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New frontiers in wine growing
by Allegrini
LE NUOVE FRONTIERE DELLA VITICOLTURA / New frontiers in wine growing
I Nuovi Impianti di alta collina The new upper-hillside vineyards
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La sensibilità di Allegrini ha saputo cogliere fi n dagli anni ’70 quelle che sarebbero divenute le nuove esigenze ambientali e abbracciato i principi dell’agricoltura sostenibile, oggi divenuti parte essenziale della propria fi losofi a viticola. Ha inoltre intuito che il generale cambiamento climatico cui stiamo assistendo, avrebbe valorizzato, oggi ancor più che in passato, la viticoltura di collina. In anni recenti la risposta al progressivo aumento delle temperature, ma anche la riscoperta di una tradizione risalente al XVIII secolo, ben testimoniata dagli studi dell’Abate agronomo Bartolomeo Lorenzi, ha implicato scelte precise: a partire dagli anni 2000, infatti Allegrini si è impegnata per innalzare l’altitudine media dei suoi terreni – già in gran parte collinari – dando vita ad ambiziosi progetti di impianti rinnovati: Fieramonte, a circa 430 m sul livello del mare, e Villa Cavarena che, con i suoi 500 m di altitudine, è uno dei vigneti più elevati della Valpolicella Classica. I lavori di ripristino hanno coinvolto anche il restauro delle antiche marogne, ricostruite per creare nuovamente i terrazzamenti introdotti proprio dal Lorenzi. Per le caratteristiche del suolo - calcareo, sassoso, povero e ben drenato – l’ottima esposizione, il clima ventilato e fresco, questi vigneti rappresentano il fi ore all’occhiello della moderna viticoltura di Allegrini. Le uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta qui prodotte, sono destinate ai vini più prestigiosi della Valpolicella, in primis Amarone e Recioto. Le viti del Podere Fieramonte, avendo ora raggiunto la maturità fi siologica, ritorneranno ben presto in scena con la continuazione di quel mitico cru di Amarone, che fu prodotto da Allegrini fi no al 1985.
LE NUOVE FRONTIERE DELLA VITICOLTURA
New frontiers in wine growing
Since the 1970s, Allegrini has been sensitive to what we all recognize today as new environmental demands and has embraced the principles of sustainable agriculture, now an essential part of its viticultural philosophy. It also sensed that the general change in climate that we are all witnessing means that hillside viticulture is becoming more and more important. In recent years, our response to the gradual increase in temperatures, but also our rediscovery of a tradition dating back to the 18th century, well-illustrated by the studies of the abbot-agronomist Bartolomeo Lorenzi, have led to very precise conclusions: starting around the year 2000, Allegrini has worked on increasing the average altitude of its vineyards – already largely in hillside locations – by launching ambitious new projects: Fieramonte at about 430 m (1411 ft) above sea level, and Villa Cavarena which, at 500 m (1640 ft), is one of the highest vineyards in the Valpolicella Classica area. Restoration work has also involved the ‘marogne’, which have been rebuilt to recreate the terracing introduced by Lorenzi himself. The characteristics of the soil – calcareous, stony, sparse and well drained – the excellent exposure, and the cool and breezy climate render these vineyards the jewel in the crown of Allegrini’s modern viticulture. The Corvina, Corvinone, Rondinella and Oseleta vines grown here are used to produce the Valpolicella’s most prestigious wines, above all, Amarone and Recioto. The vines at Fieramonte, having now achieved physiological maturity, will soon take centre stage in the production, once again, of the legendary cru of Amarone produced by Allegrini until 1985.
L’etimologia di “Cavarena” risale alle attività estrattive delle pietre per la costruzione dell’Arena di Verona, il famoso anfi teatro romano, situato nel cuore della città e tempio della lirica mondiale. La Villa da cui deriva il nome del vigneto, deve la notorietà al suo primo proprietario, Bartolomeo Lorenzi, poeta e agricoltore, che nel tardo Settecento scrisse il poema “Della coltivazione dei monti”. Una tentazione che Allegrini ha colto reimpiantando il vigneto nei primi anni del 2000. The etymology of ‘Cavarena’ dates back to quarrying activities for the construction of Verona’s Arena, the famous Roman amphitheatre situated in the heart of the city, famous worldwide for its opera performances. The Villa that lends its name to the vineyard is famous for its fi rst owner, Bartolomeo Lorenzi, a poet and farmer, who in the late 18th century wrote the poem ‘Della coltivazione dei monti’ (On the cultivation of the hillsides). Allegrini took up Lorenzi’s advice by replanting it with vines in the early 2000s.
Vigneto Villa Cavarena The Villa Cavarena vineyard
510 mt s.l.m. - 1673 ft a.s.l. N 45° 32’ 36.6’’ E 10° 51’ 23’’
Vigneto Fieramonte The Fieramonte vineyard
411 mt s.l.m. - 1348 ft a.s.l. N 45° 32’ 40.7’’ E 10° 52’ 1’’