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La Grola

LA GROLA / La Grola

La Grola, leggenda della Valpolicella La Grola, the legend of the Valpolicella

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La Grola è molto più di un vigneto. Rappresenta, nell’immaginario contadino e nelle credenze popolari, il luogo eletto “a fare vino” ed insieme il simbolo stesso di un territorio che, nel corso del tempo, ha rivendicato con orgoglio la sua identità. Quando Giovanni Allegrini entrò in possesso di questo podere, da sempre il suo dichiarato sogno, non realizzò un gesto solo per sé e per la sua Azienda, ma segnò l’avvio della rinascita enologica, e forse culturale, dell’intera Valpolicella. Podere storico, citato per la qualità dei suoi vini fi n dai tempi di Catullo, è il vigneto dal quale si narra abbia avuto origine l’uva Corvina, il principale tra i vitigni autoctoni della zona.

LA COLLINA DE LA GROLA

The hill of La Grola

La Grola is much more than a vineyard. In the popular imagination, it is the ‘chosen place’ for making wine and at the same time, the very symbol of an area which over the course of time has proudly forged a distinct identity. When Giovanni Allegrini acquired this parcel of land – which had always been his oft-stated dream – he achieved an objective not only for himself and his Company, but he also gave impetus to the oenological rebirth – as well as, perhaps, the cultural revival – of the entire Valpolicella area. A wine-making parcel of historic importance, known for the quality of its wines since the time of Catullus, it is the said to be the birthplace of the Corvina grape, the area’s principal autochthonous varietal.

LA LEGGENDA DI BENIAMINO

Sulla sassosa collina de La Grola viveva un tempo un contadino di nome Beniamino, che dall’uva bianca e aspra di quel vigneto ricavava ben poco denaro. Un giorno il povero Beniamino s’imbatté in una grola* ferita e, impietosito, trascurò addirittura il vigneto per curare amorevolmente l’uccello. Una volta guarita, la grola volò sulla vigna del suo benefattore: al tocco delle sue ali i grappoli, da secchi e bianchi, divennero turgidi, nerissimi e dolci. Da allora quell’uva fu chiamata Corvina. (* nome dialettale del corvo)

THE LEGEND OF BENJAMIN

Once upon a time, on the rocky hill of La Grola, there lived a farmer named Benjamin, who made very little money from the sour white grapes on his vineyard. One day, poor old Benjamin came across a wounded ‘grola’* and, taking pity, he started neglecting his vineyard to take loving care of the bird. Once recovered, the bird fl ew over its benefactor’s vineyard: as its wings brushed the vines, the once dry white grapes became plump, black and sweet. Since then, this grape has been called Corvina. (* the word for ‘crow’ in Veronese dialect)

Una combinazione irripetibile di condizioni ideali A unique combination of ideal conditions

La Grola è un’altura di origine cretacica, che si distacca da una lunga falesia culminante in altopiano. La particolare conformazione del territorio e l’eccellente collocazione, determinano un microclima irripetibile per questo vigneto. La ventilazione costante proveniente dalla Val D’Adige (Nord) allevia la calura estiva e favorisce la salubrità delle viti. Le correnti d’aria tiepida che in inverno provengono dal Lago di Garda mitigano il clima della zona. L’esposizione a Sud-Est e la localizzazione sulla sommità della collina garantiscono un’ottima insolazione.

IL MICROCLIMA

The microclimate

La Grola is a hill of Cretaceous origin that became detached from a long cliff and culminates in a plateau. The particular shape of the land mass and its excellent location determine the unique microclimate of this vineyard. Constant breezes from the Val D’Adige (to the north) provide relief from the summer heat and promote healthy vines. The warm air currents that come from Lake Garda in winter mitigate the climate of the area. The south-easterly exposure and the location on the top of the hill provide excellent exposure to the sun’s intense rays.

LA GROLA / La Grola

Storia di un impianto rivoluzionario The story of a revolutionary training system

Dopo un lungo periodo di abbandono il vigneto è stato reimpiantato, nel 1979, da Giovanni Allegrini con un sistema di allevamento allora rivoluzionario per la Valpolicella: il Guyot. Il podere La Grola è stato il primo esempio di passaggio dalla tradizionale Pergola, con una media di 1.600-2.000 ceppi per ettaro, a una viticoltura innovativa, caratterizzata da una densità di impianto più che doppia, di circa 5.000 ceppi/ha. L’obiettivo era quello di contenere la vigoria della Corvina, riducendo le rese in favore di una maggiore concentrazione delle uve. Il reimpianto de La Grola ha dato inizio ad una rivoluzione agronomica e viticola in Valpolicella e gettato le basi per l’ascesa e l’affermazione di questo territorio come zona produttrice di grandi vini rossi anche da uve vinifi cate alla raccolta.

GUYOT

Guyot training

After a long period of neglect, the vineyard was replanted by Giovanni Allegrini in 1979 with a training system that was revolutionary for the Valpolicella of the time: the Guyot system. The La Grola vineyard was the fi rst example of the transition from the traditional ‘Pergola’, with an average of 1,600 to 2,000 vines per hectare (648-810 vines per acre), to an innovative technique that involved planting that was more than twice as dense, increasing to about 5,000 vines/ha (2,024/ ac). The objective was to contain the vigour of Corvina, reducing the yield per hectare in favour of more concentrated grapes. In the land parcels purchased at a later date, the project was extended to vineyards planted at a density per hectare of 6,500 vines per hectare (2,632/ac), with a yield of 50-60 hl per hectare (20 to 24.5 hl/ac). A symbol of the rediscovery of hillside viticulture, the replanting of La Grola initiated an agronomic and viticultural revolution in the Valpolicella and laid the foundations for the rise and affi rmation of this area as a cradle of great red wines, also those made with freshly-harvested grapes.

In anni recenti il vigneto La Grola è stato il nostro campo di sperimentazione delle più avanzate tecniche di viticoltura sostenibile. Il progressivo inerbimento, che ora interessa la quasi totalità della superfi cie vitata, rappresenta un supporto al contenimento della vigoria della pianta e favorisce lo sviluppo di un equilibrio biologico ed ecologico. Ci garantisce inoltre la riduzione della concentrazione zuccherina e quindi la prevenzione dell’eccessiva alcolicità, per vini ben bilanciati.

In recent years, the vineyard called La Grola has been the focus of our experimentation with the most advanced sustainable viticulture techniques. Grass has progressively been introduced so that it now covers almost the entire planted area. This technique not only acts as a support in containing the vigour of the vines, but also promotes the development of biological and ecological equilibrium. It also ensures that sugar concentration is contained, thereby preventing excessive alcohol and a good balance in the wines.

Terrazza sul versante Nord della collina de La Grola Terrace on the northern slope of the hill of La Grola

272 mt s.l.m. - 892 ft a.s.l. N 45° 31’ 46.6’’ E 10° 49’ 55’’

LA GROLA

Veronese IGT

La Grola è l’esemplifi cazione della capacità di innovare ed è la prova di come i terreni più vocati della Valpolicella e la viticoltura di qualità sappiano regalare grandi vini rossi, anche senza l’ausilio delle tecniche tradizionali quali appassimento e ripasso. Le particolari e irripetibili condizioni geo-pedoclimatiche e il meticoloso lavoro nel vigneto danno origine ad un vino di grande personalità, intenso, elegante, apprezzato per la fi nezza dei suoi aromi.

CARATTERISTICHE DEL VIGNETO

Vigneto La Grola Guyot bilaterale Vecchi impianti: 4.200 viti per ettaro Nuovi impianti: 6.500 viti per ettaro Ettari totali: 30

90%

Patrimonio delle Corvine

10%

Oseleta La Grola is a superb example of the ability to innovate and is proof that the best vineyards in the Valpolicella and premium viticultural techniques yield great red wines, even without the use of traditional techniques such as appassimento and ripasso. The special and unique geopedoclimatic conditions and meticulous work in the vineyard create an intense, elegant wine, appreciated for the fi nesse of its aromas.

THE VINEYARD

La Grola vineyard Bilateral Guyot training system Old training: 4,200 vines/ha – 1,700 vines/acre New training: 6,500 vines/ha – 2,600 vines/acre Total hectares: 30 - acres: 74.13

TERRENO

Calcareo, ricco di scheletro, è il terreno ideale per la produzione di uve a bacca rossa, capaci di dare vita a vini di grande struttura con un elevato contenuto di polifenoli. In queste tipologie di suolo, la Corvina Veronese esprime al massimo il suo potenziale.

SOIL

Calcareous and rich in stony matter, it is the ideal terrain for the production of red grape varieties, capable of yielding wines with considerable structure and high concentrations of polyphenols. In these types of soil, Corvina Veronese expresses the best of its potential.

Veduta aerea della collina de La Grola e della parcella de La Poja The hill of La Grola with the La Poja vineyard

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