ottimizzare l’utilizzo tro la cornice definita lo scorso 29 delle risorse disponibili – ha spiega-

to l’assessore Fracchetti –, sfruttando anche i risparmi derivanti da una migliore organizzazione del processo gestionale del comune. Obiettivo, quello di iniziare un cammino che porti gradualmente alla riduzione di costi, liberando risorse da impegnare nell’interesse della comunità, mantenendo servizi che oggi potrebbero essere compromessi dai minori trasferimenti”. Per ottenere questi risultati, l’amministrazione per la prima volta si è dotata anche di un nuovo strumento di programmazione: il “Documento di Indirizzo di Governo”, strumento previsto dal regolamento comunale di contabilità, che, tuttavia, non era mai stato attivato, almeno in forma


economia

collegiale e scritta. Si tratta di un documento che ha la finalità di indicare in modo univoco la strada che l’amministrazione intende seguire, dando agli uffici indicazioni precise sia in merito alla stesura della Relazione Previsionale e Programmatica, sia per quanto riguarda la formulazione dei preventivi di spesa. Sempre su questa linea di approccio, la giunta ha anche dato una nuova veste al Piano Esecutivo di Gestione, che “diventerà – ha spiegato l’assessore – il metro di misura della capacità degli Uffici di raggiungere gli obiettivi operativi posti in sede di previsione; obiettivi non legati al lavoro ordinario, bensì a specifici progetti, definiti in termini di fasi di lavoro, relative

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scadenze temporali e priorità rispetto ad altre attività. Tutto questo per migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa”. In generale, si potrebbe dire che l’impegno che sembra emergere da questi primi provvedimenti sembra andare verso una stringente pianificazione della spesa e quindi degli interventi, per poter arrivare “ad avere, nei vari ambiti, una chiara visione d’insieme dei problemi, elemento portante per una razionale ed efficiente scelta economica”. Alcune misure in questo senso sono già state adottate: sono state tagliate del 70% le spese di rappresentanza ed è stato dato un impulso significativo all’informatizzazione della macchina am-

ministrativa con l’introduzione del protocollo informatico, strumento a cui dedichiamo un approfondimento sulle pagine di questo periodico. È stata poi riservata una particolare attenzione alle spese di gestione del patrimonio, “iniziando un percorso di ricerca dell’efficienza energetica delle strutture comunali. Per il nuovo impianto natatorio, per esempio, è stato prevista la realizzazione di un impianto solare per produrre acqua calda ed elettricità, in modo da rendere più economica la gestione corrente della struttura, con un risparmio stimato di 23 mila euro all’anno”. Fin qui i tagli al bilancio e i risparmi sulle spese. Lo scenario introdotto dall’accordo del 29 ottobre fra Provincia e Consiglio delle Autonomie e i conseguenti vincoli ha complicato e non poco anche la scelta relativa all’addizionale comunale Irpef, tema questo che, come abbiamo accennato, fra dicembre e gennaio ha acceso il dibattito tra le forze politiche. Dinanzi alle pesanti misure messe in campo, era stata valutata anche l’ipotesi di un’applicazione dell’imposta, che permettesse comunque di tutelare le fasce più deboli della popolazione: esenzione fino a 20 mila euro di reddito lordo e applicazione di un aliquota dello 0,25 per i redditi superiori. La decisione finale della giunta, arrivata in queste ore, ha, invece, confermato quanto era già stato annunciato nel corso dell’estate e messo nero su bianco nelle linee di indirizzo del governo. La proposta di bilancio, che verrà sottoposta al consiglio comunale, prevede, infatti, la cancellazione totale di questa imposta. La scelta definitiva spetterà, comunque, all’aula alla fine di marzo. •


servizi

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PER UN COMUNE PIÙ VICINO AI CITTADINI Parte la rivoluzione dei servizi con orari ampliati, Protocollo Informatico e nuova Reception “

L

a chiesa si rinnova” cantava tanti anni fa il Signor G. Con meno ambizioni e senza la stessa suggestione poetica, una certa aria di rinnovamento la si comincia a sentire anche nell’organizzazione degli uffici del municipio di Ala. Il segnale che qualcosa sta cambiando dentro una macchina amministrativa che negli ultimi anni i cittadini avevano cominciato a percepire con una certa insofferenza, è stato dato dal ripristino, così come era fino a metà degli anni 2000, degli orari di apertura al pubblico. Da novembre, infatti, sportelli e uffici sono tornati a disposizione degli utenti venti ore a settimana (vedi specchietto in terza di copertina). Quasi il doppio rispetto all’orario in vigore fino allo scorso autunno. Ma questo è solo un primo segnale. L’ambizione che segna le intenzioni dell’amministrazione comunale per il 2011 va oltre questa prima misura. L’orientamento, illustrato in più occasioni dal sindaco, ruota at-

torno all’idea di uffici più efficienti e più fruibili dal pubblico. Una mano la darà di sicuro il completamento dell’informatizzazione dei servizi. E, sopra tutti gli altri, il passaggio che cambierà radicalmente la natura dei rapporti fra cittadini e macchina amministrativa, sarà l’introduzione del cosiddetto Protocollo Informatico che sostituirà, da qui a qualche mese, le vecchie procedure di autenticazione manuale di tutta la documentazione in ingresso. In pratica, qualsiasi documento sarà automaticamente archiviato con un procedimento elettronico e inviato in tempo reale agli uffici di destinazione e ai soggetti amministrativi di competenza. Questo meccanismo, oltre a ridurre drasticamente i tempi di distribuzione del documento, consentirà allo stesso tempo di rendere trasparenti tutti i passaggi amministrativi della pratica, gli eventuali ritardi e le eventuali responsabilità. Qualsiasi documento, quindi, sarà completamente trac-

ciabile, come se avesse un’etichetta, dal momento stesso in cui varcherà il portone del municipio. Un sistema che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire al cittadino che la sua pratica non resti dimenticata, magari solo per distrazione, in fondo a qualche cassetto. Questa piccola rivoluzione sarà messa in cantiere entro qualche mese e affidata ai dispositivi e ai software forniti gratuitamente da Informatica Trentina, di cui il Comune è socio. Le novità, tuttavia, non si fermano qui. Anche gli spazi hanno la loro importanza, quando si avvia una ristrutturazione organizzativa. Ed è per questo che tra febbraio e marzo cominceranno i lavori di riorganizzazione della reception al pian terreno della sede municipale. A quello principale che dà sulla piazza, sarà aggiunto un ingresso su via Roma completamente sbarrierato, quindi facilmente accessibile anche ai cittadini diversamente abili. La hall, che oggi funge quasi esclusivamente da portineria e da


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il nuovo ingresso del municipio in via roma

centralino, assumerà, invece, la veste mente agli uffici. Una ristrutturaziodi un vero e proprio ufficio, a cui i citne il cui costo preventivato si aggira tadini potranno affidare non solo la attorno ai 30 mila euro e che dovrebdocumentazione da protocollare, ma be entrare a regime fra marzo e aprile. a cui potranno rivolgersi anche per Novità anche sul fronte del personale, sbrigare tutta una serie di sia per quello impiegato nepratiche amministrative. gli uffici sia per quello asseGli addetti che opereranno Obiettivo del gnato al cantiere comunale. front-office saranno tre. A sindaco e dei All’organico dell’ufficio loro il compito di filtrare suoi assessori, tecnico e urbanistico sono l’accesso agli uffici collocati già state affiancate due ai piani superiori, fornendo abbattere nuove figure professionarisposte esaurienti diretta- i tempi di li: obiettivo dichiarato del mente dalla reception. Le lavorazione sindaco e dei suoi assessoloro competenze spazieran- delle pratiche ri, abbattere drasticamenno dai servizi anagrafici a te i tempi di lavorazione quelli dell’ufficio tecnico: edilizie delle pratiche edilizie, che raccoglieranno documensino ad oggi hanno consetazione e consegneranno gnata ad Ala una sorta di certificati oltre naturalmente a formaglia nera provinciale e forse anche nire informazioni. Nelle aspettative nazionale, nella classifica dei tempi dell’amministrazione questa riorgadi attesa: 240 giorni il tempo medio nizzazione funzionale e degli spaper l’evasione di una pratica edilizia. zi dovrebbe consentire ai cittadini Entro dicembre 2011, questa almeno di sbrigare almeno il 60 – 70% delle l’intenzione dichiarata, grazie alle pratiche senza dover accedere direttadue nuove assunzioni tutto il pre-

gresso dovrebbe essere smaltito e i tempi di attesa dovrebbero tornare dentro i fatidici 60 giorni previsti dal quadro normativo. Assunzione, infine, anche al servizio patrimonio: una nuova figura professionale, cui è stata affidata la progettazione e la gestione dell’arredo urbano della città. Qualche aggiustamento, soprattutto nella filosofia generale del mansionario, è già stato introdotto anche nell’organizzazione del personale addetto al cantiere comunale. L’indirizzo che sembra si voglia seguire in questo comparto riporta i lavoratori dentro lo schema di un mansionario legato prevalentemente alla manutenzione del patrimonio e all’esecuzione di piccoli e medi lavori pubblici. Mentre l’orientamento per quanto riguarda le attività accessorie non strettamente legate al mansionario e alla qualificazione – per esempio tutte le attività di assistenza a manifestazioni, spettacoli ed eventi – è quello di ricorrere a risorse esterne. •


focus

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GIÙ LE MANI DALL’ACQUA DEL SINDACO! Raccolte 240 firme contro la privatizzazione

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nche Ala passa dalle parole ai fatti: nel settembre scorso il consiglio comunale ha discusso una mozione che chiedeva all’aula di pronunciarsi sul tema della privatizzazione dell’acqua. Ala si inserisce, così, in quel movimento che dal Trentino alla Sicilia è sorto per contrastare la privatizzazione dei servizi idrici. Una resistenza che parte dal basso e contesta non solo il governo, ma anche il parlamento, che con il decreto Ronchi (166/2009) o decreto di “privatizzazione dell’acqua”, in sostanza spinge i Comuni ad affidare a privati o a società miste pubblico-private i servizi pubblici di rilevanza economica, quindi anche l’acqua e i rifiuti, riducendo a quote minoritarie la mano pubblica nella gestione entro la fine del 2011, e ciò anche quando i servizi funzionano perfettamente e i conti tornano. I rischi del decreto Ronchi

Di fronte alla possibilità che anche ad Ala il servizio di distribuzione dell’acqua possa subire delle modifiche i consiglieri Tomasi, Ferrari e Deimichei hanno portato in consiglio comunale la mozione per chiedere che lo statuto comunale sia integrato con la dichiarazione di principio che l’acqua sia da considerarsi un bene indisponibile, privo di rilevanza economica. A seguito di un serrato dibattito, dove la minoranza ha protestato contro vizi di metodo, la mozione è stata ritirata, perché incompleta e perché non era chiaro quali sarebbero state le conseguenze di tali asserzioni

sulla nostra distribuzione dell’acqua. Si tratta, infatti, di una materia giuridica quanto mai complessa. Leggere per credere. Ciò che è a rischio sono la proprietà e la disponibilità collettive delle infrastrutture che sono indispensabili a rendere l’acqua fruibile ai cittadini, in altre parole la garanzia di accesso alla risorsa. La partita è, dunque, chiara: col decreto Ronchi i Comuni perderebbero contemporaneamente una fonte di entrate e la sorveglianza sul territorio e si rischia di passare in breve tempo da una gestione a capitale misto (pubblico e privato) a vere e proprie S.p.A. Ovviamente, l’azione che queste promuoveranno sarà per il massimo profitto e potrebbe esserci un aggravio di costi per i cittadini. Lo scenario è inquietante: bollette fuori controllo e i cittadini con un distante call center cui segnalare soprusi o disservizi. Un provvedimento che non sembra sostenere la gestione del bilancio familiare, già messo a dura prova dalla crisi economica. Non appena sono stati chiari i pericoli nascosti dietro questa corsa alla privatizzazione, gli italiani si sono trovati popolo unito e solidale: superati gli steccati di destra e sinistra, nord e sud, laici e cattolici, tutti si sono attivati contro quella che viene sempre più avvertita come una vera emergenza nazionale. Così è partita la sfida referendaria. Mentre un gruppo di giuristi elaborava i tre quesiti referendari per abrogare le norme del decreto Ronchi, nelle piazze italiane migliaia di volontari erano impegnati in una campagna di

informazione e raccolta firme, conclusa a luglio 2010. Ad Ala ne sono state raccolte 240 e in tutta Italia complessivamente quasi un milione e mezzo: tre volte la cifra necessaria a indire un referendum, nonché il 4% dell’ elettorato italiano. Le firme sono poi state conteggiate e passate al vaglio dalla Corte di Cassazione, mentre la Corte Costituzionale ha ammesso due dei tre quesiti referendari proposti. A primavera, dunque, il voto: la vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni. “In questo periodo – spiega Fedele Ferrari, presidente del Consiglio comunale – abbiamo portato avanti la “questione acqua”, così delicata e importante, partecipando a convegni, intessendo relazioni con il comitato promotore del referendum, dialogando con chi, a livello provinciale e sovracomunale, si sta impegnando per difendere l’acqua. Tutto questo alla ricerca della soluzione migliore per Ala, una soluzione che garantisca un processo di (ri)pubblicizzazione dell’acqua, che permetta di non ragionare solo in termini di economicità e di costi, ma di diritti. La preoccupazione è che attraverso le norme recenti si possa considerare l’acqua solo come una fonte di guadagno e non come un bene comune e universale, a disposizione di tutti e senza alcun tipo di distinzione soprattutto di carattere economico”. È molto importante che il consiglio comunale si pronunci su questa materia. La qualità costa, ma la può ga-


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donne al lavatoio dei ronchi. anni settanta

L’acqua è un bene pubblico. No a logiche di mercato

A rischio proprietà e disponibilità collettive delle infrastrutture che rendono l’acqua fruibile ai cittadini rantire anche una gestione pubblica responsabile. Pagare il servizio è giusto, ma un Comune a differenza delle società private può valutare le situazioni una ad una ed eventualmente venire incontro alle persone in difficoltà economica. Cosa succede negli altri Paesi d’Europa

A far riflettere dovrebbe essere anche la linea di condotta adottata dagli altri Paesi della Comunità Europea, dove in materia di privatizzazione si assiste a una controtendenza: dalla Francia alla Germania si torna, infatti, a rendere pubblica la gestione dell’acqua, poiché la privatizzazione ha portato un peggioramento notevole della qualità dell’acqua erogata e

un aumento altrettanto considerevole delle tariffe. Ma non dimentichiamo che esistono già vari esempi nel nostro Paese: celebri sono i casi di Aprilia (LT) e di Ceccano (FR), dove l’affidamento del servizio idrico a una multinazionale ha causato aumenti spropositati delle bollette. I casi sopraelencati rendono evidente qual è il vero paradosso della privatizzazione, che non potrà che peggiorare con il decreto Ronchi. Cosa farsene della mera proprietà delle reti se l’acqua che scorre è gestita da consigli di amministrazione non eletti dai cittadini e non sottoposti ai principi della democrazia rappresentativa? Questo dilemma è oggi al centro del dibattito sulla questione dei servizi idrici.

“Non ce l’abbiamo con le società private – prosegue Ferrari – ma non vogliamo che l’acqua venga espropriata dal pubblico e diventi oggetto di logiche di mercato. Non si tratta neanche di uno scontro tra partiti, non è una questione di schieramenti: vogliamo una battaglia politica, ma sull’acqua. Per richiamare l’attenzione di tutti su questa problematica si è pensato di prendere posizione con un gesto importante: modificare lo statuto comunale, introducendo una voce specifica che faccia riferimento all’acqua e alla sua gestione, non come fonte di guadagno ma come bene per tutti. La nostra esperienza – conclude Ferrari – è a disposizione dei cittadini che vogliano informarsi, confrontarsi e intavolare una seria discussione sulla gestione dei servizi pubblici locali. Per mettere a disposizione dei cittadini informazioni corrette e aumentare la consapevolezza in materia è in calendario per i prossimi mesi una serie di iniziative, tra cui sicuramente un incontro informativo con la presenza di alcuni portavoce di spicco in materia”. • Per informazioni si può visitare il sito www.acquabenecomune.org


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INTERVENTO RADICALE PER LA PISCINA Nuovi impianti, vasca esterna e centro benessere

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endere la piscina di Ala un impianto natatorio di rilievo provinciale. È questo l’obiettivo più impegnativo che il Comune, attraverso un articolato programma di restauro e ricostruzione, intende raggiungere. Si tratta di un progetto imponente dal punto di vista strutturale e impegnativo dal punto di vista finanziario: costerà circa 3 milioni di euro e prevede un intervento radicale sull’impianto originario della metà degli anni Ottanta. I lavori di riassetto e messa a norma, finanziati in parte con fondi provinciali in parte con un mutuo, sono iniziati il 27 settembre scorso e sono ora in pieno svolgimento sotto la supervisione dell’ingegner Strauss di TESI Engineering. La ditta aggiudicataria,

la Faccio S.r.l. di Vicenza, ha dato inizio alle opere, che dovranno essere portate a termine entro un anno. Lo stato dei lavori

Nonostante alcuni problemi logistici del cantiere, i lavori procedono in maniera regolare. Le strutture del nuovo deposito interrato a servizio della piscina sono state da tempo ultimate e la realizzazione dei nuovi divisori interni è praticamente terminata. Anche i lavori impiantistici stanno avanzando velocemente e dopo la rimozione dei vecchi impianti si sta procedendo alla posa di quelli nuovi: da poco sono state installate le nuove tubature di distribuzione dell’acqua alle due vasche interne e i getti di riempimento per riprofilare il fondo. Questa è forse la parte meno visibile

del progetto, ma fondamentale, perché gli impianti tecnologici richiedevano interventi urgenti di sostituzione delle componenti degradate e non a norma, in particolare gli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria e l’impianto elettrico. Il programma dei lavori prevede ora la sostituzione dei serramenti e la nuova impermeabilizzazione del tetto contro le infiltrazioni di acqua piovana. Come sarà la nuova piscina

Al termine del restauro la nuova piscina darà la possibilità di svolgere una più ampia gamma di attività natatorie, sia per una mirata preparazione degli atleti, che per le pratiche ludico-ricreative rivolte ai numerosi frequentatori amanti del nuoto e degli sport acquatici.


sport

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RARI NANTES ALA

A colloquio con il presidente Claudio Massei Riguardo ai lavori in corso per la nuova piscina, qualche perplessità è stata, invece, sollevata dal presidente della Rari Nantes Ala, Claudio Massei, sia in merito ai costi dell’operazione che alla scelta progettuale. Interpellato dall’amministrazione comunale, il Direttivo della Rari Nantes aveva suggerito delle modifiche al progetto: oltre alla proposta di portare la vasca grande alle dimensioni di una piscina olimpionica, la società si era anche espressa circa i problemi di gestione operativa che il nuovo impianto avrebbe comportato e aveva cercato di indirizzare verso scelte a suo avviso più adatte alla realtà locale, dove accanto al regolare e preminente utilizzo da parte degli atleti della Rari Nantes, si registra anche un afflusso massiccio da parte delle scuole e degli utenti amatoriali, provenienti dai comuni contigui. La temporanea chiusura della piscina di Ala ha causato non poche difficoltà alla società sportiva, che per gli allenamenti deve ora avvalersi di quella di Rovereto, anch’essa, guarda caso, in fase di ristrutturazione. Com’è evidente, atleti e allenatori scontano numerosi problemi dovuti al sovraffollamento della piscina di Rovereto e ai lavori di restauro in corso, per cui si sono dovuti adattare ad allenarsi in condizioni non certo ottimali (riduzione delle corsie, spogliatoi e servizi trasferiti momentaneamente in container riscaldati). La situazione è stata affrontata in maniera decisa, grazie non solo alla solida determinazione che contraddistingue gli atleti della Rari Nantes ma anche alla grande disponibilità dei loro allenatori e delle loro famiglie nell’organizzare gli spostamenti verso il polo natatorio di Rovereto.

La modifica della profondità della vasca nuoto migliorerà, dunque, le attività di allenamento e consentirà nuove attività sportivo-ricreative, come acqua-gym, acqua-bike e acqua-fitness; la modifica della profondità riguarderà anche la vasca bambini. In questa fase è compresa la sostituzione dei rivestimenti ceramici del piano vasca e delle pareti e la divisione della vasca grande in sei corsie in luogo delle cinque precedenti. Per rendere più piacevole l’utilizzo durante la stagione estiva è prevista la costruzione di una vasca esterna, di ridotte dimensioni e profondità, accompagnata dalla risistemazione generale del solarium e della zona verde. In risposta alla domanda di nuove attrezzature ludicoricreative, verranno installati uno scivolo chiuso, con partenza e arrivo interni e transito all’esterno, e uno scivolo per bambini. Ampliamento e riqualificazione caratterizzano pure l’intervento su spogliatoi e servizi. In adeguamento alle prescrizioni normative sono previsti servizi e spogliatoi separati per i dipendenti e il personale e spogliatoi attrezlo scivolo nel progetto della nuova piscina zati per i disabili.

La novità più evidente dell’intero progetto è, però, senza dubbio il centro benessere, che sorgerà nella parte che prima ospitava gli uffici e la direzione didattica. Sarà una struttura di medie proporzioni, completa di sauna, bagno romano, kneipp, whirpool, percorso emozionale e zona relax. L’area, dotata di propri spogliatoi e servizi, sarà posta in comunicazione con il resto dell’impianto tramite un valico controllato. “Si tratta di un progetto di grande qualità, sia per le caratteristiche della struttura e degli impianti che per il modello gestionale, che consentirà di mettere a disposizione una struttura moderna e un servizio sensibilmente migliore rispetto a quello precedente e che sarà utile non solo per la nostra realtà cittadina ma per tutto il comprensorio” ha spiegato l’assessore allo Sport del Comune, Enrico Brusco, che ha evidenziato: “In fase di elaborazione del piano abbiamo fatto pervenire le sollecitazioni e le necessità espresse dalla società sportiva Rari Nantes, che abbiamo voluto incontrare in un’assemblea prima di avviare la procedura dell’opera. I lavori proseguono secondo i piani e il nostro auspicio è che possano terminare nei tempi previsti, in modo da permettere alla Rari Nantes Ala di tornare ad allenarsi nella nuova struttura e a tutti gli altri utenti – comprese le scuole – di poter finalmente contare su un polo sportivo multifunzionale e adeguato alle diverse richieste”. •


musei

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PALAZZO TADDEI SI PREPARA A OSPITARE iL MUSEO DEL TESSUTO E DELLE ARTI TESSILI Proseguono a pieno ritmo i lavori di restauro di Palazzo Taddei nel cuore del centro storico di Ala, destinato ad accogliere, entro la fine del 2012, il Museo Provinciale del Tessuto e delle Arti Tessili

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ei giorni scorsi abbiamo fatto una visita al cantiere, per verificare in anteprima lo stato di avanzamento del restauro e valutare il progetto di destinazione, che ci è stato illustrato dal geometra Mauro Martinelli dello Studio Caprara. Ma facciamo un passo indietro. La spinta iniziale a questo articolato progetto è arrivata nel 2003 dalla Provincia, per valorizzare il patrimonio culturale, artistico e storico legato alla produzione di sete e velluti ad Ala e nei centri della Vallagarina, riportando alla giusta attenzione un settore un tempo vitale nell’economia trentina. A questo scopo è stato progettato un nuovo istituto museale, destinato a conservare ed esporre le raccolte tessili di proprietà pubblica e a far conoscere le antiche tecniche di lavorazione della seta. Un’operazione che ben si accorda, del resto, con la valorizzazione portata avanti negli ultimi anni da parte delle amministrazioni comunali alensi nei riguardi di questa importante fase della storia cittadina: il prodotto più evidente di tale interessamento è senza dubbio la manifestazione “Città di Velluto”, ma accanto a essa anche un’accurata riappropriazione delle fonti storiche, l’acquisizione di manufatti tessili, il recupero di materiali antichi. La scelta è caduta su Palazzo Taddei, non solo perché appartenente a una famiglia che fece fortuna con la produzione di velluto, ma soprattutto perché l’articolazione degli spazi che esso presenta appariva adeguata alle specifiche caratteristiche di conservazione ed esposizione di raccolte tessili. In seguito a una convenzione con il Comune di Ala l’immobile è

stato ceduto alla Provincia, che ne ha finanziato il restauro e che lo avrà in gestione dopo l’apertura. Le fasi d’intervento

I lavori, curati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e posti sotto la direzione dello Studio Caprara, sono stati suddivisi in tre lotti. Il primo stralcio si è svolto da luglio 2006 a settembre 2009 e ha comportato interventi strutturali basilari: consolidamento statico delle fondazioni e delle murature perimetrali, deumidificazione, sistemazione degli intonaci esterni. Il costo dell’operazione è stato di 1 milione e 650 mila euro. Il secondo stralcio dei lavori, iniziato nell’aprile 2010 e attualmente in corso, comporta i seguenti interventi: consolidamento/rifacimento dei solai, pavimentazione interna ed esterna, sistemazione degli intonaci interni e dei serramenti, completamento degli impianti tecnologici principali. Questa fase si concluderà entro l’aprile di quest’anno, con un probabile slittamento di qualche mese, dovuto alla necessità di effettuare una perizia tecnica per valutare la regolarità degli interventi. L’importo offerto in sede di gara ammonta a 1 milione e 76 mila euro. Il terzo stralcio, i cui costi ed estremi cronologici restano ancora da definire, comporterà, invece, il restauro degli affreschi, l’arredamento interno, il completamento del restauro generale. Nel progetto si è considerata la necessità di conservare integralmente la struttura architettonica originaria dell’edificio, cercando nel contempo di rispondere alle esigenze funzionali e di spazio richieste da un moderno museo, anche nel rispetto delle normative vigenti per gli edifici aperti al

pubblico. Per la definizione dei vari ambiti a servizio del museo si è tenuto conto degli spazi esistenti e della loro valenza storica e artistica, nonché della presenza di decorazioni, manufatti, pavimenti di particolare importanza. Ecco perché gli spazi espositivi si concentrano al primo e secondo piano, mentre quelli per il lavaggio e il restauro sono stati previsti in un fabbricato separato dall’edificio principale, posto tra i due cortili verso via Teatro. Uno dei temi emersi fin dall’inizio è stato quello del sistema dei collegamenti verticali principali – scala e ascensore – che dovevano essere posti in posizione strategica: si è, pertanto, scelto di collocarli nel corpo a est dell’edificio centrale, a destra del portico del loggiato. Anche gli


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facciata di palazzo taddei. in basso lavori di restauro nella corte interna

Conserverà ed esporrà le raccolte tessili di proprietà pubblica e a farà conoscere le antiche tecniche di lavorazione

impianti di riscaldamento, raffrescamento e controllo dell’umidità sono stati posizionati in modo da creare meno interferenze possibili con gli spazi espositivi. Entrata da via Sartori con biglietteria e bookshop

Al museo si avrà accesso dal portone principale di via Sartori. A destra del portico d’ingresso saranno collocati la biglietteria e il bookshop, mentre il locale sulla sinistra ospiterà raccolte di documenti storici della famiglia Taddei. Attraversato il cortile, la storica cucina e i locali di servizio serviranno come sala buffet. Dalla parte sinistra del portico si potrà accedere, invece, a una prima, ampia, zona espositiva. Il primo piano è destinato all’esposi-

zione del materiale museale, eccetto piccoli spazi a uso foresteria e uffici organizzativi. La scala principale porterà direttamente alle sale espositive, tramite un percorso che sfrutta le porte esistenti e mette in comunicazione tutte le stanze. Tra affreschi e tessuti

Tra tutti gli ambienti, particolarmente scenografico risulterà il lungo salone di rappresentanza, posto sopra il portone d’accesso al Palazzo, i cui pregevoli affreschi, una volta restaurati, si accorderanno piacevolmente con i tessuti esposti. Se il primo piano è stato destinato prettamente a spazio espositivo, il secondo piano è stato pensato come luogo di incontro culturale e di studio: una grande sala a doppia altezza con soppalco ospiterà una sala conferenze e altro materiale museale, mentre una biblioteca specializzata


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LA CURIOSITà

Il salone di rappresentanza, attraverso i suoi elementi decorativi costituiva l’occasione per la famiglia Taddei di esprimere il proprio gusto e la propria cultura, nonché di mostrare la condizione conquistata all’interno della società alense e il rango di famiglia nobile. Assai particolare è il grande stemma eseguito a stucco, posto sopra il camino secentesco del salone. Un’attenta osservazione di questo rivela un curioso particolare sulla storia della famiglia: esso è sorretto da due figure con vesti militari romane ed è sovrastato da un cimiero rivolto verso destra. La posizione dell’elmo risulta alquanto strana per l’iconografia dell’epoca: l’orientamento verso destra dell’elmo starebbe, infatti, a indicare lo stato giuridico di figlio naturale, nato al di fuori del matrimonio, ma riconosciuto. La composizione appare bizzarra per l’implicito messaggio, che in quei tempi tutti sapevano decifrare. Ciò porterebbe a sostenere che il committente di questo emblema araldico fosse così potente da manifestare pubblicamente e senza imbarazzo la sua condizione di figlio illegittimo e da rivendicare comunque la propria nobiltà.

in storia del tessuto e del costume permetterà la consultazione agli studiosi del settore. Il terzo piano è il luogo destinato alla conservazione e ospiterà una tessilteca con una ricca e articolata raccolta di tessuti e costumi, tra cui abiti del Settecento di particolare pregio. Nei due grandi cortili retrostanti, che si affacciano su via Teatro, sono previsti dei posti macchina soprattutto per il personale. Nel cortile di sinistra è stato ricavato un laboratorio di restauro tessile per il lavaggio e le operazioni di manutenzione. Nel corso dei lavori sono state demolite alcune suddivisioni dei locali, funzionali alle passate destinazioni d’uso. Questo recupero degli spazi originari del palazzo consente ora di muovere interessanti osservazioni, in particolare sulla cosiddetta “sala di rappresentanza”: eliminati i tramezzi posticci, essa emerge in tutta la sua ampiezza, al punto da apparire eccessivamente vasta per un uso do-

lo stemma della casata sopra un camino secentesco

CHI ERA LA FAMIGLIA TADDEI

“Memoria et Nota della discendenza della Casa Thadei, partita da Fiorenza et capitata in Verona l’anno di N. Sig.re 1303; et partita da Verona capitò et s’accasò in Ala di Trento l’anno 1391. Con queste parole inizia la Narrativa della Casa Thadei, scritta sul finire del XVI secolo e conservata fra i documenti d’archivio della Biblioteca Comunale di Ala. Pochi sanno che la nobile discendenza Taddei, scacciata da Firenze perché schierata con la fazione dei ghibellini, fu costretta a un continuo peregrinare da una Signoria all’altra in cerca di appoggio e protezione e fu soggetta ai corsi alterni della fortuna, sino a quando […] Tade Taddei con l’appoggio e spalla delli sudetti Sig.ri di Castelbarco l’anno 1391, si maritò in Ala pigliando una del Comune sopra robba […]”. La Narrativa prosegue riportando con precisione e dovizia di particolari l’evoluzione della famiglia Taddei, che nel corso dei secoli si amplia e si integra sempre più con il tessuto sociale di Ala, collocandosi, grazie alla ricchezza acquisita con l’arte serica, tra le famiglie più prestigiose e influenti della città.

mestico. È molto probabile, invece, che fosse un salone per l’esposizione dei pregiati tessuti prodotti dalla famiglia. È facile, infatti, immaginare drappi di seta e velluti appesi in sequenza, a mo’ di arazzi, come si usava un tempo, a rappresentare (e da qui, appunto, l’appellativo di “salone di rappresentanza”) le capacità tecniche, le possibilità economiche e, quindi, l’importanza sociale della famiglia. In tal senso, risulta appropriata e coerente con quello che è stato un suo utilizzo in passato, la scelta di collocare nel palazzo il nuovo Museo Provinciale del Tessuto.

In conclusione il museo rappresenterà un’interessante occasione di conoscenza del variegato universo dei tessuti e in particolare del velluto, dal momento della coltivazione del baco da seta fino alla successiva produzione del prezioso manufatto. L’esposizione ha anche un chiaro intento didattico, che coinvolge i più giovani e le scuole, proponendo un percorso interattivo per chiarire come, partendo dal filo di seta, si possa arrivare alla creazione di vere e proprie opere d’arte, che vengono realizzate ancora oggi grazie al genio della manualità umana. •


eventi

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CITTà DI VELLUTO COSì ALA SI RIAPPROPRIA DELLA SUA FESTA Un solo week end lungo in luglio, dal venerdì alla domenica sera nella convinzione che il marchio vada mantenuto e valorizzato attraverso il coinvolgimento e la partecipazione degli alensi

C

ittà di velluto, si torna alle origini. O quasi. Dopo dieci anni di spettacoli e un anno, il 2010, di pausa, il festival alense si ripensa e prende spunto dal passato. È questa l’impostazione che sembra prevalere negli ambienti dell’assessorato alla Cultura del Comune e fra le associazioni locali, in vista dell’appuntamento programmato per l’estate 2011. Un cambio di rotta, dunque, rispetto alle ultime edizioni, che avevano fatto registrare un sensibile calo di attenzione da parte dei visitatori ma soprattutto da parte degli alensi. Una questione di numeri ma anche una questione più generale, che ha a che fare da vicino con l’identità che via via la manifestazione si era data nel corso degli anni. Due principalmente gli aspetti critici emersi durante le ultime edizioni: l’attenuazione del coinvolgimento del mondo associativo che ha trascinato con sé anche un distacco crescente del gradimento degli alensi e, in secondo luogo, una certa ripetitività della programmazione, che scontava l’invecchiamento di un cliché giocato tutto sul triangolo Palazzi-Mozart -Velluti; secondo, un registro troppo nazional-popolare per essere considerato colto e troppo ambizioso per essere apprezzato da un pubblico prevalentemente popolare. Più in generale, però, la manifestazione, così come è andata delineandosi durante il primo decennio degli anni Duemila, si può dire, non abbia centrato l’obiettivo che era stato focalizzato nelle intenzioni di chi, sul finire degli anni Novanta, l’aveva ideata. Si pensava allora che Ala, anche attraverso il richiamo del mar-

chio “Città di Velluto”, potesse Dopo dieci modificare la sua anni il festival identità, anche economica, e insi ripensa e prende spunto serirsi all’interno del circuito delle dal passato città d’arte della provincia italiana, per diventare luogo apprezzato dal punto di vista turistico. Questo, a distanza di dieci anni, non è accaduto, nonostante gli investimenti imponenti, anche in termini finanziari, che di anno in anno hanno superato le centinaia di migliaia di euro, ripartiti fra Comune, Provincia, Apt e sponsorizzazioni private. Ala oggi, così come dieci anni fa, non è una

città turistica. Lo dicono le banche cittadine che continuano a considerare “insignificante” il comparto del turismo. Lo dicono le organizzazioni dei commercianti, che hanno imparato a sfruttare il marchio dei velluti esclusivamente nelle giornate della manifestazione, ma dal quale non traggono alcun beneficio economico durante l’anno. Del resto lo svuotamento commerciale del centro storico che si è registrato nell’ultimo decennio racconta, seppure da un’altra angolatura, la medesima realtà. Lo dicono gli albergatori, che dall’ospitalità turistica ricavano un reddito marginale rispetto al loro giro d’affari complessivo. E, infine, lo dicono i numeri delle visite guidate: nel 2010


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sono stati 1.643 i turisti che hanno visitato i palazzi del centro storico. Poco più di quattro persone al giorno: poche. Un obiettivo, dunque, quello di trasformare Ala in una città turistica, che a distanza di dieci anni pare essere stato più velleitario che ambizioso. Naturalmente tutto questo non è addebitabile esclusivamente a una manifestazione che, comunque, seppure con qualche ingenuità e qualche fuga in avanti, ha cercato di essere un punto di riferimento, talvolta riuscendoci anche, nel panorama spesso equivoco e raffazzonato delle offerte culturali dell’estate trentina. Le ragioni, più profonde, sono altre. Ma questa non è l’occasione né per elencarle né per esaminarle. Quella che resta, tuttavia, è la constatazione che l’obiettivo immaginato allora – eravamo sul finire degli anni Novanta, quando un po’ ovunque in Italia scoppiava la moda, talvolta anche poco filologicamente corretta, delle feste e dei festival in costume – non è nemmeno stato sfiorato. Di fronte a questa constatazione, dunque, un ripensamenha una sua riconoscibilità e che la to oggi si pone come passaggio non manifestazione, soprattutto all’estersolo ragionevole ma anche utile: per no, gode di un certo apprezzamennon sprecare risorse, per non creare to e può essere ancora di richiamo. illusioni ingannevoli ma, soprattutto, La convinzione che il marchio vada per ridefinire un legame più stretto mantenuto e valorizzato – ha chiaricon la comunità locale e individuare to però Mondini, facendo sintesi delobiettivi più realistici. Questa semle conclusioni del confronto con le bra essere, del resto, la direzione associazioni – impone la necessità di verso la quale si stanno muovendo, ridiscutere l’impostazione della mainsieme, assessorato alla nifestazione, soprattutto Cultura, ufficio del turirecuperando una dimensmo e mondo associativo L’edizione 2011 sione di partecipazione larin vista dell’appuntamenga, popolare, prima di tutto del prossimo luglio: un si reggerà sul to dei nostri cittadini”. Qui solo week-end lungo, dal protagonismo uno dei punti fondamenvenerdì alla domenica sera, del mondo tali della proposta: l’ediprobabilmente fra la secon- associativo zione 2011, come avveniva da e la terza settimana del inizialmente, si reggerà sul mese. Che dopo la pausa protagonismo del mondo del 2010, la manifestazioassociativo a cui sarà affine dovesse essere ripresa e rilanciata data la gestione dei momenti eno-ganon era un’ipotesi data per scontata stronomici. Ma non solo. Nella testa da alcuno, né fra le associazioni, né dell’assessorato alla Cultura, la vera fra gli alensi, né tanto meno negli chiave di volta per rilanciare “Ala, ambienti dell’amministrazione cocittà di velluto” passa attraverso una munale. La decisione di rimettere in decisa assunzione di responsabilità cantiere l’evento estivo, seppure con dei soggetti associativi: “L’idea fonmolti aggiustamenti, infatti, è arrivadante e motivo di richiamo della mata nelle settimane scorse, al termine nifestazione – ha sottolineato infatti di un confronto serrato fra il mondo Mondini – è stato sempre il contesto associativo locale e l’assessorato alla storico, ambientale e urbanistico: per Cultura. Un confronto “dal quale – questo bisogna valorizzarlo e rimetspiega il vicesindaco Paolo Mondini terlo al centro dell’attenzione. Tutto – è emersa innanzitutto la constataquesto è fattibile a una condizione: il zione che il marchio Città di Velluto recupero forte di un protagonismo e

di un’assunzione diretta di responsabilità operativa da parte di tanti soggetti e, in primis, delle associazioni. Le stesse associazioni che lamentano e hanno lamentato in passato di essere state in un certo senso escluse dalla cabina di regia. Per questo – e qui si capisce quali siano d’ora in avanti i veri obiettivi dell’assessorato di Mondini – l’amministrazione è orientata a ridare spazio a questo protagonismo, se lo stesso intende esprimersi. L’ipotesi di lavoro potrebbe essere quella della riproposizione almeno di un fine settimana lungo in cui aprire davvero il centro storico, non solo i palazzi ma anche le corti, gli angoli e le piazze, e di animarlo, oltre che con alcuni eventi di richiamo e con offerte di tipo eno-gastronomico, con iniziative delle stesse associazioni”. L’organizzazione di tutto questo, se le cose andranno in porto come è stato annunciato, sarà affidata a un ristretto gruppo di regia, che prevede la rappresentanza, oltre che dell’amministrazione, anche di comitati, di associazioni di volontariato e di categoria. Quindi, non resta che darsi appuntamento a luglio, per capire se tutto andrà come deve andare, ma soprattutto per provare a fare un primo bilancio di una manifestazione che fino a un anno fa era data per morta e che da quest’anno prova di nuovo a parlare agli alensi. •


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Raccolta differenziata, si cambia Inserto da staccare e conservare


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Da inizio novembre 2010 le modalità di raccolta differenziata dei rifiuti hanno subìto alcune variazioni. Novità che richiederanno ai cittadini un po’ di attenzione in più. Ma ne varrà la pena: una città più pulita ed ecocompatibile è un vantaggio per tutti. I cambiamenti riguardano in particolare i contenitori in tetrapak (che non devono più essere gettati come residuo secco, ma devono essere raccolti nei cassonetti bianchi, prima adibiti ai soli imballaggi in plastica) e gli imballaggi in alluminio e acciaio (che devono essere conferiti nel contenitore bianco del multimateriale, assieme a plastica e tetrapak). Cosicché nella campana del vetro devono essere conferiti soltanto imballaggi in vetro quali bottiglie, vasetti e materiali equipollenti, sprovvisti di tappi e coperchi, che devono essere differenziati a parte. Obblighi e promemoria

Gli utenti devono obbligatoriamente conferire in modo separato i rifiuti per i quali sono previste forme di raccolta differenziata. Tali rifiuti devono essere conservati e conferiti negli appositi contenitori predisposti nell’area urbana e nei centri di conferimento attrezzati. È vietato introdurre nei contenitori destinati alla raccolta differenziata rifiuti di composizione merceologica diversa da quella ammessa. Su ciascun contenitore è indicato il tipo di rifiuto per cui è consentita l’introduzione. È vietato depositare rifiuti a terra accanto ai contenitori della raccolta. SANZIONI

L’abbandono di rifiuti, il conferimento scorretto nei cassonetti della raccolta differenziata e qualsiasi altra violazione o inosservanza al regolamento di igiene ambientale (08/09/2005), comportano sanzioni da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

Presso la piattaforma ecologica di Ala in via della Costituzione (ex via dello Statuto) sono disponibili container dedicati alla raccolta di: ferro: questo materiale verrà raccolto dal Comune ed avviato a recupero, migliorando l’intero ciclo di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti; inerti: derivanti da rimanenze di materiali a seguito di interventi eseguiti in economia per manutenzioni, demolizioni o scavi, prodotti dai cittadini in modeste quantità e riconducibili solamente ad utenze domestiche. PIATTAFORME ECOLOGICHE Orari di conferimento rifiuti ingombranti, ramaglie, ferro, inerti

Ala in via della Costituzione (ex via dello Statuto) il mercoledì 13.30 – 16.30 ed il sabato 08.30 - 11.30 (container disponibili: ingombranti, ramaglie, ferro, inerti) Serravalle in corso General Cantore il lunedì ed il giovedì 13.30 – 16.30 (container disponibili: ingombranti e ramaglie – NOTA BENE i rifiuti in ferro devono essere depositati nel container rifiuti ingombranti) In tali orari si ritirano o si riconsegnano i contenitori per la raccolta “porta a porta” (secco ed umido) e si ritirano i sacchetti in mater-B per il rifiuto umido. SERVIZIO GRATUITO DI RITIRO SU CHIAMATA Numero verde 800 024 500 dal lunedì al venerdì 8-12.30 / 14-18

È attivo il servizio gratuito di ritiro su chiamata per rifiuti ingombranti, ramaglie, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). I cittadini possono chiamare il numero verde 800 024 500, lasciando le proprie generalità, indirizzo e tipologia del rifiuto all’operatore che risponderà o alla segreteria telefonica; in quest’ultimo caso l’utente sarà richiamato entro una settimana da parte del Comprensorio per fissare

l’appuntamento per il ritiro gratuito dei rifiuti direttamente sotto casa o in adiacenza all’isola ecologica più vicina. RECAPITI E CONTATTI: www.comune.ala.tn.it

dove puoi scaricare in formato pdf la versione completa della guida alla raccolta differenziata dei rifiuti elaborata dal Comune di Ala – Ufficio Ambiente Ufficio Ambiente Comune di Ala

piazza S. Giovanni 1 Ala Tel. 0464 678752 Fax 0464 678741 e-mail: ambiente@comune.ala.tn.it Informazioni: raccolta porta a porta, raccolta differenziata, comunicazione comune/ comprensorio, segnalazioni per disservizi. Ufficio Tributi Comune di Ala

piazza S. Giovanni 1 Ala Tel. 0464 67874 Fax 0464-67249 e-mail: tributi@comune.ala.tn.it www.comune.ala.tn.it Informazioni: tariffa rifiuti ed adempimenti amministrativi, riduzione compostaggio, consegna/ritiro chiavi elettroniche e cassonetti residuo secco/umido Sportello Ambiente C10 Comprensorio della Vallagarina

via Tommaseo 5 Rovereto Tel. 0464 484212 Fax 0464 421007 dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.30 e giovedì 14 - 16 e-mail: info@ambienteC10.tn.it www.ambientec10.tn.it Informazioni: gestione della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, ritiro composter per pratica compostaggio, segnalazioni varie


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RIFIUTO SECCO RESIDUO NON RICICLABILE

pannolini, tessili sanitari, plastiche non riciclabili (oggetti in plastica come giocattoli, penne di plastica, piatti di plastica, bicchieri di plastica, spazzolini da denti, cd, ...), oggetti di gomma, piccoli oggetti in ceramica, carte alimentari sporche, lampadine, stracci sporchi CONFERIMENTO - in cassonetti di colore verde scuro di forme variabili come quelli in figura (cassonetto condominiale da 1000 litri tramite chiave elettronica o cassonetto singolo da 120 litri) – svuotamento lunedì RIFIUTO UMIDO ORGANICO

avanzi alimentari quali scarti di frutta e verdura, pasta, riso, pane, pesce e carne, fondi di caffè, gusci di uova, piccole ossa, bustine del the, lische di pesce, fiori recisi, tovaglioli di carta CONFERIMENTO - in cassonetti di colore marrone di forme variabili come quelli in figura (cassonetto condominiale da 120 litri o mastello singolo da 25 litri) – svuotamento lunedì e venerdì - (in alternativa l’utente può smaltire il proprio rifiuto organico attraverso la pratica del compostaggio domestico)

MULTIMATERIALE LEGGERO

IMBALLAGGI DI PLASTICA quali bottiglie di acqua e bibite, flaconi di detergenti, detersivi e shampoo, confezioni e contenitori di alimenti in plastica, vasetti dello yogurt, vaschette sagomate in plastica o polistirolo per uova, alimenti e oggetti vari, sacchi per il confezionamento degli abiti, borse e sacchetti per la spesa, vasi per vivaisti, cassette per la frutta in plastica, reti per frutta e verdura CONTENITORI TETRAPAK quali contenitori per bevande come latte, succhi di frutta e vino, contenitori per panna, besciamella, surgelati ed altri alimenti IMBALLAGGI DI ALLUMINIO E ACCIAIO quali lattine di alluminio, contenitori in banda stagnata per alimenti e prodotti di igiene personale, carta stagnola e vaschette di alluminio, stampi per dolci e piccoli oggetti metallici CONFERIMENTO - in cassonetti di colore bianco come quello in figura VETRO

bottiglie e barattoli in vetro di qualsiasi colore CONFERIMENTO - in campane verdi come quella in figura

CARTA E CARTONE

ABITI USATI

giornali, riviste, cartoni, cataloghi, salviette pulite, ritagli di carta, materiale cartaceo come cartellette, quaderni, block-notes CONFERIMENTO - in cassonetti di colore giallo come quello in figura

abiti usati, scarpe appaiate, cappelli, maglieria, biancheria, tende CONFERIMENTO - in cassonetti di color arancione come quello in figura


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RIFIUTI PERICOLOSI

RAEE

farmaci scaduti o che non si utilizzano più, pile, batterie di autoveicoli, lacche, vernici, flaconi di candeggina o ammoniaca contenenti ancora prodotto residuo, oli minerali e vegetali derivati da prodotti per la lubrificazione dei motori, oli di frittura, fitofarmaci e pesticidi, lampade al neon CONFERIMENTO - primo giovedì del mese al furgone del Comprensorio Serravalle in corso General Cantore, nell’area antistante la piattaforma ecologica, 08 - 10 Ala in via Fornace, nell’area antistante il parco Perlè, 10.30 12.30

rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche frigoriferi, congelatori, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie, condizionatori d’aria, stufette elettriche CONFERIMENTO - la raccolta avviene esclusivamente a domicilio telefonando al numero verde 800 024 500 con il servizio gratuito di ritiro su chiamata

RIFIUTI INGOMBRANTI

mobili, materassi, damigiane, specchi e lastre di vetro, serramenti, legno, poltrone, divani, pneumatici CONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle FERRO

oggetti in metallo voluminosi quali reti di letti, biciclette, ringhiere, scaldabagno, stufe a legna/gas CONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle

VERDE E RAMAGLIE

ramaglie, potature di alberi e foglie, sfalci d’erba, siepi e fiori recisi, piante senza zolla di terra, residui vegetali derivanti da pulizia dell’orto CONFERIMENTO - presso le piattaforme ecologiche di Ala e Serravalle (massimo 2 metri cubi) RIFIUTI INERTI

piastrelle, cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche CONFERIMENTO - presso la piattaforma ecologica di Ala (massimo 0,5 metri cubi) Quantità maggiori dovranno essere conferite privatamente presso i centri autorizzati.


Forum

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ASILO NIDO FUTURO DA CHIARIRE Troppi i bambini che restano esclusi dal servizio. Quali le soluzioni? Posizioni a confronto tra l’assessore Mondini e la consigliera Cattoi

I

servizi alle famiglie, soprattutto in tempi di crisi e di tagli ai redditi e ai bilanci comunali, sono uno degli indicatori della tenuta di un’amministrazione locale. Nei mesi scorsi su questo tema in consiglio comunale si è consumato un confronto serrato e per certi versi illuminante. A sollevarlo è stata una mozione presentata dalla consigliera della Lega Nord, Vanessa Cattoi. Un documento, quello della consigliera, che prende in esame lo stato “emergenziale” del servizio di asilo nido comunale. Emergenza, peraltro, riconosciuta da tutte le componenti del consiglio comunale. Un dato su tutti: oggi il nido comunale, collocato in una parte del convento dei Cappuccini di piazza Giovanni XXIII e realizzato in compartecipazione fra i Comuni di Ala e Avio, può ospitare 66 bambini. La domanda di posti, tuttavia, è molto più alta. La graduatoria, pubblicata a gennaio, racconta di un fabbisogno di servizio al quale oggi l’amministrazione comunale non è in grado di dare una risposta. Ecco i numeri che descrivono da soli lo stato di fatto. A fronte di 9 posti disponibili, a inizio anno sono state registrate 56 richieste di nuovi ingressi: 2 sono state escluse in quanto presentate da famiglie residenti fuori dal distretto Ala - Avio, mentre 9 famiglie hanno rinunciato subito alla richiesta. Fatti i conti, a gennaio c’erano 36 bambini in lista di attesa ed esclusi dal servizio. Considerato che, tra questi, alcuni (6) usufruiscono del servizio di Tagesmutter, si può concludere che allo stato attuale la domanda di servizio non soddisfatta riguarda comunque una trentina di famiglie. Questo il quadro da cui si evince che il servizio risulta pesantemente sottodimensionato ri-

spetto alle attese dei cittadini: un terzo delle famiglie alensi interessate al nido, infatti, non riesce ad accedervi. Numeri e situazione che nessuno ha contestato, nemmeno in consiglio comunale. È sul cosa fare per affrontare l’emergenza, invece, che si misura la distanza fra i partiti e i consiglieri comunali. Abbiamo provato a registrare queste differenze per capire meglio dove si andrà a parare, organizzando un forum al quale hanno partecipato la consigliera Vanessa Cattoi e il vicesindaco Paolo Mondini. Per certi versi draconiana la proposta di Cattoi, che corre dentro due binari, quello della residenzialità

consolidata e quello della famiglia con due genitori lavoratori: “Di fronte all’emergenza vanno tutelate le famiglie che abbiano un maggior impegno lavorativo, del resto questo principio viene riconosciuto anche dalla legge provinciale. In sintesi la mia proposta è questa: stabilire un principio di precedenza a favore delle famiglie composte da due genitori entrambi lavoratori. L’altro elemento di selezione deve, invece, ruotare attorno al criterio della residenza: vista l’emergenza, il servizio deve essere rivolto esclusivamente alle famiglie in cui entrambi i genitori siano residenti nel comune di Ala da almeno 10 anni”.


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Mondini, lei cosa propone?

Mondini: “Innanzi tutto rassicuro la consigliera Cattoi: stiamo già lavorando per aggiornare le modalità di costruzione della graduatoria, affinché le stesse siano sempre più adeguate a fotografare la situazione reale e a cogliere le reali esigenze delle famiglie; certo, sempre tenendo conto che l’accesso al servizio deve essere valutato considerando, come indicano la legge e il regolamento, un mix di criteri e non uno solo”. Solo questo?

Non le pare discriminatorio il criterio dei dieci anni, soprattutto in un’epoca segnata da una forte mobilità?

Cattoi: “No, semmai mi sento di denunciare una sorta di discriminazione al contrario: i criteri di oggi, non solo per il nido ma anche per la scuola materna, favoriscono gli stranieri, che notoriamente fanno più figli rispetto agli italiani. Tutto questo a discapito degli alensi, che hanno un legame storico con il loro territorio e che hanno sempre pagato le tasse ad Ala”. Mondini: “Noi siamo distanti anni luce da questa impostazione; qui si misura davvero la distanza che ci separa dalla Lega Nord”. Torniamo alla questione dei servizi: consigliera Cattoi non le sembra che sia troppo rigido il criterio che stabilisce la priorità esclusiva delle famiglie con entrambi i genitori occupati? E le famiglie con un solo genitore? E poi, non crede che una misura come questa finirebbe per penalizzare chi già vive in condizione di difficoltà, padri e madri che hanno perso il lavoro?

Cattoi: “Per le famiglie con un solo genitore l’attuale regolamento preve-

de già delle facilitazioni, per i disoccupati si può pensare a dei correttivi. E comunque le graduatorie vengono elaborate due volte all’anno, chi sia stato escluso e nel frattempo abbia trovato lavoro può essere inserito nella graduatoria successiva”. Assessore Mondini, lei cosa ne pensa?

Mondini: “La proposta di Cattoi, così come è stata formulata, è irricevibile, poiché esclude tutti i criteri di valutazione previsti dalla legge e stabilisce una prevalenza esclusiva per le famiglie con due redditi. La graduatoria per l’accesso a un servizio come questo, al contrario, va costruita tenendo conto di un mix di fattori, che spaziano dal reddito complessivo della famiglia ai bisogni e all’interesse concreto del bambino. La proposta della consigliera, invece di introdurre elementi di equità, rischia di introdurre elementi di disparità e di discriminazione. Oltre, a mio parere, a rasentare l’illegalità”. Cattoi: “Quello che dice l’assessore potrebbe essere anche condiviso, se il servizio di asilo nido riuscisse a soddisfare il bisogno di tutti. Ma siccome così non è, bisogna introdurre una griglia molto selettiva, quella che ho proposto io sarebbe efficace”.

Mondini: “No. Per fronteggiare questa situazione credo sia necessario agire in molte direzioni. Intanto stiamo già verificando con il Comune di Avio un’eventuale disponibilità a ospitare bambini di Ala nel loro asilo nido. Qualche posto, ad Avio, potrebbe liberarsi a favore degli utenti alensi e questo potrebbe alleggerire i tempi di attesa della nostra graduatoria”. Cattoi: “Con Avio va fatto un ragionamento diverso: oggi con loro è in essere una convenzione che riserva 6 posti alle famiglie aviensi. Dovremmo contrattare con Avio lo scioglimento della convenzione in modo che quei posti vengano messi a disposizione degli alensi”. Mondini: “È vero che la convenzione con Avio prevede una riserva di 6 posti, ma in questo momento c’è solo un bambino di Avio che usufruisce del servizio. Gli altri posti sono già occupati da famiglie alensi. Quindi il problema non è questo. E comunque non credo che ad Avio abbiano intenzione di recedere dalla convenzione: questo comporterebbe per loro un costo notevole”. Cosa si può fare ancora per alleggerire la lista di attesa?

Mondini: “Questo tipo di bisogno viene soddisfatto anche dalle Tagesmutter; ce ne sono due, una ad Ala centro e una a Chizzola: complessivamente soddisfano i bisogni di circa 15 famiglie. Il loro è un servizio particolarmente flessibile, che si adatta a tipologie di bisogno molto diverse e, soprattutto, strutturato su un rapporto diretto tra famiglie e operatori, in questo caso Comune e Provincia erogano solo un sostegno. Si può cercare di potenziare questo servizio. Su


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questo fronte stiamo verificando se sia anche possibile mettere in campo una soluzione sperimentale, per altro già prevista dalla legislazione provinciale: un “micronido” gestito sempre dalle Tagesmutter ma finanziato con i voucher che la Provincia assegna alle famiglie per i servizi accreditati. E quello del “micronido” è uno di questi”. Si può fare in tempi brevi?

Mondini: “Se ci sarà la disponibilità della cooperativa e se riusciremo a individuare un sito, che potrebbe essere un appartamento di dimensioni adeguate, e ovviamente a mettere in campo le risorse necessarie per attrezzarlo, sì, questo servizio potrà essere attivato nel giro di pochi mesi. Stiamo valutando la fattibilità della cosa”. Cattoi: “Quello delle Tagesmutter è un servizio molto costoso e comunque non equiparabile a un asilo nido. Stiamo parlando di servizi completamente differenti. E questo l’assessore lo dovrebbe sapere. Io penso, invece, che l’amministrazione farebbe bene a tirare fuori dal cassetto il vecchio progetto dell’amministrazione Tomasoni, quello che prevedeva un ampliamento da 25 nuovi posti”. Mondini: “Siamo tutti d’accordo sul fatto che la soluzione ottimale sarebbe quella di realizzare un nuovo asilo nido. Ma questo per il medio – lungo termine; non per fronteggiare l’emergenza di oggi. La costruzione di un nuovo nido richiede molto tempo, diciamo 3-4 anni. Sul progetto della passata amministrazione, quello che prevedeva un nuova sezione presso il convento dei Cappuccini, ammesso pure che i fondi ci siano e che i costi, non solo di realizzazione ma anche di affitto, siano sostenibili, nutriamo delle perplessità, soprattutto circa la collocazione”. Cattoi: “Vorrei far notare all’assessore, che il progetto di massima che giace nel cassetto, almeno consentirebbe di ottimizzare i costi di gestione per alcuni servizi essenziali; i due asili nido potrebbero fare economia usufruendo di alcuni servizi comuni: lavanderia, mensa e cucina”. Mondini: “Questo è vero, ma resta sempre da valutare il problema dei costi nonché l’opportunità della collocazione di un nuovo nido nelle fra-

zioni a nord, anche nel quadro di una complessiva e necessaria rivisitazione dei servizi all’infanzia e di quelli scolastici: probabilmente si darebbe un servizio migliore, più mirato e vicino alle esigenze dei censiti”.

Anche da questo confronto le distanze fra le due posizioni sono rimaste intatte, mentre trenta famiglie di Ala attendono ancora un servizio che non c’è. •

Quanto costa un bambino all’asilo nido?

Lo abbiamo chiesto all’Ufficio Servizi Sociali del Comune Intanto come funziona il meccanismo delle tariffe. Le rette mensili sono calcolate in base al reddito famigliare e sono composte da una quota mensile fissa che va da un minimo di 92,72 euro ad un massimo di 309,07 euro. A questa quota fissa si deve poi aggiungere una quota giornaliera di frequenza pari a 1,88 euro. Il servizio, naturalmente, costa molto di più: ma il resto, circa il 30%, viene pagato dalla Provincia che eroga un contributo direttamente al Comune. Il costo medio per bambino, oggi, calcolato facendo la media fra tutte le quote versate dalle famiglie suddivise per 66 utenze, raggiunge 230 euro complessivi al mese. Discorso diverso e leggermente più complicato, invece, per il servizio di Tagesmutter. Intanto una precisazione, le tariffe in questo caso sono calcolate su base oraria, il servizio infatti può essere modulato con flessibilità nell’arco della giornata e del mese a seconda delle esigenze della famiglia e della disponibilità della Tagesmutter. Inoltre, altro dettaglio non irrilevante, riguarda alcune spese accessorie che gravano sulle famiglie: pannolini e cibo per il pranzo sono a carico della famiglia. Vediamo le tariffe orarie: fino ad un utenza di 80 ore mensili il costo è di 8,20 euro. Oltre le ottanta ore, scende a 7,60 euro. Alle famiglie, tuttavia, viene riconosciuto un contributo pubblico consistente sia da parte del Comune che da parte della Provincia. Quello del Comune varia da un minimo orario di 2,80 euro fino ad un massimo orario di 5,60 euro. Il contributo erogato dalla Provincia invece è fisso ed è pari ad 1,20 euro all’ora. Mediamente le famiglie alensi che si avvalgono del servizio pagano 2,39 euro orari fino ad 80 ore di fruizione e 1,79 oltre questa soglia. Messi così, questi numeri però dicono poco. Ma proviamo a fare alcune simulazioni* concrete in modo da rendere più chiari i costi di questo servizio. 1° Esempio

2° Esempio

FAMIGLIA DI 4 PERSONE 2 genitori che lavorano 2 figli a carico Reddito complessivo ai fini IRPEF: € 41.017,00 Patrimonio finanziario: € 29.155,00 Abitazione in proprietà Detrazioni varie (mutuo ipotecario, spese mediche, contributi previdenziali, imposte). La valutazione della condizione familiare è: 32.005,00 Il contributo orario riconosciuto ammonta ad € 4,42 per ora di servizio al quale deve essere sommato l’importo di € 1,20 di contributo aggiuntivo.

FAMIGLIA DI 3 PERSONE 2 genitori che lavorano 1 figlio a carico Reddito complessivo ai fini IRPEF: € 25.578,00 Patrimonio finanziario: € 53.744,00 Senza abitazione in proprietà Detrazioni varie (spese mediche, contributi previdenziali, imposte). La valutazione della condizione familiare è: 21.285,00 Il contributo orario riconosciuto ammonta ad € 5,22 per ora di servizio al quale deve essere sommato l’importo di € 1,20 di contributo aggiuntivo.

La famiglia in questione, pertanto, per la fruizione del Servizio Tagesmutter per 120h/mese spenderebbe: 120 x € 1,98 = € 237,60 per 80h/mese spenderebbe: 80 x € 2,58 = € 206,40

La famiglia in questione, pertanto, per la fruizione del Servizio Tagesmutter per 120h/mese spenderebbe: 120 x € 1,18 = € 141,60 per 80h/mese spenderebbe: 80 x € 1,78 = € 142,40

*I dati esposti, pur essendo realistici, hanno solo valore esemplificativo. Alle persone interessate al Servizio si consiglia di verificare, presso l’Ufficio Attività Economiche e sociali, la propria situazione presentando una dichiarazione ICEF valida (le dichiarazioni sono predisposte dai CAF).


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TEATRO “DI”, “PER” E “CON” I RAGAZZI Per vivere emozioni, sogni, paure…


cultura

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ella stagione teatrale iniziata lo scorso autunno, si inserisce per la prima volta il Teatro Ragazzi. Forse non tutti sanno di cosa stiamo parlando. È presto detto: di teatro dei ragazzi. O per i ragazzi. O con. O tra. Un tipo di teatro che si definisce per il pubblico a cui principalmente (ma non esclusivamente) si rivolge e che produce spettacoli destinati a bambini e adolescenti, lavorando in un’instancabile e capillare attività di laboratorio in collaborazione con la scuola dell’obbligo. Il motivo che ha spinto a proporre quest’anno anche ad Ala una serie di appuntamenti di Teatro Ragazzi è stato in primo luogo il desiderio di educare le giovani generazioni a imparare l’amore per il teatro, a scoprirne i linguaggi, le suggestioni, i colori e i suoni. Perché il teatro è un luogo di divertimento e di socializzazione, ma anche di cultura e di riflessione, che l’amministrazione comunale ha inteso valorizzare pienamente, anche coinvolgendo le giovani generazioni, come conferma l’assessore alla Cultura Paolo Mondini. Teatro Ragazzi significa, però, anche molto altro: un fattore che da sempre lo caratterizza è la forte collaborazione con i ragazzi. Valorizzando i loro mezzi espressivi, esso li rende consapevoli delle loro qualità e potenzialità comunicative e fa capire (non solo a loro, ma soprattutto agli adulti) che i bambini non sono piccoli uomini o donne imperfetti, ma persone dotate di individualità, linguaggio e cultura propri. Lo spazio della scena diviene, dunque, il regno delle emozioni, dei sogni, delle paure, delle storie dei più giovani, sempre uguali e sempre diverse. E l’invenzione è talvolta la più libera, creativa, divertente, provocatoria, sorprendente. Dando uno sguardo ai titoli della mini stagione si coglie la grande varietà tematica degli spettacoli presenti. Una scelta fatta per rispondere a un pubblico di bambini e ragazzi (e genitori) sempre più attento agli eventi a cui partecipa, nella convinzione che poter offrire visioni così diversificate del teatro sia utile al pubblico odierno e futuro. Gli spettacoli proposti affrontano tematiche attuali e quotidiane molto legate all’età dell’adolescenza e alle sue problematiche, quali il tema del bullismo,


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affrontato da Io me ne frego!, andato in scena lo scorso 19 gennaio, oppure l’interferenza della televisione nella vita di tutti i giorni e la rivolta messa in atto dai libri, con Bibliotour (10 marzo). La lavagna fantastica (11 febbraio) porta invece sulla scena la quotidianità scolastica, in una dimensione dove la campanella, la cattedra, i banchi, le stesse parole scritte sulla lavagna, si trasformano e si intrecciano, per dar vita a personaggi e invenzioni fantastiche. E, sempre per restare in tema scolastico, lo spettacolo Leonardo (2 marzo) offre una rilettura originalissima di una delle più affascinanti figure della storia italiana. Caratteristica comune a tutti gli spettacoli, pur nella loro diversità, è la forte carica comunicativa e la relazione stretta tra attori, scena e spettatori. Si spegne la luce e nasce lo spettacolo: nello spazio sobrio e accogliente del Teatro Giacomo Sartori quattro esperienze vive e dirette di teatro saranno portate in scena da alcune compagnie capaci di affascinare non solo bambini e ragazzi. Anche gli spettatori che già conoscono e amano il teatro sapranno apprezzare la proposta e se ne faranno promotori. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 10.30. Per il programma completo consultare la brochure o visitare il sito www.trentinospettacoli.it

IL PIACERE DEL CINEMA Rassegna primaverile 2011

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nche quest’anno il Cinema Teatro “G. Sartori” propone un’offerta ricca e stimolante, che spazia dal thriller alla commedia fino al cinema impegnato, senza dimenticare il cinema per i ragazzi. I film proposti in questa edizione sono tutti di recente uscita, quando non rappresentano addirittura delle prime visioni assolute. Ad aprire la rassegna il giorno 13 febbraio una proiezione dedicata ai più giovani: Il viaggio del veliero, terzo capitolo delle Cronache di Narnia. Tutt’altra atmosfera si respira con il thriller soprannaturale Hereafter, il nuovo film di Clint Eastwood in programma per il giorno 20 febbraio. Nuovo cambio di registro domenica 27 febbraio, quando sarà proiettato Che bella giornata, divertentissima commedia di Checco Zalone, che prova a tracciare una riflessione sulle lacune collettive di un Paese che sta cambiando. Il discorso del re, in programma il 6 marzo, racconta la storia di una grande amicizia, che supera le

barriere sociali. Si torna a sorridere domenica 13 marzo con le avventure a cartoni dell’Orso Yoghi e il 20 marzo con la commedia Femmine contro maschi. Il 27 marzo è la volta dell’elegante e coraggioso lavoro che racconta le speranze e le disillusioni dei protagonisti del Risorgimento: Noi credevamo. Sabato 2 aprile, in occasione della partita della Nazionale Scrittori, verrà proiettato il film 20 sigarette, che descrive la tragedia dell’attentato alla caserma di Nassirya attraverso gli occhi dell’unico sopravvissuto. Il 3 aprile tornano protagonisti gli animali con Animal United, il film di animazione 3D sulla salute del nostro pianeta, mentre il 10 aprile a chiudere la rassegna Manuale d’amore 3, commedia in tre capitoli secondo le tre età dell’amore, la giovinezza, la maturità e oltre. Per la programmazione cinematografica completa, gli orari, il costo dei biglietti e le recensioni consultare la brochure oppure visitare il sito www.trentinospettacoli.it.


progetti

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AL NASTRO DI PARTENZA I LAVORI PER LO “SPIAZZ” Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio tecnico del Comune. Costo previsto: 45mila euro

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ntro l’estate, piazza Giovanni XXXIII, lo “Spiazz” alberato su cui si affacciano scuole, ospedale e convento dei Cappuccini, cambierà faccia: ci sarà qualche platano in meno, ne saranno abbattuti 9 lungo via Betta, ma ne guadagneranno, almeno questo l’obiettivo del progetto, sia la sicurezza pedonale sia la circolazione degli scuolabus, che ogni giorno transitano e sostano davanti all’istituto scolastico. La situazione attuale presenta una tale promiscuità di percorsi (studenti – mezzi di trasporto studenti – traffico ordinario), da costituire una fonte di pericolo permanente soprattutto per gli stu-

denti. Il progetto è stato elaborato in proprio dall’ufficio tecnico di piazza San Giovanni e i lavori saranno eseguiti dal personale del cantiere comunale. Costo previsto, 45 mila euro. L’abbattimento dei platani, è vero, ha già fatto storcere il naso a qualcuno in consiglio comunale: Massimo Ambrosi, Lista Civica, lo ha fatto notare chiedendosi se ci sia davvero bisogno di disboscare i giardini per mettere in sicurezza lo “Spiazz”. Nonostante queste perplessità, tuttavia, i lavori sono ormai al nastro di partenza. In dettaglio: l’attuale fascia pavimentata esistente tra la scuola elementare e l’area a parco antistante verrà allestita

in modo da individuare un percorso protetto e riservato agli studenti, posto a ridosso del muro di recinzione della scuola, una pista riservata agli autobus da percorrere a senso unico (con ingresso provenendo da via Mantova ed uscita in corrispondenza dell’innesto con via Gattioli), lungo la quale è prevista la sosta dei mezzi per le operazioni di imbarco e sbarco, e, infine, un percorso pedonale tra la corsia destinata agli autobus e le aiuole del parco. A delimitazione di questi percorsi verranno installate transenne metalliche, fioriere e panchine in legno, in modo da integrare e migliorare l’attuale arredo del parco. •


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cultura

LA BIBLIOTECA COME UNA PORTA VERSO IL MONDO Con una media giornaliera di 86 visitatori, la Biblioteca consolida le presenze. Quasi 25mila i prestiti annui. In costante crescita il servizio internet

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el 2010 la biblioteca ha confermato sostanzialmente i risultati ottenuti nell’anno precedente, con una lieve flessione nei prestiti ma un consolidamento delle presenze giornaliere. Nei 249,5 giorni di apertura, è stata visitata da 21.606 persone, di cui 15.743 adulti e 5.863 ragazzi. Mediamente sono entrati in biblioteca ogni giorno 86 visitatori. I prestiti sono stati complessivamente oltre 24.800, fra prestiti in sede, compresi i rinnovi, e i prestiti interbibliotecari alle altre biblioteche del sistema bibliotecario Trentino. Oltre al servizio di prestito dei volumi e degli audiovisivi, la biblioteca offre la possibilità di trattenere in prestito, per un periodo di 30 giorni, i numeri arretrati di alcuni periodici nazionali (sono esclusi i trentini e i periodici catalogati). Ecco allora che c’è stato chi ha approfittato di questo servizio per leggere articoli in lingua straniera (da “Der Spiegel” piuttosto che da “Cambio16”, da “Time International” o “Newsweek” o ancora “Speak Up”), per aggiornarsi sulle ultime novità della tecnologia (con “PC Magazine”, ad esempio) o coltivare i propri hobby (con “Fare Vela”, “Sale & Pepe”, “Linus”) o semplicemente finire di leggeprevia registrazione al re l’articolo del giornalista La biblioteca bancone del prestito, dove preferito sulle testate dei ospita fondi viene fornito un biglietto quotidiani. con i codici di accesso per La biblioteca, in quanto di pregio, nei la sessione giornaliera. Il “porta verso il mondo”, quali si possono servizio è disponibile a offre in sede il servizio In- trovare opere tutti, tuttavia i minorenni ternet, che nel 2010 è stato dal XIV al XX devono essere autorizzati rinnovato. Quattro sono le preventivamente dai genipostazioni fisse, più il ser- secolo tori. Questo servizio è in vizio wi-fi che è utilizzacostante crescita: i nuovi bile dagli utenti con i proiscritti nel 2010 sono stati pri dispositivi preferiti (notebook, 97, molti dei quali stranieri. In biblioteca dunque si naviga e si netbook, palmare, smartphone, ecc.),

legge, si fanno i compiti o le ricerche; si viene per cercare l’ultimo romanzo dell’autore preferito o quel libro di cui hanno parlato in televisione, alla radio, o che ci hanno consigliato amici e conoscenti. Ma c’è chi viene anche a consultare opere particolari, quelle delle sezioni di conservazione. La biblioteca comunale di Ala ospita infatti fondi di pregio, nei quali possiamo trovare opere dal XIV al XX secolo, oltre ai documenti dell’archivio storico comunale e ai beni della collezione museale “Luigi Dalla Laita”. Gli stu-


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diosi lo sanno bene e fanno visita alla biblioteca per studiare questi preziosi originali. Nel 2010 sono state fatte complessivamente 900 consultazioni di singole unità bibliografiche, documentarie o archivistiche, in media più di 3 al giorno. Si tratta di un grande impegno del personale, che accanto al servizio al pubblico del materiale più recente, offre la propria consulenza anche per effettuare ricerche impegnative e complesse. Il patrimonio da gestire non è da poco: nel catalogo bibliografico Trentino sono censiti, al 31 dicembre 2010, 76.698 documenti delle raccolte alensi, fra le varie sezioni: ragazzi e adulti, pubblica lettura (circa 56.000) e conservazione (circa 20.000). Nel corso dell’anno sono stati acquisiti oltre 1.700 nuovi documenti nella sezione adulti e oltre 600 nella sezione ragazzi. Obiettivo del 2011 è rilanciare presenze e prestiti, innanzitutto con più attività di informazione bibliografica, anche attraverso il web, ma anche una ancor maggiore attenzione alle richieste dell’utenza.

Disponibili i calendari 2011

In biblioteca sono disponibili, fino ad esaurimento scorte, i calendari 2011. La vetrina

La biblioteca dispone di una vetrina espositiva nell’atrio dell’edificio, dove solitamente sono esposte novità editoriali recenti. In alcuni periodi dell’anno, però, la vetrina è dedicata a temi specifici. Sarà così fino all’11 febbraio, quando verranno esposte opere della bibliografia “Pagine per non dimenticare”, dedicate alla Giornata della Memoria (27 gennaio) e al Giorno del Ricordo (10 febbraio), e legate al tema dei genocidi. Successivamente, saranno realizzate vetrine tematiche su vari argomenti di interesse. Per suggerire un tema per la vetrina, scrivere ad ala@biblio.infotn.it o contattare il personale in orario di apertura.

Leggere giovane con il progetto Xanadu

La biblioteca aderisce al progetto Xanadu, rivolto ai ragazzi dalla terza media alla terza superiore. Si tratta di un progetto ideato dall’Associazione Hamelin e dalla biblioteca Sala Borsa di Bologna, per coinvolgere i ragazzi nella lettura autonoma dei testi, esprimendo un giudizio su una rosa di 20-25 testi per ogni fascia di età, il cui tema varia di anno in anno. Per sapere che cos’è Xanadu e come funziona, si può visitare il sito web www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/ xanadu2011/ mentre per partecipare non si devono seguire le istruzioni sul sito, ma chiedere le modalità di accesso alla biblioteca di Ala.

Biblioteca comunale Via Roma 40 - Ala Tel. 0464 671120 Fax 0464 671320 ala@biblio.infotn.it Responsabile: dott.ssa Elena Corradini Orari di apertura Invernale (da metà settembre a metà giugno) lunedì dalle 14 alle 18 da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18 (il giovedì anche dalle 20 alle 21) Indovinello

In questa immagine, la croce e la bandiera di Ala vengono ammainate dalla cuspide del campanile della Chiesa parrocchiale di Ala. Sapete dirci in quale anno o periodo avvenne questo fatto, e perché? La soluzione sul prossimo numero della rivista.

Estivo (da metà giugno a metà settembre) lunedì dalle 15 alle 19 da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19


progetti

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BENTORNATO STUDENTATO! A breve partiranno i lavori di riqualificazione di palazzo Pandolfi che diverrà convitto destinato agli studenti delle facoltà sanitarie e alcuni spazi andranno alla scuola primaria

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asseranno ancora almeno due anni prima che il “Silvietto” torni ad assomigliare, almeno in parte, a ciò che è stato fino a un decennio fa: uno studentato. Certo, i tempi sono cambiati, le esigenze e la tipologia degli studenti anche. Ma Ala avrà di nuovo il suo convitto e a fruirne saranno gli studenti universitari, che ogni giorno arrivano ad Ala provenienti da molti centri del Trentino e del Veneto. I lavori cominceranno nei prossimi mesi, le procedure di appalto si sono concluse qualche settimana fa: 7 milioni e mezzo di euro, tanto costeranno i lavori di riqualificazione di palazzo Pandolfi, che dovranno essere conclusi a metà del 2013. A sovraintenderli sarà l’Azienda Sanitaria del Trentino. A cui è stata assegnata la competenza sull’intera operazione, destinata a fornire un supporto agli studenti che frequentano le facoltà sanitarie di Ala: Igiene dentale, Educazione e Riabilitazione psichiatrica e psicosociale, Radiologia medica, Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Ma non solo. Il progetto prevede anche la realizzazione di alcune opere che andranno a tutto vantaggio della scuola primaria e che saranno costruite ex novo sul terreno di pertinenza del palazzo. Per questa ragione i lavori sono stati progettati, e saranno realizzati, in un blocco unico e nell’ambito dello stesso cantiere, appaltato qualche settimana fa. L’edificio esistente, risanato e riqualificato, e parte del nuovo edificio, ospiteranno gli spazi per il polo delle professioni sanitarie; saranno ricavate complessivamente 11 aule da 25 posti, 1 aula da 50 posti, 1 aula da 20 posti e un laboratorio, con spazi di supporto come aula magna (110

posti), aule studio, mensa (110 posti), 7 uffici per docenti, biblioteca e portineria; ai piani superiori saranno, invece, ricavate le stanze per ospitare 23 studenti in camere da 1, 2 e 3 posti. L’area destinata a servizio della scuola primaria sarà collocata nel nuovo edificio, che si collegherà con il primo piano della scuola media. Al piano terra troveranno spazio la cucina e la mensa scolastica con una capienza di circa 200 posti, suddivisa in due ambienti separati. Al primo piano saranno ricavate 8 aule per la didattica a supporto della scuola elementare con relativi servizi igienici, un’area centrale di relazione, un’area per il personale di controllo, un’aula video, un archivio, un’aula per attività di supporto alla didattica e il corridoio di comunicazione con l’edificio delle scuole medie. •


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come diventerĂ il convitto silvio pellico


giovani

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PIANO GIOVANI È TEMPO DI DECOLLO Avviato con la Provincia di Trento un confronto per istituire lo Sportello della Gioventù: strumento operativo per realizzare proposte, iniziative e progetti creativi

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olitiche giovanili in mezzo al guado. Non è mai decollato veramente il Piano Giovani di Ala, uno strumento che, da metà degli anni Duemila in avanti, la Provincia di Trento ha messo a disposizione delle amministrazioni comunali per stimolare iniziative e progetti a favore delle fasce giovanili della popolazione. Nonostante la città di velluto, insieme ad altri quattro Comuni della Bassa Lagarina (Avio, Brentonico, Mori e Ronzo - Chienis) sia il Comune capofila di questo progetto, ovvero l’amministrazione cui spetta un ruolo guida per l’organizzazione dei progetti, questo strumento è rimasto in buona parte sulla carta. Beninteso, non è che alcune cose non siano state fatte. Alcuni progetti sono andati in porto: viaggi istituzionali, iniziative a favore dello sport, percorsi di educazione civica e musicale, supporto a manifestazioni giovanili. Ma tutto questo non si è sviluppato dentro

una rete progettuale organica. Ad oggi, infatti, quello che dovrebbe essere il cuore del Piano Giovani, non è ancora stato attivato. Stiamo parlando dello “Sportello della Gioventù”, uno strumento previsto dal quadro normativo ma che ad Ala, e quindi anche negli altri quattro Comuni, non è stato ancora istituito. Esso comporterebbe l’assunzione di un addetto a cui affidare un ruolo di riferimento, ma anche una funzione progettuale e creativa per le politiche giovanili, oltre che mansioni più strettamente tecniche e organizzative. Un ritardo che oggi il Piano Giovani dei Quattro Vicariati sta scontando pesantemente. Un tentativo di istituirlo fu fatto con l’emissione, alla fine del 2009, di un bando per l’assunzione; bando che tuttavia, poi, rimase lettera morta. Nel senso che al bando e alle relative richieste di partecipazione, che pure ci furono, non seguirono le procedure di selezione. Oggi la situazione sembra

essersi complicata ancora di più: il blocco delle assunzioni, stabilito dal quadro normativo provinciale, sembra impedire l’assunzione di nuovo personale anche in questo comparto. Una situazione di stallo che viene confermata anche dal vicesindaco Mondini: “La nostra intenzione, dopo la riattivazione del tavolo a cui partecipano i diversi soggetti coinvolti nel Piano, associazioni giovanili e municipalità, avvenuta lo scorso autunno, era quella di attivare lo Sportello, che consideriamo, ma che anche la legge provinciale considera tale, come indispensabile per dare un senso compiuto alle politiche giovanili. Ma ci siamo scontrati con le rigidità e le contraddizioni delle norme: da una parte l’obbligo di attivare lo sportello, dall’altra parte il blocco delle assunzioni. Naturalmente non ci arrendiamo, con la Provincia abbiamo avviato un confronto serio per cercare di sbloccare la situazione”. Le risorse, anche quelle economiche, tuttavia, non sembrano mancare; ogni anno convergono sul Piano Giovani dei Quattro Vicariati circa 130 mila euro. Intanto, a fine estate 2010, è stato comunque ricomposto il Tavolo di confronto a cui spetta un compito di coordinamento generale. La composizione prevede la presenza di cinque assessori comunali, 4 dirigenti scolastici, 2 rappresentanti delle associazioni giovanili per ogni comune e, infine, di un rappresentante unico per le 3 casse rurali – Bassa Vallagarina, Brentonico e Mori – che garantiscono al piano un finanziamento accessorio a quello pubblico. •


giovani

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I GIOVANI E L’EUROPA I diciottenni che hanno partecipato al viaggio di studio a Bruxelles raccontano le loro impressioni

bruxelles

È

un’Europa ancora molto lontana e tutta di là da venire quella percepita dai giovani. E, forse, non hanno nemmeno tutti torti a pensarla così: l’Unione Europea per ora è soprattutto una grande, grandissima, macchina finanziaria e burocratica, che fa notizia più per le decisioni della Banca Centrale che non per l’iniziativa politica del Parlamento e della Commissione. E i giovani così la percepiscono: come un soggetto politico che, al di là delle buone intenzioni, ancora non c’è. E lo si capisce leggendo il resoconto dei ventenni della Bassa Lagarina, che a inizio dicembre dello scorso anno

hanno partecipato al viaggio di studio a Bruxelles, organizzato dal Piano Giovani dei Quattro Vicariati. Insieme hanno elaborato una serie di riflessioni dove raccontano la loro difficoltà, ma forse è la difficoltà di tutti, di percepire l’Europa come una Casa Comune: “Nella vita di tutti i giorni, specialmente per noi giovani, è difficile avere notizie sull’Unione Europea: probabilmente anche per questo motivo non ci sentiamo parte della popolazione europea, sebbene l’Italia sia stato uno dei paesi fondatori di questa istituzione”, scrivono nel loro diario collettivo. E due di loro, Matteo Zocca e Jennifer Perenzoni, aggiun-

gono: “Il viaggio a Bruxelles è stato un importante spunto di riflessione per quanto concerne la relazione che esiste tra l’Europa intesa come totalità e le comunità locali. Abbiamo sempre pensato all’Europa come un qualcosa di astratto, un’unità a sé stante. Quest’immagine piuttosto sconfortante è purtroppo molto diffusa fra i giovani”. Difficoltà nel reperire informazioni, che quando pure ci sono si mostrano difficili da organizzare e da comprendere fino in fondo, questo dicono i giovani lagarini a proposito della comunicazione che gira attorno all’Unione Europea: “L’interesse da parte dei media verso tale ente sembra molto scarso per motivi spesso legati a fattori commerciali; inoltre, a causa Raccontano della comples- la difficoltà sità dell’orga- di percepire nizzazione di que st’orga no l’Europa come sovranaziona- una Casa le, talvolta le Comune infor ma zioni non vengono riportate in modo corretto. Tanto da indurre nella popolazione dei sentimenti di non condivisione dei modi di operare da parte delle istituzioni”. Dietro questa valutazione, tuttavia, i ragazzi accompagnati a Bruxelles dal vicesindaco di Ala, sembrano aver capito quali siano le ragioni di fondo della difficoltà dell’Unione di comunicare con l’esterno: “L’Unione Europea racchiude in sé al momento ben ventisette paesi, ognuno dei quali con differenti interessi e culture: principalmente per questo motivo si pone essenzialmente come unione economica piuttosto che politica, in quanto è ancora difficile riuscire a mettere


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da parte l’egoismo nazionale”. L’aver vissuto dall’interno, seppure per pochi giorni, le istituzioni comunitarie, tuttavia, ha fatto comprendere ai ragazzi anche i punti di forza del difficile e lungo processo di integrazione europea. Lo hanno spiegato con le loro parole Jennifer e Matteo: “Il contatto diretto con le istituzioni ci ha effettivamente convinti dell’importanza di un ente che di fatto esiste e che soprattutto agisce, svolgendo mansioni fondamentali tese a garantire lo sviluppo e la ricerca. La visita al parlamento europeo è stata anche l’occasione in cui ci sono state date importanti informazioni relative alle varie possibilità di stage all’interno di questa istituzione. Questo viaggio ci ha, infine, fatto comprendere quanto sia rilevante l’esistenza di un organismo sovranazionale, che unisce ma allo stesso tempo tutela gli interessi e i diritti dei singoli stati europei, garantendo uguaglianza e democrazia tra gli individui”. Seppure consapevoli della complessità della costruzione comunitaria e delle ombre che avvolgono un’istituzione ancora imperfetta come quella dell’Unione, i ragazzi lagarini che lo scorso dicembre hanno viaggiato dentro l’Europa, alla fine hanno portato a casa un bilancio tutto sommato positivo: “La visita a Bruxelles è stata di grande aiuto per comprendere la società in cui viviamo: è stato possibile aprire una nuova finestra, vedere come sia possibile la collaborazione tra vari modi di pensiero, senza perdere l’attenzione verso le esigenze delle piccole realtà. Forse è bello anche guardare oltre la cima della montagna, per scoprire un mondo che ci aspetta con molte opportunità, se solo sappiamo come coglierle”. •

La sede dell’europarlamento a bruxelles

Piano Giovani 2011 Soggetto Titolo Banda sociale di Ala

Campeggio musicale – Formazione musicale

Banda sociale di Ala

Symphonia – Formazione musicale

Coordinamento Teatrale Trentino

Laboratorio teatrale

La Bussola

Politicando: incontri di formazione politica

ASSet

Seminario sul risparmio e il consumo responsabile

ASSet

Seminario sulla comunicazione efficace

Scuola Musicale OperaPrima

Orchestrazione Live – Formazione musicale

Gruppo Albora

Playday: tornei sportivi per ragazzi

La Colonnina

5ª edizione Paludei: musica e sport

Associazione Zampognaro Lagaro

Formazione di animatori

La Colonnina

Cineforum

Apecheronza Avio

Gioca con noi

Istituto Comprensivo di Brentonico

Cucina salutare – Laboratorio di cucina

Istituto Comprensivo di Brentonico

Le emozioni – Laboratorio emozionale per genitori e ragazzi

Istituto Comprensivo di Brentonico

Esperienze Altre – Altre Esperienze: laboratorio interculturale

Associazione Thomas Cappelletti

Obiettivo Solidarietà

Comune di Ronzo Chienis

Che faccio qui? – Film

Associazione Altra Musica

Corso di formazione Musicale

Banda Mori - Brentonico

Corso di formazione musicale

Associazione Urbanamente

Misture: spettacoli a tema su arti urbane e interculturalità

Associazione Urbanamente

Relax Day: spettacoli e incontri sul tema della sostenibilità

Associazione il Cammino

Caffè letterario giovanile

Istituto Comprensivo di Brentonico

Incontro con la grafologia

Pro Loco di Borghetto

Borghetto in festa

Scuola Musicale Pederzini

Service audio per gruppi musicali

Tavolo 4 Vicariati

Europa – Educazione Civica

Tavolo 4 Vicariati

Giovani e le istituzioni – Educazione civica


comunicazione

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PIù NOTIZIE SUL SITO INTERNET DEL COMUNE DI ALA

Si semplifica l’accesso per gli utenti del sito internet del Comune di Ala, anche in previsione dell’apertura dello sportello unico del cittadino al piano terra del Municipio. All’interno del sito, al di là delle notizie storiche e culturali della città, sono presenti tutte le informazioni riguardanti il Comune e l’amministrazione comunale. Sono consultabili e scaricabili tutte le delibere della giunta e del consiglio comunale, le ordinanze, le determine dei dirigenti e le comunicazioni ufficiali dell’ente. Dal sito si può, inoltre, scaricare la modulistica necessaria per la richiesta di documenti e certificati. Molta attenzione è riservata ai contatti con i vari uffici, gli orari, gli indirizzi, i numeri di telefono e gli ambiti di competenza. Nella homepage trovano spazio anche i link diretti ai concorsi pubblici e alle gare d’appalto. www.comune.ala.tn.it Filo diretto con i lettori

A partire dal prossimo numero i lettori e le lettrici di “Ala Notizie” avranno la possibilità di far conoscere la loro opinione su quanto accade in città. Cercheremo di dare voce a tutti coloro che vorranno scrivere, commentare, dibattere su temi attuali, approfondire o chiarire argomenti importanti. Per inviare le vostre comunicazioni, scrivete a: alanotizie@trentinoweb.it

INFORMAZIONE SOSTENIBILE! Da quest’anno anche “Ala Notizie” sarà disponibile sul sito con un semplice click: potrà essere letto on line e scaricato in formato pdf. Chiediamo ai lettori di comunicarci la loro eventuale preferenza per la versione elettronica, indicando la volontà di non ricevere più il notiziario in formato cartaceo. Per i più veloci ci sarà un premio: i primi cinque che comunicheranno questa loro opzione saranno omaggiati con un biglietto d’ingresso alla rassegna cinematografica o a quella teatrale di Ala. Partecipare è semplice, basta spedire una mail alla redazione di Ala Notizie. Rispetta le foreste e fai risparmiare il tuo Comune! alanotizie@trentinoweb.it


sicurezza

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A LEZIONE NEL BOSCO Gli ispettori forestali insegnano come abbattere le piante in sicurezza

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e Ala nel corso dei secoli è stata soprattutto la città del velluto, la sua montagna, così estesa, è stata, ed è ancora, la montagna dei boschi e delle foreste. Il territorio alense, infatti, si è sempre prestato alla produzione di legna da ardere e nel corso dei secoli tantissime famiglie si sono guadagnate da vivere con il taglio del bosco e la commercializzazione di legna nei più importanti centri del Trentino e del veronese. Fino alla modernizzazione industriale, che ha toccato il Basso Trentino fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, l’economia alense è stata caratterizzata in gran parte dall’economia del bosco. Alensi, pri-

ma di tutto popolo di boscaioli ancor più che di vellutai, verrebbe da dire. Oggi, di sicuro, non è più così. Eppure, per molte famiglie quella del bosco è ancora una risorsa importante e una fonte significativa di integrazione del reddito. I tempi, però, sono cambiati e con essi si sono evolute anche le tecniche di coltivazione, manutenzione e taglio, sebbene sulla montagna di Ala il lavoro nel bosco sia ancora in parte legato alle modalità e alle tecniche del passato; tanto che ancor oggi per alcuni lotti di legna si usa il filo a sbalzo o nei casi più comodi il semplice avvallamento a mano. Gli strumenti di cui si avvalgono gli addetti a questo settore, però, hanno subìto importanti evoluzioni, legate

soprattutto alla meccanizzazione del trasporto e delle operazioni di taglio. Una trasformazione tecnologica che richiede, anche per chi non faccia questo mestiere come lavoro principale, competenze specialistiche e una formazione avanzata soprattutto in materia di sicurezza. Partendo da questo presupposto, l’assessorato comunale insieme a quello provinciale lo scorso autunno ha organizzato uno stage formativo sull’uso in sicurezza della motosega nell’abbattimento delle piante. E, così, una mattina di fine ottobre quaranta boscaioli alensi si sono incontrati a “Dos dei muli”, in località Sega, per confrontarsi con due istruttori professionisti. Introdotti dall’assessore all’Agricoltura, Luca


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due momenti del corso di sicurezza nel bosco

Zomer, i due esperti hanno dapprima illustrato le varie problematiche inerenti l’avvio di un cantiere forestale, sottolineando che “seppur piccolo e di breve durata, anche l’assegnazione di un taglio legna per uso civico resta comunque un cantiere di lavoro e come tale deve essere segnalato, per garantire la propria e l’altrui sicurezza”. È stata poi sottolineata l’importanza dell’utilizzo di attrezzature a norma e in condizione di buona manutenzione; anche l’abbigliamento idoneo, hanno spiegato gli istruttori, fa parte di quei dispositivi di protezione individuale indispensabili per affrontare qualsiasi lavoro nel bosco: buona parte degli incidenti gravi che avvengono in questo contesto, infatti,

colpisce soprattutto gli operatori che non si sono muniti di un adeguato abbigliamento anti-taglio. Prima di passare alla parte dimostrativa, i due tecnici della Provincia hanno inoltre voluto sottolineare l’importanza del lavoro di squadra: un infortunio che sia prontamente soccorso, infatti, può risolversi senza conseguenze gravi, che invece possono diventare fatali quando l’infortunato non sia in grado, perché solo, di attivare i mezzi di soccorso. Il momento più spettacolare e che ha destato il maggior interesse fra i partecipanti allo stage di “Dos dei Muli”, naturalmente, è arrivato quando gli istruttori si sono ci-

mentati con la prova pratica di abbattimento degli alberi. I boscaioli alensi hanno potuto assistere all’esecuzione di particolari forme di taglio in sicurezza e hanno potuto acquisire le tecniche corrette che consentono di orientare la caduta della pianta nella direzione più efficacie per il trasporto e meno pericolosa per gli operatori. La giornata di formazione si è conclusa con la distribuzione ai partecipanti di una pubblicazione didattica dal titolo “Boscaiolo per hobby, sicurezza da professionisti”. Un ausilio formativo che resta comunque a disposizione gratuitamente presso gli uffici della Stazione Forestale cittadina. •


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IL FUTURO SU QUATTRO RUOTE Il Comune acquista un veicolo elettrico per la pulizie delle strade

il coro città di ala in trasferta Il 6 gennaio a Roma

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trade più pulite, ma non solo. È arrivato ad Ala qualche settimana fa il primo automezzo comunale a totale trazione elettrica. Si tratta di un autocarro destinato alla pulizia giornaliera delle strade del centro storico e allo svuotamento dei cestini dei rifiuti. Forse qualcuno lo ha già visto circolare per le strade del centro e ha notato che il piccolo autocarro bianco si muove con passo felpato e senza fare alcun rumore. Ebbene, è lui: il primo veicolo elettrico entrato a far parte del parco macchine del cantiere comunale. Strade pulite, dunque, ma soprattutto aria meno inquinata e abbattimento dell’inquinamento acustico. Una scelta che va nella direzione di una città sempre più verde ed eco-compatibile. L’acquisto di un veicolo elettrico è “un forte segnale di attenzione alle tematiche ambientali e di sensibilizzazione dei cittadini a comportamenti virtuosi e rivolti ad una crescente sensibilità ambientale”, ha spiegato il sindaco Peroni. Si tratta, peraltro, di una scelta che non si ferma qui; nelle intenzioni dell’amministrazione comunale l’acquisto della spazzatrice elettrica, infatti, è solo il primo passo di un programma di riconversione ecologica dell’intero parco macchine comunale, che ha come obiettivo quello di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli a motore, affidandosi via via in misura sempre maggiore ad automezzi a bassa emissione di CO2 e a bassa emissione acustica. Una scelta che metterà in pensione, per raggiunti limiti di età e per raggiunti limiti di inquinamento, tutti i veicoli Euro 0 del Comune. Per gli appassionati di motori e di meccanica, qualche dettaglio tecnico del nuovo mezzo che da qualche settimana assicura pulizia e rispetto dell’ambiente in centro storico. Si tratta di un autocarro Piaggio modello “Porter Electric Power”, dotato di un gruppo propulsore di elevata qualità, motore elettrico alimentato con batterie a piombogel, capaci di garantire con una sola ricarica un’autonomia media di 110 Km, una velocità massma di 57 Km/h, ricarica delle batterie con ciclo di ricarica di 8 ore (220 V) e ciclo rapido di solo 2 ore (380 V), cassone ribaltabile con capacità di carico fino a 460 Kg. Ma quello che più conta è che si tratta di un veicolo a zero emissioni inquinanti. •

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na befana tutta romana e vaticana, quest’anno, per il coro Città di Ala, diretto dal maestro Enrico Miaroma. Accompagnata da una cospicua fetta di cittadinanza alense, all’inizio dell’anno la corale si è recata a Roma e in Città del Vaticano, per incontrare il cardinale compaesano monsignor Leonardo Sandri, cittadino onorario di Ala ma soprattutto figlio di alensi emigrati in Argentina nel secolo scorso. Presenti anche le delegazioni del gruppo Alpini e dei Nu.vo.la della protezione civile. A fianco dei coristi anche l’amministrazione comunale di Ala con l’assessore Franca Bellorio. Dopo l’affettuoso incontro con il cardinal Sandri, avvenuto in una cappella del Vaticano, il coro ha eseguito un primo concerto ispirato al tema dei canti dei migranti, in onore della storia famigliare dell’alto porporato alense. Una performance musicale che ha anticipato l’esibizione vera e propria, avvenuta in San Pietro nell’ambito della celebrazione della messa prefestiva del sabato. Dopo questa solenne e indimenticabile esibizione, coro e simpatizzanti hanno avuto modo di festeggiare nel migliore dei modi la trasferta, cenando tutti insieme in una tipica fraschetteria dei Castelli Romani. •


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CON IL COMUNE SI PARLA VIA SMS Informazioni su viabilità, meteo, orari e tanto altro Il servizio è attivo 24 ore su 24

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utto il Trentino in un clic. Anzi in un sms. È questa la filosofia su cui si basa COsmOs (www.cosmosinrete.it), un avanzatissimo servizio di distribuzione delle informazioni di utilità generale, accessibile via cellulare con modalità davvero friendly e a prezzi ridottissimi: il costo di un sms spedito dal proprio cellulare secondo il proprio piano tariffario. Informazioni 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno sulle materie più disparate: dalla viabilità, alle previsioni del tempo, dagli orari delle farmacie alle scadenze del bollo auto, dagli eventi del Mart

di Rovereto al costo dei parcheggi di una via di Trento. E tanto, tantissimo altro. Questo è COsmOs, un servizio messo a disposizione dal Consorzio dei Comuni per i cittadini residenti nei Comprensori e nei Comuni che hanno aderito, o promosso fin dall’inizio, il progetto. Ala è uno di questi e quindi tutti gli alensi, dopo essersi iscritti gratuitamente al servizio, potranno accedervi e fare il pieno di notizie utili. Vediamo come funziona. Intanto cerchiamo di capire di cosa abbiamo bisogno: semplicemente di un cellulare con caratteristiche basiche capace di inviare e ricevere sms,

un tipo di dispositivo che ormai possediamo tutti. A questo punto basterà scrivere la nostra domanda in un normale sms, affidandosi a un linguaggio di uso quotidiano. E qui sta la vera rivoluzione di COsmOs (prodotto sviluppato interamente a Rovereto da un’azienda del gruppo Expert System), un sistema in grado di decifrare in automatico il significato di una frase ricorrendo a un’interpretazione semantica e non solo basandosi sull’individuazione di parole chiave. In sostanza, basterà che l’utente digiti una frase del tipo “Che tempo farà domani ad Ala” oppure “Cerco pediatra a Trento” – sono solo esempi dimostrativi – e clicchi sul tasto invio (il numero è 333 8888188) per ottenere una risposta immediata sul proprio telefonino. Il costo dell’invio, come si diceva, è quello di un normale sms inviato secondo il proprio piano tariffario, mentre il costo della risposta è a carico dell’ente pubblico e quindi completamente gratuito per il cittadino. Chi volesse fare una simulazione on line può farla, accedendo alla pagina www.cosmosinrete.it/demo.aspx. Per ora le aree informative coperte dal servizio, che comunque è in continuo sviluppo, sono le seguenti: anagrafica uffici e servizi, viabilità, eventi, informazioni veloci dal comune di residenza, Mart e Castello del Buonconsiglio, tasse automobilistiche, funivia Trento-Sardagna, servizi sanitari, farmacie, meteo, Festival dell’Economia, trasporti pubblici. Per ottenere le informazioni locali è necessario compilare un modulo di richiesta che potrete trovare su www.comune.ala.tn.it oppure in Comune. •


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Lo scrittore alessandro baricco

IN MANO UN LIBRO E TRA I PIEDI UN PALLONE Arriva ad Ala una squadra un po’ speciale, che oltre a giocare a pallone ama raccontare il mito e la storia di questo sport

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oro ci danno dentro come matti, convinti prima o poi di ricevere la fatidica telefonata di mister Prandelli. Stiamo parlando dei giocatori della Nazionale Calcio Scrittori, un folto gruppo di narratori italiani, che spesso amano indossare calzoncini e casacca per dedicarsi allo sport più popolare e forse più bello del mondo. La squadra, conosciuta anche come Osvaldo Soriano Football Club – il nome è ispirato allo scrittore argentino che scrisse uno dei libri più appassionanti sul calcio, Fùtbol – può vantare la presenza di alcuni autori di spicco nel panorama letterario nazionale e internazionale, tra cui Alessandro Baricco, Fabio Geda, Francesco Trento.

Ancora segretissima la rosa dei preScrittori che corrono non solo diesenti che nel pomeriggio di sabato tro a un pallone, ma soprattutto a 2 aprile affronterà le “veccultura e solidarietà. Per chie glorie” dell’Alense sul questo, com’è consuetucampo dello stadio Muti- Scrittori che dine, alla partita si innelli di Ala, ma sarà senza trecceranno altri eventi: corrono non dubbio la formazione più in collaborazione con fantasiosa che abbia ga- solo dietro a la biblioteca comunale reggiato nello stadio citta- un pallone, nella serata di venerdì 1 dino. Un’iniziativa ideata ma soprattutto aprile si terrà una tavodall’assessorato alla Culla rotonda con gli autori a cultura e tura e dall’Ufficio cultudella Nazionale Scritra del Comune, che mira solidarietà tori, mentre sabato sera ad avvicinare sempre più dopo la partita, alle ore persone alla lettura at21.00, sarà proiettato il traverso il linguaggio di uno sport film 20 sigarette a Nassirya, precome il calcio, che forse più di ogni ceduto da un incontro-dibattito altro permette di raccontare storie con Francesco Trento, sceneggiaironiche, commoventi e appassiotore del film e coautore del libro nanti. da cui è tratto. •


persone

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«TANTI AUGURI PER I SUOI 114 ANNI» NAPOLITANO SCRIVE A NONNA VENERE Nata ad Ala lasciò la città a 6 anni per trasferirsi a Verona. Oggi è la donna più anziana d’Europa

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nche il capo dello Stato, lo rico degli anni, è ancora una donna scorso novembre, ha voluto lucida; ha perduto la mobilità, è vero, fare gli auguri di buon come le sue giornate scorrono fra il letto pleanno a Venere Pizzinato, la nonna e la sedia a rotelle, ma i suoi pensieri d’Europa nata ad Ala nel 1896: “Ape le sue parole sono ancora brillanti. prendo con piacere la notizia del suo È capace di snocciolare date e ricordi, centoquattordicesimo compleanno come fosse ieri. E, invece, sono cose – ha scritto il presidente Napolitano che arrivano fino a tre secoli fa. I suoi nel suo messaggio – in questa lieta e ricordi di Ala, in verità, sono confustraordinaria circostanza desidero insi e radi. Lasciò la città della Bassa viarle, anche a nome di tutti gli italiaLagarina ancora asburgica, quando ni, vivissime felicitazioni e aveva solo sei anni. La sua affettuosi auguri di serenifamiglia si trasferì prima a tà insieme ai suoi cari e alle Venere Verona, poi, dopo la morpersone che la circondano te della madre, ancora un Pizzinato è nella comunità”. A portare soggiorno in Trentino. Avegli auguri del presidente la persona va già diciotto anni, aveva della Repubblica, accom- italiana più conclusi gli studi superiori pagnati da uno splendido longeva di tutti e aveva già cominciato a mazzo di fiori, alla donna lavorare, quando scoppiò i tempi più anziana d’Italia e d’Eula prima guerra mondiale. ropa – e quinta al mondo I ricordi della nonna più – il 28 novembre scorso è longeva d’Europa, qui, distato il prefetto di Verona Perla Stanventano più precisi e nitidi. All’inizio cari, che si è recata personalmente del conflitto, fuggì da Trento per ragnella comunità di Santa Caterina di giungere il padre, che nel frattempo via Steeb, dove la signora Venere vive si era trasferito a Bassano del Grapormai da molti anni. Lei ha ringrapa. Poi la decisione di fare il grande ziato, abbozzando un sorriso di compasso: erano gli anni Venti e Venere mozione, con un: “Grazie, cara”. Poi, insieme alle sorelle scappa a Miladavanti a giornalisti e televisioni ha no. Qui troverà il lavoro e incontrerà cominciato a raccontare pezzi su pezl’amore di tutta la sua vita: Isidoro. zi di una vita che ha attraversato il Ma saranno ancora le scintille della Novecento tutto d’un fiato. Sì, perché guerra a turbare il suo destino di rala signora Pizzinato, nonostante il cagazza: un amore incontrato all’ombra

del duomo, ma colpito dalla crudeltà delle leggi razziali promulgate dal fascismo. Insieme al suo compagno di origine ebrea, Venere fuggirà in Francia dove resterà sino alla fine della seconda guerra mondiale; è sempre lei a ricordarlo, sorridendo come fosse ieri, dal suo letto di via Steeb. Poi, il rientro in Italia, ancora a Milano, ancora con Isidoro, fino agli anni Sessanta, quando deciderà di tornare a Verona, la città che aveva conosciuta per un po’ da bambina. Da allora Venere, la nonna d’Europa di origini alensi, non ha più abbandonato il capoluogo scaligero. Con il passare degli anni il mondo tutto intorno è cambiato, ma lei c’è ancora. E anche il tenue filo che la ha sempre legata ad Ala non si è spezzato. A ogni ricorrenza in questi anni, qualcuno – dal parroco don Gianpaolo Giovanazzi, agli amministratori comunali – si è sempre ricordato di lei e ha continuato a farle visita in via Steeb. Una curiosità: Venere Pizzinato non solo è la donna più vecchia d’Italia e d’Europa, ma è anche fra le 100 persone più longeve di tutto il mondo e soprattutto è la persona italiana più longeva di tutti i tempi. Record su record che le hanno fatto guadagnare persino una pagina personale sull’edizione italiana di wikipedia, it.wikipedia.org/ wiki/Venere_Pizzinato. •


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il consiglio comunale Luigino Peroni - Sindaco Civica Peroni Sindaco Tel. 0464 678721 sindaco@comune.ala.tn.it

Vanessa Cattoi - Consigliere Lega Nord Trentino Tel. 349 8012352 vanessacattoi@virgilio.it

Paolo Mondini - Vicesindaco PD – Partito Democratico Tel. 339 8677853 mondinipaolo@comune.ala.tn.it

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Giorgio Deimichei - Consigliere PD – Partito Democratico Tel. 339 5658524 giorgio.deimichei@alice.it

Alberto Pinter - Consigliere Unione per Ala Tel. 340 2915737 alberto.pinter@gmail.com

Franca Bellorio - Assessore PD – Partito Democratico Tel. 335 7634727 belloriofranca@comune.ala.tn.it

Fedele Ferrari - Presidente PD – Partito Democratico Tel. 348 8509544 ferrarifedele@comune.ala.tn.it

Antonella Tomasi - Consigliere PD – Partito Democratico Tel. 0464 671366 tomanella@alice.it

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Omar Grigoli - Consigliere La Bussola di Ala Tel. 348 8856722 omar.grigo@virgilio.it

Roberto Zendri - Consigliere PATT Tel. 347 8417858 robertozendri@alice.it

Alberto Campostrini - Consigliere Civica Peroni Sindaco Tel. 335 8201689 albertocampostrini@hotmail.com

Luigino Lorenzini - Consigliere Unione per Ala Tel. 336 501111 luiginolorenzini@comprensorioc10.tn.it

Luca Zomer - Assessore La Bussola di Ala Tel. 0464 678716 zomerluca@comune.ala.tn.it

Roberto Caprara - Consigliere L’Opportunità Tel. 333 2488160 roberto_caprara@libero.it

Silvano Marchiori - Consigliere La Bussola di Ala Tel. 349 7123343 silvano.marchiori@gmail.com

orario di ricevimento sindaco e assessori Luigino Peroni – Sindaco Rapporti con gli Enti istituzionali, Urbanistica ed Edilizia abitativa, Lavori Pubblici mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 Paolo Mondini – Vicesindaco Politiche Sociali e Culturali mercoledì dalle ore 8 alle ore 9 e giovedì dalle ore 18 alle ore 19

Franca Bellorio – Assessore Politiche del Lavoro martedì e giovedì dalle ore 18 alle ore 19 Enrico Brusco – Assessore Attività Sportive e Ricreative mercoledì dalle ore 14 alle ore 15 venerdì dalle ore 11 alle ore 12 Andrea Fracchetti – Assessore Attività Economiche, Finanziarie e Personale martedì dalle ore 18 alle ore 19

Luca Zomer – Assessore Attività Ambientali lunedì dalle ore 18 alle ore 19 Fedele Ferrari – Presidente Consiglio Comunale Riceve su appuntamento sia i consiglieri comunali che i cittadini Ufficio Segreteria Tel. 0464 678716


333 8888188

COsmOs, un servizio di informazioni via sms per i cittadini Per provare una simulazione on line vai alla pagina www.cosmosinrete.it


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