3 minute read

Ljudevit Alecsandri, l’ispettore dalla doppia anima

Next Article
Dispacci italiani

Dispacci italiani

Un esordio che promette bene quello del salernitano Davide Bottiglieri. Due romanzi storici tra loro legati, dove finisce uno comincia l’altro: Omicidi in si minore e Prove per un Requiem (che Bottiglieri con furbizia annuncia già alla fine del primo romanzo con un epilogo dallo stesso identico titolo).

Tutto inizia una gelida notte di dicembre del 1780. Maria Teresa d’Austria è morta da pochi mesi e a regnare da solo sul trono del Sacro Romano Impero è rimasto suo figlio, l’illuminista Giuseppe II. Ci troviamo a Cluj, nel nord-ovest della Romania, l’antica capitale della Transilvania, terra che evoca in tutti noi mistero e terrore: il Conte Dracula, “Vlad l’Impalatore”, il figlio del diavolo. Lo stesso diavolo che in qualche maniera è anche l’oscuro protagonista di questa storia, assieme a Ljudevit Alecsandri, il più giovane ispettore di tutto l’impero austriaco, membro del Plotone di esecuzione. Un uomo dalla doppia anima, lettore incallito di Ezechiele, che si troverà alle prese con una catena di efferati omicidi e con un segreto celato tra le mura di un palazzo signorile. Lì dove vive un’affascinante ma tostissima donzella che gli farà

Advertisement

di Dino Cassone

LES FLÂNEURS MAGAZINE - 12

battere il cuore. Per combattere il male il nostro protagonista dovrà scendere negli Inferi, anche quelli che sono nascosti nella sua anima.

Il secondo romanzo, suddiviso come il primo in partiture anziché capitoli, si apre con un omaggio al visionario talento di Bergman e del suo “Il settimo sigillo”, con una partita a dama (nel film erano scacchi). Siamo nel febbraio del 1781 e l’azione si sposterà nell’algida e splendida Vienna. Il segugio di Cluj ha da inseguire nemici reali e fantasmi della sua nera coscienza.

Anche nel seguito Bottiglieri è bravo a mantenere il livello di attenzione del lettore molto alto, grazie a una scrittura sempre raffinata e a un intreccio davvero intrigante. Il romanticismo intenso delle scene descrittive che si respirava nelle pagine di Omicidi in si minore lascia spazio all’oscuro goticismo e al ritmo incessante degli avvenimenti. Il finale di Prove per un Requiem – dove il talento di Bottiglieri si veste di nuovo di solida tecnica – è scaltro e ci lascia in sospeso con un’ennesima immagine: le rive di Parigi, dove con ogni probabilità sarà ambientato il nuovo romanzo. Speriamo presto.

DAVIDE BOTTIGLIERI Scrittore e co-fondatore della Vitruvio Entertainment, vincitore del Premio Letteratura Italiana 2014 e del Premio Adriana Paulon (Sez. Giovani del Premio Internazionale “Un Solo Mondo”). Con la Les Flâneurs Edizioni pubblica nel 2016 una raccolta di racconti fantasy per ragazzi dal titolo Le Cronache di Teseo e, rispettivamente nel 2017 e nel 2018, il suo romanzo d’esordio Omicidi in si minore e il sequel Prove per un requiem, entrambi vincitori di numerosi concorsi letterari nazionali e internazionali.

Omicidi in si minore(Pagg. 160 • € 14) Cluj, dicembre 1780. In una fredda e sinistra giornata d’inverno, piazza Unirii è stracolma per assistere all’ennesimo spettacolo di morte. Ad alzare il sipario su questa nuova esecuzione, è stato il neo ispettore Ljudevit Alecsandri, il cui nome è sulla bocca di tutti i cittadini per le vicende che l’hanno visto protagonista nei mesi precedenti a quel momento. La vita apparentemente tranquilla di un remoto paese della Transilvania sta per conoscere terribili vicende. Le sue vie e le sue genti, intrise di superstizione e mistero, saranno invase da un’ombra oscura che porta con sé una scia di paura e morte. Sarà il giovane ispettore a dover far fronte a questa situazione che, però, nasconde una terribile minaccia: riuscirà il suo lato oscuro, quel secondo Ljudevit Alecsandri, a non riemergere ed essere associato lui stesso al demone che abita Cluj?

Prove per un requiem (Pagg. 160 • € 20) Quando l’ispettore Ljudevit Alecsandri si lancia nell’ennesimo inseguimento del suo nemico, ha due certezze: che il demone di Cluj non arresterà la sua sete di sangue e che la sua amata Helena ormai non c’è più. Accompagnato dal fedele dottor Mesmer intraprende un viaggio alla volta di Vienna, scenario tanto bello quanto crudele, nuova testimone di efferati delitti. Nella capitale si è pronti a giocare una partita le cui pedine sono tutte nuove e aspettano, ignare, che sia la mano dell’ispettore, sempre più in lotta con le sue ombre, o del demone a fare la prima, eclatante mossa. E a continuare il proprio gioco fino all’ultimo duello.

IN ARRIVO ANCHE UNA GRAPHIC NOVEL Illustrazioni di Salvatore Parola

This article is from: