La psicoterapia sociale

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Prefazione

a cura di

Vincenzo De Blasi, Paolo Gentili e Amanda Musco

La psicoterapia sociale

riflessioni ed esperienze di gruppo durante la pandemia

Associazione Fortuna

Associazione per lo Studio, la Ricerca e l’Intervento in Psicologia Clinica, Psicoterapia Psicodinamica, Psicologia di Comunità, del Lavoro e delle Organizzazioni, e delle scienze affini

Alpes Italia srl - Via Romagnosi 3 - 00196 Roma tel./fax 0639738315 - e.mail: info@alpesitalia.it - www.alpesitalia.it

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© Copyright Alpes Italia srl - Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 06-39738315 I edizione, 2020

Associazione Fortuna - APS (Associazione di Promozione Sociale) Comitato Direttivo Dott.ssa Amanda Musco (presidente) Dott. Claudio Antonio Manfredi (vicepresidente e tesoriere) Dott.Giovanni Bonelli (consigliere) Dott.ssa Alessandra Mezzo (consiegliere) Dott. Alberto Del Duca (consigliere) Foto di copertina a cura di Giovanni Bonelli

TUTTI I DIRITTI RISERVATI Tutti i diritti letterari ed artistici sono riservati. È vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, di quest’opera. Qualsiasi copia o riproduzione effettuata con qualsiasi procedimento (fotocopia, fotografia, microfilm, nastro magnetico, disco o altro) costituisce una contraffazione passibile delle pene previste dalla Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modifiche sulla tutela dei diritti d’autore.


L’Associazione Fortuna - APS è un sodalizio culturale nato nel 2015 dall’incontro di un gruppo di professionisti con formazione e competenze diverse nell’ottica dell’interdisciplinarietà intesa come valore aggiunto all’approccio con le dinamiche sociali. L’Associazione si propone di: – promuovere studi, ricerche e interventi nell’ambito della Psicologia Clinica, della Psicoterapia Psicodinamica, della Psicologia di Comunità, del Lavoro e delle Organizzazioni, delle scienze affini e delle altre discipline; – indire ed organizzare riunioni, convegni, seminari e congressi scientifici sia di carattere nazionale che internazionale; – stabilire rapporti professionali e lavorativi con Enti (pubblici e privati); – stabilire rapporti di reciproca collaborazione con Associazioni, Società ed Istituti, privati e pubblici, italiani o stranieri di discipline affini o complementari; – promuovere attività formative e didattiche nel settore della Psicologia Clinica, della Psicoterapia, del Counselling e delle discipline affini, rivolte a persone singole o ad Enti pubblici o privati; – favorire la pubblicazione di opere a carattere scientifico, attinenti ai fini dell’Associazione; – provvedere essa stessa a pubblicazioni periodiche e non, in conformità alle finalità istituzionali; – stipulare, per le proprie finalità, convenzioni con Enti pubblici o privati; – promuovere attività di consulenza a costi sociali, rivolte a persone singole o ad Enti pubblici o privati per favorire rapporti di collaborazione con soggetti specializzati e qualificati per la risoluzione di problematiche specifiche; – provvedere alla messa in rete delle proprie attività con altre Associazioni del territorio italiane o straniere per sostenere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza.


La psicoterapia sociale


Prefazione

Indice generale Prefazione (Vincenzo De Blasi, Paolo Gentili, Claudio A. Manfredi, Amanda Musco) ........ IX PARTE 1 - Psicoterapia oggi Psicoterapia oggi (Vincenzo De Blasi) ...............................................................................................3 Nuove sfide della psicoterapia nella società contemporanea: tra impegno sociale ed efficacia (Gianuario Buono) ..............................................................................................25 Un momento, una storia (Giovanni Bonelli) ...............................................................................................43 PARTE 2 - Il futuro ha un cuore antico Il virus della verità (Vincenzo De Blasi) .............................................................................................55 La ricerca di intimità (virtuale) e di senso della realtà nella psicoterapia “online” durante il Coronavirus (Paolo Gentili) .....................................................................................................59 Pandemia e quarantena. Riflessioni psicoanalitiche (Liliana Ferrero) ..................................................................................................67 Giaguari al guinzaglio! (Claudio Antonio Manfredi) .................................................................................71 … E l’avviò pei floridi sentier della speranza… (Amanda Musco) .................................................................................................79 Angoscia, disorientamento e speranza (Gianuario Buono) ..............................................................................................83 Il mio “Deserto dei tartari”! (Eleonora Carotenuto) ..........................................................................................89 “Un, due, tre … Stella!” Storia di un “gioco” 2.0. (Roberta Chieppa) ...............................................................................................91 L’esigenza del cambiamento (Federica Di Stefano) ...........................................................................................95 Coronavirus: domande che mi farei (Lia Durante) ......................................................................................................99

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La psicoterapia sociale Il velo di Maya (Alessandra Mezzo) ............................................................................................101 Come le radici (Isotta Morasca) .................................................................................................103 Emozionarsi in un lockdown (Onelia Orabona) ..............................................................................................109 Tra paure e riscoperte (Francesca Polsinelli) ..........................................................................................117 “ Il Nido” (Desirèe Provaroni) ............................................................................................119 Effetti paradosso del lockdown. Il rovesciamento della realtà: quando la patologia diventa normalità (Petronilla Romeo) .............................................................................................125 Le ere del Covid (Marianna Rosa) ...............................................................................................127 Il lavoro e la vita sociale ai tempi del Coronavirus: tra frustrazione e creatività, tra isolamento e voglia di uscire (Paolo Spitaleri) .................................................................................................129 PARTE 3 - Al di là della solitudine in psicoterapia: il fascino della risonanza gruppale Il Covid-19 nella psicoterapia psicoanalitica (Paolo Gentili) ...................................................................................................141 Vignetta clinica (Paolo Spitaleri) .................................................................................................145 Risonanze empatiche gruppali (Desirèe Provaroni , Francesca Polsinelli) .............................................................147 Esperienza controtransferale di una rinarrazione online (Paolo Spitaleri) .................................................................................................155 Nuovi confini (Roberta Chieppa) .............................................................................................157 Tre riflessioni finali (Paolo Gentili) ...................................................................................................161 Epilogo (Giovanni Bonelli) .............................................................................................163 Supervisioni di gruppo in zoom .......................................................................168

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Prefazione

PREFAZIONE Riflessioni ed esperienze di gruppo durante la pandemia: uno sguardo dentro l’Associazione Il lockdown non ha anestetizzato il bisogno di rimanere in contatto, anzi. Al fine di colmare le distanze, la tecnologia è stata d’aiuto per continuare a incontrarsi, per ritrovare la comunità, per sviluppare idee nuove e confrontarsi, seppur lontani. Paradossalmente, l’impossibilità di muoversi da casa ha facilitato la partecipazione collettiva tramite l’uso delle piattaforme digitali, a fronte del periodo precedente in cui gli impegni di lavoro, quelli familiari e sociali, così come le grandi distanze fisiche da percorrere nella città, erano stati fattori molto spesso ostacolanti. Nel lockdown le problematiche sono state complesse e comuni a tutti. Ciascuno ha continuato a lavorare dalla propria casa, a occuparsi della famiglia, dei vari aspetti professionali, culturali e sociali generati dalla pandemia, desiderando un tempo da dedicare all’Associazione con grande entusiasmo. In associazione, quindi, si è parlato di psicoterapia e formazione online, di problematiche esistenziali, di ritorno alla “normalità”, e di quale “normalità” avremmo ritrovato visti i profondi cambiamenti prodotti dallo stato di distanziamento sociale e dall’emergenza sanitaria. Il confronto nel gruppo ha evidenziato un percorso che oggi possiamo definire “luminoso” e creativo, perché è servito a mettere a fuoco valori, riflessioni, sentimenti, prospettive. In questi due mesi di confinamento il “luogo” dell’Associazione è stato chiuso, perché prospicente alla Casa di Riposo per anziani dell’Istituto Taylor, dove gli ospiti sono stati protetti con estrema professionalità dal Presidente e da tutto il personale dell’Ente. Al contempo, i soci sono sempre stati in contatto con l’Istituto, a disposizione se necessario, proponendo diverse iniziative a distanza che potessero far esperire agli ospiti la presenza di bambini, di giovani e adulti fuori dal IX


La psicoterapia sociale pensionato che stavano vivendo con sofferenza un’analoga situazione di chiusura. Tramite le piattaforme di comunicazione digitale l’Associazione ha risposto anche alle urgenze di nuove richieste di sostegno psicologico e sono proseguite le terapie già avviate.

Uno sguardo allargato Contemporaneamente, come moltissimi altri cittadini, tutti noi dell’Associazione abbiamo aspettato, con trepidazione, l’uscita seppur parziale dal lockdown, per riavviare le attività (sociali, familiari, professionali). Abbiamo sperimentato nel nostro isolamento forzato una potente “voglia di vivere”. Oggi siamo convinti che se sapremo affrontare le prove che ci attendono con la stessa determinazione e senso di sacrificio mostrati durante il confinamento domiciliare, potremo dire a noi stessi di aver superato brillantemente un evento catastrofico che ha messo a dura prova l’intera comunità nazionale. Cosa ci ha insegnato questa pandemia? Il Covid-19 ci ha reso più consapevoli che la Terra è la casa unica di tutti i popoli, che non ci sono barriere che possano ostacolare i rischi, la diffusione dei virus, l’impatto catastrofico delle scorie radioattive o inquinanti nell’aria, nelle acque e nei terreni. Il pianeta su cui viviamo è l’unico che abbiamo a disposizione. Abbiamo avuto dimostrazione che un modello di vita e di economia basato sul profitto e sul libero mercato non garantisce la protezione, perché dilapida le risorse, scarica nell’ambiente elementi tossici, utilizza la maggior parte degli esseri umani come meri strumenti per il profitto e per l’arricchimento di pochi, amplifica le disparità sociali. Siamo stati chiamati a ripensare in modo nuovo il rapporto tra esseri umani, non divisi e distanti ma uniti profondamente da uno stesso destino di vita e di morte, tra l’uomo e le altre specie viventi e con la natura nel suo insieme. Non possiamo più permetterci di vivere “separati in casa” in modo miope, poiché c’è un ambiente comune in cui viviamo insieme. La pandemia è (e speriamo che si possa dire “è stata”!) un campanello di

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Prefazione allarme, un serio avvertimento sul fatto che la specie umana è a rischio per gli effetti del disprezzo dell’armonia della natura e dei cambiamenti climatici. Il Covid-19 ha generato una crisi sanitaria planetaria che avrà effetti economici catastrofici. Come affrontare questa situazione? Bisogna allora individuare obiettivi prioritari, primo fra tutti lo sviluppo di una mentalità “ecologica” volta alla cultura della cura delle persone e dell’ambiente. Dobbiamo promuovere un nuovo modello culturale basato sulla solidarietà sociale e sulla cura dei singoli e delle comunità, favorire un’equa distribuzione delle risorse, un uso sempre più diffuso delle energie rinnovabili e delle tecnologie utili ai processi di globalizzazione, promuovere lo sviluppo di nuove attività produttive e l’individuazione di nuove professionalità e posti di lavoro. Da qui la consapevolezza che una parte delle risorse vanno utilizzate per costruire sistemi sociali che garantiscano la salute e il benessere di tutti i cittadini, a cominciare dai minori e da tutti quelli che sono in una situazione di disagio economico e sociale. Il Covid-19 ha posto a tutti, specie nelle nazioni con capacità e possibilità di riflessione morale ed etica, la necessità di cercare un senso dell’esistenza che sia indipendente dalla “distrazione” programmata dai detentori della gestione di una cultura del consumo. L’isolamento, l’impotenza, la sofferenza della distanza obbligatoria, il disorientamento sanitario e politico e una scienza che non è riuscita fino in fondo a conoscere la natura del virus sono solo alcuni degli elementi che hanno alimentato un vissuto difensivo e angosciante rispetto al rapporto con l’altro. Occorre allora ripensare al senso della propria vita, alla scala di valori da adottare, per non cadere in un pessimismo distruttivo, ristrutturare l’impiego delle risorse per sostenere l’uomo e la Terra come casa comune, liberandosi dai lacci del fascino dei consumi (vantaggiosi solo per chi si arricchisce con questi), ristrutturare la “mentalità” sull’organizzazione del lavoro (da garantire a tutti perché necessario per la dignità umana). Non ultimo, promuovere strutture sul territorio che garantiscano la prevenzione e la cura della salute fisica e mentale. In una parola, occorre “agire” affinché nel futuro che ci attende si possa vivere per amore all’essere umano, ai bambini e agli anziani, e non ai falsi “idoli” di cui il Covid-19 ha mostrato la fragilità. XI


La psicoterapia sociale

Il ruolo dell’Associazione ieri, oggi e domani Ieri

All’interno di questo nostro progetto si incardina l’attività dello “Sportello di ascolto gratuito” e del “Centro di Psicoterapia a orientamento psicoanalitico” che dal mese di maggio 2014, il primo, e da gennaio 2016, il secondo, operano ininterrottamente nel quartiere Alessandrino-Centocelle di Roma, in Viale della Bella Villa, 31. L’attività sociale e clinica dello “Sportello” e del “Centro Clinico” nasce dalla proficua collaborazione, quasi decennale, tra l’Istituto G.B. Taylor e l’Associazione Fortuna. L’attività di consulenze gratuita e di psicoterapia a orientamento psicoanalitico a costo sociale è rivolta ai cittadini del quartiere e della città che si trovano in una situazione di disagio. In sei anni di attività hanno fruito del servizio di consulenza e psicoterapia centinaia di persone che hanno avuto informazione da canali interni all’Associazione e all’Istituto Taylor, tramite istituzioni territoriali scolastiche, socio sanitare e assistenziali, via pubblicità, sito web, messa in rete con agenzie territoriali e altre associazione culturali. Tale attività, in realtà, nasce in precedenza, fin dal 2004, da un gruppo di professionisti con formazione e competenze diverse nell’ottica di interdisciplinarietà intesa come valore aggiunto alla comprensione della realtà. Altre competenze specifiche importanti sono state quelle derivanti dalle esperienze lavorative nel campo del settore della presa in carico degli anziani, della scuola, della formazione universitaria e specialistica e formazione sociosanitaria e assistenziale. L’Associazione si è avvalsa della proficua convenzione con Università e Scuole di Specializzazioni per l’attività di ricerca attraverso indagini sul territorio e sulle risultanze del lavoro clinico svolto. Ricordiamo altre convenzioni attive con ABA di Roma (Associazione per lo studio e la Ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disturbi alimentari), APdeBA (Argentina), Genius Loci, importanti collaborazioni per ampliare la visione socioculturale del territorio e promuovere aspetti di ricerca di supporto ai cambiamenti necessari. Riportiamo alcuni momenti significativi di apertura al territorio: XII


Prefazione – 2015) Giornata di studio su “Il disagio della civiltà: Sconfinamenti psico-antropologici e dialoghi interdisciplinari”. – 2016) Giornata di studio su “Dialoghi sulla felicità: riflessioni interdisciplinari per una idea di benessere nell’era iper-moderna”. – 2018) Giornata di studio su “Corporeità e alimentazione in Psicologia clinica e di Comunità”. – 2018) “Progetto di Formazione e Counselling per gli operatori dell’Istituto G.B. Taylor”, realizzato con il contributo dell’8xmille UCEBI. All’inizio del 2020, poco prima della pandemia, l’Associazione Fortuna completa le pratiche per assumere la veste ufficiale di Associazione APS, associazione di promozione sociale, riformulando lo statuto al fine dell’adeguamento alla nuova legge Regionale. Questo progetto ha impegnato i soci per tutto il 2019 nel confronto sul futuro: approfondimento delle aree di interesse dei soci, revisione delle attività in corso, necessità di nuove convenzioni con Enti, nuovi inserimenti di soci, la direzione di nuovi investimenti culturali, approfondimento di modelli teorici operativi coerenti con la mentalità del gruppo. Portate “a mano” le carte in Regione…tutti “a casa”.

Oggi e Domani

Come riferito all’inizio, gli incontri spontaneamente ricercati e attuati nella fase di lockdown hanno prodotto un percorso di crescita che all’apertura della fase 2 si è realizzato in tre momenti: A) Sintesi degli approfondimenti e creazione da parte dei soci di domande per un’intervista autosomministrata su: 1) Le emozioni rispetto alla situazione di gravità e allo stato di emergenza. 2) L’esperienza personale dell’ “io resto a casa”: come si modifica il modo di svolgere le attività, novità, difficoltà, curiosità, attività psicologiche e di formazione scolastica? 3) Le aspettative del “a maggio si esce”, riprendono le attività: quali? Il significato? Il senso della scuola e formazione? Terapia? Come

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La psicoterapia sociale vogliamo il cambiamento e come dare il nostro contributo al cambiamento. 4) L’Associazione e lo Sportello, come proseguire? Come rivedere e considerare le modalità di intervento sul territorio alla luce della attuale sofferta esperienza, ove si sono palesate tutte le carenze istituzionali in termini della protezione della salute, delle disuguaglianze, della tutela dell’ambiente, della scuola come bene comune, della dispersione scolastica, del lavoro. B) La elaborazione da parte dei soci di un’auto intervista libera. C) L’esperienza, sulla piattaforma digitale Zoom, di intervisione di gruppo su un caso clinico presentato da un socio. La psicoterapia era iniziata prima del lockdown e continuata nel lockdown via Skype. Registrazione video-audio integrale dell’esperienza e analisi di essa (Per la riproduzione del video, puntare sul codice QR a fine libro). D) La produzione di articoli relativi alla attuale psicoterapia psicoanalitica come modello e come prassi e il ruolo sociale del terapeuta. E) La programmazione di eventi nazionali di riflessione sulla attuale “cultura dell’umano” e sui bisogni psicologici e valori esistenziali scaturiti dalle esperienze nelle diverse fasi della pandemia e della sua evoluzione. Invito alla lettura: vivere e scoprire l’epifania del cambiamento della comunità. Roma giugno 2020 Vincenzo de Blasi, Paolo Gentili, Claudio A. Manfredi, Amanda Musco

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