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Palazzo della Torre

PALAZZO DELLA TORRE / Palazzo Della Torre

Una Villa, un podere, un vino A Villa, a vineyard, a wine

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Il vigneto Palazzo della Torre rappresenta la ‘storia’ della Valpolicella. Durante il periodo rinascimentale nel “Brolo” (nome di origine carolingia che identifi cava già nell’XI secolo i campi coltivati e rinchiusi da muri di recinzione) si coltivava, con cura e passione, il necessario alla vita della nobile famiglia che risiedeva nella Villa: olio, vino, ortaggi e frutta. Nel 1960 Giovanni Allegrini, dopo un lungo periodo di abbandono, recupera e risistema il terreno che circonda Villa della Torre, dedicandolo alla coltivazione della vite. Ravviva così la tradizione antica e nel 1978 le uve che qui dimorano vengono destinate alla realizzazione di un solo vino, così portando Palazzo della Torre ad essere uno dei primi e più importanti cru della Valpolicella e d’Italia. Nel 1990 infi ne Palazzo della Torre conosce una rivoluzione enologica nota nel mondo come “doppia fermentazione” collocandosi, anche per questo, tra i vini italiani più amati ed apprezzati.

IL CRU STORICO DELLA VALPOLICELLA CLASSICA

The historic cru of the Valpolicella Classica

The Palazzo della Torre vineyard effectively embodies the ‘history’ of the Valpolicella. In the Renaissance period, a great deal of energy and enthusiasm was dedicated to growing produce for the noble family who lived in the Villa in the property’s own grounds: oil, wine, vegetables and fruit. In 1960, Giovanni Allegrini recovered the previously long-abandoned land that surrounded the Villa and set about establishing a vineyard. He thereby revived the Villa’s age-old tradition and in 1978, the grapes that were grown here were used to produce a single wine, making Palazzo della Torre one of the fi rst and most important cru wines in the Valpolicella and in Italy. In 1990, Palazzo della Torre underwent a revolutionary technique known worldwide as ‘double fermentation’ which enabled it to become, also by virtue of this technique, one of Italy’s most loved and highly appreciated wines.

Un meraviglioso esempio di architettura rurale A magnifi cent example of rural architecture

Le marogne, i muretti a secco che caratterizzano il vigneto Palazzo della Torre e delineano le colline della Valpolicella, sono un meraviglioso esempio di architettura rurale. Oltre alla fondamentale funzione di stabilizzare e sostenere i terrazzamenti, sono indice di biodiversità: contribuiscono infatti a determinare il microclima ideale per la coltivazione della vite, mantenendo il terreno asciutto e prevenendo, grazie alla loro funzione termoregolatrice, ristagni di umidità nel suolo, garantendo così un’ottimale sanità delle uve.

LE MAROGNE

Dry stone walls

The Valpolicella’s dry stone walls, called ‘marogne’, which are a distinctive feature of the Palazzo della Torre vineyard and mark out the contours of the Valpolicella hills, are a magnifi cent example of rural architecture. In addition to the basic function of stabilizing and supporting the terraces, they are a marker of biodiversity: they contribute to creating the ideal microclimate for grape growing, keeping the soil dry and – via their thermo-regulatory role – preventing the build-up of moisture in the soil, thereby promoting healthy grapes.

PALAZZO DELLA TORRE / Palazzo Della Torre

PALAZZO DELLA TORRE

Veronese IGT

Rosso di corpo con buona capacità di invecchiamento, Palazzo della Torre è stato il precursore del metodo della doppia fermentazione: le coraggiose intuizioni enologiche di Franco Allegrini hanno dato vita ad un vino dalla personalità spiccata ed estremamente versatile. Pluripremiato nella classifi ca annuale di Wine Spectator, è uno dei vini che ha reso celebre la produzione Allegrini in tutto il mondo. A robust red wine with good ageing potential, Palazzo della Torre was the forerunner of the double fermentation method: Franco Allegrini’s courageous oenological insights have yielded an extremely versatile wine with a distinctive personality. Garnering numerous awards in the Wine Spectator’s annual ratings, it is one of the wines that has made Allegrini famous worldwide.

CARATTERISTICHE DEL VIGNETO

Vigneto Palazzo della Torre Guyot 4.500 viti per ettaro Ettari totali: 45

THE VINEYARD

Palazzo della Torre Guyot training system 4,500 vines/ha – 1,800 vines/acre Total hectares: 45 - acres: 110

40%

Corvina Veronese

30%

Corvinone

25%

Rondinella

5%

Sangiovese

TERRENO

Il suolo è molto vario e ricco di scheletro con un substrato costituito prevalentemente da calcare marnoso che favorisce un consistente accumulo zuccherino mantenendo un buon livello di acidità.

SOIL

The soil is very varied and rich in stony matter with a substrate composed mostly of marly limestone that fosters substantial accumulation of sugars while maintaining a good degree of acidity.

DOPPIA FERMENTAZIONE

Double Fermentation

PIGIATURA (70% delle uve) PRESSING (70% of the grapes) VENDEMMIA (a mano) HARVEST (manual)

APPASSIMENTO (30% delle uve) GRAPE-DRYING (30% of the grapes)

FERMENTAZIONE (in acciaio) FERMENTATION (in stainless steel) PIGIATURA (delle uve appassite) PRESSING (of the raisined grapes)

VINO

wine

MOSTO

must

Il vino è prodotto con la tecnica della doppia fermentazione: la maggior parte delle uve viene vinifi cata alla raccolta, mentre il rimanente è messo ad appassire. In gennaio il vino prodotto, assemblato con il pigiato delle uve passite, dà inizio ad una seconda fermentazione. IIa FERMENTAZIONE 2nd Fermentation

INVECCHIAMENTO (in botti di rovere di medie dimensioni) AGEING (in medium-sized oak casks) The wine is produced via the technique of double fermentation: most of the grapes are fermented as soon as they are harvested, while the rest are set aside for appassimento. In January, the pressed, dry grapes are added to the previously made wine, giving rise to a second fermentation.

E tuto intorno a piombo de tirela dindola al monte, pronta e sucarina, l’ua del ‘Recioto’ de Valpolesela, con San Giorgio e Negrar, degna regina e castalda del vin de quela ‘Grola’ che no ghe manca gnanca la parola! (poesia di Berto Barbarani, Fumane, 1924)

On a vine-shoot hanging taut, hill-blown, ripe and sweet, the grape of ‘Recioto’ from the Valpolesela, with San Giorgio and Negrar, she’s never lost for words, the worthy queen and guardian of the wine of ‘la Grola’! (translation of a poem by Berto Barbarani, Fumane, 1924)

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