La terapia sistemica Mente-Corpo-Relazioni - Psicologia e Osteopatia

Massimo Barbieri, Giuseppe Sacchi

La Terapia Sistemica Mente-Corpo-Relazioni Psicologia e Osteopatia Prefazioni di Luigi Cancrini e di Franco Guolo

Collana (Bi)sogno di psicoterapia diretta da Luigi Cancrini

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© Copyright Alpes Italia srl Via Giandomenico Romagnosi, 3 – 00196 Roma tel./fax 06-39738315 I edizione, 2018

Massimo Barbieri, psicologo e psicoterapeuta. Diplomato Isef a Bologna, ha seguito una formazione in Psicomotricità a Milano e Parigi. È stato docente di Scienze Motorie nella scuola secondaria a Milano, Ferrara, Prato, Siena e Firenze. Laureato in Psicologia a Padova e in Filosofia a Firenze, si è specializzato in Psicoterapia e Didattica della Psicoterapia Sistemica a Roma. È didatta del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma. Esercita in ambito clinico e formativo con spirito di ricerca e innovazione collaborativa. È autore di Storie e ritratti di studenti (Albatros, 2010), Esperienze con gli adolescenti in Psicologia scolastica (Alpes, 2017), co-autore di Soggetto, linguaggio e forme della filosofia (Clinamen, 2008), Adozioni e psicoterapia (Alpes, 2013), Corporeità e difficoltà di apprendimento (La scuola, 2014), Abilitazione motoria delle difficoltà di apprendimento (Sette Città, 2015).

Giuseppe Sacchi, osteopata. Diplomato Isef a Firenze, dopo lungo periodo agonistico internazionale (1982-1988) di Karate diventa Maestro 5° dan, e poi insegnante di Tai Chi Chuan. Diplomato in Osteopatia nel 2006, segue numerosi post-graduate in Medicina Tradizionale Cinese, Osteopatia fasciale, Osteopatia tradizionale fluidica, Osteopatia bio-dinamica in ambito pediatrico, Osteopatia strutturale. Dal 2009 al 2011 approfondisce l’aspetto Energetico Sottile frequentando il corso in 6 livelli della Tecnica Energo Vibrazionale (TEV) di Roberto Zamperini, da cui ricava una personale integrazione con l’approccio osteopatico. Dal 2008 è Docente di Osteopatia clinica e strutturale del Collegio Italiano di Osteopatia di Parma e Bologna (CIO) e Docente in Post-graduate di Osteopatia strutturale. Ha personalmente elaborato una ‘Formazione in Energie Sottili’ sintetica ed efficace, che presenta in numerosi corsi.

In copertina: Gabriella Martino, L’anima immemore si libra d’arcano (1983).

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Indice generale Prefazione

di Luigi Cancrini ...................................................................................... V

Prefazione

di Franco Guolo ......................................................................................... VII

Introduzione ........................................................................................... IX

I Mente-Corpo-Relazioni Trattamento Integrato Psicoterapico e Osteopatico di sintomi da traumi, stress, conflitti SpiritualitĂ e scienza................................................................... 1 Paradigma olistico e ‘Psicosomatica sistemica’............................. 3 Il sintomo................................................................................... 6 Senso della malattia.................................................................... 10 Sullo statuto epistemologico della medicina................................ 11

II Casi clinici Fibromialgia, spossatezza, cefalea................................................ 15 Emicrania: petardi nel cervello e fumo dalle orecchie.................. 21 Dializzato scampato: appena in tempo ...................................... 25 Eczema e crosta lattea: la pelle espelle......................................... 29 Rettocolite ulcerosa.................................................................... 32 Colesterolo estremo e placche carotidee...................................... 35 III

La Terapia Sistemica Mente-Corpo-Relazioni

Infarto e cisti renale ................................................................... 42 Alopecia e cefalea: una testa da mettersi le mani nei capelli ........ 46 Lombalgia, ipertensione, ansia, insonnia e tanto altro: un cocktail di tormenti titanici .................................................................... 49 Gastrite mordente: un’apnea di pensieri che scavano nel ventre.. 52

III Approfondimenti teorici Problemi filosofici della conoscenza scientifica ........................... 55 Considerazioni di sociologia della scienza .................................. 65

Scienza quantistica e relativistica................................................. 66 Terapie energetiche e vibrazionali............................................... 70 Effetto placebo ... e altro............................................................. 75

IV

Appendice

Malattia come programma finalistico.

Epigenetica. Energie sottili Trauma e conflitto in Rike Gerd Hamer .................................... 79 L’epigenetica di Bruce Lipton .................................................... 96

L’Approccio ‘sottile’ di Roberto Zamperini................................. 100 La ‘memoria dell’acqua’ di Masaru Emoto.................................. 104 La multiterapia integrata di Luigi e Giuseppe Di Bella............... 105 Bibliografia .............................................................................................

IV

109

Prefazione di Luigi Cancrini

Partirò, per una riflessione su questo libro, dal caso dell’uomo ultrasettantenne cui “viene scoperto un nodulo in avanzata fase di crescita al suo unico rene, avendo perso l’altro in gioventù dopo trattamenti medici errati” (pag. 25).

A venire in terapia è la figlia, angosciata di fronte alle scelte che comunque vanno fatte perchè l’asportazione del rene, consigliata da alcuni medici, comporterebbe la dialisi cui il paziente non vorrebbe sottoporsi e perchè non tutti i medici sono convinti, tuttavia, della ineluttabilità di questa scelta.

Quella che parte da qui, tuttavia, è una ricerca, paziente e appassionata, di collegamenti fra l’ora e il prima e fra i diversi membri del sistema familiare che permette di “passare dalla prospettiva unicamente medica ad una comprensiva dei rapporti affettivi e dei connessi stati mentali”. Con dei risultati che vanno molto al di là di quelli legati allo sviluppo e all’esito della malattia.

L’insegnamento che vorrei trarne per chi si accinge alla lettura si sviluppa su tre linee fondamentali e complementari. Portandoci a riflettere, prima di tutto, sull’idea per cui il manifestarsi di una qualunque malattia del corpo inevitabilmente determina, oltre a quello della persona che ne è colpita, il coinvolgimento di un gruppo di persone che a quella persona sono legate da affetti e consuetudini di vita.

Occuparsi di una malattia importante del corpo dovrebbe voler dire dunque occuparsi di un insieme complesso di reazioni diverse, di diniego e di paura, di rabbia e di affetti che si traducono spesso, se non guidati e ammortizzati da un intervento “sistemico”, in movimenti di fuga o di partecipazione, di timidezze e di invadenze, che potentemente incidono, senza che chi li agisce se ne renda conto, sulla qualità della vita di chi sta male e sulla sua capacità di affrontare il suo problema. Lo abbiamo sempre saputo, se è vero che più di trenta anni fa, nel primo numero di Ecologia della Mente, la rivista che io stesso dirigo del Centro Studi di Terapia Famigliare, una grande terapeuta della famiglia che oggi non è più con noi, Silvia Soccorsi ci raccontava, su questa stessa linea di pensiero, che l’esito delle leucemie acute del bambino di cui lei si occupava nel Policlinico Università della Cattolica di Roma dipendeva, a volte, più dalla qualità e dall’equilibrio delle relazioni dei suoi genitori che dalla previsione basata sulla istologia delle cellule tumorali.

Il libro di Barbieri e Sacchi ce lo ricorda con forza particolare e con una straordinaria ricchezza di esempi, però, all’interno di una situazione in cui

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La Terapia Sistemica Mente-Corpo-Relazioni

una medicina sempre più centrata sul sintomo ed una pratica della psicoterapia ancora assai lontana dalla cura delle malattie del corpo sembravano averlo quasi dimenticato.

La seconda riflessione, più particolare, è quella che riguarda la facilità con cui dimostrano di aver lavorato insieme, in tutte queste situazioni, un terapeuta ed un osteopata. Il punto in comune era evidentemente, fin dall’inizio, la natura sistemica dal loro approccio, la tendenza a considerare il rapporto che lega fra loro fatti che si svolgono in distretti diversi del corpo o della vita psichica di un individuo. Quella che prende forma qui, nei casi seguiti insieme, è la convinzione per cui, in molte situazioni complesse di sofferenza, a venire in primo piano sono i rapporti fra i fatti che accadono in uno o più distretti del corpo e quelli che si verificano in uno o più distretti della vita psichica. Come se, per descrivere ciò che accade ad un essere umano in difficoltà, fosse necessario utilizzare due mappe che si riflettono l’una sull’altra collegandosi e intersecandosi fra loro in tutti i modi possibili e come se “curato” fosse possibile solo per chi delle due mappe insieme (e dell’unità dunque di mente e corpo) accetta di farsi carico.

L’ultima riflessione, la più importante dal punto di vista pratico per gli allievi che al lavoro terapeutico vogliono avviarsi, è quella che riguarda l’attenzione e la passione (o forse meglio l’attenzione appassionata) con cui i casi vengono seguiti. La dimensione in cui l’attività di cura proposta da Barbieri e Sacchi si colloca è una dimensione spirituale, a tratti quasi religiosa: proponendo un esempio, straordinario, di come i terapeuti possono riuscire a considerare le tecniche che utilizzano come strumenti al servizio di quella che comunque è e deve essere considerata la missione di cura cui tendono dedicare il loro lavoro e la loro vita.

VI

Prefazione di Franco Guolo1

Sono molto onorato dell’invito fattomi a presentare questa pubblicazione, che ritengo vada a colmare un vuoto fondamentale nella confusione regnante, a tutt’oggi, nell’ambito delle medicine complementari.

L’obiettivo che si sono posti gli Autori, l’amico e collega Giuseppe Sacchi e Massimo Barbieri, cioè tentare di integrare in maniera finalmente chiara professioni diverse al servizio della salute della persona, la definirei una sfida del secolo.

Molti parlano di integrazione, che spesso rimane un concetto molto affascinante ma sempre e soltanto teorico.

La loro forza è stata quella di applicarla primariamente sul campo e poi, una volta forti di esperienza vissuta, si sono fatti carico di proporre il loro modello, funzionalmente efficace, a colleghi operanti nell’ambito della salute.

Un aspetto che, da pragmatico ma curioso quale sono, ho particolarmente apprezzato in questa opera, è stato l’obiettivo che si sono posti gli Autori di mantenere la rigidità scientifica maggiore possibile in un contesto come questo che, da quando esiste la medicina moderna, è fortemente discusso e criticato; cercando e riuscendo a dare la giusta dignità a concetti troppo spesso presentati e chiacchierati solo su un piano filosofico.

Con l’onestà intellettuale che li contraddistingue hanno effettuato una ricerca ed una presentazione estremamente puntuale del razionale che sta a monte di diversi modelli di approccio alla salute. Alcuni di questi hanno creato molto scalpore e discussione nel mondo medico-scientifico, anche in tempi recenti; ciò ha indotto anche strumentalizzazione da parte dei media, e non solo.

Proporre ai nostri giorni, in cui il sapere scientifico ha raggiunto probabilmente un livello di conoscenze che permette, in certi casi, di andare oltre gli assiomi filosofici tramandati, un’opera che cerca di descrivere in maniera neutra quanto si sa, quanto si suppone e quanto si pensa (altrettanto importante e troppo spesso dimenticato in ambito scientifico), rappresenta, a mio parere, un’intelligenza culturale non scontata.

Altra cosa non meno importante e che ritengo fondamentale, è la parte clinica descritta in queste pagine. I puri dell’evidenza scientifica potrebbero obbiettare sulla modalità di presentazione; ma, per quanto mi riguarda, 1 Fisioterapista, Osteopata D.O.M. Roi, Direttore Didattico Collegio Italiano di Osteopatia.

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La Terapia Sistemica Mente-Corpo-Relazioni

ritengo utile e giusto che, ogni tanto, si tralascino i paletti apparentemente rigidi del cosiddetto mondo scientifico e si parli del reale, quella realtĂ che trasuda dalle descrizioni particolareggiate degli Autori.

Per tutti i summenzionati motivi, ritengo che questo lavoro non possa che avere un riscontro positivo tra gli addetti ai lavori, con l’augurio che la lettura possa sollevare vari spunti di riflessione, come è stato per il sottoscritto.

VIII

Introduzione La malattia nella vita è un tempo di prova, esperienza di cosa è essenziale e autentico.

Come la malattia ha varie cause, così va curata con vari rimedi.

“Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu e io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un’ idea, e io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee” George Bernard Shaw

La ricerca di una terapia innovativa e trasformativa, accostando Psicologia e Osteopatia, ci ha condotto ad un continuo e reciproco confronto sulle patologie che abbiamo trattato, nonché ad approfondire alcuni originali Autori. In questo costante processo di sintesi clinica, siamo giunti ad una prassi di cura agile e duttile, aderente alle richieste di pazienti delusi o anche ricusati da altri approcci. Nel presente lavoro descriviamo i contenuti e le storie di questo nostro itinerario di avanzamento ed evoluzione terapeutica.

Nella prima parte esponiamo la nostra visione di una clinica integrata, rivolta alla presa in carico e remissione di sintomi somatici e disturbi funzionali, secondo il principio di Unità ‘Mente-Corpo-Relazioni’ nella persona.

In filosofia della mente, la questione etichettata come ‘Mind-Body Problem’ – o concezione ‘la Coscienza sta al Cervello come il Software sta all’Hardware’, nella sua impermanenza tra dualismo e identità dei due enti –, esclude la Relazione interpersonale, che è altresì un polo concettuale qualificante e irrinunciabile. Nella concretezza del setting terapeutico, infatti, si constata come lo stress relazionale, investendo l’affettività, induca disturbi che vengono ‘corporeizzati’, essendo le tre polarità intrinsecamente intrecciate.

Stati del corpo, della mente e delle relazioni, dunque. Il corpo rispecchia le dinamiche mentali, che dipendono a loro volta dalla condizione dei nostri legami relazionali con gli altri.

Pertanto, la nostra ontologia qualitativa di riferimento si fonda su queste coordinate cardine: il Mentale come registro del simbolico e della costruzione di senso, la Corporeità vissuta, la Relazionalità intersoggetiva nei contesti di vita.

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La Terapia Sistemica Mente-Corpo-Relazioni

Nella seconda parte, per noi cuore e zenit del libro, riportiamo dieci casi di terapia concernenti varie affezioni, corredati da alcune testimonianze dei rispettivi pazienti, alternando considerazione esistenziali e riflessioni tecniche. Intersecando intervento Psicoterapico e Osteopatico, nonchè attingendo dalla Medicina Olistica – approcci in congiunzione e consonanza, non meramente giustapposti – cerchiamo di costruire un pensiero clinico a orientamento pluridisciplinare e multilivello, per offrire al paziente una esperienza integrata di cura.

Nella terza parte, l’esposizione teorica affronta questioni di filosofia della scienza, e dà giustificazione e dignità anche a metodi di cura energetici e vibrazionali; i quali rimandano ad aspetti della Nuova Fisica nata dalla rivoluzione-evoluzione concettuale dei due ‘emisferi’ della fisica attuale, le teorie della Relatività e Quantistica, sugli stati della materia e dell’energia costitutivi dei campi di realtà e dell’ordine del mondo. Da queste dimensionalità misteriose prende esistenza la materia vivente, della quale l’Umano è espressione più evoluta: noi come soggetti con identità, intenzionalità e consapevolezza, attributi irriducibili della persona. Persona che si costituisce nella relazione, consiste dei suoi rapporti, e la cui efficacia causale nel mondo fisico le conferisce le proprietà di rappresentarsi e di modificare la realtà esterna.

In appendice, nella quarta parte, descriviamo in sintesi gli approcci di alcuni Autori che operano integrazioni e intersezioni interessanti nell’ambito della salute. Li citiamo come significativi delle letture comparate dei fenomeni della malattia e delle sue manifestazioni, che sono oggetto del nostro lavoro. Lavoro consolidato nella pratica, sperimentale nella teoria.

Infine, come scelta di editing, abbiamo adottato la sopratitolazione del contenuto di ogni paragrafo con citazioni e aforismi. Pensieri che fanno pensare, alludono al tema trattato e dispongono ad una presa restando sospesi, come tuoni seguiti dal lampo.

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Ai nostri pazienti